Cosa succede in città- Pagina 174

Tradizione e modernità con la musica del Canzoniere Grecanico Salentino

/

SalenTorino eventi e Ponderosa Music & Art
presentano il primo e più importante gruppo di musica popolare salentina

CANZONIERE GRECANICO SALENTINO

 

DOMENICA 27 NOVEMBRE

Hiroshima Mon Amour, Via Bossoli 83, Torino

apertura porte ore 21, inizio spettacolo ore 22
ingresso 15 €
biglietti disponibili in prevendita oppure in biglietteria la sera stessa

 

L’affascinante dicotomia tra tradizione e modernità caratterizza la musica del Canzoniere Grecanico Salentino, che arriva all’Hiroshima Mon Amour domenica 27 Novembre, per un concerto organizzato da SalenTorino e Ponderosa Music & Arts, il cui ricavato sarà utilizzato per piantare alberi di Ulivo nel Salento.

Il gruppo CGS reinterpreta in chiave moderna le tradizioni che ruotano attorno alla celebre pizzica tarantata rituale, che aveva il potere di curare, attraverso la musica, la trance e la danza, il morso della temibile tarantola. Gli album e gli spettacoli del Canzoniere Grecanico sono un’esplosione di energia, passione, ritmo e magia, che incantano il pubblico e lo trasportano in un viaggio dal passato al presente della cultura salentina grazie al battito del tamburello.

La formazione musicale è composta da Mauro Durante (voce, percussioni, violino), Alessia Tondo (voce), Silvia Perrone (danza), Giulio Bianco (zampogna, armonica, flauti e fiati popolari, basso), Massimiliano Morabito (organetto), Emanuele Licci (voce, chitarra, bouzouki), Giancarlo Paglialunga (voce, tamburieddhu) e continua ad innovare e rappresentare la musica italiana e salentina nel mondo.

Con 20 album all’attivo e innumerevoli spettacoli sia in Italia – degna di nota la partecipazione alle edizioni 2010, 2013 e 2015 della Notte della Taranta di Melpignano – che in Europa, Medio Oriente e Stati Uniti, il CGS è acclamato da pubblico e critica perché portatore di una tradizione coinvolgente e antica, nonché della musica italiana, in tutto il mondo. Nel 2010 riceve il premio come Miglior Gruppo Italiano di Musica Popolare dal MEI, nel 2012 partecipa al globalFEST a New York per cui viene definito dal New York Times: «a whirlwind», e nello stesso anno sono l’unico gruppo italiano selezionato al WOMEX Festival, la più importante fiera di world music (genere di contaminazione tra la musica popolare e musica tradizionale) al mondo. Nel 2014 il CGS riceve il premio Arte e Diritti Umani da Amnesty International per il brano “Sola Andata” scritto su un testo dello scrittore italiano Erri De Luca e per cui è stato girato anche un videoclip da Alessandro Gassman. Il 2018 è poi l’anno di un riconoscimento estremamente importante per il mondo della world music: si tratta dei Songlines Music Awards assegnato per la prima volta ad un gruppo italiano designando il CGS come miglior gruppo di world music al mondo.

Lettere, manoscritti e documenti di Leone Ginzburg tornano a Torino, affidati al Polo del ‘900

Lettere, manoscritti e documenti appartenuti a Leone Ginzburg, fino a oggi custoditi dalla famiglia, tornano a Torino, affidati alla Fondazione Polo del ‘900, casa di istituti storici e archivi di protagonisti del Novecento come Primo Levi, Piero Gobetti, Gaetano Salvemini, Franco Antonicelli e Giorgio Agosti.

 

“Fin dalla prima conversazione con Alberto Sinigaglia e Emiliano Paoletti io e mia sorella Alessandra non abbiamo avuto dubbi sulla decisione da prendere: le carte di nostro padre dovevano essere conservate a Torino, e il Polo del ‘900 era l’istituzione ideale per farlo. I profondi legami di Leone Ginzburg con questa città sono noti: il soprannome che gli avevano dato i suoi amici – ‘il russo di Torino’ – è eloquente”: spiega il professor Carlo Ginzburg. 

 

Nato ad Odessa in una famiglia cosmopolita, Leone si ferma a Torino nel 1924. Al liceo Massimo D’Azeglio i suoi compagni di classe sono Sion Segre Amar, Giorgio Agosti e Norberto Bobbio; tra gli insegnanti Ugo Cosmo, Zino Zini, Franco Antonicelli e Augusto Monti con cui s’incontra consolidando rapporti culturali destinati a tradursi in azioni politiche. Fondamentali sono gli amici dell’università tra cui Cesare Pavese, Massimo Mila, Vittorio Foa con i quali aderisce al movimento antifascista clandestino “Giustizia e Libertà”. C’è anche Giulio Einaudi tra i suoi amici con cui avvia la storica casa editrice torinese della quale di fatto è il primo direttore editoriale. Nella stessa città a casa di Carlo Levi incontra la futura moglie Natalia Levi. Torino è anche la città da cui più volte Leone è costretto ad allontanarsi. Arrestato la prima volta nel 1934, esce nel 1936 come vigilato speciale e in seguito è inviato al confino a Pizzoli in Abruzzo. Liberato nel 1943 alla caduta del fascismo, a Roma è uno degli animatori della Resistenza. Nuovamente catturato e incarcerato a Regina Coeli, è torturato dai tedeschi fino alla morte a soli 35 anni dopo una vita breve e straordinaria, devoluta alla difesa della libertà di associazione, di stampa e di pensiero contro il regime.

 

Continua il professor Ginzburg: “Su tutto ciò le carte che verranno depositate nell’archivio del Polo del ‘900 daranno un contributo documentario non irrilevante. Molto consistente, e insostituibile, è il carteggio tra Leone Ginzburg e Natalia Levi, prima e dopo il matrimonio, inviate tra il 1934 e il 1940. Altre lettere sono rivolte ai suoi amici a personaggi noti come Benedetto Croce. Tra i documenti anche un quaderno di appunti del 1921 e una novella inedita del 1925 che permetteranno di gettare qualche luce sulla sorprendente precocità intellettuale di Leone Ginzburg”.

 

L’archivio di Leone Ginzburg, attualmente in fase di riordino, trova casa al Polo del ‘900 in Palazzo San Celso nella sede dell’Istoreto. Da questo punto di arrivo prenderanno avvio iniziative e progetti legati alla memoria di un uomo tra i principali animatori della cultura italiana degli anni Trenta.

All’incontro con Carlo Ginzburg erano presenti i rappresentanti degli istituti del Polo del’ 900 e personalità della cultura. Tra loro gli scrittori Margherita Oggero, Ernesto Ferrero e Dario Voltolini,  il presidente della Einaudi Walter Barberis, l’assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia, il vicepresidente del Consiglio regionale Valle,  il sovrintendente agli Archivi Benedetto, il segretario generale della Compagnia di San Paolo Anfossi, il presidente della Comunità ebraica di Torino Dario Disegni,  Bruno Segre, Patrizia Antonicelli, Anna Mila, Andrea Bobbio, Andrea Casalegno.

“Accogliamo l’Archivio di Leone Ginzburg con affetto e gratitudine: è un segnale di fiducia da parte di Carlo Ginzburg e della sua famiglia per il Polo del ‘900 e le 25  istituzioni che ne fanno parte. Ed è un grande dono per Torino, città di cultura e di pensiero critico” conclude il presidente del Polo Alberto Sinigaglia.

Corso di calligrafia all’Officina della Scrittura

Si apre una nuova stagione all’Officina della Scrittura con il Maestro Ernesto Casciato e i suoi nuovi Corsi di Calligrafia.
Sabato

26 novembre 2022

 

Onciale (formale)

 

Chiara e solenne, di diretta derivazione latina, rappresenterà di fatto la scrittura monastica per eccellenza. Ottimo stile per che si approccia alla punta tronca.

 

 

 

 

 

Sabato

25 febbraio 2023

 

Italico (maiuscole)

 

Il Rinascimento italiano si è artisticamente espresso anche con le lettere scritte, infatti a quel periodo storico, risale questo splendido stile scrittorio che tutto il mondo ci invidia!
Di chiara leggibilità, diventerà di fatto la matrice di tutti gli stili occidentali corsivi.

 

Sabato

29 aprile 2023

 

Corsivo inglese (maiuscole)

 

Sicuramente lo stile corsivo più affascinante ed elegante, dove il contrasto tra i fini e le ombre è portato alla sua massima espressione!
L’eleganza ed il ritmo di questo stile scrittorio ne hanno decretato il successo planetario!

 

Sabato

28 gennaio 2023

 

Italico (minuscole)

 

Il Rinascimento italiano si è artisticamente espresso anche con le lettere scritte, infatti a quel periodo storico, risale questo splendido stile scrittorio che tutto il mondo ci invidia!
Di chiara leggibilità, diventerà di fatto la matrice di tutti gli stili occidentali corsivi.

 

Sabato

25 marzo 2023

 

Corsivo inglese (minuscole)

 

Sicuramente lo stile corsivo più affascinante ed elegante, dove il contrasto tra i fini e le ombre è portato alla sua massima espressione!
L’eleganza ed il ritmo di questo stile scrittorio ne hanno decretato il successo planetario!

 

 

Sabato

27 maggio 2023

 

Variazioni di Onciale

 

Partendo dallo stile aulico e formale che ha contraddistinto tutto l’alto Medioevo, si studieranno le sue forme variate e “moderne” che ci
stupiranno non poco per freschezza ed impatto visivo!

 

 

INFORMAZIONI e COSTI:

 

Corso di un giorno: 80 euro a persona

Corso di due giorni: 150 euro a persona

 

Orario: dalle 10:00 alle 18:30

con pausa pranzo dalle 13:00 alle 14:00

Si informa che il ristorante L’Officina è chiuso il weekend.

 

Su prenotazione a info@officinadellascrittura.it o chiamare il numero 011 0343090

 

Minimo 6 partecipanti, massimo 15.

“Essere Alice”, no alla violenza sulle donne

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si terrà “Essere Alice”, una serata a teatro dove saranno presenti diverse performance artistiche e dibattito sulla tematica, a sostegno del Progetto Alice, Educazione all’Amore 
Ospite della serata sarà la scrittrice Maria Dell’Anno, autrice di molte opere sul tema del femminicidio. In particolare nel suo ultimo libro “El modo ancor m’offende”, un capitolo è proprio dedicato alla storia di Alice.
Ma avremo anche:
– Orlando Cristiani presenterà le sue opere pittoriche a sostegno del Progetto, con la possibilità di acquistarle per beneficenza in loco.
– Irene Giannecchini, creatrice del marchio INNER QVIET, metterà a disposizioni le magliette e le felpe della sua collezione a sostegno del Progetto, con la possibilità di acquistarle per beneficenza in loco.
Saranno anche presenti la scuola di danza “L’accademia del Balletto” di Leinì e la scuola di musica “Mezzo Forte Music Academy” di Torino.
Intrattenimento musicale a cura di Danilo Ghiglieri.
Per info e prenotazioni 3395827680
 
 
E ‘l modo ancor m’offende è una raccolta di racconti dedicati a donne vittime di femminicidio, uccise da uomini che dicevano di amarle, mariti, ex mariti, fidanzati ed ex fidanzati: i racconti sono scritti in prima persona, quindi sono le stesse donne a raccontare la propria vita e la propria morte, la loro versione dei fatti. Sono donne che hanno rivendicato la propria libertà, la libertà di decidere della propria vita, la libertà di dire no, e che sono state punite per questo. Pur essendo elaborazioni narrative, i racconti si basano su un attento lavoro di ricerca di informazioni e notizie apparse sulla stampa, nelle sentenze processuali e/o riportate in altri studi, nonché in alcuni casi sulla diretta testimonianza dei familiari delle vittime personalmente contattati/e dall’autrice.
Le voci di queste undici vite spezzate ci aprono gli occhi e rispondono a domande che non possiamo evitare: Cosa pensavano queste donne della loro vita, dei loro uomini, del loro essere mogli e madri? Come hanno lottato per riacquistare una vita libera dalla violenza maschile? Chi poteva e doveva aiutarle? Cosa ha fatto per loro lo Stato di cui erano cittadine? Cosa deve cambiare nella nostra cultura e nel rapporto tra uomini e donne? E cosa può fare ciascuno e ciascuna di noi per cambiarlo?
Maria Dell’Anno è giurista, criminologa e soprattutto scrittrice. Solo quando scrive sente che sta facendo ciò per cui è nata. Da alcuni anni studia e scrive sulla violenza maschile contro le donne, dopo essersi formata in due centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna. Crede fermamente che solo un profondo cambiamento culturale potrà mettere la parola fine a questa perfida forma di violenza. Ha pubblicato i romanzi “Troppo giusto quindi sbagliato” (Ed. Le Mezzelane, 2019), “Fuori tempo” (Ed. Eretica, 2021), e i saggi “Se questo è amore. La violenza maschile contro le donne nel contesto di una relazione intima” (Ed. LuoghInteriori, 2019), “Parole e pregiudizi. Il linguaggio dei giornali italiani nei casi di femminicidio” (Ed. LuoghInteriori, 2021). Ha vinto vari premi letterari e suoi racconti sono pubblicati in antologie. Scrive articoli su NoiDonne.org e Filodiritto.com.

Il tempo ritrovato al Conservatorio Verdi

mercoledì 23 novembre 2022 – ore 20.30

Torino, Conservatorio Giuseppe Verdi, piazza Bodoni

serie dispari

 

Ensemble IL TEMPO RITROVATO

Francesco Manara, Piergiorgio Rosso violini

Simone Briatore, David Briatore viole

Massimo Polidori, Francesca Gosio violoncelli

 

CONCERTO IN RICORDO DI ANDREA ALPESTRE

 

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)

Quintetto in sol minore K.516

 

Johannes Brahms (1833-1897)

Sestetto in sol maggiore op. 36

 

comunicato stampa

 

IL TEMPO RITROVATO è un ensemble a formazione variabile nato in occasione dell’omonimo progetto online dell’Unione Musicale realizzato durante il periodo di lockdown e tuttora disponibile sul canale YouTube dell’ente torinese. Il progetto è nato come riflessione sul tempo e sul senso del fare musica insieme ed è l’occasione per riportare in città alcuni dei più brillanti musicisti che, a partire dagli studi al Conservatorio di Torino, hanno realizzato importanti carriere come solisti, come prime parti di alcune delle più prestigiose orchestre o come membri di ensemble cameristici di primo piano.

Dopo l’esordio dal vivo dello scorso maggio, l’Ensemble IL TEMPO RITROVATO torna sul palco del Conservatorio Giuseppe Verdi mercoledì 23 novembre 2022 alle ore 20.30.

 

«Questo progetto cameristico – ha affermato Antonio Valentino – rappresenta, per alcuni eccezionali artisti torinesi che hanno condiviso un lungo percorso di studi e di crescita professionale, l’opportunità di tornare a lavorare insieme, anche a distanza di molti anni. Lo scambio di idee e di energie che si genera ogni volta che ci si ritrova fa nascere un vero e proprio laboratorio di musica da camera, dove tutti sono disponibili a dare e ricevere nuovi spunti, mettendosi in gioco anche in repertori inediti e al di fuori delle formazioni stabili».

 

Per il secondo concerto dal vivo l’Ensemble torna in formazione di sestetto per archi: protagonisti Francesco Manara, violino di spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala e Piergiorgio Rosso, violinista del Trio Debussy; Simone Briatore e David Briatore, prime viole rispettivamente dell’Orchestra di Santa Cecilia di Roma e dell’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste; i violoncellisti Francesca Gosio del Trio Debussy e Massimo Polidori, prima parte dell’Orchestra del Teatro alla Scala.

 

Il concerto è dedicato ad Andrea Alpestre, musicista torinese, professore d’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, recentemente scomparso. Alpestre ha condiviso con i musicisti dell’Ensemble il progetto IL TEMPO RITROVATO, oltre agli anni della formazione al Conservatorio di Torino e a molte altre avventure musicali.

 

Sui leggii due capolavori del repertorio da camera per archi: il Quintetto in sol minore K. 516 di Mozart e il Sestetto in sol maggiore op. 36 di Brahms. «Queste composizioni – prosegue Antonio Valentino – sono state scelte con l’intento di richiamare il pubblico alla piacevolezza dell’ascolto: un omaggio alla bellezza della musica da camera e al piacere di ritrovarsi per suonarla insieme».

 

Il Quintetto in sol minore K 516 rappresenta senza dubbio uno dei vertici assoluti della produzione cameristica mozartiana. Scritto nella tonalità di sol minore raccoglie una mescolanza di drammaticità e inquietudini. I materiali sono raccolti in una scrittura densa e raffinata che esalta le potenzialità espressive e tecniche degli archi. La vena oscura irrompe in questa partitura, facendo risuonare terribile la sua voce: un urto emotivo di cui sarà capace la Sinfonia K. 550, nella stessa fatale tonalità. Nato insieme al Quintetto K. 515 nel 1787, la composizione vide la luce quando Mozart aveva già compiuto piena esperienza del nuovo stile quartettistico, del quale questi nuovi Quintetti sono – come si è osservato – una applicazione più articolata sotto il profilo dell’equilibrio strumentale e formale. I due lavori devono essere considerati come gemelli, dal momento che esplorano, con due risultati distinti e fra loro complementari, gli stessi principi di grandi ambizioni strutturali e profondità di contenuti.

 

Iniziato da Brahms nell’estate del 1864 a Baden-Baden, il Sestetto in sol maggiore op. 36 fu portato a termine nell’inverno successivo a Vienna. Pubblicato da Simrock nel 1866, fu eseguito per la prima volta a New York, ma la presentazione “ufficiale” ebbe luogo a Vienna il 3 febbraio 1867. Il Sestetto ha un sottotitolo, Agathe, riferimento esplicito a un doloroso episodio autobiografico. Nell’estate del 1858 Brahms soggiornò per qualche settimana a Göttingen, dove conobbe e si innamorò di Agathe von Siebold. Pur amandola, Brahms decise di lasciare Göttingen e non rivide mai più la giovane. Il pensiero di questo amore lo tormentò per molto tempo e quando, qualche anno più tardi, mise mano al suo secondo Sestetto per archi, volle inserirvi un omaggio alla donna che forse aveva più amato: inserì nel primo movimento un motivo che utilizza le lettere del nome AGATHE. Sembra che Brahms, parlando di questa sua opera, abbia affermato: «Qui mi sono liberato del mio ultimo amore».

 

Sabato ritorna la Giornata della Colletta Alimentare promossa dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus

Torna sabato 26 novembre prossimo la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus, dal titolo “Preoccupazione per l’aumento della povertà, appello a donare la spesa per chi è in difficoltà”. L’iniziativa vedrà impegnati in Piemonte oltre 12 mila volontari, presenti in 1386 punti vendita, per invitare a donare prodotti a lunga conservazione.

Nel 2021, grazie alla Colletta Alimentare, sono state raccolte settemila tonnellate di cibo (in Piemonte 548, equivalente a più di un milione di pasti, una parte delle 9100 tonnellate raccolte in tutto il 2022).
Dall’inizio dell’anno a oggi sono state ottantacinquemila in più le richieste ricevute, che hanno fatto salire a un milione e settecentocinquantamila le persone aiutate. In questo difficile momento economico e sociale, Banco Alimentare deve far fronte a un aumento del 45% dei costi di gestione tra logistica, trasporti e energia elettrica, ad un calo del 30% delle donazioni economiche da parte di aziende e privati. Banco Alimentare fa appello alla solidarietà di tutti, invitando a partecipare alla Ventiseiesima Giornata della Colletta Alimentare. In tutta Italia saranno 140mila i volontari impegnati, che inviteranno a comprare prodotti a lunga conservazione, quali verdure in scatola, tonno e carni in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio, alimenti per l’infanzia quali omogeneizzati e latte in polvere. I volontari indosseranno una pettorina arancione, nuovo colore di riconoscimento presente nel logo Banco Alimentare, che verrà utilizzato anche per i sacchetti forniti per far la spesa.
Le settemila tonnellate di cibo che sono state raccolte nel 2021 equivalgono a quattordici milioni di pasti (un pasto è equivalente a un mix di 500 grammi di alimenti, in base ai Larn, i livelli di assunzione di riferimento di nutrienti e energia per la popolazione italiana, per un controvalore economico di oltre venticinque milioni di euro).
Parteciperanno alla Colletta Alimentare 2022 Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare del Comune di Torino, presso il Carrefour di Corso Grosseto 330, alle 11.30, e S.E.R. Monsignor Roberto Repole, Arcivescovo di Torino, in un supermercato da definire alle 09.30.
Per il secondo anno consecutivo il calciatore Giorgio Chiellini sarà Testimonial della Colletta Alimentare, protagonista di uno spot radio e televisivo di lancio dell’iniziativa solidale realizzato da Mate Agency.
“Siamo preoccupati per la situazione che stiamo cogliendo nel nostro Paese, con sempre più persone e famiglie che si trovano in povertà assoluta, o rischiano di scivolarci, nonostante abbiano un lavoro – afferma Giovanni Bruno, Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus – È fondamentale continuare a sensibilizzare coloro che possono compiere un concreto atto d’aiuto. La Colletta Alimentare rappresenta un gesto educativo semplice e di carità, che promuoviamo da oltre un quarto di secolo. Partecipare a questa iniziativa significa contrastare l’indifferenza e favorire la condivisione, compiendo un gesto concreto a cui tutti siamo invitati”.
La Colletta Alimentare rappresenta il gesto con il quale la Fondazione Banco Alimentare Onlus aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2022, indetta da Papa Francesco, resa possibile grazie alla collaborazione dell’Esercito Italiano, Associazione Nazionale Alpini, Associazione Nazionale Bersaglieri, Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, CDO Opere Sociali e del Lions Club International.
Il numero di assistiti nel 2022 risulta in linea con quelli dell’anno scorso, cui va aggiunta la gestione delle emergenze, su tutte quella dei profughi ucraini. Aumentano del 45% come a livello nazionale, i costi di gestione. Per ogni pasto le spese sono salite da 0,07 euro a 0,10 euro.

Visite guidate gratuite alla nuova sala della Biblioteca della Regina Margherita di Savoia

Amici Biblioteca Nazionale di Torino

In occasione Torino Film Industry previsto dal 24 al 30 novembre, la Biblioteca Nazionale Universitaria, giovedì 24 novembre alle ore 13 e alle ore 15, organizza due visite guidate gratuite alla nuova sala espositiva dedicata alla Biblioteca della Regina Margherita di Savoia (1851-1926).
La mostra sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16.


Nel corso del 2022, l’intero fondo librario – composto da 13.560 volumi – è stato oggetto di un nuovo ambizioso progetto, promosso dalla Biblioteca Nazionale in collaborazione con Culturalpe s.c., volto alla conservazione, valorizzazione e libera fruizione della raccolta tramite la revisione inventariale e la catalogazione informatica di tutte le opere in essa comprese, in funzione del loro trasferimento dai depositi alla Sala mostre della Biblioteca, secondo un allestimento permanente atto a favorirne una conoscenza quanto più ampia e trasversale possibile. Attraverso inedite linee narrative e l’ausilio di apparati multimediali, i visitatori sono invitati a camminare tra le belle scaffalature del fondo, in cui i libri rispettano l’ordine catalografico voluto dalla sovrana e, grazie alla realizzazione di speciali librerie espositive, possono vedere esposte alcune decine di volumi, scoprendo così i gusti letterari e le relazioni culturali che la Regina Margherita seppe coltivare durante tutta la sua vita.

La Mostra è divisa in cinque filoni tematici:
• Le “perle” della Regina: tesori editoriali tra prime edizioni e legature di pregio;
• la Corte di Margherita: il salotto della Regina tra diplomazia e cultura;
• Margherita POP: tutto per l’Italia;
• oltre la corona: una donna moderna;
• una Savoia: storia e orgoglio di appartenenza

Inoltre propone alcuni temi di approfondimento e vede esposti oltre 120 volumi appartenuti alla prima Regina d’Italia. È accompagnata anche da audio e video interattivi per una fruizione più agile e approfondita del materiale.
A livello cinematografico, la Regina Margherita è stata cultrice delle arti, compresa la nuova per l’epoca, settima arte. Inoltre la Regina Margherita insieme al Re Umberto I è stata la protagonista di una delle prime pellicole girate in Italia commissionata dai i fratelli Lumière nel 1896 al regista torinese Vittorio Calcina.

Ingresso gratuito, richiesta la prenotazione

Per informazioni e prenotazioni: bu-to.eventi@cultura.gov.it

Riccardo Muti, al Regio il “Don Giovanni” fino al 26 novembre

STAGIONE D’OPERA E DI BALLETTO 2022

DON GIOVANNI
Riccardo Muti dirige il nuovo allestimento
del capolavoro di Mozart

La regia è firmata da Chiara Muti

Teatro Regio, dal 18 al 26 novembre 2022

Nei giorni scorsi al Teatro Regio, è stata presentata la nuova produzione del Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart.

All’incontro hanno partecipato il Maestro Riccardo Muti, la regista Chiara Muti, il Sovrintendente del Teatro Regio Mathieu Jouvin, il Direttore artistico Sebastian F. Schwarz, il Condirettore Generale di Reale Mutua Massimo Luviè e gli interpreti dell’opera.

Nella foto: il Maestro Riccardo Muti nella platea del Teatro Regio (Foto Silvia Lelli – © Teatro Regio Torino)
Il “mito della musica” Riccardo Muti torna al Regio per dirigere Don Giovanni, leggendario capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart. Il Maestro Muti sale sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio e mantiene fede alla promessa del febbraio 2021 quando, nel salutare il Teatro, espresse un commosso apprezzamento: «avete dimostrato di essere molto al di sopra dell’ottimo, di essere un’eccellenza importante non solo di Torino, ma anche dell’Italia».

Chiara Muti firma la regia di questo nuovo allestimento realizzato in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo. Protagonista delle cinque recite dal 18 al 26 novembre è un cast di altissimo livello: Luca MichelettiJacquelyn WagnerMariangela SiciliaGiovanni SalaAlessandro LuongoFrancesca Di SauroLeon Košavić e Riccardo Zanellato. La nuova produzione di Don Giovanni è sicuramente lo spettacolo di punta della Stagione 2022 del Teatro Regio ed è un appuntamento molto atteso a livello internazionale.

Reale Mutua, che da anni è accanto al Teatro e ne sostiene l’attività con impegno e passione, è sponsor della produzione di Don Giovanni. «Da sempre siamo impegnati nel supportare e diffondere la cultura come fattore di crescita e sviluppo per l’individuo e la collettività, sostenendola nelle sue molteplici forme – dichiara Massimo Luviè Condirettore Generale di Reale Mutua – siamo pertanto orgogliosi che la nostra Società sia a fianco anche quest’anno di uno dei teatri più prestigiosi del panorama artistico e musicale internazionale, partecipando alla stagione operistica 2022 con il Don Giovanni, diretto dal grande Maestro Riccardo Muti,  presente per il secondo anno consecutivo nella nostra Città e punto di riferimento per tutti coloro che hanno nel cuore la musica classica».

Il Coro del Teatro Regio è istruito da Andrea Secchi. Le scene sono di Alessandro Camera, i raffinatissimi costumi di Tommaso Lagattolla e le luci di Vincent Longuemare. Maestro al fortepiano è Alessandro Benigni.

«Mozart diceva che la musica più profonda è quella che si nasconde tra le note. È un’idea incredibile: tra una nota e l’altra, anche se strettamente legate, c’è l’infinito. Il Mistero è lì, in quello spazio che racchiude l’universo». Così Riccardo Muti – nel suo libro L’infinito tra le note. Il mio viaggio nella musica (Solferino, 2019) – fa proprie le parole del compositore del Don Giovanni per illustrare la dimensione più profonda dell’arte musicale. Il Maestro Muti è senza dubbio uno dei più prestigiosi direttori al mondo, “l’apostolo del mito italiano” (come lo definì il giornalista Lorenzo Arruga), la sua brillante carriera e la personalità magnetica ne fanno costantemente fonte di ispirazione e fascino. Come inossidabile resiste ancora oggi, il fascino di Don Giovanni, ben oltre ormai il suo archetipo letterario.

Mito immortale del seduttore per antonomasia, Don Giovanni è molto più di un personaggio: è l’incarnazione del desiderio infinito. Attorno a lui ruotano come in un vortice tutti i personaggi, e risuonano alcune delle musiche più belle e potenti che siano mai state scritte. Ma lui, il protagonista, ha solo due arie, velocissime, cortissime, perché è troppo indaffarato a corteggiare e sedurre tutte “pel piacer di porle in lista”; corre, nella sua ultima giornata di vita, verso l’Inferno.

Nella foto: la regista Chiara Muti (Foto Andrea Macchia – © Teatro Regio Torino)
«Don Giovanni non esisterebbe senza donne! Deve alle sue prede il nome che porta – racconta la regista Chiara Muti – Le dodici entità che deambulano in scena sono le ombre del rimorso di Don Giovanni, o meglio quello che vanno cercando invano torturandosi senza pace e che vorrebbero veder balenare nel profondo dei suoi occhi sfuggenti, per liberarsi dall’umiliazione d’essere, un giorno, state sue vittime. Il mito che incarna l’ha reso immune, l’archetipo che rappresenta l’ha liberato dai fili a cui sono ancorati tutti gli altri, e nessun timore di Dio riuscirà mai ad ammaestrarlo!». Prosegue Chiara Muti: «Mozart ha lasciato Don Giovanni senza una vera aria, perché egli vive negli altri… Non ha tempo da perdere e corre dritto incontro al suo destino. Gli altri, invece, sono comprimari inconcludenti, aspiranti protagonisti. Anna, per esempio, che si dispera per la morte del padre, lo fa in maniera affettata, priva d’ogni spontaneità – e mi fa venire in mente la Desdemona agonizzante e compiaciuta di Laura Betti in Che cosa sono le nuvole? di Pasolini, geniale affresco sulla condizione umana».
Nella foto: la regista Chiara Muti e Luca Micheletti, interprete di Don Giovanni, durante le prove (Foto Andrea Macchia – © Teatro Regio Torino)
Omaggio dunque a Pasolini, a cento anni dalla nascita, e poi anche a Molière, a quattrocento anni dalla nascita, spiega Chiara Muti: «in una scena desolata il nostro eroe, solo come un condannato, attende seduto su quella sedia che accompagnò Molière nei suoi ultimi istanti di teatro. Omaggio al suo genio, che sublimò Don Giovanni rendendolo immortale. Un’ombra smisurata irrompe sulla scena, la coscienza di pietra chiede d’essere ascoltata! Esige un pentimento. Può Don Giovanni rinnegare se stesso? Come già fece il vile Faust davanti alle porte dell’Inferno? Mai! La salvazione sarebbe per lui una sconfitta. In quei “no” irati, ripetuti ad oltranza, vige il mito di Don Giovanni. L’ombra sembra rinunciare alla sua impresa di redenzione! Saranno le donne la sua condanna… Costretto a guardarsi dentro… e veder riflessa la sua immagine così come la vedono le sue vittime e doverne sostenere lo sguardo… I loro occhi bruciati dal pianto ficcati come dardi nei suoi. Il mistero di ciò che si è realmente è insostenibile… L’incantesimo dell’invulnerabilità al rimorso si spezza… Don Giovanni sprofonda all’Inferno. Ma per poco, e lo sa…
Il male riconosce il male e l’elegge suo ambasciatore sulla terra».Il Don Giovanni sarà diffuso in diretta giovedì 24 novembre alle ore 20 su Rai Radio3; la trasmissione sarà condotta da Susanna Franchi.

Per desiderio del Maestro Riccardo Muti e del Sovrintendente Mathieu Jouvin, il Teatro Regio devolve l’incasso della prova generale di mercoledì 16 novembre alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus di Candiolo.

DON GIOVANNI
Dramma giocoso in due atti
Libretto di Lorenzo Da Ponte
Musica di Wolfgang Amadeus MozartPersonaggi e interpreti
Don Giovanni baritonoLuca Micheletti
Donna Anna sopranoJacquelyn Wagner
Donna Elvira sopranoMariangela Sicilia
Don Ottavio tenoreGiovanni Sala
Leporello bassoAlessandro Luongo
Zerlina mezzosopranoFrancesca Di Sauro
Masetto baritonoLeon Košavić
Il Commendatore bassoRiccardo Zanellato

Maestro al fortepiano: Alessandro Benigni

Casa Tennis e manifestazioni, un successo! Tutti i numeri degli eventi

4mila presenze, 104 appuntamenti, 130 relatori, 46 degustazioni, 157 performance in città

Grande successo sia per gli eventi a Casa Tennis (Palazzo Madama), sia per le iniziative diffuse, organizzati da Città di Torino, Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino in collaborazione con Turismo Torino e Provincia, Visit Piemonte e Fondazione per la Cultura Torino in occasione delle Nitto ATP Finals dal 13 al 20 novembre. 

Atleti, appassionati di tennis, giornalisti, artisti e turisti provenienti da ogni parte del mondo hanno raggiunto Torino e molti di loro hanno varcato la soglia di Casa Tennis per assistere ai talk, partecipare alle degustazioni e scoprire il centro storico con le visite guidate.

La competizione sportiva è stata anche l’occasione per accendere i riflettori sulle eccellenze enogastronomiche e turistico-culturali di Torino e dell’intero Piemonte.

 

CASA TENNIS

Talk, degustazioni e visite guidate 

 

Casa Tennis, aperta dal 12 al 20 novembre con orario 10-20, ha accolto – con il supporto di 20 studenti della scuola IFSE – oltre 4mila visitatori tra cittadini, turisti (dall’Italia alla Spagna e alla Polonia, dalla Romania alla Francia e all’America) e giornalisti nell’ambito dell’ampio palinsesto di talk, degustazioni e visite guidate.

Sono stati realizzati:

42 talk, di cui la metà sold out con 130 relatori (artisti, sportivi, giornalisti e testimonial)
46 degustazioni guidate in caffetteria, soldout con liste di attesa
16 visite guidate, sold out con liste di attesa

 

Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Lorenzo Sonego, Gerald Marzorati, Christian Greco, Marco Albano, Willie Peyote, Alessandro Buongiorno, Rodrigo d’Erasmo, Steve Della Casa, Samuel, sono alcuni dei nomi di richiamo che con i loro talk, condotti da Monica Bertini, Ilaria Fratoni, Manuela Grippi e Linda Messerklinger hanno animato le giornate in Casa Tennis. Il freestyler giramondo del tennis Stefan Bojic, protagonista di un incontro a Palazzo Madama, con il suo video girato nei luoghi simbolo della città e postato su IG ha totalizzato oltre 300mila visualizzazioni.

Gli incontri in caffetteria hanno presentato i prodotti di oltre 50 aziende piemontesi tra Consorzi vitivinicoli e turistici ed Enoteche regionali e un centinaio di aziende torinesi coinvolte dalla Camera di commercio di Torino di cui 35 Maestri del Gusto di Torino e provincia, 35 aziende vitivinicole Torino DOC tra degustazioni guidate e banco di assaggio gestito dall’Enoteca regionale dei vini della provincia di Torino, 5 aziende Torino Cheese, 21 tra Associazioni di categoria e consorzi di produttori, 3 Camere di commercio piemontesi. 

In totale ci sono state 46 degustazioni con la partecipazione di oltre 1.300 persone,accompagnate sempre da un’accurata presentazione degli ingredienti utilizzati e dell’origine dei prodotti. Spazio anche alle storie d’azienda e al racconto delle vite degli imprenditori, con aneddoti e curiosità sempre sorprendenti: dalle botteghe storiche alle realtà più innovative, dalle ricette segrete ai clienti eccellenti in Italia e all’estero, dai piatti della tradizione al nuovissimo “raviolo ATP” creato per l’occasione: un variegato patrimonio di esperienze ineguagliabili. Le degustazioni sono state anche un’occasione per conoscere alcuni nuovissimi Maestri del Gusto premiati lo scorso settembre. Tra i prodotti presentati, cioccolato, gelato, vermouth, caffè, formaggi della tradizione, bottiglie di vitigni autoctoni e rari, Freisa vino dell’anno per la Regione Piemonte. 

Durante i dieci giorni di eventi a Casa Tennis, le degustazioni organizzate a cura dell’Assessorato allAgricoltura e Cibo della Regione Piemonte hanno presentato alcuni formaggi DOP piemontesi del Consorzio Alte Terre DOP: il Murazzano DOP, il Roccaverano DOP. Infine l’Ossolano DOP, principale espressione casearia dell’estremo nord del Piemonte.

Per quanto riguarda i vini, è stata protagonista la Freisa, scelto come vitigno dell’anno 2022 dall’Assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte all’interno dell’omonimo progetto per raccontare i vitigni storici autoctoni, in qualità di ambasciatori del territorio. A ogni ospite dei talk di Casa Tennis è stata regalata una bottiglia di Freisa con un’etichetta d’artista a tiratura limitata creata in collaborazione con Artissima Art Fair.

Sotto i riflettori anche i grandi vini aromatici del Piemonte: Asti spumante, Moscato d’Asti e Brachetto d’Acqui, a sottolineare come le DOCG aromatiche piemontesi e il Progetto Marengo Piemonte DOC, che intende valorizzare uno dei più antichi vitigni bianchi piemontesi, il Cortese. Una degustazione ha riguardato alcune etichette di “Birra del Piemonte”, riconosciuta dalla Regione come prodotto agroalimentare tradizionale (PAT).

 

PROGRAMMA CULTURALE PER LE VIE DEL CENTRO
Le vie centrali della città sono state animate da una fittissima programmazione con alcuni degli artisti più noti del panorama internazionale.

Alcuni numeri:

157 performance tra giocoleria, musica, magia e teatro di strada
225 km di animazione musicale sono stati percorsi dal bus panoramico City Sightseeingbrandizzato “Il grande tennis è a Torino”, in partenza tutti i giorni (dal 12 al 20 novembre alle ore 17.15) da piazza Castello verso piazza d’Armi (Pala Alpitour) e ritorno.
73 musicisti sul bus
245 brani suonati durante il tragitto.

 

CHI È VENUTO A TORINO? 

In occasione di Nitto ATP Finals, l’Osservatorio di Turismo Torino e Provincia ha somministrato oltre 1.000 questionari qualitativi (periodo 13-19 novembre) ai turisti in visita a Torino attraverso il supporto di un team di studenti dell’Istituto Giolitti e dei volontari Volo 2006 con l’obiettivo di comprendere il motivo della visita, la durata dellapermanenza sul territorio e gli interessi personali. Il turista in visita a Torino durante la seconda edizioni delle Nitto ATP Finals è rappresentato da fasce d’età decisamente omogenee che vanno dai 26 ai 65 anni: un evento che ha quindi coinvolto varie generazioni di seguaci del tennis, con un livello di istruzione medio-alto (laureato – diplomato 83%), i cui interessi sono principalmente focalizzati sullo sport (26%), le mostre (15%) e la musica (15%). Dall’analisi, realizzata in sinergia con l’Università di Torino – Dipartimento di Lingue Letterature Straniere e Culture Moderne, emerge che il campione intervistato è caratterizzato da turisti che sono venuti a Torino per la prima volta (45%) e da una significativa percentuale di chi è già stato almeno una volta in città (44%). La motivazione principale che li ha mossi è l’evento sportivo Nitto ATP Finals (72%), ciò a conferma del fatto che il pubblico è principalmente composto da appassionati di questa disciplina sportiva. Per ciò che concerne il target spettatore, esso risulta decisamente vario: composto da famiglie (32%), coppie (27%), amici/colleghi (25%) giunti a Torino viaggiando in auto (36%), aereo (33%), e treno (26%). A livello di provenienza, emerge circa un 60% di visitatori italiani da Piemonte, Lombardia, Sicilia, Toscana ed Emilia-Romagna; un 40% è invece composto da stranieri. Interessanti le nazioni di origine: una significativa rappresentanza dagli Stati Uniti, seguita da Regno Unito, Francia e Germania, senza dimenticare una forte presenza di turisti brasiliani che probabilmente sono a Torino per seguire la nazionale di calcio nella preparazione per i Mondiali e che hanno deciso di assistere ad alcuni match tennistici. Per quanto riguarda il soggiorno, la permanenza media si attesta su 3 o più notti (44%). Le strutture ricettive scelte sono state per il 43% di tipo alberghiero, mentre per il 41% extra-alberghiero; una piccola parte dei visitatori ha soggiornato da amici e parenti (16%). La città è stata percepita in modo molto positivo, emergono aggettivi che la ritraggono come «affascinante, piena di vita, aristocratica» e, dagli intervistati stranieri, si registrano descrittori come «spectacular, elegant, wow!». Da evidenziare altresì che oltre il 50% dei turisti ha visitato almeno un museo; si segnalano ai primi posti, in particolare, il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Cinema e i Musei Reali. Per concludere, il livello di soddisfazione della vacanza torinese è stato decisamente molto buono, infatti, il 93% ha dichiarato di aver avuto un’esperienza positiva e di voler ritornare una seconda volta (95%). Questa percezione è ulteriormente confermata dal giudizio globale sul soggiorno che si attesta su 4,4 su 5. In particolare si evidenziano giudizi decisamente positivi collegati all’offerta culturale (4,6 su 5), all’accoglienza (4,5 su 6) e ai ristoranti (4,4 su 5). Nella Social Room all’interno del Fan Village, dove il pubblico è stato coinvolto in challenge e selfie che ha potuto condividere sui propri canali social, hanno lasciato i loro dati oltre 1.500 persone.

 

 

 

 

CANALI SOCIAL

I canali social utilizzati dagli enti coinvolti nella promozione dell’evento (Facebook, Twitter ed Instagram) hanno raggiunto un totale di oltre 900 mila interazioni.

Il sito turismotorino.org ha registrato più di 36.500 utenti (+ 105% rispetto all’edizione 2021) e totalizzato più di 132.000 visualizzazioni (+81.69% rispetto all’edizione 2021).

La campagna promozionale sulle iniziative della città per le Nitto ATP Finals e gli appuntamenti a Casa Tennis hanno i seguenti dati:

SMS marketing database profilato di Torino e provincia: open rate superiore al 99%; hanno cliccato sul messaggio di Casa Tennis quasi 6.000 persone.

Pubblicità digitale sui principali circuiti di informazioni online: 39 milioni di impressions e oltre 46.600 click.

Banner E-dreams: 366.230 impressions e 686 clicks

Newsletter da Turismo Torino e Provincia: 2 newsletter di cui una dedicata completamente alle Nitto ATP Finals per 73mila destinatari.

 

#TORINOTHEPLACETOBE

CAMPAGNA PROMOZIONALE INFLUENCER SPORTIVI

La campagna digital online creata con alcuni dei più importanti influencer sportivi nazionali ha generato oltre 800 mila visualizzazioni sui profili social di Turismo Torino e Provincia e dal trailer condiviso sui profili di alcuni creator. Influencer coinvolti: Gianluigi Buffon – calciatore; Urbano Cairo – Presidente Torino FC; Federica Cesarini e Valentina Rodini – Campionesse olimpiche Tokyo 2020; Ivan Federico – Skater e rappresentante dell’Italia nello skateboard ai Giochi Olimpici Tokyo 2020; Sara Gama – Capitana della Nazionale femminile Italiana di Calcio e della Juventus Women; Cristina ChirichellaCapitana della Nazionale Femminile di Pallavolo; Carlotta Gilli – Oro paralimpico Tokyo 2020; Claudio Marchisio – ex calciatore e imprenditore; Alessia Maurelli – Campionessa olimpica Tokyo 2020 e Capitana della Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica; Alessandro Ossola – Campione paralimpicodella Nazionale Italiana di Atletica Leggera. 

 

LONELY PLANET

La nuovissima guida Torino Pocket Lonely Planet dall’11 al 20 novembre è stata scaricata in free download da oltre 7.500 utenti. “Torino regala Torino” è stato l’omaggio della Città di Torino a tutti i visitatori grazie alla collaborazione tra Città di Torino, Lonely Planet e Turismo Torino e Provincia. 

 

PRESS TOUR

Nell’ambito dell’evento è stato inoltre realizzato da Visit Piemonte DMO in collaborazione con Turismo Torino e Provincia un viaggio stampa che dal 10 al 14 novembre ha portato a Torino e in Piemonte un gruppo selezionato di 5 giornalisti provenienti da Germania, Regno Unito, Belgio e Francia, specializzati in turismo,enogastronomia e lifestyle. I media, in visita per la prima volta in Piemonte, hanno altamente apprezzato l’atmosfera di Torino, definita “una città sorprendente, vivace e raffinato esempio di savoirvivre” per l’ampiezza delle sue piazze e l’eleganza delle Residenze Reali, i curatissimi interni dei caffè storici e lei inedite location che all’arte contemporanea abbinano autentiche sorprese enogastronomiche tra cui una visita da un Maestro del Gusto. Dopo i due giorni a Torino, il tour ha fatto conoscere ai giornalisti la varietà e bellezza del Monferrato Astigiano e Alessandrino, con esperienze d’alta cucina ad Asti per proseguire alla scoperta del patrimonio enologico regionale in alcune aziende rinomate per la produzione DOCG e DOC tra Castagnole Monferrato e Ozzano Monferrato, fino all’Ecomuseo della Pietra da Cantoni di Cella Monte, nel cuore del Monferrato degli infernot UNESCO.

Fondazione Paideia propone per il secondo anno il Calendario dell’Avvento in edizione limitata

 

 La magia del Natale sta arrivando e Fondazione Paideia, per il secondo anno, torna con il proprio Calendario dell’Avvento in un’edizione limitata che trasforma l’attesa del Natale in un’occasione di solidarietà. Con una donazione di 25 euro, sarà possibile contribuire a sostenere i progetti della Fondazione Paideia dedicati alle famiglie con bambini con disabilità, oltre che gustare dei deliziosi cioccolatini Domori aprendo ogni giorno una nuova casellina del Calendario.

 

“Abbiamo pensato di riproporre, per il secondo anno consecutivo, il Calendario dell’Avvento Paideia, che rappresenta per noi un’occasione speciale per vivere la magia del Natale all’insegna della solidarietà e della golosità, stando accanto alle famiglie con bambini con disabilità che incontriamo ogni giorno al Centro Paideia” – dichiara Fabrizio Serra, Segretario Generale della Fondazione Paideia.

 

Il Calendario dell’Avvento Paideia è disponibile al Centro Paideia di Torino in Via Moncalvo 1, dietro la Gran Madre, dal lunedì al sabato, dalle ore 10 alle 18. Sarà inoltre possibile trovarlo presso il Centro Commerciale Shopville Le Gru, al primo piano, all’interno del villaggio natalizio, nelle giornate del 26 e 27 novembre, dalle ore 10 alle 18. Infine, è possibile riceverlo in tutta Italia direttamente a casa propria o della persona a cui lo si vuole donare, scrivendo a sostenitori@fondazionepaideia.it o chiamando il numero 011 0462400.

 

Calendario dell’Avvento Paideia:

  • Centro Paideia (Via Moncalvo, 1 – Torino) | dal lunedì al sabato: ore 10:00-18:00
  • Centro Commerciale Shopville Le Gru (Grugliasco – primo piano, all’interno del villaggio natalizio) | 26-27 novembre: ore 10:00-18:00
  • È possibile riceverlo in tutta Italia al proprio indirizzo oppure, se è un regalo, a casa della persona a cui si vuole farlo arrivare. Per la spedizione, scrivere a sostenitori@fondazionepaideia.ito chiamare il numero 011 0462400