CRONACA- Pagina 990

Tenta di rubare tablet e pc custoditi a scuola

Le recenti disposizioni adottate per fronteggiare la pandemia da covid19 hanno costretto migliaia di studenti a proseguire il proprio percorso di studi servendosi della Dad, la didattica a distanza.

Dal canto loro, gli istituti scolastici hanno dovuto organizzarsi per garantire agli alunni il normale svolgersi delle lezioni, utilizzando apparecchiature elettroniche di ultima generazione, come tablet e computer. Negli ultimi tempi il materiale custodito alle interno delle scuole è diventato oggetto dell’attenzione di individui che tentano di introdursi nei vari complessi per asportare la strumentazione.

L’ultimo episodio risale a sabato scorso quando, nella tarda serata, arriva la segnalazione di due soggetti che stanno tentando di accedere alla scuola Sandro Pertini in via Fea. Uno dei due, armato di piede di porco, armeggia nei pressi della recinzione mentre il complice percorre più volte, a bordo di un’automobile, il giro dell’isolato, con lo scopo di vigilare il perimetro della scuola. Il sopraggiungere delle Volanti mette in fuga i due individui. Dopo una breve ricerca, l’automobile del complice, cittadino italiano di 35 anni, viene fermata in via Orbetello. L’uomo aveva nascosto sotto il sedile anteriore un astuccio al cui interno erano custoditi diversi arnesi atti all’effrazione come cacciaviti, due pinze ed una forbice da elettricista.

Durante il sopralluogo effettuato dai poliziotti all’interno dell’istituto scolastico, tutti gli infissi risultavano chiusi, ad eccezione del battente di un’uscita di sicurezza manomesso. Dall’ispezione dei locali non è emerso alcun ammanco.

Il trentacinquenne è stato arrestato per tentato furto, denunciato per possesso ingiustificato di chiavi alterate e sanzionato perché inottemperante alle prescrizioni anti covid19.

Otto in attesa del parrucchiere. Locale chiuso, sanzionati i clienti

Nei giorni scorsi gli agenti del commissariato Barriera Milano hanno svolto un servizio di controllo del territorio volto alla verifica del rispetto delle prescrizioni imposte dal DPCM in vigore, per contenere la diffusione da contagio covid19.

Intorno alle 18 viene controllato un negozio di parrucchiere in via Palestrina.

Al suo interno i poliziotti trovano otto avventori, in attesa di accedere di essere serviti, privi di alcun distanziamento sociale.

Ai presenti è stata elevata una sanzione di 400 euro per mancato rispetto delle misure di contenimento mentre il locale è stato chiuso per 5 giorni.

Lotto: a Moncalieri quaterna da 360mila euro, seconda vincita più alta del 2020

 

 Il fortunato giocatore ha puntato sulla combinazione 15, 33, 49, 81, sulla ruota piemontese

Si tratta della seconda vincita più alta centrata nel corso dell’anno, peraltro non molto lontana dalla quaterna da 373.500 euro centrata a Crema il 19 settembre. Sempre nell’estrazione di ieri, il Lotto ha regalato anche due quaterne identiche a Fiano Romano, nei pressi della Capitale. A portare fortuna è stata la combinazione 1, 9, 11, 36, 63, giocata sulla ruota di Roma, ciascuna vincita ha fruttato 50.596 euro, se si trattasse di un unico fortunato avrebbe vinto oltre 100mila euro. Il 10eLotto ha invece regalato un 9 da 50mila euro a Ancona, grazie all’estrazione serale e a una giocata Oro. Complessivamente il concorso di ieri ha distribuito premi per quasi 27,9 milioni di euro (di cui 5,8 con la versione tradizionale e 21,2 con il 10eLotto), le vincite centrate dall’inizio dell’anno salgono a 3 miliardi 727 milioni di euro. ( lp/AGIMEG)

Cercavano di rubare 150 kg di rame, arrestati dai carabinieri

I Carabinieri del Comando provinciale nel corso dei servizi di controllo effettuati ieri notte sul territorio cittadino, intensificati in questo periodo emergenziale per verificare il rispetto della normativa anticovid, hanno arrestato per furto due cittadini rumeni di 18 e 20 anni, censurati, domiciliati nel campo nomadi di strada dell’Arrivore.

In particolare una pattuglia del Nucleo Radiomobile, ha sorpreso i due soggetti in corso Sandro Botticelli all’interno del cortile di un’area in disuso di proprietà della società Terna. Ad attirare i militari è stato il fascio di luce della torcia usato dai malviventi, che sono stati colti mentre erano intenti ad ammassare cavi di rame che avevano poco prima prelevato da una cabina di bassa tensione tranciandoli grazie ad una cesoia.

Complessivamente i carabinieri hanno recuperato materiale per un peso complessivo di circa 150 kg, che è stato restituito alla società proprietaria dello stabile. Ai due ladri è stata contestata anche la violazione amministrativa delle norme anticovid trovandosi in giro, per di più per commettere reati, in pieno orario notturno.

Il pusher di Pozzo Strada nascondeva soldi e droga in casa

Avendo avuto notizia di una presunta attività di spaccio in un appartamento in zona Pozzo Strada, gli agenti della Squadra Volante hanno avviato un’attività d’indagine nei confronti di un cittadino romeno di 23 anni. L’uomo era solito effettuare ritiri e  consegne di sostanza stupefacente ogni domenica, in una fascia oraria che andava dalle 10 del mattino alle 23.

Domenica scorsa il ventitreenne viene fermato nei pressi della sua abitazione, impegnato nel suo solito passaggio mattutino domenicale. Sottoposto a perquisizione, gli operatori trovano nello zainetto trasportato a spalla dall’uomo  oltre 20 ovuli di hashish per circa un etto e mezzo di peso, 3 contenitori per raccogliere marijuana ed un bilancino di precisione. Estesa la perquisizione nella dimora dello straniero, vengono rinvenuti 2 panetti di hashish per un peso totale di oltre 2 etti, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e oltre 22000 euro in contanti.

Il ventitreenne è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

 

Addio a “Carlin” Foppa. Con lui se ne va un pezzo di Barriera e di storia politica

  • Ciao Carlin, il maledetto coronavirus ti ha portato via. Bastava nominare Carlo Foppa e ti dicevano subito: ma tu sei di Barriera di Milano.

Tu eri la Barriera di Milano. Quando  ti cercavamo in Bojta ci raccontavi sempre di tuo padre partigiano e comunista. Nel 1975 la regalasti al tuo dipendente. Politica a tempo pieno,  prima consigliere comunale e poi assessore al lavoro. Un pezzo di Storia di Barriera e di Torino. Il tuo cervello non ti dava mai pace. Pensavi tanto, pensavi sempre. Grande camminatore. Scherzando da buon comunista sostenevi: al Partito non si dice mai no. Eppure tu lo hai fatto. Quando il partito ti mando’ per chiudere la coop Giuseppe  Di Vittorio che era piena di debiti e rischiava il fallimento Hai fatto l’opposto.
Risanata, ed ora è tra le più grandi coop di Torino. Il primo nel dirmi andiamo in Parocchia, ed io che non capivo ma mi specificavi: in Federazione. Siamo stati convocati dai grandi capi… Ciao Carlin e ciao al tuo sarcasmo ed ironia. Memorabili le tue battute e le tue barzellette. Dai,  anche stavolta la sfanghiamo. Proverbiale la battuta: parlarti insieme e come fare gli impacchi caldi  su una gamba di legno…instancabile nell’essere instancabile. Moto perpetuo e come il tuo cervello anche  il tuo corpo sempre in movimento. Una volta ti chiesi perché eri diventato un artigiano.  “Mi sono messo in proprio perché ero stufo d essere licenziato perché comunista”. Se poi non ero in grado di nuotare sarei annegato. Tu nuotavi benissimo. Ciao Carlino, accidenti, quanti ricordi. Fin troppi, tantissimi e tutti belli.
Ti inventasti un meccanismo di punteggi per ottenere maggiori finanziamenti. Tutto legale.
Sia ben chiaro. O quella volta, in aereo mi spiegasti alcuni meccanismi di bilancio che proprio non volevo capire. Non ho paura di cadere nella retorica. Caro Carlin sei stato un maestro. Ed anche un maestro paziente.
Quante volte mi hai ripetuto: studia, non svolazzare sui problemi. Ciao Carlin, non pensavo che potesse accadere. Decisamente non doveva accadere. La tua ultima avventura è stata rivitalizzare il circolo Risorgimento in Poggio. Missione compiuta.
Ed ora lavoravi alla Fondazione del PCI di Torino. Avevi una smisurata stima per Ugo Pecchioli. Raccontavi che quando lui era segretario provinciale e tu segretario della 9^sezione tutti i lunedì eri “a rapporto”. Mi hai cercato di insegnare  il metodo e la costanza. Proprio ciò che non sei riuscito ad insegnarmi.
Abbiamo lavorato insieme per 20 anni. Precisamente io ho lavorato con te.
Dopo aver fatto l’assessore al lavoro sei diventato grande capo delle coop d’abitazione nei primi anni 80. Ed entrato nella mia stanza in federazione mi dicevi : la smetti di fare lo pseudo intellettuale ed impara un vero lavoro. Vieni a lavorare con me. Ero titubante ma accettai dopo più di un anno. Quella tua  scelta mi ha cambiato la vita. Quante litigate. Parlavi a voce alta non urlando. Si capiva la tua irritazione dal dialetto. Piu parlavi stretto piu eri alterato. O ti commuovevi parlando di tua madre che hai amorevolmente accudito. Tutti i sabati a Montanaro nella Casa per Anziani.
Con Luciana, donna della vita e per tutta la vita.  Diventati come ameba e paramecio.
L’hai conosciuta tanti anni fa. Viviana che ti ha regalo due gemelline dando la possibilità di essere un nonno sempre presente ed orgoglioso.  Jader figlio maschio e tuo orgoglio anche per la carriera di Vigile del fuoco, 20 anni Jader. Tu nella battaglia per far eleggere Livia Turco Presidente della Regione Piemonte. Perdemmo ma che esaltante esperienza umana. Tu non dovevi morire caro Carlo. Dovevi vivere a lungo. Sono sicuro che anche in questo caso avresti avuto la battuta pronta e sagacente acuta.
Non eri perfetto. Del resto chi lo è? Ma avevi doti che molti di noi non hanno. Come quella della franchezza. Franchezza nelle opinioni e soprattutto nel giudicarti. Quante tarde serate quando  rientrando da fumose riunioni eri impietoso verso i tuoi errori. Ora basta non posso più andare avanti nel ricordarti . Mi assale l’angoscia di non poterti vedere più nella certezza che in tanti, tantissimi ti ricorderemo. Un po’  nella nostra mente e un po’ nei nostri cuori.  Ciao Carlin Foppa. Come urlavano a squarciagola e come urliamo adesso: Compagno Carlo Foppa presente. Ora e sempre. Ti sarò sempre in debito. Ciao Carlin.

Patrizio Tosetto

Alleanza Partite Iva, alla manifestazione la Fiavet non c’era 

L’Alleanza delle Partite Iva, che ha manifestato domenica scorsa, 15 novembre, in piazza Castello a Torino, comunica che la Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese Viaggi e Turismo) è stata erroneamente riportata nell’elenco delle sigle aderenti.

Si apprende dalla Federazione e dunque si riferisce che la Fiavet non vi ha partecipato, né è stata coinvolta nella manifestazione.

Millantava amicizie con clan mafiosi per estorcere denaro a un parrucchiere

 Millantava amicizie con notissimi pregiudicati di clan mafiosi, ma è stato arrestato dai Carabinieri in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere

Autore dei gravi fatti è un censurato di 43 anni di Torino, che aveva intimorito un parrucchiere del quartiere cittadino “Crocetta”, costringendolo a pagare il pizzo “per evitare guai”. L’uomo aveva iniziato a minacciare la vittima a gennaio 2018, con continue richieste di denaro e di auto lussuose, che dovevano servire come una sorta di polizza assicurativa sulla vita “tranquilla”.

Il negoziante all’inizio aveva regolarmente pagato, non denunciando per paura di ritorsioni. Dopo molto tempo ha però trovato la forza di raccontare tutto ai Carabinieri di Nichelino, nell’hinterland torinese, doveva risiede insieme alla famiglia. I militari dell’Arma, nel luglio scorso, si erano presentati con la vittima ad un incontro con l’estorsore, arrestandolo in flagranza alla consegna di una rata di 300 euro in banconote contanti. In quell’occasione, a casa dell’arrestato venne anche rinvenuto un Suv che il parrucchiere aveva affittato a favore del suo aguzzino, nonché due Rolex, 15mila euro in contanti, coltelli, un machete e diverse pistole sceniche.

Le indagini non erano concluse e sono proseguite per approfondire l’intera vicenda, facendo così emergere non solo tutte le condotte estorsive, per un ammontare complessivo pari a 50 mila euro, messe in atto nel corso degli anni in danno del titolare dell’esercizio commerciale, ma anche plurime azioni persecutorie operate nei confronti della moglie e della figlia del parrucchiere.

Viaggiava con la cocaina nel volante e un jammer nel cruscotto

Cittadino straniero denunciato dal Reparto Prevenzione Crimine

Venerdì scorso gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine, impegnati in  servizio di controllo del territorio coordinato dal Comm.to Madonna di Campagna, controllano un veicolo in Strada dell’Aeroporto. In considerazione delle normative vigenti per il contenimento dalla pandemia da covid19, gli operatori chiedono al conducente ed al passeggero il motivo della loro presenza. Il primo, cittadino albanese di 47 anni, giustifica il proprio spostamento per motivi di lavoro, senza peraltro essere in grado di fornire ulteriori dettagli, il secondo, un macedone di 30 anni, riferisce di trovarsi a bordo solo per fare compagnia all’amico. Entrambi vengono sanzionati in considerazione delle attuali restrizioni. Controllando i due cittadini ed il veicolo loro in uso, i poliziotti trovano nel cruscotto lato guida un jammer, disturbatore di frequenze utilizzato per la neutralizzazione dei sistemi d’antifurto nelle vetture. Lo strumento viene immediatamente sequestrato. Inoltre, osservando con attenzione il volante, gli operatori notano la plastica del clacson rialzata rispetto al suo alloggiamento originale. Insospettiti, gli agenti rimuovono il componente e trovano al di sotto un panno verde nel quale era custodita una scatolina metallica con all’interno 3 involucri contenenti cocaina. L’albanese è stato denunciato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Torino-Biella, 85 per cento di treni in servizio

Dopo il primo lockdown, “da maggio 2020 abbiamo iniziato a inserire i treni che erano stati eliminati per la mancanza di utenza e oggi siamo all’85% della produzione, fornendo una risposta corretta all’utenza nel periodo che va dal 14 settembre 2020, data iniziale dell’apertura delle scuole”.

Così l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere Alberto Avetta (Pd) che chiedeva se l’assessore fosse a conoscenza dei disagi che i pendolari stanno patendo quotidianamente sulla linea ferroviaria Torino-Biella e quali soluzioni si vogliano adottare per garantire un servizio di qualità adeguata che incentivi l’utilizzo del treno e facciano desistere il ricorso alla mobilità privata.
“Sulla linea Torino-Biella sono stati eliminati soltanto i treni del mattino presto nei giorni feriali, compreso quello di rinforzo – ha spiegato Gabusi – a differenza di altre linee che, in taluni casi sono state completamente cancellate, garantendo il collegamento anche se con un numero di corse minore”. I treni attualmente programmati registrano, su un totale di circa 180 posti, punte di occupazione del 50%. I dati odierni non consentono ancora l’inserimento di ulteriori convogli che, se l’utenza aumenterà gradualmente, verranno nuovamente messi in servizio.
Nel corso delle interrogazioni e interpellanze è stata fornita risposta agli atti ispettivi dei consiglieri: Domenico Rossi (Pd) sull’insufficienza del numero di corse sulla tratta Novara-Domodossola ed inadeguatezza dei convogli ferroviari; di Silvio Magliano(Moderati) sull’Ospedale Civico Città di Settimo Torinese, quale futuro?