CRONACA- Pagina 944

Rosso ai domiciliari

Era in carcere da sei mesi, dallo scorso 20 dicembre, accusato di voto di scambio politico-mafioso.

Ora, ad un settimana dal processo, sono stati concessi gli arresti domiciliari a Roberto Rosso, ex assessore regionale di Fratelli d’Italia, già vicepresidente della Regione e, negli anni passati deputato e sottosegretario al Lavoro di Forza Italia.

Morto il bimbo ustionato dopo un esperimento di scienze

È morto  in ospedale il bambino di 10 anni che il 29 maggio  era rimasto gravemente ustionato dopo un esperimento di scienze effettuato nella sua casa  di Collegno.

Aveva riportato ustioni sul 60% del corpo ed era ricoverato in rianimazione al Regina Margherita di Torino.

Per una ragazza contesa gli strappa l’orecchio a morsi

Nella serata di ieri in via San Francesco da Paola un39 enne ha staccato con un morso  l’orecchio di un 32enne che aveva fatto un apprezzamento nei confronti di una ragazza del gruppo di amici di cui i due facevano parte. Gli altri hanno diviso i due uomini e, all’arrivo della polizia, l’aggressore è stato arrestato.

Nessun positivo al tampone tra gli agenti delle Vallette

“Tra i 448 agenti della polizia penitenziaria che lavorano nella Casa Circondariale Lo Russo Cutugno, e che hanno deciso di sottoporsi al test sierologico su base volontaria per il Covid, sono risultati positivi agli anticorpi del Coronavirus in 36 (8,04%) ma nessuno di loro è risultato positivo al tampone – afferma l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca -.

La campagna di test a tappeto per tutte le forze dell’ordine che abbiamo deciso di portare avanti è una garanzia di sicurezza sia per gli agenti che per le persone che si trovano a interfacciarsi con loro. In più rappresentano anche un utile strumento per monitorare l’epidemia in Piemonte, individuando possibili aree di diffusione del virus”.

Soldi, droga e armi viaggiavano a bordo dell’auto

Arrestati due cittadini stranieri

E’ sabato pomeriggio ed una pattuglia della Squadra Volante ferma una macchina in Lungo Dora
Savona. A bordo del veicolo due cittadini di marocchini di 51 e 36 anni. I poliziotti perquisiscono i
due stranieri. Nella tasca del cinquantunenne vengono trovati 6130 euro in contanti. Insospettiti
dall’ingente somma, gli operatori estendono il controllo al veicolo. Nei vani portaoggetti laterali ed
in quello situato tra i due passeggeri, vengono rinvenuti due coltelli, due cacciaviti, un taglierino e
due dosi di cocaina. Un forte odore di sostanza stupefacente conduce poi gli operatori verso il
bagagliaio dell’autovettura, dove sono nascosti ulteriori involucri di sostanza stupefacente del tipo
hashish insieme ad un bilancino di precisione. Nella fase successiva del controllo, gli agenti della
Volante si recano presso le abitazioni dei due soggetti. Il cinquantunenne, residente in provincia di
Torino, si dimostra “parzialmente” collaborativo nei confronti delle forze dell’ordine, consegnando
spontaneamente un involucro contenente hashish, “dimenticando” però di consegnare altre due
buste di marijuana, due taglierini, un coltello ed un tagliere in legno occultati nel comodino della
stanza da letto.
Complessivamente, sono stati sequestrati circa 280 grammi tra hashish e marijuana e oltre 12
grammi di cocaina.
I marocchini, con precedenti di Polizia, sono stati arrestati per detenzione di sostanza stupefacente
ed il cinquantunenne denunciato per porto di armi atte ad offendere.

La polizia recupera i soldi di una colletta per una famiglia bisognosa

Nella serata del 29 giugno, personale della Volante del Commissariato di P.S. di Rivoli in servizio di controllo del territorio per le vie della città ha fatto una scoperta non comune.

Gli agenti, unitamente a personale della Croce Verde di Rivoli, hanno infatti rinvenuto, occultato tra le siepi a bordo strada di una zona popolare, uno zaino grigio contenente, oltre ad effetti personali e documenti, oltre 1600 euro in contanti.

I poliziotti, inventariato tutto il materiale con professionalità e trasparenza, partendo dai documenti rinvenuti nello zaino hanno avviato le ricerche del caso, risalendo al legittimo proprietario dello stesso e procedendo alla sua convocazione presso gli Uffici del Commissariato per la restituzione.
Si tratta di una cittadina italiana che aveva denunciato di essere stata vittima di un furto con destrezza esattamente una settimana prima, presso l’U.R.P. dello stesso Commissariato di Rivoli.
Ignoti, infatti, dopo aver distratto la donna, le avevano sottratto lo zaino dal sedile anteriore della macchina.
La donna, commossa e in lacrime, si è confidata con gli Agenti, riferendo loro che quella rilevante somma di contante chiusa in una busta con su scritto il nome della mamma, quello del figlio e anche quello del gatto, altro non era che una colletta di parenti e amici indirizzata alla donna, convivente con la madre anziana, il figlio minore, ed appunto la gattina, che in questo momento stanno attraversando un momento difficile.

Paura per il maxi-serpente nel cortile del palazzetto

Il Centro Animali Non Convenzionali di Grugliasco, ha recuperato grazie al proprio personale recatosi sul posto  un serpente di notevoli dimensioni  nel cortile del palazzetto dello sport di Brandizzo.

Un po’ di paura tra i presenti. Il rettile è un  biacco, animale innocuo che si ciba di ratti. Poichè era in buone condizioni è stato liberato nell’ambiente naturale

Nel manifesto un vigile impiccato

Riceviamo e pubblichiamo / Torino: Il capoluogo piemontese  è stato tappezzato di manifesti raffiguranti un vigile impiccato mentre faceva multe.

image.gifL’immagine è sovrastata dalla scritta “Multa” e nella parte inferiore vi sono dei numeri dal significato ancora sconosciuto (2020=1312). La presenza di questi manifesti ha scosso la città, provocando l’ira della polizia e la rabbia dei cittadini. Una protesta incivile e vergognosa che non può passare inosservata, L’Associazione AssoTutela nel nome del Presidente Maritato deposita la denuncia presso la Procura della città. “Il rispetto delle autorità pubbliche deve essere sempre tutelato, reputiamo molto grave questo episodio che non può essere tollerato. Noi cittadini dobbiamo avere fiducia e gratitudine verso chi garantisce il rispetto della legge, AssoTutela è pienamente a sostegno delle forze dell’ordine.” Così in una nota il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato

Violenza contro le donne, codice rosso: tre arresti in un giorno

Tre  arresti in 24 ore con un unico denominatore comune: le vessazioni, le umiliazioni, le aggressioni ai danni di donne. Tutte ad opera dei loro ex compagni. La Squadra Volante è accorsa in aiuto di tre donne in diverse zone della città, le quali segnalavano la presenza sotto casa degli ex.

In un caso è addirittura lo stalker a telefonare al 112, intuendo forse che da lì a poco sarebbe arrivata la polizia: dichiara di essere stato messo fuori di casa senza motivo. Gli accertamenti condotti nei tre casi dai poliziotti hanno purtroppo fatto emergere un quadro di violenze e persecuzioni in atto da svariati mesi, anche anni. A dispetto delle misure cautelari, che già in qualche caso li avevano raggiunti, gli autori delle violenze riuscivano a avvicinare le loro vittime nel tentativo di riconquistarne la fiducia.
E’ il caso di un cittadino albanese: dopo aver scontato 6 mesi di custodia cautelare in carcere per i maltrattamenti nei confronti della moglie, essere stato colpito dal divieto di avvicinamento a lei a meno di 200 metri, facendo leva sul legame affettivo per i figli, è riuscito a rientrare all’interno del nucleo familiare nel mese di maggio scorso. Da quel momento, però, l’uomo aveva manifestato una violenza ancor più spiccata nei confronti della moglie, “colpevole” con la sua denuncia pregressa di aver dato via alla serie di provvedimenti cautelativi nei suoi confronti. Le minacce di morte non riguardavano solo lei ma anche i suoi anziani genitori. Solo una volta compreso che il marito non era affatto cambiato e che avrebbe continuato in maniera sempre più violenta, la signora si è decisa a contattare nuovamente le forze dell’ordine per denunciarlo. E’ la sera del 23 Giugno.
Soltanto poche ore dopo, nel pomeriggio del 24 Giugno, i poliziotti intervengono per altri 2 codici rossi, questa volta in zona San Paolo e Parco Dora. Nel primo caso, una cittadina italiana chiama in lacrime il 112 NUE; teme per la propria incolumità perchè si è accorta che l’ex convivente, verso cui ha sporto appena il giorno prima una denuncia per atti persecutori, la sta seguendo nuovamente. L’uomo, un cittadino italiano, ha da sempre manifestato nei suoi confronti un comportamento molto possessivo, aggressivo (le ha procurato aggressioni spaccandole un telefonino in fronte lo scorso Agosto) e capacità manipolatorie molto spiccate. Aveva convinto, infatti, amici e parenti della donna che fosse “lei” ad innescare i problemi della coppia. Negli anni passati, a causa dei continui litigi, i loro figli sono stati anche affidati ad una comunità per minori, mentre la donna è stata costretta a trasferirsi dalla sorella pur di sottrarsi alle violenze in famiglia.

Davanti agli agenti di polizia, lo stalker parla della sua “compagna” al presente, non di “ex compagna”, di fatto simulando l’esistenza di un rapporto che ormai è finito da moltissimo tempo. Asserisce di non sentirla da alcuni giorni e di essersi recato da lei solo per appurare che non le sia successo nulla di male. L’uomo verrà immediatamente arrestato per atti persecutori.
In zona Parco Dora, invece, è un cittadino straniero a contattare le forze di Polizia: dichiara di essere stato chiuso fuori casa dalla compagna. Si farà trovare ancora sul posto, fermo nel suo proposito di ingannare gli agenti. Non sa, però, che nel frattempo alla Centrale Radio è arrivato anche la richiesta di aiuto della donna, italiana.
Speiga, in lacrime, di essere bloccata in casa da due giorni perché l’ ex si è appostato sotto il suo appartamento in attesa che lei esca. Sotto casa, poco dopo, arriverà anche un collega di lavoro della signora che conferma di essere stato contattato da quest’ultima in mattinata affinchè le comprasse qualcosa da mangiare essendo lei impossibilitata a farlo dalla presenza dell’ex compagno. Gli accertamenti svolti hanno appurato che l’ultima denuncia per stalking ai danni dell’uomo risale ad appena un paio di giorni prima; le minacce di lui si erano spinte fino a quella di un omicidio/suicidio (“noi due dobbiamo sempre stare insieme” le aveva detto). La donna si era dunque barricata in casa, lui le aveva citofonato insistentemente numerose volte e tempestata di telefonate (oltre 600) nella notte precedente il definitivo arresto.

Mascherine: quali caratteristiche devono avere?

MASCHERINE “GENERICHE” (DI COMUNITÀ): DA UNI ENTE ITALIANO DI NORMAZIONE E POLITECNICO DI TORINO I REQUISITI E I METODI DI PROVA

Sono state pubblicate oggi le UNI/PdR 90:2020 frutto della collaborazione tra UNI Ente Italiano di Normazione e il Politecnico di Torino per la definizione dei requisiti prestazionali e dei metodi di prova delle mascherine generiche. Ora e molto probabilmente anche nei prossimi mesi, le mascherine di comunità continueranno a ricoprire un ruolo fondamentale nella quotidianità di tutti per il contenimento del COVD-19.

Fino ad oggi non esisteva alcun riferimento utile a valutarne le prestazioni filtranti e la respirabilità, ecco perché UNI insieme all’Ateno torinese hanno messo a punto in tempi brevi le due nuove prassi di riferimento sulle maschere di comunità “Parte 1 – Requisiti, classificazione e marcatura”, che fornisce i requisiti prestazionali, inclusi gli elementi utili per una loro classificazione e marcatura e indicazioni relative alla valutazione di conformità e  “Parte 2 – Metodi di prova”, con le indicazioni per l’uso di un metodo innovativo per misurarne le prestazioni filtranti mediante due prove distinte, ovvero l’efficienza di rimozione delle particelle e la resistenza all’attraversamento dell’aria.

Questi due documenti avranno un impatto diretto su tutte le mascherine – monouso o lavabili, anche autoprodotte – che utilizzeremo nella cosiddetta “fase tre” di convivenza con il COVID-19.

Le Prassi di Riferimento rappresentano inoltre uno dei pilastri portanti del documento europeo CWA 17553:2020 ‘Community face coverings – Guide to minimum requirements, methods of testing and use’ (clicca qui), che raccoglie le esperienze fatte in vari Paesi Europei, inclusa l’Italia. La delegazione di esperti italiani, infatti, ha partecipato attivamente all’elaborazione del documento prenormativo, portando al tavolo europeo l’esperienza fatta con la UNI/PdR 90, e contribuendo così alla definizione di un primo approccio condiviso a livello europeo alla progettazione, produzione e la valutazione della performance delle maschere di comunità.

Ad eccezione delle categorie di lavoratori che hanno bisogno di dispositivi medici o di protezione individuale, tutti i cittadini possono utilizzare le mascherine di comunità, così come indicato nel DPCM del 26 aprile 2020, considerate una misura indispensabile per contenere la diffusione del virus, pur non avendo le caratteristiche di dispositivo medico UNI EN 14683 “Maschere facciali ad uso medico”, né di dispositivo di protezione individuale UNI EN 149 “Semimaschere filtranti antipolvere”.

La normazione tecnica mai come in questo momento ha un’estrema utilità sociale: la pubblicazione con il Politecnico di Torino delle due Prassi di Riferimento sulle mascherine di comunità ha lo scopo di fornire linee guida sui requisiti che soddisfino le indicazioni del Decreto Cura Italia e offrire – con spirito di servizio – ai produttori e agli utilizzatori, riferimenti certi per garantire la conformità alle finalità di tutela della salute a cui le mascherine di comunità sono indirizzate”  dichiara il Presidente UNI Piero Torretta.

“Le prime misure su filtri per aria effettuate nel Laboratorio di Tecnologia degli Aerosol e Filtrazione Aria che fu diretto da nomi illustri come i professori Codegone e Anglesio e che fa capo oggi al professor Paolo Tronville del Dipartimento Energia del Politecnico risalgono a 85 anni fa. Negli ultimi 30 anni abbiamo contribuito a sviluppare norme internazionali per molteplici applicazioni e collaborato con UNI e il CTI per portare l’Italia ai vertici nel settore della normazione nel campo della filtrazione dell’aria. Siamo molto soddisfatti di avere messo a disposizione di tutti il nostro bagaglio di conoscenze, ancora di più in questo periodo di difficoltà. I metodi di prova proposti nelle Prassi di Riferimento appena pubblicate sono frutto della nostra esperienza e offrono uno strumento affidabile e flessibile per fare fronte alle esigenze attuali e future per questa importante applicazione” afferma il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco.

Le due prassi di riferimento UNI/PdR 90:2020 possono essere liberamente scaricate dal sito UNI ai seguenti indirizzi:

–          UNI/PdR 90.1:2020 https://tinyurl.com/y6wm9dvf

–          UNI/PdR 90.2:2020 https://tinyurl.com/ybn96lrv

 

Cosa sono le prassi di riferimento

Le prassi di riferimento sono documenti che definiscono prescrizioni tecniche o modelli applicativi di norme tecniche, elaborati con un rapido processo di condivisione ristretta, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva a una società in cambiamento. Tutte le prassi di riferimento sono gratuitamente scaricabili dal sito www.uni.com accedendo alla sezione “Catalogo”.

L’Ente Italiano di Normazione – UNI (www.uni.com) è un’associazione privata senza scopo di lucro, i cui soci, oltre 4.000, sono imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici e scolastici, pubbliche amministrazioni.

Dal 1921 svolge attività di normazione tecnica in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad esclusione di quello elettrico ed elettrotecnico. Le norme sono documenti che definiscono le caratteristiche (prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo, servizio o professione, secondo lo “stato dell’arte” e sono il risultato del lavoro di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo. In estrema sintesi, sono documenti che definiscono “come fare bene le cose” garantendo sicurezza, rispetto per l’ambiente e prestazioni certe. Il ruolo dell’UNI, quale Organismo nazionale italiano di normazione, è stato riconosciuto dal Decreto Legislativo 223/2017 sulla normazione tecnica. UNI partecipa, in rappresentanza dell’Italia, all’attività di normazione internazionale ISO ed europea CEN.

Il Politecnico di Torino (www.polito.it) è stato fondato nel 1906 e trae origine dalla Scuola di Applicazione per gli Ingegneri sorta nel 1859. È accreditata dai ranking internazionali come una delle principali università tecniche in Europa, con circa 37.500 studenti, il 16% dei quali sono stranieri, provenienti da oltre 100 paesi.

Il Politecnico si propone come un centro di eccellenza per la formazione e ricerca in Ingegneria, Architettura, Design e Pianificazione con strette relazioni e collaborazioni con il sistema socio-economico.  È infatti una Research University a tutto tondo, dove formazione e ricerca si integrano e fanno sistema per fornire una risposta concreta alle esigenze dell’economia, del territorio e soprattutto degli studenti  in un’ottica di forte internazionalizzazione delle attività didattiche, di ricerca e di trasferimento tecnologico, con collaborazioni con le migliori università e centri di ricerca nel mondo e accordi e contratti con i grandi gruppi industriali internazionali, ma anche con le aziende del territorio, dove si propone come punto di riferimento per l’innovazione.