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Raccomandate e pacchi: alle Poste ritiro più semplice dopo le vacanze

Al rientro dalle vacanze per facilitare il ritiro della corrispondenza (raccomandate e assicurate) e pacchi giacenti presso gli Uffici Postali per assenza del destinatario, è possibile prenotare l’accesso agli sportelli tramite l’App Ufficio Postale o via WhatsApp.

Per prenotare l’operazione tramite l’App Ufficio Postale è sufficiente scaricare gratuitamente l’applicazione sul proprio smartphone, tablet o pc e selezionare il giorno e l’orario preferito per svolgere l’operazione. All’interno dell’ufficio, un’apposita segnaletica indicherà il punto di attesa per accedere al primo sportello disponibile.

Per richiedere il ticket elettronico con WhatsApp è necessario memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715. Il cittadino dovrà avviare una chat e un operatore virtuale di Poste Italiane risponderà proponendo, tra le varie opzioni, la prenotazione del ticket.
Digitando poi il Comune, indirizzo e numero civico di riferimento, al cliente sarà proposto l’Ufficio Postale più vicino con l’indicazione del primo appuntamento disponibile per la prenotazione. Se il cittadino accetta, riceverà un codice di prenotazione che verrà mostrato sul display dell’ufficio postale al momento dell’appuntamento.

I sistemi di prenotazione a distanza che consentono di riservare l’accesso anche per altre operazioni tra cui lo SPID sono disponibili in 122 Uffici Postali della provincia di Torino.

Nel sottolineare la costante attenzione alle esigenze della clientela, coglie l’occasione per rinnovare l’invito a recarsi presso gli Uffici Postali muniti di appositi strumenti di protezione individuali.

 

Droga, quattro  arresti in poche ore

Sequestrato un chilo di cannabinoidi e 10 dosi di crack

I poliziotti del Commissariato Barriera Milano, nel contesto di specifici servizi di controllo del territorio nell’area di competenza volti a contrastare la microcriminalità diffusa, hanno individuato nelle scorse ore  4 cittadini stranieri che, in differenti contesti, si sono resi responsabili di reati inerenti agli stupefacenti.

Martedì sera, un cittadino marocchino di 39 anni e un gabonese di 22 sono stati arrestati, il primo in via Porpora e il secondo in via Scarlatti. Il primo  aveva  addosso una modica cifra di hashish, ma essendosi mostrato agli operatori molto reticente rispetto alla propria residenza, ha destato particolari sospetti; individuato l’alloggio ove lo stesso vive, è stata eseguita una perquisizione domiciliare che ha consentito di recuperare ben 460 grammi di hashish, nascosti nella fodera del cuscino del letto.

Il Gabonese, invece, imbattendosi in una pattuglia di polizia, si era dato a precipitosa fuga; inseguito e raggiunto, aveva tentato di prendere a calci gli agenti. Pertanto, è stato arrestato per resistenza a P.U. e per essere stato trovato in possesso di 10 dosi di crack del peso di 8 grammi.

Un terzo cittadino extracomunitario, senegalese, che dichiarava di essere minorenne ma è certamente maggiore dei 22 anni, è stato arrestato poche ore prima all’intersezione fra Corso Palermo e via Sesia a  seguito del tentativo di evitare il controllo degli agenti. Il giovane era in sella ad una bici ed è scappato; una volta raggiunto dai poliziotti, ha portato alla bocca diversi frammenti di colore bianco, ingoiandoli. I poliziotti sono riusciti a recuperare solo pochi grammi di cocaina.

L‘ultimo arresto è di mercoledì pomeriggio: personale del Comm.to è all’interno di uno stabile di Strada del Cascinotto per alcune verifiche; un uomo esce di casa e al vederli fa repentinamente dietro front, cercando di chiudersi la porta alle spalle. Intuito che lo stesso possa nascondere qualcosa, i poliziotti lo bloccano; dentro il suo appartamento, trovano quasi mezzo chilo di hashish e 730 € in contanti. L’uomo, 52 anni, di nazionalità marocchina, disoccupato ed irregolare sul territorio nazionale è stato dunque arrestato.

Inoltre, i poliziotti del Comm.to hanno controllato, la sera del 31 Agosto, alcune attività commerciali; in un minimarket, sito in  via Montanaro, gestito da una cittadina bengalese, sono state riscontrate diverse carenze igieniche, presenza di merce scaduta, assenza di prezzatura sui prodotti; la titolare è stata denunciata anche per la mancanza del certificato D.V.R. e degli estintori, nonchè per la vendita di alcolici privi di etichettatura dei monopoli di Stato; elevate sanzioni per 5000 €.

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Entra in un condominio in pieno giorno per rubare una bici

Fermato poco prima che si allontanasse con una bici di valore

 

Non ha mostrato alcuna esitazione a entrare nello stabile di via Barbera  proprio sotto gli occhi di alcuni condomini che si trovavano dinnanzi alla porta principale. Il soggetto, un trentacinquenne di nazionalità marocchina, lo scorso sabato mattina ha approfittato del cancello carraio aperto del condominio, dopodiché si è dileguato per le scale. Un abitante del palazzo, insospettitosi, lo ha seguito e lo ha visto scendere nel vano cantine, da cui poco dopo giungevano strani rumori. Contattato il 112 NUE, è sopraggiunto poco dopo personale della Squadra Volante, che ha sorpreso l’intruso nei sotterranei; le porte di tre cantine risultavano aperte. L’uomo aveva fatto in tempo ad impossessarsi di una bicicletta di ingente valore ed aveva anche spostato una cassa contenente una decina di bottiglie di liquore pregiato da una cantina, probabilmente in attesa che venisse ad aiutarlo un complice. A suo carico, gli agenti hanno anche rinvenuto e sequestrato oggetti atto allo scasso. E’ stato arrestato per tentato furto aggravato e denunciato per possesso ingiustificato di strumenti atti ad aprire o forzare serrature.

Nursing Up: Necessarie nuove assunzioni di infermieri

Incontro dei sindacati in Regione

Nursing Up: Necessarie nuove assunzioni e direttive chiare per la riorganizzazione del personale dopo le sospensioni in applicazione del Dl 44/2021

Il sistema sanitario piemontese rischia seriamente di finire in una grave crisi di personale a causa delle sospensioni del personale in applicazione del D.L. 44/2021. Una situazione che si somma al fatto che già prima della pandemia gli ospedali e le strutture sanitarie vivevano una condizione di carenza cronica di personale più volte denunciata dal nostro sindacato, che non è mai stata risolta con un piano adeguato di assunzioni. Senza alcun urgente correttivo oggi la situazione potrebbe diventare insostenibile.

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, da mesi sottolinea, la necessità urgentissima di assunzioni. Ora però i nodi vengono al pettine perché riducendo ulteriormente il personale, si va verso la possibilità di una ulteriore sofferenza del sistema. A dover agire per sopperire a questa situazione è la Regione, che deve mettere a punto un piano per gestire in ogni azienda questa ulteriore perdita di personale. La Regione e le Aziende dovranno garantire il mantenimento degli standard assistenziali, garantire tutte le attività, garantire il mantenimento dei posti letto senza alcuna riduzione e l’eventuale sostituzione di coloro che sono stati sospesiÈ irrimandabile il potenziamento del personale del comparto sanità.

Di questo si è parlato nell’incontro avvenuto oggi con i vertici regionali.

Il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, e il Segretario Provinciale del Nursing Up di Torino, Roberto Giuseppe Aleo, sottolineano: “Sospendere dipendenti la cui reperibilità sul mercato del lavoro è davvero complicata, soprattutto coloro che operano in ambiti altamente specialistici e con una specifica esperienza e molto difficilmente potranno essere adeguatamente sostituiti, può creare complicazioni. Questo è un grande problema per ospedali e strutture sanitarie.  Si rischiano pesanti ricadute sull’erogazione dei servizi al pubblico e ai pazienti. Oggi abbiamo chiesto alla Regione un documento che possa essere da bussola per avere un comportamento comune tra tutte le aziende in riferimento all’applicazione della legge 44/2021”.

Proseguono Delli Carri e Aleo: “Che fine farà il personale che, per motivi di salute, non può essere sottoposto a vaccinazione? Dove verranno ricollocati? Ci saranno operatori e professionisti sufficienti per sostituire tutti coloro che verranno sospesi o spostati? Ci saranno comportamenti diversi da azienda ad azienda? Tutte queste domande attendono una risposta concreta.

È necessario avere subito direttive chiare su come si intenda procedere a riorganizzare i servizi per un eventuale aumento del carico di lavoro, che non dovrà certo ricadere sul personale che resterà in servizio. Diciamo basta ad infermieri, professionisti della sanità e operatori, che vengono descritti come “eroi della trincea” da almeno un anno e mezzo e che adesso rischiano di essere costretti a doversi fare carico anche di queste nuove ulteriori carenze di organico”.

Pusher in zona piazza Santa Giulia, due arresti

Sono stati individuati da poliziotti liberi dal servizio

 

Sono le 23.30 di venerdì scorso quando due poliziotti del commissariato Centro, liberi dal servizio, notano un soggetto sfilarsi il braccialetto indossato e consegnarlo a due suoi interlocutori, insieme ad alcune banconote arrotolate. Ricevuto il “pagamento”, uno dei due individui si allontana, raggiungendo dei cassonetti della spazzatura poco distanti, preleva degli involucri di sostanza stupefacente e li passa al suo complice, cittadino gambiano di 23 anni. Quest’ultimo li consegna nelle mani dell’acquirente. A questo punto i poliziotti intervengono, con l’ausilio dalla volante del commissariato, riuscendo a bloccare il ventitreenne. Il complice invece riuscirà a fuggire, facendo perdere le proprie tracce.

Il reo è risultato avere precedenti specifici di Polizia ed un divieto di dimora nel comune di Torino emesso a novembre del 2019.

Il passaggio dell’autovettura del commissariato Centro con a bordo il ventitreenne in via Buniva, allarma altri due soggetti, che improvvisamente cambiano la loro direzione, aumentando il passo. Atteggiamento, questo, che insospettisce i due operatori liberi dal servizio.

Raggiunti in via Sant’Ottavio, procedono al loro controllo, rinvenendo nella tasca di uno dei due, cittadino senegalese di 37 anni, una busta contenente infiorescenze di marijuana e 5 involucri di cocaina.

L’uomo viene accompagnato presso gli uffici del commissariato dove emergono numerosi precedenti specifici di Polizia, l’irregolarità sul territorio Nazionale e le false generalità declinate al momento del controllo. Oltre l’arresto, il senegalese è stato denunciato per falsa attestazione.

Greenpeace in piazza a difesa dell’Amazzonia

In vista della Giornata mondiale dell’Amazzonia, che si celebra il 5 settembre, volontarie e volontari di Greenpeace si sono mobilitati anche a Torino in Piazza Carignano, come in molte altre città d’Italia, in difesa della foresta pluviale più importante del Pianeta.


Ai passanti è stato proposto un quiz per sondare la loro conoscenza sulle cause degli incendi e della deforestazione che mettono in pericolo l’Amazzonia. Dalle risposte è emerso come, spesso, i torinesi non siano pienamente consapevoli che gli incendi in Amazzonia sono legati anche ai nostri consumi. Eppure, ogni due secondi, nel mondo un’area di foresta grande come un campo da calcio viene rasa al suolo, soprattutto allo scopo di produrre soia per mangimi e per fare spazio a pascoli di bovini. Ciò accade in particolare in Sudamerica, dove gli incendi sono spesso dolosi. Nell’Amazzonia brasiliana, fra gennaio e luglio di quest’anno sono stati dati alle fiamme oltre ottomila chilometri quadrati.

“La grave perdita di biodiversità va di pari passo con le violazioni dei diritti umani.
Per oltre una settimana a Brasilia seimila persone appartenenti a numerosi Popoli Indigeni del Brasile hanno deciso di attendere insieme l’esito del giudizio della Corte suprema federale brasiliana sul futuro delle terre indigene protette del Paese. Mentre l’Amazzonia brucia, coloro che da sempre sono i custodi della foresta vengono cacciati dalle loro terre”, spiega Martina Borghi, responsabile campagna foreste di Greenpeace Italia.

La distruzione delle foreste è una minaccia per tutti. Ad esempio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) avverte che il rischio di epidemie aumenta quando gli equilibri naturali sono alterati dalla deforestazione, perché si moltiplicano le occasioni di entrare in contatto con virus e batteri patogeni che dagli animali possono trasmettersi agli esseri umani compiendo un salto di specie (spillover). Insomma, ciò che mangiamo sta facendo ammalare il nostro Pianeta, ma minaccia anche la nostra salute.

Sanzionati due esercizi commerciali in Crocetta

Durante un servizio finalizzato al controllo del territorio e alla tutela del consumatore, gli agenti del Comando Territoriale I – Centro, Crocetta –della Polizia Municipale, unitamente al personale del Commissariato San Secondo della Polizia di Stato, hanno accertato alcune irregolarità in due delle attività commerciali ispezionate.

All’interno di un locale di somministrazione, ubicato in corso Rosselli, gli agenti hanno riscontrato una carente pulizia generale degli ambienti. In particolare, in cucina, hanno constatato la presenza di grasso stratificato sulla cappa aspirante e sui mobiletti in acciaio. In un congelatore hanno poi trovato 10 chilogrammi di prodotti ittici (tra cui astici, tranci di pesce spada, polipi e calamari) privi di sacchetti di protezione e della prevista etichettatura con l’identificazione del prodotto. Nello stesso congelatore con le pareti ricoperte da uno spesso strato di ghiaccio, gli agenti hanno rinvenuto 2 chilogrammi di carne di pollo senza etichettatura e una rolata, anch’essa di carne di pollo, conservata in confezione aperta e senza protezione.

La titolare del ristorante, una donna di nazionalità italiana, è stata contravvenuta per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, mancata comunicazione agli utenti degli orari, carente pulizia dei locali, per un totale di circa 1.000 euro, oltre al sequestro giudiziario dei prodotti alimentari mal conservati.

Poco più in là, all’interno di un minimarket ubicato in corso Adriatico, gli agenti hanno trovato una situazione di mal conservazione dei cibi surgelati simile alla precedente. In questo caso, i prodotti surgelati venivano posti in vendita singolarmente, privi delle informazioni obbligatorie riportate sulla confezione originaria.

Al titolare, un uomo di nazionalità bengalese, è stato contestato un verbale di 1.032 euro.

Sequestrati 155 chili di hashish e 21 mila euro in contanti

L’attività è stata svolta dal commissariato Barriera Nizza

 

Un’articolata attività info-investigativa eseguita dagli agenti del commissariato Barriera Nizza, coordinati dal dirigente Dott.ssa Raffaella Fontana, ha portato all’arresto di un cittadino magrebino di 36 anni per detenzione di sostanza stupefacente ed al sequestro di circa 155 kg di hashish.

Nel corso delle indagini, avviate nel mese di luglio, era emerso come il trentaseienne, con precedenti specifici di Polizia, fosse uno dei principali gestori dell’intero traffico di hashish nella zona di Piazza Bengasi, servendosi di un box auto, poco distante, come deposito per custodire lo stupefacente.

Lunedì scorso, gli operatori hanno seguito il magrebino, sino ad arrivare al box attenzionato, dove è stato fermato. L’uomo ha tentato la fuga, senza successo.

Perquisito, è stato trovato in possesso di una busta contenente 150 grammi d’anfetamina, occultata nell’autovettura, e di oltre 1500 euro in contanti. Controllato il box, gli agenti hanno scoperto l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente, diviso in dosi da 100 grammi cadauno. Le perquisizioni sono state ultimate presso i luoghi in uso al trentaseienne, rivenendo ulteriore denaro contante per una cifra complessiva di 19500€.

Uno dei sequestri più cospicui effettuati dal commissariato negli ultimi anni, sottraendo così dal mercato illecito sostanza  per il valore di oltre 1 milione e mezzo di euro.

 

 

Ragazzo di 17 anni muore in moto nello scontro con un’auto

DAL PIEMONTE/ Aveva 17 anni il giovane che è morto in un incidente stradale avvenuto a Cossato nel Biellese

Lo scontro tra un’auto e una motocicletta si è verificato nel pomeriggio di ieri, appena prima delle 18. Il  diciassettenne era su una moto Ktm 125 che si è scontrata con una Suzuki Swift.  Inutili tutti i tentativi dei medici del 118 di rianimarlo. Alla guida dell’auto una donna di 27 anni che non è rimasta ferita. La dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri. I due mezzi stavano viaggiando nello stesso senso di marcia.

Green pass: uno dei docenti respinti ha presentato denuncia contro il preside

Due professori di una scuola superiore di Torino sono stati respinti dal preside  nel primo giorno di attività didattica, perché sprovvisti del green pass

I docenti insegnano nella sede scolastica Curie-Levi di via La Salette e  si sono presentati a scuola con un certificato scritto da un medico.

Ma il documento  non è stato ritenuto valido dal preside per l’accesso.

Uno degli  insegnanti ha sporto denuncia per abuso d’ufficio.

Sostiene di non essere un No Vax o negazionista, ma, spiega: “ho dubbi e non mi sono vaccinato per mie patologie pregresse”