CRONACA- Pagina 89

Professore sotto tutela  

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
.
Il caso del prof. Federico Vercellone che accusato di “sguardi lascivi ” durante un esame da una studentessa venne sospeso per un mese dall’insegnamento è rivelatore del clima perverso che si respira in un ateneo da tempo  fuori controllo non solo per l’occupazione devastante  filo palestinese.
Ma adesso l’umiliazione evidente inferta a Vercellone che terrà lezioni ed esami con un tutor appare davvero scandalosa.  Gli assistenti avevano il compito di collaborare con il docente, adesso avrebbero la funzione di controllare il professore.
Neppure il ‘68 giunse a tanto. E che il rettore taccia può essere comprensibile, ma non accettabile. Che i docenti tacciano e subiscano un atto chiaramente intimidatorio mette in crisi la dignità stessa  del mestiere di insegnare. Sono cose da capo caseggiato nella Russia sovietica o nel ventennio fascista. I candidati rettori non possono esimersi dal prendere una chiara e netta  posizione.
Va precisato che il prof. Vercellone è stato sospeso dall’insegnamento  per un mese l’anno scorso senza che ci fossero atti formali contro di lui da parte di studentesse o di chiunque altro. Vercellone fece ricorso al TAR contro la sospensione, senza finora ottenere risposta. Contro di lui si sono sollevati dubbi senza uno straccio di  prove e l’accusa nei suoi confronti  è apparsa labile a parere di più giuristi. Come studioso Vercellone appare legato da sempre  al giro di Gianni Vattimo e non può  essere sospettato di appartenere a correnti di pensiero men che ortodosse rispetto alle vulgate prevalenti nell’ Università di Torino. Anche questo è un altro punto oscuro di una vicenda che disonora non Vercellone, ma almeno una parte dell’Ateneo.

Tavolo crisi moda, Chiorino: “Da Governo e Regione massimo sostegno”

 

Il vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte ha partecipato al tavolo convocato presso il Ministero del Lavoro in accordo con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Semplificazione, formazione e sostegno ad aggregazione e partecipazione azionaria: sono questi i tre pilastri del rilancio del settore della moda in Piemonte. A parlarne, durante il tavolo congiunto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy convocato ieri presso il Ministero del Lavoro, il vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino.

“Esprimo ringraziamento e apprezzamento per un tavolo che è particolarmente significativo dell’attenzione che il Governo sta dando al settore della moda e alle nostre Regioni” ha affermato Chiorino, ribadendo il valore di incontri congiunti tra i ministeri che aiutino a snellire il percorso di sostegno alle imprese sia artigiane sia industriali in difficoltà operanti nel settore moda.

“Ben venga la disponibilità del Governo a garantire proroga e disponibilità di fondi, con l’auspicio e l’obbiettivo che si debba lavorare in un’ottica di periodo ponte: non possiamo rassegnarci ad alcun accompagnamento alla chiusura o al licenziamento, ma dobbiamo guardare al rilancio di un settore strategico tanto per il Piemonte quanto per la nostra Nazione” ha specificato il vicepresidente.

In Piemonte – come noto – il settore della moda è identificabile principalmente con quello del tessile. Chiorino ha quindi portato al tavolo nazionale le istanze provenienti dal territorio: “Riteniamo imprescindibile il consolidamento delle filiere esistenti e lo sviluppo delle filiere in ambito tecnologico. Abbiamo bisogno di semplificazione e solidità: una filiera solida facilita i processi di innovazione e adeguamento alle richieste di un mercato sempre più veloce”. 

L’introduzione del Digital Product Passport costringerà il sistema produttivo a un adeguamento impegnativo, che dovrebbe consentire informazioni più affidabili e accessibili al consumatore finale, tutelando l’intera filiera: “La tracciabilità non dovrebbe peraltro essere limitata alle sole fibre naturali, ma focalizzata sulle fibre che possano essere riciclate” ha affermato il vicepresidente.

“E’ fondamentale – ha affermato concluso Chiorino – il sostegno a percorsi di aggregazione e partecipazione azionaria. Credo fermamente che sia la formazione che le politiche attive siano un punto imprescindibile da cui partire per accompagnare la transizione di imprenditori e artigiani del settore della moda: la Regione Piemonte sarà al loro fianco in questo percorso”.

Rompono vetri delle auto per rubare ma arriva la polizia

Due cittadini italiani, rispettivamente di 49 e 29 anni, sono stati arrestati per furto aggravato in concorso dalla Polizia di Stato a Torino.

Le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e del Commissariato di P.S. San Donato, dopo esser venute a conoscenza di un’autovettura danneggiata con il vetro posteriore sinistro completamente infranto in via Rochemolles, perlustrano l’area circostante per identificarne gli autori, quando vengono fermati in Via Pietro Cossa da un cittadino che riferisce di aver notato due soggetti infrangere numerosi vetri di autovetture in sosta in quella zona.

Anche grazie alla collaborazione della cittadinanza i poliziotti hanno individuato subito due soggetti: uno, nei pressi di una Fiat 500 con il finestrino anteriore sinistro infranto, con un ombrello in mano, e il secondo intento a rovistare all’interno della medesima vettura.

I due, trovati in possesso di arnesi atti allo scasso, tra i quali un martelletto frangivetro e un piede di porco, nonché di beni provento dei furti effettuati, vengono arrestati per furto aggravato in concorso.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto per entrambi le persone la convalida dell’arresto.

Acque potabili contaminate, Greenpeace in piazza

Sabato 8 febbraio alle 15 in piazzetta Lagrange Greenpeace e i comitati NO PFAS organizzano un sit-in per protestare contro l’imbarazzante immobilismo delle istituzioni piemontesi davanti la presenza dei PFAS nelle acque potabili della regione.
 
I PFAS (sostanze poli- e per-fluoroalchiliche) sono presenti nel 79% dei campioni di acqua potabile analizzati da Greenpeace Italia nell’ambito dell’indagine indipendente “Acque Senza Veleni”. L’organizzazione ambientalista, che tra settembre e ottobre 2024 ha raccolto campioni in 235 città di tutte le Regioni e le province autonome, ha presentato nei giorni scorsi la prima mappa della contaminazione da PFAS nelle acque potabili in Italia. Le molecole più diffuse sono risultate, nell’ordine, il cancerogeno PFOA (nel 47% dei campioni), seguito dal composto a catena ultracorta TFA (in 104 campioni, il 40% del totale, presente in maggiori quantità in tutti quei campioni in cui è stato rilevato) e dal possibile cancerogeno PFOS (in 58 campioni, il 22% del totale).

Nonostante l’Italia ospiti alcuni dei più gravi casi di contaminazione dell’intero continente europeo (in zone aree del Veneto e del Piemonte), a oggi i controlli sui PFAS nelle acque potabili sono per lo più assenti o limitati a poche aree geografiche. A partire dall’inizio del 2026, entrerà in vigore in Italia la direttiva europea 2020/2184 che impone dei limiti normativi. I parametri di legge fissati a livello comunitario sono però stati superati dalle più recenti evidenze scientifiche (ad esempio quelle diffuse dall’EFSA) tant’è che recentemente l’Agenzia europea per l’ambiente (EEA) ha dichiarato che i limiti in via di adozione rischiano di essere inadeguati a proteggere la salute umana. Per questo numerose nazioni europee (Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Spagna, Svezia e la regione belga delle Fiandre) e gli Stati Uniti hanno già adottato limiti più bassi. 

«È inaccettabile che, nonostante prove schiaccianti sui gravi danni alla salute causati dai PFAS, alcuni dei quali riconosciuti come cancerogeni, e la contaminazione diffusa delle acque potabili italiane, il nostro governo continui a ignorare questa emergenza, fallendo nel proteggere adeguatamente la salute pubblica e l’ambiente», afferma Giuseppe Ungherese, responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. «Ancora oggi non esiste nel nostro Paese una legge che vieti l’uso e la produzione dei PFAS. Azzerare questa contaminazione è un imperativo non più rinviabile. Il governo Meloni deve rompere il silenzio su questa crisi: la popolazione ha diritto a bere acqua pulita, libera da veleni e contaminanti».

Fabio Rotondo

Greenpeace – Gruppo Locale di Torino

Un Anno in Piemonte con Beppe Gandolfo a Cesana Torinese

CESANA TORINESE – Come è stato il 2024 in Piemonte? Cosa è successo? Quali eventi resteranno nella storia e quali sono state le piccole storie degne di nota?

Ogni anno il giornalista Mediaset Beppe Gandolfo fissa tutti questi aspetti capitati in Piemonte nel suo sempre attesissimo libro “Un Anno in Piemonte” giunta alla sua 23° edizione ed edito da EnneCi Communication.

Ed il libro “Un Anno in Piemonte 2024” arriva a Cesana Torinese.

L’appuntamento con l’autore è per sabato 8 febbraio, alle ore 18 presso la Sala Formont in via Pinerolo 0, a Cesana.

Un incontro realizzato con il patrocinio del Comune di Cesana Torinese per ripercorrere gli eventi più significativi del 2024

Beppe Gandolfo sin dal 2002 fa questo immane lavoro di ricerca sui fatti e sui personaggi di ogni anno. Davvero un lavoro immane perché fatto consultando giornali e riviste, siti e social. Nulla scappa a Beppe Gandolfo e poi c’è tutto il lavoro di narrazione, con i focus dedicati ad eventi particolarmente significativi o ricchi di curiosità.

La presentazione del libro in giro per tutto il Piemonte è poi il momento per l’autore per ricordare rifilettere assieme al pubblico in serate che sono sempre molto partecipate ed interattive.

Ma di cosa si parlerà sabato 8 febbraio a Cesana?

Si parlerà di poitica con le elezioni regionali e la riconferma del Governatore Cirio, ma anche dei tanti sindaci eletti nel mese di giugno. Si parlerà dei 200 anni del Museo Egizio, di Sinner e delle ATP Finals, del passaggio del Tour de France e del Giro d’Italia. Si ricorderanno personaggi come Segre, Pininfarina, Vittorio Emanuele e tanti altri.

Un appuntamento da non perdere ovviamente ad ingresso gratuito.

Gruppo AIB Ozegna, una serata di riconoscenza e impegno per la comunità

 

“In qualità di Consigliere Regionale, ho avuto l’onore di ospitare una serata speciale dedicata al riconoscimento dell’impegno e della dedizione del gruppo AIB di Ozegna, guidato dal presidente Bruno Germano, e dei suoi straordinari volontari, che con grande spirito di sacrificio operano al servizio della comunità”. Così il Consigliere regionale Sergio Bartoli, presidente della Commissione Ambiente,  commenta la serata svoltasi a Ozegna che ha avuto come ospite d’onore  il Cavaliere di Gran Croce Comm. Gino Gronchi, delegato F.W.V.F.A. per le nazioni europee, che ha voluto esprimere la propria riconoscenza nei confronti dei volontari conferendo loro l’Attestato d’Onore. Un riconoscimento prestigioso che testimonia il valore dell’opera svolta dagli AIB e il loro grande senso di responsabilità nel tutelare il territorio e garantire la sicurezza della collettività.

Avrebbe dovuto partecipare anche il consigliere regionale  Mauro Fava, che purtroppo, a causa di sopraggiunti impegni, non ha potuto essere presente. “Desidero comunque ringraziarlo per la sua costante vicinanza e il suo sostegno al mondo del volontariato”, ha detto Bartoli.

“Serate come questa ci ricordano quanto sia fondamentale il valore del volontariato e della solidarietà per la nostra comunità. Il mio più sentito ringraziamento va a tutti i volontari per il loro straordinario impegno e la loro dedizione quotidiana” – ha aggiunto il Consigliere Bartoli.

L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per ribadire l’importanza del lavoro svolto dai volontari e per valorizzare il loro contributo alla sicurezza e al benessere della comunità.

Maltempo, rinviato il carnevale di Chieri

A causa del maltempo previsto per domani sabato 8 febbraio  Chieri rinvia il suo carnevale al prossimo sabato. La sfilata dei carri, una decina, era prevista per le 14,30 con partenza da Piazza Europa e arrivo in Piazza Dante ma il maltempo annunciato ha costretto Pro Chieri e il Comune ad annullare l’evento. La Pro Chieri conta comunque di recuperare almeno in parte la sfilata, fissandola a sabato pomeriggio 15 febbraio. Per quella data è sicura la presenza dei due carri chieresi, delle Parrocchie e di Santa Teresa, mentre sono da confermare gli altri carri che avrebbero sfilato domani.
FR

Treni, sciopero domenica 9 febbraio

Dalle ore 3.00 di domenica 9 alle ore 2.00 di lunedì 10 febbraio 2025

Torino, 07 febbraio 2025 – La Segreteria regionale Piemonte e Valle D’Aosta dell’Organizzazione sindacale Orsa ha proclamato uno sciopero di 23 ore del personale mobile della Direzione Business Regionale di Piemonte e Valle D’Aosta di Trenitalia, dalle ore 3.00 di domenica 9 alle ore 2.00 di lunedì 10 febbraio 2025.

Per i treni del Regionale in Piemonte e nelle regioni limitrofe potranno verificarsi cancellazioni o variazioni. L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione.

Sulla base delle recenti disposizioni normative, Trenitalia assicura la circolazione ferroviaria nelle fasce orarie di garanzia, che nei giorni festivi è dalle ore 7.00 alle ore 10.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00.

Maggiori informazioni e l’elenco dei treni garantiti sono disponibili nella sezione Infomobilità del sito web di Trenitalia, presso il personale di assistenza clienti e le biglietterie o al numero verde gratuito 800 89 20 21.

“Dire ‘no’ a ogni forma di prepotenza fisica o verbale”

In occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo che si celebra oggi, 7 febbraio, il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Giovanni Ravalli ha indirizzato un messaggio alle ragazze e ai ragazzi piemontesi.

Care ragazze e cari ragazzi,

ormai da qualche anno il 7 febbraio si celebra la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. In questo periodo le istituzioni, e in particolare le scuole, sono invitate a riflettere e a fornire a voi studenti le ragioni per dire “NO” a ogni forma di prepotenza fisica o verbale, che lascia sempre delle conseguenze in chi la subisce: calo dell’autostima, ansia, depressione e aggressività.

Se vivete un malessere interiore, non esitate a chiedere aiuto: rivolgetevi ai vostri affetti più cari, se necessario richiedete un sostegno psicologico. Chiedere aiuto è il primo passo per iniziare a risolvere il problema. Un vecchio detto recita: “Il dolore condiviso si dimezza”.

Ho passato gli ultimi 22 anni della mia vita lavorativa in classe, come docente. L’esperienza mi dice che, oggi più che mai, ogni giovane ha bisogno di poter contare su adulti di riferimento, su qualcuno a cui chiedere consiglio, con cui poter parlare liberamente senza la paura di essere giudicato, con la certezza di avere di fronte una persona che realmente gli vuole bene, che vuole il suo bene.

Ognuno di noi ha bisogno di un orizzonte a cui guardare, di un senso che dia “gusto” alla vita. Il giovane torinese Pier Giorgio Frassati diceva: “Vivere senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la verità, non è vivere, ma vivacchiare”.

Se di fronte all’immensità dello spazio e del tempo siamo poco più che niente, a che vale la vita? Come scriveva Leopardi: “Che vuol dir questa solitudine immensa? Ed io che sono?”. Lasciatevi scuotere da queste domande. Cambiano le mode, avanza la tecnologia, ma il cuore dell’uomo non cambia, ha sempre le stesse domande, ha sempre la stessa sete di verità e di bellezza.

Cercate adulti come il professore del film L’attimo fuggente: “Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. (…) La poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita”.

Concludo ricordandovi che il mondo cambia solo se noi cambiamo, il mondo migliora solo se noi miglioriamo. In fondo, tutti dovremmo lavorare per lasciarlo migliore di come lo abbiamo trovato. La strada del bene è in salita e per camminare su questa nuova via non basta non commettere atti di violenza. Bisogna non aver paura di denunciare l’ingiustizia, lavorare per rimuoverla, non temere di difendere i più fragili, avvicinare chi, magari in classe, è più timido o escluso perché considerato “diverso”: essere inclusivi non a parole ma nei fatti. Questo ci rende realmente umani.

Buon cammino!

Il Garante

Giovanni Ravalli

Bus Gtt in avaria, code in via Nizza

Dopo alcuni minuti di blocco il traffico stradale è ripartito questa mattina alle 8,30 in via Nizza nel tratto tra il Lingotto e il grattacielo della Regione. Un bus Gtt si era dovuto fermare a causa di un guasto. Si è formata una coda di veicoli che si è sciolta quando un camion dell’azienda di trasporti ha agganciato e trainato il bus in panne.