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Scontro tra auto e camion sulla A21: morto un uomo

In un incidente stradale tra un’auto e un camion ieri sulla A21, avvenuto tra Asti Ovest e la barriera di Villanova d’Asti, in direzione Torino è morto un uomo di 70 anni. Nonostante l’intervento dei sanitari del 118 e dei  i vigili del fuoco di Asti l’automobilista è deceduto.

Uomo precipita dal terzo piano e muore

Un uomo è morto precipitando dal balcone del terzo e ultimo piano di un condominio dove abitava a Vercelli. I vicini di casa dell’uomo avrebbero sentito un forte rumore provenire dal cortile dello stabile. Affacciatisi, hanno visto il corpo senza vita. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco, la Polizia di Stato e gli operatori del 118. Sono al momento sconosciute le cause della morte, non si esclude il gesto suicida.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Torino, Poste Italiane “celebra” la bicicletta

A 5 anni dall’istituzione della Giornata Mondiale della Bicicletta (Bike day) da parte dell’ONU, il 3 giugno, Poste Italiane ricorda il mezzo che sin dai primi del Novecento fino agli Anni sessanta ha accompagnato tanti portalettere nella consegna della corrispondenza. La bicicletta veniva utilizzata sia nelle realtà rurali sia in città dove i fattorini del Telegrafo la usavano per consegnare rapidamente i telegrammi. Il binomio bicicletta e postino perdurò anche con il diffondersi dei veicoli a motore, ma nel tempo ha lasciato spazio a mezzi più veloci e innovativi.

Nell’anniversario dei 160 anni dell’Azienda oggi Poste ha sostituito il parco mezzi con motocicli a due, tre e quattro ruote, elettrici, basso-emissivi, confermando l’impegno ad avere un approccio responsabile per le proprie attività sul territorio e a diffondere una cultura di tutela dell’ambiente attraverso comportamenti consapevoli nell’uso dell’energia e delle altre risorse naturali.

Esistono tuttavia ancora delle località in cui la consegna di lettere e pacchi avviene in bicicletta come ad esempio a Torino nelle zone centrali e nelle zone di  San Salvario e nel Quadrilatero Romano.

Poste Italiane si è impegnata entro il 2025 ad una riduzione del 30% e nel 2030 al raggiungimento della Carbon Neutrality, cioè il bilanciamento tra le emissioni di gas serra generate e quelle riassorbite attraverso il piano di rinnovo della flotta aziendale. Entro il 2024, inoltre, è prevista la totale sostituzione del parco veicoli di Poste Italiane per un totale di 26 mila mezzi green.

A Torino sono già 72 tricicli elettrici, 20 quadricicli elettrici e 17  tricicli a benzina a basse emissioni i mezzi a disposizione dei portalettere che ogni giorno percorrono migliaia di km per la consegna della corrispondenza e pacchi.

Per noia lanciavano sassi contro le auto in corsa. Ecco chi sono i responsabili

Lanciavano sassi e mattoni contro le auto in corsa: tre operai, tutti italiani, di 21, 23 e 26 anni, di Busca nel Cuneese,  sono stati  arrestati dai carabinieri dopo tre mesi di indagini. Hanno colpito per mezz’ora da un’utilitaria le auto provenienti dalla direzione opposta danneggiando parabrezza e paraurti. Per miracolo non ci sono stati feriti.  L’accusa è  tentato omicidio e attentato alla sicurezza dei trasporti. I tre  sono agli arresti domiciliari ma la Procura di Cuneo aveva chiesto  la custodia cautelare in carcere. Nell’interrogatorio  si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Sono quattro gli episodi contestati sulla strada provinciale che collega Cuneo e Busca. Gli inquirenti fanno notare che, ascoltate le intercettazioni telefoniche e viste le immagini della videosorveglianza, non c’era un motivo specifico che li spingeva a compiere tale irresponsabile gesto, ma lo facevano solo per fare qualcosa di trasgressivo, per spezzare la noia del sabato sera.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Furgone si ribalta in tangenziale, traffico rallentato

Questa mattina sulla tangenziale di Torino in direzione Piacenza un furgone si è ribaltato forse a causa dell’elevata velocità. Il conducente è stato portato in ambulanza al Cto. E’ intervenuta la polizia stradale per dirigere il traffico che ha subito rallentamenti.

Rigenerazione urbana: riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi

Un nuovo distretto culturale per Torino sorgerà grazie alla riqualificazione della storica manifattura Tabacchi e delle aree adiacenti che si trovano nella zona nord-est della città.

E’ stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra la Città di Torino, l’Agenzia del Demanio, la Regione Pimonte, il Ministero della Cultura, la Direzione Generale Archivi, la Soprintendenza Archeologica, l’Università e il Politecnico per   la riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi nell’ambito del PNRR.

Obiettivo del Protocollo è la rifunzionalizzazione e riqualificazione dell’immobile statale dismesso   – attualmente in concessione gratuita a favore dell’Università di Torino – quale iniziativa trainante di un processo di rigenerazione urbana inclusiva che garantisca un impatto positivo sia sociale, sia economico, con particolare attenzione verso i temi ambientali e dello sviluppo sostenibile.

Negli spazi recuperati della ex Manifattura è previsto l’insediamento di un Polo Universitario con residenze universitarie, servizi per gli studenti e aule di alta formazione, un Polo archivistico e un centro studi.

Il nuovo polo intende offrire esperienze di studio e residenzialità in un centro vivo e stimolante, dotato di spazi pubblici adeguati per il ritrovo e la piena realizzazione delle necessità giovanili di socializzazione, di esigenze artistiche e sportive e sarà in grado di raggiungere forti capacità attrattive su studenti universitari fuori sede o che già vivono in città e sul territorio limitrofo.

Il recupero del complesso dell’ex Manifattura sarà accompagnato dal potenziamento dei collegamenti della rete di mobilità dolce con le infrastrutture esistenti e dall’implementazione di nuovi e veloci servizi di trasporto urbano, diventando una concreta opportunità di rafforzamento della offerta universitaria cittadina in linea con i contenuti della Missione 4C1 del PNRR e con gli obiettivi condivisi dell’amministrazione comunale, dell’ente regionale e degli atenei.

Il Piemonte prende in carico i malati di fibromialgia

Allo stato attuale la fibromialgia non è stata ancora inserita nel nomenclatore tariffario nazionale, sebbene al Senato siano in discussione alcuni disegni di legge per il suo riconoscimento quale patologia cronico-invalidante. Però in Piemonte i malati sono presi in carico dal sistema sanitario.

Questa la risposta fornita dall’assessore al Bilancio per conto di quello alla Sanità all’interrogazione del Movimento 4 ottobre sull’effettiva attuazione delle mozioni approvate a suo tempo – settembre 2025 e gennaio 2017 – dal Consiglio regionale riguardanti la fibromialgia e la conseguente classificazione nel nomenclatore nazionale.

L’assessore ha ricordato che quest’anno il Ministero della Salute ha istituito un fondo nazionale di 5 milioni, finalizzato a studio, diagnosi e cure della fibromialgia, permettendo così di conoscere l’impatto degli atti nazionali a livello regionale per quanto riguarda la ripresa e lo sviluppo a breve-medio termine di percorsi sanitari diagnostici terapeutici assistenziali.

L’interrogazione ha chiesto notizie anche riguardo il riconoscimento ai lavoratori affetti da questa patologia di permessi dal lavoro e dall’esenzione dei ticket e dei farmaci eventualmente prescritti. Ha spiegato che la richiesta si è resa necessaria dopo l’istituzione della Commissione nazionale per l’aggiornamento dei livelli di assistenza: l’organismo ha appena iniziato l’esame delle tante proposte all’ordine del giorno, tra cui anche la fibromialgia.

La sindrome fibromialgica, denominata anche di Atlante, si caratterizza con diffusi specifici dolori muscolo-scheletrici e nel nostro Paese ha un’incidenza stimata tra il 2% e il 4% della popolazione; colpisce principalmente le donne in età fertile e lavorativa, non ha uno specifico bio-marcatore, evidenti danni clinici e non è inserita tra le malattie rare.

Il Consiglio superiore della sanità ha recentemente espresso un parere per inserire tale sindrome tra le malattie croniche invalidanti, meritevoli di esenzione dai ticket pur non comparendo ancora nell’elenco del nomenclatore tariffario nazionale.

In Piemonte risulta che i pazienti affetti da fibromialgia vengano presi in carico da vari specialisti presso ambulatori delle reti clinico-assistenziali dedicate a altre patologie, tra cui la rete reumatologica. L’attuale situazione piemontese nell’ambito della rete clinico assistenziale reumatologica si caratterizza per una diffusa presa in carico del paziente affetto da fibromialgia.

 

In Comune passano due mozioni per contrastare i disturbi alimentari

Approvate all’unanimità, nella seduta del Consiglio Comunale di Torino due mozioni per prevenire e contrastare i disturbi alimentari.

Il primo documentopartendo dal presupposto che la problematica è trasversale a tutte le classi sociali e si è acuita durante l’emergenza Covid-19, propone di affrontare i disturbi alimentari sia dal punto di vista medico che psicologico. Con la convinzione che servano politiche integrate non solo sanitarie, ma anche socio-assistenziali ed educative. La mozione chiede infatti di potenziare la rete dei servizi socio-assistenziali e di sostegno psicologico, anche domiciliare, e di attivare percorsi formativi e informativi ad hoc nelle scuole. Si sollecita inoltre l’approvazione della proposta di legge regionale che contiene “Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e per il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie”.

Il secondo documento propone di dipingere di colore lilla una panchina nei pressi dell’Ospedale pediatrico Regina Margherita per sensibilizzare sulla tematica la cittadinanza, in particolare le mamme che frequentano il presidio sanitario, e di avviare iniziative informative e formative, per favorire una maggiore consapevolezza sulla diffusione dmalattie come la bulimia e l’anoressia nervose.

Tassista arrestato: in casa 20 candelotti esplosivi

La Polizia di Stato della Questura di Torino, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, ha arrestato un tassista torinese, di anni 47, in quanto sono stati rinvenuti presso la sua abitazione 20 candelotti artigianali contenenti polvere esplosiva.

Lo stesso è inoltre indagato per il reato di utilizzo di artifizi esplodenti in occasione di manifestazioni pubbliche poiché lo scorso 5 aprile, durante le contestazioni registratesi a Torino in occasione della visita del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, potrebbe essersi reso responsabile, in ipotesi di accusa, dell’esplosione di una bomba carta.

Occhio al rosso! Al via nuovi impianti di rilevazione delle infrazioni

Ridurre il numero di incidenti stradali, monitorare gli incroci più pericolosi e aumentare la sicurezza per gli automobilisti.  Sono gli obiettivi per cui, da mezzanotte del 10 GIUGNO, saranno attivati tre nuovi impianti di rilevazione delle infrazioni semaforiche e più precisamente negli incroci stradali  tra Corso Vittorio Emanuele II e Corso Vinzaglio, tra Corso Bramante e Corso Unione Sovietica e tra Piazza Pitagora e Corso Orbassano.

Si tratta di sistemi automatici di controllo e rilevamento delle infrazioni semaforiche ai sensi dell’articolo 201 punto 1 bis e 1 ter del Codice della Strada che si vanno ad aggiungersi agli altri 8 già attivati. Nello specifico, i primi 3 attivati dal 2 dicembre 2019 (Regina Margherita/Potenza/Lecce; Vercelli/Vigevano/Novara; Peschiera /Trapani), i successivi 4 attivati dal 9 marzo 2020 (Giambone/Corsica; Agnelli/Tazzoli; Lecce/Appio Claudio; Pianezza/Nole/Potenza) e l’ultimo messo in funzione il 14 luglio 2021  in Corso Siracusa angolo  Via Tirreno.

Gli impianti finora installati hanno prodotto effetti positivi sulla sicurezza stradale, evidenziati dal confronto dei numeri degli incidenti rilevati nel 2019 con quelli del 2021 (il dato degli incidenti del 2020 è inattendibile a causa dei divieti di circolazione dovuti ai lockdown imposti dalla pandemia). Dall’analisi dei dati si può notare che, nonostante l’aumento dei veicoli in circolazione in città, è diminuito il numero complessivo degli  incidenti  passando dai 4.671 del 2019 ai 4.304 del 2021, e ancor di più è diminuito il numero degli incidenti gravi. Nei due anni di riferimento (2019 e 2021), anche il  numero dei deceduti sulle strade cittadine è infatti sceso  da 27 a 17.

Secondo l’assessora alla Polizia Municipale e alle Politiche per la Sicurezza, il tema della sicurezza stradale e dell’incolumità dei cittadini, in particolare di automobilisti, ciclisti e pedoni rientra tra gli obiettivi fondamentali dell’Amministrazione: l’installazione e l’implementazione dei cosiddetti T-Red ha principalmente una funzione di deterrenza, oltre che di prevenzione degli incidenti e di controllo degli incroci più pericolosi della Città.   Infatti, a seguito dell’installazione dell’impianto di rilevazione semaforica, le intersezioni stradali Margherita/Lecce e Giambone/Corsica, due tra gli incroci con il più alto tasso di incidentalità in città con 14 sinistri registrati nel 2019, hanno visto scendere a 9 e 8 gli incidenti  nel 2021, equivalenti a riduzioni del 35% e del 43%.

Da evidenziare anche il dato delle violazioni rilevate dalle apparecchiature già installate che mostra come, a seguito dell’attivazione degli impianti di rilevazione del semaforo rosso, gli automobilisti abbiano posto maggiore attenzione nell’approssimarsi alle intersezioni controllate, riducendo le infrazioni da 122.724 nel 2020 (anno in cui c’è stata anche la limitazione alla circolazione causa lockdown) a 89.019 nel 2021. Il dato è significativo e assume una maggior rilevanza proprio in virtù delle limitazioni alla circolazione del 2020 che, facendo le dovute proporzioni, equivale ad un abbattimento dei comportamenti vietati sotto semaforo di ben oltre il 50% rispetto all’anno precedente con i conseguenti benefici per la sicurezza stradale rimarcati dai dati sugli incidenti.

Così come gli impianti precedentemente installati, i nuovi impianti scattano una sequenza di 20 fotogrammi per ogni transito che vengono sempre analizzati dall’operatore di Polizia Municipale, il quale verbalizza solo dopo aver analizzato le immagini per verificare che non ci siano, ad esempio, cause di giustificazione, come il passaggio da parte di mezzi di polizia o di soccorso con sistemi di allarme inseriti o il passaggio/ingombro dell’incrocio da parte di veicoli privati che compiono la manovra vietata per far passare i mezzi di soccorso o di polizia, essendo quindi giustificati.

Anche gli impianti di prossima attivazione rilevano tre tipi di comportamento vietati dal Codice della Strada:

1) attraversamento dell’incrocio con luce rossa, che comporta una sanzione di euro 167 (ridotta del 30% e quindi a euro 116 ) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica, con decurtazione di 6 punti patente;

2) arresto del veicolo oltre la linea bianca, sanzionato solo quando si è superata la linea con l’intero veicolo o si è andati a invadere l’attraversamento pedonale, che comporta una sanzione di 42 euro (ridotta del 30% e quindi a euro 29,40) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica, con decurtazione di 2 punti patente;

3) posizionamento del veicolo sulla corsia di svolta proseguendo poi la marcia diritto con la lanterna della svolta sul rosso, che comporta una sanzione di 42 euro (ridotta del 30% e quindi a euro 29,40) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica con decurtazione di 2 punti.