Il portiere della squadra femminile della Francia Pauline Peyraud-Magnin, che è banche giocatrice nella Juventus, ha perso la ex compagna che si sarebbe suicidata. Il corpo della donna, Camille Nell, è stato trovato il 4 luglio nella casa di Torino. La ragazza di 27 anni, aveva seguito Peyraud-Magnin anche in Spagna nell’Atletico Madrid. Le due si sarebbero lasciate nelle scorse settimane. Gli inquirenti, interpellati dall’agenzia di stampa France Presse, hanno detto che “l’indagine è in corso e coperta dal segreto”.
È stata presentata presso la Sala degli Stemmi del Museo Nazionale della Montagna – l’iniziativa ‘150 Cime’, che vedrà nelle prossime settimane oltre 1600 militari delle Truppe Alpine dell’Esercito compiere centocinquanta ascensioni su tutto l’arco alpino e appenninico, nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario della costituzione del Corpo organizzate dal Comando delle Truppe Alpine insieme all’Associazione Nazionale Alpini (ANA). A presentare l’iniziativa sono intervenuti il Generale Ignazio Gamba, Comandante delle Truppe Alpine, e il Vicepresidente vicario dell’ANA Federico Di Marzo, moderati dal giornalista Enrico Martinet, specialista di montagna.
Il Generale Ignazio Gamba ha sottolineato come l’iniziativa ‘150 Cime’ si inserisce nella tradizionale attività di addestramento estivo delle Truppe Alpine dell’Esercito, che ha un ruolo centrale nella formazione del soldato di montagna ed è mirata a consolidare le capacità caratteristiche della specialità alpina, ovvero di vivere, muovere e combattere in quota in piena autonomia logistica: “Le ascensioni delle prossime settimane costituiranno un impegno notevole che contribuirà ad incrementare le capacità peculiari delle Truppe Alpine di condurre attività di warfighting in tutti gli ambienti, compreso quello montano e artico, contraddistinto da climi rigidi d’inverno e da vincoli posti dal terreno”.
Tra le cime di difficoltà variabile figurano il Monte Bianco, il Cervino, il Gran Paradiso, il Monte Rosa, Monte Matto, Punta Roma, Punta Udine, Monte Argentera, il Gran Sasso, il Grignone, Cima Libera, lo Chaberton, il Monviso, la Tofana di Rozes e molte altre, per un totale di circa 160 mila metri di dislivello positivo totale e dieci regioni/province autonome coinvolte.
L’iniziativa 150 Cime prevede anche un ritorno alle origini per alcune unità in marcia, che opereranno nelle stesse valli assegnate come “zona di studio” alle prime quindici compagnie alpine, istituite nel 1872. A margine delle ascensioni, le Fanfare delle Brigate Alpine si esibiranno, come di consueto, nelle località che ospitano le unità marcianti. “Le compagnie di oggi mantengono intatte numerose caratteristiche di un secolo e mezzo fa”, ha dichiarato il generale Gamba, “innanzitutto in termini di leadership espressa dai giovani comandanti posti a capo delle compagnie, autonome in tutto, per le quali le marce sono il momento in cui nasce lo spirito di corpo che contraddistingue la specialità”
Riceviamo e pubblichiamo
Ci risiamo. Domenica 17 sarà l’ennesima giornata calda per i passeggeri a causa del nuovo sciopero che coinvolgerà i lavoratori del trasporto aereo. Stop di 4 ore per i controllori di volo Enav e braccia incrociate anche per i dipendenti Ryanair, Easyjet, Volotea, Malta Air e CrewLink.
“Ci eravamo illusi che questa sarebbe stata l’estate del ritorno alla normalità dei voli – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ed invece dobbiamo constatare questa lunga serie di agitazioni. Senza entrare nel merito delle ragioni di questi scioperi, ci preme sottolineare un aspetto: i sindacati tutelano i diritti dei lavoratori con queste agitazioni, ma le istituzioni e le autorità devono tutelare i passeggeri. Non è possibile che le dispute tra compagnie di trasporto e dipendenti ricadano sui consumatori, come purtroppo sta avvenendo ormai da settimane tra voli cancellati, lunghe attese in aeroporto e nessuna assistenza”.
“Domenica lo sciopero sarà di 4 ore, dalle 14 alle 18 – afferma Stefano Gallotta, Responsabile del settore Trasporti e Turismo di Codici –, potrebbe sembrare una durata modesta, ma non è così, perché i voli cancellati saranno oltre 600, con più di 100mila passeggeri che non potranno partire. Sarà una giornata complicata, l’ennesima, ed è bene che i consumatori si preparino. In che modo? Innanzitutto, accertandosi, prima di recarsi in aeroporto, che il volo ci sia e sia programmato o, nella peggiore delle ipotesi, che eventuali ritardi non siano così importanti da rendere inutile l’imbarco, soprattutto nel caso di successive coincidenze. È bene poi ricordare che quando la cancellazione viene comunicata negli ultimi 14 giorni prima della partenza, il passeggero ha diritto non soltanto al rimborso del biglietto pagato, ma anche agli indennizzi contrattuali previsti dal regolamento CEE n. 261 del 2004, che variano da 250 a 600 euro in base alla lunghezza della tratta. A questo si aggiunge il rimborso delle spese sostenute e di cui non si è usufruito a causa della cancellazione. Quindi, in caso di volo cancellato e disagi in aeroporto il nostro consiglio è quello di farsi sentire e di non arrendersi, perché i diritti ci sono e devono essere rispettati”.
Lo sciopero di domenica, intanto, ha già avuto le prime conseguenze. Un gruppo di ragazzi, per la precisione 54 minorenni partiti il 4 luglio per l’Inghilterra, non sa come tornare a casa perché Ryanair ha cancellato il volo in programma il 17 luglio per Orio al Serio. “In questi casi – spiega Gallotta – la compagnia dovrebbe attivarsi immediatamente per garantire una riprotezione sul primo volo utile disponibile, scelto dal passeggero. Questo non fa venir meno il diritto all’indennizzo contrattuale, viene meno solo il rimborso del biglietto. Purtroppo, quanto sta accadendo dimostra che, come al solito, ad avere la peggio sono sempre i consumatori”.
L’associazione Codici ha attivato i suoi Sportelli per fornire assistenza ai passeggeri in difficoltà a causa degli scioperi indetti per il trasporto aereo. In caso di volo cancellato o di disagi in aeroporto è possibile richiedere assistenza al numero 06.55.71.996 oppure all’indirizzosegreteria.sportello@codici.org.
Un bambino di 9 anni è morto nella notte all’ospedale Cesare Arrigo di Alessandria. Il bimbo ieri era stato ricoverato d’urgenza dopo essere stato investito da un’auto nel paese di Sezzadio (Al). Il piccolo era in bicicletta e la madre ha assistito all’incidente.
(foto archivio)
FlixBus potenzia le tratte con la provincia di Torino
E sigla con la Via Francigena un accordo per il territorio
Da Torino verso 170 città. Collegate tutta estate 20 localitàdel Ponente Ligure
Ampliate le tratte anche con Chivasso e con Oulx, in Val di Susa
Accordo FlixBus-Via Francigena: nuove opportunità per il turismo locale
Rafforzate le rotte internazionali per agevolare i flussi di visitatori dall’estero
Milano, luglio 2022 – FlixBus punta nuovamente sul Piemonte per l’estate 2022, consolidando la propria rete di collegamenti e arrivando a servire 11 località sull’intero territorio regionale.
Nel Torinese, la società potenzia le tratte con il capoluogo e lo connette con 170 città, prestando particolare attenzione alle direttrici strategiche per l’estate, come quelle con il Ponente Ligure e la Romagna. Inoltre, si amplia il numero delle connessioni disponibili con Chivasso, collegata con oltre 50 città, e la località di Oulx, in Val di Susa, connessa con circa 10 città.
L’incremento in corso non coinvolge soltanto le tratte operative dal Piemonte e dalla provincia di Torino verso le altre regioni italiane, ma interessa anche le rotte attive versomolti Paesi esteri: chi parte dal territorio potrà cosìraggiungere senza cambi numerose città in Italia, ma anche inFrancia, Svizzera, Germania, Lussemburgo, Belgio, Spagna, Slovenia, Croazia e Ungheria.
Di tale potenziamento potranno beneficiare, viceversa, anche i visitatori provenienti dall’estero, che grazie al sistema di prenotazione di FlixBus, già noto a livello internazionale e disponibile in 30 lingue anche su sito e app, potranno prenotare facilimente i propri spostamenti da e verso la provincia di Torino e il Piemonte.
L’accordo con la Via Francigena per supportare il turismo nel Torinese
Oltre ad ampliare la rete di collegamenti sul territorio, per supportare il turismo a livello locale FlixBus ha inoltresiglato una collaborazione strategica con l’Associazione Europea delle Vie Francigene, l’ente preposto alla promozione della più antica via di pellegrinaggio d’Europa, che fra le proprie tappe conta anche Torino, Chivasso e Oulx.
Grazie a tale accordo, i pellegrini e le pellegrine in partenza da Torino, Chivasso o Oulx avranno diritto ad agevolazioni speciali per raggiungere in autobus la tappa da cui inizieranno il cammino, spostarsi fra diverse tappe della Via o tornare a casa alla fine del pellegrinaggio, con la possibilità di trasportare anche la propria bicicletta. Più informazioni sono disponibili qui.
Per usufruire della convenzione, basta essere in possesso dellacredenziale della Via Francigena, il documento ufficiale che attesta, attraverso i timbri, il passaggio nelle diverse tappe della Via. Seguendo la procedura indicata sul sitodell’Associazione, i pellegrini e le pellegrine potranno ottenere, in pochi passaggi, gli sconti a loro dedicati per prenotazioni tramite l’app FlixBus.
La collaborazione con l’Associazione riflette la volontà comune di incentivare l’affermazione di forme immersive di viaggio, che, veicolando i flussi delle persone lungo itinerari meno battuti e sconosciuti ai più, possano valorizzare al meglio il variegato patrimonio paesaggistico e storico-culturale locale.
Offrendo un percorso integrato cammino (o bici)/trasporto collettivo, l’accordo mira inoltre a consentire a tutti di spostarsi in modo green, senza compromettere l’economicità del viaggio.
Torino: 170 città collegate. Raggiungibili 20 localitàin Liguria e 10 in Romagna
Con 170 città collegate in tutta Italia senza cambi, Torino si riconferma innanzitutto il principale snodo per le rotte attivetra il Piemonte e le altre regioni italiane, complicel’innalzamento della frequenza sulle tratte con molte delle maggiori città del Paese. Milano è collegata fino a 20 volte al giorno, Bologna fino a 9 volte, Genova e Venezia fino a 7, Firenze fino a 6 e Roma fino a 5.
Fra le altre città direttamente connesse con Torino, vi sono anche Napoli, Bari, Cosenza e Catania, a conferma del ruolo del capoluogo di avamposto strategico per i collegamenti fra Nord e Sud.
Dalla capitale sabauda si possono raggiungere direttamente anche numerose città di interesse storico-culturale come Bergamo, Verona, Ferrara, Lucca, Siena, Caserta, Lecce e Agrigento.
Per tutta l’estate, inoltre, i bagnanti in partenza dal capoluogo piemontese potranno raggiungere senza cambi 20 località del Ponente Ligure e 10 destinazioni della Riviera Romagnola.
Oltre a Savona, Imperia, Sanremo e Ventimiglia, sarà possibile viaggiare verso Spotorno, Noli, Varigotti, Finale Ligure, Pietra Ligure, Loano, Borghetto Santo Spirito, Ceriale, Albenga, Alassio e Laigueglia lungo la Riviera delle Palme, e ad Andora, Diano Marina, San Lorenzo al Mare, Arma di Taggiae Bordighera lungo la Riviera dei Fiori.
In Romagna, invece, oltre a Rimini si potrà arrivare a Porto Garibaldi, Ravenna, Lido di Classe, Lido di Savio, Milano Marittima, Cervia, Cesenatico, Riccione e al parco di divertimenti di Mirabilandia.
Rimanendo sul versante adriatico, si segnalano inoltre le tratte con importanti mete balneari in Puglia, come Peschici, Vieste, Monopoli e Otranto, mentre fra le destinazioni raggiungibili lungo la costa ionica si segnalano Gallipoli, in Salento, e svariate località in Calabria, come Sibari e Cirò Marina.
Fra le città estere direttamente collegate, si possono invece citare Parigi, Marsiglia, Lione, Nizza, Lugano, Zurigo, Ginevra, Bruxelles, Barcellona, Monaco di Baviera, Lubiana, Zagabria e Budapest.
Completano il quadro i collegamenti operativi con gli aeroporti di Milano Malpensa (raggiungibile fino a 3 volte al giorno, con tempi di percorrenza a partire da un’ora e mezza) e Orio al Serio (fino a 11 corse giornaliere, con tempi di percorrenza a partire da due ore e mezza), ideali per quanti vorranno arrivare al terminal di imbarco senza stress e nel rispetto dell’ambiente.
Potenziati i collegamenti anche con Chivasso e Oulx
Contemporaneamente all’incremento dei collegamenti con Torino, FlixBus potenzia anche le rotte attive con Chivasso e Oulx, in linea con l’attenzione da sempre accordata ai piccoli e medi centri nell’ambito della sua pianificazione di rete. Non a caso, il 40% delle fermate operative in Italia si trova in comuni con una popolazione inferiore ai 20.000 abitanti.
Chivasso è collegata con più di 50 centri in tutta Italia, fra cui capoluoghi come Milano, Bologna e Firenze e snodi nevralgici nel Sud Italia come Cosenza e Lamezia Terme, mentre Oulx continua a offrirsi come punto di approdo per i visitatori diretti in Val di Susa, in arrivo sia da città italiane come Milano e Bergamo sia dalla Francia, grazie alle tratte attive con Parigi, Lione e Chambéry.
Il servizio, effettuato con mezzi all’avanguardia nel rispetto dei più elevati standard di comfort e sicurezza e nell’osservanza di un esaustivo protocollo di tutela della salute, è prenotabile, oltre che su sito e via app, anche presso i numerosi rivenditori ufficiali dislocati sull’intero territorio nazionale.
Due gli stabili interessati
Continuano i controlli della Polizia di Stato negli edifici oggetto di esposti, per situazioni di degrado vario, nel quartiere Aurora.
Dopo quello che ha interessato il civico 6 di via Carlo Noè, lo scorso 28 Giugno, gli agenti del Comm.to Dora Vanchiglia, coadiuvati da personale della Squadra Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del Reparto Mobile di Milano e Torino, oltre che della Polizia Locale, dell’ASL e di Ireti, hanno sottoposto oggi a controllo lo stabile di via La Salle 5.
Le verifiche effettuate sono state finalizzate al controllo dell’edificio, delle situazioni alloggiative e catastali, alla verifica della posizione giuridico-amministrativa dei cittadini stranieri.
Complessivamente, sono 63 le persone identificate nei controlli dei due stabili, 55 extraUE.
9 bombole di gpl, custodite in luoghi non idonei, sono state rimosse con l’ausilio dei Vigili del Fuoco.
Rilevati due casi di allacciamento elettrico abusivo.
Sono state presentate questa mattina, nel deposito GTT Nizza, le due navette a guida autonoma (realizzate da Navya) che saranno protagoniste della prima sperimentazione di trasporto pubblico a guida autonoma in Italia su un normale percorso di linea cittadino e con passeggeri a bordo.
Erano presenti l’Assessora ai Trasporti e alla Transizione Digitale ed Ecologica del Comune di Torino Chiara Foglietta, rappresentanti di GTT, Fondazione LINKS e di tutti i numerosi partner di questo complesso ed innovativo progetto pilota denominato auTOnomo GTT, realizzato attraverso fondi europei del progetto SHOW.
Quella di oggi è stata una tappa importante del progetto SHOW. La sperimentazione su strada partirà formalmente il 26 luglio con gli ultimi adempimenti tecnici sui veicoli e le prime prove.
I veicoli circoleranno sul percorso sperimentale di circa 2km, allestito attraverso specifica segnaletica, nella zona degli ospedali cittadini (ex Molinette, Sant’Anna, CTO, più recentemente denominati complesso Città della Salute e della Scienza).
Il progetto pilota di Torino, coordinato dalla Fondazione LINKS e gestito da GTT, offre un trasporto pubblico flessibile a chiamata (il percorso è predefinito ma non fisso, come non sono fissi gli orari) su veicoli a guida autonoma.
Il servizio sarà svolto con due navette senza conducente in grado di muoversi nel normale traffico urbano e di rilevare in tempo reale gli ostacoli, siano essi auto, biciclette o pedoni, in modo rapido e affidabile. Ogni veicolo, accessibile anche alle persone con disabilità, può ospitare fino a 14 passeggeri (11 posti a sedere e 3 in piedi); come da normativa, sarà sempre presente a bordo un operatore GTT per fornire l’assistenza necessaria.
Il servizio, in questa fase sperimentale sarà gratuito e fruibile previa prenotazione tramite l’app auTOnomo GTT, disponibile prossimamente per dispositivi Android e iOS.
Per un breve periodo, circa tre settimane a cavallo tra ottobre e novembre 2022, gli shuttle circoleranno anche lungo un percorso autorizzato in una zona più a sud (tra via Valenza, via Ventimiglia, corso Maroncelli e via Genova) per testare alcuni casi d’uso.
La sperimentazione a guida autonoma di Torino avverrà in due fasi:
− luglio – ottobre 2022: pre-demo (periodo di test per i veicoli, formazione degli operatori di bordo, nessun passeggero potrà salire sui mezzi)
− ottobre 2022 – marzo 2023: demo (vera e propria sperimentazione, aperta ai cittadini previa prenotazione). In questo periodo, le due navette saranno in servizio 6 ore durante i giorni feriali (h. 12:30-18:30) e 4 ore durante i giorni festivi e pre-festivi (h. 15-19).
I partner e gli attori coinvolti nella sperimentazione di Torino sono: GTT (gestore del servizio), Fondazione LINKS (coordinatore della sperimentazione di Torino), Navya, Ioki, Swarco e 5T (partner tecnologici/ricerca e sviluppo), Città di Torino, Città della Salute e della Scienza, Reale Group, TIM, Iren e TTS Italia (partner istituzionali/supporter).
La sperimentazione si terrà nell’ambito di SHOW, progetto finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma Horizon 2020, che mira a supportare la transizione verso un trasporto urbano sostenibile attraverso la circolazione di flotte di veicoli a guida autonoma. Tra le 20 città europee coinvolte nelle sperimentazioni di veicoli autonomi, Torino è l’unica città italiana a prendere parte al progetto.
Nella notte fra sabato e domenica, personale della Polizia di Stato ha coordinato un servizio straordinario interforze disposto con ordinanza del Questore nelle zone del centro cittadino maggiormente interessate dalla movida, in particolare nei quartieri di Vanchiglia e San Salvario e nell’area del Quadrilatero.
Complessivamente sono stati controllati venti esercizi pubblici. Cinque locali, due ubicati in Piazza Vittorio Veneto, uno in Via Matteo Pescatore, uno in Via Maria Vittoria e uno in Via Belfiore, sono stati sanzionati amministrativamente dalla Polizia Municipale per schiamazzi, in violazione del regolamento di Polizia Urbana, per l’importo di 140 euro.
A fine giugno c’è stata l’apertura del cantiere per la riqualificazione dell’area verde sita in Piazza Polonia, di fronte all’ingresso principale dell’Ospedale Infantile Regina Margherita. Uno spazio fino ad oggi inutilizzato che grazie a questa iniziativa prenderà vita, trasformandosi ne “Il Giardino del Sole”, un luogo di colore, relax e gioco, che sarà donato alla Città di Torino.
Un progetto nato nel 2017 su iniziativa di Federvolontari, che si concretizza oggi grazie all’importante sostegno di Adisco Sezione Piemonte, il principale partner finanziatore dell’opera, con il sostegno del Comune di Torino e della A.O.U Città della Salute e della Scienza di Torino, che fin da subito hanno creduto nel valore della proposta migliorativa sia del tessuto urbano, in un punto nevralgico della città, sia da un punto di vista sociale, regalando alla collettività uno spazio fruibile.
“Abbiamo aderito all’iniziativa con grande entusiasmo – sostiene Francesca Lavazza, presidente Adisco Sezione Piemonte – Siamo felici di poter donare ad un luogo di cura d’eccellenza come l’Ospedale Regina Margherita e alla città di Torino uno spazio verde sicuro e aperto a tutti, dove i pazienti e le loro famiglie possono trovare un’oasi di serenità e svago a pochi passi dall’ospedale”.
“E’ un sogno vedere realizzata quell’idea che ebbi ormai cinque anni fa, quando in attesa delle dimissioni di mio figlio dall’ospedale, pensai a quanto sarebbe stato bello poter far giocare i miei figli in quel giardino se solo fosse stato curato. Di tempo ne è passato e oggi il piano di valorizzazione dell’area ha preso forma e solidità grazie ai partner dell’iniziativa e all’impegno di tante persone generose che hanno contribuito finanziariamente per la sua realizzazione. Poter regalare un po’ di gioia ai bambini e ai loro genitori è una grande soddisfazione per tutti noi” Edoardo Casolari, presidente Federvolontari.
Prof.ssa Franca Fagioli, direttore Dipartimento Patologia e Cura del Bambino “Regina Margherita” Città della Salute di Torino: “Il Giardino del Sole è la realizzazione di un sogno e rappresenta un importante traguardo in termini di umanizzazione. Questo nuovo spazio consentirà infatti ai nostri bambini e ai loro genitori di familiarizzare fin dall’esterno con la struttura ospedaliera e di vivere in maniera meno traumatica l’ingresso in ospedale o le attese fuori da questo. Il Giardino del Sole è l’ennesima conferma che per noi curare significa anche avere cura anche della qualità dell’esperienza e dello stato psico-fisico dei bambini e delle loro famiglie.”
“Ringrazio Adisco, Federvolontari, tutti i partner che hanno fortemente creduto in questo progetto e lo hanno sostenuto – commenta l’assessore al Verde pubblico della Città di Torino, Francesco Tresso – perché con il loro impegno trasformeranno uno spazio inutilizzato in una nuova area verde, ricca di giochi e luogo di incontro e di sollievo. Sono sicuro che il Giardino del Sole, fin dalla sua apertura, diventerà un luogo molto vissuto dai bambini che frequentano l’ospedale Regina Margherita e dall’intero quartiere che lo riceverà in dono”.
Il Giardino del Sole non sarà una semplice area giochi, la sua realizzazione prevede un significativo intervento di riqualificazione urbana su un’area ampliata di circa 1600 mq, che include anche la bonifica e la fruizione del verde circostante.
Il progetto, firmato dallo studio Miroglio + Lupica Architetti Associati, è stato ideato per dar vita ad un’area accogliente, sicura, e rispettosa dell’ambiente. Per rendere Il Giardino del Sole uno spazio sempre luminoso e colorato anche nei mesi più grigi, è stato inoltre commissionato a Vërnis – lo studio di due giovani artiste torinesi, Barbara Migliaccio e Sara Zecchino – un grande dipinto lungo il muro di cemento armato confinante con l’Ospedale Sant’Anna: un “bosco incantato” per far sognare i più piccoli e stupire i più grandi.
La fine lavori dell’intera area è prevista intorno alla metà di ottobre e l’apertura del giardino al pubblico sarà “sancita” con la donazione del giardino alla Città di Torino.
Il Giardino del Sole – nato dalla progettualità di Federvolontari – è il sesto grande intervento dell’Associazione a favore dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, realizzato in continuità con gli interventi di umanizzazione dei luoghi di cura promossi all’interno della struttura ospedaliera e in linea con la mission di Adisco Piemonte: la costruzione di spazi a misura di bambino in grado di garantire il benessere fisico, mentale e sociale della persona.
Federvolontari, grazie al sostegno economico di Adisco Piemonte, si impegnerà anche nella manutenzione straordinaria triennale dell’area verde parte integrante de “Il Giardino del Sole”.
L’assessore all’Ambiente Matteo Marnati in audizione alla commissione Ambiente, Territorio Agricoltura della Camera: “Chiediamo che a coordinare le attività di programmazione siano coinvolti i Presidenti delle Regioni”
“L’adattamento ai cambiamenti climatici, per quanto riguarda il servizio idrico integrato con riferimento particolare alla fornitura di acqua potabile, deve passare attraverso due strategie: riduzione delle perdite idriche, che rappresenta ancora un elemento di forte criticità nel nostro Paese, e maggior resilienza dei sistemi acquedottistici attraverso interconnessioni, aumento della capacità dei sistemi di accumulo, la ridondanza e diversificazione delle fonti di approvvigionamento”.
Così l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, oggi nel corso dell’audizione nella Commissione Ambiente, territorio, lavori pubblici e Agricoltura della Camera dei deputati, nell’ambito delle iniziative urgenti per contrastare l’emergenza idrica ai fini della definizione degli impegni da richiedere al governo.
In particolare, il bando pubblicato lo scorso maggio relativo alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti, “ha privilegiato – ha sottolineato Marnati – fondamentalmente interventi di monitoraggio, ammettendo a finanziamento alcune tipologie di progetti” (rilievo delle reti idriche; installazione di strumenti smart per la misura delle portate, delle pressioni, dei livelli dell’acqua nei serbatoi; modellazione idraulica della rete; installazione delle valvole di controllo, riduttori per la gestione della riduzione delle perdite; identificazione di tratti di rete da sostituire o riabilitare, assistita dal modello idraulico e da strumenti di supporto alla decisione). “Tuttavia, è fondamentale rilevare che, proprio a seguito dell’installazione di sistemi di monitoraggio e misura, risulterà una evidenziazione dei tratti di rete maggiormente critici”.
“Nei prossimi anni – ha aggiunto Marnati – sarà necessario un consistente stanziamento di risorse per sostenere il rifacimento di quei tratti di rete che, grazie al monitoraggio, mostreranno le maggiori criticità in termini di perdite. È dunque auspicabile che un nuovo stanziamento veda un maggior coinvolgimento delle Regioni nella scelta e nell’individuazione delle priorità verso le quali indirizzare le risorse”.
Altro punto fondamentale sottolineato dall’assessore “la necessità di pianificazione degli interventi, anche futuri, in base ad una mappatura puntuale delle esigenze nazionali relative non solo alla situazione idro potabile”. “Da una nostra recentissima mappatura – ha affermato – risultano realizzabili in Piemonte 153 progetti urgenti per circa 113 milioni di euro, non finanziabili da tariffa, pronti per essere realizzati in pochissimi anni”. Per quanto riguarda il settore agricolo “sono state messe in evidenza anche le segnalazioni pervenute da ANBI, fra le quali emerge chiaramente la mancanza della disponibilità finanziaria nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per i potenziamenti di infrastrutture già esistenti. Ad esempio, per quanto riguarda gli investimenti nella resilienza dell’agroecosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, sono stati stanziati 880 milioni di euro, nonostante i soli consorzi di bonifica abbiano dimostrato capacità progettuale operativa e cantierabile per un importo di oltre 2 miliardi di euro”.
“Chiediamo infine – ha concluso Marnati – che a coordinare le attività di programmazione siano coinvolti i Presidenti delle Regioni, naturalmente in accordo con i Ministeri competenti, in quanto soggetti dotati di ampia conoscenza del proprio territorio e dei soggetti da coinvolgere. Per tale motivo, riteniamo che sia utile l’attribuzione di poteri straordinari utili a ridurre i tempi di programmazione e la stessa realizzazione degli interventi necessari alla diminuzione dei danni connessi ai settori idropotabili e irrigui”.