La Squadra mobile ha individuato e arrestato un 30enne responsabile di 7 furti con effrazione a Novara. Il ladro agiva di notte e colpiva attività commerciali, ristoranti, parrucchieri ma non solo. Ha cercato di rubare nella sede dell’Asl e dell’università. L’uomo è stato ripreso dalle telecamere ed è stato arrestato anche grazie ai tatuaggi.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Quali sono i bisogni reali dei pazienti
Più informazione e più comunicazione su una malattia impattante come la psoriasi, ma anche inserimento della stessa nel Piano nazionale della cronicità, aggiornamento delle linee guida della malattia, lavorare a un percorso diagnostico terapeutico assistenziale e garantire equità di accesso alle nuove terapie.Attorno alla psoriasi ci sono ancora bisogni insoddisfatti a cui l’innovazione potrebbe fornire risposta. Questi sono i temi che dal Piemonte e per tutto lo stivale saranno trattati nella road map“PSORIASI. IO LA VIVO SULLA MIA PELLE, MA TU SAI COSA VUOL DIRE? – PIEMONTE” dedicata alla malattia infiammatoria della pelle, non contagiosa, autoimmune, genetica e recidiva che colpisce 125 milioni di persone nel mondo e circa 2,5 milioni in Italia con una prevalenza del 3-4%. La serie di eventi, che coinvolgeranno, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023Piemonte, Veneto, Lombardia, Lazio, Toscana, Puglia, Campania, Sicilia, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, sonoorganizzati da Motore Sanità con il contributo incondizionato di UCB Pharma, con l’obiettivo di creare tavoli di confronto con clinici, tecnici della programmazione, farmacisti, associazioni di pazienti per condividere le azioni che potrebbero garantire vita nuova per i pazienti, attraverso l’innovazione in arrivo e le “proven practices” organizzative esistenti.
Il quadro di comorbilità che la psoriasi crea, abbinato al peso dei sintomi ed alle implicazioni psicologiche, per dover convivere con una malattia molto visibile e in alcuni casi deturpante, ha un impatto rilevante sulla vita, sulla sua qualità, sugli aspetti sociali dei pazienti e delle loro famiglie. Valeria Corazza, Presidente APIAFCO-Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza lo ha rimarcato: “Di psoriasi, solo in Italia, secondo le più recenti stime del CliCon Economics & OutcomesResearch, ne soffrono 1,4 milioni di pazienti dei quali circa 56mila in cura con farmaci biologici (il 4%), ai quali si somma un numero lievemente inferiore di pazienti potenzialmente eleggibili alla terapia biologica (54mila). A peggiorare ulteriormente un quadro che, da paziente, non esito a definire devastante, anche in considerazione del vissuto emotivo di chi soffre di psoriasi, una dimensione troppo spesso sottovalutata, quando non del tutto ignorata, concorrono altri due elementi connaturati alla patologia: la cronicità e la multifattorialità. In quanto malattia cronica, la psoriasi richiede un’assistenza continua e permanente, una condizione che evidentemente deteriora la qualità della vita di chi ne soffre; in quanto malattia multifattoriale è spesso accompagnata da comorbidità, ossia dalla presenza contemporanea di altre patologie, e segnatamente: 1 nel 33% dei pazienti psoriasici, 2 nel 19%, 3 nell’8%. È chiaro che il paziente deve avere, da subito, una presa in carico multidisciplinare. Curare, prontamente, le comorbidità significa potere avere una buona Qol e risparmiare sui costi a lungo termine. Eppure, è proprio su questa opportunità che si registrano le maggiori criticità, in primis l’accesso non equo alle cure sullo stesso territorio nazionale – imputabile alla forte eterogeneità tra le Regioni – e il sotto trattamento nonostante la disponibilità di terapie efficaci e innovative: si può parlare di Pasi 90/100, posizioni e argomenti che Motore Sanità pone meritoriamente al centro del dibattito”.
Comunicazione e informazione sono le parole chiave che sono state portate all’attenzione da Sarah Disabato, Consigliera regionale del Piemonte, componente della IV Commissione Sanità. “Sono 120mila le persone che in Piemonte soffrono di psoriasi, il 10% soffre di una forma più severa. Mi colpisce che una larga percentuale di queste persone non sono prese in carico dal sistema sanitario ma non per mancanza di volontà dello stesso ma perché non sono informate a dovere rispetto a questa patologia. A livello politico dovremmo lavorare per far conoscere meglio la malattia e per ridurre le discriminazioni ad esso legate. Le azioni che potremmo mettere in campo in occasione della giornata mondiale della psoriasi, il 29 ottobre, è un ciclo di informazioni per la popolazione e per il paziente, per portare il messaggio che affidarsi ad uno specialista e al sistema sanitario è importante”. Ma c’è di più. “Dobbiamo assolutamente rilanciare la sanità territoriale – ha aggiunto Disabato –, e i 200milioni legati al PNRR saranno ottimi alleati per creare nuovi ambulatori sul territorio quindi per avvicinare la presa in carico ai pazienti, edobbiamo anche investire in innovazione e ricerca: lo studio di farmaci innovativi e biologi tramite il tavolo di lavoro che si è appena insediato in Regione Piemonte sicuramente produrrà ottimi risultati dal punto di vista della stesura di linee guida per la presa in cario dei pazienti e per monitorare gli effetti benefici a lungo termine di queste applicazioni mediche”.
“La psoriasi è una patologia rilevante dal punto di vista clinico, sociale e sanitario e nonostante questa rilevanza ci sono dei passi in avanti che bisogna fare in termini di politica Italia – ha sottolineato Tonino Aceti, Fondatore e Presidente di Salutequità -. Oggi abbiamo un atto che è molto importante, il piano nazionale della cronicità che deve essere ammodernato alla luce della pandemia Covid, del PNRR e di tutte le novità avvenute dal 2016 in avanti e alla luce delle patologie specifiche che saranno oggetto del modello. Chiediamo pertanto l’inserimento della psoriasi nel piano nazionale della cronicità, che il piano stesso venga finanziato, si chiede altresì un suo ammodernamento generale e la sua attuazione su tutto il territorio nazionale in attesa che il PNRR sviluppi tutti i suoi effetti e ci vorranno anni. Accanto a questo è importante ragionare anche sull’aggiornamento delle linee guida della psoriasi, lavorare a un percorso diagnostico terapeutico assistenziale e garantire equità accesso alle terapie che sappiamo essere terapie molto importanti. Il tema delle terapie, come il tema della diagnosi e della presa in carico si scontra nel nostro Paese con il tema dell’equità di accesso e quindi anche questo è sicuramente un elemento importante sul quale dovremmo tutti impegnarci”.
Innovazione per una malattia come la psoriasi vuol dire puntare non più solo a PASI 75 o 90 bensì a 100, cioè al perfetto controllo della malattia, con una nuova vita per i pazienti.L’innovazione inoltre sta percorrendo nuove strade con lo studio del ruolo chiave giocato da alcune citochine che coordinano la comunicazione tra le cellule immunitarie durante l’infiammazione e sostengono il processo infiammatorio anomalo alla base della patologia.
“La definizione di Pasi 100 si riferisce fondamentalmente alla competa risoluzione del quadro cutaneo del malato psoriasicoquindi alla cosiddetta totale pulizia della pelle. Questo è un risultato a cui anelano sia i clinici sia il paziente, ma non deve essere l’unico nostro obiettivo. Il nostro obiettivo deve essere sempre un approccio più olistico alla malattia psoriasica – ha spiegato Paolo Dapavo, Dirigente medico della Dermatologia dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino -. Dal Pasi 100 si hanno indubbiamente delle ricadute significative sulla qualità di vita del paziente, perché il paziente che si vede totalmente pulito acquisisce fiducia in se stesso e fiducia nella medicina, ricomincia con una vita sociale normale, incomincia a intraprendere rapporti sociali che prima aveva interrotto e soprattutto mantiene una attenzione alla terapia estremamente significativa e il concetto dell’aderenza terapeutica è sempre stato un problema fondamentale per la gestione della malattia”. E le nuove terapie? “Questo è sicuramente il periodo dell’età dell’oro della malattia psoriasica per cui i clinici hanno a disposizione un numero significativo di rimedi terapeutici per gestire la psoriasi. Il compito del clinico è quello di scegliere la migliore terapia per quella tipologia di paziente al fine di evitare eventuali switch o cambiamenti di terapia in corso d’opera. C’è dunque ancora spazio per l’innovazione, perché le risposte che i nostri pazienti ci chiedono sono in termini di velocità, di mantenimento di efficacia e di sicurezza sempre crescente. Per rispondere a queste esigenze terapeutiche nuove molecole, come il Bimekizumab, hanno un comportamento estremamente flessibile e una efficacia estremamente rapida e significativa”.
Secondo Dapavo i vantaggi della molecola sono tre: la rapidità,perché nel giro di poche settimane, dopo due sole somministrazioni il paziente si vede totalmente pulito almeno nel 60% dei casi; l’efficacia a lungo termine, perché la psoriasi è una malattia cronica e si deve assicurare una risposta terapeutica prolungata nel tempo; infine, la possibilità di modificare a seconda delle esigenze la terapia allungando anche i tempi di somministrazione “arrivando al risultato di fare sentire il paziente non più malato di psoriasi, ma l’obiettivo è fargli dimenticare la patologia” ha concluso Paolo Dapavo.
Centri di riferimento indispensabili per la presa in carico dei pazienti e nuove terapie: ne ha parlato Paola Savoia, Delegato SiDeMaST Regione Piemonte e Direttore SCDU di Dermatologia AOU Maggiore della Carità di Novara. “La frequenza della psoriasi, il notevole impatto di questa patologia sulla qualità di vita e la frequente associazione con comorbidità sistemiche potenzialmente invalidanti rendono indispensabile la presa in carico dei soggetti affetti da parte di centri di riferimento, e il loro trattamento continuativo, anche dopo la remissione delle lesioni cutanee – spiega Savoia -. Negli ultimi anni, le opzioni terapeutiche disponibili per il trattamento della psoriasi sono incrementate, e ai farmaci sistemici “convenzionali” sono stati progressivamente affiancati numerosi farmaci “biologici”, in grado di agire in maniera specifica sui meccanismi molecolari alla base dei fenomeni infiammatori che caratterizzano questa patologia, garantendone un migliore e più rapido controllo, con minori effetti collaterali. La personalizzazione del trattamento, tenendo conto delle caratteristiche cliniche del paziente (età, sesso, eventuali comorbidità associate, ecc.) e delle diverse modalità e tempi di somministrazione dei farmaci incrementa l’aderenza al trattamento e quindi le possibilità di ottenere un rapido e adeguato controllo della patologia, oltre a consentire l’ottimizzazione delle risorse sanitarie”.
I NUMERI DELLA PSORIASI
La maggior parte delle persone colpite da psoriasi soffre della forma più comune, la psoriasi a placche lieve/moderata, mentre circa il 20% è colpito da una forma grave che si manifesta con placche eritemato-desquamative localizzate su diverse superfici del corpo e che possono apparire in qualsiasi periodo della vita, in entrambe i sessi: dalle pieghe cutanee alle zone palmo plantari, dal cuoio capelluto al volto, dalle unghie alle mucose.
Nel 30% dei pazienti la psoriasi ha carattere familiare e molte evidenze la indicano come malattia sistemica con diverse comorbilità (alterazioni distrofiche delle unghie; artropatie; uveiti; malattie infiammatorie croniche intestinali; malattie metaboliche e cardiovascolari; disordini psichiatrici; apnee notturne; osteoporosi; Parkinson).
Alcuni passaggi chiave che possono incidere sulla progressione della malattia e ridurre l’efficacia delle terapie sono: correggere stile di vita e fattori di rischio (fumo, alcool, sovrappeso, sindrome metabolica, depressione); intervenire rapidamente e con una terapia che mantenga la sua efficacia nel tempo(durability); per misurare la gravità della malattia, monitorarne l’evoluzione nel tempo nonché l’efficacia delle terapie si utilizza un combinato di elementi: l’estensione della patologia, la sede delle lesioni, il grado di infiammazione e i sintomi, la risposta al trattamento, la durata della malattia, l’impatto sulla qualità della vita.
«La piscina riabilitativa dell’Unità Spinale del Cto di Torino è operativa, le prime terapie sono in programma. Le operazioni necessarie alla piena ripresa delle attività sono iniziate la scorsa settimana con la verifica della funzionalità degli impianti e la sanificazione dell’area. La riapertura della struttura, programmata per l’ultima settimana di agosto, ha subito un rinvio a causa di una recrudescenza del Covid. Nello stesso periodo, proprio a causa dell’aumento dei contagi e dei ricoveri, anche la chiusura dei reparti Covid di Cto e Molinette è stata differita».
Così l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, rispondendo ad un’interrogazione sulla ripresa del servizio.
«Per quanto riguarda, invece, la riapertura, anche parziale, del reparto al secondo piano dell’Unità Spinale – continua l’assessore -, l’Azienda aveva già comunicato lo scorso aprile alle Associazioni dei pazienti mielolesi l’impossibilità che essa avvenisse prima della fine dell’estate».
A Torino arrivano 100 nuove bikes TIER
TIER Mobility, fornitore leader in Europa e nel Mondo di soluzioni di micro-mobilità condivisa, completa l’offerta già esistente a Torino di 500 e-scooter con 100 e-bikes.
“Ampliando ulteriormente l’offerta dei servizi di microbilità con l’arrivo di 100 e-bikes sulle strade di Torino, vogliamo andare incontro alle esigenze degli utenti che da oggi avranno la possibilità di scegliere il servizio di mobilità in sharing più adatto ai loro spostamenti” Commenta Saverio Galardi, General Manager Italia di TIER. “Il nostro obiettivo è di estendere il nostro servizio intermodale anche ai comuni dell’hinterland, incentivando così strategie di trasporto sostenibile adatte alle necessità di lavoratori e studenti. Inoltre, per limitare l’utilizzo di auto private e ridurre il traffico cittadino, intendiamo integrare i nostri servizi con quelli del trasporto pubblico e per farlo stiamo lavorando affinché i nostri mezzi siano presenti in tutti i principali snodi di raccordo come metro, treni e bus.”
Con l’obiettivo di garantire un sistema di mobilità intermodale, smart e sicuro all’interno del capoluogo piemontese, TIER prevede di ampliare gradualmente la flotta fino a 500 bici elettriche entro marzo 2023.
Ragazzo travolto dal tram è grave al Cto
Nel pomeriggio un giovane è stato travolto da un tram della linea 16 in corso Regina Margherita. Il ragazzo, di 23 anni, è stato investito all’incrocio con via Aquila, le cause sono all’esame della polizia municipale. È ricoverato all’ospedale Cto in condizioni gravi. Anche l’autista del tram è stato portato all’ospedale Gradenigo per lo stato di choc.
Addio allo storico tifoso di calcio
Numerosi i tifosi dell’Alessandria Calcio che hanno scritto sui social messaggi di cordoglio per Mario Di Cianni, Fondatore degli Ultras 74 e Slo della società grigia, scomparso domenica. È stato ricordato lunedì sera al Santo Rosario nella chiesa di San Rocco, alle 19. Oggi, martedì, alle 15, sempre nella chiesa di San Rocco, si terrà il funerale.
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Torino: ricercato arrestato dalla Polizia
Uomo si sdraia sui binari e muore sotto il treno
A Carmagnola un uomo è morto ieri travolto da un treno sulla linea Torino-Fossano-Cuneo. Sono in corso accertamenti della Polfer ma si tratta di un suicidio: il macchinista lo ha visto sdraiarsi sui binari all’ultimo momento e non ha fatto in tempo a fermare il convoglio. La circolazione ferroviaria è rimasta interrotta per un paio d’ore.
Mercoledì apertura straordinaria ufficio passaporti
La Questura informa l’utenza che al fine di agevolare i cittadini residenti nella provincia di Torino è stata disposta la quarta apertura straordinaria dello sportello dell’Ufficio Passaporti della Questura, sito in Piazza Cesare Augusto 5, per la giornata di mercoledì 28 settembre p.v. orario 15-18, dedicata esclusivamente alla presentazione dell’istanza per il rilascio del passaporto di coloro che non sono riusciti a richiedere un appuntamento sull’Agenda on line e devono partire entro l’11 dicembre 2022.
In questa giornata l’utente può presentare l’istanza senza prenotazione dell’appuntamento sull’Agenda online del sito istituzionale della Polizia di Stato, recandosi presso l’Ufficio portando con se tutta la documentazione richiesta consultabile sul sito della Polizia di Stato all’indirizzo www.poliziadistato.it.
L’iniziativa è replicata per le stesse motivazioni evidenziate quando sono state pubblicizzate le precedenti aperture straordinarie del 16 e 21 luglio u.s. e del 8 agosto 2022: aumento esigenze dell’utenza di ottenere o rinnovare il passaporto – fenomeno che ha interessato l’intero territorio nazionale – determinato, in particolare, dal rinnovato desiderio di trascorrere vacanze all’estero dopo le restrizioni determinate dalla pandemia da covid-19, nonché dalla necessità di munirsi del documento per l’espatrio anche per recarsi nel Regno Unito imposto dalla “Brexit”.
Il rilascio del passaporto avverrà secondo tempistica ordinaria, con facoltà, al momento di presentazione dell’istanza, di delegare una persona di fiducia per il ritiro o di chiederne la spedizione al proprio domicilio tramite assicurata postale.
Nei casi di dimostrata urgente necessità, riconducibile ai soli motivi di salute, di lavoro o studio, la gentile utenza è invitata a consegnare al momento della presentazione dell’istanza la documentazione che attesti l’urgente necessità.