Basta spaccio, basta degrado, sabato 20 maggio prossimo intorno al cuore del Quartiere Valdocco , all’angolo con via Ravenna, si terrà una manifestazione contro lo spaccio e la delinquenza
‘Basta spaccio, basta degrado’, è ciò che chiedono i residenti del Quartiere Valdocco di Torino. Hanno dato vita a una manifestazione sabato 20 maggio prossimo, a partire dalle 10, che si snoderà intorno a corso Principe Oddone. A organizzare la manifestazione sono cittadini e comitati.
L’incontro avverrà all’incrocio con via Ravenna, che rappresenta purtroppo un punto nevralgico dell’espandersi di questi fenomeni.
L’iniziativa è nata dalla volontà di alcuni cittadini di cercare di giungere a una risoluzione del dilagante disagio che affligge questa parte di corso Principe Oddone. Da anni, infatti, spacciatori e tossicodipendenti hanno ormai preso il sopravvento, senza tenere in alcun conto gli esposti e denunce e l’installazione di telecamere di sorveglianza. A promuovere l’iniziativa è il comitato Oddone-Savigliano e alla manifestazione e sono invitati tutti coloro che abitano o lavorano nella superficie compresa tra corso Principe Oddone, via Ciriè, via Cigna e corso Regina Margherita. Sarà allestito anche un banchetto per proseguire la raccolta di firme già avviata nei giorni corsi, per chiedere alle istituzioni maggiore attenzione.
Proprio lo scorso marzo in via Brindisi tre pusher si sono azzuffati in piena notte, svegliando i residenti, che sono riusciti a riprendere la rissa con il telefonino.
La presenza in zona di spacciatori alimenta quella della tossicità e delle persone sbandate.
MARA MARTELLOTTA
Signor ministro,
Ma la situazione oggi è desolante. Le fotografie scattate lo dimostrano. Il cimitero degli eroi e’ in condizioni di abbandono non solo per l’erba alta che impedisce di leggere le parole Milite Ignoto. Le scritte a volte sono illeggibili e anche le poche e scarne indicazioni stampate sono state rovinate dall’acqua pur in tempi di siccità. Il ricordo del 1921 e del 2021 non c’è più. Gli studenti in visita (neppure tutti) vengono accompagnati dai loro docenti per pochi minuti al cimitero.
Le parole che ho sentito da alcuni maestri mi hanno indignato per l’ignoranza storica o la solita malafede che porta a vedere tutto ciò che e’ sacrificio per la Patria come bolsa retorica patriottarda e guerrafondaia. Nella basilica attigua le visite sono state giustamente ampie e dettagliate anche perché il patrimonio archeologico e’ oggetto di cure neppure confrontabili. Allo shop del Museo ho visto tanti oggetti in vendita, perfino degli accendini con l’immagine della basilica, ma non ho trovato nulla sul Milite Ignoto o su Maria Bergamas che lo scelse nel 1921.


