CRONACA- Pagina 758

Truffe agli anziani: in carcere finti carabinieri

Gli investigatori della Polizia di Stato deputati alla prevenzione e repressione del fenomeno dei reati predatori in danno di soggetti appartenenti alle “fasce deboli”, hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Torino a carico di due soggetti, C. G. (classe 1967) e C.V. (classe 1996), padre e figlio di origini sinti, entrambi già detenuti presso la locale Casa Circondariale in quanto sottoposti alla custodia cautelare in carcere a seguito del loro arresto in flagranza, operato dai medesimi investigatori in data 31 marzo 2022, per un furto in abitazione in danno di un’anziana (classe 1942) alla quale erano stati sottratti monili in oro per un valore di circa 10.000 euro.

L’attività di indagine, culminata nella misura cautelare, veniva svolta sotto il costante coordinamento della locale Procura della Repubblica (Gruppo Criminalità Organizzata, Comune e Sicurezza Urbana) e aveva preso avvio a seguito di un furto in abitazione commesso a Torino, in data 9 ottobre 2021, da un falso Carabiniere. Nello specifico, la vittima (classe 1938), residente nel quartiere Mirafiori, aveva raccontato di essere stata avvicinata nei pressi del portone del proprio condominio da un sedicente Carabiniere che, dopo essersi qualificato, le aveva riferito che erano stati commessi dei furti e di dover effettuare un controllo all’interno della sua abitazione per verificare se anche lei era stata derubata. L’uomo, carpita la fiducia della donna, era riuscito ad entrare in casa della donna, ove era presente anche il marito (classe 1935), e asserendo che i “ladri” erano riusciti ad entrare nel loro appartamento passando dal balcone, aveva invitato l’anziana ad accompagnarlo sul terrazzo ove le aveva fatto notare un orologio ed una agenda in terra; oggetti che erano stati evidentemente spostati poco prima dal finto Carabiniere, per simulare il furto.

A quel punto il sedicente militare aveva comunicato all’anziana che avrebbe contattato sua figlia, simulando una telefonata con quest’ultima, e contestualmente aveva invitato la vittima a verificare in sua presenza se i soldi ed i monili custoditi in casa fossero ancora al loro posto; quindi se ne era impossessato, non appena la donna si era distratta, dileguandosi.

Poichè all’interno dell’abitazione dei due anziani era presente un apparato di registrazione audio/video a controllo remoto, che aveva registrato tutte le fasi salienti del delitto, gli investigatori potevano osservare la condotta dell’uomo che aveva raggirato, con estrema scaltrezza e capacità, i due coniugi, trattenendosi nell’alloggio per una decina di minuti, fino a quando era riuscito ad impossessarsi del bottino senza farsi notare.

La successiva attività di indagine permetteva di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di C.G. che, secondo gli investigatori, fingendosi carabiniere avrebbe posto le   condotte criminose in concorso con il figlio, relativamente al quale sussistono elementi tali da ritenere che avrebbe svolto il ruolo di autista, dell’autovettura usata per recarsi nelle zone mercatali, ove venivano avvicinate le vittime, e di “palo” mentre il genitore perpetrava l’odioso reato.

Precisamente, nel provvedimento eseguito dalla Squadra Mobile, secondo l’ipotesi dell’accusa, C.G. è ritenuto responsabile del furto in abitazione commesso in data 9.10.2021 e di altri tre tentativi di furto, perpetrati tutti in danno di vittime ultraottantenni, in Rivoli (TO) e Torino, nelle date del 25.02.2021, 12.03.2022 e 31.03.2022, gli ultimi due in concorso con il figlio C.V., tutti accomunati dal descritto modus operandi.

Azienda in fiamme, nube di fumo su Torino

Un incendio è divampato  alla periferia nord di Torino, in via della Barberina. In fiamme materiali depositati all’esterno di un capannone industriale. I Vigili del fuoco del comando di Torino sono intervenuti con diverse  squadre e il nucleo Nbcr – Nucleare biologico chimico radiologico.

Abbandonati in un campo 21 cuccioli: altri 9 sono morti

Sono tutti da adottare i 21 cuccioli di cane maremmano, trovati con le  loro mamme in un campo di Nichelino.

E’ indagato  il proprietario del fondo agricolo, infatti oltre ai  21 cani ne sono stati scoperti altri 9 morti. I cuccioli sono stati trasferiti al canile di Chieri.

Il Comune lancia un appello per l’adozione.

(foto archivio)

Periferie più pulite: accordo Comune – Amiat

Facendo seguito all’incontro tenutosi alcune settimane fa, Città di Torino e Amiat Gruppo Iren hanno concordato un piano di ottimizzazione dei servizi di igiene del suolo nell’ambito del Contratto di Servizio in essere.

Il piano è focalizzato su un potenziamento della pulizia delle periferie comprendente operazioni di spazzamento manuale e di rimozione di rifiuti minuti,  con particolare attenzione
alle zone servite dalle ecoisole smart, dove saranno intensificati i monitoraggi. Nel periodo primaverile ed estivo saranno incrementati i passaggi presso i parchi cittadini quando la maggiore frequentazione, che si registra nei mesi più caldi, comporta un peggioramento della pulizia. Verrà inoltre rafforzata la raccolta delle foglie nel periodo autunnale/invernale al fine di diminuire la permanenza al suolo degli accumuli, mentre le principali piste ciclabili presenti in città saranno oggetto di un servizio aggiuntivo di pulizia con l’impiego di spazzatrici elettriche. Queste azioni saranno sostenute anche da un progressivo incremento dei livelli occupazionali così come previsto nel piano industriale Iren al 2030 presentato negli scorsi mesi. Nei prossimi mesi la Città di Torino inoltre valuterà con l’azienda possibili variazioni al contratto di servizio attualmente in essere al fine di rendere ancora più capillare ed efficiente l’attività di igiene urbana. In vista dei grandi eventi che prossimamente interesseranno Torino ed il suo territorio, l’Amministrazione organizzerà a breve una cabina di regia con Amiat Gruppo Iren e GTT per l’attuazione ed il monitoraggio di tutti gli interventi necessari a rendere la città pronta ad accogliere i numerosi visitatori e turisti attesi.

A Chieri inaugurate le “panchine tricolore”

“GIARDINO 19 APRILE”: 

“LIBERAZIONE DI CHIERI” È IL PATTO DI CONDIVISIONE SIGLATO TRA COMUNE ED ANPI

In corso Torino tre panchine ricordano i partigiani chieresi

 

Il 19 aprile del 1945 diverse formazioni partigiane al comando di Vincenzo Modica “Petralia” attaccarono il presidio di Chieri. Lattacco cominciò alle ore 12, i fascisti si arresero dopo un breve combattimento ed il Comandante “Barbato”, ovvero Pompeo Colajanni, pronunciò dall’Albergo dei Tre Re di piazza Cavour il primo discorso della Libera Città di Chieri.

Oggi il “Giardino 19 aprile”, in corso Torino all’altezza del civico 17, ricorda il giorno della Liberazione di Chieri: qui sono state tinteggiate e decorate dai volontari dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia-Sezione di Chieri) tre panchine tricolore, inaugurate ieri alla presenza del Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero, del vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte e Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Daniele Valle, del Presidente Anpi Provinciale di Torino Nino Boeti e della Presidente Anpi di Chieri Elda Gastaldi. Erano presenti anche i consiglieri comunali Franco Bosco, Claudio Martano, Daniela Sabena ed il Sindaco di Riva presso Chieri Lodovico Gillio.

Il Comune di Chieri, infatti, ha siglato con l’ANPI Sezione di Chieri il patto di condivisione “Liberazione di Chieri”, finalizzato a migliorare la fruibilità ambientale e la qualità dell’area verde di Corso Torino a beneficio della collettività. L’Anpi ha preso in carico la manutenzione e la pulizia di questo spazio pubblico (rasatura dell’erba e messa a dimora di nuove piante ornamentali), ma soprattutto i volontari hanno riqualificato le tre panchine presenti, con un intervento di tinteggiatura e di decorazione, installando targhette commemorative e relativi QR Code che rinviano a schede informative sulla Liberazione di Chieri, sul “Comandante Tarzan” Beppe Gastaldi e sulle Staffette partigiane.

«Chi si ferma in questo piccolo parco può così ricordare i partigiani chieresi, che hanno liberato la nostra città, il “Comandante Tarzan”, il vigile del fuoco Beppe Gastaldi, che per tanti anni è stato attivo nella nostra comunità (e fondatore dell’Anpi locale) e l’importante contributo dato dalle donne alla Resistenza-commenta il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO-Siamo grati all’Anpi, che si sta prendendo cura di questa area verde attraverso un ‘patto di condivisione’. Sono oltre venti i ‘patti’ operativi a Chieri, sono esempi di cittadinanza attiva e di partecipazione dal basso, grazie ai quali la nostra città cresce e diventa migliore».

«Queste panchine sono “tricolore” e trasmettono un messaggio educativo importante, perché la Liberazione è la Festa di tutti gli italiani-ha sottolineato il Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Daniele Valle-L’Italia si è liberata grazie ai partigiani, grazie ai militari che hanno combattuto a fianco degli Alleati, grazie a chi si rifiutò di aderire alla Repubblica di Salò e grazie a tutti coloro che con piccoli gesti di resistenza quotidiana hanno dato il loro contributo ad un più grande progetto di Resistenza diffusa. Purtroppo, questa convinzione non appartiene ancora a tutti e c’è chi continua a vedere nel 25 aprile una data divisiva e una festa ‘di parte’».

Nel suo intervento Nino Boeti ha ricordato Pompeo Colajanni “Barbato” e Vincenzo Modica “Petralia”, «due dei seimila meridionali che dopo l’8 settembre scelsero di restare al Nord e combattere il nazifascismo, e Vincenzo Modica ebbe l’onore di portare il Tricolore nella straordinaria sfilata dei partigiani il 6 maggio nella Torino liberata», il chirurgo Giacinto Giordano, che curò molti partigiani, ed Angelo Menzio, l’ultimo sindaco prima del Ventennio, che si oppose alle minacce degli squadristi e poi fu primo sindaco della Chieri liberata.

Elda Gastaldi nel suo saluto ha ricordato anche il vice Sindaco e assessore di Chieri Emilio Baletti, giustiziato nel campo di detenzione di Fossoli, e Domenico Acino, partigiano caduto durante la liberazione di Torino, e le tante staffette partigiane «senza le quali la guerra partigiana sarebbe stata inattuabile, infatti, erano loro che portavano le comunicazioni, gli ordini e le armi ai gruppi partigiani e conducevano i partigiani sbandati alle formazioni di zona. Catturate, orribilmente torturate e giustiziate, solo 19 di loro vennero decorate al valor militare, ma innumerevoli sono state le donne, madri, sorelle, fidanzate e suore, che hanno curato, rifocillato e nascosto i partigiani».

Le celebrazioni del 77° anniversario della Liberazione proseguono a Chieri con il seguente programma:

 

Venerdì 22 aprile, ore 17,30, Centro Giovanile Arka, piazza Caselli 19

Restituzione cittadina da parte dei giovani partecipanti al Treno della Memoria 2022

 

Lunedì 25 aprile

Ore 9,15 Parco della Rimembranza, cerimonia dell’Alzabandiera

Ore 9,30 Santa Messa al Mausoleo dei Caduti Partigiani

Ore 10,30 Sfilata fino al Monumento dei Caduti in Piazza Duomo e cerimonia istituzionale con deposizione della corona

Venerdì 29 aprile

José Domingo Molas: dalla Guerra del Chaco alla Resistenza in Piemonte

Spettacolo Teatrale di e con Marco Gobetti

monologo ispirato al saggio “José Molas, salesiano” di Dario Rei e al diario “Polvareda de bronce: en los caminos trágicos del Chaco paraguayo” di José Domingo Molas

ore 10.30 Auditorium Rosario Livatino (Liceo Monti), riservato alle scuole

ore 21.00 Sala della Conceria, Via Conceria 2, aperto al pubblico. Ingresso gratuito.

Ore 18,00-Sala della Conceria, Via Conceria 2

Guerre, Resistenza e solidarietà consapevole

Intervengono al dibattito:

Don Eligio Caprioglio (direttore Comunità Salesiana di Chieri),

Elda Gastaldi (presidente ANPI Chieri),

Mario Renosio (direttore ISRAT – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Asti);

modera Enrico Bassignana (giornalista).

Durante il dibattito, letture da “Vita di chirurgo fra i partigiani” di Giacinto Giordano, a cura di M. Gobetti.

 

Focus settimanale Covid e vaccini: in Piemonte incidenza tra le più basse in Italia

I valori del Piemonte si confermano, insieme alla Valle D’Aosta e alla Provincia autonoma di Trento, tra i più bassi in Italia: con un’incidenza di 531,3 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana 11-17 aprile), a fronte del valore nazionale di 691.8.

L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 18 aprile si attesta al 10,8% (è il valore più basso d’Italia insieme a Lombardia e Veneto) e quella delle terapie intensive al 3,7% (a fronte di un valore nazionale del 4,1%), mentre la positività dei tamponi è all’8%.

SEQUENZIAMENTO ACQUE REFLUE: DOMINANZA DELLA VARIANTE OMICRON BA.2

Dai dati diffusi da Arpa oggi, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue riferiti ai campioni dell’ultima settimana (prelevati il giorno 11 aprile nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara) hanno evidenziato tutti la dominanza della variante Omicron BA.2.

Continuano a non essere rilevate mutazioni specifiche appartenenti alla sottovariante Omicron BA.3.

Per quanto riguarda le ricombinanti (ad esempio XA, XB, XC, XD, XE, XF) riscontrate in singoli tamponi nasofaringei, non se ne rileva ancora una dominanza nei campioni di acque reflue dei depuratori piemontesi controllati.

VACCINAZIONI
L’84,3% dei cittadini piemontesi oltre i 5 anni di età ha concluso il ciclo primario con monodose o doppia dose (il 96,2% di coloro che hanno aderito, ovvero 3,7 milioni su 4,2 di platea complessiva).

La somministrazione di oltre 2,8 milioni di terze dosi pone il Piemonte in testa alla classifica delle Regioni italiane più grandi, come risulta dai dati della Fondazione Gimbe aggiornati al 19 aprile.

Sono invece circa 22 mila ad oggi le quarte dosi somministrate alle platee autorizzate a livello nazionale: immunodepressi, over 80, Rsa, fragili over 60 con specifiche patologie.

Gli immunizzati naturalmente, cioè le persone che non hanno aderito ma hanno avuto il Covid negli ultimi sei mesi, sono 171.000, tra cui 47.000 tra i 5 e gli 11 anni e 40.000 over50.

I non aderenti sono al momento 360.000, tra i quali 113.000 nella fascia tra 5 e gli 11 anni e 105.000 over50.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dall’11 al 17 aprile i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 3243,3.

Suddivisi per province: Alessandria 379.4, Asti 202.1, Biella 115.3, Cuneo 337.9, Novara 209.7, Vercelli 114.7, Vco 116, Torino città 578, Torino area metropolitana 1098.9.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 22.703 (+1422). Questa la suddivisione per province: Alessandria 2.656 (-123 rispetto alla settimana precedente), Asti 1415 (+157), Biella 807 (+123), Cuneo 2365 (+350), Novara 1468 (-103), Vercelli 803 (+90), Vco 812(+19), Torino città 4046 (+331), Torino area metropolitana 7692 (+485).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dall’11 al 17 aprile l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 531,3, in crescita seppur contenuta (+6,7 %) rispetto ai 498 della scorsa settimana.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 385,4 (+8,8%).

Nella fascia 25-44 anni l’incidenza è 551,4 ( +0,8%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 516,1 (+5,5%).

Nella fascia 60-69 anni l’incidenza è 499,9 (+14%).

Tra i 70-79 anni l’incidenza è 479,7 (+21 %).

Nella fascia over80 l’incidenza è 552,3 (+21,9%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE
In età scolastica, nel periodo dall’11 al 17 aprile, l’incidenza, ovvero i nuovi casi settimanali su 100 mila per le specifiche fasce di età, si presenta sostanzialmente stazionaria nelle classi di età 0-5 e 14-18 anni, mentre presenta una moderata riduzione soprattutto nelle classi di età 6-13 anni, rispetto alla settimana precedente. Nella fascia 0-2 anni l’incidenza è di 344 (-5,6%).

La fascia di età 3-5 anni registra un’incidenza di 299,7 (+1%).

Nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 463,5 (-16,6%).

Nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 494,2 ( -12,2%).

Nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 386,6 (+1,5%).

“Poliziotti degli Uffici Passaporti allo stremo e cittadini esasperati”

Lo avevamo già scritto, lo avevamo già segnalato in tutti modi: la situazione relativa al rilascio dei passaporti è impressionante.

I cittadini devono attende tempi biblici di oltre 5 mesi di attesa, solo per la prenotazione e almeno altri 30 giorni per il rilascio: in pratica 6 mesi. Una lunga esasperante attesa per poter godere del diritto di andare in quei paesi dove il passaporto è indispensabile; un diritto, tra l’altro, dal costo non proprio irrilevante di circa 100 euro a persona.

Lunghe code davanti agli Uffici di polizia, nonostante il grande sforzo organizzativo dei poliziotti che, oltre alle pratiche dei passaporti, durante la settimana devono svolgere anche altri servizi di istituto, tra i quali quelli di OP. Un impiego extra ufficio che impedisce di fatto, nonostante il massimo impegno, la trattazione delle esorbitanti pratiche dei passaporti in corso. Un lavoro estenuante a cura di pochi poliziotti che devono sopperire a migliaia di richieste per passaporti, pratiche amministrative e porti d’arma. Quest’ultimo, poi, uso caccia, con costi pari a circa 300 euro ciascuno.

Non è pensabile garantire servizi ai cittadini in questo modo e non è concepibile sfruttare i lavoratori di polizia a causa di una poca lungimiranza di chi, negli ultimi decenni, non si è preoccupato minimamente di rimpolpare gli organici dalla polizia di Stato. Questo prezzo lo pagano adesso sulla loro pelle i poliziotti bersagli, in alcuni casi, degli sfoghi e delle preoccupazioni dei cittadini.

Nulla possono i poliziotti su questi ritardi, men che meno l’autorità’ di P.S.; la responsabilità di queste lungaggini è da addebitare ad una politica miope e sorda alle istanze più volte addotte dal SIULP e che, solo negli ultimi anni, sta cercando di recuperare il tempo

perduto con nuove assunzioni, per quanto purtroppo ancora insufficienti.

Poliziotti allo stremo per l’iper lavoro e cittadini preoccupati e legittimamente incavolati: naturalmente i responsabili per quanto noti sono già dimenticati…

Il Segretario Generale del Siulp di Torino Eugenio Bravo

Bimbo di due anni muore schiacciato da trattore

Un bambino di due anni, ferito gravemente dopo essere stato travolto da un trattore  è stato portato dai familiari al Pronto Soccorso dell’ospedale di Saluzzo. Inutile  il tentativo dei medici di salvargli la vita. I carabinieri  stanno indagando sull’accaduto. L’ipotesi, in fase di accertamento, indicherebbe la causa della morte come incidente all’interno dell’azienda agricola di famiglia.

Focus Covid in Piemonte: martedì 19 aprile

Martedì 19 aprile

Situazione epidemiologica

Positivi: 3.579 (di cui 3.238 a test antigenico)
Positivi/tamponi: 14,2%
Tamponi: 25.166 (di cui 23.387 test antigenici)
Ricoveri ordinari: 771 (+39 rispetto a ieri)
Ricoveri Terapia Intensiva: 24 (+1 rispetto a ieri)
Decessi: 3

Muore pedone investito da camion

Nel primo pomeriggio di oggi, in Via Madonna delle Rose, per cause ancora da accertare, un uomo è stato investito da un mezzo pesante in manovra in prossimità di un supermercato.
Sul posto sono immediatamente intervenuti la Polizia Locale e l’autoambulanza del 118, ma per l’anziano di nazionalità italiana non c’è stato nulla da fare. I soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

Michele Chicco