CRONACA- Pagina 738

Focus Covid, la situazione a Torino e in Piemonte

/

In Piemonte la curva dei contagi presenta un andamento in crescita, seppure più contenuta rispetto al periodo precedente di osservazione.

L’andamento nella nostra regione è leggermente inferiore a quello nazionale.

L’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 9,5%, quella dei posti letto in terapia intensiva si attesta al 3,2 %, mentre la positività dei tamponi è al 15,6%.

CONFERMATA LA DOMINANZA DI OMICRON 5

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 14 novembre evidenziano la dominanza delle sottovarianti di Omicron BA.5 in tutti i depuratori.

Per quanto riguarda il depuratore di Cuneo, dall’analisi bioinformatica emerge che un terzo delle mutazioni utilizzate per identificare la sottovariante dominante appartiene alla sottovariante BA.5.3. Il laboratorio di Virologia ambientale di Arpa Piemonte monitorerà l’evolversi della variante dominante nei prossimi campionamenti.

Sono state poi identificate nel depuratore di Alessandria mutazioni specifiche ed univoche con bassa frequenza della sottovariante di Omicron BA.2.75, Omicorn BA.4 e le sue sottovarianti.

Non si osservano mutazioni specifiche per le sottovarianti Omicron BA.1, BA.3, BA.2.12.1 e BG.

Vaccinazioni
Tra venerdì 18 e giovedì 24 novembre sono state vaccinate 34.661 persone: 99 hanno ricevuto la prima dose, 223 la seconda, 919 la terza, 24.128 la quarta, 9.292 la quinta.
Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.600.343 dosi, di cui 3.344.005 come seconde, 2.958.628 come terze, 662.468 come quarte, 28.691 come quinte.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 18al 24 novembre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 2.376. Suddivisi per province: Alessandria 230, Asti 98, Biella 75, Cuneo 197, Novara 175, Vercelli 81, VCO 71, Torino città 559, Torino area metropolitana 836.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 16.631 (+1.419).
Questa la suddivisione per province: Alessandria 1.612 (+122), Asti 687 (+11), Biella 527 (+34), Cuneo 1.379 (+225), Novara 1.226 (+76), Vercelli 565 (+31), VCO 498 (+121), Torino città 3.915 (+331), Torino area metropolitana 5.855 (+396).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 18 al 24 novembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 391.1 con andamento crescente (+9,3%) rispetto ai 354.7 dei sette giorni precedenti.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 197.2 (+0,6%).

Nella fascia 25-44 anni è 372.6 (+12,9 %).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 481.4 (+ 12,6%).

Nella fascia 60-69 anni è 492.9 (+10,3%).

Tra i 70-79 anni è 493.3 (+ 6,6%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 485.7 (+4,8%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

In età scolastica, nel periodo dal 18 al 24 novembre, l’incidenza rispetto ai sette giorni precedenti è in calo nelle fasce 3-5 anni e 11-13 anni.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 121.3 ( +8,7%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 36.4 (-34,5%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 105.9 (+20,6%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 157.9 (19,7%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 190.7 (+0,8%).

Donna sorpresa a rubare al supermercato: arrestata

La sorveglianza l’ha sorpresa mentre cercava  di rubare al supermercato Tigros a Novara nei giorni scorsi. La polizia ha arrestato una donna di 53 anni per rapina impropria. Verrà processata per direttissima.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

I Comuni dicono no al blackfriday sulle piattaforme online

Il #blackfriday è solo nei negozi del tuo territorio. Gli acquisti solo sotto casa,
e non sulle grandi piattaforme di logistica e mega siti web.

Salviamo con Uncem i negozi, che nei paesi sono sempre meno, più deboli,
visto che oltre 200 Comuni in Italia non hanno più negozi e bar.
Altri 500 sono a rischio desertificazione commerciale.
Il black friday on line è distruttivo per l’economia delle città e dei paesi.

Uncem diffonde un appello e una campagna di marketing territoriale, da far circolare ovunque, da affiggere nei negozi e nei bar.
Per un invito a tutti a comprare nei negozi del proprio territorio, a comprare sotto casa. Sempre di più. Diciamolo sui social.
Quando Uncem lanciò, con le Camere di Commercio, la campagna ‘Compra in valle, il tuo paese, la montagna vivrà’, dieci anni fa,
vi è stata una grande attenzione culturale, mediatica, che è cresciuta. Ripartiamo oggi nella settimana del #blackfriday.
Da fare, come gli acquisti di Natale, nei negozi della valle, del territorio, dei paesi e delle città.

Il #blackfriday è solo nei negozi del tuo territorio.

Torino e Milano più vicine con il nuovo treno Rock

/

Da lunedì, 28 novembre, un nuovo treno Rock viaggerà sui binari della linea Torino-Milano. A presentarlo, questa mattina in stazione a Porta Nuova, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in compagnia dell’Assessore ai Trasporti, Marco Gabusi insieme a Sabrina De Filippis, Direttore Business Regionale di Trenitalia e Marco Della Monica, Direttore regionale Trenitalia Piemonte.

Con il Contratto di Servizio Ferroviario Metropolitano – stipulato a ottobre 2020 – e con l’avvio del nuovo Contratto di Servizio Ferroviario Regionale firmato lo scorso mese di ottobre 2022- il totale degli investimenti attivati in Piemonte ammonta a 953 milioni di euro.

“Abbiamo messo in campo per il Piemonte – ha assicurato Sabrina De Filippis, Direttore Business Regionale di Trenitalia – un ingente piano di investimenti, grazie al quale potremo proseguire il programma di rinnovo della flotta dei treni metropolitani e regionali già iniziato a gennaio 2021 e migliorare gli standard qualitativi per una mobilità sempre più sostenibile dal punto di vista non solo ambientale ma anche sociale ed economico”.

Ai 38 nuovi treni (29 Rock e 9 Pop) made in Italy di nuovissima generazione previsti nel Contratto SFM si aggiungono 33 (9 Rock e 24 Pop) del nuovo Contratto SFR.

Nei prossimi anni, l’entrata in servizio dei 71 nuovi treni -moderni e green- permetterà di ridurre drasticamente l’età media dei treni che circoleranno in Piemonte: sulle linee del Servizio Ferroviario Regionale con la completa sostituzione dei treni tipo Media Distanza: l’età media passerà dagli attuali 26,7 anni a 14,3 anni e sulle linee del Servizio Ferroviario Metropolitano si raggiungerà l’età media di 3,5 anni.

Con l’arrivo del decimo treno oggi prosegue la consegna di nuovi e moderni convogli con i quali Trenitalia (Gruppo FS) intende ammodernare la flotta piemontese.

Il nuovo treno Rock, progettato con tecnologie di ultima generazione, permette di ridurre i consumi del 30% rispetto ai treni precedenti ed è composto per il 97% di materiale riciclabili, con punti dedicati alla raccolta differenziata.

SPAZIO E COMFORT

Rock è un treno regionale a doppio piano: può ospitare fino a oltre 1.000 persone (circa 600 sedute) e raggiungere i 160 km/h di velocità massima. I vagoni sono attrezzati con portabagagli e portabici, distribuiti lungo tutto il treno, e sono dotati di punti di ricarica per e-bike o monopattini elettrici. Le poltrone sono provviste di prese di corrente e usb e la climatizzazione interna si autoregola. A bordo treno anche un’area family, e nelle toilette, fasciatoi e porte-enfant.

VIDEO SORVEGLIANZA E INFORMAZIONI

Le 50 videocamere a circuito chiuso in ogni carrozza con riprese live consentono un viaggio in sicurezza, mentre le informazioni ai passeggeri vengono proiettate sui 38 monitor di dimensioni doppie rispetto al passato.

PERSONE A RIDOTTA MOBILITA’

Postazioni per i diversamente abili collocate nelle immediate vicinanze delle porte di accesso e dei servizi igienici permettono di ridurre al minimo gli spostamenti all’interno del treno.

Addio al pasticcere Marco Avidano

Sorrisi, passione, studio e semplicemente voglia di fare il proprio mestiere, il pasticcere. Marco Avidano non amava apparire, ma c’era. E non nascondeva entusiasmo quando poteva avere la possibilità di proporre, nelle manifestazioni di spicco per i maestri lievitisti in giro per l’Italia, la propria pasticceria profondamente sabauda e che si esprimeva, soprattutto nei periodi delle festività, attraverso  la produzione dei suoi soffici lievitati, identitari ,negli ingredienti utilizzati, di una città che alla tradizione dolciaria tipica è molto affezionata. Delle “galuperie” studiate, belle, ma senza ritocchi e che raccontavano i simboli della torinesità in versione dolce. Ed in questo stava la sua genialità: ricordo il dolce col quale si è presentato alla stampa e alla città,  chiamato L219, come il finale del codice fiscale dei nati a Torino, realizzato a partire dai tre ingedienti del bicerin appoggiato su un disco di pasta frolla al ciocccolato.

Tra pochi giorni, proprio su ” Il Torinese” , sarebbe stato l’anniversario della mia prima intervista ” natalizia” a te, a pochi mesi dalla tua apertura torinese, nella storica e commerciale Via Po, e nella quale riponevi tanta fiducia: alla ripresa post covid volevi dare un tuo contributo e credo tu  ci sia riuscito alla grande. Ricordo anche quanta fatica a reperirti : sempre in giro alla ricerca di nuovi prodotti da sperimentare nei tuoi dolci. Ma si sa, il mestiere del giornalista è andare a caccia della notizia e delle storie che fanno la notizia: e tu ne avevi tanti di racconti dolci da scrivere. 
Chissà se stai già pensando al prossimo panettone da farmi raccontare : nel frattempo, mi piace ricordarti con queste parole durante uno dei nostri pochi incontri ma che ti ha subito definito come un pasticcere moderno fortemente ancorato alla tradizione dolciaria sabauda da divulgare in ogni dove, con l’entusiasmo che ti caratterizzava. Anche nei momenti negativi. 
Ciao Marco

Cosa vuol dire Natale per un pasticcere di esperienza come Marco Avidano?

E’ un punto di arrivo dopo quasi sei mesi di lavoro: ricerca delle materie prime, le prove per gli impasti, i test per i vari abbinamenti…soprattutto il periodo estivo è un periodo molto importante per la promozione della mia linea, in particolare dei lievitati per il Natale: la partecipazione agli appuntamenti previsti per gli addetti del settore sono occasioni interessanti per far conoscere il mio modo di lavorare e i prodotti ai quali mi dedico. Ritengo, infatti, che definire le linee di promozione, anticipando i tempi, è tutto tempo guadagnato nel momento in cui il pubblico dovrà recarsi concretamente in negozio ad acquistare. I canali social, per questo, mi hanno aiutato molto.

 
Chiara Vannini

In moto senza assicurazione e patente

Fermato e denunciato dalla Polizia Locale un 46enne residente a San Damiano d’Asti

Sequestrato il motociclo

 

Nei giorni scorsi una pattuglia della Polizia Locale di Chieri, nell’ambito degli abituali controlli di polizia stradale, ha fermato un motociclo che percorreva Corso Matteotti, segnalato dalle strumentazioni di bordo in dotazione al personale come risultante privo di copertura assicurativa, nonché di revisione periodica valida. Alla guida c’era un 46enne residente a San Damiano d’Asti.

 

Durante i controlli di rito emergeva una ben più grave violazione, infatti, il soggetto risultava gravato da provvedimento di revoca della patente datato 2014. Da ulteriori controlli più approfonditi si è accertato che l’uomo era già stato fermato dalla Polizia locale nel giugno scorso. In quel frangente era stato fermato mentre conduceva l’automobile intestata alla moglie ed anche in quella circostanza il veicolo era privo della revisione. Gli agenti, quindi, avevano proceduto con la contestazione delle violazioni di carattere amministrativo, per la revisione, la guida senza patente e l’incauto affidamento contestato alla coniuge.

Come prevede l’art. 116 del Codice della Strada, essendoci recidiva, questa volta, gli agenti hanno proceduto a deferire in stato di libertà il soggetto in quanto la violazione risulta di natura penale, provvedendo, inoltre, a sottoporre il motociclo a fermo amministrativo ed al sequestro finalizzato alla confisca del motociclo per la circolazione senza assicurazione. Il conducente potrebbe rischiare ora l’arresto fino ad un anno.

«È preoccupante il fenomeno di chi guida veicoli non coperti da assicurazione e da revisione regolare-commenta il Comandante della Polizia Locale Luigi VELLA-I dati sono tutt’altro che confortanti, non siamo ancora a fine anno per poter tracciare un definitivo bilancio ma ad oggi la sola Polizia Locale a Chieri ha rilevato e contestato ben 116 violazioni relative alla mancata copertura assicurativa e addirittura 491 risultano essere gli accertamenti in tema di revisione obbligatoria. Bisogna ricordare che la circolazione dei veicoli scoperti di assicurazione produce spesso, in caso di sinistri stradali, la fuga del conducente coinvolto, con chiari effetti negativi non solo in tema di risarcimento del danno».

«Ringrazio il Comandante Luigi Vella e gli operatori su strada per l’importante attività di contrasto e di prevenzione rispetto a condotte sempre più diffuse come la guida di veicoli non assicurati o non revisionati-dichiara l’assessore alla Viabilità ed alla Polizia Locale Paolo RAINATO-I risultati che si stanno ottenendo sono anche il frutto di uno stanziamento di oltre 180mila euro dell’amministrazione comunale per il potenziamento delle dotazioni tecnologiche che consentono in maniera più rapida e certa di individuare i contravventori durante i servizi di pattugliamento. Inoltre, sono stati attivati interventi in diverse zone di Chieri dove vi erano stalli occupati da vetture non assicurate (ad esempio alle Maddalene, zona Parco Levi, dove con il Sindaco abbiamo effettuato un recente sopralluogo). Una procedura lunga e complicata ma anche in questo ambito stiamo conseguendo dei risultati concreti».

Davanti al Martini stalli intelligenti riservati ai disabili in terapia di emodialisi

Sono stati installati nei giorni scorsi a Torino i primi sensori su stalli riservati a persone con disabilità in terapia di emodialisi presso strutture ospedaliere.

Nello specifico si tratta di 3 dispositivi posizionati presso l’Ospedale Martini che rendono di fatto gli stalli interessati “intelligenti”, permettendone un monitoraggio in tempo reale da remoto con l’obiettivo di ottenerne un maggior controllo ed efficienza al tempo stesso, a beneficio sia di utilizzatori che di gestori.

Messa in campo dall’innovativa startup Babilot la soluzione, che si propone come mezzo per la gestione intelligente dei parcheggi per utenti con disabilità, è attualmente e per i prossimi mesi in fase di testing “on the road” grazie al programma di Urban Testing con il quale  CTE NEXT supporta le imprese interessate a co-sviluppare e sperimentare in condizioni reali soluzioni innovative che utilizzino a regime il 5G e una o più tecnologie emergenti nei settori strategici individuati assieme a Città di Torino (Smart Road, Urban Air Mobility, Industria 4.0, Servizi Urbani Innovativi e PA). Ma se osservata con un campo più lungo è anche una delle possibili applicazioni che rendono l’IoT una realtà concreta e che aprono a tutta una serie di utilizzi futuri, attraverso lo sviluppo di sistemi e dispositivi intelligenti che portino vantaggi nei diversi aspetti della vita quotidiana, qui ad esempio attraverso nuove risposte e modelli di mobilità urbana.

“La sperimentazione partita in questi giorni porta l’innovazione nella quotidianità delle persone – commenta l’assessora all’Innovazione Chiara Foglietta -. Le nuove tecnologie ci permettono di pensare servizi ad hoc per migliorare le condizioni di vita dei cittadini, e nel contempo la gestione pubblica di beni e servizi. Possono sembrare piccoli miglioramenti, ma si tratta di interventi tangibili e reali con benefici sulla qualità di vita delle persone”.

I dispositivi IoT utilizzati sono sensori P-Carpet: innovativi, intelligenti e riciclati, vengono applicati al suolo senza particolari preparazioni del manto stradale e sostanzialmente permettono di controllare lo stato di occupazione delle aree di sosta, rilevando la presenza o meno di veicoli in tempo reale e guidando i conducenti verso lo stallo libero più adatto alle dimensioni del proprio veicolo e più vicino alla destinazione che si vuole raggiungere, il tutto ottimizzando il percorso.

Per svolgere queste funzioni, il sistema pensato da Babilot, oltre ai dispositivi IoT, si compone di altri tasselli fondamentali: l’infrastruttura cloud, un’app (predisposta sia per lato utenti che lato Polizia Municipale) e la piattaforma gestionale, centro nevralgico per l’interconnessione tra città, utenti e veicoli, e strumento utile a servizio della smart city del futuro.

L’app, sviluppata per entrambi i sistemi operativi disponibili su smartphone (Android e IOS), nei prossimi mesi sarà oggetto di sperimentazione e valutazione da parte di un campione di utenti selezionati: in questa fase sarà molto importante il coinvolgimento delle diverse tipologie di utenti target, a cominciare dalle persone con disabilità, alle quali si sta introducendo il nuovo “servizio” anche grazie alla collaborazione delle associazioni interessate.

Christian A. Ruggeri

Case popolari, soldi ai piccoli Comuni

I Comuni piemontesi che hanno più del 5% di case popolari rispetto ai residenti, potrebbero avere un contributo una tantum dalla Regione per far fronte ai costi legati agli alloggi sociali.

Su questo tema è proseguita ieri la seduta in sede legislativa della Seconda commissione regionale, presieduta da Valter Marin, chiamata ad analizzare la proposta di legge 206, presentata dal capogruppo della Lega Alberto Preioni, che prevede un contributo economico ai Comuni piemontesi con alta incidenza di alloggi sociali rispetto alla popolazione che risiede negli stessi.Vi sono Comuni piemontesi che rispetto alla popolazione residente mostrano un’incidenza di alloggi pari all’11%. Quelli interessati al provvedimento sono sei: tre nella provincia di Cuneo (Roaschia, Montezemolo e Celle di Macra), due in quella di Biella (Veglio e Rosazza) e una nel VCO (Villadossola).

Nel dibattito sono intervenuti lo stesso Preioni, relatore di Maggioranza, e Diego Sarno (Pd), relatore di Opposizione, che ha presentato quattro emendamenti al testo, ritirandone poi uno.

“Ci sono piccoli Comuni con un’incidenza fino all’11,22% di case popolari sul loro territorio. Per questo hanno spese importanti che incidono pesantemente sui loro bilanci: la presenza di questi alloggi attira molte persone con fragilità da tutte le zone circostanti, ben oltre il territorio comunale. Per il Comune si generano anche molti oneri indiretti relativi ai residenti nelle case popolari: costi per la scuola, le attività sociali, i trasporti. Questa legge prevede un contributo straordinario, una tantum, di 250mila euro per il 2022, si discuterà poi su eventuali rifinanziamenti” ha ribadito il capogruppo della Lega.

L’esponente del Pd invece, si è soffermato sulle modalità con cui i Comuni potranno spendere questi soldi, per capire se ci siano limitazioni o se la scelta sia lasciata al singolo Comune: “Ci sarebbero parecchi interventi di fare in tema di case popolari, si potrebbe anche non vincolare l’assegnazione rispetto alla residenza, come adesso prevede la legge. Vorremmo sapere come verranno utilizzati questi soldi dai sei Comuni individuati”.

La commissione ha approvato a maggioranza il testo, ad esclusione della norma finanziaria, che verrà valutata e votata dalla Prima commissione.

 

Nella successiva seduta ordinaria, alla quale è intervenuta l’assessore alle Politiche per la casa Chiara Caucino, la Commissione ha approvato a maggioranza il consueto aggiornamento biennale dei canoni di affitto delle case popolari, secondo gli indici Istat.

Sempre sul tema delle case popolari l’assessore ha illustrato i filoni di intervento legati al Documento di programmazione finanziaria regionale per il periodo 2023 – 2025: azioni di recupero ed efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico esistente (da concludere entro marzo 2023), relazioni di attività delle tre Atc del Piemonte (da presentare entro il 28 febbraio prossimo), finanziamento della legge salva-mutui ed ai genitori separati e anche sostegno alle famiglie in difficoltà per pagare l’affitto (da 4 a 8 mensilità pagate, a seconda dell’Isee), finanziamento ai Comuni per l’abbattimento delle barriere architettoniche, 7 miloni stanziati per sanare il 74% dei casi di morosità incolpevole (il restante è a carico dei Comuni). Sull’aumento delle bollette del riscaldamento l’assessore ha assicurato che “nessuno sarà lasciato al freddo”.

Sono intervenuti per richiesta di chiarimenti i consiglieri Diego SarnoCarlo Riva Vercellotti.

fcalosso

Nuovo punto vendita Aldi in via Vigliani a Torino

ALDI, parte del Gruppo ALDI SÜD, realtà multinazionale di riferimento della Grande Distribuzione Organizzata, ha inaugurato ieri giovedì 24 novembre 2022 il nuovo punto vendita a Torino, in Via Onorato Vigliani 157. La crescente attenzione da parte dei consumatori verso l’offerta conveniente e di qualità di ALDI rafforza il successo dell’azienda in Piemonte, dove ora sono 18 i negozi totali.

 

Il punto vendita, certificato con classe energetica A e sviluppato su una superficie di 1.032m2, è dotato di impianti fotovoltaici di ultima generazione con portata da 42 kWp. Aperto dal lunedì al sabato dalle ore 8:00 alle 21:00 e la domenica dalle ore 8:30 alle 20:30, il punto vendita offre ai propri clienti anche un parcheggio interrato con 62 posti auto gratuiti e una colonnina di ricarica elettrica da 22 kW.

 

Il nuovo negozio offre un assortimento compatto e completo ed è organizzato in modo efficace e intuitivo per offrire un’esperienza di acquisto sempre più “smart” che possa rispondere alle esigenze dei consumatori e permettere ai clienti di fare la spesa rapidamente, con semplicità e al giusto prezzo.

L’indagine sullo smog prosegue

Accolta l’opposizione degli avvocati di Torino Respira alla richiesta di archiviazione

Riceviamo e pubblichiamo

Continua l’impegno di Torino Respira nell’utilizzare la legge per tutelare il diritto di ciascun cittadino e cittadina a respirare aria pulita. È inoltre di pochi giorni fa infatti l’avvio anche di un’azione legale civile contro la Regione Piemonte

Il Tribunale di Torino, Sezione per le indagini preliminari, ha disposto la prosecuzione delle indagini nel procedimento penale scaturito da un esposto presentato nel 2017 dal presidente del Comitato Torino Respira, Roberto Mezzalama, finalizzato ad accertare se la situazione di grave inquinamento atmosferico che affligge da anni la nostra città possa integrare il reato di inquinamento ambientale (art. 452 bis codice penale) introdotto dal legislatore nel 2015.

Il Tribunale ha accolto l’opposizione degli avvocati di Torino Respira, Marino Careglio e Giuseppe Civale, alla richiesta di archiviazione presentata dai Pubblici Ministeri, ma in realtà era la stessa Procura della Repubblica a voler proseguire le indagini: la richiesta di archiviazione era stata presentata non perché le indagini avessero fatto emergere l’assenza di responsabilità in capo agli amministratori pubblici coinvolti, bensì per ottenere dal Giudice, attraverso uno stratagemma tecnico, l’autorizzazione al deposito di ben tre consulenze già disposte ad altrettanti professionisti, in quanto nel frattempo erano scaduti i termini di indagine previsti dal codice di procedura penale.

Il Giudice per le indagini preliminari ha assegnato un termine massimo di sei mesi ai Pubblici Ministeri per completare le indagini e speriamo che in tale modo si giunga rapidamente alla definizione di ogni approfondimento necessario.

Gli avvocati hanno già provveduto in questi anni a depositare in questo procedimento numerose memorie con le quali hanno approfondito gli aspetti giuridico-ambientali della vicenda, in quanto ritengono che la grave situazione di inquinamento atmosferico che affligge Torino abbia rilevanza anche di carattere penale.

Torino Respira usa il diritto per tutelare l’ambiente, in particolare per salvaguardare il diritto di ciascun cittadino e cittadina a respirare aria pulita, e continuerà a lavorare in questa direzione: è di pochi giorni fa infatti l’avvio di un’azione legale civile contro la Regione Piemonte per il diritto a respirare aria pulita e sana, promossa da Chiara, insieme al compagno, nell’interesse del loro figlio di sei anni.

“Gli enti territoriali, titolari di una posizione di garanzia in materia di tutela di qualità dell’aria,  hanno adottato negli anni misure inadeguate a raggiungere il rispetto dei valori limite di concentrazione degli inquinanti nell’aria previsti dalla legge, peraltro molto meno rigorosi di quelli suggeriti sin dal 2005 dall’OMS. Tale condotta, che ha concorso a cagionare la grave situazione di inquinamento che affligge l’aria di Torino, con i conseguenti danni alla salute affermati ormai da anni dalla letteratura scientifica in materia, può integrare il reato di inquinamento ambientale colposo, se non quello di disastro ambientale colposo”, afferma l’avvocato Marino Careglio, che con il collega Giuseppe Civale assiste il Comitato Torino Respira in questa azione legale.

Torino Respira

Per informazioni

www.torinorespira.it/