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Per noia lanciavano sassi contro le auto in corsa. Ecco chi sono i responsabili

Lanciavano sassi e mattoni contro le auto in corsa: tre operai, tutti italiani, di 21, 23 e 26 anni, di Busca nel Cuneese,  sono stati  arrestati dai carabinieri dopo tre mesi di indagini. Hanno colpito per mezz’ora da un’utilitaria le auto provenienti dalla direzione opposta danneggiando parabrezza e paraurti. Per miracolo non ci sono stati feriti.  L’accusa è  tentato omicidio e attentato alla sicurezza dei trasporti. I tre  sono agli arresti domiciliari ma la Procura di Cuneo aveva chiesto  la custodia cautelare in carcere. Nell’interrogatorio  si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Sono quattro gli episodi contestati sulla strada provinciale che collega Cuneo e Busca. Gli inquirenti fanno notare che, ascoltate le intercettazioni telefoniche e viste le immagini della videosorveglianza, non c’era un motivo specifico che li spingeva a compiere tale irresponsabile gesto, ma lo facevano solo per fare qualcosa di trasgressivo, per spezzare la noia del sabato sera.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Furgone si ribalta in tangenziale, traffico rallentato

Questa mattina sulla tangenziale di Torino in direzione Piacenza un furgone si è ribaltato forse a causa dell’elevata velocità. Il conducente è stato portato in ambulanza al Cto. E’ intervenuta la polizia stradale per dirigere il traffico che ha subito rallentamenti.

Rigenerazione urbana: riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi

Un nuovo distretto culturale per Torino sorgerà grazie alla riqualificazione della storica manifattura Tabacchi e delle aree adiacenti che si trovano nella zona nord-est della città.

E’ stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra la Città di Torino, l’Agenzia del Demanio, la Regione Pimonte, il Ministero della Cultura, la Direzione Generale Archivi, la Soprintendenza Archeologica, l’Università e il Politecnico per   la riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi nell’ambito del PNRR.

Obiettivo del Protocollo è la rifunzionalizzazione e riqualificazione dell’immobile statale dismesso   – attualmente in concessione gratuita a favore dell’Università di Torino – quale iniziativa trainante di un processo di rigenerazione urbana inclusiva che garantisca un impatto positivo sia sociale, sia economico, con particolare attenzione verso i temi ambientali e dello sviluppo sostenibile.

Negli spazi recuperati della ex Manifattura è previsto l’insediamento di un Polo Universitario con residenze universitarie, servizi per gli studenti e aule di alta formazione, un Polo archivistico e un centro studi.

Il nuovo polo intende offrire esperienze di studio e residenzialità in un centro vivo e stimolante, dotato di spazi pubblici adeguati per il ritrovo e la piena realizzazione delle necessità giovanili di socializzazione, di esigenze artistiche e sportive e sarà in grado di raggiungere forti capacità attrattive su studenti universitari fuori sede o che già vivono in città e sul territorio limitrofo.

Il recupero del complesso dell’ex Manifattura sarà accompagnato dal potenziamento dei collegamenti della rete di mobilità dolce con le infrastrutture esistenti e dall’implementazione di nuovi e veloci servizi di trasporto urbano, diventando una concreta opportunità di rafforzamento della offerta universitaria cittadina in linea con i contenuti della Missione 4C1 del PNRR e con gli obiettivi condivisi dell’amministrazione comunale, dell’ente regionale e degli atenei.

Il Piemonte prende in carico i malati di fibromialgia

Allo stato attuale la fibromialgia non è stata ancora inserita nel nomenclatore tariffario nazionale, sebbene al Senato siano in discussione alcuni disegni di legge per il suo riconoscimento quale patologia cronico-invalidante. Però in Piemonte i malati sono presi in carico dal sistema sanitario.

Questa la risposta fornita dall’assessore al Bilancio per conto di quello alla Sanità all’interrogazione del Movimento 4 ottobre sull’effettiva attuazione delle mozioni approvate a suo tempo – settembre 2025 e gennaio 2017 – dal Consiglio regionale riguardanti la fibromialgia e la conseguente classificazione nel nomenclatore nazionale.

L’assessore ha ricordato che quest’anno il Ministero della Salute ha istituito un fondo nazionale di 5 milioni, finalizzato a studio, diagnosi e cure della fibromialgia, permettendo così di conoscere l’impatto degli atti nazionali a livello regionale per quanto riguarda la ripresa e lo sviluppo a breve-medio termine di percorsi sanitari diagnostici terapeutici assistenziali.

L’interrogazione ha chiesto notizie anche riguardo il riconoscimento ai lavoratori affetti da questa patologia di permessi dal lavoro e dall’esenzione dei ticket e dei farmaci eventualmente prescritti. Ha spiegato che la richiesta si è resa necessaria dopo l’istituzione della Commissione nazionale per l’aggiornamento dei livelli di assistenza: l’organismo ha appena iniziato l’esame delle tante proposte all’ordine del giorno, tra cui anche la fibromialgia.

La sindrome fibromialgica, denominata anche di Atlante, si caratterizza con diffusi specifici dolori muscolo-scheletrici e nel nostro Paese ha un’incidenza stimata tra il 2% e il 4% della popolazione; colpisce principalmente le donne in età fertile e lavorativa, non ha uno specifico bio-marcatore, evidenti danni clinici e non è inserita tra le malattie rare.

Il Consiglio superiore della sanità ha recentemente espresso un parere per inserire tale sindrome tra le malattie croniche invalidanti, meritevoli di esenzione dai ticket pur non comparendo ancora nell’elenco del nomenclatore tariffario nazionale.

In Piemonte risulta che i pazienti affetti da fibromialgia vengano presi in carico da vari specialisti presso ambulatori delle reti clinico-assistenziali dedicate a altre patologie, tra cui la rete reumatologica. L’attuale situazione piemontese nell’ambito della rete clinico assistenziale reumatologica si caratterizza per una diffusa presa in carico del paziente affetto da fibromialgia.

 

In Comune passano due mozioni per contrastare i disturbi alimentari

Approvate all’unanimità, nella seduta del Consiglio Comunale di Torino due mozioni per prevenire e contrastare i disturbi alimentari.

Il primo documentopartendo dal presupposto che la problematica è trasversale a tutte le classi sociali e si è acuita durante l’emergenza Covid-19, propone di affrontare i disturbi alimentari sia dal punto di vista medico che psicologico. Con la convinzione che servano politiche integrate non solo sanitarie, ma anche socio-assistenziali ed educative. La mozione chiede infatti di potenziare la rete dei servizi socio-assistenziali e di sostegno psicologico, anche domiciliare, e di attivare percorsi formativi e informativi ad hoc nelle scuole. Si sollecita inoltre l’approvazione della proposta di legge regionale che contiene “Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e per il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie”.

Il secondo documento propone di dipingere di colore lilla una panchina nei pressi dell’Ospedale pediatrico Regina Margherita per sensibilizzare sulla tematica la cittadinanza, in particolare le mamme che frequentano il presidio sanitario, e di avviare iniziative informative e formative, per favorire una maggiore consapevolezza sulla diffusione dmalattie come la bulimia e l’anoressia nervose.

Tassista arrestato: in casa 20 candelotti esplosivi

La Polizia di Stato della Questura di Torino, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, ha arrestato un tassista torinese, di anni 47, in quanto sono stati rinvenuti presso la sua abitazione 20 candelotti artigianali contenenti polvere esplosiva.

Lo stesso è inoltre indagato per il reato di utilizzo di artifizi esplodenti in occasione di manifestazioni pubbliche poiché lo scorso 5 aprile, durante le contestazioni registratesi a Torino in occasione della visita del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, potrebbe essersi reso responsabile, in ipotesi di accusa, dell’esplosione di una bomba carta.

Occhio al rosso! Al via nuovi impianti di rilevazione delle infrazioni

Ridurre il numero di incidenti stradali, monitorare gli incroci più pericolosi e aumentare la sicurezza per gli automobilisti.  Sono gli obiettivi per cui, da mezzanotte del 10 GIUGNO, saranno attivati tre nuovi impianti di rilevazione delle infrazioni semaforiche e più precisamente negli incroci stradali  tra Corso Vittorio Emanuele II e Corso Vinzaglio, tra Corso Bramante e Corso Unione Sovietica e tra Piazza Pitagora e Corso Orbassano.

Si tratta di sistemi automatici di controllo e rilevamento delle infrazioni semaforiche ai sensi dell’articolo 201 punto 1 bis e 1 ter del Codice della Strada che si vanno ad aggiungersi agli altri 8 già attivati. Nello specifico, i primi 3 attivati dal 2 dicembre 2019 (Regina Margherita/Potenza/Lecce; Vercelli/Vigevano/Novara; Peschiera /Trapani), i successivi 4 attivati dal 9 marzo 2020 (Giambone/Corsica; Agnelli/Tazzoli; Lecce/Appio Claudio; Pianezza/Nole/Potenza) e l’ultimo messo in funzione il 14 luglio 2021  in Corso Siracusa angolo  Via Tirreno.

Gli impianti finora installati hanno prodotto effetti positivi sulla sicurezza stradale, evidenziati dal confronto dei numeri degli incidenti rilevati nel 2019 con quelli del 2021 (il dato degli incidenti del 2020 è inattendibile a causa dei divieti di circolazione dovuti ai lockdown imposti dalla pandemia). Dall’analisi dei dati si può notare che, nonostante l’aumento dei veicoli in circolazione in città, è diminuito il numero complessivo degli  incidenti  passando dai 4.671 del 2019 ai 4.304 del 2021, e ancor di più è diminuito il numero degli incidenti gravi. Nei due anni di riferimento (2019 e 2021), anche il  numero dei deceduti sulle strade cittadine è infatti sceso  da 27 a 17.

Secondo l’assessora alla Polizia Municipale e alle Politiche per la Sicurezza, il tema della sicurezza stradale e dell’incolumità dei cittadini, in particolare di automobilisti, ciclisti e pedoni rientra tra gli obiettivi fondamentali dell’Amministrazione: l’installazione e l’implementazione dei cosiddetti T-Red ha principalmente una funzione di deterrenza, oltre che di prevenzione degli incidenti e di controllo degli incroci più pericolosi della Città.   Infatti, a seguito dell’installazione dell’impianto di rilevazione semaforica, le intersezioni stradali Margherita/Lecce e Giambone/Corsica, due tra gli incroci con il più alto tasso di incidentalità in città con 14 sinistri registrati nel 2019, hanno visto scendere a 9 e 8 gli incidenti  nel 2021, equivalenti a riduzioni del 35% e del 43%.

Da evidenziare anche il dato delle violazioni rilevate dalle apparecchiature già installate che mostra come, a seguito dell’attivazione degli impianti di rilevazione del semaforo rosso, gli automobilisti abbiano posto maggiore attenzione nell’approssimarsi alle intersezioni controllate, riducendo le infrazioni da 122.724 nel 2020 (anno in cui c’è stata anche la limitazione alla circolazione causa lockdown) a 89.019 nel 2021. Il dato è significativo e assume una maggior rilevanza proprio in virtù delle limitazioni alla circolazione del 2020 che, facendo le dovute proporzioni, equivale ad un abbattimento dei comportamenti vietati sotto semaforo di ben oltre il 50% rispetto all’anno precedente con i conseguenti benefici per la sicurezza stradale rimarcati dai dati sugli incidenti.

Così come gli impianti precedentemente installati, i nuovi impianti scattano una sequenza di 20 fotogrammi per ogni transito che vengono sempre analizzati dall’operatore di Polizia Municipale, il quale verbalizza solo dopo aver analizzato le immagini per verificare che non ci siano, ad esempio, cause di giustificazione, come il passaggio da parte di mezzi di polizia o di soccorso con sistemi di allarme inseriti o il passaggio/ingombro dell’incrocio da parte di veicoli privati che compiono la manovra vietata per far passare i mezzi di soccorso o di polizia, essendo quindi giustificati.

Anche gli impianti di prossima attivazione rilevano tre tipi di comportamento vietati dal Codice della Strada:

1) attraversamento dell’incrocio con luce rossa, che comporta una sanzione di euro 167 (ridotta del 30% e quindi a euro 116 ) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica, con decurtazione di 6 punti patente;

2) arresto del veicolo oltre la linea bianca, sanzionato solo quando si è superata la linea con l’intero veicolo o si è andati a invadere l’attraversamento pedonale, che comporta una sanzione di 42 euro (ridotta del 30% e quindi a euro 29,40) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica, con decurtazione di 2 punti patente;

3) posizionamento del veicolo sulla corsia di svolta proseguendo poi la marcia diritto con la lanterna della svolta sul rosso, che comporta una sanzione di 42 euro (ridotta del 30% e quindi a euro 29,40) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica con decurtazione di 2 punti.

Scende dall’auto e muore investito in autostrada

È sceso dall’auto ed è stato investito e ucciso nella notte  sull’autostrada Torino-Milano in direzione Torino, nei pressi del casello di Borgo d’Ale nel Vercellese. Non è stato possibile salvarlo nonostante l’intervento del 118. L’uomo, 54 anni, è morto per le  gravi ferite riportate. Solo pochi giorni fa un altro uomo era stato ucciso da una vettura  sulla tangenziale di Torino mentre stava riparando una gomma.

Nuova Rsa a Beinasco: “Edmondo De Amicis”

È stata inaugurata a Beinasco dal gruppo Colisee’ Italia una nuova Rsa dal nome “Edmondo De Amicis”, comprendente 90 posti letto e una superficie complessiva di 3600 metri quadrati.

Il gruppo gestisce, soltanto in Piemonte, 11 strutture, oltre a quelle di Beinasco, Cavagnolo, Novara, due Alessandria e quattro a Torino, per un totale di 17 Rsa in tutta Italia.
Il gruppo è impegnato in un importante processo di digitalizzazione per garantire un servizio ancora più trasparente, tutte le strutture sono presenti sul portale WEDoxa, sistema per la rilevazione della soddisfazione dei servizi erogati sia da parte degli ospiti sia delle famiglie.
“L’obiettivo che muove le nostre azioni – ha commentato Fabio Massimo Ragusa, CEO Colisee’ Italia – è quello di garantire il benessere dei nostri residenti, facendoli sentire come a casa propria. Per far ciò ci impegniamo per soddisfare le loro esigenze, convinti che le nuove tecnologie possano offrire opportunità uniche per creare legami tra gli ospiti e i loro parenti. A tale scopo siamo impegnati nel portare a compimento un percorso di digitalizzazione delle strutture, atto a migliorare la qualità di permanenza degli ospiti e dei servizi offerti, con la massima attenzione nei confronti dell’eccellenza professionale dello staff. Le nostre strutture, per garantire una maggiore trasparenza ancora del servizio, sono presenti sul portale WeDoxa, che serve per la rilevazione della soddisfazione dei servizi erogati, sia da parte degli ospiti, sia delle famiglie, mediante la pubblicazione di recensioni. Le residenze sono anche dotate di nuovi Portal, dispositivi che permettono di realizzare videochiamate di alta qualità e utilizzati anche per la messaggistica.
Con lo sviluppo dell’app MyColisee, vogliamo ridurre le distanze tra struttura e famiglia, consentendo ai parenti di ricevere aggiornamenti dalle residenze e interagire con la direzione dello staff, in modo tale da rendere le comunicazioni più rapide e efficienti”.
La residenza Edmondo De Amicis, che si trova in via Maria Teresa Fornasio, è costituita da tre nuclei di residenza con trenta posti ciascuno, per un totale di 90 posti letto. La superficie complessiva è di 3600 mq e è stata realizzata con un approccio capace di garantirne il risparmio energetico, la sicurezza e la funzionalità, non dimenticando l’eleganza, gli standard di qualità e comfort.
Dal punto di vista energetico la struttura è dotata di un impianto di produzione di acqua calda sanitaria, costituito da una pompa di calore ad alta temperatura, collegata ad accumuli coibentati, per poter disporre di acqua calda anche in assenza di produzione. Sulla copertura è stato installato un grande impianto fotovoltaico in grado di produrre energia elettrica a partire da fonti rinnovabili e, per quanto riguarda l’impianto di climatizzazione, è stata adottata una soluzione innovativa, all’avanguardia, composta da sette sistemi a pompa di calore, abbinati a unità interne canalizzabili, ideale per garantire ambienti salubri e, al tempo stesso, accoglienti.
Sul fronte della sicurezza la residenza è dotata di una scala centrale, con filtro a prova di fumo, e due scale di emergenza contrapposte, un ascensore per visitatori, un elevatore di servizi e un montaletti di tipo antincendio.

Mara Martellotta

Chef 22enne muore sugli scogli. Cause ancora da chiarire

Aveva solo 22 anni Gabriele Cecconi, originario di Borgomanero e residente a Cureggio. Lo hanno trovato morto  sotto una scogliera a La Valletta.  La dinamica dell’accaduto è in fase di accertamento.

Il giovane aveva  studiato all’istituto alberghiero di Gattinara e si era trasferito a Malta per lavorare a Palazzo Parisio, un noto hotel  dell’isola. I funerali si svolgono oggi lunedì 30 maggio alle 15 nella chiesa di Cureggio.

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