CRONACA- Pagina 720

Uomo cade dal quinto piano: muore al San Giovanni Bosco

Oggi un uomo è caduto dal quinto piano di un balcone in via Borgaro. Era sopravvissuto alla caduta, ma è morto per le gravissime ferite dopo essere stato ricoverato all’ospedale San Giovanni Bosco. Sul posto sono giunti i soccorsi e  la polizia. Si pensa a  un suicidio.

È morta Francesca Gentile Camerana, la signora della musica

Con profondo cordoglio De Sono Associazione per la Musica e Lingotto Musica comunicano la notizia della scomparsa di Francesca Gentile Camerana, rispettivamente Presidente e Direttore Artistico delle due realtà da lei fondate, e si uniscono con affetto al dolore della famiglia per il grave lutto che colpisce la Città di Torino e tutto il mondo della musica.

La sua storia è stata contraddistinta da un instancabile impegno in favore della cultura, raccogliendo il sostegno di tante famiglie, aziende e istituzioni piemontesi: con Lingotto Musica ha reso Torino crocevia del grande sinfonismo internazionale e al tempo stesso con la De Sono ha dato un modello originale di sostegno a giovani musicisti emergenti. Malata da tempo, ha continuato fino all’ultimo a seguire le due Associazioni con la dedizione di sempre.

Fin dal 1978, con i primi interventi nell’ambito della formazione, Francesca Gentile Camerana aveva individuato la sua missione nell’aiutare musicisti giunti alle soglie del concertismo. La nascita della De Sono, nel 1988, è stata la naturale evoluzione di un progetto destinato a consolidare le aspirazioni e le speranze dei giovani. Più di 250 borsisti possono oggi ringraziare il suo impegno e la sua attenzione alle necessità delle nuove generazioni.

A partire dal 1994, con la fondazione di Lingotto Musica, Francesca Gentile Camerana ha poi offerto l’opportunità alla Città di Torino e a tutti gli appassionati di ascoltare le migliori orchestre internazionali, mettendo la sua influenza al servizio degli artisti più illustri e apprezzati dal mondo musicale. Berliner e Wiener Philharmoniker, London Symphony, Mariinskij Orchestra, Claudio Abbado, Riccardo Muti, Valery Gergiev, Daniel Harding, Martha Argerich, Yo-Yo Ma, sono solo alcuni dei nomi che testimoniano il percorso di eccellenza compiuto da Lingotto Musica sotto la sua direzione.

Al 2012 risale la nascita del progetto in collaborazione con la Fondazione Renzo Giubergia, con la missione di perseverare nel sostegno verso gli astri nascenti del sistema formativo internazionale e la valorizzazione del territorio tramite una programmazione concertistica originale e interdisciplinare.

È nata nel 2017 infine l’ultima collaborazione curata da Francesca Gentile Camerana con la Fondazione Agnelli per portare l’educazione all’ascolto nelle scole secondarie di tutta Italia. Il progetto più recente si intitola Livemotiv, è dedicato alla memoria di Gianluigi Gobetti, e ha già raggiunto circa 1200 ragazzi e ragazze, con lezioni-concerto concepite per formare il nuovo pubblico delle sale da concerto.

Telemedicina, il progetto Piemonte

TELEMEDICINA PIEMONTE, AL VIA IL PROGETTO SPERIMENTALE PROMOSSO DA REGIONE, FONDAZIONE COMPAGNIA DI SAN PAOLO E FONDAZIONE C.I.G.N.O. L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI: «STRUMENTO STRATEGICO PER LA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO»

È stato presentato a Torino e Ovada il nuovo progetto sperimentale di Telemedicina realizzato dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione C.I.G.N.O. di Ovada, con il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo.

L’iniziativa coinvolge operativamente quattro Aziende sanitarie locali (Asl Città di Torino, Asl Alessandria, Asl Cuneo 1 e Asl Cuneo 2) e riguarda in questa prima fase l’assistenza domiciliare, con implementazioni nei settori pediatrico e oncologico.

«Stiamo partendo con il monitoraggio graduale dei malati cronici da remoto – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, con l’obiettivo di coinvolgere fino a 4.800 pazienti e circa 500 operatori sanitari. Non è un caso che questo progetto nasca a Ovada, in continuità con il modello di assistenza sul territorio “Covi a casa” sperimentato nello stesso Distretto di Ovada – Acqui Terme durante la prima fase della pandemia e diventato la base del protocollo regionale delle cure domiciliari. Oggi come allora, il punto di forza è la comunicazione costante tra tutti gli attori dell’assistenza sanitaria domiciliare, attraverso lo scambio di referti, opinioni, immagini e la possibilità di interagire attraverso video consulti e chat dedicate, dove tutti, ognuno per il proprio ruolo, possono avere le informazioni in tempo reale sullo stato del paziente, che sarà a sua volta al corrente di ogni decisione presa sulla sua salute e sempre tracciato sulla piattaforma».

L’assessore ha ringraziato la Fondazione Compagnia di San Paolo per la sensibilità dimostrata nel condividere e sostenere la filosofia innovativa alla base del progetto di telemedicina in sperimentazione.

«L’obiettivo – ricorda l’assessore Icardi – è di dare in mano a medici e pazienti uno strumento che permetta loro di comunicare e di comunicare tra medici, rendendo immediata l’assistenza alla persona in qualunque momento della vita ed in qualunque posto si trovino il medico o più medici e il paziente. Il valore aggiunto che abbiamo richiesto a questo strumento è di essere assolutamente flessibile e in continua evoluzione, partendo dalle esigenze del paziente fino ad arrivare a quelle dei medici e di tutti gli attori del sistema sanitario».

Alberto Anfossi, segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, commenta: «Uno degli obiettivi che ci siamo dati nel Documento Programmatico Pluriennale 2021 – 2024 è di intervenire, a fianco delle istituzioni pubbliche per favorire l’attuazione del piano della cronicità, inteso come nuovo modello di cura che, anche grazie ai processi di trasformazione digitale, ci porterà verso un incremento della domiciliarità, con una conseguente riorganizzazione operativa di ospedali e distretti e, dall’altro lato, l’elaborazione di piani di cura personalizzati. La telemedicina rappresenta infatti un modello assistenziale focalizzato sulla persona, rafforza il rapporto medico-paziente, che può essere seguito in modo costante. La convergenza delle tecnologie digitali con i campi della salute pubblica e dell’assistenza sanitaria aiuta a migliorare la qualità della vita non solo del singolo paziente, ma anche della società nel suo complesso, offrendo così nuove soluzioni e prospettive alla sanità pubblica, sempre più efficiente e vicina alle persone».

Carlo Picco, direttore generale dell’Asl Città di Torino (una delle quattro Asl interessate dalla sperimentazione), intervenuto per la prima volta nelle vesti operative di commissario della nuova Azienda Zero, ricorda come proprio sulla Telemedicina il nuovo organismo regionale giocherà una delle sue partite più importanti: «Il percorso di telemedicina del Servizio sanitario regionale piemontese – informa Picco – si articola su tre passaggi. Il primo si concluderà nel mese di settembre 2022 e prevede l’elaborazione delle linee guida regionali per la telemedicina; il secondo, entro dicembre 2022, vedrà la  ricognizione di tutti i progetti di telemedicina attivi nelle varie aziende sanitarie piemontesi e la verifica della loro aderenza alle linee guida regionali; infine, entro gennaio 2023, i progetti regionali selezionati saranno integrati con la piattaforma nazionale di telemedicina. Si apre quindi un nuovo mercato di prestazioni sanitarie erogabili a distanza, con facilità, anche su pazienti di altre regioni».

Sul lato operativo, Chiara Bagna e Paola Varese, rispettivamente presidente e direttore scientifico della Fondazione Cigno di Ovada, attore principale e coordinatore del progetto sul campo, spiegano che “la piattaforma replicherà di fatto il modello della cartella clinica già in uso nel settore territoriale, sostituendo in questo modo la versione cartacea compilata al domicilio dell’assistito”.

«La nuova piattaforma – rileva nel dettaglio Paola Varese -, consente la condivisione multidisciplinare e multi professionale del piano assistenziale individuale (da presa in carico a terapie), il monitoraggio costante e continuo di parametri clinici, psicologici, assistenziali, la raccolta in unica repository virtuale e in tempo reale dei documenti sanitari correlati, la registrazione delle azioni di cura e assistenza con unicità di linguaggio, l’interattività tra ospedale e territorio con accessibilità bidirezionale ai documenti e alla cartella delle cure domiciliari (anche da Pronto Soccorso), con possibilità di prescrizione di terapie su pazienti noti anche da remoto in tempo reale e l’analisi di performance del processo di presa in carico».

Ma le potenzialità della nuova piattaforma superano ben presto il solo ambito delle cronicità, come dichiara Franca Fagioli, direttore del Dipartimento patologia e cura del bambino dell’Ospedale Regina Margherita di Torino: «Il progetto consentirà lo sviluppo di un sistema di medicina digitale regionale innovativo, in grado di supportare la pratica clinica a distanza, connettendo gli specialisti dell’Ospedale Infantile Regina Margherita con i colleghi delle pediatrie periferiche, i pediatri di libera scelta e le famiglie dei pazienti. Tale investimento su standard digitali elevati ci permetterà di offrire non solo percorsi di cura e assistenza più personalizzati, ma soprattutto più omogenei, garantendo a tutti l’accesso alle cure migliori».

Dello stesso avviso, il segretario regionale e nazionale della Federazione italiana medici pediatri Domenico Careddu, che sottolinea il ruolo che la telemedicina può avere, oltre che nella gestione dell’assistenza nel corso della pandemia, anche in vista del costante aumento di casi (monitoraggio delle condizioni cliniche), nei casi di assistiti con patologie croniche e nella valutazione, in un ambiente  neutrale, di soggetti con patologie del neurosviluppo e disturbi dello spettro autistico, attraverso l’osservazione a distanza e soprattutto nel contesto familiare”.

«È indubbia la rilevanza della telemedicina per garantire i più elevati livelli di assistenza in tutte le fasi della malattia – concorda Massimo Aglietta, coordinatore della Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta -, garantendo continuità assistenziale, senza una dicotomia fra ospedale, assistenza territoriale e domiciliare».

Molto significativo anche il giudizio di Fabio De Iaco, presidente nazionale della Società italiana della medicina di emergenza urgenza: «L’iniziativa presentata oggi dona concretezza al principio di integrazione tra servizi e tra territorio e ospedale, mettendo al centro il paziente e ponendogli intorno i professionisti che concorrono all’assistenza e alla cura. Chi lavora in Emergenza Urgenza attende da tempo strumenti come questo».

Operazione “Oro Rosso”, la polizia contro i furti di rame

2 indagati, 76 persone controllate, 19 ditte ispezionate dislocate sul territorio, 18 servizi su strada, 33 operatori del Compartimento Polizia Ferroviaria del Piemonte e della Valle d’Aosta impegnati nelle attività di controllo. Questo il bilancio della 7^ operazione “Oro Rosso” dell’anno 2022, organizzata dal Servizio Polizia Ferroviaria in ambito nazionale, finalizzata al contrasto del fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario, con controlli sia lungo linea che presso le strutture specializzate nel trasporto e smaltimento dei rifiuti metallici.

 

In particolare, nella provincia di Torino, la Squadra Amministrativa compartimentale  ha sanzionato l’amministratore delegato di una ditta specializzata della provincia per violazione della normativa ambientale sulla gestione dei rifiuti, elevando una sanzione amministrativa di 3.250 euro, mentre, nella provincia di Domodossola, la Sottosezione di Polizia Ferroviaria ha sanzionato l’amministratore delegato di una ditta specializzata per aver effettuato operazioni di recupero e stoccaggio di rifiuti non pericolosi e pericolosi in area esterna all’impianto autorizzato, nonché per mancanza della prescritta autorizzazione per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi.

Addio a don Paolo, sacerdote e giornalista

E’ MANCATO DON PAOLO BUSTO STORICO DIRETTORE DE LA VITA CASALESE, IL SETTIMANALE DIOCESANO MONFERRINO E DEL GIORNALE LA GRANDE FAMIGLIA
E’ mancato nel primo pomeriggio di ieri don Paolo Busto, storico direttore del settimanale La Vita Casalese, dal 1982 sino a poche settimane fa, e in tempi più recenti de La Grande Famiglia. Recentemente per motivi di salute (era all’Hospice di Casale) aveva passato il testimone della direzione a Mauro Facciolo. Aveva ottant’anni.

Pedoni più sicuri con bici e monopattini a mano sul ponte della Gran Madre

/

Sul  Ponte Vittorio Emanuele I, quello della Gran madre, cambiano le regole per monopattini e biciclette. Sul ponte tra piazza Vittorio Veneto e la stoica chiesa non sarà più consentito  transitare in sella ad una bicicletta o sul monopattino. I mezzi dovranno essere condotto a mano per tutta la percorrenza necessaria ad attraversare il ponte sul fiume Po sui due marciapiedi che fiancheggiano la strada. Nei prossimi giorni la Giunta ufficializzerà l’ordinanza su richiesta del Consiglio comunale.

Gravissimo bimbo di 9 anni: in bici contro un furgone

E’ stato portato in elisoccorso in condizioni gravissime all’ospedale Regina Margherita di Torino un bambino di origini senegalesi, di 9 anni. Nel pomeriggio e’ rimasto ferito in un incidente stradale a San Maurizio d’Opaglio, in provincia di Novara. Era in bici nella strada principale del paese quando si è scontrato con un furgone. In corso gli accertamenti sulla dinamica dell’incidente.

Finti sordomuti chiedono soldi ai passanti

Un uomo e una donna, fuori da un centro commerciale di Novara  con fare sospetto fermavano i passanti per chiedere  un contributo  I due, 30enni di nazionalità rumena con precedenti commessi in varie parti d’Italia, sono stati fermati e controllati dalla polizia. È stata riscontrata l’ipotesi del reato di truffa e sono stati  denunciati.

Avvertono  dalla Questura: le vittime di questo tipo di truffa sono cittadini anziani, avvicinati da persone che fingono di essere sordomuti e, dopo aver mostrato loro un falso modulo da sottorscrivere, li convincono al pagamento di una somma di denaro, mai inferiore a 30 euro.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Auto rubata, inseguimento da film: la corsa finisce contro la fermata del bus

Un inseguimento da film  è finito con un duplice fermo, a Vercelli in via Valter Manzone. Sono finiti in manette, dopo una fuga iniziata a Biella, due persone  a bordo di una Fiat bianca, che sarebbe stata rubata nella città della lana. La vettura viaggiava a elevata velocità verso il centro: inseguita dalle forze dell’ordine è finita contro la palina della fermata del bus.

Rubavano acqua dall’idrante per riempire le cisterne

Sottraevano  l’acqua dall’ idrante per le emergenze. Ma i carabinieri forestali nell’ambito dell’attività repressiva interregionale contro gli sprechi idrici hanno scoperto il furto.  I militari di Novara e Torino hanno eseguito il decreto di perquisizione e sequestro per reati di furto aggravato di bene pubblico in concorso nei confronti di alcune ditte nel settore della gestione dei rifiuti liquidi. In particolare le perquisizioni hanno toccato  otto sedi operative a Torino, Novara, Vercelli e Monza Brianza, relative a quattro aziende. Al centro delle indagini,  un idrante per le pubbliche emergenze  nella zona industriale di San Pietro Mosezzo (Novara) , utilizzato abusivamente per riempire automezzi cisterna.