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Corecom, 100mila istanze e progetto alfabetizzazione digitale e mediatica

Il 2024 segna un traguardo importante per il Comitato regionale per le comunicazioni. Infatti da quando l’AGCOM nel 2004 ha conferito al Corecom Piemonte la delega sulla risoluzione delle controversie tra utenti e operatori di comunicazione elettronica, le istanze di contenzioso gestite sono state complessivamente oltre 100mila. In questi venti anni di attività, migliaia di piemontesi hanno usufruito di questo servizio completamente gratuito andando a dirimere situazioni di conflitto con il proprio operatore telefonico ottenendo storni e rimborsi.

In un mondo sempre più connesso, il ruolo del Corecom diventa ancora più strategico”. – dichiara il presidente del Corecom Vincenzo Lilli – “Le conciliazioni non sono solo un servizio, ma un diritto fondamentale per il cittadino e uno strumento di equilibrio nel mercato delle telecomunicazioni. Avere superato le 100mila istanze nel 2024 sono motivo di orgoglio per il nostro Comitato che da venti anni attraverso il tentativo di conciliazione prima e poi anche con la procedura di definizione, promuove e rafforza questo servizio affinché ogni utente possa sentirsi tutelato e ascoltato. Nonostante la flessione del numero di istanze che si è verificato negli ultimi anni a causa della digitalizzazione della procedura e ad una maggiore attenzione dei gestori verso i propri clienti,” – continua il presidente Lilli– “il Corecom si conferma un luogo di prossimità dove far valere i propri diritti. Infatti ogni anno, migliaia di utenti si affidano a noi per risolvere le proprie controversie, ottenendo spesso rimborsi, storni di fatturazione o ripristino del servizio in tempi brevi. Questa attività non solo riduce il contenzioso legale, ma migliora anche il rapporto di fiducia tra cittadini e aziende, incentivando pratiche commerciali più trasparenti e corrette. Tra gli obiettivi che si è prefisso il Corecom nel 2025” – conclude Lilli – ” è anche quello di promuovere e incrementare i corsi di alfabetizzazione digitale, affinché gli adulti di domani abbiano quelle conoscenze necessarie per sfruttare al meglio le opportunità del mondo digitale in modo critico e consapevole”.

Contenzioso 2024 tra utenti e gestori telefonici

Le istanze di contenzioso arrivate al Corecom Piemonte nel 2024 e gestite tramite la piattaforma Agcom ConciliaWeb sono state complessivamente 4038 (3748 istanze di conciliazione e 290 domande di definizione).

Nel dettaglio le domande di conciliazione sono così suddivise: 2794 in udienza e 954 in procedura semplificata. La percentuale di accordi è in aumento rispetto agli anni precedenti ed è del 87,48%.

Per quanto riguarda invece la delega di definizione, il Corecom Piemonte ha ricevuto 290 istanze e ne ha chiuse 307. Le procedure per le quali non è stato possibile addivenire a transazione tra le parti e che sono quindi state definite con provvedimento decisorio del Comitato (delibera) o del dirigente (determinazione) risultano essere 36.

I rimborsi e gli storni a favore degli istanti sono quantificati in circa 1,2 milioni euro.

Sono invece 474 le domande pervenute per procedura d’urgenza per l’attivazione del servizio sospeso, di queste 346 richieste sono state soddisfatte con la riattivazione spontanea da parte dell’operatore, mentre 128 sono stati i provvedimenti temporanei. Si specifica che tali provvedimenti sono diretti a garantire la continuazione della fruizione del servizio per l’utente qualora fosse stato disattivato.

“Le conciliazioni telefoniche si confermano un ottimo strumento di risoluzione alternativa delle controversie che permette alle parti coinvolte in una disputa di trovare un accordo senza dover ricorrere a un’azione legale.” – dichiara la vicepresidente Alessia Caserio – “Sono la dimostrazione concreta di come sia possibile difendere i propri diritti senza dover affrontare lunghe battaglie burocratiche. Grazie alla piattaforma Conciliaweb i vantaggi sia per gli utenti che per i gestori sono molteplici. Infatti la conciliazione offre soluzioni rapide, gratuite ed efficaci ai problemi e in caso di accordo viene redatto un verbale che ha valore legale. Le motivazioni al ricorso più frequenti” – conclude l’avv. Caserio – “sono: addebiti per costi di disattivazione, applicazioni di condizioni contrattuali diverse da quelle pattuite, attivazione di servizi non richiesti, mancata risposta ai reclami e malfunzionamento della linea per motivi tecnici.”

Alfabetizzazione digitale e mediatica

Il Comitato regionale per le comunicazioni promuove il progetto didattico gratuito “Online Onlife” Guida all’uso consapevole del digitale. Un percorso formativo di cittadinanza digitale realizzato in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale del Piemonte e la Fondazione Articolo 49.

Il progetto rientra nell’ambito delle attività di alfabetizzazione mediatica e digitale supportate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), su delega della quale il Corecom Piemonte esercita le funzioni di tutela e garanzia dell’utenza attraverso iniziative di educazione all’utilizzo dei media nell’ambito regionale di competenza.

Il percorso educativo, destinato agli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, è articolato in 10 moduli per un totale di 10-20 ore di formazione ed è propedeutico al rilascio del patentino digitale.

L’iniziativa è patrocinata da Parlamento e Commissione europea, Camera e Senato italiani, Guardia di Finanza, CNR, AGID e dalla quasi totalità delle Regioni Italiane. Per iscriversi al progetto è necessario accedere al seguente link: https://inclasse.net/online-onlife-guida-alluso-consapevole-del-digitale/.

“Il Corecom non è solo contenzioso” – sottolinea il commissario Marco Briamonte – “al proprio interno si svolgono tante altre attività forse meno note, ma non per questo di minore importanza. In primis mi preme evidenziare il progetto didattico “Online Onlife”, un’importante iniziativa promossa dal Corecom affinché le nuove generazioni acquisiscano quelle competenze minime necessarie a navigare in rete e nei social network con consapevolezza e responsabilità. Altre delega di rilievo” – continua l’avv. Briamonte – “sono: quella relative ai programmi dell’accesso, un prezioso strumento che offre visibilità a soggetti che difficilmente troverebbero spazio nei media tradizionali, la vigilanza sull’applicazione della normativa in materia di Par Condicio nel periodo elettorale e referendario, la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo e il registro degli Operatori di Comunicazione e Postali”.

Programmi dell’accesso

Sono uno spazio televisivo e radiofonico gratuito e autogestito, della durata massima di cinque minuti, messo a disposizione per la comunicazione di soggetti collettivi – tra cui per esempio enti, associazioni e onlus, autonomie locali, gruppi di rilevante interesse sociale, gruppi etnici e religiosi, sindacati, movimenti politici – grazie al protocollo d’intesa fra il Corecom e Centro di produzione tv Rai. Nel corso del 2024 si sono registrate 209 domande di partecipazione di cui 131 televisive e 78 radiofoniche, con un incremento di 47 richieste rispetto all’anno precedente.

Prevenzione e contrasto al Cyberbullismo

Continua l’attività del Comitato sul tema con l’obiettivo di avere informazioni sul fenomeno e capire gli ambiti di prevenzione e contrasto. In particolare il Corecom partecipa al tavolo tecnico regionale che promuove e adotta politiche per combattere il bullismo online e al tavolo interistituzionale e interprofessionale “Tuttinrete” che ha come obiettivo principale la promozione di una cultura condivisa della tutela dei diritti dei minori nel rapporto con i mezzi di informazione. Inoltre il Comitato nel corso del 2024 ha partecipato nelle scuole ad incontri propedeutici alla nomina degli “Ambasciatori” del Consiglio regionale in tema di utilizzo dei device.

Tenuta del registro degli Operatori di Comunicazione e Postali

Sono state registrate 852 comunicazioni annuali raggiungendo così il 99,76% del totale degli operatori obbligati alla presentazione con 12 richiami al fine di perfezionare gli adempimenti amministrativi. Dall’obbligo sono esclusi gli operatori che svolgono attività di Internet point (16) e gli iscritti nell’annualità 2024.

 

Milano-Bicocca e PoliTo, accordo per ricerca e innovazione

Un’intesa strategica per sviluppare progetti congiunti in ambiti chiave come nuovi materiali per l’energia, il miglioramento della qualità dell’aria e la ricerca avanzata sulla salute

Milano, 26 marzo 2025 – Un protocollo d’intesa per promuovere la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione in settori scientifici di comune interesse: è quello siglato oggi tra l’Università di Milano-Bicocca e il Politecnico di Torino che rafforzano così la loro collaborazione. L’accordo, firmato dalla rettrice di Milano-Bicocca Giovanna Iannantuoni e dal rettore del Politecnico di Torino Stefano Paolo Corgnati, pone le basi per una sinergia strategica tra due importanti atenei italiani, unendo competenze e risorse per affrontare alcune delle principali sfide scientifiche e tecnologiche.

L’intesa prevede la realizzazione di progetti congiunti in tre ambiti prioritari: lo sviluppo di nuovi materiali per l’energia, il miglioramento della qualità dell’aria e l’innovazione nel settore della salute e del biomedicale. La collaborazione tra i due atenei si concretizzerà attraverso iniziative di ricerca congiunte, consulenze tecnico-scientifiche, promozione della cultura dell’innovazione e attività di diffusione della conoscenza scientifica e tecnologica sui rispettivi territori. L’accordo include la sperimentazione di nuove forme di comunicazione e divulgazione scientifica con l’obiettivo di diffondere all’interno del tessuto sociale conoscenze ed esperienze a elevato contenuto tecnologico.

«Questa collaborazione con il Politecnico di Torino rappresenta un passo significativo per potenziare la ricerca in settori strategici per il futuro del Paese. Mettere in comune competenze e infrastrutture consente di affrontare con efficacia le sfide della transizione energetica, della sostenibilità ambientale e della salute», ha dichiarato la rettrice Giovanna Iannantuoni.

Il rettore Stefano Paolo Corgnati ha sottolineato: «L’accordo firmato con l’Università di Milano-Bicocca rappresenta un’opportunità strategica per l’evoluzione della ricerca e dell’offerta formativa. I due Atenei metteranno a disposizione i loro saperi e laboratori per creare insieme gruppi di ricerca congiunta, pienamente sinergici, avviando così un’importante joint venture che, a partire da una formazione di eccellenza, possa arrivare all’applicazione pratica di altissimo livello. Svilupperemo inoltre un piano congiunto di internazionalizzazione, per portare le nostre competenze nei nostri hub presenti nei paesi strategici di sviluppo».

Il protocollo prevede inoltre il supporto a percorsi di formazione accademica e professionale di studenti e dottorandi, che favoriscano la mobilità inter-ateneo e la collaborazione su programmi congiunti di alta formazione e ricerca. La partnership tra Milano-Bicocca e il Politecnico di Torino, che avrà una durata di tre anni e potrà essere rinnovata, rappresenta un esempio concreto di come la cooperazione tra atenei possa generare valore per la società intera.

Flessione imprese torinesi, il commento di Ascom

In riferimento ai dati di natimortalità delle imprese torinesi diffusi dalla Camera di commercio di Torino la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa sottolinea che «riflettono una situazione in ulteriore involuzione rispetto agli anni passati. Vediamo il segno negativo su più settori: commercio, servizi alle imprese e anche alcuni comparti de turismo. Il mercato è chiaramente cambiato e continuerà a mutare, per ragioni sia interne, di crisi economica, sia esterne, di instabilità geopolitica.

Preoccupa la forte flessione delle imprese giovanili e di quelle femminili; questo significa che fare impresa in questo momento è difficile e che i giovani non trovano sufficienti rassicurazioni in alcuni settori e cercano un impiego da dipendente o in altri campi. Di qui l’appello di Ascom alle istituzioni affinché mettano nelle loro agende la costruzione di una politica commerciale seria, realizzata con le associazioni di categoria e con gli imprenditori con l’obiettivo di risollevare i settori in crisi innovandoli e rendendoli più appetibili.

Perdere un’impresa significa perdere per sempre saperi e capitali umani non replicabili. Assistiamo allo scivolamento di Torino e del Torinese nelle classifiche dell’imprenditorialità delle città italiane e, contemporaneamente, vediamo i nostri imprenditori che vogliono resistere, ma non possono essere lasciati da soli. Come Ascom promuoviamo e sosteniamo tutte le iniziative istituzionali del Comune e della Camera di commercio di Torino a tutela del commercio, come la campagna ‘Torino compra vicino’ e l’albo Epic per imprese storiche o innovative, che vedrà i primi 157 riconoscimenti domenica prossima. Inoltre, non dimentichiamo i DUC, i Distretti del Commercio in tutta la provincia. Ma questo non basta se non viene intrecciato in maniera intelligente e generativa con l’innovazione, ad esempio cogliendo le opportunità dell’intelligenza artificiale».

Chieri, l’archivio edilizio diventa digitale

Dematerializzate oltre 50mila pratiche edilizie

 

 

Oltre 50mila pratiche edilizie, dal 1938 al 2019, equivalenti a 700 metri lineari in formato cartaceo, sono state digitalizzate e messe a disposizione di cittadini, professionisti, imprese e altre Pubbliche Amministrazioni, che possono richiedere e ottenere materiali di elevata qualità in modo rapido, efficiente e sicuro.

L’archivio edilizio del Comune di Chieri è ora interamente digitalizzato e ospitato nel cloud PSN-Polo Strategico Nazionale: un progetto strutturato in due lotti, avviato nel 2022 e concluso a fine 2024, per un importo di circa 1 milione e 53mila euro (fondi interamente comunali).

               Spiega il Sindaco Alessandro SICCHIERO: «Il progetto di dematerializzare l’archivio edilizio – necessità evidenziata da almeno un decennio – è nato nel periodo pandemico, a fronte delle difficoltà di accedere e fruire degli archivi fisici, ed in quello immediatamente successivo, quando i vari bonus edilizi e il Superbonus hanno generato una domanda di accesso atti mai vista prima; nel 2019 a Chieri avevamo circa 300 istanze di accesso agli atti dell’archivio edilizia (pari a un movimentato annuo di circa 900 pratiche), poi siamo passati a più di 1800 istanze. Stiamo parlando di una massa documentale imponente, che prima veniva movimentata fisicamente, con documenti che si usuravano, mentre l’utente aveva di ritorno un materiale fotografato o scansionato di scarsa qualità, basta pensare ai disegni. Nel passato l’utente faceva la sua richiesta compilando un modello cartaceo, la richiesta era presa in carico dagli uffici, che andavano fisicamente negli archivi a cercare la pratica, quindi verificavano se c’erano posizioni collegate e terzi interessati; infine, l’utente veniva convocato per ritirare un pacco di fotocopie o per consultare vari faldoni. Oggi, invece, i nostri servizi prendono in carico le richieste degli utenti e, inserendo le chiavi di ricerca, ottengono quanto serve, mettendo a disposizione entro il termine dei 30 giorni previsti dalla legge, senza che servano spostamenti fisici, pratiche edilizie ed altri atti assimilabili. Voglio ringraziare l’arch. Carlo Fenoglio e tutti i dipendenti comunali che hanno lavorato a questo progetto: abbiamo voluto mettere a disposizione dei cittadini e dei professionisti un servizio di alta qualità. Per raggiungere questo risultato serviva un digitalizzatore ad elevata specializzazione (come è il consorzio CSA), capace di trattare i documenti senza rovinarli; un’ infrastruttura digitale, con spazi di archiviazione di decine di terabyte, in grado di rendere fruibili documenti molto diversi tra di loro in assoluta sicurezza; e un navigatore dell’archivio altamente efficiente che, attraverso metadati associati, riesca a trovare qualsiasi dettaglio».

               La dematerializzazione dell’archivio edilizio comporta numerosi vantaggi, oltre alla migliore consultabilità: procedimenti amministrativi interni più leggeri (uniformando le modalità di archiviazione e gestione documentale e garantendo al contempo una maggiore protezione dei dati); un servizio di qualità più fluido, accessibile ed efficiente (grazie a tecniche all’avanguardia i documenti sono disponibili in formato PDF/A e le planimetrie in formato TIFF piramidale, che permette di ridurre le dimensioni del file senza incidere negativamente sulla qualità dell’immagine originale); un notevole risparmio in termini di tempi di lavorazione della pratica, sia istruttoria sia di accesso. Ulteriore vantaggio è il venir meno della necessità di movimentazione dell’archivio cartaceo, assicurando così una migliore conservazione dei materiali e il contenimento dell’impatto ambientale grazie al minor impiego di carta. La dematerializzazione dei documenti consente anche di scongiurare i rischi correlati allo smarrimento, al furto e a tutti gli eventi che potrebbero compromettere in modo definitivo l’integrità dei dati.

               Le pratiche digitalizzate riguardano, ad esempio, permessi di costruire, concessioni edilizie, SCIA, CILA, condoni, autorizzazioni edilizie, piani esecutivi convenzionati e piani di recupero, denunce strutturali, autorizzazioni varie (paesaggistiche/pubblicità/passi carrai/scarico), assegnazione matricola ascensori, pratiche impianti di telefonia, abitabilità ed agibilità, abusi edilizi.

Il prossimo passo sarà quello di creare un’interfaccia tra l’archivio edilizio ed il Geoportale del Comune di Chieri, che oggi consente di consultare gli elaborati del Piano Regolatore Comunale (cartografie e dati urbanistici), visualizzare qualsiasi oggetto fisico stia sul territorio-da un edificio ad una fontanella ad un cartello stradale-e stampare estratti di mappa (https://www.comune.chieri.to.it/it/servizi/geoportale-gismaster): in tal modo gli utenti potranno conoscere tutte le pratiche edilizie associate ad un data particella catastale, nel completo rispetto della privacy.

Giovani che hanno fatto camminare la storia

La presentazione del libro Giovedì 27 marzo 2025

Sala Proiezioni – ore 18.30

Piazza dei Mestieri – via Durandi 10

(Ingresso gratuito; prenotazione OBBLIGATORIAall’indirizzo email eventi@piazzadeimestieri.it)

Un’opera a più mani alla ricerca di storie di giovani che si sono spesi per la crescita, per la trasformazione positiva delle loro comunità e delle società più vaste a cui sono appartenuti.

Agli autori è stato chiesto di individuare tali storie secondo le loro personali sensibilità e di raccontarle in maniera “dialogante” con i giovani di oggi, senza toni paternalistici o amicali, bensì riferendosi semplicemente ai fatti, rimarcando le condizioni di partenza, il coraggio manifestato, gli obiettivi raggiunti, le sconfitte subite, le ricadute nei loro ambienti.

I libri di Storia ci riportano fatti dei cui protagonisti raramente evidenziano le età che avevano: così anche quando sono giovani li immaginiamo o ci vengono descritti come persone mature, mentre in realtà erano ancora in ricerca. Intraprendenti, visionarie, strategiche sì, ma caratterizzate anche da ingenuità e da incertezze. Eppure, hanno trainato l’intera società (o settori significativi di essa) verso il cambiamento culturale, etico, religioso.

Un libro che vuole anche veicolare un messaggio alle nostre nuove generazioni, che vuole mettere insieme la maggioranza degli adulti e gli stessi giovani nel garantire il futuro di questa Terra, sostenendo libertà e diritti insieme ai doveri.

gli autori

Edoardo Di Mauro, Bruno Ferrero, Graziella Luttati, Ezio Marinoni, Fulvia Natta, Carlo Palumbo, Mario Parodi, Luca Reteuna, Luca Rolandi, Salvatore Tripodi.

introduzione

Luca Rolandi, giornalista e scrittore

saluti

Giampiero Leo, portavoce coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”

interviene

Donatella Genisio, fondatrice Cooperativa Sociale EtaBeta

modera

prof. Salvatore Tripodi

In collaborazione con

conclusioni

Antonio Rocco Labanca, editore, Edizioni Mille                                                                        

                                    info011.197.09.600 – eventi@piazzadeimestieri.it  www.eventinpiazza.it

Don Fabio Attard  è  l’11° successore di Don Bosco

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Il 29° Capitolo generale della Società di San Francesco di Sales (Salesiani), riunito nella Casa Madre di Maria Ausiliatrice, ha eletto come Rettor Maggiore dei Salesiani, 11° successore di Don Bosco, don Fabio Attard, maltese, classe 1959. Nato a Gozo, Malta, don Fabio Attard è cresciuto a Victoria, dove ha frequentato le scuole primarie e secondarie pubbliche. La sua vocazione ha iniziato a prendere forma durante gli anni trascorsi al Seminario Maggiore di Gozo. Come nuovo Rettor Maggiore, don Fabio Attard guiderà una Congregazione composta da 13.750 salesiani presenti in 136 nazioni. “Con la sua profonda spiritualità, la sua visione carismatica, il suo brillante percorso accademico e i suoi decenni di esperienza, scrive l’Agenzia Salesiana Ans che ha diffuso la notizia riportata sul sito on line del settimanale cattolico La Voce e il Tempo, don Fabio Attard è pienamente preparato per animare e governare la Congregazione Salesiana e la Famiglia Salesiana nel XXI secolo”.   fr

Ha riaperto al pubblico l’ufficio postale di Bibiana

Sono terminati nella sede  i lavori di ristrutturazione e ammodernamento finalizzati ad accogliere tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa ideata da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti contribuendo al loro rilancio.

Tra gli interventi effettuati il rinnovo della pavimentazione, lavori di tinteggiatura, nuovi arredi e postazioni ergonomiche. Oltre ai servizi postali, finanziari, di assicurazione ed energia presso gli uffici postali sono disponibili anche i servizi INPS (il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico).

L’ufficio postale sarà a disposizione dei cittadini con il consueto orario dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.45 e il sabato fino alle 12.45

Poste Italiane conferma, ancora una volta, non solo la missione al servizio del sistema Paese ma anche il valore della capillarità, elemento fondante del proprio fare impresa, in netta controtendenza con il progressivo abbandono dei territori.

Dopo l’autorizzazione della Commissione Europea a fine ottobre 2022 i lavori di ristrutturazione sono stati avviati in oltre 3390 Uffici Postali in tutta Italia ed entro la fine del 2026 saranno complessivamente 7000 i nuovi uffici Polis.

R-Lab, il Competence Center per l’analisi e il riutilizzo delle batterie

Un polo di ricerca, testing e innovazione al centro di Torino, Capitale europea dell’innovazione 2025. Sostenuto da un contributo di 500.000 euro concesso da Finpiemonte sul Bando della Regione Piemonte, R-Lab è il nuovo polo dedicato al testing, al riutilizzo e all’innovazione nelle soluzioni di accumulo energetico.

 

 Reefilla, punto di riferimento italiano nella progettazione avanzata di sistemi mobili di accumulo di energia, ha dato vita a un nuovo hub di innovazione dedicato alla valutazione, al riutilizzo e alla gestione avanzata degli accumulatori: R-Lab | Battery & Energy Competence Center. Reefilla, Riuso, Riciclo: tre parole per innovare il modo in cui si pensa alle batterie.

Lo sviluppo del Competence Center, già avviato da Reefilla l’autunno scorso, sarà ulteriormente accelerato da un contributo pubblico di 500mila euro ottenuto sul bando della Regione Piemonte “Consolidamento patrimoniale e crescita delle startup innovative”, recentemente concesso dalla finanziaria regionale e che va ad integrare le risorse private già erogate, grazie all’investimento del capitale di Finpiemonte nel Fondo Piemonte Next, lo scorso novembre.

Dopo aver testato e lanciato a Torino ormai 2 anni fa il modello innovativo di accumulo e ricarica mobile nel contesto della Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino CTE NEXT ed aver scalato su più territori in Italia, Reefilla inaugura il R-Lab | Battery & Energy Competence Center a Torino: un ecosistema che comprende uffici, laboratori e linee di produzione con l’obiettivo di trasformare la città – che nel 2025 è stata insignita di due premi europei come “Capitale dell’Innovazione” e “Capitale del turismo smart” – in un hub di riferimento per l’innovazione nel settore del testing e della qualifica delle batterie. La nascita di questo centro si inserisce nelle strategie di crescita avviate da Reefilla, anche a seguito del recente aumento di capitale di 4,5 milioni di euro chiuso a novembre scorso.

All’interno di R-Lab, situato sul Lungo Dora Pietro Colletta, verranno sviluppate nuove tecnologie per il testing, la qualifica e la gestione avanzata delle batterie delle auto elettriche a fine vita, con l’obiettivo di massimizzarne efficienza e sostenibilità per una “second life”. Secondo stime recenti, il mercato globale delle batterie second-life provenienti da veicoli elettrici (EV) raggiungerà 4,7 miliardi di dollari entro il 2030, con un CAGR del 25,5%1.

“Questo finanziamento è una conferma del valore della nostra visione: rendere l’economia circolare una realtà concreta nel mondo delle batterie. Il Bando Consolidamento non è solo un supporto economico, ma un segnale chiaro che stiamo andando nella direzione giusta. Ci permetterà di rafforzare la nostra crescita e amplificare il messaggio che le batterie non sono un problema, ma una risorsa da valorizzare.” Gabriele Bergoglio, Co-Founder e Finance Officer di Reefilla.

Second-life battery: intelligenza artificiale e testing avanzato per un riutilizzo sostenibile

Entro il 2030, oltre 420mila tonnellate di batterie in Europa avranno esaurito il loro primo utilizzo2. Capire lo stato di salute di una batteria è la chiave per darle una seconda vita. Moduli e celle che vengono smontati, ad esempio, da un veicolo elettrico possono durare altri 3-5 anni in sistemi di accumulo per energie rinnovabili o in dispositivi di storage mobile.

Reefilla trasforma questo problema in opportunità, sviluppando tecnologie avanzate di testing e qualificazione. Già consolidate diverse collaborazioni con grandi OEM, player della mobilità e centri di ricerca per la raccolta di batterie e sperimentazione congiunta.

“Adottare procedure standardizzate e affidabili per valutare lo stato di salute delle batterie è essenziale per garantire un riutilizzo efficiente e un riciclo sostenibile”. – racconta Piera Di Prima, ingegnera dei materiali che, dopo aver concluso un dottorato di ricerca presso il Politecnico di Torino, si è unita a Reefilla per dirigere le attività di R&D di R-Lab – “Stiamo sviluppando una soluzione innovativa basata sull’intelligenza artificiale per stimare rapidamente lo stato di salute di una cella o di un modulo, senza bisogno di dati storici. Questo approccio ci permetterà di migliorare l’efficienza e la sostenibilità nella gestione delle batterie.”

R-Lab: un centro di innovazione aperto a nuovi talenti

Con la nascita di R-Lab, Reefilla vuole affermare il ruolo di innovatore nel settore dell’energia e delle batterie e si apre a nuove collaborazioni.

La nascita di questo competence center oltre a rendere orgogliosa la Città che ha accompagnato Reefilla sin dai primi test prototipali in strada, avviene in un momento strategico per Torino, Capitale europea dell’Innovazione – afferma l’Assessora all’Innovazione, Mobilità e Transizione ecologica Chiara Foglietta. Proprio quest’anno il titolo ci consentirà di lavorare all’attrazione e retention di talenti. Siamo felici che Reefilla abbia deciso di rafforzare e qualificare la sua presenza a Torino, puntando su un tema strategico per il futuro della Città, orientato a sostenere e catalizzare la transizione ecologica di Torino e dell’Italia”.

Il Competence Center si propone infatti come un punto di riferimento per professionisti, ricercatori e ingegneri che vogliono contribuire allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia nel campo dell’energy storage. Reefilla è alla ricerca di talenti e personale specializzato che voglia mettere le proprie competenze al servizio di un progetto ambizioso e sostenibile.

“Profondo cordoglio e riflessione dopo il tragico incidente di piazza Vittorio”

Il Consigliere Regionale Sergio Bartoli: “Da ex Sindaco, non posso non pensare all’impatto umano e comunitario che eventi del genere generano”

«Sono profondamente scosso per il gravissimo incidente avvenuto questa mattina a Torino, in piazza Vittorio Veneto, dove un pullman turistico è precipitato dal ponte causando morte e feriti. La mia vicinanza va alle famiglie delle vittime, ai feriti e a tutti coloro che sono stati coinvolti in questa tragedia.

Da ex Sindaco, non posso non pensare all’impatto umano e comunitario che eventi del genere generano. Il primo pensiero corre a chi, in questo momento, soffre. Ma subito dopo viene la responsabilità istituzionale di chiedersi come sia potuto accadere, e cosa si possa fare per evitare che simili tragedie si ripetano.

Costruire il futuro del Made in Italy con le eccellenze del territorio

Il 26 marzo approda a Torino MICS, il partenariato da 125 milioni di euro 

 

Il 26 marzo prossimo, a Torino, presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale, in Sala Piemonte, organizzato da MICS (Made in Italy Circolare Sostenibile), partenariato esteso finanziato dal Ministero dell’Università della Ricerca con 125 milioni di fondi del PNRR, si terrà un evento dal titolo “Il made in Italy tra tecnologie all’avanguardia e nuovi concetti di fabbrica”.

L’evento è realizzato con il supporto organizzativo delle case del Made in Italy e rappresenta la quarta tappa del Road Show di MICS; si tratta di un’importante occasione per capire come le tecnologie di stampa 3D e la produzione avanzata possano rivoluzionare i processi industriali rendendoli più digitalizzati, flessibili e sostenibili. Si susseguiranno panel di discussione in cui si analizzeranno le implicazioni di tali innovazioni in merito alla riduzione degli sprechi, l’efficienza produttiva e all’emergere di nuovi modelli di business.

La giornata si aprirà alle ore 10 con i saluti istituzionali della Vicesindaca di Torino Michela Favaro e del Sottosegretario alla Vicepresidenza della Regione Piemonte Claudia Porchietto. Il primo panel avrà come titolo “La fabbrica del futuro” e vedrà tra i partecipanti l’intervento di Marco Gay, Presidente dell’Unione Industriali di Torino e Presidente esecutivo Zest. Il secondo panel che avrà luogo alle 11.40, sarà guidato da Federica Bondioli, Professore ordinario di Scienze e Tecnologie dei Materiali presso il Politecnico di Torino, nonché referente dello Spok 6 di MICS. Il terzo panel, dalle 12.20 alle 13, sarà su “Mondo, Europa, Territori – le iniziative per la sostenibilità”. Si tratta di un’occasione per comprendere come le aziende del territorio stiano affrontando i temi della sostenibilità e della transizione digitale, e di scoprire come Università, istituzioni e associazioni di categoria stiano lavorando insieme alle imprese per agevolare questo passaggio.

 

Mara Martellotta