CRONACA- Pagina 67

“Ti riduco in sedia a rotelle”: in manette il rapinatore delle tabaccherie

Un cittadino italiano di 27 anni è stato arrestato da personale del Comm.to di P.S. Barriera Milano per rapina aggravata in danno di esercizio commerciale.

A seguito di alcune rapine commesse, nel mese di maggio scorso, ai danni di una tabaccheria, la squadra di polizia giudiziaria del Comm.to di P.S. Barriera Milano raccoglieva elementi utili alla individuazione del sospettato. Anche grazie alle telecamere di sorveglianza del locale, che avevano ripreso nitidamente il giovane autore dei reati entrare spavaldamente a viso scoperto nell’attività, indossando semplicemente degli occhiali da sole, e minacciare il proprietario, si arrivava a una descrizione abbastanza precisa dell’autore dei fatti.

Nelle immagini dell’impianto di video sorveglianza, l’uomo, entrato velocemente nel locale, seppur non visibilmente armato, faceva intendere alla vittima di avere un’arma con sé, minacciandolo di “ridurlo in sedia rotelle” se non gli avesse dato l’incasso; in una circostanza gli aveva fatto credere di avere al seguito dell’acido con cui lo avrebbe potuto sfregiare, e ancora che se non avesse ottemperato alle sue richieste sarebbe tornato per incendiargli l’attività.

Tramite tali modalità era riuscito a farsi consegnare contanti per un importo complessivo di circa 2000 € e diverse stecche di sigarette. La rapidità e sistematicità delle rapine subite (ben tre, le prime, nell’arco di 24 ore) aveva indotto il tabaccaio a chiudere il negozio per circa due settimane.  Alla riapertura, però, le azioni delittuose erano riprese, fino al risolutivo intervento dei poliziotti del Comm.to di zona, che hanno arrestandolo in flagranza di reato il soggetto.

In considerazione degli elementi raccolti a suo carico, riguardo alle 5 rapine subite in precedenza dal tabaccaio, il Tribunale di Torino – Sezione GIP ha disposto a carico del ventisettenne l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.

Non paga il Telepass per un anno grazie a un “trucco”, ma finisce a processo

Non ha mai pagato i pedaggi fino a 3mila 400 euro in un anno, in totale 61 viaggi in autostrada. Un uomo di Varese è ora sotto processo a Vercelli accusato di insolvenza fraudolenta e truffa, per non avere mai pagato l’autostrada nel periodo tra il maggio 2020 e il maggio del 2021. Come riporta La Stampa l’uomo avrebbe guidato una Bmw intestata a una società svizzera e sarebbe s lui il solo a guidare il veicolo. Per non pagare l’autostrada si “attaccava” a pochi centimetri dai veicoli che uscivano dai caselli attraverso Telepass riuscendo a passare prima che la sbarra si abbassasse, senza venire così rilevato. Ma alla fine è stato beccato.

Impalcature abbandonate da anni in via Orbetello

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LETTERA AL GIORNALE 

Caro direttore,

nell’immagine che invio al Torinese si vede  il degrado che c’è in via Orbetello 73 a Torino, causato da sbagli edilizi. L’edificio è da anni in queste condizioni e porta pericolo per pedoni e macchine. Ma nessuno  fa niente?

Roberto Gardiman

 

Marco Lazzarino nuovo presidente dell’UCID

L’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (UCID) ha eletto il suo nuovo presidente UCID di Torino. Il consiglio direttivo dell’UCID della sezione di Torino si è riunito martedì 18 giugno scorso e ha eletto all’unanimità Marco Lazzarino presidente per il triennio sociale 2024/2027.

Imprenditore, consulente e con una significativa esperienza alla guida di partecipate pubbliche ( Past President del Centro Agroalimentare di Torino) succede a Silvia Tabasso, prima donna a ricoprire il ruolo di presidente dell’UCID e che ha guidato l’associazione con dedizione e impegno negli ultimi anni.

Marco Lazzarino intende promuovere una serie di iniziative volte a sostenere e sviluppare il network di imprenditori e dirigenti che fanno parte dell’UCID.

“L’innovazione sarà al centro del mio mandato – spiega il neo presidente dell’UCID Marco Lazzarino – con l’obiettivo di creare nuove opportunità di crescita e rafforzare i legami all’interno della comunità. Sono estremamente felice di assumere questo ruolo e ringrazio la presidente uscente Silvia Tabasso per il grande lavoro svolto negli ultimi tre anni. Il suo impegno, la sua visione e la sua profonda fede cristiana hanno lasciato un segno significativo nella nostra associazione”.

“Il mio obiettivo è quello di proseguire nel solco della presidenza di Silvia Tabasso – spiega Marco Lazzarino – portando innovazioni che nel contempo rafforzano ulteriormente la nostra associazione, mettendola al centro del dibattito sulle questioni sociali e imprenditoriali della nostra città. A tal fine intendo instaurare un legame costruttivo con le principali associazioni datoriali e professionali e insieme a loro lavorare alla definizione di un nuovo patto sociale. Sono convinto che insieme affronteremo le sfide future con spirito di collaborazione e con la determinazione che ci ha sempre contraddistinto.

Desidero creare un fil rouge di eventi insieme all’Unione Industriali, la Confindustria, la Coldiretti e le realtà industriali e produttive radicate sul territorio torinese e piemontese”.

“Ringrazio tutti i Soci – spiega Silvia Tabasso, presidente uscente – Consiglieri e la squadra con cui ho collaborato in questi anni. La mia elezione era avvenuta online in pieno periodo pandemico e gli anni a seguire hanno portato grandi cambiamenti, oltre che nel settore industriale, negli stili di vita. Sono contenta di passare il testimone a Marco, persona che stimo e che unisce capacità imprenditoriali a valori saldi”.

L’UCID, fondata a Torino nel 1947, è un’associazione di imprenditori, dirigenti e liberi professionisti che, facendo propri i valori cristiani, riflette sul ruolo dell’impresa nella società e nell’economia. UCID è presente con 86 sedi in diciassette regioni italiane e raccoglie migliaia di soci.

Il gruppo interregionale Piemonte e Valle d’Aosta conta le seguenti sezioni: Asti, Biella, Casale Monferrato, Cuneo, Vercelli e Torino che annovera anche il gruppo Giovani (under 35).

UCID è anche presente a livello internazionale attraverso l’attività dell’UNIAPAC con sede a Bruxelles.

Sono stati nominati vicepresidenti Roberto Icardi, Silvia Tabasso e Enrica Valle. Segretaria Loredana Annaloro. Assistente spirituale da nominare dopo la morte di don Daniele Bortolussi.

MARA MARTELLOTTA

UCID

Gruppo regionale e sezione di Torino

Corso Palestro 14

Tel 333 1803520

ucid@ucidtorino.it

In memoria dell’avvocato Marco Casavecchia al Circolo dei Lettori

 

È  stato assegnato il premio per ricordare l’avvocato Marco Casavecchia. La cerimonia della prima edizione del riconoscimento si è  svolta al Circolo dei Lettori di Torino, indetto dallo studio Merano Amministrativisti per valorizzare i giovani talenti del diritto, in ricordo di uno degli avvocati più  famosi del  foro di Torino, l’avvocato Marco Casavecchia, appunto, scomparso nell’ottobre 2022.

L’avvocato Marco Casavecchia, principe del foro di Torino, si era occupato della causa relativa al termovalorozzatore nell’area del Gerbido del Comune di Torino. Nato nel 1935, avvocato dal 1963, ha svolto la sua professione diventando uno dei punti di riferimento in Piemonte nel settore degli appalti pubblici e dell’urbanistica.  Tra i suoi assistiti le principali istituzioni cittadine e regionali, dal Politecnico alla Regione, dall’Agenzia per le Olimpiadi invernali del 2006 ad altri enti e soggetti. È  stato collaboratore di numerose riviste giuridiche e presidente dell’Associazione degli Avvocati amministrativisti piemontesi.

“Lo studio Merani amministrativisti è sempre stato legato alla figura dell’avvocato Casavecchia – ha dichiarato Carlo Merani che ha definito Casavecchia “un maestro del diritto, uomo di grandi virtù e di rara intelligenza, capace di far appassionare al diritto amministrativo e coraggioso nello spingersi verso nuove frontiere, contaminando il diritto con la scienza”.

Il primo premio, assegnato per valorizzare I giovani talenti del diritto, è andato ad Anna Paola Ercolino, giovane giurista di Salerno. Si è  trattato di una targa ricordo e di un premio in denaro di mille euro. Premiati anche due giovani avvocati piemontesi, Marco Porro di Torino e Federico  Basso di Biella ( secondo premio ex aequo) e l’avvocata Anna Velia Rocca ( terzo premio).

“Ho avuto la fortuna di lavorare accanto all’avvocato Casavecchia quando era presidente della nostra associazione di categoria. Grazie alla sua spinta e alla sua passione,  abbiamo organizzato una serie di incontri sul futuro del diritto e sulla necessità della sua modernizzazione. Molto si discute, in questa fase storica, del tema dell’applicazione al diritto dell’intelligenza artificiale e delle eventuali conseguenze dell’uso di questa tecnologia. L’avvocato Casavecchia su questo tema è stato un precursore. Conoscerlo e poter lavorare con lui è  stato un privilegio. In segno di riconoscenza  abbiamo voluto, come studio, indire un premio che ne ricordasse la figura e che fosse, allo stesso tempo, uno stimolo per la crescita delle nuove generazioni”.

 

Mara Martellotta

Muore cadendo nel cortile dal quarto piano: incidente o suicidio?

I vicini lo hanno trovato senza vita nel cortile interno di un condominio  in via Assietta, a Nichelino. L’uomo sarebbe precipitato dal quarto piano ma non è ancora chiaro se si sia trattato di un suicidio o di un incidente. Sono intervenuti i vigili del fuoco, il 118 e la polizia locale.

Inaugurato il rinnovato Parco di Vittorio

Giungono al termine le inaugurazioni delle otto aree verdi – una per Circoscrizione – che sono state completamente rinnovate con fondi Pon Metro React-EU per un totale di 6 milioni e 500 mila euro. Gli interventi si sono caratterizzati per l’utilizzo di modalità innovative, con l’introduzione di attrezzature ludiche attrattive e inclusive, e con soluzioni progettuali per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. 

Il Parco di Vittorio, frequentatissimo polmone verde in viale Monti, nel quartiere Lingotto, è stato interessato da una serie di interventi diffusi che hanno incrementato gli spazi dedicati al gioco, alla pratica sportiva e alla socializzazione, migliorando nel complesso la fruizione del parco da parte degli utilizzatori di tutte le età.

Il fulcro dell’intervento è stata la nuova area con giochi d’acqua, realizzata recuperando l’invaso preesistente, inutilizzato da tempo. Mantenendo la vocazione acquatica del sito, l’area è stata trasformata in una piattaforma con 37 giochi d’acqua dinamici, che offrirà ai bambini un’esperienza di gioco stimolante e confortevole durante i giorni più caldi, contribuendo al contempo a mitigare il fenomeno dell’isola di calore.

Intorno alla nuova area giochi sono stati aggiunti elementi di arredo urbano che faciliteranno le occasioni di sosta e di socializzazione, inclusi solarium realizzati con pedane in legno composito. Anche la viabilità pedonale è stata migliorata, con nuovi vialetti in calcestruzzo drenante per favorire il filtraggio delle acque piovane; la passerella che sormonta l’area giochi è stata completamente riqualificata.

Nel quadrante sud-est del parco sono state introdotte nuove strutture per la pratica del parkour, un’area fitness e un tavolo da ping-pong. E’ stato inoltre eseguito un intervento di manutenzione sul pergolato, che offre riparo nei giorni più caldi, e sono stati posati nuovi arredi: tavoli con sedute, panchine, portabiciclette e rastrelliere per monopattini.

Significativi anche gli interventi sulla componente verde del parco, con l’aumento delle aree prative, la messa a dimora di 31 nuovi alberi, la depavimentazione di parte dello spiazzo asfaltato e la ridefinizione dei percorsi pedonali di attraversamento.

Altri interventi mirati sono stati realizzati in varie zone del parco. Nell’area giochi esistente nel quadrante nord-ovest è stata installata una nuova giostra basculante, in sostituzione di un’altalena dismessa, con la posa di nuova pavimentazione antitrauma. Sono stati inoltre effettuati lavori su alcune strutture ammalorate, come il rotelliere, interventi di manutenzione o sostituzione delle panchine e di parte dei cestini portarifiuti.

TORINO CLICK

Stefano Tacconi dimesso dalle Molinette

Nella giornata odierna è stato dimesso Stefano Tacconi dal reparto di Chirurgia vascolare universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Fabio Verzini). Il paziente è in buone condizioni e deambula autonomamente con l’aiuto di un ausilio. L’intervento effettuato una settimana fa ha avuto un esito positivo sulla perfusione e circolazione dell’arto destro operato.

Vendita Paracchi: e i vincoli sociali?

Caro direttore, il Comitato Dora Spina Tre ha scritto alla ViceSindaca (delegata anche al Patrimonio) della Città di Torino e al Presidente della Circoscrizione 4 in merito alla vendita dell’edificio ex Paracchi di via Pessinetto angolo via Pianezza. Si richiede di conoscere se nell’atto di vendita dell’edificio da parte al Comune alla nuova proprietà, che intende costruirvi degli appartamenti, si sia tenuto conto dei vincoli, non solo architettonici ma anche “sociali”, apposti nel 2024 dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte (visto che il fabbricato riveste interesse culturale)
La vendita risolve il problema della riqualificazione di un sito abbandonato da anni e fortemente necessitato di interventi conservativi ma potrebbe escluderlo totalmente dalla lista di edifici utilizzabili, almeno parzialmente, per le necessità del quartiere (aggiungendosi all’ex casa del direttore Michelin di corso Umbria, recentemente concessa all’attività di un’associazione privata).
Il nostro Comitato è attivo dal 2004 per migliorare le strutture pubbliche a servizio del quartiere di Spina 3, destinando almeno uno dei fabbricati non abbattuti delle fabbriche dismesse a luogo pubblico di cultura e di aggregazione dei cittadini. L’edificio del tappetificio Paracchi, di fronte al comprensorio Paracchi di Spina 3, era stato, ad esempio, identificato come una delle possibili sedi della biblioteca di quartiere richiesta nel 2010 dal nostro Comitato di cittadini con una petizione formale rivolta al Comune.
Secondo il parere del Comitato Dora Spina Tre, una parte dell’edificio dovrebbe essere messa a disposizione dei cittadini, previo inserimento nel contratto di vendita dei “vincoli sociali” previsti e delle forme che li mettevano in pratica. Tali “vincoli sociali”, indicati nel 2014 della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte con una dichiarazione che l’immobile riveste interesse culturale, sono presenti nella scheda tecnico-patrimoniale dell’edificio allegata al bando di vendita. Ove si precisa, tra le vincolanti prescrizioni ministeriali (decreto 102/2015) che autorizzano l’alienazione dell’edificio, che « in considerazione della situazione conseguente alle precedenti destinazioni d’uso, dovrà essere garantita, particolarmente in occasioni finalizzate alla conoscenza del territorio, la pubblica fruizione del bene » .
L’interpretazione del Comitato Dora Spina Tre di quanto sopra descritto (lo si evince dall’utilizzo del termine “particolarmente” e non “esclusivamente”) è che una parte dell’edificio, non solamente in occasione delle, supponiamo, rare visite culturali, debba essere destinata a fini sociali di quartiere.
Se ciò non fosse avvenuto, la vendita dell’ex Paracchi, che peraltro risulterebbe avvenire a prezzi di saldo di fine stagione, rappresenterebbe un perdita di un’opportunità per i cittadini.
COMITATO DORA SPINA TRE

Torino, la protesta della polizia penitenziaria

“TRASFERITO IL COMANDANTE DI REPARTO, NESSUN DIRIGENTE CME SOSTITUTO. MA LA SITUAZIONE È UN CAOS IN TUTTO IL PIEMONTE”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Protesta la Polizia Penitenziaria di Torino e del Piemonte. Motivo del contendete è la guida di molti Reparti del Corpo, presso Istituti e servizi della Regione, per la carenza di Dirigenti/Funzionari di Polizia Penitenziaria che interessa la regione. Spiega Vicente Santilli, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che valuta con preoccupazione la situazione in divenire nella Casa circondariale di Torino: “Il carcere di Torino è una struttura estremamente complessa, senza uguali rispetto alle altre del Distretto, di difficile gestione e che necessita esperienza e continuità nella linea di Comando, con quasi 1.600 detenuti presenti. Eppure, successivamente all’imminente trasferimento dell’attuale Comandante di sede, pare che l’Amministrazione ancora non abbia individuato un “navigato” sostituto che possa guidare i Baschi Azzurri all’assolvimento dei compiti istituzionali previsti. Addirittura, sembra che l’istituto di Torino sarà posto sotto il comando di un viceispettore. Ebbene, ammettendo pure che il designato ispettore sia particolarmente capace, noi, in tutta onestà, crediamo che non sia affatto una soluzione temporanea percorribile.    Il penitenziario di Torino, oltre ad essere oggettivamente complesso, deve essere affidato ad un Dirigente di Polizia Penitenziaria esperto e che sul proprio curriculum lavorativo può già vantare il comando di altre e pregresse realtà”. Donato Capece, segretario generale del SAPPE, in una nota trasmessa ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria proprio per stigmatizzare la situazione, rimarca che “nonostante tempo addietro fossimo stati rassicurati del fatto che tutti gli istituti penitenziari del Paese sarebbero stati posti sotto il comando di almeno un Funzionario/Dirigente di Polizia Penitenziaria, ad oggi, specie presso la regione Piemonte, quanto “promesso” ancora non ha trovato completa attuazione.  A noi, infatti, risulta che vi sono istituti ancora privi di Comandanti titolari, ove, per pochi giorni a settimana, vengono inviati in missione Dirigenti/Funzionari in forza in altri penitenziari che, alle volte, sono chiamati a gestire la delicata e complessa Area Sicurezza di addirittura tre penitenziari in contemporanea! In altri istituti, invece, in aperta deroga a quanto previsto dalle leggi vigenti, il comando di sede è affidato a appartenenti al ruolo degli ispettori e, in alcuni casi, finanche a coloro i quali sono in possesso della sola qualifica di vice ispettore”. Da qui la richiesta del SAPPE ai vertici ministeriali, “onde evitare che prima o poi possano accadere eventi irreparabili, di dare corso ad una celere procedura per individuare il Dirigente di Polizia Penitenziaria al quale affidare la guida del complesso carcere di Torino e monitorare la situazione in atto nelle varie carceri del Piemonte.