CRONACA- Pagina 650

Un migliaio di alberi morti per la siccità

Nuove piantumazioni e uno studio per mitigare il fenomeno

 

 

Sono circa mille le piante che, si stima, siano morte a Torino per le condizioni di forte stress dovute alla mancanza di piogge e alle temperature elevate riscontrate nel 2022. I cambiamenti climatici stanno purtroppo danneggiando anche il patrimonio arboreo della nostra città, costituito da circa 340mila alberi, per cui Torino è stata recentemente insignita del prestigioso riconoscimento “Tree Cities of the world” 2023, assegnato dalla FAO alle città che si distinguono per azioni di cura e di valorizzazione delle foreste urbane.

Le condizioni delle piante in questi mesi sono state monitorate attentamente dai tecnici del Verde pubblico, per capire la loro evoluzione nel corso della stagione e individuo gli alberi deperienti. Per quanto possibile si è cercato di rispondere tempestivamente, potenziando le irrigazioni già dai primi mesi della scorsa primavera e salvando in questo modo buona parte dei giovani alberi. Le temperature elevate e la carenza di acqua hanno causato purtroppo problematiche di stress anche agli alberi adulti, che in condizioni normali sarebbero stati autosufficienti.

Dopo aver valutato le loro condizioni alla ripresa vegetativa, in queste settimane in alcuni parchi partiranno gli abbattimenti degli alberi deperiti, che si aggiungono a quelli già effettuati nei mesi scorsi.

In uno dei parchi in cui si verificheranno abbattimenti – la Tesoriera – sono in corso degli studi specifici, con il supporto dell’Università, per determinare le cause del deperimento e per individuare le strategie da adottare per la salvaguardia degli alberi adulti, con l’obiettivo di replicarle anche in altre aree verdi. Dalle informazioni raccolte si partirà per i progetti di riqualificazione dei parchi Tesoriera e Rignon, operativi il prossimo anno grazie ai fondi React, che permetteranno un importante intervento di messa a dimora di nuovi alberi.

Per alcuni abbattimenti l’operazione risulterà essere più evidente, perché riguarderà il taglio di alcune decine di soggetti per area, anche con alberi di grandi dimensioni: è il caso del parco della Pellerina (35 abbattimenti), del parco del Valentino (30), del parco Rignon (30) e del parco della Tesoriera (oltre 30). In queste due aree, agli abbattimenti causati dalla siccità si potrebbero aggiungere quelli sulle piante che, durante i periodici controlli di stabilità, hanno manifestato problematiche tali da non garantire un margine di sicurezza accettabile per i frequentatori delle aree verdi.

In tema di nuove piantumazioni, si segnala che in queste settimane sono iniziati gli interventi di messa a dimora di oltre un migliaio di nuovi alberi nelle aree verdi cittadine: oltre seicento andranno nei parchi fluviali interessati da uno dei progetti React, quasi un centinaio sono frutto delle donazioni fatte dai cittadini che hanno aderito all’iniziativa “Regala un albero”, la restante parte è stata acquisita con le risorse che la Città ha messo a disposizione per queste attività. L’obiettivo è assicurare sempre un saldo positivo al patrimonio arboreo, anche a fronte di situazioni emergenziali straordinarie come quella che stiamo vivendo.

Francesco Tamburello

Semaforo antismog, prosegue il livello 0 fino al 31 marzo

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a venerdì 31 marzo 2023 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

 

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Semaforo antismog, prosegue il livello 0 (bianco). Fino a mercoledì 29 marzo in vigore le sole misure strutturali

Torino: Ciak si gira!

A Torino in primavera non sbocciano solo i fiori. 

In città spuntano camion e service cinematografici e la città si trasforma in un set a scena aperta.


Questa volta lo sfondo è parco Dora, dove staziona una fila di furgoni.
La produzione arriverebbe da Bresso, Milano, e, secondo alcuni osservatori si tratterebbe di uno shooting fotografico per un servizio di moda.

LORI BAROZZINO

Dal primo aprile solo online le domande per estetista e acconciatore

L’Assessore all’Artigianato Andrea Tronzano “Semplificazione e informatizzazione sono le due parole chiave che devono riguardare il lavoro del futuro”

 

Snellimento delle pratiche, utilizzo delle tecnologie informatiche e velocità delle risposte alle istanze presentate dagli utenti all’Amministrazione regionale: questo è il risultato di un vero e proprio cambiamento che avverrà per alcuni ambiti lavorativi con la digitalizzazione dei procedimenti.

 

A far data dal primo di aprile, infatti, la trasmissione delle domande di accertamento e attestazione del periodo lavorativo ai fini dell’ammissione all’esame e al corso di formazione per l’attività di estetista e di acconciatore (L.R. 14 gennaio 2009, n. 1, art. 34 bis) sarà effettuata esclusivamente per via telematica, con l’impiego dell’applicativo FINDOM accessibile sul portale regionale ServiziOnline al seguente link:

https://servizi.regione.piemonte.it/catalogo/bandi-piemonte-finanziamenti-domande

 

Il nuovo servizio on line semplifica l’istruttoria e velocizza i termini per l’adozione del provvedimento finale, abbattendo i tempi legati al flusso documentale (protocollazione e archiviazione su Doqui Acta), alla rettifica di errori e alla integrazione di elementi mancanti delle istanze; oltre ai vantaggi per l’utenza, tutto ciò porta con sé anche un arricchimento di competenze, con le nuove modalità di lavoro, per il personale regionale coinvolto e un incremento di consapevolezza dell’evoluzione digitale dell’Amministrazione. Si è registrato anche l’apprezzamento da parte dei soggetti esterni (sportelli delle Confederazioni artigiane e agenzie formative) coinvolti nella formazione concreta e diretta all’uso dell’applicativo FINDOM, tutto ciò

effettuato dalla Direzione Competitività del sistema regionale e Settore Artigianato con CSI. 

 

La sperimentazione della piattaforma digitale effettuata nei mesi scorsi ha dato buoni risultati nell’utilizzo da parte degli utenti e ora una nuova stagione può prendere il via. “Si tratta – commenta l’assessore all’Artigianato Andrea Tronzano – di un passo in avanti opportuno e importante che ci abitua a usare le nuove tecnologie da un lato e dall’altro a sveltire le pratiche necessarie per poter lavorare. Semplificazione e informatizzazione sono le due parole chiave che devono riguardare il lavoro del futuro, come istituzioni dobbiamo lavorare per fare in modo di accelerare al massimo in questa direzione”

 

Barista difende la moglie da tre ragazzi: gli spaccano i denti

Brutta avventura per il barista del Petit Bar di Settimo Torinese che è stato malmenato  brutalmente da tre giovani che avevano importunato sua moglie nella serata di sabato. L’uomo ha cercato di difendere la donna ma è stato picchiato nel dehors del suo locale. Il barista, di origini cinesi, ha riportato contusioni a un occhio e la rottura di alcuni denti che i medici hanno dichiarato guaribili in 30 giorni. I carabinieri hanno identificato i tre balordi, che sono stati denunciati per lesioni.

Il Fondo sociale per la casa passa da 7 a 12 milioni

Su sollecitazione di Monica Canalis (Pd), l’assessore ha precisato che “queste misure nascono dal riconoscimento dell’importanza, specie nell’attuale momento storico, di garantire dignità abitativa a chi è in difficoltà e sono state condivise attraverso il confronto con il sindacato degli inquilini”.

In risposta a una domanda di Alessandra Biletta (Fi), Caucino ha poi spiegato che “dopo circa 20 anni il lavoro di ricognizione dei fondi ex Gescal è terminato: una prima tranche di 10 milioni verrà utilizzata per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”.

Inoltre sono stanziati quasi 15 milioni l’anno provenienti dal fondo complementare al Pnrr per il programma “Sicuro, verde e sociale” di riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica, mentre 2 milioni sono destinati a sostenere gli investimenti delle cooperative a proprietà indivisa, per consentire l’incremento del patrimonio di edilizia sociale. Sono invece 800mila euro le risorse stanziate come contributi ai Comuni per l’abbattimento delle barriere architettoniche a cui si aggiungono poco meno di 150mila euro per interventi finalizzati all’eliminazione delle stesse barriere negli edifici privati. Sono poi previsti 2,5 milioni l’anno a sostegno dei Comuni per le agenzie sociali per la locazione, mentre 90mila euro sono destinati ai programmi regionali di sostegno abitativo rivolti ai genitori separati in situazioni di grave difficoltà.

Replicando a una domanda di Matteo Gagliasso (Lega) Caucino ha infine precisato che in tema di bonus edilizi gli stessi sono direttamente veicolati dallo Stato alle Atc e quindi non trovano spazio nel bilancio regionale.

L’assessore all’Urbanistica Fabio Carosso ha svolto una breve relazione per le materie di sua competenza in relazione al Bilancio, in particolare ha sottolineato che sono stati inseriti due milioni di euro in più da destinare ai Comuni per adeguare i loro Piani regolatori alle nuove norme urbanistiche.

Gagliasso è intervenuto chiedendo chiarimenti sui contributi dati ai Comuni per i progetti di riqualificazione paesaggistica. L’assessore ha risposto che si riferiscono alla legge 14/2008 e serviranno a mitigare o a camuffare capannoni o altre costruzioni che impattano negativamente sul paesaggio.

Al termine della seduta la Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza alla legge di bilancio per tutte le materie di sua competenza.

ecorreggia

fcalosso

Convegno annuale: Giornata Mondiale della Malattia di Parkinson

Giovedì 13 Aprile 2023, dalle ore 9:00 alle ore 13:00, presso la Sala Congressi OMCeO, Corso Francia 8, Torino.

La prenotazione è obbligatoria, la partecipazione è gratuita, per iscriversi occorre compilare il modulo di
iscrizione online al seguente link: https://forms.gle/Kv63LcdUzmyuZFpA6 oppure mandare un’email a
info@parkinsoninpiemonte.it

L’evento è organizzato dall’Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte Onlus (AAPP) e l’Associazione Italiana
Parkinsoniani (AIP) – Torino, Sezione “G.Cavallari”, con il contributo di Fondazione Grimaldi Onlus e in
collaborazione con Azienda Ospedaliero – Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.
La giornata si aprirà con un’introduzione a cura del dott. U. Pilotto (Presidente AAPP, Coordinatore AIP Torino)
e del Prof. Lopiano (Professore Ordinario di Neurologia – AOU Città della Salute e della Scienza di Torino), che
passeranno la parola alle autorità locali per i saluti di apertura. Seguiranno gli interventi “La genetica nella
malattia di Parkinson”, a cura del dott. C.A. Artusi (Neurologo, A.O.U. Città della Salute e della Scienza di
Torino), “Parkinson e Parkinsonismi”, a cura della dott.ssa P. Filippi (Neurologa, Ospedale Maria Vittoria –
Torino), “La riabilitazione fisica e cognitiva” a cura del dott. P. Bottino (Geriatra, Presidio Sanitario San Camillo
– Torino), “La mia esperienza di riabilitazione cognitiva in AIP” a cura della dott.ssa M. Quarnero (Psicologa
esperta in neuropsicologia), “Progetti di ricerca Politecnico di Torino” a cura della dott.ssa G. Olmo (Medico
Chirurgo, Dipartimento di Automatica e Informatica – Politecnico di Torino), “I nuovi farmaci” a cura del prof.
Lopiano (Professore Ordinario di Neurologia – AOU Città della Salute e della Scienza di Torino) in cui saranno
presentati i farmaci in via di sperimentazione che hanno il potenziale di rallentare il decorso della malattia.
Seguirà una tavola rotonda sul “Piano cronicità, implementazione PSDTA e domiciliarità” con moderatore il
dott. A. Marchet (Neurologo, Ospedale Martini – Torino) e relatori il dott. G. Gusmaroli (Neurologo, Ospedale
degli Infermi – Biella), il dott. F. Ripa (Dirigente settore programmazione sanitaria Regione Piemonte) e la
dott.ssa M. Canalis (Consigliere Regione Piemonte).
L’ultima parte sarà dedicata a “La parola a pazienti e caregiver”, uno spazio dove verrà lasciato spazio
dedicato alle domande dei partecipanti, moderatore prof. L. Lopiano.
L’Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte Onlus e l’Associazione Italiana Parkinsoniani – Torino, sez. “G.
Cavallari” hanno lo scopo di promuovere un’informazione sistematica su tutti gli aspetti della malattia di
Parkinson, rivolta ai pazienti, ai loro familiari ed ai sanitari coinvolti, ma anche alle istituzioni preposte a
decisioni di politica sanitaria.

Ecco una breve descrizione dei contenuti più rilevanti degli interventi dei relatori.

● “La genetica nella malattia di Parkinson”, a cura del dott. C.A. Artusi (Neurologo, A.O.U. Città della
Salute e della Scienza di Torino)
La ricerca genetica degli ultimi anni ha portato a importanti scoperte sulla malattia di Parkinson, in particolare
riguardo alle varianti del gene GBA e il loro alto rischio di sviluppare la malattia. Questo sta cambiando
l’importanza della genetica nel Parkinson e sta aprendo la strada alla terapia genica come possibile
trattamento. È importante sensibilizzare i pazienti e le loro famiglie su questo tema e offrire test genetici per la
partecipazione a studi innovativi.
● “Parkinson e Parkinsonismi”, a cura della dott.ssa P. Filippi (Neurologa, Ospedale Maria Vittoria –
Torino)
Descrizione delle caratteristiche cliniche della Malattia di Parkinson e di alcuni principali parkinsonismi atipici.
Focus sui criteri diagnostici e sulla necessità di seguire nel tempo l’evoluzione di queste patologie molto
variabili nei singoli pazienti con le conseguenti variabili esigenze terapeutiche.
● “La riabilitazione fisica e cognitiva” a cura del dott. P. Bottino (Geriatra, Presidio Sanitario San Camillo
– Torino
Le molteplici difficoltà nella vita quotidiana riscontrate dalle persone con Parkinson spiegano il bisogno di un
approccio riabilitativo multidisciplinare. Fisioterapia, terapia occupazionale, logopedia, psicologia e
neuropsicologia sono terapie imprescindibili nella presa in carico di questa patologia. Verrà descritta la realtà
del presidio sanitario San Camillo.
● “La mia esperienza di riabilitazione cognitiva in AIP” a cura della dott.ssa M. Quarnero (Psicologa
esperta in neuropsicologia).
Presentazione della stimolazione cognitiva, intervento volto alla prevenzione e al mantenimento delle funzioni
cognitive come memoria, attenzione e linguaggio. Tale stimolazione avviene attraverso specifici compiti
computerizzati o carta e matita. ci si soffermerà sull’esperienza di tale attività in associazione con le persone
con malattia di Parkinson.
● “Progetti di ricerca Politecnico di Torino” a cura della dott.ssa G. Olmo (Medico Chirurgo, Dipartimento
di Automatica e Informatica – Politecnico di Torino)
Si parlerà di alcuni progetti di ricerca del Politecnico di Torino, tra cui gli studi sui disturbi della voce e l’utilizzo
dello smartphone per la raccolta di informazioni cliniche. Verrà inoltre presentata una cavigliera sviluppata in
collaborazione con l’Università di Siena per la prevenzione del freezing del cammino che invia feedback tattili
per prevenire tali episodi. Il prototipo è stato ora restituito all’Università di Siena per l’integrazione ad un
software e la sperimentazione del sistema integrato.
● “I nuovi farmaci” a cura del prof. Lopiano (Professore Ordinario di Neurologia – AOU Città della Salute e
della Scienza di Torino)
Verranno presentate le novità legate al trattamento della malattia di Parkinson, con i dati e le principali
informazioni sui nuovi farmaci in via di sperimentazione o che sono attesi per la commercializzazione in Italia
nei prossimi mesi. Più nello specifico, si parlerà sia di farmaci di tipo sintomatico, quali la levodopa sottocute e
nuovi dopamino-agonisti, sia delle nuove frontiere di terapia ‘disease modifying’, ovvero quei farmaci in via di
sperimentazione che hanno il potenziale di rallentare il decorso della malattia.
● “Piano cronicità, implementazione PSDTA e domiciliarità” con moderatore il dott. A. Marchet
(Neurologo, Ospedale Martini – Torino)
Il Piano Locale Cronicità, derivato dal Piano Nazionale Cronicità del 2016, mira a definire e implementare un
Percorso di Salute Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la malattia di Parkinson in ogni ASL. I tavoli di
lavoro multidisciplinari, inclusi rappresentanti delle associazioni dei pazienti, hanno come obiettivo la qualità
della vita dei pazienti e dei loro familiari, garantendo tempestività e competenza nell’intervento sanitario,
offrendo percorsi di supporto sociale e psicologico e programmi di attività fisica e di stimolazione cognitiva.

L’attività del Corecom Piemonte

Giovedì 30 marzo alle ore 11, presso l’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale del Piemonte, a Torino, nel corso di una conferenza stampa verrà presentata ai giornalisti l’attività del Corecom Piemonte.
Intervengono:
Vincenzo Lilli – presidente del Corecom Piemonte
Alessia Caserio – vicepresidente del Corecom Piemonte
Marco Briamonte – commissario Corecom Piemonte

Torino ricorda Bruno Caccia e promuove la cultura della legalità

 

Dichiara il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: “Bruno Caccia fu una figura di spicco della lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, la cui incorruttibilità e dedizione alle istituzioni possono ancora oggi essere fonte di ispirazione per i cittadini. Insieme alle associazioni impegnate nell’educazione alla legalità abbiamo voluto organizzare numerose iniziative per celebrare il suo coraggio, il suo senso dello stato e dare un senso al suo sacrificio. Ricordarlo oggi vuol dire celebrare la sua stretta e rigida osservanza alla sola legge e affermare che la legalità non è un concetto astratto ma è pratica quotidiana di tutti coloro che hanno a cuore i valori democratici”.

Le iniziative sono state presentate nel corso di una conferenza stampa che ha visto come relatori la Vicesindaca e assessora alla Legalità Michela Favaro e la figlia del magistrato, Paola Caccia.

“Noi familiari – dichiara Paola Caccia– siamo profondamente grati alla Città per l’impegno profuso nell’onorare la memoria di nostro padre. Ci sembra che le iniziative in programma vadano nella giusta direzione: non solo cerimonie ed elogi, ma impegno a rendere i cittadini più consapevoli di chi è stato Bruno Caccia, del suo coraggio nel condurre indagini scomode, di come è stato stroncato  “nel pieno della sua lotta contro il crimine”, come è scritto sulla lapide che ne ricorda il sacrificio in via Sommacampagna. È poi importante che gran parte delle iniziative siano rivolte alle nuove generazioni, sperando che facciano tesoro del suo esempio per tenere alta la guardia contro l’illegalità, la corruzione, l’indifferenza”.

“Stiamo lavorando molto sul tema della legalità – spiega la Vicesindaca Michela Favaro – a partire dall’interno della macchina comunale, rinforzando controlli e protocolli di prevenzione della corruzione e formando adeguatamente il personale. Ma avevamo bisogno di allargare questa attenzione a tutta la Città, in particolare ai più giovani. Per questo, cogliendo l’occasione di un anniversario importante e dell’esempio altissimo rappresentato da Bruno Caccia, con la famiglia e le associazioni del territorio abbiamo lavorato ad un programma intenso di iniziative finalizzate a coinvolgere enti, cittadini, mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport accanto alle istituzioni che quotidianamente compiono il proprio dovere per contrastare l’illegalità”.

A Bruno Caccia verrà intitolato l’Istituto Comprensivo “D’Azeglio-Nievo” che raggruppa sei plessi scolastici. La cerimonia di intitolazione, il prossimo 5 aprile, si terrà nella sede di uno degli istituti del plesso, la “Ippolito Nievo” di via Mentana. Per tutto il 2023 le sedi istituzionali della Città, a cominciare da Palazzo Civico, la Prefettura, gli uffici pubblici e molte scuole ospiteranno una mostra fotografica itinerante sulla figura del procuratore e la sua storia, promossa dalla famiglia con la collaborazione dell’archivio storico del quotidiano La Stampa e l’associazione Libera Piemonte. Alla sua memoria sarà dedicato un concerto di musica classica organizzato dal conservatorio “Giuseppe Verdi”, in calendario per il 9 giugno.  L’associazione Libera Piemonte, da sempre in prima fila nella promozione della cultura della legalità, propone il “Festival Armonia, l’arte libera il bene”, con una serie di iniziative culturali realizzate alla cascina Caccia, immobile confiscato alla ‘ndrangheta a San Sebastiano da Po e già intitolato al procuratore, in calendario dal 23 al 25 giugno.

Il 26 giugno, giorno in cui ricorrerà il 40esimo anniversario della scomparsa, la Città e le altre istituzioni ricorderanno Bruno Caccia con una serie di iniziative istituzionali aperte ai cittadini.

Il programma si concluderà il 6 e 7 ottobre con le Giornate della Legalità promosse dalla Città di Torino e realizzate dalla Fondazione per la Cultura in collaborazione con Libera Piemonte, Avviso Pubblico e numerosi partner istituzionali e privati, per aumentare la consapevolezza dei cittadini sulle attività di contrasto alla criminalità, aprendo loro i luoghi che ogni giorno sono simbolo di questo impegno: la Prefettura, il Tribunale, gli immobili confiscati alla criminalità organizzata. Si alterneranno conferenze, spettacoli, visite guidate, giochi, mostre, attività e laboratori aperti a tutti.  In questa occasione sarà assegnato il premio “Bruno Caccia”, destinato a giovani che si siano distinti per il loro impegno nella promozione della legalità sul territorio e verranno presentate le attività realizzate nell’ambito del bando omonimo promosso dall’assessorato alla Legalità della Città. Il bando, alla sua prima edizione e realizzato da Fondazione per la Cultura, mette a disposizione 85mila euro destinati a iniziative di educazione alla legalità democratica e alla cittadinanza attiva per ragazzi da 8 a 25 anni. Sempre in questo contesto sarà celebrata anche la Giornata della Trasparenza, un’occasione di formazione rivolta ai dipendenti della Città, agli amministratori pubblici e alle parti sociali dedicata al Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza, dove condividere esperienze e buone pratiche.

Carola Quaglia

Truffe anziani, attenzione ai falsi ispettori Coldiretti

Per raggirare gli anziani ora si tira in ballo anche il loro passato contadino e la loro attività di imprenditori agricoli. Dopo i falsi ispettori Inps, i falsi funzionari dell’Enel o del Comune la fantasia dei truffatori include anche i falsi inviati di Coldiretti.

Nel Torinese si stanno, infatti, aggirando finti impiegati della più rappresentativa associazione agricola che battono cascine e case sparse per presentarsi ai campanelli cogliendo gli anziani di sorpresa e incalzarli con richieste di verifiche di versamento di quote o contributi. La strategia è quella classica: riuscire a entrare nelle case degli anziani, in quel momento soli, per fare aprire cassetti e magari riuscire a rimanere soli anche per un attimo e potere così frugare e derubare.

«La tattica di questi delinquenti – denuncia il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – si è affinata fino a cercare di sfruttare il rapporto di fiducia tra Coldiretti e i propri soci anziani. Per fortuna tra i nostri uffici e i soci c’è una relazione stretta al punto che ci conosciamo tutti. Ricordiamo che, quando i nostri dipendenti hanno necessità di visitare un socio, prendono appuntamento qualificandosi in modo corretto, sicuro e verificabile».

Ma la destrezza dei truffatori nello sfruttare la buona fede delle persone può essere molto raffinata, per questo è meglio diffidare sempre e verificare. «Gli episodi di cui siamo a conoscenza ci sono stati comunicati da nostri soci anziani che non sono caduti nella trappola e ci hanno subito chiamati. Ad ogni caso sospetto, anche con i truffatori sulla porta, l’invito è di chiamare i nostri uffici di zona prima di aprire porte o cancelli per riferire tutto ai nostri funzionari per poi, naturalmente, chiamare il 112 per allertare le forze dell’ordine. In ogni caso, i nostri uffici di zona sono a disposizione per assistere i soci anziani nello sporgere denuncia».