CRONACA- Pagina 63

Massimo Coda Spuetta direttore del Museo Diffuso della Resistenza

Il Consiglio di amministrazione del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà ha nominato all’unanimità Massimo Coda Spuetta nuovo Direttore dell’istituzione.

Coda Spuetta è entrato in carica al termine di un lungo percorso professionale che lo ha visto per quasi vent’anni dirigente della Compagnia di San Paolo, dove si è occupato in particolare di scuola e di coordinamento delle aree erogative. Ha contribuito in modo determinante alla nascita del Polo del ’900, di cui è stato consigliere dal 2016 al 2022.

La sua carriera lo ha portato a ricoprire incarichi di primo piano in importanti istituzioni culturali e accademiche: è stato Coordinatore Generale della Biennale di Venezia, Direttore Amministrativo dell’Università IUAV di Venezia, Presidente del Museo del Territorio Biellese, nonché docente presso la SDA Bocconi di Milano e la Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università di Torino.

Laureato in Filosofia a Torino e con un diploma MBA conseguito alla SDA-Bocconi, Massimo Coda Spuetta guiderà il Museo Diffuso in una nuova fase del suo percorso, confermandone il ruolo di luogo vivo di memoria, di ricerca e di dialogo sui valori democratici, i diritti e le libertà.

https://museodiffusotorino.it

Comunicare l’agricoltura: due borse di studio

 Promosse da eVISO, Regione Piemonte e Fondazione Agrion

 Nel corso di Cheese 2025, la manifestazione organizzata da Slow Food e dal Comune di Bra, è stato annunciato il lancio del bando di concorso per l’assegnazione di due borse di studio in memoria di Azio Citi, attore, artista, animatore culturale e cofondatore di Slow Food, scomparso nel 2023.

Le borse, di 1.000 euro ciascuna sono finanziate da eVISO S.p.A. in collaborazione con la Regione Piemonte e Agrion – Fondazione per la ricerca l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese.

Il bando è rivolto a studenti e studentesse iscritti a corsi di laurea triennale o magistrale o universitari che discuteranno la tesi nel periodo tra il 1° dicembre 2025 e il 30 giugno 2026. Le aree coinvolte sono: Comunicazione, Agraria, Economia con indirizzo marketing e comunicazione, Agritech, Ingegneria Gestionale e Scienze e culture Gastronomiche.

L’iniziativa intende offrire ai giovani strumenti pratici di ricerca ed esperienze dirette nel settore agricolo, con l’obiettivo di integrare la formazione universitaria con l’esperienza sul campo e, al tempo stesso, sostenere nuove idee e visioni che possano valorizzare il lavoro degli agricoltori, promuovere pratiche sostenibili e contribuire allo sviluppo di un’agricoltura più innovativa e consapevole.

Un sostegno mirato che permette agli studenti di approfondire tematiche fondamentali per il settore:

  • Come comunicare l’agricoltura ai consumatori, valorizzando il ruolo dell’agricoltore e promuovendo un consumo più consapevole;

  • Come comunicare con gli imprenditori agricoli, trasferendo conoscenze e strumenti per un’agricoltura sempre più innovativa e sostenibile.

La domanda di partecipazione dovrà essere inviata entro e non oltre il 31/10/2025 tramite PEC. La selezione sarà poi effettuata da una specifica commissione. Conclusa la selezione e ricevuti gli elaborati finali, la Fondazione Agrion e Regione Piemonte valuteranno l’opportunità di offrire ai due vincitori un’esperienza di tirocinio presso le proprie strutture, come ulteriore occasione di crescita e applicazione pratica delle competenze acquisite nel percorso di studi.

Questo accordo rappresenta un vero e proprio investimento sul futuro dei giovani e dell’agricoltura e offre la possibilità di mettere in pratica quelle che sono le conoscenze universitarie, e dunque dare concretezza alla formazione.” dichiara il Presidente di Fondazione Agrion, Giacomo Ballari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sottolinea l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni: “L’agricoltura piemontese ha bisogno di nuove energie, idee e strumenti per affrontare le future sfide del settore agricolo e la Regione Piemonte è convinta che i giovani possano rappresentare quel valore aggiunto e portare innovazione. Proprio per questo, con eVISO e Fondazione Agrion offriamo queste due borse di studio che non solo sosterranno il percorso universitario ma che offriranno anche la possibilità di svolgere un tirocinio presso le sedi di Regione Piemonte e Fondazione Agrion. Un’opportunità che permetterà ai giovani di diventare protagonisti del futuro dell’agricoltura.”

Questo progetto mette al centro la formazione e il comparto agricolo: due parole che – a proposito di comunicazione – sono fondanti per eVISO. La formazione è per eVISO il motore che genera conoscenza e crescita, mentre l’agricoltura rappresenta il comparto da cui siamo partiti e a cui continuiamo a guardare con attenzione e rispetto. Presentarlo a Cheese, con il riconoscimento del valore di Slow Food, rafforza ancora di più il legame con il territorio e la volontà di generare valore sia all’interno della nostra comunità che verso l’esterno, supportando la filiera agricola e favorendo uno sviluppo sostenibile per tutti.” – ha dichiarato Roberta Celia, per l’Ufficio Marketing e Comunicazione di eVISO.

Presentare l’iniziativa a Cheese assume un valore importante: la manifestazione internazionale dedicata ai formaggi e alla cultura alimentare rappresenta uno dei luoghi più significativi per dare voce ai temi della sostenibilità e dell’innovazione agricola. Un contesto che riconosce il ruolo di Slow Food come catalizzatore culturale e sociale e che rende naturale l’idea di intitolare le borse ad Azio Citi, figura che ha contribuito in prima persona a fondarne i valori.

 

Tentato furto di abbigliamento in un negozio di via Roma

Pomeriggio movimentato il 16 settembre scorso, in centro a Torino: i Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale hanno portato a termine vari interventi, fra i quali due arresti in flagranza di reato:
– alle 16.00, in Via Po, i militari del pronto intervento hanno bloccato e arrestato una trentaseienne ivoriana, in Italia senza fissa dimora che, in stato di alterazione psicofisica, stava molestando le persone sulla strada; la donna, alla vista dei Carabinieri, si è lanciata contro di loro tentando di colpirli con calci e pugni, per potersi sottrarre al controllo, ed ha perseverato anche all’interno dell’autovettura di servizio. Per questa ragione è stata arrestata, gravemente indiziata del reato di “resistenza a pubblico ufficiale” e trattenuta presso le camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo;
– contestualmente, altri equipaggi sono intervenuti poco lontano, in via Roma, presso l’esercizio commerciale di una nota catena, ove poco prima un ventiseienne di origini marocchine si era impossessato di capi di abbigliamento ed accessori vari, cercando di allontanarsi senza pagare; l’uomo, su indicazione della sicurezza privata che lo aveva individuato, è stato bloccato dai militari dell’Arma e arrestato in quanto gravemente indiziato del reato di “furto aggravato” , per poi essere tradotto presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari.

Musica, gioco e scoperta: a Volpiano torna “Crescendo in Sol”

 

Un pomeriggio speciale dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie: giovedì 25 settembre 2025 alle ore 17.45, presso l’asilo nido Il Giardino dei piccoli di Volpiano (via Novara 18), torna “Crescendo in Sol”, il laboratorio musicale per bambini da 0 a 3 anni ideato e condotto dalla musicista Gabriella Perugini.

Il laboratorio, gratuito e a numero chiuso, è pensato per coinvolgere bambini, mamme e papà in un percorso fatto di suoni, movimento ed emozioni. Attraverso attività musico-sensoriali, i piccoli partecipanti potranno sviluppare ascolto, creatività ed espressione corporea in un contesto accogliente e divertente.

Crescendo in Sol” rientra nel progetto Nati per Leggere, con il sostegno della Regione Piemonte, della Fondazione Compagnia di San Paolo e del Comune di Volpiano, ed è organizzato dal Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana Torinese.

L’Assessora alla Cultura Barbara Sapino commenta: «Chi ha avuto la fortuna di vedere un bimbo piccolo emozionarsi ascoltando una melodia sa quanto la musica possa toccare corde profonde, anche nei cuori più giovani. “Crescendo in Sol” vuole essere momento di relazione, di scoperta e di magia condivisa tra bambini e genitori».

La partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati. È necessaria la prenotazione contattando:
biblioteca@comune.volpiano.to.it – tel.011.9882344

Un’occasione unica per crescere insieme e scoprire la magia della musica fin dai primi anni di vita.

Torino scopre l’acqua calda: chi assiste un malato è solo

FRECCIATE

In Italia sono oltre sette milioni le persone che si prendono cura, gratis e senza contratto, di un familiare non autosufficiente. È il più grande esercito irregolare del Paese, senza paga, senza ferie, senza pensione: ma con tanta retorica addosso.

A Torino, i numeri non sorprendono: più di un cittadino su due (51%) conosce qualcuno che vive questa condizione. E quasi due torinesi su tre (61%) indicano nella solitudine la principale difficoltà. Davvero un lampo di genio sociologico: se lo Stato ti lascia solo, cos’altro puoi provare, se non solitudine?

Il dramma, però, non è nei dati, ma nella loro inutile ripetizione. Li snoccioliamo con aria grave, ci commuoviamo un momento, e poi passiamo al prossimo talk show. Tanto i caregiver continueranno a fare ciò che hanno sempre fatto: arrangiarsi. È la specialità nazionale, più antica della pizza e più radicata della burocrazia.

E mentre li celebriamo con le solite parole d’ordine – “resilienza”, “coraggio”, “dedizione” – resta una certezza: lo Stato applaude, purché non costino un euro.

Iago Antonelli

Cgil, 4 ore di sciopero per Gaza

Oggi, venerdì 19 settembre la Cgil ha indetto 4 ore di sciopero per la situazione a Gaza. Manifestazioni si terranno in tutte le province del Piemonte. A Torino è previsto un appuntamento alle 16 in piazza San Carlo.

A scuola con… il Consiglio regionale

Con l’inizio dell’anno scolastico 2025-2026, prende il via la nuova edizione dei tradizionali concorsi rivolti agli studenti banditi dal Consiglio regionale, tramite i Comitati e le Consulte, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale.

Tre i concorsi, rivolti agli istituti di istruzione secondaria di II grado e agli enti di formazione professionale del Piemonte:
–    la 45ª edizione del “Progetto di Storia contemporanea” del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte, in collaborazione con gli Istituti storici della Resistenza, prevede la trattazione di un tema legato alla storia contemporanea o lo sviluppo di una mozione che sarà oggetto di un torneo di dibattito tra studenti che si terrà nell’Aula del Consiglio regionale. Quest’anno agli studenti sarà richiesto di riflettere sulla partecipazione dei ragazzi minorenni alla guerra di Liberazione in Italia. Il lavoro potrà essere svolto secondo svariate modalità: dall’elaborato scritto alla fotografia, dal cortometraggio al podcast fino all’adesione al torneo di dibattito.
–    la 42ª edizione del bando “Diventiamo Cittadini Europei” della Consulta regionale europea, in collaborazione con l’Istituto universitario di Studi Europei (IUSE), offre agli studenti la possibilità di affrontare temi di stretta attualità. Due le tracce proposte: la prima sul ruolo presente e futuro dell’Ue nella regolazione dell’intelligenza artificiale, che incide sempre più in molti ambiti della vita umana e la seconda sul regolamento Ue 2024 sul ripristino della natura per la tutela degli ecosistemi.
–     la 23ª edizione di “Ragazzi in Aula”, il progetto di “Open Government” che consente ai giovani di entrare in Consiglio regionale per conoscere l’istituzione e i processi decisionali dell’assemblea legislativa. Gli studenti potranno lavorare sulle tematiche promosse dall’Osservatorio regionale sull’usura, dagli Stati generali della prevenzione e del benessere e dal Comitato diritti umani, sperimenteranno i meccanismi alla base delle decisioni democratiche e diventeranno “Ambasciatori del Consiglio regionale del Piemonte”.
L’iscrizione ai concorsi da parte dei docenti dovrà avvenire entro le ore 12 di martedì 11 novembre attraverso la piattaforma MOON.
In premio per i vincitori i viaggi studio che si terranno in primavera e che saranno l’occasione per visitare i luoghi sede delle principali istituzioni italiane ed europee o teatro di eventi legati alla storia recente. Tra le mete previste per il “Progetto di Storia contemporanea”, Trieste con la risiera di San Sabba, la foiba di Basovizza e il campo profughi di Padriciano, l’isola di Ventotene, la Casa della Resistenza di Verbania e il Centro di documentazione La Benedicta di Alessandria. È invece Strasburgo, con l’Europarlamento e il Fort de Schoenenbourg, sulla “linea Maginot”, la destinazione per i vincitori del bando “Diventiamo cittadini europei” e Roma, con Montecitorio, Palazzo Madama, Palazzo Borromeo e il Quirinale, quella per chi risulterà vincitore del bando “Ragazzi in Aula”.
I dettagli informativi sui concorsi e sulle modalità di partecipazione sono disponibili qui:
https://www.cr.piemonte.it/cms/il-cittadino/visite-ed-eventi/spazio-ragazzi/concorsi-le-scuole

Dichiarazioni

Davide Nicco, presidente del Consiglio regionale: “Con i concorsi per le scuole il Consiglio regionale rinnova ogni anno un impegno che è formativo, civile e umano. Offriamo agli studenti l’opportunità di conoscere la storia, i valori e le istituzioni, ma anche di sperimentare in prima persona cosa significhi partecipare, confrontarsi e prendere coscienza diretta di quanto viene raccontato in classe e sui libri. I temi proposti toccano questioni che hanno segnato il nostro passato e che continuano a interrogare il nostro presente: la memoria della Resistenza, la costruzione di un’Europa più unita e responsabile, l’esperienza diretta dei meccanismi democratici. Come istituzione crediamo fortemente in questo investimento educativo, che si traduce in un patto con le scuole, i docenti e le famiglie, e che contribuisce a formare nuove generazioni più consapevoli, preparate e responsabili”.

Franco Graglia, vicepresidente del Consiglio regionale, delegato alla Consulta regionale europea: “Con la 42ª edizione del concorso ‘Diventiamo cittadini europei’ offriamo ai giovani l’opportunità di confrontarsi con i grandi temi dell’Unione. Quest’anno, l’intelligenza artificiale e la tutela dell’ambiente rappresentano sfide decisive per il nostro futuro. L’Europa chiede partecipazione e responsabilità, e gli studenti possono dare un contributo prezioso. Sono certo che sapranno affrontare le tracce con impegno, spirito critico e creatività, diventando cittadini più consapevoli”.

Domenico Ravetti, vicepresidente del Consiglio regionale, delegato al Comitato Resistenza e Costituzione: “La partecipazione di ragazze e ragazzi molto giovani alla guerra di Liberazione in Italia è il tema scelto per il ‘Progetto di Storia contemporanea’, che da ben 45 anni vede protagonisti gli studenti piemontesi. I partecipanti a questa nuova edizione scopriranno come 80 anni fa ragazzi e ragazze loro coetanei hanno contribuito alla lotta contro il nazifascismo e potranno immedesimarsi in quelle microstorie, comprendere meglio il dramma della guerra e come l’essere partigiani e partigiane sia stata una scelta morale. Riscoprendo così le ragioni della contemporaneità e dando più forza alla libertà e alla democrazia, che dopo 80 anni sono di nuovo messe in pericolo. Il concorso sarà anche un’occasione per visitare i luoghi della Memoria del nostro Piemonte attraverso i viaggi e i momenti formativi previsti».

Fabio Carosso, consigliere segretario con delega agli Stati generali della prevenzione e del benessere: “Avvicinare i giovani al Consiglio regionale, far conoscere l’attività legislativa dell’Assemblea piemontese e i diversi temi che vengono toccati dalle iniziative finanziate e promosse dall’Ufficio di presidenza è l’obiettivo dei concorsi che, da diversi anni, vengono pubblicati in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. Coinvolgere i ragazzi, ascoltare le loro proposte, presentate attraverso gli elaborati, è uno stimolo fondamentale per la politica. Tra le mie deleghe ci sono gli Stati generali per la prevenzione e il benessere, le cui tematiche rientrano fra quelle del concorso Ragazzi in Aula: sarà un momento utile per raccogliere idee e spunti anche su come sensibilizzare sull’adozione di sani stili di vita e di come affrontare il disagio giovanile, che include i problemi di salute mentale, le fragilità emotive e la piaga del bullismo”.

Mario Salvatore Castello, consigliere segretario con delega all’ Osservatorio regionale sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento, ha espresso soddisfazione per il fatto che “tra i temi centrali della 23ª edizione del concorso Ragazzi in Aula vi sia anche l’uso corretto e responsabile del denaro, con particolare attenzione ai rischi legati al gioco d’azzardo patologico. L’usura e il sovraindebitamento rappresentano sfide concrete per la nostra comunità e richiedono un impegno costante da parte delle istituzioni. Il progetto offre agli studenti l’opportunità di vivere da protagonisti il funzionamento delle istituzioni, elaborando proposte di legge o atti di indirizzo da discutere direttamente in Assemblea: non si tratta solo di un percorso formativo, ma di un’esperienza che consente ai ragazzi di misurarsi con le responsabilità della democrazia e di sviluppare consapevolezza su temi che toccano da vicino la vita quotidiana”.

Valentina Cera, consigliera segretaria, delegata al Forum regionale dei giovani e alla Consulta femminile regionale: “I concorsi banditi dal Consiglio regionale sono una importante opportunità educativa che viene rivolta a studenti e studentesse piemontesi. Ho avuto l’onore e il piacere di accompagnarli lo scorso anno nei viaggi altamente formativi al termine dei percorsi. Un’esperienza di vicinanza delle Istituzioni democratiche ai e alle giovani.”

Stefano Suraniti, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte: “La sinergica collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale con il Consiglio regionale del Piemonte ha reso possibile, e continua a rendere possibile, la progettazione e l’attuazione di iniziative educative considerevoli e utili nell’ambito della formazione dei nostri giovani. Rappresentano, altresì, un’occasione di studio e di approfondimento su tematiche coerenti con quanto previsto nei curricula delle nostre scuole”.

Violenza di genere, una piaga quotidiana

Caro direttore,

scrivo a Lei e ai suoi lettori questa lettera per manifestare in primis la mia personale
solidarietà alla Sig.ra Lucia Regna, vittima di una sentenza con motivazioni a dir poco
raccapriccianti e inaccettabili.

Con profonda indignazione e amarezza, mi rivolgo a voi tutti, per sottolineare che questo
evento non è solo una questione personale, ma rappresenta un segnale allarmante della
continua difficoltà che le vittime di violenza di genere affrontano nel nostro Paese.

La violenza di genere è una piaga che colpisce ogni giorno innumerevoli donne, e ciò che
è accaduto alla Sig.ra Regna evidenzia quanto sia ancora radicata la cultura del silenzio
e della negazione: l’aggressione e gli insulti sono,per il giudice in questione, umanamente
comprensibili: queste non sono solo parole scritte su carta, ma ulteriore violenza gratuita
nei confronti di tutte le Donne.

E’ fondamentale ricordare che ogni caso di violenza di genere è un fallimento per la
nostra società, e ogni parola scritta con quel criterio sconsiderato,che non tiene conto
della sofferenza delle vittime, contribuisce a perpetuare questo ciclo di violenza e
impunità.

Mi appello a tutti voi affinché non si spenga la luce su questo tema, perché di solito c’è il
silenzio fino al prossimo caso di cronaca: motivo per cui ho atteso nello scrivere.
Questo non è più tollerabile: grazie al ruolo che ricopro all’interno della Commissione
Regionale Pari Opportunità, come coordinatore della sezione lavoro 4 (Violazione dei
diritti umani, violenza di genere, antidiscriminazione) ho la possibilità di dare il mio
contributo, con anche colleghe attente e puntuali, per cercare di cambiare le cose
attraverso progetti concreti,con la forza e la determinazione che mi contraddistinguono.

Do a tutti voi la mia massima disponibilità nell’ascoltare proposte propositive che
mantengano viva l’attenzione all’argomento per intraprendere un percorso che porti al
cambiamento reale.

Un forte abbraccio in segno di rispetto e solidarietà

Ilaria Panetta

Confartigianato: chiuso il traforo del Bianco e disagi sulla Torino-Savona

Giovanni Rosso (Presidente Autotrasporto di Confartigianato Imprese Piemonte): “La manutenzione deve essere fatta, ma non possiamo, per questo, penalizzare ulteriormente il comparto dell’autotrasporto sul quale gravano difficoltà ormai ataviche come la carenza di personale, gli extracosti di percorrenza e il ridimensionamento del volume d’affari”

 

Chiediamo un sostegno, dei ristori e la possibilità di non pagare i transiti nei tratti cantierizzati”.

 

Con la fine dell’estate si raccende l’autunno caldo per le autostrade e gli autotrasportatori.

Ad attendere al varco il comparto dell’autotrasporto sono i tre mesi di chiusura, fino all’inizio di dicembre, per il traforo del Monte Bianco, per consentire interventi di manutenzione straordinaria. Una situazione che potrebbe impattare pesantemente  su chi spedisce o riceve merci dalla Francia e dal Centro Europa.

A questa situazione di criticità, si aggiunge la ripresa dei lavori sulla A6 dopo la pausa estiva, con l’aggiunta di due maxi cantieri all’altezza di Savona.

“Anche se abbiamo un passaggio secondario con il valico stradale del Frejus – commenta Giovanni Rosso, Presidente autotrasporto di Confartigianato Imprese Piemonte – l’impatto per gli autotrasportatori è negativo per il rallentamento e gli ingorghi che inevitabilmente scaturiscono da una situazione logistica al collasso. Per non parlare degli extra costi e una dilatazione dei tempi di percorrenza.”

“Per quanto riguarda la situazione della Torino-Savona – continua Rosso – i disagi e i rallentamenti rendono faticosa e sincopata la percorrenza di molti tratti.  Queste criticità rappresentano un danno importante per il mondo produttivo, per non parlare del maggiore inquinamento per l’ambiente”.

“Sia chiaro: la manutenzione deve essere fatta, ma non possiamo, per questo, penalizzare ulteriormente il comparto dell’autotrasporto sul quale gravano difficoltà ormai ataviche come la carenza di personale, gli extracosti di percorrenza e il ridimensionamento del volume d’affari dovuto anche alla situazione geopolitica in atto. Voglio ricordare che alcuni nostri committenti sono delle multinazionali che esportano in tutta l’EU e in questo momento procedono, giocoforza, a rilento. Per affrontare queste criticità chiediamo un sostegno, dei ristori e la possibilità di non pagare i transiti nei tratti cantierizzati”.

Michela Frittola, Ufficio stampa Confartigianato Imprese Piemonte tel. 331/9332430–

Paideia, la magìa dell’inclusione

Torino è una città strana… ricchissima di storia, ha un passato che coinvolge in pieno la creazione del nostro Stato; è ricca di arte, scienza, cultura e dal XIX secolo è fucina di industria e modernità. Forse la si potrebbe considerare una delle capitali mondiali del Saper Fare.

Tutto ciò è certamente dimostrabile, eppure questa nostra città contiene perle di gran valore che però brillano soffusamente, non destano clamore perché armonizzate con la città che le accoglie.

In via Moncalvo 1, una tranquilla parte della pre-collina cittadina dietro la Gran Madre, esiste da anni una struttura di Accoglienza dall’evocativo nome Paideia (in greco educazione/formazione).

‘Il Torinese’ ha chiesto e ottenuto un’intervista con un responsabile delle Relazioni Esterne.

Siamo stati accolti dal dr. Carlo Banchio per saperne di più su origine della Fondazione, dove è collocata e quale è la sua mission.

“Il Centro di assistenza Paideia nasce nel 1993 per volontà delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, è ancora attivamente sostenuta dal gruppo bancario Ersel, oltre che dall’aiuto di aziende, enti e tanti anonimi sostenitori che continuano a dar ossigeno a un progetto con pochi eguali.

Per riassumere in breve la sua mission, PAIDEIA nasce per accogliere e sostenere la crescita dei bambini con varie problematiche e delle loro famiglie, favorendo lo sviluppo di progetti e iniziative dei bimbi affidati, con l’obiettivo di partecipare alla costruzione di una società più inclusiva e responsabile.
Per volontà dei soci fondatori, nessuna famiglia, per quanto possibile, deve sentirsi sola e abbandonata in caso di bimbi problematici; di converso nessuno di loro, crescendo, dovrà sentirsi escluso dalla società.
Grazie a una speciale donazione, dal 2013 PAIDEIA trova definitiva sede nel meraviglioso edificio (ulteriormente riammodernato) dell’ex Istituto cattolico Nostro Signore, per decine di anni conosciuto come la scuola elementare gestita dalle Suore Tedesche.
L’attuale sede della Fondazione (13.000 mq) ha molteplici attività e tutte sono gestite in spazi appropriati, luminosi e attrezzati, oltre che nel giardino della struttura.
Da segnalare è anche una accogliente caffetteria al pianterreno, aperta a tutti.
Troppo lungo elencare con precisione tutte le attività di assistenza e riabilitazione dei piccoli ospiti ma sono almeno da indicare le attività fondamentali di aiuto come logopedia, neuropsicomotricità, vari interventi di carattere psicoeducativo, terapia in acqua (è presente una bella piscina riscaldata, dotata di tutte le caratteristiche di sicurezza).
Oltre che nella sede di via Moncalvo, tanti sono i progetti attivati sia in città che fuori, tutte all’insegna di uno svago costruttivo e con periodi di vacanza per i piccoli ospiti. Il personale di assistenza si divide fra volontari (le Magliette Rosse) e dipendenti; nel 2023 è stata inaugurata una sede anche a Milano”.
Tornando all’incipit di questo articolo…. certamente per sicurezza e tranquillità dei piccoli, ma anche per riservatezze sabaude che da sempre declinano il ‘far bene senza clamore’, PAIDEIA è da considerare un microcosmo di intelligenza, preparazione e disponibilità che discretamente, e da tanti anni, opera nel Bene all’ombra della Mole Antonelliana.
Molto toccante è stato il contatto con questa luminosa e razionale struttura che nell’ordine, nella pulizia e nella disponibile professionalità di operatrici e operatori giornalmente risolve problemi di bimbi (a volte seri) e dei loro genitori.
Importante segnalare che le famiglie in difficoltà economica hanno particolari aiuti nel pagare le rette per i servizi messi loro a disposizione.

FONDAZIONE PAIDEIA – ENTE FILANTROPICO

via Moncalvo 1 Torino, via Caradosso 16 Milano

sito: www.fondazionepaideia.it

Telefono sede Torino: 011- 046.24.00

Ferruccio Capra Quarelli