CRONACA- Pagina 488

Fatima Zahra El Maliani, 22 anni, Cavaliere della Repubblica

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito motu proprio trenta onorificenze al Merito della Repubblica Italiana

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, trenta onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per un’imprenditoria etica, per l’impegno a favore dei detenuti, per la solidarietà, per il volontariato, per attività in favore dell’inclusione sociale, della legalità, del diritto alla salute e per atti di eroismo.

Il Presidente Mattarella ha individuato, fra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.

La cerimonia di consegna delle onorificenze si svolgerà presso il Palazzo del Quirinale il 24 marzo 2023 alle ore 11.30.

Ecco l’elenco e le motivazioni dei nuovi insigniti dal Capo dello Stato:

Fatima Zahra El Maliani, 22 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua disponibilità a restituire il bene ricevuto attraverso il suo impegno nel doposcuola UNICEF di Torino”

Studentessa universitaria. Gestisce il doposcuola UNICEF-YOUNICEF presso la sede di Casarcobaleno di Torino. Da bambina ha frequentato il SERMIG che le ha “stravolto” la vita e ha così iniziato il suo percorso di restituzione aiutando i bambini e accogliendo le donne senza casa, insegnando italiano ai migranti.

Muore improvvisamente a 35 anni il torinese Borgione ufficiale della polizia locale

È mancato all’improvviso il torinese Andrea Borgione, vicecomandante della Polizia locale di Vercelli, morto a soli 35 anni, stroncato da un malore. Laureato in scienze politiche e in storia, Borgione dal 2020 era in servizio al Comando di Vercelli. Aveva ottenuto inoltre una borsa di studio per la ricerca all’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.

Donne e bambine violentate? Parte il processo alla “psicosetta”

Al via  in Corte d’assise a Novara il processo sulla cosiddetta Psicosetta, che aveva sede  in un cascinale  a Cerano. 

Sono 26 gli imputati, oltre 100 i testimoni, di cui un’ottantina dell’accusa, 11  parti civili tra vittime o familiari e associazioni contro la violenza sulle donne.

Non è imputato il presunto capo, Gianni Guidi, si 78 anni, perché  incapace di intendere a causa di un ictus.

Nell’arco di un trentennio i presunti responsabili, coinvolti a vario titolo, avrebbero soggiogato psicologicamente, ridotto in schiavitù, violentato e torturato donne e bambine anche di 10 anni. Le vittime sarebbero state selezionate  con cura: erano tutte con problemi personali o familiari e fragili psicologicamente.

Schianto mortale sulla provinciale Vittima un 41enne

In un incidente stradale verificatosi questa mattina sulla strada provinciale 139 tra Airasca e Volvera. una vettura e un furgone si sono scontrati frontalmente. Aveva  41 anni il conducente dell’auto residente a Cercenasco, che è morto sul colpo. Sul posto il 118, i vigili del fuoco di Pinerolo e i carabinieri della stazione di None per effettuare i rilievi.

Baby gang a Torino, i carabinieri arrestano due rapinatori minorenni

Sarebbero componenti del gruppo che ha lanciato sassi contro l’auto di Nicolò’ Pirlo 


Torino,
24 febbraio. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per prevenire e contrastare i reati predatori commessi ad opera delle  baby-gang nel centro di Torino, i carabinieri della Compagnia San Carlo hanno arrestato  in flagranza di reato due minorenni, un italiano già sottoposto a daspo urbano e un marocchino, entrambi censurati.

I due giovani sono stati bloccati, dopo che, dietro minacce, avevano rapinato di un telefono cellulare un loro coetaneo.

Successivi accertamenti hanno inoltre consentito di deferire i due indagati all’Autorità Giudiziaria minorile in quanto ritenuti autori di altri episodi delittuosi avvenuti nei giorni scorsi. Avrebbero, in particolare, commesso altre due rapine, di cui una tentata, e sarebbe tra gli autori del danneggiamento di una vettura in transito in questa via Giolitti, fatto ampiamente ripreso dalle cronache locali, in quanto immortalato in un video poi diffuso sui social network da uno degli occupanti del mezzo.

Inaugurate le nuove Rsa Issiglio e Lancia

Ieri nel cuore del Borgo San Paolo di Torino c’è stata l’inaugurazione delle due strutture Issiglio e Lancia: ciascuna può accogliere 200 ospiti. Gli spazi sono stati pensati, e infine realizzati, pensando a un grande hotel, raffinato e con uno stile davvero di classe

Lì, dove un tempo sorgeva il polo produttivo Lancia, nell’edificio che ospitava la carrozzeria della vecchia fabbrica in cui venivano prodotte le storiche berline Aprilia e Ardea, nel cuore del Borgo San Paolo di Torino, ora c’è una Residenza sanitaria assistenziale a… cinque stelle. Sì, ma alla portata di tutti perché convenzionata con la Asl. Stiamo parlando della Rsa Lingottino(cui fanno parte le due residenze Issiglio e Lancia, ciascuna può accogliere 200 ospiti) che è stata inaugurata ufficialmente oggi alle ore 15. Una struttura che ha comunque mantenuto l’osservanza di parti caratterizzanti e rappresentative dei fabbricati industriali torinesi degli anni ’70.

Indubbiamente un luogo dal fascino particolare: laddove un tempo erano produttivi gli operai della casa automobilistica sabauda, oggi c’è uno spazio dedicato all’accoglienza delle persone anziane. Insomma, un sito importante per la storia industriale di Torino si è trasformato in un luogo altresì storico, grazie appunto ai ricordi degli ospiti del Lingottino e alle loro vite, spesso fonti di ricordi e memorie dal grande fascino, in grado di ammaliare gli operatori che vi lavorano all’interno.

Le nuove Rsa (gestite da Codess Sociale con cui elleuno collabora in ottica consortile e i cui ingressi sono rispettivamente da via Issiglio 75 e via Lancia 40) si sviluppano su oltre quattro piani, e coprono una superficie di circa 24.000 mq. All’interno delle strutture l’umanizzazione degli spazi è favorita dalla creazione di aree dedicate alle attività sociali e relazionali, con spazi ripensati in base ad un nuovo modello di accoglienza, adeguato alle recenti misure di prevenzione e sicurezza (Covid-19). La qualità e l’eleganza con le quali sono state progettate le stanze e i locali comuni favoriscono la sensazione di accoglienza e comfort degli ospiti. Come anticipato, gli spazi del Lingottino sono stati pensati, e infine realizzati, pensando a un grande hotel, raffinato e con uno stile davvero di classe. A partire dalla reception, che accoglie e supporta familiari e anziani per avere informazioni riguardo alla residenza e ai servizi. Ecco poi la stanza singola o la doppia, che dispongono di spazi ampi, eleganti e luminosi (ovviamente con bagni privati, televisori e impianti di climatizzazione). Non può mancare la sala relax, un ambiente comune pensato per favorire il benessere e la socialità degli anziani. Ecco poi la sala comune, il luogo ideale per accogliere i parenti degli ospiti durante l’orario delle visite. Non mancano gli spazi esterni, quali un’ampia zona verde su via Issiglio, piccole e raccolte “Corti”, per un maggiore benessere psicofisico e sensoriale.

Dal punto di vista sanitario, l’equipe medica garantisce l’assistenza medica all’ospite ed è a disposizione dei familiari per fornire informazioni sul suo stato di salute. Gli infermieri e gli operatori socio sanitari sono formati per prendersi cura degli anziani, giorno e notte, per le sue esigenze fisiche e psicologiche. La Residenza garantisce la fornitura dei farmaci per l’ossigenoterapia e del materiale sanitario per prevenire le lesioni da decubito. I terapisti intervengono nelle patologie neurologiche e ortopediche per garantire un approccio riabilitativo completo. Al centro dell’intervento psicologico è la persona, grazie a un lavoro a stretto contatto con l’equipe, l’ospite e i propri congiunti. Inoltre la Rsa offre uno spazio dove poter ricevere assistenza dal ministro del proprio culto, secondo la libertà di ciascuno.

Ovviamente, il Lingottino è coperto da servizio Wifi e al suo interno vi è anche una piscina riabilitativa e la possibilità di ricorrere a sedute di fisioterapia.

L’Rsa, a differenza di una casa di cura o di una casa di riposo, è una residenza sanitaria assistenziale, una struttura medica, ma non ospedaliera, che accoglie pazienti anziani affetti da patologie gravi o gravissime, occupandosi dei trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi dei degenti, con la presenza costante di uno staff medico completo 24 ore su 24.

All’inaugurazione hanno preso parte, tra gli altri, il Proff. Giovanni Quaglia (Presidente di Ream), il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il Presidente di Codess Sociale Alberto Ruggeri e altri rappresentanti degli Organi Istituzionali.

Si fonde il motore della locomotiva Passeggeri rimasti a piedi

Per un guasto del locomotore, i passeggeri partiti dalla stazione ferroviaria di Ventimiglia alle 6,18 diretti a Cuneo si sono trovati a piedi. Erano una decina le persone  sul treno obbligate a fermarsi alla stazione di Airole, nella valle Roja.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Lavori per il progetto Polis alle Poste di Ciconio

La continuità dei servizi sarà garantita da uno sportello dedicato nella sede di Feletto

Poste Italiane comunica che l’ufficio postale di Ciconio sarà interessato da interventi di manutenzione straordinaria per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza.

La sede infatti è inserita nell’ambito di “Polis – Casa dei Servizi Digital”, il progetto di Poste Italiane per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione nei comuni con meno di 15mila abitanti con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del nostro Paese e il superamento del digital divide.

Durante il periodo dei lavori Poste Italiane garantirà ai cittadini di Ciconio la continuità di tutti i servizi attraverso uno sportello dedicato presso l’ufficio postale di Feletto aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8,20 alle 13.45. Si ricorda che nella sede limitrofa di San Giusto Canavese è a disposizione anche ATM Postamat, attivo sette giorni su sette e in funzione 24 ore su 24 per i prelievi di denaro contante e per tutte le operazioni consentite.

Smog, livello arancio fino a venerdì 24 compreso

Limitazioni alla circolazione veicolare: fino a VENERDI’ 24 FEBBRAIO attivo il livello 1

 

1 In aggiunta alle limitazioni strutturali, fermi dalle 8 alle 19: i veicoli Diesel Euro 5 per il trasporto di persone.
Lo stop riguarda anche i veicoli che hanno attivato il Move In.

Il dettaglio delle limitazioni nella pagina dedicata che contiene anche tutte le misure per il miglioramento della qualità dell’aria.
Sul sito di Arpa i dati giornalieri di particolato PM10

Agente aggredito da detenuto dovrà essere operato

ALESSANDRIA, È TENSIONE CONTINUA IN CARCERE AL DON SORIA: PROTESTA IL SAPPE

Ancora una giornata da dimenticare, per la Polizia Penitenziaria di Alessandria: una giornata di violenza choc e di rabbia. E l’ira del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria è rivolta a tutti coloro che non hanno raccolto, in questi mesi, i reiterati allarmi dei rappresentanti sindacali dei Baschi Azzurri.

“Martedì sera un Agente di Polizia Penitenziaria è rimasto seriamente ferito dopo essere stato aggredito da un detenuto al Don Soria”, denuncia il Segretario regionale del Piemonte del SAPPE Vicente Santilli. “Il detenuto gli ha infatti lanciato addosso una bomboletta del gas in uso alla popolazione detenuta. L’Agente è stato condotto dapprima presso la locale infermeria e poi presso il Pronto Soccorso che certificava una prognosi di giorni dieci salvo complicazioni. Speriamo finisca presto questo massacro nei confronti della Polizia penitenziaria, anche con strumenti idonei per garantire l’incolumità degli Agenti. Servono, e il SAPPE lo rivendica da tempo – inascoltato dalle istituzioni deputate ad intervenire – urgenti provvedimenti per fronteggiare ed impedire aggressioni fisiche e selvagge, strumenti come quelli in uso a Polizia di Stato e Carabinieri, ossia pistola “taser” e spray al peperoncino”.

“Non passa giorno che non si verificano aggressioni nei confronti della Polizia Penitenziaria che presta servizio in Piemonte: e siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno”, conclude.

Donato Capece, Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, esprime la solidarietà del primo Sindacato del Corpo all’Agente di Polizia rimasto ferito al Don Soria e denuncia: “servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. La via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere: certo non indulti o amnistie. Espellere gli stranieri detenuti in Italia, per fare scontare loro la pena nelle carceri dei Paesi di origine, potrebbe già essere una soluzione, come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. La Polizia Penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze per l’incapacità di una Amministrazione che non riesce ad intercedere ai livelli politici competenti, anch’essi sicuramente non esenti da gravi responsabilità”.

Impietosa la denuncia di Capece, che esprime solidarietà ed ha parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati dai poliziotti penitenziari di Alessandria: “Tutti i giorni i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle detentive delle carceri, per adulti e minori. Mi riferisco alla necessità di nuove assunzioni nel Corpo di polizia penitenziaria, corsi di formazione e aggiornamento professionale, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti-aggressioni, guanti antitaglio, telecamere portatili, promessi da mesi dai vertici ministeriali ma di cui non c’è traccia alcuna in periferia“.