CRONACA- Pagina 477

La polizia li scopre mentre rubano in cartoleria

Gli agenti del UPGSP e del Commissariato di P.S. San Paolo hanno arrestato due uomini, uno di cittadinanza rumena di 31 anni e l’altro di cittadinanza moldava di 30 anni, gravemente indiziati di furto aggravato in concorso ai danni di una cartoleria e di un bar siti in Via Mogadiscio.

Sono le due di notte quando un cittadino contatta la Polizia di Stato riferendo di aver sentito dei rumori sospetti provenire da una cartoleria e successivamente l’attivarsi dell’allarme acustico.

Le Volanti giungono celermente sul posto indicato e intercettano due soggetti mentre escono di soppiatto, da un portoncino attiguo agli esercizi commerciali, con in mano il cassetto del registratore di cassa. I due uomini vengono prontamente bloccati dagli agenti e sottoposti a perquisizione personale.

Mentre una volante procede ad accompagnare i due uomini presso la locale Questura, l’altra volante effettua sul posto un sopralluogo.

La saracinesca del bar risulta forzata e il vetro della finestra infranto, mentre all’interno della cartoleria si riscontra l’effettivo ammanco del cassetto del registratore di cassa dove era contenuto denaro contante, prontamente restituito al legittimo proprietario in fase di denuncia.

Dai controlli effettuati, il cittadino rumeno risulta già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria residenza venendo così arrestato, oltre che per furto aggravato in concorso, anche per evasione.

I due vengono condotti presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”.

Rissa in zona movida, quattro arresti

Domenica notte, gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato quattro giovani, tre cittadini italiani e un rumeno, tutti di età compresa tra i 23 e i 21 anni, poiché gravemente indiziati di rissa aggravata.

Poco prima delle due di notte, due volanti vengono inviate in Lungo Po Cadorna per la segnalazione di una rissa in atto. Giunti sul posto, gli agenti intercettano un gruppo di una decina di persone, alcune delle quali, vedendo transitare un altro gruppo in direzione di Piazza Vittorio, gli si scagliano contro iniziando a percuoterli con calci e pugni. A tale aggressione gli appartenenti all’altro gruppo rispondono con altrettanta violenza. In questo frangente gli agenti, frapponendosi tra i contendenti, tentano di sedare la rissa per garantire l’incolumità di tutte le parti coinvolte e di terzi.

Nonostante la presenza delle Forze dell’Ordine uno degli aggressori, grazie all’aiuto di altre due persone, continua l’azione violenta utilizzando una chiave a pappagallo per colpire le controparti. Contestualmente, un’altra persona inizia a scagliare sedie in plastica prelevate dal dehor di un locale verso appartenenti alla fazione contrapposta.

Quest’ultimo un cittadino rumeno di 23 anni viene bloccato dai poliziotti. Diverse volanti intervengono sul posto. Il soggetto armato di chiave a pappagallo e le due persone corse in suo aiuto in precedenza si danno alla fuga lungo le vie del quartiere, ma vengono fermati nonostante il tentativo di nascondersi in uno stabile di via Vanchiglia.

Tutte e quattro le persone fermate vengono arrestate per rissa aggravata, il ventitreenne italiano con la chiave a pappagallo è stato anche denunciato in stato di libertà per il possesso di oggetti atti a offendere. Uno dei quattro arrestati è stato sanzionato amministrativamente per il possesso di cocaina.

Allasia incontra il nuovo prefetto di Torino Donato Giovanni Cafagna 

“Ieri ho incontrato a Palazzo Lascaris il nuovo Prefetto di Torino, Donato Giovanni Cafagna – dichiara il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia – Una visita cordiale durante la quale ci siamo  confrontati sul momento storico che il nostro Paese, e Torino in particolare, sta vivendo. Una situazione pesantemente condizionata prima dall’emergenza sanitaria e ora da quella economica e sociale anche in conseguenza  del conflitto in corso in Ucraina, e quelle che potrebbero derivare dagli attacchi terroristici di Hamas nei confronti del popolo israeliano di questi ultimi giorni. Una recrudescenza di violenza e morte che inevitabilmente costringerà ad alzare il livello di attenzione e vigilanza anche nelle nostre città.

Al prefetto ho ribadito il pieno sostegno e la totale fiducia nell’operato delle forze dell’ordine a cui va il ringraziamento per il lavoro che svolgono  ogni giorno.

Si è convenuto che la sicurezza, insieme al lavoro, alla questione sociale e all’emergenza migranti sono temi prioritari che devono essere affrontati con la giusta responsabilità e con il coinvolgimento delle  istituzioni,  della scuola,  di associazioni e  parrocchie, soggetti fondamentali dei nostri territori”.

Distilleria in carcere, il Sappe protesta

Continua, inarrestabile, la spirale di violenza nel carcere di Torino. L’ennesimo grave evento critico accaduto nelle ultime ore, sul quale riferisce il segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria del Piemonte Vicente Santilli, testimonia l’invivibilità della Casa circondariale ‘Lorusso e Cutugno’: “Nella mattinata di ieri abbiamo registrato una nuova aggressione al personale di Polizia Penitenziaria presso il carcere di Torino. Un poliziotto che si è recato all’interno della sezione detentiva per avvisare un detenuto che doveva recarsi a colloquio con il proprio legale, transitando davanti a una cella, è stato insospettito da un forte odore ed è entrato nella camera ha sorpreso tre detenuti in bagno, intenti a bollire della frutta macerata, al fine di produrre artigianalmente della sostanza alcolica. In prima battuta due dei tre detenuti gli si sono parati davanti per impedirgli l’ingresso in bagno, mentre il terzo gettava nel WC il preparato. Successivamente, hanno tentato insistentemente di convincerlo a non relazionare l’accaduto adducendo giustificazioni di ogni tipo”. Santilli spiega che “i tentativi dissuasori sono proseguiti all’esterno della cella e lungo tutta la sezione detentiva mentre il poliziotto si recava negli uffici per redigere gli atti dovuti. Giunti al cancello di sbarramento della sezione uno dei detenuti predetti è riuscito a forzarlo e una volta trovatosi nell’atrio ove sono presenti gli uffici si è prima denudato creando disordine urlando e sbattendo violentemente le finestre ed ogni cosa gli venisse a tiro, finché non si è scagliato contro il poliziotto penitenziario che lo aveva precedentemente sorpreso sferrandogli due violenti pugni e riuscendo a colpirlo al volto ed al petto. Solo con l’intervento dei colleghi presenti si è riusciti a bloccare il detenuto evitando ulteriori conseguenze considerato, peraltro, le minacce che il detenuto continuava a rivolgere al poliziotto ferito. Inviato al pronto soccorso locale al poliziotto è stata refertata una prognosi di dieci giorni”.
Il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece stigmatizza il grave episodio avvenuto nel carcere di Torino ed esprime solidarietà ai poliziotti coinvolti: “Con questi ulteriori gravi eventi critici sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti da detenuti senza remore in fatti gravi. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi della Casa circondariale di Torino: e questi ultimi episodi devono far riflettere i vertici dell’Istituto e della Regione. Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali, siamo in balia di questi facinorosi. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle Istituzioni”.  Per questo, il leader del SAPPE “auspica in un celere intervento di questo Governo sulle continue aggressioni al personale oramai all’ordine del giorno”. 

Addio alla piccola Laura, vittima dell’incidente aereo

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Una grande folla ha partecipato oggi ai funerali di Laura Origliasso, a San Francesco al Campo, dove è stato disposto il lutto cittadino per la bambina di cinque anni morta  lo scorso 16 settembre a causa della caduta di una freccia tricolore in volo dall’aeroporto di Caselle. Tra le autorità  il ministro della Difesa, Guido Crosetto, diversi sindaci del territorio e di Torino, Stefano Lo Russo.  La mamma Veronica e il fratellino di Laura, convalescenti dopo l’incidente, sono giunti in ambulanza e sono entrati in chiesa con il papà Paolo.

Sta per partorire in auto: i carabinieri la scortano in ospedale

È successo uno degli scorsi pomeriggi in via Pietro Cossa a Torino alle 17 in pieno traffico. Un uomo con la moglie a bordo dell’auto ha chiamato i carabinieri di una pattuglia che ha incrociato  per strada. Ha avvisato i militari che la donna stava per partorire. I carabinieri a sirene spiegate hanno scortato i due in ospedale dove la donna ha dato alla luce un bambino.

In auto a zig zag per le vie del centro: ma dietro c’è la polizia. Era ubriaco

Sarà denunciato per guida in stato di ebbrezza il giovane che è stato trovato ubriaco alla guida della sua vettura dagli agenti delle Volanti. La polizia ha visto l’auto procedere a zig zag in una via del centro di Biella. A bordo dell’abitacolo anche altri giovani.

Il conducente, visibilmente alterato  dall’alcol è risultato positivo ai test etilometrici, con un tasso superiore al consentito. È così scattato il ritiro della patente di guida.

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