CRONACA- Pagina 474

Disturbi alimentari, alla Città della Salute di Torino trattamenti innovativi

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I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) sono patologie che tendono a durare molti anni ed a peggiorare nel tempo, talvolta con esito letale: i morti nel mondo nel 2019 sono stati 318.300: in particolare giovani con meno di 40 anni. La pandemia da COVID-19 ha accelerato un aumento dell’incidenza dei casi è un recente studio del 2023, appena pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Journal of Clinical Medicine dal gruppo di ricerca del Centro Esperto Regionale per la cura dei Disturbi dell’Alimentazione della Città della Salute di Torino (diretto dal professor Giovanni Abbate Daga), ha inoltre evidenziato un peggioramento dei sintomi: dopo la pandemia, i ragazzi hanno preoccupazioni più elevate e svolgono di gran lunga molta più attività fisica al solo scopo di dimagrire, anche in condizioni di estrema emaciazione rispetto a prima del 2020.

Due innovativi trattamenti verranno affiancati da oggi  a quelli già esistenti presso il Centro Esperto Regionale per la cura dei Disturbi dell’Alimentazione della Città della Salute di Torino. Il primo, di tipo biologico e sperimentale – che partirà dal 15 aprile 2023 per i soggetti ricoverati – consiste nella somministrazione per 2-4 settimane di sedute quotidiane di 40 minuti di stimolazioni magnetiche di un’area specifica del cervello  che è deputata al controllo emotivo. Nella cura della depressione  ha già dato buoni risultati.

Il secondo trattamento è di tipo psicologico ed introduce nella cura dei disturbi dell’alimentazione uno strumento psicoterapico ben noto ed efficace per la cura dei traumi: il trattamento EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Tale psicoterapia ambulatoriale è stata attivata presso l’ospedale Molinette da ottobre 2022. Si tratta di una tecnica di rievocazione di ricordi traumatici mediante il movimento degli occhi. Questo  metodo attiva i ricordi emotivamente procurando un positivo effetto.

In Piemonte pochi terapisti occupazionali

La presenza di terapisti occupazionali in Europa è dieci volte superiore a quella italiana. Si tratta di 39 professionisti ogni 100.000 abitanti. In Italia è pari a 3,9: il Piemonte, che ne conta 174, ne ha 4,1 ogni 100.000 abitanti, sempre notevolmente al di sotto degli standard europei. Il dato è emerso nel corso dell’audizione della Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, con i rappresentanti delle Associazioni parkinsoniane e con il presidente della Commissione d’Albo Terapisti occupazionali dell’Ordine di Torino, Asti, Alessandria e Aosta svolta su richiesta di Diego Sarno (Pd).

Alessio Ferrari, terapista occupazionale, ha sottolineato come il proprio lavoro consista “nell’intervenire di fronte a un infortunio, una malattia, una disabilità per sviluppare, mantenere, incrementare o recuperare le azioni ritenute importanti per la vita quotidiana. Un impegno che non di rado significa la presa in carico non solo del malato ma del suo nucleo famigliare”.

“Dei 174 terapisti occupazionali che operano in Piemonte – ha spiegato il presidente della Commissione d’Albo Dario Ellena – 95 operano su Torino, Alessandria e Asti e sono esterni alle Asl; 46, di cui 1 interno alle Asl, su Vercelli e Biella; 21, di cui 5 interni alle Asl, su Novara e il Vco e 12, di cui 1 interno alle Asl, su Cuneo”.

“Quello che chiediamo alla Regione – ha continuato – è di prestare attenzione alla nostra figura professionale per garantire un servizio qualitativamente migliore alla popolazione che ne ha bisogno”.

Il presidente Stecco ha osservato, a questo proposito, che “forse c’è un problema a monte, dal momento che non sono previsti, per il prossimo anno, corsi di laurea attivi per terapisti occupazionali in Piemonte. Le Università italiane non paiono puntare sull’attivazione di corsi di laurea specifici o dedicati, che sono solo 7 in tutta Italia”.

Massimiliano Iachini dell’Associazione italiana giovani parkinsoniani e Bruna Detachetis dell’Associazione I tremolini hanno illustrato le difficoltà cui va incontro chi è colpito dal Parkinson, “una delle malattie meno conosciute al mondo e che, a differenza di quanto si creda, non colpisce solo le persone adulte ma anche i giovani, che non di rado tendono a nasconderla per paura dello stigma”.

“Movimento, attività fisica e occasioni di socializzazione sono ‘ricette’ per combattere la malattia – ha sottolineato Iachini – e i rieducatori e i terapisti occupazionali sono fondamentale per contribuire a preservare e conservare le capacità di svolgere una vita il più possibile autonoma”.

“È fondamentale lavorare in rete – ha aggiunto Detachetis – auspichiamo che, anche grazie ai fondi del Pnrr, i collegamenti tra specialisti, medici di base e gli altri servizi a disposizione dei malati sul territorio possano diventare sempre più dinamici”.

Sono intervenuti, per richiesta di chiarimenti, Silvio Magliano (Moderati), Sarno, Monica Canalis (Pd) e lo stesso presidente Stecco.

Ecco il nuovo Punto 13 per le famiglie di Mirafiori Sud

VIA FARINELLI: LA FONDAZIONE AIEF INTENSIFICHERA’ IL SUO IMPEGNO

Dopo due anni di lavoro è stata inaugurata la riqualificazione del Punto 13, promossa dalla Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza con il sostegno e il contributo di Borello Supermercati e Be Am Impresa Sociale.

Non è rinato solo un presidio di servizi per il quartiere ma uno spazio di comunità.

La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose e il coraggio per cambiarle”. E’ la citazione di Sant’Agostino incisa sulla targa posta all’ingresso del nuovo Punto 13 di Via Farinelli. Dopo 15 anni di degrado e abbandono è rinata la nota galleria commerciale a cielo aperto per anni riferimento per i residenti della periferia sud della Città. Fino a pochi mesi fa risultavano chiuse otto attività su tredici e diverse ordinanze comunali imponevano, senza successo, la messa in sicurezza del centro. Una ferita per tutto il quartiere che ha sperato per anni in una svolta. Oggi il degrado, il pericolo, le serrande chiuse sono solo più un ricordo. E’ stato inaugurato il progetto integrato di riqualificazione urbana avviato due anni fa dalla Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza. Un percorso condiviso con il territorio, che ha coinvolto aziende profit ed enti no profit. con un investimento complessivo di 400 mila euro: 50 mila euro investiti dalla Cooperativa CTA per lo smantellamento del vecchio Punto 13 e 350 mila euro per la ricostruzione degli spazi. Fondi raccolti dalla Fondazione AIEF grazie al sostegno di aziende e benefattori, come Borello Supermercati, che hanno scelto di contribuire alla riqualificazione di uno spazio di comunità in un quartiere in seria difficoltà. Una cifra importante di fondi privati che generano una ricaduta significativa sia in termini di potenziamento del commercio locale sia in termini sociali: oggi 11 su 13 attività sono state riaperte e inaugurate, tra cui quella più attesa dai residenti: il supermercato Borello.

Ci si potrebbe chiedere perché una Fondazione che si occupa di infanzia e famiglie abbia realizzato un progetto di riqualificazione urbana. Qualche giorno fa un bambino, osservando i colori dei murales che oggi occupano i muri esterni del Punto 13 riqualificato, ha detto di essere felice perché quando esce di casa si tuffa in questi colori. Questa è la nostra risposta: i bambini, che abitino in centro o in periferia, hanno diritto a vivere in quartieri sicuri, curati e belli.” ha dichiarato Tommaso Varaldo, presidente della Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza. “La nostra Fondazione ha realizzato questo progetto non solo per riportare nuovi servizi per le famiglie del quartiere ma per creare un nuovo spazio di comunità, bello ed accogliente, capace di attrarre eventi ed iniziative culturali, educative ed aggregative. Questo sarà il nostro prossimo impegno, dopo la riqualificazione porteremo la rivitalizzazione.”, ha concluso Varaldo.

All’inaugurazione sono intervenuti il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco della città di Torino, Stefano Lo Russo, l’Assessore al commercio del Comune di Torino, Paolo Chiavarino e il presidente della Circoscrizione 2 Luca Rolandi. Al loro fianco rappresentanti delle istituzioni locali, della Questura, della Prefettura, dell’Asl Città di Torino. La Filarmonica Torino Mirafiori ha accompagnato il taglio del nastro suonando l’inno nazionale ed ha aperto la festa di quartiere che è stata organizzata nel nuovo piazzale del Punto 13. Oltre 20 associazioni di Mirafiori Sud erano presenti con un proprio gazebo allestito nel piazzale, che fino alle 16,30 ha accolto animazioni, giochi, sport e teatro per bambini e giovani.

Le feste sono tali quando c’è un importante risultato raggiunto e il fatto che quest’area oggi venga restituita ai cittadini, alle famiglie e in termini non solo di commercio e sicurezza ma anche come nuovo punto di aggregazione è davvero un ottimo traguardo. Insieme possiamo fare buone cose, potenziando i quartieri in termini di sicurezza e restituendo momenti di socialità, consentendo alle nostre famiglie di riappropriarsi dei propri spazi.” Ha dichiarato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, nel suo intervento prima del taglio del nastro.

Bisogna ricucire le periferie di Torino! Arrivare oggi a tagliare un nastro è una conquista importante. La riqualificazione del Punto 13 è un progetto che ci ha colpiti proprio perché nasce dal privato e in cui crediamo per rilanciare il quartiere. Torino ha una tradizione molto forte in termini di cultura del lavoro e Mirafiori ne è un simbolo.” ha aggiunto Stefano Lo Russo, sindaco della Città di Torino.

Siamo molto felici dell’apertura del nuovo supermercato Borello nel quartiere Mirafiori Sud. Ancor di più perché il nostro coinvolgimento ha una valenza sociale. Nel progetto di riqualificazione del Punto 13 abbiamo creduto fortemente, fin dal principio, aiutando la Fondazione AIEF a coprire i costi di riqualificazione e decidendo di aprire un punto vendita per rispondere alle esigenze dei residenti. Io credo fermamente nelle potenzialità della periferia e, in particolare, in quelle di Mirafiori Sud.” Ha dichiarato Fiorenzo Borello, imprenditore e titolare di Borello Supermercati, primo ad aver abbracciato il progetto della Fondazione.

Il Punto 13 di Via Farinelli 36/9

Il Punto 13 di Via Farinelli 36/9, centro commerciale nato negli anni ‘70 per volontà del Comune di Torino per garantire servizi e attività commerciali di prima necessità ai residenti del quartiere, è stato per anni un riferimento per le famiglie di Mirafiori Sud. Negli ultimi quindici anni, complici la crisi economica e l’abbandono delle periferie, il centro è caduto sempre più nel degrado con la struttura fatiscente e pericolante, il piazzale malmesso e la chiusura di quasi tutte le 13 attività commerciali con il conseguente abbandono degli spazi. E’ all’interno di uno di questi spazi che nel 2021 AIEF ha aperto il Centro AIEF Torino Sud e, da subito, ha avviato un percorso, coinvolgendo il quartiere, per costruire un progetto capace di ridare vita non più solo alla galleria commerciale con servizi di prima necessità ma a nuovi spazi dedicati all’aggregazione sociale e alla promozione socio-culturale.

Il questionario AIEF

Una delle iniziative predisposte, proprio per poter individuare meglio le criticità e le esigenze del territorio, è stata la realizzazione di un questionario da sottoporre ai residenti. Dall’analisi dei 247 questionari raccolti, campione rappresentativo dei maggiorenni residenti nell’area tra Strada Castello di Mirafiori, Corso Unione Sovietica, Via Onorato Vigliani e Strada delle Cacce, è emersa fortemente l’esigenza di rinnovare e riqualificare il centro commerciale Punto 13 di Via Farinelli e la contigua Piazza Santi Apostoli. Le maggiori criticità emerse: 164 mancanza di un supermercato raggiungibile a piedi, 141 mancanza di uno sportello bancomat o punto-banca, 125 desertificazione delle attività commerciali di vario genere, 110 aumento del degrado in molte aree abbandonate o inutilizzate, 97 mancanza di luoghi aggregativi di prossimità per giovani e anziani.

Il progetto di riqualificazione

Il progetto AIEF per Mirafiori Sud è un esempio di progetto di riqualificazione urbana integrata capace di coinvolgere aziende, enti no profit, istituzioni e cittadini, uniti da un unico obiettivo. La rinascita del Punto 13 passa attraverso un importante intervento di riqualificazione strutturale che, con fondi privati raccolti da AIEF, ridà vita ad una galleria commerciale a cielo aperto con, inoltre, una funzione aggregativa, grazie agli spazi dedicati alle attività socio-culturali. La riapertura delle attività commerciali all’interno del centro è una risposta concreta alle esigenze emerse dai questionari raccolti: il primo partner che ha abbracciato questo progetto sociale è Borello Supermercati che risponde, non solo alla primaria esigenza dei residenti con l’apertura di un suo punto vendita, ma che ha scelto di essere tra gli sponsor insieme alla Be Am Srl Impresa Sociale e ad altri benefattori. La rinascita del Punto 13 è il primo passo verso la nuova vita della Piazza Santi Apostoli quale luogo per realizzare e ospitare eventi culturali e sociali.

Il nuovo Punto 13

L’interazione tra creatività giovanile, produzione culturale e riqualificazione del territorio si caratterizza nei muri esterni del Punto 13 che ospitano Murarte, progetto di arte urbana sostenuto dalla Città di Torino. Tutti gli spazi esterni, ovvero le aree comuni della galleria commerciale, sono stati riqualificati e resi sicuri, accoglienti e belli. Le attività commerciali e le associazioni hanno recuperato i tredici negozi che tornano ad ospitare servizi di prima necessità per le famiglie del quartiere. Alcuni di questi sono sede di attività socio-educative-culturali, partendo innanzitutto dagli spazi occupati dal Centro AIEF Torino Sud. Il degrado, lo spaccio, le pensiline pericolanti e i negozi chiusi sono solo più un ricordo. Oggi il Punto 13 vive.

Torino, donna precipita dal sesto piano e muore

Una donna è morta ieri dopo essere caduta dal sesto piano di un condominio di via Bevilacqua a Torino. Si tratta di un’anziana di 85 anni precipitata dal balcone del suo appartamento.  Sono giunti sul posto  i soccorsi, ma per la donna non c’è stato nulla da fare. Si è trattato probabilmente di un gesto volontario.

Code sulle autostrade piemontesi, Giachino: “costano alle aziende e ai cittadini”

LETTERA AL PRESIDENTE DELLEA REGIONE PIEMONTE ALBERTO CIRIO
Caro Presidente, Carissimo Alberto,
per chi viaggia tutti i giorni sulle autostrade piemontesi verso la Liguria o verso Bardonecchia il tempo passato in coda è tanto e pesante sia dal punto di vista dello stress che dal punto di vista economico perché si spende di più in consumi , si pagano aumenti tariffari per una autostrada che funziona su una sola corsia.
Perché non organizzi un incontro con le Società autostradali che operano nella Regione, con la Autorità dei Trasporti e le Associazioni produttive che rappresentano aziende che dal 14 agosto 2018 subiscono l’aumento dei costi di trasporto causa lavori in corso relativi a manutenzioni che avrebbero dovute essere fatte negli anni precedenti?
L’ Autorità dei trasporti dovrebbe essere più considerata è coinvolta  visto che su nostra iniziativa nel 2013 riuscimmo a fare approvare dal Parlamento la assegnazione a Torino.
Torino e il Piemonte devono il grande rilancio dopo una guerra che aveva visto Torino quale città più bombardata , grazie al Piano Marshall, grazie al Piano casa Fanfani , grazie alla straordinaria attività dei suoi imprenditori, dalla FIAT alla Ferrero, dall’Indesit al tessile e anche grazie al Piano delle Autostrade e dei Trafori Alpini cui aveva lavorato il Prof. Giuseppe Grosso, Presidente della Provincia di Torino, probabilmente il migliore amministratore locale del dopoguerra . Col Tuo prestigio dovresti sollecitare lavori e modalità dei lavori che riducano le code e i disagi.
Ti ringrazio molto della attenzione,
Mino GIACHINO
Responsabile regionale logistica FDI

Consigliere leghista aggredito e picchiato brutalmente

Il capogruppo  leghista di Venaria Marco Palmieri, è stato preso a calci e pugni da un aggressore che lo ha lasciato a terra sanguinante. I titolari del bar del centro di Venaria davanti al quale è avvenuto il pestaggio hanno prestato i primi soccorsi a Palmieri che è stato successivamente operato in ospedale per ridurre le fratture al volto. La prognosi è di 40 giorni. Secondo fonti dei Carabinieri l’aggressione sarebbe dovuta a motivi personali e non politici.

Controlli movida, esercizi commerciali sanzionati per 14 mila euro

Nella notte di sabato hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli interforze, coordinati dalla Polizia di Stato, nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della “movida”. L’attività è stata svolta principalmente nell’area di Piazza Vittorio Veneto, via Matteo Pescatore, Lungo Po Cadorna e nel quartiere San Salvario.

L’attività, espletata tramite pattuglie appiedate e presidi fissi, ha consentito complessivamente l’identificazione di quasi 300 persone e il controllo di 14 attività commerciali: 5 nell’area di Piazza Vittorio Veneto e via Matteo Pescatore e 9 nell’area del quartiere San Salvario. In quest’ultimo caso, tutti e nove gli esercizi commercialicontrollati sono stati sanzionati per diverse violazioni amministrative.

Nello specifico:

ü 5 per la vendita di alcolici dopo le ore 21 (via Berthollet, via Baretti e via Saluzzo);

ü 2 per la vendita di alcolici dopo le ore 24 (via Nizza e via Valperga Caluso);

ü 1 per la vendita di alcolici dopo le ore 21 e per l’omessa esposizione della cartellonistica contenente le prescrizioni previste in materia di tutela del riposo della salute e della vivibilità urbana (via Galliari);

ü 1 per l’omessa esposizione della cartellonistica contenente le prescrizioni previste in materia di tutela del riposo della salute e della vivibilità urbana (via Madama Cristina).

Complessivamente, per le violazioni riscontrate, sono state emesse sanzioni per 14443 euro.

E’ mancata a Torino la contessa Clotilde Ceriana Mayneri

C’è ‘stato un grave lutto nel mondo torinese  della cultura e dell’ arte che forse il degrado sempre più vistoso di questa città ha impedito di cogliere pienamente perché le cronache rigurgitano solo di fattacci e di un certo vippume  ostentato e volgare, oggi fastidiosamente  sempre più prevalente. E’ mancata a Torino la contessa Clotilde Ceriana Mayneri, importante artista e docente all’Accademia Albertina di Belle Arti. Clotilde, che è stata per anni anche  socia autorevole del Centro Pannunzio, apparteneva alla famiglia Ceriana Mayneri  che ebbe tra i suoi esponenti Carlo, famoso  Generale di Cavalleria, Michele  deputato e industriale che fu tra i fondatori della Fiat, Ludovico diplomatico e parlamentare di cinque legislature. A casa di Clotilde si respirava la storia di una Torino che non c’è più da tempo, travolta dal fascismo prima e  poi dal comunismo post bellico e da certo culturame radical – chic:  tutti e tre fecero emergere e prevalere la città degli arrivati e dei tesserati con il paraocchi ideologico e il conformismo delle vulgate. La libera coscienza e la libera arte di Clotilde, moderna ed antica allo stesso tempo, erano naturaliter in rotta di collisione con le madamazze torinesi di oggi che imperversano sui giornali. Ricordo un lungo viaggio in treno con lei da Vienna a Torino in cui conversammo liberamente di tutto, compresa l’Accademia che ebbe l’onore di averla docente. Era una donna di élite che non  esibì mai il suo lignaggio, ma il suo stile elegante faceva inevitabilmente emergere, senza esibizioni di sorta, il mondo a cui apparteneva .Volevamo conferirle il Premio “Alda Croce “, ma il Covid ce lo ha impedito.
 Abbiamo chiesto al Prof. Ettore Ghinassi artista, critico e storico  dell’arte di prestigio,  che le fu collega ed amico, di scriverne.
Pier Franco    Quaglieni  
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Ecco  il ricordo di Ettore Ghinassi:
Clotilde Ceriana era una persona schiva, che porgeva con garbo il proprio talento, almeno così la ricordo durante gli anni gloriosi ( Settanta – Ottanta) del Primo e del Secondo Liceo Artistico. Ottima insegnante, è stata anche un’artista deliziosa, col dono della leggerezza, lontanissima da ogni pretenzioso concettualismo e da ogni ambizione d’enfasi espressiva. Le sue opere su carta, le sue “scritture arboree”, i suoi  collages con materiali diversi -carte ingiallite con scritte occasionali in minuscola grafia illeggibile, rametti, fili di stoffa, detriti del tempo- hanno il sapore quasi gozzaniano delle lettere invecchiate nei cassetti, dimenticate e ritrovate per caso.     Ettore Ghinassi

A due Comuni piemontesi il premio Plastic Free 2023

 Sono due i Comuni piemontesi che hanno ottenuto il premio Plastic Free 2023. A ricevere l’ambito riconoscimento, durante la cerimonia tenutasi ieri a Palazzo Re Enzo a Bologna, sono stati Piossasco (TO) che ha bissato il risultato dello scorso anno ottenendo una valutazione di due tartarughe nonché Cuneo (1 tartaruga).

Delle oltre 360 città italiane che hanno avanzato la candidatura a “Plastic Free Onlus”, l’associazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, in 68 hanno superato la valutazione ottenendo l’attestato di virtuosità con 1, 2 o 3 tartarughe, in crescita dai 49 Comuni della prima edizione del 2022.

Il ringraziamento va ai nostri 250.000 volontari, in azione in tutta Italia anche oggi – ha dichiarato Luca De Gaetano, Presidente di Plastic Free – Grazie alla collaborazione tra cittadini e istituzioni, infatti, possiamo premiare quasi 70 Comuni italiani che si sono distinti per il loro operato a tutela dell’ambiente, la lotta contro gli abbandoni illeciti, la sensibilizzazione del territorio, la gestione dei rifiuti urbani e le attività virtuose in sinergia con la nostra onlus. La transizione ecologica – ha aggiunto – è una sfida che possiamo vincere solo con un gioco di squadra tra persone, enti e imprese che ci veda tutti protagonisti“.

In appena tre anni, l’associazione Plastic Free ha realizzato 3.500 appuntamenti di raccolta dove si sono rimossi dall’ambiente ben 3 milioni di chili di plastica e rifiuti che inquinavano coste e territorio italiani. La onlus punta, poi, alla sensibilizzazione dei più giovani grazie ai progetti nelle scuole: sono 118.975 gli studenti sensibilizzati con iniziative dedicate mentre 38 istituti sono divenuti Plastic Free con l’installazione di un depuratore per l’acqua potabile e la donazione di borracce agli alunni. Infine, 165 tartarughe marine sono state salvate da morte certa e oltre 1.000 sono state accompagnate alla nascita. “Risultati che ci riempiono d’orgoglio e che sono il frutto della passione dell’esercito di volontari Plastic Free – conclude il presidente Luca De Gaetano – Il nostro impegno continua al fianco delle Amministrazioni e di tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro Pianeta“.

Alla premiazione hanno partecipato il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana che ha invitato a “moltiplicare le tartarughe affinché si promuova la cultura del valore contro quella dello spreco” e il vicepresidente della Camera e già ministro dell’Ambiente, l’On. Sergio Costa, che ha annunciato che nelle prossime settimane si terrà un evento a Montecitorio con i “Comuni Plastic Free”. La manifestazione ha ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento europeo, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e del Comune di Bologna. 

Morte sulla ferrata: 53enne stroncato da malore improvviso

Il gruppo Speleologico Piemontese e il Servizio Regionale di Elisoccorso, hanno recuperato  un ferratista morto per un malore all’interno dell’Orrido di Foresto,  di Bussoleno. Si tratta un 53enne di Piossasco. L’allarme è stato dato dai compagni di escursione dell’uomo che hanno iniziato con le manovre di rianimazione cardiopolmonare in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Ma non è stato possibile salvarlo.