CRONACA- Pagina 434

Si lancia dalla sopraelevata del sottopasso, è in gravi condizioni

Ieri a Torino  si è verificato un tentativo di suicidio, un giovane di cui non sono state rese note le generalità, è caduto dal passaggio sopraelevato del sottopasso di corso Grosseto, finendo sulla carreggiata di sotto:  l’uomo versa attualmente in condizioni gravi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e la polizia, che sta indagando per stabilire la dinamica dell’incidente. Non ci sono dubbi sulla volontarietà del gesto.

 

Giachino: “Anagrafe specchio del declino di Torino”

Caro direttore,

18 mesi dopo la elezione Lo Russo l’ anagrafe è così. Città sempre più povera e precaria. Città maltrattata anche dalle città’ di sinistra come Milano e senza una idea di rilancio. Meno male che noi abbiamo salvato la TAV.

Mino Giachino

Dalla Chiesa tra terrorismo e mafia

Martedì 2 maggio, ore 11
Via del Carmine, 14 (Sala 900) 

 

Un incontro al Polo del ‘900 ripercorre la storia esemplare del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, protagonista nella lotta alla criminalità per tutta la sua vita: contro il fascismo prima, contro il terrorismo e contro la mafia da cui fu assassinato il 3 settembre 1982 pochi mesi dopo la sua nomina a Prefetto di Palermo. In appoggio alla mostra che Palazzo Carignano di Torino dedica al Generale, aperta fino al 29 maggio, al Polo ne parlano:

 

Paolo Borgna, ex magistrato, storico, presidente dell’Istoreto

Giancarlo Caselli, ex magistrato e saggista

Claudio Giacchino, giornalista, ex inviato speciale della “Stampa”

Claudio Lunardo, Generale comandante del Comando provinciale dei Carabinieri

Università di Torino in lutto: morti due docenti

La comunità accademica dell’Università di Torino sta è in lutto per  la perdita di due professori  della facoltà di Economia, il professor Mario Pagliero e il professor Alessandro Sembenelli. Il professor Pagliero è deceduto ieri sera, dopo una lunga malattia, e il professor Sembenelli durante la notte. Entrambi erano professori di economia molto apprezzati e rispettati dai loro colleghi, dagli studenti e dalla comunità accademica.

Spaccata in enoteca, ma il ladro di champagne viene arrestato

Questa notte gli agenti della Squadra Volante dell’UPGSP hanno arrestato un cittadino marocchino di 32 anni gravemente indiziato di furto aggravato ai danni un wine club di via Andrea Doria.

Attorno all’una e mezza giungeva infatti la segnalazione al 112 da parte di un residente in via Doria che, insospettito da un rumore di vetri infranti, si affacciava al balcone e vedeva un uomo incappucciato introdursi all’interno del locale, chiudendosi la porta alla spalle. Dalla Sala Operativa della Questura,  venivano prontamente inviati sul posto gli equipaggi di zona che, raggiunto l’obiettivo in brevissimo tempo, si posizionavano sia sull’ingresso principale  che sul retro del locale, come da indicazioni acquisite al telefono tempestivamente dal personale della Sala Radio in contatto col titolare del locale. Quando tutte le vie di fuga erano controllate gli operatori accedevano all’interno dell’esercizio, bloccando l’uomo e traendolo in arresto.

Sul luogo, veniva accertato il danneggiamento di una vetrina, avvenuto verosimilmente con un grosso piccone, che è stato rinvenuto e sottoposto a sequestro dai poliziotti intervenuti.

Torino, cade dalla finestra e muore sul colpo

Un uomo di 73 anni è caduto dalla finestra della sua abitazione a Torino, in via Oriani. Sul luogo del tragico incidente si sono recati i sanitari che, purtroppo, non hanno potuto fare nulla se non constatarne la morte.  Sono intervenuti gli agenti di polizia di Madonna di Campagna, che non hanno dubbi sulla volontarietà del tragico gesto compiuto.

 

Uomo bloccato con il suo cane nella casa in fiamme, intervengono i vigili del fuoco

Nella frazione di Rivodora a Baldissero Torinese si è sviluppato un incendio in un condominio. Fortunatamente, i vigili del fuoco sono riusciti a salvare il proprietario di casa e il suo cane, entrambi bloccati nella palazzina. Al momento, non sembrano essere in pericolo di vita. Sul posto medici e carabinieri, insieme a diverse squadre di pompieri che hanno domato  l’incendio dopo ore. L’edificio in questione ha riportato danni ingenti. Le cause dell’incendio potrebbero essere legate a un cortocircuito.

(foto archivio)

 

Inaugurato lo sportello per i detenuti a fine pena

Fornire alle persone in procinto di concludere il periodo di detenzione strumenti utili per affrontare l’uscita dal carcere, evitando il disorientamento che caratterizza il ritorno alla libertà.

Con questo obiettivo nasce lo Sportello di Rete Civica – Dimittendi, inaugurato ieri nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino dagli assessori Pentenero, Rosatelli e Tresso e da numerosi enti e associazioni che operano nel carcere.

 

Lo Sportello si rivolge a tutti i cosiddetti dimittendi che sono residenti a Torino e che stanno scontando gli ultimi due anni di pena detentiva; a chi è, in particolare, privo di solide reti familiari, sociali ed economiche e ha bisogno di un accompagnamento nelle fasi delicate che precedono e seguono la conclusione del periodo di detenzione.

Nel concreto, lo Sportello supporterà i detenuti fornendo assistenza per l’iscrizione ai centri per l’impiego, per l’individuazione di soluzioni abitative per i permessi o per il dopo pena, per il rinnovo e la richiesta dei documenti di identità. E ancora, al dimittendo saranno proposte attività formative finalizzate a trovare un lavoro una volta uscito dal carcere, e messi a disposizione gli strumenti utili per rinforzare le reti sociali necessarie per il reinserimento e il rafforzamento dell’occupabilità.

Lo Sportello di Rete Civica – Dimittendi nasce all’interno di un percorso di co-progettazione che prevede quattro azioni integrate da svolgere nell’arco di dodici mesi in collaborazione con la rete dei soggetti e dei servizi già presenti nel carcere (l’ufficio della Garante, l’anagrafe, i servizi sociali) e gli enti selezionati tramite un apposito bando (Sinapsi, Si Può Fare, ACLI, Ovale Oltre le sbarre – Rugby, Casa di Carità) in sinergia con lo Sportello Lavoro della Regione Piemonte.

Il servizio sarà un punto strategico anche per l’erogazione di servizi di supporto al di fuori del carcere, nonché per l’attivazione di percorsi di riabilitazione al lavoro anche attraverso la collaborazione con gli enti che operano all’interno dello Sportello Lavoro finanziato dalla Regione Piemonte.

Per questo motivo all’interno del progetto di Sportello di Rete Civica sono anche previsti dei percorsi formativi altamente professionalizzanti: 36 persone (tra dimittendi e non) usufruiranno della parte formativa trasversale “Stem & Cultura del Lavoro” della durata di 12 ore; 12 persone usufruiranno della parte formativa professionalizzante “Formazione e Inserimento Professionale” della durata di 500 ore; almeno sei persone verranno avviate al lavoro attraverso tirocini di inclusione socio lavorativa della durata di sei mesi.

Per i dimittendi che avessero bisogno di un accompagnamento individualizzato per il reinserimento sociale e/o lavorativo è prevista la possibilità di attivare una “dote individuale di inclusione”, per poter rispondere alle necessità e ai bisogni che emergeranno durante il percorso di accompagnamento. Il budget messo a disposizione prevede un importo medio per ciascuna dote di 1800 euro, da utilizzare in acquisto di beni e servizi secondo le specifiche necessità della persona.

Inoltre, con l’obiettivo di supportare ulteriormente le persone che presto torneranno in libertà, si darà continuità all’interno del carcere alla pratica del rugby, sport di squadra che, per le sue caratteristiche, può contribuire a rinforzare le capacità relazionali e sociali utili per il prossimo reinserimento nella comunità e nel mondo del lavoro, a rafforzare l’autostima, ad educare al rispetto delle regole, al lavoro di gruppo e alla capacità di prevedere le conseguenze delle proprie azioni.

Il progetto che istituisce lo Sportello prevede anche una Cabina di Regia, di prossima costituzione con un protocollo d’intesa – di cui faranno parte Città di Torino, Ufficio del Garante della Città di Torino, direzione della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino e dal dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino (Clinica Giuridica) – che avrà i compiti di coordinamento, supervisione, monitoraggio e messa in rete.

L’assessora alla Sicurezza e al Sistema Carcerario della Città di Torino, Gianna Pentenero, ha dichiarato: “Con questo sportello forniremo gli strumenti concreti di cui possono aver bisogno le cittadine e i cittadini che rientrano in società dopo aver terminato di scontare la propria pena. L’esperienza del carcere deve diventare sempre più una parentesi rieducativa della vita e non un momento di sradicamento e alienazione che alimenta il circolo della recidiva che purtroppo caratterizza il sistema nel suo complesso. Questo strumento, inoltre, diminuendo il rischio di delinquere di chi esce e favorendo il suo reinserimento nella società contribuisce a rendere la nostra città più sicura e inclusiva”.

L’assessore ai servizi civici della Città di Torino, Francesco Tresso, ha aggiunto: “L’attivazione di questo sportello ha l’importante significato di considerare il carcere un quartiere della città, e come tale un luogo dove erogare servizi in un’ottica di prossimità. Servizi che in questo caso hanno la funzione, fondamentale, di accompagnare al reinserimento nella vita sociale la persona detenuta, una volta giunta a fine pena. Si tratta di un ulteriore sforzo della nostra amministrazione di andare incontro alle esigenze e ai bisogni di tutti i suoi cittadini”.

La Regione mantiene i servizi sanitari a Settimo

Su proposta dell’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi,  ieri la Giunta regionale ha approvato il “Protocollo d’intesa” da sottoscriversi tra Regione Piemonte, Azienda sanitaria locale To4 e Comune di Settimo Torinese per il mantenimento dell’ubicazione dei servizi sanitari territoriali dell’Asl To4 sul territorio del Comune di Settimo Torinese.

Un provvedimento condiviso dalle parti e ritenuto opportuno dal momento che la prevista cessione dell’Ospedale di Settimo comporterà anche l’alienazione di beni immobili della Asl To4 e, in particolare, la porzione del piano terreno della struttura che oggi ospita alcuni servizi sanitari territoriali, quali la casa della salute, medicina legale, neuropsichiatria infantile, radiologia, guardia medica, consultorio, psicologia dell’attività evolutiva e il DSM.

Il presidente della Regione  Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità osservano quanto sia importante che questi servizi, qualora non risultasse possibile mantenerli presso l’attuale sede, trovino comunque collocazione sul territorio di Settimo Torinese, comune con il maggior numero di utenti dell’Asl To4 e facilmente accessibile attraverso il sistema dei trasporti locali, anche ai residenti nei comuni vicini.

Comunque andrà la gara d’asta per l’ospedale, quindi, sottolineano il presidente e l’assessore, i servizi territoriali che l’Asl eroga al piano terreno dell’attuale ospedale saranno garantiti, o nell’ospedale stesso o in una struttura cittadina a Settimo Torinese, in modo da tutelare i cittadini ed il loro diritto ad avere servizi sanitari sotto casa, soprattutto per gli anziani.

Secondo la sindaca di Settimo Torinese, l’impegno assunto su questo punto dalla Regione rappresenta un buon risultato, perché tutela servizi sanitari di primaria importanza per i cittadini e li garantisce, come richiesto, in città. Preso atto della scelta di Regione di vendere ai privati, mantenere i servizi del piano terra a Settimo è un elemento positivo.

Il passaggio successivo, altrettanto importante, evidenzia la sindaca, è la convocazione di un tavolo che affronti l’altra questione prioritaria in questa fase, quella della tutela dei 146 lavoratori dell’Ospedale.

L’attenzione della Regione sui lavoratori continua a essere massima, aggiungono presidente della Regione e assessore alla Sanità e, nelle prossime settimane, comunque entro il mese di maggio, verrà convocato un incontro con l’assessore regionale al Lavoro.

Nel dettaglio del Protocollo, l’Asl To4 si impegna a verificare la disponibilità della futura nuova proprietà dell’Ospedale di Settimo Torinese all’utilizzo, mediante idoneo strumento contrattuale, dei locali attualmente impiegati per continuare ad ospitare i servizi sanitari territoriali. In alternativa, l’Asl To4, in accordo con la Regione Piemonte, si impegna ad individuare sul territorio del Comune di Settimo Torinese idonei immobili per la ricollocazione degli stessi servizi sanitari territoriali presso locali di proprietà dell’Asl To4 già disponibili, ovvero in acquisizione, affitto o comodato d’uso.

La Città di Settimo Torinese si impegna a mettere a disposizione, ove disponibili, locali di sua proprietà utili all’eventuale ricollocazione dei servizi attualmente presenti presso l’Ospedale di Settimo. Si impegna, inoltre, ad individuare locali o aree idonee, attivando ogni forma di collaborazione possibile e utile al perseguimento di tale obiettivo, facilitando eventuali procedure di carattere edilizio e urbanistico, nonché offrendo ogni altro supporto amministrativo necessario, anche mediante procedure semplificate nell’ambito del contesto normativo vigente.

L’Asl To4 e il Comune di Settimo Torinese si impegnano, inoltre, a presentare alla Regione Piemonte la prima proposta di ricollocazione dei servizi sanitari territoriali entro il 31 maggio 2023.