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La didattica orientativa: un corso on line 

Sul sito di Scuola.net a cura del Cesedi

E’  on line, a partire dal  2 maggio sul sito di Scuola.net, il corso sulla didattica orientativa organizzato dalla Città metropolitana di Torino tramite il Ce.Se.Di.- Centro Servizi Didattici in collaborazione con La Fabbrica.

Il tema dell’orientamento è di grande attualità, poiché i ragazzi – specie dopo il periodo di pandemia di Covid 19 – hanno necessità di ottenere il supporto necessario a effettuare una corretta scelta del percorso scolastico. Il fenomeno dell’abbandono e delle numerose istanze di passaggio da un istituto all’altro (le cosiddette “passerelle”) è in costante e preoccupante crescita, con conseguenti difficoltà di accoglimento e di utilizzazione dell’edilizia scolastica, ma soprattutto con ricadute dannose sul percorso formativo dei giovani.

La Città metropolitana di Torino ha stanziato specifiche risorse volte a rafforzare la didattica orientativa nelle scuole attraverso l’offerta del Ce.Se.Di. che aggiunge alle tradizionali competenze in materia di formazione, anche quella della “didattica orientativa”: il Centro è infatti in grado operare come polo di formazione per gli insegnanti sull’orientamento degli studenti che dalla scuola secondaria di I grado devono iscriversi alla scuola secondaria di II grado, ma anche sull’orientamento professionale.

Il corso a disposizione dal 2 maggio sul sito Scuola.net fornisce una speciale occasione di formazione ai docenti, anche nell’ottica dell’attuazione delle nuove Linee guida del Ministero per l’istruzione e il merito circa l’obbligo di una specifica formazione dei docenti in materia di orientamento.

Il corso, essendo a cura di Ce.Se.Di. che è ente di formazione del personale della Scuola accreditato dal Ministero dell’Istruzione avrà efficacia ai fini della validità della formazione in servizio (“i soggetti accreditati che intendono offrire formazione al personale del comparto scuola”).

Il corso, on line e in modalità asincrona, sarà totalmente gratuito e fruibile per tutti i docenti che lo desiderino e che si colleghino a Scuola.net attraverso il link sul sito della Città metropolitana di Torino:

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ifp/cesedi/did-or23

A Torino il parco Valentino Mazzola

Nella cornice di una piazza Galimberti colorata del granata delle maglie dei numerosi tifosi presentisi è svolta ieri la cerimonia per l’intitolazione del parco interno alla piazza a Valentino Mazzola, indimenticato capitano della squadra di calcio conosciuta in tutto il mondo come il Grande Torino.

Alla cerimonia, che si è tenuta proprio nel giorno in cui, settantaquattro anni fa, Mazzola e i suoi compagni di squadra terminavano il viaggio di ritorno da una trasferta a Lisbona contro la collina di Superga, hanno partecipato: il sindaco Stefano Lo Russo; la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo; il presidente del Torino FC 1906, Urbano Cairo; la nipote di Valentino, Stella Mazzola; il presidente della Circoscrizione 8, Massimiliano Miano.

Nel suo intervento, il Sindaco ha ricordato come Mazzola sia stato il capitano di una squadra che attraversando la guerra, allenandosi sotto le bombe, scendendo in campo nel mezzo della più grande tragedia che l’Europa abbia conosciuto, ha rappresentato un modello di rinascita importante per questa città.

Per Lo Russo è questo “il messaggio profondo che ha lasciato il Grande Torino. La capacità di affrontare le difficoltà, la capacità di non mollare mai, la capacità e l’orgoglio di una maglia che andava oltre la rappresentazione di una squadra, perché era una dimensione di valori e di rinascita di un intero Paese”.

Maria Grazia Grippo, nel suo intervento, dopo avere citato ricordi personali di parentela con Eusebio Castigliano, altro “invincibile” del Grande Torino, ha sottolineato come la Città abbia scelto di sistemare la targa dedicata a Mazzola “in modo da volgere per sempre il suo sguardo allo stadio che ha legato la propria fama all’epopea del Grande Torino nel corso degli anni Quaranta. Una scelta evocativa di un sentimento corale di una città intera, che si è riconosciuta in modo spontaneo nel mito di Mazzola e di quel calcio meraviglioso e romantico, vicino alla gente comune, che riusciva a lenire persino le ferite della guerra”.

Sull’importanza di ricordare il capitano del Grande Torino in piazza galimberti, ha insistito anche Massimiliano Miano, convinto che l’intitolazione di questo luogo di aggregazione quotidiana a Valentino Mazzola possa contribuire a quell’avvio di rinascita del Borgo Filadelfia che tanto ha dato e tanto ancora avrà da raccontare.

Dopo l’intervento della nipote Stella, emozionata nell’esprimere la speranza che lo zio possa essere un esempio per tutti i giovani che frequenteranno questo luogo che la Città ha voluto dedicargli, ha chiuso la serie degli interventi Urbano Cairo che, pur non avendo mai visto giocare il capitano del Grande Torino, ricorda di averne conosciuto la grandezza attraverso i racconti della madre, grande tifosa di quella squadra.

Per il presidente del Torino FC 1906, la targa a Valentino Mazzola è fortemente significativa di una storia importante: Se siamo ancora qui, oggi, settantaquattro anni dopo la tragedia di Superga, vuol dire che quei ragazzi hanno davvero fatto qualcosa di grande”.

Arrestato al confine con 7 chili di marijuana

 

Nel contesto dei controlli dei flussi provenienti dalla Francia attraverso il traforo del Frejus, volti al contrasto della criminalità transfrontaliera, personale della Polizia di Stato ha arrestato un cittadino della Guinea Bissau per traffico internazionale di un ingente quantitativo di marijuana.

In particolare, i poliziotti del Settore Polizia di Frontiera di Bardonecchia hanno proceduto al controllo di un autobus di linea proveniente da Barcellona e diretto a Milano.

Alla vista degli agenti impegnati nel controllo dell’autobus, l’uomo è parso inizialmente tranquillo, esibendo un passaporto guineano valido, ma l’attenzione dei poliziotti veniva attirata dal permesso di soggiorno portoghese mostrato, sulla cui genuinità si nutrivano forti dubbi.

Il cittadino guineano veniva pertanto fatto scendere dall’autobus e condotto presso gli uffici del Settore Polizia di Frontiera in Bardonecchia per procedere con i controlli di seconda linea sull’autenticità dei titolo esibito.

All’atto del recupero del proprio bagaglio nell’autobus lo straniero mostrava immediatamente agitazione, tentando di prelevare una valigia non sua. La cosa non sfuggiva agli agenti, che procedevano ad attuare verifiche più approfondite giungendo ad individuare il bagaglio realmente imbarcato dall’uomo sul pullman al momento della partenza dalla città spagnola.

Accertato che il permesso di soggiorno portoghese era stato contraffatto, i poliziotti perquisivano l’uomo ed il suo  bagaglio, rinvenendo ben 7 kg di Marijuana occultati all’interno di un trolley.

Lo straniero, per cui vige la presunzione di innocenza sino alla conclusione del procedimento penale, è stato pertanto arrestato ed associato alla Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

Il sequestro dell’ingente quantitativo di stupefacente conferma i brillanti risultati derivanti dal rafforzamento del dispositivo di controllo dell’area confinaria italo-francese che, con l’istituzione dell’Ufficio di Frontiera di Bardonecchia, avviato nel giugno 2021, ha permesso di conseguire importanti risultati nel contrasto della criminalità transfrontaliera, con centinaia di arresti e denunce a piede libero, molti dei quali per possesso di documenti falsi e favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, nonché la riammissione verso la Francia di centinaia di stranieri irregolari sul territorio nazionale.

La scuola che vorrei: convegno al Circolo dei Lettori

Convegno – LA SCUOLA CHE VORREI

Sabato 6 maggio 2023 – Il Circolo dei lettori, via Bogino 9 Torino

dalle ore 17  alle ore 20

 

Il giorno 6 maggio, al Circolo dei Lettori di Torino, dalle ore 17, su iniziativa di Antonella Accardi Benedettini, Dirigente Scolastico del Liceo Passoni di Torino, si terrà il convegno rivolto a tutta la comunità educante e alla cittadinanza attiva, incentrato su esperienze del territorio e nazionali, cui seguirà un dibattito sul tema dell’istruzione. Il filo conduttore delle esperienze che verranno presentate è il pensiero divergente che mette al centro dell’apprendimento lo sviluppo della creatività.

“Molti paesi del mondo – afferma Sir Ken Robinson – stanno riformando il sistema educativo, per due motivi. Il primo è di carattere economico: come facciamo a educare i nostri studenti nel trovare il proprio posto nell’economia del XXI Secolo, se non sappiamo nemmeno quale sarà l’economia nelle prossime due settimane? Il secondo motivo è di carattere culturale: come facciamo a educare i nostri studenti in modo che abbiano un senso di identità, che tengano viva la comunità e trasmettano il patrimonio culturale durante il processo di globalizzazione?”.

L’obiettivo è immaginare quale siano le risposte che la scuola e il mondo che le sta intorno sono in grado di dare al bisogno crescente, da parte delle giovani generazioni, di trovare modelli sempre più aderenti alle proprie inclinazioni. Il convegno proporrà una riflessione aperta al pluralismo, condotta da tutte le componenti della comunità educante.

Occorre migliorare la scuola odierna e, al tempo stesso, progettare quella di domani, affinché sia il più possibile motivante, inclusiva e attenta ai bisogni di tutti ragazzi, senza lasciarne indietro nessuno.

Verranno presentate esperienze significative, ascoltando anche la voce di bambini e ragazzi degli Istituti coinvolti.

PROGRAMMA

 

Apertura con performance del Teatro dell’Oppresso, Fondazione MAMRE;

Marco Pollarolo, antropologo;

Presentazione e video sul pensiero divergente;

Antonella Accardi Benedettini, Dirigente Scolastico Liceo Passoni, Torino;

Apertura Carlotta Salerno, Assessore Istruzione Comune Torino;

Scuola senza voti;

Vincenzo Arte, docente Liceo Morgagni, Roma;

Esperienza progetto nazionale di Mediazione dei Conflitti;

Giovanni Ghibaudi, mediatore;

Pensiero critico: debate e co-gestione;

Sergio Selvaggi, docente Liceo Bobbio Carignano (Torino);

Voce degli studenti sulla “Scuola che vorrei “(testi di bambini e ragazzi dell’IC di Caselle, IC Nasi di Moncalieri e Liceo Bobbio di Carignano);

Esperienza di Educativa;

Vito Buda, Presidente Associazione Minollo;

Sanzioni alternative;

Anna Chenis, Janca Anselmo, Paola Ferrero, counsellors;

Inclusione e creatività;

Ex docente di storia dell’arte, Grazia Baroni;

Dibattito

Modera: Fabrizo Vespa, giornalista

Anpas Piemonte, simulazione di emergenza

Presso lo stabilimento della Synthomer di Sant’Albano Stura, nel cuneese, si è svolta, con il supporto di formatori di Anpas Piemonte, una realistica simulazione di emergenza con persona ferita nel reparto produzione, in concomitanza con la prova di evacuazione del personale presente nello stabilimento.

Come scenario dell’esercitazione è stata simulata l’esposizione di un lavoratore a schizzi di sostanza caustica durante una particolare attività in reparto che ha permesso anche di provare l’uso di un dispositivo specifico, quale mezzo di pronto intervento in caso di contatto con sostanze caustiche o nocive e l’intervento delle squadre di emergenza e di primo soccorso.

I formatori di Anpas Piemonte sono stati coinvolti come osservatori per testare le procedure di emergenza e soccorso previste nell’ipotesi in cui si verifichino simili situazioni e per fornire ai partecipanti, al momento del debriefing, valutazioni e rimandi.

Tali esercitazioni sono altamente formative e fondamentali per garantire il corretto coordinamento delle diverse figure coinvolte nell’emergenza e per assicurare la migliore risposta sanitaria.

L’attività dello stabilimento Synthomer di Sant’Albano Stura è soggetta a diversi tipi di rischio in quanto è finalizzata all’ottenimento di resine sintetiche per l’industria delle vernici. La Synthomer, molto attenta alla prevenzione, prevede in stabilimento la presenza oltre che del responsabile o reperibile dell’emergenza anche di una squadra gestione delle emergenze e di addetti al primo soccorso, adeguatamente formati e dotati di idonei dispositivi.

Mauro Peisino, Direttore dello stabilimento Synthomer Specialty Resins Srl: «Sono ormai alcuni anni che collaboriamo con Anpas nel campo della formazione sanitaria e abbiamo visto che questo genere di esercitazioni sono fondamentali per diversi aspetti, permettono alle persone di essere sempre addestrate, fanno comprendere l’importanza della tempestività in caso di emergenza e sono molto utili sia per gli addetti alla squadra di primo soccorso sia per gli addetti alla squadra di emergenza di primo intervento».

 

«Anpas e l’associata Croce Bianca Fossano credono molto nella formazione, che deve essere continua – spiega Luca Ortu, formatore Anpas Piemonte e vicepresidente di Croce Bianca Fossano – siamo stati coinvolti da Synthomer in questa esercitazione e abbiamo dato la nostra disponibilità con molto piacere. Abbiamo messo a disposizione un’ambulanza con equipaggio, un figurante e truccatore di lesioni e ferite per rendere lo scenario più verosimile».

Simone Besana, formatore Anpas Piemonte: «Nel debriefing dell’esercitazione, in qualità di osservatori, ci siamo confrontati con i partecipanti e ripercorso i diversi momenti della simulazione di emergenza, che nel complesso è andata bene. Siamo entrati inoltre nei dettagli delle mansioni e del coordinamento delle squadre. Dal punto di vista tecnico sanitario il personale Synthomer è stato molto bravo, gli addetti hanno anche simulato l’utilizzo di un particolare presidio per la decontaminazione chimica, una soluzione per il lavaggio di emergenza a seguito di contatto con sostanze chimiche pericolose limitando il più possibile i danni».

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 80 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.

Schianto nella notte contro una ringhiera, muore motociclista

Un uomo di 44 anni è morto nella notte in un incidente sulla strada provinciale 2 a Caselle Torinese. Il centauro si stava recando in moto a Borgaro quando si è schiantato contro la ringhiera di confine della pista ciclabile. Sono intervenuti i carabinieri di Venaria e Caselle per ricostruire la dinamica, ma probabilmente si è  trattato di un incidente autonomo.

Zio spara in faccia al nipote per una vicenda di eredità

Una  sparatoria è avvenuta ieri  sera a Pinerolo, in provincia di Torino, con un tentato omicidio  ai danni di  C.R., 60 anni, colpito in faccia da un proiettile da suo zio, Luigi Serafini, 84 anni. L’anziano sembra abbia sparato a causa di una questione di eredità. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri e gli operatori sanitari del 118, che hanno soccorso la vittima trasportandola in elicottero all’ospedale. Pare che il proiettile abbia colpito l’uomo all’altezza della mascella.

Al Koelliker il sistema EOS più moderno al mondo

Radiazioni ridotte e una sola immagine radiografica per colonna vertebrale, bacino e arti inferiori

 

Il Koelliker è il primo ospedale piemontese ad adottare il sistema EOS ed è il primo in Italia a disporre del modello EOSedge. EOS rappresenta una rivoluzione in campo radiografico perché in pochi secondi di esposizione, utilizzando una dose di radiazioni da otto a dieci volte inferiore, realizza un’immagine diagnostica di altissima qualità, irraggiungibile per la radiologia tradizionale.  È indicato in modo particolare per le patologie della colonna vertebrale di bambini e persone anziane che richiedono ripetuti controlli nel tempo.

 Importante novità nel campo della Diagnostica per immagini in Piemonte: il Koelliker è il primo ospedale a offrire a pazienti e specialisti il sistema EOS, il più moderno ed efficace strumento di diagnosi in campo radiologico.

EOS è il nome del sistema radiologico di ultima generazione adottato dall’ospedale Koelliker, in grado di ottenere radiografie della colonna vertebrale, del bacino e degli arti inferiori in carico nonché di eseguire ricostruzioni in 3D, sempre utilizzando una dose di radiazioni notevolmente inferiore rispetto a quella di un apparecchio tradizionale. Il modello a disposizione dell’ospedale Koelliker, assolutamente innovativo e unico in Italia, si chiama EOSedge ed è attualmente il più moderno al mondo.

EOS è stato concepito per lo studio – congiunto o separato – di colonna vertebrale, cingolo pelvico e arti inferiori: al sistema è sufficiente una sola immagine, ricavata in pochi secondi di esposizione, per realizzare un’immagine diagnostica che risulta irraggiungibile per la radiologia tradizionale.

Rispetto alle tecniche radiologiche tradizionali, EOS emette inoltre una dose di radiazioni da otto a dieci volte inferiore, un numero importante che diventa enorme se paragonato a quello registrato da una TC (da 800 a 900 volte superiore).

EOS è indicato in modo particolare per studiare le patologie della colonna vertebrale di bambini e persone anzianeScoliosi, difetti nel carico della colonna e delle anche, dismorfie dello scheletro acquisite o congenite rientrano tra le patologie che più beneficiano delle virtù di EOS e che richiedono ripetuti controlli nel tempo perché tipiche di pazienti giovani e bambini.

Il sistema permette perciò di fornire a chirurghi ortopedici e vertebrali, neurochirurghi, fisiatri, fisioterapisti pediatri e specialisti vari un’enorme quantità di misurazioni e dati, relativi all’assetto posturale del paziente e all’allineamento degli arti inferiori e del bacino, che prima risultava del tutto impensabile ottenere.

Rispetto alla radiologia tradizionale, EOS richiede al paziente di entrare in una sorta di cabina, dove rimane in piedi per circa venti secondi consentendo al sistema di eseguire la scansione. Le immagini ottenute sono totalmente digitali e vengono gestite da un software dedicato, in grado di realizzare ricostruzioni in 3D e/o rendering volumetrici utili a studiare le patologie di colonna vertebrale e arti inferiori legate alle problematiche di dinamica e postura di base e in carico.

Come afferma la dottoressa Mara Falco, responsabile della Diagnostica per immagini muscolo-scheletrica dell’ospedale Koelliker: «EOS permette di ottenere immagini a bassissimo dosaggio che risultano completamente riproducibili perché prive dell’effetto di ingrandimento fotografico tipico della radiologia tradizionale. Le misurazioni reali avvengono direttamente sulle immagini che, essendo digitali, vengono inviate a un sistema di ricostruzione tridimensionale e rese funzionali per un eventuale planning chirurgico».

«Con la radiologia tradizionale – aggiunge la dottoressa Falco – riuscivamo a ottenere un collage tra i vari segmenti del rachide che ci permeteva di avere un’immagine globale della colona vertebale e degli arti inferiori, dopodiché eravamo in possesso di una quantità minima di misurazioni e il resto delle valutazioni era in prevalenza di tipo qualitativo. In virtù della perdita di distorsione fotografica e della presenza di dimensioni 1:1EOS rappresenta lo strumento ideale per ottenere immagini di altissima qualità e una valutazione posturale quantitativa e ripetibile».

L’adozione del sistema EOS ribadisce la vocazione fortemente tecnologica dell’ospedale Koelliker, ancora una volta il primo in Piemonte a disporre dei due sistemi robotici Mako e Navio che consentono alla Chirurgia ortopedica di realizzare interventi di protesi di ginocchio e d’anca con maggior precisione e minor invasività nell’intervento nonché con un recupero più celere e completo del paziente.

«La presenza di EOS conferma la crescita tecnologica e qualitativa dell’Ospedale Koelliker – aggiunge Guido Giubergia, Presidente di Narval Investimenti (Gruppo Ersel) –. Confermiamo con soddisfazione che la solidità finanziaria di Narval Investimenti continuerà a sostenere questo percorso di ricerca dell’eccellenza sanitaria offerta ai pazienti».

www.osp-koelliker.it

la polizia chiude sala scommesse abusiva

 

 

Nell’ambito di controlli mirati al contrasto del gioco e delle scommesse illecite, i poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Torino, avendo fondato motivo di ritenere che un’ attività intermediaria, con sede nel comune di Nichelino, che formalmente agiva come punto di commercializzazione PVR (punto vendita ricariche), potesse operare come un vero e proprio centro scommesse abusivo allineato ad eventi sportivi, hanno sottoposto la stessa a plurimi controlli.

In occasione delle verifiche, numerosi clienti sono stati trovati in possesso di tagliandi relativi a scommesse sportive (soprattutto calcio) effettuate su piattaforme dedicate; le scommesse venivano accettate dal titolare dell’internet point il quale avrebbe utilizzato allo scopo il conto gioco di una terza persona, al momento non indagata, avvalendosi del codice fiscale di questi.

Nell’internet point, inoltre, erano stati installati 4 computer che il gestore aveva messo a disposizione della clientela per quella che, a tutti gli effetti, appariva una sala scommesse abusiva.

Il sistema consentiva, pertanto, di aggirare i divieti imposti per i punti di commercializzazione P.V.R., di intermediare nelle scommesse, pagare le vincite ed effettuare scommesse con il conto gioco altrui.

Secondo quanto accertato dagli agenti, coadiuvati dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli, ammonterebbero a un migliaio circa le scommesse illegali giocate dall’inizio di marzo e fino al 18 aprile u.s., giorno del controllo, con conseguente ingente quantitativo di denaro generato.

Alla luce dei fatti emersi, il gestore dell’internet point è stato indagato in stato di libertà per aver svolto attività di scommesse senza essere titolare di licenza del Questore e per aver effettuato intermediazione nella raccolta di scommesse. Il medesimo è stato sanzionato per violazioni amministrative per un totale di Euro 40.000. I locali sono stati sottoposti pertanto a sequestro preventivo convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

Il procedimento penale si trova tutt’ora nella fase delle indagini preliminari, pertanto la responsabilità penale deve essere ancora accertata.

Il parco di piazza Galimberti intitolato a Valentino Mazzola

Giovedì 4 maggio 2023 alle ore 12,15, si svolgerà la cerimonia per l’intitolazione del parco situato all’interno di piazza Tancredi Galimberti (Borgo Filadelfia) Valentino Mazzola, indimenticato capitano del Grande Torino, caduto a Superga con i compagni di squadra il 4 maggio del 1949.

Alla cerimonia saranno presenti: il sindaco Stefano Lo Russo; Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio comunale e della commissione Toponomastica; Massimiliano Miano, presidente della Circoscrizione 8; Stella Mazzola, nipote di Valentino; Urbano Cairo, presidente del Torino FC 1906.

Al termine della cerimonia, il cappellano del Torino FC 1906, Don Riccardo Robella, benedirà la targa.