CRONACA- Pagina 42

Un francobollo per l’Egizio

Il 22 novembre 2024 è stato  emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del sapere” dedicato al Museo Egizio di Torino, nel bicentenario della fondazionerelativo al valore della tariffa B zona 1 pari a 1.30€.

Evelina Christillin, Presidente e Christian Greco, Direttore del Museo Egizio hanno dichiarato:

“Celebrare la storia dell’Egizio serve anche a mettere a fuoco le sfide del futuro del Museo, inteso sempre più come una sorta di laboratorio della contemporaneità, luogo di ricostruzione e conservazione della memoria, ma anche di ricerca, formazione e digitalizzazione del patrimonio.”

Donne Impresa Confartigianato: 77% uomini al comando

“Le Nazioni Unite hanno votato nel 1993 la Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne, nella quale viene definita come qualsiasi atto di sopraffazione, per motivi di genere, che provochi o possa verosimilmente provocare, danno fisico, sessuale o psicologico, comprese quelle minacce, quella coercizione o quella privazione, arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che in quella privata”.

Così la Presidente del Movimento donne di Confartigianato Imprese PiemonteSara Origliain occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

“Siamo di fronte a una delle tante violazioni dei diritti umani, al radicamento di un rapporto tra esseri umani che ha condotto gli uomini a prevaricare e discriminare le donne, costringendole a vivere in una posizione subordinata – continua Origlia – ritengo che questa “violenza” andrebbe contrastata ogni giorno garantendo alle donne il diritto allo studio, al lavoro e a una migliore conciliazione con i tempi da dedicare alla vita e alla famiglia”.

L’impresa è il luogo dove si crea lavoro, che è il primo degli strumenti a disposizione delle donne per combattere la violenza di genere e per raggiungere la propria emancipazione economica e personale. Infatti – continua Origlia –l’impresa non è solo un luogo di produzione, ma uno spazio dove si costruiscono legami e dove si creano le basi per l’indipendenza economica, condizione necessaria per raggiungere l’uguaglianza di genere e prevenire la violenza. L’impresa, soprattutto artigiana, ha un duplice ruolo: economico, attraverso l’importante contributo dell’imprenditoria femminile, e sociale, attraverso la promozione della parità di genere. In un contesto sociale in cui la violenza di genere rimane una sfida significativa, le discriminazioni, gli stereotipi sulle donne, che sono radicate nel substrato socio culturale, la divisione di ruoli e l’esistenza di relazioni di potere disuguali tra donne e uomini, sono fattori che costringono la donna a permanere in una condizione di subalternità in cui si alimenta quel ciclo di violenza. I femminicidi sono, pertanto, gesti estremi, ma di violenza che sottendono una realtà complessa di oppressione, di disuguaglianze, di abusi e di violazione sistematica dei diritti delle donne”.

Bisogna, dunque, agire culturalmente anche nei luoghi di lavoro, – sottolinea Origlia – dove molte donne scontano ancora pregiudizi che non permettono loro, ad esempio, di avere il giusto trattamento economico o arrivare a ricoprire ruoli apicali. Voglio ricordare che in Piemonte, in linea con la media italiana, la bilancia della parità di genere pende da una parte: il 77% delle imprese è guidata da uomini”.

“In questo contesto, Confartigianato si pone, quindi, come obiettivo il sostegno all’empowerment economico e sociale delle donne, ponendo l’accento sull’importanza del loro coinvolgimento nello sviluppo imprenditoriale – sottolinea Origlia– Occorre, inoltre, rafforzare le politiche aziendali a sostegno della parità di genere, offrendo strumenti per contrastare le disuguaglianze”.

“L’autoimprenditorialità economica e sociale va oltre l’idea di un supporto finanziario e considera quindi la complessità della vita delle donne che devono affrontare ostacoli, barriere e discriminazioni – prosegue Origlia – ed è in questa linea che la nostra visione dell’autoimprenditorialità socio economica, diventa quello strumento cruciale per superare questi stereotipi di genere che alimentano, poi, sia gli squilibri che le violenze”.

In ultimo l’appello a Regione e Istituzioni: “Gli interventi spot non servono più, il futuro del nostro territorio e del nostro Paese dipende anche da quanto e come investiremo, con misure strutturali e stabili, attraverso le agevolazioni per imprese che assumono donne, con il sostegno alla conciliazione vita-lavoro, o con i programmi di formazione specifica per le vittime di violenza. Senza dimenticare che migliorare le condizioni lavorative delle donne sostenendo la natalità è fondamentale anche per contrastare gli effetti di un inverno demografico che stiamo vivendo da anni”.

Difesa personale – Difesa donna: il corso a Torino

Fdkm e Usic presentano

il corso di Difesa personale Difesa donna

Il segretario regionale USIC  dott. Leonardo Silvestri invita tutti a partecipare all’evento: “La sicurezza  è una priorità e insieme possiamo fare la differenza. Sia per chi è  principiante sia per chi ha già esperienza, questo evento gratuito è  l’occasione perfetta per imparare e crescere in un ambiente positivo e di supporto”.

SABATO 24 NOVEMBRE

PALESTRA MARCHESA

Istituto Morricone Corso Vercelli 141 Torino

DALLE 9 ALLE 13

 

Giornata contro la violenza, il grattacielo Sanpaolo si tinge di arancione

Iniziative alle Gallerie d’Italia e al Museo del Risparmio

 

 In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Intesa Sanpaolo si tinge di arancione e illumina il grattacielo di Torino, le storiche sedi di Via Verdi a Milano, di via Toledo a Napoli e di via del Corso a Roma a sostegno della campagna promossa dall’ONU e UNWomen.

Numerose sono le iniziative del Gruppo a Torino:

  • Intesa Sanpaolo aderisce alla campagna #NessunaScusa attraverso un messaggio di sensibilizzazione su oltre 3000 sportelli automatici e sui videowall del grattacielo di Torino e di Gioia 22 a Milano. La campagna riprende in Italia la mobilitazione #NoExcuse lanciata dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di respingere le giustificazioni troppo spesso utilizzate per minimizzare la violenza: la gelosia, il raptus, la provocazione, l’abbigliamento, le abitudini di vita.
  • Anche i musei di Intesa Sanpaolo si impegnano sul tema con iniziative dedicate in tutte le sedi: alle Gallerie d’Italia – Torino, domenica 24 novembre ore 16:00 visita guidata “Contro la violenza sulle donne tra passato e presente”: il percorso parte dagli appartamenti barocchi di Palazzo Turinetti dove la selezione di dipinti antichi della collezione di Intesa Sanpaolo offre la possibilitࠤi confrontarsi con alcune figure femminili note per la loro forza (Sant’Eulalia, Trifena e la Madama Cristina di Francia), offrendo uno spaccato storico sulle difficoltࠤella condizione femminile, dalla prima epoca cristiana fino al XVIII secolo. Il percorso continua poi nell’Archivio Publifoto, una raccolta di circa sette milioni di immagini che fornisce una finestra sulla storia d’Italia del XX secolo. Tramite l’installazione interattiva chiamata Archivio Vivo sar࠱ui possibile scoprire alcune vicende emblematiche della condizione femminile, e della violenza spesso ad essa correlata, nel corso del Novecento. Tramite l’App Gallerie d’Italia sar࠰ossibile, inoltre, acquisire alcune delle immagini oggetto del racconto, per far rivivere queste storie di forza e di coraggio anche fuori dal museo.

  • Il Museo del Risparmio a Torino sviluppa lungo tutto l’anno attivit࠶olte ad evidenziare l’altra faccia della violenza di genere ovvero quella economica. Negli anni questo impegno ha permesso di formare e sensibilizzare circa 20.000 donne attraverso progetti, eventi e webinar. Tra le proposte, il 28 novembre alle ore 18, in presenza e online, 蠩n programma l’evento “Niente sconti. Stop alla violenza economica” per affrontare il tema da una prospettiva diversa. L’incontro si aprirࠣon una narrazione teatrale dedicata alla violenza economica, seguita da un confronto con la partecipazione anche maschile, perch頰er cambiare una cultura dominante essenziale il coinvolgimento di tutte le persone.

Intesa Sanpaolo ha da tempo messo in campo numerose iniziative rivolte alle proprie persone: tra queste la possibilitࠤi accedere a un supporto psicologico con un servizio di ascolto e di prima informazione e, dal 2021, una policy specifica di prevenzione e contrasto delle molestie e di diffusione della cultura del rispetto e dell’inclusione.

Intesa Sanpaolo sostiene inoltre le organizzazioni non profit impegnate in questo ambito, tra cui l’Associazione D.i.Re – Donne in Rete contro la Violenza con cui collabora per garantire ospitalitࠩn Case Rifugio alle donne vittime di violenza. Attraverso il Fondo di Beneficenza in capo alla presidenza, dal 2019 sono stati 166 i progetti supportati orientati al contrasto della violenza di genere per circa 5,3 milioni erogati, un tema che in questo biennio 2023-2024 蠴ra le linee guida che ne indirizzano l’attivit஼o:p>

Il Gruppo ha aderito all’Accordo per le donne vittime di violenza tra ABI e i principali sindacati: per le donne inserite nei percorsi certificati di protezione, che si trovino in difficoltࠥconomica, prevede la sospensione del pagamento della quota capitale dei mutui e dei prestiti personali per 18 mesi. La Banca ha previsto anche la sospensione dell’intera rata per offrire un maggior supporto.

Intesa Sanpaolo ha inoltre sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra il Ministero per la Famiglia, la Natalitࠥ le Pari Opportunitࠥ l’ABI per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne favorendo anche iniziative di formazione e informazione per sostenere l’inclusione finanziaria e il superamento delle differenze legate al genere.

Trenitalia, sciopero personale mobile Piemonte e Valle d’Aosta

 La Segreteria regionale Piemonte e Valle D’Aosta dell’Organizzazione sindacale Orsa ha proclamato uno sciopero di 24 ore del personale mobile della Direzione Business Regionale di Piemonte e Valle D’Aosta di Trenitalia dalle ore 3.00 di domenica 24 alle ore 2.00 di lunedì 25 novembre 2024.

 

Tentato furto e aggressione in casa, tre misure cautelari

Tentano di rubare in un appartamento, ma il proprietario reagisce al tentativo di furto. Le indagini della Polizia di Stato portano poi all’esecuzione di tre misure cautelari.

Lo scorso maggio, un uomo è in casa con la propria famiglia quando il sistema di allarme gli segnala ripetutamente un tentativo di intrusione all’interno dell’abitazione. Dopo aver messo in sicurezza i familiari, il proprietario di casa nota dallo spioncino la presenza di tre persone, due uomini e una donna che, vistisi scoperti, si danno alla fuga. La vittima tenta di fermare uno dei tre ma subisce un’aggressione da parte dei complici, che lo spintonano violentemente contro il cancello.

Sul posto intervengono gli agenti del Commissariato di P.S. San Paolo che iniziano le indagini. Grazie alla visione delle immagini del sistema di video sorveglianza gli agenti identificano i responsabili dell’aggressione. La Polizia di Stato ha eseguito nei confronti di due di loro la misura cautelare dell’obbligo di dimora e, per uno, degli arresti domiciliari, emesse dall’A.G.

Dimore storiche, soddisfazione per l’accordo con la Regione

Ne parliamo con Guido Calleri di Sala, proprietario, con la famiglia, del Palazzo dei Conti di Bricherasio

Guido Calleri di Sala, figlio di Edoardo Calleri di Sala, politico italiano e primo Presidente della Regione Piemonte dal 1970 al 1973, lega il suo nome alla dimora storica della famiglia, il Palazzo dei Conti di Bricherasio, nel Pinerolese, che egli gestisce da qualche anno. 

Guido Calleri di Sala ha commentato l’accordo siglato poche settimane fa tra Regione Piemonte e l’Associazione Dimore Storiche Italiane della sezione Piemonte e Valle d’Aosta (ADSI), che prevede un ampliamento dell’offerta turistica a 46 nuove dimore storiche private di interesse storico e culturale oltre a quelle già presenti sul territorio 

“Nell’ambito di quella che è la gestione del patrimonio delle dimore storiche, noi proprietari siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto tra la Regione Piemonte e l’ADSI – spiega Guido Calleri di Sala-  Ultimamente, a causa della mancanza di fondi e di un progetto approfondito sulle dimore storiche, le difficoltà gestionali erano aumentate significativamente, incidendo in modo importante sulle personali risorse economiche. Noi responsabili delle dimore storiche ci riteniamo pionieri in un mondo che sta guardando sempre di più verso altre situazioni, e sentiamo il dovere di portare avanti la conoscenza e la storia locale. Il rapporto di collaborazione costante con l’ADSI ( che conta più di 4000 soci) è per tutti noi proprietari molto prezioso e rassicurante. Personalmente faccio parte dell’Associazione Dimore Storiche del Pinerolese, territorio che conta diverse dimore storiche (il più alto numero a livello piemontese) e, in quanto luogo di confine, ricco di una storia che ha visto la lotta tra i francesi e il Regno di Savoia e alcuni scontri religiosi tra i cattolici e i valdesi (questi ultimi molto presenti nel Pinerolese)”

“Il circuito di queste Associazioni esiste da molto tempo – continua Guido Calleri di Sala – e ci consente di programmare tante attività nei periodi di bella stagione. I dati postpandemici che riguardano le visite alle dimore storiche sono davvero confortanti, e tutto questo grazie alle diverse iniziative che hanno fatto sì che il progetto in sé potesse avere anche una valenza commerciale. Abbiamo beneficiato in questi anni del “bonus facciate” per ridipingere la facciata esterna della dimora, e questo è un invito a porre attenzione ai bandi che escono, anche se talvolta presentano paletti molto rigidi, come quello di tenere la struttura aperta 120 giorni l’anno, aspetto impossibile da condurre se una persona deve gestire un lavoro primario”.

“I progetti artistici e letterari che faccio crescere con passione – conclude Calleri di Sala –  servono ad attrarre pubblico e a calmierare i soli costi di gestione che prevedono spese ordinarie e straordinarie, come quelle che possono riguardare, per esempio, la gestione del parco. L’accordo tra l’ADSI e la FIAVET è sicuramente feconda di prospettive per far conoscere le dimore storiche a un largo numero di persone, organizzando pacchetti turistici proposti dalle stesse agenzie viaggio. Anche nel 2025 si ripeterà, con un tema diverso, la rassegna ‘Bellezza tra le righe’, giunta alla sua quinta edizione e che prevede format letterari alla presenza degli stessi autori. Per il prossimo anno penso di organizzare una mostra di scultura di Franco Garelli, amico di mio padre Edoardo e di cui possiedo alcune opere. Insieme all’Associazione Archivio Franco Garelli stiamo collaborando per la messa in opera della mostra”.

Mara Martellotta 

Bennet di via Giordano Bruno: apre il nuovo shop in shop Mediaworld

Bennet, azienda italiana leader nel settore dei supermercati, superstore e delle gallerie commerciali annuncia l’apertura del nuovo shop in shop MediaWorld all’interno del punto vendita Bennet in via Giordano Bruno a Torino.

Questa collaborazione, che si intensifica ulteriormente, consente a Bennet di offrire ai propri clienti un’esperienza di acquisto ancora più completa, con una selezione accurata dei migliori prodotti di telefonia, elettronica, elettrodomestici e tecnologia. Il nuovo shop in shop permette di coniugare la convenienza e la qualità del servizio Bennet con la vasta offerta tecnologica, di servizi e soluzioni di Mediaworld.

“La partnership con Mediaworld e l’espansione del progetto di apertura degli shop in shop all’interno dei nostri punti vendita rappresenta una testimonianza della volontà di Bennet di offrire sempre più servizi e qualità ai propri clienti- spiega Adriano De Zordi, amministratore delegato di Bennet- insieme a Mediaworld, partner strategico di settore, vogliamo garantire un’esperienza di acquisto integrata, dove innovazione e servizio si integrano in un unico luogo”.

“Siamo entusiasti di rafforzare la partnership con Bennet, inaugurando questo nuovo spazio nel cuore di Torino , a poche settimane dalle aperture di Vercelli e Pavone Canavese – dichiara Guido Monferrini, amministratore delegato Mediaworld – La proficua collaborazione con Bennet sta contribuendo a una maggiore presenza di Mediaworld in Piemonte, in un’ottica di prossimità, con l’obiettivo di rendere l’esperienza di acquisto tecnologico sempre più accessibile e personalizzata. L’apertura di Torino, coincidendo con un periodo particolarmente significativo come quello del Black Friday e degli acquisti prenatalizi, renderà subito evidente il valore aggiunto di un’esperienza d’acquisto che integra in modo armonico la spesa alimentare e quella tecnologica”.

 

Mara Martellotta

Piattaforma Residenzialità rinnovata: ecco le nuove funzioni

La Piattaforma regionale per la Residenzialità si è rinnovata con nuove funzioni che consentono agli operatori sanitari di gestire con efficienza la realtà sanitaria e socio-assistenziale delle 1.861 strutture del Piemonte.

Creata durante l’emergenza Covid per monitorare la situazione dei contagi, in particolare nelle strutture per anziani, amplia le sue potenzialità diventando un vero e proprio cruscotto digitale che consente una migliore gestione del settore, dalle Rsa alle strutture per anziani, minori, persone con disabilità fisica o psichica oppure con dipendenze.

Al momento consente di avere in tempo reale la situazione dei posti letto disponibili e una gestione centralizzata della documentazione di autorizzazione e accreditamento delle strutture, permettendo così un’assistenza sempre più tempestiva e adeguata ai pazienti, poi entro fine anno si amplierà includendo la parte che riguarda la vigilanza fino ad arrivare, in futuro, al censimento della sanità territoriale.

“È un esempio unico a livello nazionale di informatizzazione del sistema e di buona gestione del settore”, sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, mentre l’assessore al Welfare Maurizio Marrone evidenzia come sia “uno strumento molto prezioso anche per chi eroga il servizio per avere un contatto informativo costante con la Regione. Mettere a sistema questo strumento e ampliarlo rendendolo sempre più operativo rappresenta una grande leva di semplificazione“.

Con la raccolta e la condivisione online della documentazione necessaria per l’accreditamento delle strutture e la gestione dei documenti in modalità centralizzata, si agevola infatti anche l’attività di vigilanza, perché è possibile accedere alla documentazione in qualsiasi momento, anche da remoto. La sezione dedicata alle attività di verifica a cui le strutture sono sottoposte periodicamente permette alle commissioni di vigilanza delle aziende sanitarie di pianificare sopralluoghi e condividerne gli esiti con i referenti grazie all’area documentale integrata.

Unioni di Comuni, un bando da 4,5 milioni

“Il nuovo bando sulle unioni dei comuni prevede 4,5 milioni di euro di investimento: su 86 unioni, oltre 50 sono montane e in questo quadro abbiamo già avviato una stretta collaborazione con tutti i presidenti”. Lo ha spiegato l’assessore agli enti locali, Enrico Bussalino, in commissione Autonomia presieduta da Andrea Cerutti, durante la quale ha anche annunciato un aggiornamento della legge 11/2012 su autonomie locali e gestione associata.

Diversi i punti chiave: saranno individuati 33 “ambiti territoriali ottimali”, parti di territorio entro le quali dovranno essere costituite le unioni di comuni. La definizione di tali ambiti ricalca quelli stabiliti nel piano territoriale regionale, ma è previsto un percorso di concertazione con i territori per valutare eventuali necessità di scostamento.
Suddivisione del territorio regionale in tre aree omogenee, montana, collinare e di pianura, con un limite minimo di popolazione per costituire un’unione rispettivamente di 3000, 3000 e 5000 abitanti.
Sarà confermata la necessità che l’unione sia composta da almeno tre comuni e, per garantire stabilità, si prevederà che il singolo comune non possa recedere dall’unione di cui fa parte per almeno 5 anni, pena l’introduzione di un meccanismo sanzionatorio.
Si conferma la “Carta delle forme associative” quale strumento di riconoscimento istituzionale delle unioni il cui inserimento sarà necessario per accedere ai finanziamenti regionali.
Saranno infine previsti incentivi per aumentare le estensione delle unioni con premialità fino al raggiungimento dell’estensione dell’ambito ottimale, e attività di formazione e supporto per la governance.

Durante il dibattito sono intervenuti i consiglieri Mauro Calderoni e Gianna Pentenero (Pd) che si sono detti “preoccupati della fragilità di questi soggetti che derivano le loro funzioni dai comuni, dove gli amministratori fanno fatica a gestire politiche sovracomunali complesse a causa della sempre più drammatica carenza di personale”.

Per Elena Rocchi (Lista Cirio) “questa riforma è molto sentita dai sindaci di montagna” e ha chiesto maggiori informazioni sugli incentivi per le attività associate,

Marco Protopapa (Lega) si è detto “molto favorevole alla proposta dell’assessore. Lo spirito è dare continuità definitiva alle comunità, valutiamo se dare ai comuni un anno ‘sabbatico’ prima di prendere una decisione definitiva, e solo in seguito sanzionarli per l’uscita dall’aggregazione”.

Giulia Marro (Avs) ha chiesto delucidazioni “in merito agli investimenti su sicurezza e vigili urbani”.