Alcune auto parcheggiate a Torino in via Sineo sono andate a fuoco rendendo necessaria l’evacuazione di un palazzo e il soccorso per una persona, che è stata ricoverata in ospedale. L’intervento dei vigili del fuoco ha consentito di spegnere le fiamme.
“Comuni aperti” per la Liberazione
NICCO: “I SINDACI SONO VERE SENTINELLE DELLA NOSTRA LIBERTÀ”
Si è concluso oggi a Montaldo Torinese il percorso istituzionale che il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Nicco, ha iniziato il 25 aprile per celebrare l’80° anniversario della Liberazione: a Trana, a Pancalieri con Lombriasco, Osasio, Virle, a Vigone.
“L’iniziativa di aprire i Municipi – spiega Nicco – voluta insieme alla Regione Piemonte e al Comitato Resistenza e Costituzione, ha voluto rendere omaggio ai sindaci e agli amministratori locali piemontesi che, dal dopoguerra, hanno saputo custodire la memoria del sacrificio della ‘Liberazione’ e garantire la continuità democratica in ogni comunità. Vere sentinelle della nostra libertà. Grazie a tutti i Comuni che hanno raccolto il nostro invito”.
Stamane a Montaldo Torinese, insieme al sindaco Sergio Gaiotti, sono state anche consegnate le copie della Costituzione italiana ai giovani neo maggiorenni.
“La consegna della Costituzione ai giovani cittadini – sottolinea Nicco – rappresenta un atto di fiducia e di responsabilità. La Costituzione è la carta fondamentale della nostra Repubblica: è il presidio dei diritti e dei doveri che garantiscono la libertà e la democrazia in ogni paese, nella vita quotidiana delle istituzioni e dei cittadini”.
“Conservare e rinnovare questo patrimonio è il modo più autentico di onorare la memoria di chi, ottant’anni fa, ha lottato per la nostra libertà”, conclude il presidente Nicco.
Uncem ricorda le parole del papa sui piccoli Comuni
Le parole di Papa Francesco del 20 gennaio 2024, su aree interne e piccoli Comuni, sono (state) decisive per una nuova Politica per i territori. Le riproponiamo nel giorno del funerale di Francesco. Una luce.
Quel discorso era stato fatto a pochi giorni dai preziosi interventi del Presidente Sergio Mattarella e del Cardinale Zuppi, sulle stesse urgenze di impegno contro spopolamento e abbandono. Le parole del Papa, secondo Uncem, sono oggi come ieri una luce, secondo Uncem, che richiede una Politica attenta e operosa, Enti locali vivi, comunità che realmente camminano insieme, Istituzioni sussidiarie e in relazione. Nella piena corresponsabilità dell’azione, nella distinzione dei ruoli, nell’unità dei valori e delle stesse comunità.
“Papa Francesco ci insegna, lo ha sempre fatto, a camminare insieme – afferma il Presidente Uncem Marco Bussone – a non perdere reciproca fiducia e stima anche tra Sindaci, a crescere nella logica del NOI che prende il posto dell’IO. Dobbiamo crederci anche come Istituzioni. Più forti nell’unità che trasforma l’unione, la perfeziona e la migliora, la rende forte perché cresce con i rapporti e con le relazioni, riducendo disuguaglianze, favorendo dialogo, incontro, riorganizzazione dei servizi ai cittadini, corresponsabilità e stile sinodale che non vale solo per la Chiesa, come già ho detto più volte. Il cammino insieme tocca tutte le istituzioni che devono trasformarsi, riguarda anche l’impegno nel fare nuove leggi più adeguate a rispondere alle esigenze delle comunità delle aree interne e montane del Paese e dell’Europa, delle quali ha parlato Papa Francesco, che di cuore ringraziamo per il suo essere luce in mezzo a dubbi, sospensioni, difficoltà, solitudini. Da superare insieme, nell’insieme“.
UNCEM PIEMONTE
Le Parole di Papa Francesco pronunciate sabato 20 gennaio 2024:
Scialpinista muore sul Monviso
In un incidente in montagna nella zona del Monviso, nel Cuneese, è deceduto uno scialpinista.
La sua compagna di escursione ha visto l’uomo precipitare dal Colle delle Traversette e ha chiamato i soccorsi. Il corpo senza vita è stato trovato a una quota di circa 2.700 metri da una squadra di tecnici del Soccorso alpino.
Una delegazione di deputati del Parlamento europeo, membri della commissione Occupazione e affari sociali, ha concluso una serie di incontri presso la Fondazione europea per la formazione (ETF) e Piazza dei Mestieri sui temi dell’impiego, dell’istruzione e della competitività.
Il gruppo, composto da Dennis Radtke (PPE, Germania), Letizia Moratti (PPE, IT), Vivien Costanzo (S&D, DE), Pierfrancesco Maran (S&D, IT) e Benedetta Scuderi (Verdi/ALE, IT), ha incontrato martedì 15 aprile la direttrice dell’ETF, Pilvi Torsti, e la sua squadra per discutere i servizi principali dell’agenzia e le sue attività nei diversi Paesi partner, dall’Ucraina ai Balcani, dal Mediterraneo all’Asia Centrale. Mercoledì 16 aprile, la delegazione ha visitato la fondazione Piazza dei Mestieri. Guidati dal Presidente Dario Odifreddi, gli eurodeputati hanno incontrato autorità locali, docenti e studenti, e partecipato a un dibattito sulle politiche educative e sociali. Nel corso della mattinata sono intervenuti: la sottosegretaria alla Presidenza della Regione Piemonte Claudia Porchietto, l’assessore per le politiche sociali del Comune di Torino Jacopo Rosatelli, il rettore del Politecnico di Torino Stefano Paolo Corgnati, la vicerettrice Maria Chiara Zanetti, il presidente della fondazione Compagnia di San Paolo Marco Gilli e la presidente della fondazione Cassa di risparmio di Torino Anna Maria Poggi. Al termine della missione, Dennis Radtke, che ha guidato la delegazione, ha commentato: “La formazione e il lavoro sono elementi chiave per la vita delle persone e insieme la costruzione democratica, soprattutto in questa delicata fase storica. In queste giornate presso ETF e Piazza dei Mestieri a Torino, abbiamo potuto approfondire i bisogni dei cittadini della porta accanto e sono bisogni a cui l’Europa deve rispondere, come la penuria di manodopera, il mismatch del mercato del lavoro, il miglioramento della competitività. Argomenti su cui il Parlamento europeo lavorerà con attenzione in questa legislatura.” |
Da giovedì 1⁰ a domenica 4 maggio al castello e parco di Masino, sul tema del “giardino possibile – il tempo e la cura”
È “Il giardino possibile. Il tempo, la cura” il tema della XXXIII edizione primaverile della “Tre Giorni per il Giardino”, tra le più importanti e apprezzate manifestazioni florovivaistiche d’Italia, che si svolgerà quest’anno straordinariamente nell’arco di quattro giornate, da giovedì 1⁰ a domenica 4 maggio, al Castello e Parco di Masino, Bene del FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano a Caravino, in provincia di Torino.
Da oltre trent’anni l’evento si pone l’obiettivo di appassionare un pubblico sempre più ampio alla cultura del giardinaggio, alla cura del verde e alla conoscenza di semi, piante, fiori e frutti.
La mostra mercato organizzata dal FAI, curata da Emanuela Orsi Borio, ospiterà oltre cento vivaisti provenienti da tutta Italia ed espositori altamente specializzati, che proporranno piante e idee per il giardino, presentando e suggerendo, accanto alle soluzioni tradizionali, nuove possibilità e pratiche originali che favoriscano non solo la bellezza, ma capaci anche di mettere in evidenza la sostenibilità nella cura del verde.
Il tempo e la cura sono i temi al centro di questa edizione; grande o piccolo che sia, infatti, il giardino ci insegna che la cura e la manutenzione sono atti di conoscenza e relazione. Dalla progettazione iniziale all’impianto, fino al mantenimento quotidiano, ogni giardino è un luogo di trasformazione continua, che evolve grazie alla cura costante nel tempo, in un dialogo incessante tra uomo e natura. Seminare, coltivare, prendersi cura di un orto o di una semplice pianta in vaso significa anche riscoprire il tempo ciclico della natura e l’importanza del tempo dedicato all’osservazione e all’ascolto dei suoi ritmi. Oggi, più che mai, nell’era del cambiamento climatico e della fragilità ambientale, le risorse del tempo e della cura sono essenziali per garantire la conservazione e lo sviluppo della vita sulla Terra.
Il ricco programma culturale rifletterà, attraverso un ampio ventaglio di esperienze e testimonianze, il tema del tempo e della cura, declinato in quattro diversi aspetti. Dal tempo del FAI, esperti e giardinieri condivideranno l’esperienza che il FAI porta avanti nei suoi Beni: 50 anni di impegno nella cura del patrimonio naturalistico e ambientale, tra giardini storici, aree verdi, agricole e naturali, al tempo della storia, dalla cultura dei giardini nell’antico Egitto a cura del Museo Egizio di Torino al restauro architettonico e botanico degli Orti del Redentore a Venezia, a cura dell’architetto Paolo Pejrone, fino al modello contemporaneo di giardino urbano dell’Università degli Studi Milano-Bicocca. Si affronterà anche il tema del tempo della cura, dall’esperienza del Bosco di Rogoredo come occasione di rinascita ambientale e sociale al riscatto dei “giardinieri detenuti” nel carcere Milano Bollate tramite la cura di piante e giardini. Per finire, il tempo dedicato all’osservazione e all’ascolto della natura, dal modello produttivo “a tempo di natura” di Eleonora Giuliodori, agronoma ed ex giardiniera del National Trust, alle sorprendenti invenzioni tecnologiche che la natura silenziosamente ci suggerisce, raccontate nel libro “La natura lo fa meglio (e prima)” di Giulio Volpi.
Questi e altri approfondimenti accompagneranno la “Tre Giorni per il Giardino” in un ricco programma di presentazioni, incontri e laboratori (programma in allegato).
Il 2025 è anche l’anno in cui ricorre il cinquantesimo anniversario del FAI: cinquant’anni di attività nel campo della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, dell’ambiente e del paesaggio italiano. Un impegno che si concretizza nella cura, quotidiana e appassionata, di luoghi d’arte e natura del nostro Paese, affinché le presenti e le future generazioni possano imparare a conoscerli e amarli.
Nel 2025 l’edizione primaverile della “Tre Giorni per il Giardino” inaugura la campagna #FAIbiodiversità, volta a sensibilizzare il pubblico sull’importanza di preservare la ricchezza delle specie animali e vegetali, messa a rischio dal cambiamento climatico e dal sovrasfruttamento e inquinamento delle risorse naturali. Partecipando alla “Tre Giorni”, dal 1° al 4 maggio, e alle “Camminate nella biodiversità” nei Beni FAI – sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 maggio – i visitatori potranno approfondire la conoscenza di varietà, habitat ed ecosistemi e scoprire buone pratiche di tutela, facendole proprie e contribuendo così a ripristinare un dialogo equilibrato e sostenibile con la natura.
La madrina della Tre Giorni per il Giardino 2025 è Anna Zegna.
L’evento si svolge con il Patrocinio di Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Caravino.
Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2025” è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, Partner degli eventi istituzionali e Acqua Ufficiale della Fondazione, e al prezioso contributo di Pirelli, accanto al FAI dal 2005, che rinnova per il tredicesimo anno consecutivo la sua storica vicinanza all’iniziativa; due sinergie pluriennali strategiche e virtuose, da sempre fondate su medesimi obiettivi e valori, che si sono consolidate negli anni con la realizzazione di numerosi progetti. Grazie anche a BRT per il primo anno vicina alla Fondazione in qualità di sponsor del calendario eventi nei Beni. Una nuova collaborazione nata con l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare le persone e le comunità alle bellezze del nostro Paese.
Per maggiori informazioni e acquisto dei biglietti, si può visitare il sito www.tregiorniperilgiardino.it
Mara Martellotta
Una Carta che dopo 80 anni è più attuale che mai
Era il 19 dicembre del 1943 quando sei giovani attivisti nella resistenza, due provenienti dalla Valle d’Aosta (Émile Chanoux ed Ernesto Page) e quattro dalle Valli valdesi (Giorgio Peyronel, Mario
Alberto Rollier, Gustavo Malan e Osvaldo Coïsson) sottoscrissero la Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine, più nota come “Carta di Chivasso.” La Carta di Chivasso in certi versi, trova ispirazione nello scritto Per un’Europa libera e unita, conosciuto come Manifesto di Ventotene, redatto, nel 1941, da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi mentre si trovavano al confino. La Carta di Chivasso pone l’accento sulle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni alpine che la rendono assolutamente peculiare e, appunto,
complementare rispetto al Manifesto di Ventotene. L’aggettivo “locale” viene utilizzato ben quindici volte ed è certamente il termine, non a caso, più ricorrente nel testo della Dichiarazione. L’intuizione dei redattori della Carta di Chivasso evidenzia la stretta correlazione la dimensione locale con quella europea e di avere compreso, in anticipo e con estrema lucidità, l’importanza di coniugare il futuro assetto repubblicano dell’Italia, su base regionale, con un’organizzazione, a livello continentale, di tipo federale. L’intento principale era quello di impedire il ritorno di uno Stato accentratore e oppressore, in particolare nei confronti delle comunità locali connotate da una lingua da quelle della maggioranza della popolazione.
GD
Piemonte: Plastic Free in azione nel weekend
In 9 località dando concretezza agli insegnamenti di Papa Francesco |
“Buttare via la plastica in mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”. L’insegnamento di Papa Francesco sarà messo in pratica questo fine settimana dai volontari di Plastic Free Onlus, l’associazione impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento legato all’abuso di plastica. I 222 appuntamenti di pulizia e sensibilizzazione ambientale in programma in tutta Italia sabato 26 e domenica 27 aprile saranno preceduti da un minuto di silenzio, in rispetto del lutto nazionale per la morte del Pontefice. L’onda blu degli oltre 10mila volontari Plastic Freecelebrerà così la 55esima edizione dell’Earth Day, la Giornata della Terra indetta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare la popolazione mondiale sulle condizioni in cui versa il nostro Pianeta e su cosa poter fare per salvaguardarlo. L’obiettivo è ripulire l’ambiente, rimuovendo 100mila chili di plastica e rifiuti, e invitare tutti ad una maggiore consapevolezza dell’impatto dei propri comportamenti quotidiani. Anche il Piemonte sarà protagonista con 9 appuntamenti coordinati dalla referente regionale Flavia Faccia: sabato 26 aprile ad Alessandria, Castelletto d’Orba (AL), Biella (BI), Caraglio (CN), Borgaro Torinese, Moncalieri, Torino (TO) e domenica 27 aprile a Cuneo (CN) e Alpignano (TO). “Agire concretamente mettendoci passione, energia e amore per la terra. Con questo spirito – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – grazie al coordinamento dei nostri 1.200 referenti territoriali, entreremo in azione nei parchi delle città, lungo gli argini di fiumi e laghi, sulle spiagge delle località costiere e nei piccoli borghi italiani. Lo faremo coinvolgendo chiunque abbia a cuore il destino del Pianeta: per partecipare sarà sufficiente iscriversi gratuitamente www.plasticfreeonlus.it”. Le attività si svolgeranno con il supporto di Treedom, BCorp italiana e sustainability partner dell’iniziativa. La collaborazione permetterà anche di piantare alberi a sostegno delle attività ambientali di Plastic Free Onlus, che ad oggi ha coinvolto oltre 260mila volontari, raccolto 4,4 milioni di chili di rifiuti, e realizzato più di 7.800 appuntamenti di pulizia ambientale. Solo in Piemonte, da inizio anno, si sono svolti 41 appuntamenti coinvolgendo circa 400 persone e rimuovendo 7.830 chili di plastica e rifiuti. Quasi 1.200, inoltre, gli studenti sensibilizzati. Per scoprire tutti gli appuntamenti e partecipare: www.plasticfreeonlus.it |
Dalla finestra spara ai vicini di casa e alla polizia
È finito in carcere l’ottantottenne di Cossila San Grato nel Biellese che giovedì ha sparato contro una vicina di casa e contro i poliziotti usando un’ arma in suo possesso, un residuato bellico non denunciato. Infastidito dal passaggio sotto la propria abitazione aveva prima lanciato sulla strada alcune bottiglie d’acqua e dopo si era messo a sparare anche verso gli agenti che poi sono riusciti a disarmarlo.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Cosap: “Ancora violenza in piazza”
Ancora una volta, una manifestazione a Torino è degenerata in violenza.
I fatti avvenuti il 24 aprile, durante la fiaccolata conclusasi in Piazza Castello, confermano un
preoccupante copione che si ripete ormai da anni: gruppi violenti approfittano delle celebrazioni per
scatenare caos e accaparrarsi il palco.
Le immagini della Polizia stretta tra le transenne mostrano l’odio verso chi indossa la divisa, ma
anche la tolleranza verso i violenti da parte di chi dovrebbe garantire la sicurezza pubblica. È
inaccettabile che, anno dopo anno, si permetta ai soliti violenti di trasformare una ricorrenza nazionale
in un teatro di scontri. Ormai il 25 aprile, invece di essere una giornata di unità e memoria, diventa ogni anno il solito copione di aggressioni e disordine.
Le immagini che circolano con la Polizia costretta ad indietreggiare e ad essere rinchiusa circondata
dalle transenne non fotografano solo la violenza contro le Forze dell’Ordine, ma evidenziano anche
la tolleranza verso i violenti nelle decisioni immediate da parte di chi dovrebbe gestire l’ordine
pubblico; si dovrebbe cercare innanzitutto di evitare simili accadimenti che mettono in pericolo
l’incolumità dei colleghi, come infatti avvenuto. Anche ieri abbiamo contato 5 feriti tra le forze
dell’ordine che sia aggiungono alle già decine di feriti da inizio anno in episodi di manifestazioni
nella sola provincia di Torino. Chiediamo che questi episodi non si ripetano più e che venga messa
fine alla mattanza di colleghi feriti in ordine pubblico!”
Il COSAP ribadisce la necessità di un cambio di passo nelle strategie di ordine pubblico e di maggior
protezione per gli operatori, troppo spesso lasciati soli di fronte alla violenza organizzata.
COSAP, Raffaele Pascarella
Segretario Generale Provinciale