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L’impegno della delegazione di Torino di Fondazione Veronesi

Per la ricerca scientifica nel campo dell’oncologia pediatrica

 I fondi raccolti durante lo scorso anno, grazie al grande impegno della delegazione torinese – guidata da Adele Artom – hanno permesso di contribuire all’avviamento del «Registro di trattamento con CAR-T», ossia una banca dati efficiente che consentirebbe di individuare in modo veloce le cure più efficaci per i bambini e gli adolescenti affetti da tumori del sangue (come ad esempio le leucemie), permettendo loro di avere maggiori possibilità di guarigione e minori effetti collaterali delle terapie.

Un grande impegno che verrà celebrato durante l’annuale cerimonia dedicata ai finanziamenti alla ricerca scientifica di Fondazione Umberto Veronesi, che si terrà mercoledì 15 maggio alle ore 11.00 presso l’Aula Magna dell’Università Statale di Milano.

La delegazione torinese, composta da Adele Artom, Giovanna Ardoino, Carlo Buzzi, Nicoletta Crocioni, Patrizia Fischer, Chiara Crocioni, Patrizia Griffa, Julica Napolitano e Paola Toso Grillo, è da anni impegnata nel sostegno alla ricerca d’eccellenza, con la realizzazione di eventi di raccolta fondi ed è da sempre sensibile all’importanza della divulgazione scientifica, organizzando incontri dedicati agli studenti e alla società civile.

“La delegazione torinese è nata nel 2015 e da allora ha sempre portato avanti il suo impegno a sostegno della ricerca scientifica in oncologia pediatrica. Crediamo fortemente che tutti i bambini debbano essere curati con le migliori terapie possibili e per tale motivo in molti hanno aderito alle nostre iniziative di raccolta fondi e di divulgazione sul territorio, a loro porgo il mio sentito ringraziamento per aver contribuito al raggiungimento di questo importante risultato” – dichiara Adele Artom, Responsabile della Delegazione di Torino.

Uomo accoltella la moglie al culmine di una lite

A San Maurizio Canavese una donna albanese di 58 anni è stata ferita con tre coltellate dal marito. È stata ricoverata in codice rosso al San Giovanni Bosco di Torino. Il marito di 62 anni, è stato arrestato dai carabinieri per tentato femminicidio e maltrattamenti in famiglia. L’aggressione sembra sia avvenuta nel corso di una lite per futili motivi.

Insegnante abusava di studentessa tredicenne

Un docente che fino a febbraio insegnava in una scuola media della provincia torinese sarebbe indagato per violenza sessuale pluriaggravata. Il professore è infatti stato denunciato dai genitori di una studentessa tredicenne. Per l’accusa, secondo quanto scrive La Stampa, l’uomo avrebbe circuito la giovane studentessa molestandola nei bagni e nelle aule della scuola. Sarebbero agli atti anche messaggi WhatsApp inviati alla ragazza. La minorenne non voleva più andare a scuola. Da qui i sospetti del padre che ha scoperto la vicenda.

Investe la moglie dopo un litigio: la donna riporta frattura al femore

Ha investito la moglie con l’auto dopo un litigio. L’uomo, – scrive La Stampa – è un 39enne di Galliate nel Novarese. È accusato  di tentato omicidio, ma si difende dicendo che stava solo facendo manovra, “non volevo investirla”. Le indagini sono affidate ai carabinieri che stanno cercando di fare luce sull’episodio avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi. La donna è rimasta ferita: ha un femore fratturato.

Arresti nelle stazioni di Lingotto e Porta Nuova

Gli agenti della Polizia Ferroviaria di Torino Porta Nuova, tra il 21 aprile e il 1° di maggio hanno eseguito un Mandato di Arresto Europeo, un ordine di carcerazione, una custodia cautelare e un arresto in flagranza di furto presso un esercizio commerciale della Stazione.

Nel primo caso, il soggetto è stato rintracciato in atteggiamento sospetto presso la Stazione di Lingotto in compagnia di un connazionale. Sottoposti entrambi al controllo di polizia, a carico del primo è risultato un Mandato di Arresto Europeo da eseguire per l’espiazione della pena di 5 anni e 7 mesi per un furto aggravato in abitazione commesso in un altro Paese Europeo.

Qualche giorno dopo, durante i servizi di vigilanza all’interno della predetta stazione di Torino Porta Nuova, gli agenti Polfer hanno sottoposto al controllo un altro cittadino straniero sul quale pendeva un ordine di esecuzione per l’espiazione di 4 anni di reclusione in quanto riconosciuto colpevole di svariati reati in materia di violenza domestica.

Nella stessa serata, nell’ambito dei medesimi servizi di controllo, personale del Settore Operativo di Torino Porta Nuova ha proceduto al controllo di uno straniero senza fissa dimora in quanto coinvolto in una discussione con un altro soggetto, sul quale pendeva un ordine di esecuzione di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Milano per i reati di violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

In tutti i casi precedenti i soggetti sono stati condotti presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, in esecuzione dei relativi provvedimenti.

Infine, nel pomeriggio della Festa dei Lavoratori, la pattuglia in servizio presso la medesima stazione, è intervenuta prontamente nei confronti di un soggetto italiano, il quale, qualche attimo prima, dopo essersi aggirato con fare sospetto tra gli espositori ed aver superato le casse, si era appropriato di un cellulare in vendita presso un esercizio commerciale posto all’interno dello scalo. Lo stesso è stato riconosciuto dal direttore del negozio come il presunto autore di altri furti perpetrati nei giorni precedenti e, una volta segnalato agli operatori, è stato trovato in possesso della refurtiva. L’autore presunto del furto è stato pertanto arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la celebrazione del rito direttissimo, al termine del quale è stato sottoposto a misura cautelare

In treno al Salone del Libro: 50 mila passeggeri

Nei giorni del Salone Internazionale del Libro, che si è appena concluso, 230.00 passeggeri (il 25% in più rispetto alla media del periodo) hanno scelto Frecciarossa, Intercity, Intercity Notte o Regionale di Trenitalia per raggiungere o partire da Torino.

Un incremento di 25.000 viaggi di andata e ritorno dal capoluogo piemontese anche da attribuire alla fiera dedicata all’editoria che ha avuto luogo presso gli spazi espositivi di Torino Lingotto.

La collaborazione con il Salone Internazionale continua con il concorso letterario A/R Andata e Racconto – In viaggio con amore.

Dopo il grande successo della prima edizione e grazie al supporto del magazine di Trenitalia La Freccia, il concorso è dedicato quest’anno al romance e all’amore in tutte le sue sfumature, da quello reale e sperimentato in prima persona a quello solo sognato o fantasticato.

Il Gruppo FS e il Polo Passeggeri del Gruppo FS confermano il proprio ruolo a fianco di importanti appuntamenti della cultura italiana e internazionale, garantendo la libera circolazione di persone, idee e talenti, promuovendo viaggi nei luoghi dove questa si celebra. Una vocazione naturale per un’azienda radicata da oltre un secolo nel tessuto artistico, turistico, civile ed economico del Paese.

Sottopasso Spezia, chiusura per lavori dal 15 al 17 maggio

Per consentire lo svolgimento di lavori di manutenzione agli impianti di sicurezza, a partire dal 15 maggio sono previste alcune giornate di chiusura al traffico veicolare del sottopasso Spezia.

Il sottopasso rimarrà chiuso dalle ore 9 alle 19, in entrambe le direzioni, da mercoledì 15 a venerdì 17 maggio e, in seguito, da lunedì 20 a martedì 28 maggio.

Conferenza internazionale sulla formazione alla Scuola di Applicazione

 

Un evento sulle nuove realtà formative all’interno della Forza Armata

 

 Ha avuto luogo, presso Palazzo Pralormo, sede del Circolo Unificato del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, una conferenza internazionale sulla formazione che ha posto una lente di ingrandimento sulle nuove realtà formative all’interno della Forza Armata.​​​

​​​All’evento hanno partecipato gli Addetti Militari esteri dell’Esercito accreditati in Italia, presenti nelle Ambasciate dislocate a Roma, associati nel c.d. “Circolo Verde” e quelli dei Paesi che hanno Allievi Ufficiali e Ufficiali frequentatori dei Corsi presso l’Accademia Militare e la Scuola di Applicazione. Presenti anche qualificati rappresentanti dello Stato Maggiore della Difesa, dello Stato Maggiore dell’Esercito, del Comando per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito e dell’Accademia Militare.

​​​La delegazione, composta dagli Addetti Militari provenienti da 17 Paesi, è stata accolta dal Comandante dell’Istituto di Formazione, Generale di Corpo d’Armata Stefano Mannino, che, dopo aver dato il benvenuto a tutti i partecipanti, ha sottolineato l’importanza di un approccio cooperativo alle attività di formazione militare, in quanto, in un mondo sempre più interconnesso e complesso, per affrontare le sfide globali alla sicurezza e migliorare l’interoperabilità, la capacità di risposta congiunta deve adattarsi rapidamente alle minacce emergenti in continua evoluzione.

​​​Nel corso dei lavori la delegazione ha avuto modo di approfondire la conoscenza dei percorsi formativi in atto presso l’Accademia Militare e la Scuola di Applicazione. Particolare attenzione è stata posta sulle sfide e sulle opportunità derivanti dal progresso tecnologico, sulla potenzialità dell’e-learning: il Portale Multimediale dell’Esercito Italiano, sulle peculiarità della Scuola di Applicazione, da iniziale Istituto di formazione ad attuale polo multifunzionale.

​​​Durante la permanenza a Torino gli Addetti Militari si sono recati anche presso la Caserma “Monte Grappa”, sede del Comando Brigata Alpina Taurinense – attualmente impiegata con i propri reparti in Libano nell’operazione Leonte XXXV.

Al Mauriziano l’Angioedema day

Sabato  18  maggio la Giornata di sensibilizzazione contro l’ANGIOEDEMA EREDITARIO, presso l’ospedale Mauriziano di Torino
1000 PERSONE COLPITE NEL NOSTRO PAESE
CON IL NETWORK ITACA, ECCELLENZA ITALIANA, PAZIENTI MEGLIO CURATI
Una patologia sotto diagnosticata e sottostimata, che provoca gonfiori nella cute, mucose e organi interni
Troppo spesso viene confusa con le allergie. Attivata la prima rete che raggruppa 21 centri specialistici
Porte aperte per la campagna di informazione sulla malattia capace di minare la qualità di vita
Sabato 18 maggio 2024 dalle ore 9 alle ore 12, presso la Immunologia e Allergologia universitaria dell’ospedale Mauriziano di Torino (Largo Turati 62 – Padiglione 10 – piano terra), visite gratuite in occasione della Giornata di sensibilizzazione contro l’Angioedema ereditario.
L’angioedema ereditario è una malattia genetica rara, caratterizzata dalla repentina e transitoria insorgenza di edema (tumefazione) della cute e delle mucose, con manifestazioni cliniche di diversa entità, da lievi a molto gravi.
Le cause più frequenti sono la carenza o il ridotto funzionamento di una proteina plasmatica (C1-inibitore), geneticamente determinante (mutazione genetica SERPING1). Il risultato è l’accumulo di una molecola (la bradichinina) che ha una potente azione vasodilatatrice, responsabile dei segni clinici dell’angioedema ereditario.
Le manifestazioni cliniche di questa patologia, ad esordio in età adolescenziale o adulta, presentano una frequenza variabile, da pochi episodi l’anno, ad attacchi pressoché quotidiani, scatenati da manovre invasive, traumi, infezioni oppure semplici squilibri ormonali. Le sedi più frequentemente coinvolte sono le estremità, sebbene le alte vie aeree e il tratto gastrointestinale rappresentino spesso la presentazione di esordio della patologia, con un tasso di mortalità del 25%, se non diagnosticate e adeguatamente trattate.
La diagnosi di angioedema ereditario è fatta attraverso un prelievo di sangue ed è basata sul dosaggio quantitativo e funzionale di specifiche porzioni del complemento (C4 e C1-inibitore) e su particolari test genetici. La terapia prevede 3 livelli di trattamento: 1) il trattamento della forma acuta; 2) la profilassi pre-procedurale e, in casi selezionati, sulla base della frequenza e della gravità degli attacchi, 3) la profilassi a lungo termine.
L’angioedema ereditario è una malattia poco conosciuta, quindi sottostimata e sotto diagnosticata, diffusa in modo uniforme tra uomini e donne, che compare in genere entro i primi venti anni di vita. Il ritardo diagnostico e terapeutico sono i principali responsabili dell’esito infausto della malattia.
In Italia è stato attivato un network di specialisti che si occupano di angioedema, denominato ITACA, Italian Network for Hereditary and Acquired Angioedema, che raggruppa Centri distribuiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. ITACA promuove la ricerca medico-scientifica e collabora con l’Associazione dei pazienti affetti da Angioedema Ereditario ed altre forme rare di Angioedema (A.A.E.E.), cui fornisce un supporto clinico. Grazie a questa collaborazione, viene favorito l’accesso dei pazienti verso strutture assistenziali in grado di affrontare con idonei standard qualitativi anche la gestione delle urgenze.
La Immunologia e Allergologia universitaria dell’ospedale Mauriziano di Torino (diretta dalla professoressa Luisa Brussino) è Centro di riferimento ITACA per la diagnosi e la terapia dell’angioedema. Ad oggi a Torino sono seguiti oltre 150 pazienti con angioedema.
Al fine di sensibilizzare i medici e la popolazione a questa malattia rara, è stato istituito l’«Angioedema Day», una giornata con porte aperte e visite gratuite.
A Torino l’evento si terrà per il terzo anno consecutivo, presso la Immunologia e Allergologia universitaria dell’ospedale Mauriziano (Padiglione 10 – piano terra), con visite gratuite sabato 18 maggio 2024 dalle ore 9 alle ore 12.

Un sottomarino per trasportare droga: nove in manette

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Con un piccolo sommergibile, pilotabile da remoto, volevano trasportare la droga via mare, attraverso le acque internazionali dalla Spagna. Stavano per predisporre anche  un altro di dimensioni maggiori ma i carabinieri del nucleo operativo e del comando territoriale di Torino li hanno scoperti mentre lo collaudavano nel lago di Avigliana. Erano in due e facevano parte di un’organizzazione  italo-albanese, dedita al traffico di sostanze stupefacenti, basata a Volvera nel torinese operativa  tra Ecuador, da dove arrivava la bianca, la coca e Belgio, Francia, Albania, Spagna e Italia. sono nove le  misure cautelari di cui tre sono ancora in esecuzione all’estero. La regia dell’operazione era di due fratelli di origine albanese