CRONACA- Pagina 238

Monteu da Po, convenzione con la Cri per trasporto anziani

È stato firmato il rinnovo della convenzione tra il Comune di Monteu da Po e la Croce Rossa Italiana – Comitato di Lauriano, per il servizio di trasporto destinato agli anziani e disabili residenti nel Comune. Un’iniziativa fondamentale per il miglioramento della qualità della vita delle persone più vulnerabili, che rispecchia l’impegno costante dell’Amministrazione comunale per il benessere della comunità.

La convenzione è stata sottoscritta dal Sindaco di Monteu da Po, Elisa Ghion, e dal presidente della Croce Rossa Italiana – Comitato di Lauriano, Maurizio Zanotto. Il progetto si prefigge l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini anziani e disabili del territorio un accesso facilitato ai servizi sanitari, permettendo loro di rimanere nel proprio domicilio il più a lungo possibile, evitando il ricorso alle strutture residenziali e sanitarie salvo necessità.

Alle Molinette nuovi occhi per fratello e sorella che stavano perdendo irreversibilmente la vista

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Due fratelli, lui 17 anni e lei 24, affetti da una rarissima malattia genetica ereditaria (Aniridia congenita), sono stati sottoposti ad un delicatissimo intervento chirurgico senza precedenti nella stessa giornata per correggere i gravi problemi visivi, presso la Città della Salute e della Scienza di Torino ospedale Molinette. La loro condizione, presente anche nella madre e in altri familiari, comportava l’assenza totale dell’iride associata a gravi alterazioni oculari, tra le quali la cataratta ed un glaucoma progressivo, che metteva seriamente a rischio la loro vista. Per evitare il peggioramento irreversibile, il professor Michele Reibaldi (Direttore Oculistica universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino), coadiuvato dalla sua équipe, ha deciso di operare entrambi i fratelli nello stesso giorno, intervenendo su entrambi gli occhi.
Si è trattato di un triplice intervento rivoluzionario, che ha previsto il trattamento di tre diverse patologie associate: il glaucoma, che, nonostante la terapia medica continuava a progredire minacciando gravemente la perdite del campo visivo, è stato trattato con l’impianto di un innovativo dispositivo mininvasivo che permette la riduzione della pressione oculare e l’arresto della perdita visiva; la rimozione della cataratta giovanile con l’impianto di un cristallino artificiale, ed infine l’inserimento di un iride artificiale di ultima generazione.
*Nuovi occhi. Nuova vista. E nuova vita.*
Oltre al recupero della vista, l’intervento ha dato ai due fratelli un’opportunità per loro insperata: avere per la prima volta l’iride e la possibilità di scegliere il colore dei propri occhi. Il fratello ha scelto una tonalità sul verde, mentre la sorella una tinta marrone scuro. Un dettaglio che non riguarda solo l’estetica, ma rappresenta un momento simbolico di cambiamento nella loro vita.
Dopo l’intervento, entrambi hanno riportato un significativo miglioramento della visione ed una concreta possibilità di preservare la vista per il futuro. Ora possono finalmente guardare il mondo con occhi nuovi.
“Un intervento all’avanguardia che ancora una volta dimostra l’eccellenza delle professionalità e delle tecnologie della Città della Salute e della Scienza. Per questo sostengo che la nostra Azienda è un DEA di terzo livello e che può competere con le migliori realtà sanitarie europee” dichiara il Commissario Thomas Schael.
“Un plauso ai professionisti di Città della Salute e della Scienza per questo intervento così complesso e rischioso. Ai due fratelli un sincero augurio affinchè ora possano vedere la vita e il mondo con occhi nuovi” commenta l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi.

“Mi ricordo quel 25 aprile”. Torino raccoglie le testimonianze della Liberazione

 La città e il Museo della Resistenza lanciano un appello alla memoria collettiva

La Città di Torino, la Città Metropolitana e il Museo Diffuso della Resistenza, con il sostegno di Fondazione CRT, promuovono un’iniziativa per raccogliere e preservare la memoria storica della Liberazione, in occasione dell’ottantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale e del regime fascista. Lo fanno lasciando un appello rivolto a tutti coloro che hanno vissuto in prima persona il 25 aprile 1945 e gli anni immediatamente precedenti, affinché possano condividere i loro ricordi e contribuire alla costruzione di una “banca della memoria per le generazioni future”.

“La Liberazione è un passaggio fondamentale della nostra storia ed è un nostro dovere ricordare i valori per cui molte persone hanno scelto di lottare: libertà, democrazia e unione – sottolinea il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo – oggi più che mai è importante costruire la memoria condivisa che permetta alle ragazze e ai ragazzi di comprendere il passato per affrontare con consapevolezza il presente e il futuro”.

Nei giorni scorsi una lettere del Sindaco Lo Russo è stata inviata alla Circoscrizioni, alle biblioteche civiche e alla rete delle associazioni cittadine per raggiungere gli oltre 38 mila cittadini e cittadine torinese nati prima del 1939, e che all’epoca della Liberazione avevano almeno 6 anni, per invitarli a collaborare all’iniziativa. Anche Città Metropolitana di Torino è parte di questo progetto con un sostegno economico e con azioni di sensibilizzazione ai Comuni del territorio.

“Sappiamo che una parte di essi allora erano bambini, adolescenti o giovani adulti – dichiara il Presidente del Museo Diffuso della Resistenza Daniele Jalla – ma questo più che un limite mi sembra un fatto positivo, se pensiamo che i loro ricordi potrebbero essere materiale particolarmente prezioso per i ragazzi e giovani che si troverebbero di fronte alle memorie di coetanei di un’altra generazione con cui confrontarsi in una sorta di rispecchiamento più immediato. Per loro sarebbe un nuovo modo di confrontarsi con la storia che, di norma, pone i ragazzi a vederla come una cosa che riguarda i grandi, mentre i bambini ne sono altrettanto protagonisti, come vittime o spettatori, altrettanto segnati dalle vicende del tempo e del luogo in cui vivono”.

L’Amministrazione Comunale e il Museo Diffuso della Resistenza invitano chiunque voglia condividere la propria testimonianza a farlo attraverso uno scritto, un video o una registrazione, facendosi parte attiva di questo progetto di memoria collettiva affinché il ricordo della Liberazione continui a vivere nel presente e nel futuro. L’invito è esteso anche a coloro che custodiscano lettere, documenti, fotografie o diari appartenuti a famigliari e conoscenti che hanno vissuto quel periodo storico. Le loro esperienze rappresentano un valore inestimabile per la comunità e contribuiranno a ricostruire un quadro più dettagliato della vita durante e dopo la guerra, offrendo alle nuove generazioni la possibilità di confrontarsi con un passato che ha segnato profondamente la nostra storia.

Per concordare le modalità di condivisione dei materiali è possibile prendere contatto con il punto informativo unificato di Piazza Palazzo di Città 9a, chiamando allo 011 23010 o scrivendo a piu@comune.torino.it, oppure contattando il Museo Diffuso della Resistenza in corso Valdocco 4/a da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 18, chiamando lo 011 01120787 o scrivendo a miricordo@museodiffusotoriino.it

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18 e la prima domenica di ogni mese con lo stesso orario.

Mara Martellotta

Bardonecchia chiede ripristino fermata Frecciarossa e Tgv

Il Comune di Bardonecchia fa quadrato con gli operatori turistici per chiedere l’intervento del Presidente della Regione Alberto Cirio sulla sospensione della fermata del Frecciarossa e del Tgv nella località dell’Alta Val Susa.

Nella lettera firmata dal sindaco Chiara Rossetti con Atl Turismo Torino e Provincia, Federalberghi Torino, la Federazione dei Consorzi Turistici del Piemonte “Piemonte Incoming”, il Consorzio Turistico di Bardonecchia, l’Associazione Albergatori e la società degli impianti di risalita Colomion Spa, si esprime “profonda preoccupazione per la decisione di sopprimere la fermata ferroviaria di Bardonecchia a partire dal prossimo 31 marzo, in concomitanza con il ripristino della linea internazionale Milano-Parigi”.

“Tale scelta – si sottolinea – oltre a danneggiare gravemente il turismo dell’Alta Valle, è incomprensibile, considerando che Bardonecchia è un modello di integrazione tra treno e sci, con la stazione ferroviaria a meno di un chilometro dalle piste, servita da navette pubbliche. Circa il 30% dei turisti raggiunge Bardonecchia in treno, così come gli oltre 50mila posti residenziali che usufruiscono di questo servizio”.

“Oltre all’impatto turistico – proseguono i firmatari – questa decisione appare assurda dal punto di vista infrastrutturale. Bardonecchia ospita sia il Tunnel Ferroviario del Frejus, fondamentale per il traffico internazionale su rotaia, sia il Tunnel autostradale del Frejus, che è stato recentemente raddoppiato con la seconda canna. E’ paradossale che, pur sostenendo il peso di queste infrastrutture sul territorio, Bardonecchia non possa più nemmeno beneficiare della connessione ferroviaria internazionale”.

“Chiediamo quindi – conclude la lettera – che, così come sono state mantenute due fermate in Francia per le stazioni di Saint-Jean de Maurienne e Modane, parimenti siano garantite due fermate in Italia, con Bardonecchia ed Oulx, a servizio delle località sciistiche italiane. Questa è l’unica soluzione equa e coerente con lo sviluppo turistico del territorio alpino su entrambi i versanti del confine”.

 

La denuncia del SAPPE: “Nuovi episodi violenti nel carcere di Torino”

Riceviamo e pubblichiamo
Riesplode la violenza nel carcere di Torino “Lorusso Cutugno”. Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario del Piemonte Vicente Santilli. “Protagonista un detenuto marocchino che, uscito per un permesso e non rientrato in carcere, si è costituito questa notte nel carcere torinese, palesando un atteggiamento aggressivo e violento, probabilmente alterato anche da un eccesso di consumo di alcool. Da subito si è messo in condizione di sfidare gli agenti per poi scagliarsi contro di loro, ferendone addirittura cinque: tutti portati in ospedale per le cure del caso, tre sono ancora in osservazione”. Amare le conclusioni di Santilli: “Per noi che conosciamo e viviamo ogni giorno la complessità dell’ambiente carcerario è sconcertante il continuo ricorso alla violenza da parte dei detenuti, ma ancora di più lo è in situazioni come questa, dove una motivazione così futile viene fornita a giustificazione di un agire ignobile, incivile e selvaggio. Purtroppo, però, non sorprende perché questo è lo specchio di una società in cui i fenomeni di violenza ed inciviltà affollano le cronache quotidiane di tutte le città italiane. Interventi concreti e profondi per vincere la sfida culturale alla quale siamo chiamati a rispondere, non sono più rimandabili!”.
Tuona Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Il carcere è diventato come l’inferno dantesco e questo non è accettabile e men che meno tollerabile. La denuncia del SAPPe è la urgente necessità di trovare soluzioni concrete a questa spirale di violenza. Per questo, il primo Sindacato del Corpo, il SAPPE, torna a chiedere urgenti provvedimenti per assicurare tutti gli elementi necessari a garantire la sicurezza degli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria”. Capece, che esprime solidarietà al personale del Reparto di Polizia del carcere di Torino, ribadisce ancora una volta che “il SAPPE denuncia ormai da tempo la situazione insostenibile delle carceri della Nazione ma il dato oggettivo è che chi dovrebbe intervenire e tutelare i nostri Agenti continua a tacere ed a restare inerme”
“Sono decenni che chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. Ma servono anche più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose”,conclude il leader del SAPPE.

Codice rosso: arresto per stalking contro una donna

Da settimane perseguitava e minacciava una donna nel quartiere Aurora. È stato rintracciato e fermato dalla Polizia Locale.

È successo nei giorni scorsi: a seguito di alcune segnalazioni rispetto ad un individuo che infastidiva i residenti della zona, gli agenti del Reparto Operativo Speciale si sono recati sul posto. Qui hanno raccolto testimonianze sulla presenza di un giovane che, hanno appreso, aveva preso di mira in modo particolare una donna residente in un condominio del quartiere. L’hanno rintracciata, raccogliendo la sua testimonianza e convincendola a denunciare il suo aggressore.

Ne è emerso un quadro drammatico: da settimane l’uomo la seguiva o la attendeva sotto casa, minacciando di dare fuoco alla sua auto, di uccidere il suo cane, di aggredirla sessualmente. Lo aveva sorpreso anche in atteggiamenti osceni con i pantaloni abbassati sotto le sue finestre; la settimana scorsa una vicina di casa lo aveva visto rompere il vetro del finestrino dell’auto della vittima con un grosso mattone, di circa un chilogrammo di peso.

L’ipotesi di reato è quella di stalking (ex. art. 612 bis) per cui si attiva la procedura di “Codice rosso”.

L’uomo, un 25enne di origini pakistane, in precedenza era stato identificato nel corso di un controllo della Polizia di Stato. La sera, poche ore dopo la denuncia, una residente ha segnalato alla Centrale Operativa di averlo visto nuovamente in cerca della vittima nei dintorni del palazzo. Gli agenti della Polizia Locale, informati della segnalazione, lo hanno subito intercettato. Fermato per essere portato al Comando per l’identificazione, l’uomo ha opposto resistenza ed è stato quindi arrestato (art. 337 del Codice Penale). È stato denunciato all’autorità giudiziaria per l’articolo 612 bis c.p. (atti persecutori) e per l’art. 635 c.p., danneggiamento aggravato.

Oltre al Reparto Operativo Speciale, che opera nell’immediatezza, la Polizia Locale di Torino nella sede di via Bologna 74 mette a disposizione delle donne vittime di questi reati una sala di ascolto al Nucleo di Prossimità, attrezzata per accoglierle e raccogliere le denunce in un momento così delicato. Nel 2024 sono state 31 le donne accolte, 13 delle quali per denunciare episodi di stalking.

TORINO CLICK

Pianezza e Rivalta di Torino Comuni Plastic Free

 

Napoli, 8 marzo – Rivalta di Torino premiata con “due tartarughe” per il suo livello di virtuosismo e Pianezza (TO). Sono due i Comuni Plastic Free piemontesi che hanno ottenuto il riconoscimento promosso da Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica. La cerimonia di premiazione della quarta edizione si è tenuta oggi a Napoli, presso il Teatro Mediterraneo, sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo, del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Comune di Napoli. In totale 122 i borghi, paesi e città italiane che si sono distinti per la lotta contro gli abbandoni illeciti, per la promozione di comportamenti responsabili e le opere di sensibilizzazione sul territorio nonché per l’impegno in una gestione virtuosa dei rifiuti urbani.

“Oggi più che mai, il riconoscimento di Comune Plastic Free non è solo un titolo, ma una responsabilità – ha dichiarato Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – Significa aver scelto un percorso virtuoso, fatto di azioni concrete per ridurre l’inquinamento da plastica, sensibilizzare i cittadini, educare le nuove generazioni e costruire una comunità più consapevole e sostenibile. Un Comune Plastic Free è un motore di trasformazione, un nuovo modo di pensare, un nuovo modo di vivere il proprio territorio. E quando il legame tra Istituzioni e cittadini è così forte, il cambiamento non solo è possibile, ma diventa inarrestabile”.

Tra le autorità intervenute durante la cerimonia il sindaco di Napoli e presidente ANCI, Gaetano Manfredi, che ha ricevuto un riconoscimento speciale. “Essere Plastic Free non significa solo ridurre la plastica ma impegnarsi assieme quotidianamente per la propria comunità – ha dichiarato Manfredi – Come Sindaci siamo in prima linea, vogliamo fare tanto per i nostri territori ma vogliamo farlo assieme ai cittadini”.

In questa legislatura daremo attuazione al Green Deal che contiene una serie di misure per il contrasto ai cambiamenti climatici. Una di queste è la SUP che vieta la plastica monouso così da limitare l’impatto sull’ambiente – ha dichiarato l’On. Antonio Decaro, presidente della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo – Ringrazio Plastic Free Onlus per questo riconoscimento che mette in competizione virtuosa i Comuni, che possono così scambiarsi buone pratiche per tutelare i nostri splendidi territori”.

Per incentivare le iniziative ambientali sui territori locali e sostenere le Amministrazioni nei percorsi virtuosi, Plastic Free Onlus ha deciso di aprire le candidature per il 2026 già dal prossimo giugno. Nel frattempo, si aprirà una interlocuzione con gli Enti regionali per trovare le risorse che possano sostenere economicamente il cambiamento nei Comuni volenterosi.

Il Piemonte al 3° incontro annuale per lo Sviluppo sostenibile delle Regioni

Gli assessori Gabusi e Tronzano: «Piemonte pronto a giocare un ruolo da protagonista»

Si è tenuto nella sede di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) a Roma, il terzo Incontro annuale per lo sviluppo sostenibile delle Regioni, un appuntamento chiave per il confronto sulle strategie di crescita e innovazione del Paese.

A rappresentare la Regione Piemonte sono stati l’assessore al Bilancio, Finanze e programmazione economica e finanziaria, Sviluppo delle attività produttive, Andrea Tronzano e l’assessore alle Infrastrutture e trasporti Marco Gabusi, quest’ultimo in qualità anche di coordinatore della Commissione Affari istituzionali della Conferenza delle Regioni.

L’evento, promosso da Cdp, Conferenza delle Regioni e Associazione nazionale finanziarie regionali (Anfir), ha posto al centro del dibattito il Piano strategico Cdp 2025-2027, con un focus particolare su strumenti finanziari a sostegno degli investimenti territoriali, fondi pubblici, rigenerazione urbana e sostenibilità.

«La giornata di oggi ha fatto emergere chiaramente come la sfida attuale sia quella di costruire l’Italia di domani, rendendo le nostre regioni sempre più competitive e sostenibili. Il Piemonte è pronto e vuole giocare un ruolo da protagonista», hanno dichiarato gli assessori Marco Gabusi e Andrea Tronzano, sottolineando l’importanza del coordinamento istituzionale tra le Regioni per garantire un efficace utilizzo delle risorse disponibili.

Il Piemonte, con la sua visione strategica, punta su investimenti mirati per infrastrutture moderne e resilienti, strumenti di credito per le imprese e soluzioni innovative per affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale.

Nei prossimi mesi, le indicazioni emerse dall’incontro saranno fondamentali per definire nuove progettualità e garantire un impatto concreto sul territorio.

Occupazione femminile, la Regione: “nel 2024 è record di contratti a tempo indeterminato”

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Inclusione femminile nel mercato del lavoro, i numeri che premiano il Piemonte: il tasso di attività ha raggiunto livelli mai toccati prima, ben superiori alla media nazionale. Il vicepresidente e assessore al Lavoro Elena Chiorino: “Le donne affrontano ogni giorno sfide importanti: in Piemonte e in Italia sanno di poter contare sul sostegno della Regione e del Governo”

L’anno dei record per l’occupazione femminile. Il 2024 si conferma un anno di svolta in Piemonte, con dati che attestano una crescita costante e significativa. L’incremento dei contratti a tempo indeterminato e l’aumento del tasso di attività e di occupazione delle donne segnano un trend positivo che rafforza il tessuto economico e sociale della nostra regione.

Record di occupazione e contratti a tempo indeterminato tra le donne: i numeri in Piemonte

I numeri – elaborati dall’Osservatorio Mercato del Lavoro – parlano chiaro. Il forte incremento dei contratti a tempo indeterminato tra le donne rappresenta un ulteriore segnale positivo: nel 2024 si contano 589.034 contratti stabili, un dato mai raggiunto prima, in crescita rispetto ai 567.793 dell’anno precedente (+21.241 unità) e ai 546.830 del 2022 (+42.204 unità). Questa tendenza dimostra la solidità del mercato del lavoro piemontese e il successo delle politiche regionali a sostegno della stabilità occupazionale.

Il tasso di attività delle donne tra i 15 e i 64 anni ha raggiunto livelli record, attestandosi al 65,8% nel terzo trimestre del 2024. Questi valori sono nettamente superiori alla media nazionale (57,9%), confermando il Piemonte come un modello virtuoso per l’inclusione femminile nel mercato del lavoro. Parallelamente, il tasso di occupazione delle donne continua a crescere, arrivando al 62,7% nel terzo trimestre. Un risultato straordinario che si accompagna a una riduzione del tasso di inattività, sceso al 34,2% nel terzo trimestre dell’anno.

Mettersi in proprio, quando la nuova impresa è donna

Un altro elemento significativo riguarda l’imprenditoria femminile. Su 323 nuove imprese nate nel 2024 grazie al programma regionale “Mettersi in Proprio“, ben 209 sono gestite da donne (88 da donne d’età compresa tra i 18 e i 35 anni, 107 fra i 36 e i 55 anni, 14 da donne ultra 55enni). Questo dimostra non solo l’efficacia della misura di supporto promossa dalla Regione, ma anche il coraggio e la determinazione delle donne nel costruire il proprio futuro con iniziative autonome e innovative. Infine, l’impegno per la valorizzazione delle esperienze professionali trova conferma nei dati sulla validazione delle competenze: su 1.000 persone che hanno intrapreso questo percorso in Piemonte, 600 sono donne. Un ulteriore segnale di quanto sia fondamentale garantire strumenti di crescita e sviluppo professionale per rafforzare la presenza femminile nel mondo del lavoro.

Chiorino: “In Piemonte un sostegno concreto alle donne”

Questi risultati straordinari non sono frutto del caso, ma di precise politiche regionali e nazionali che hanno puntato sul talento, sul merito e sul sostegno concreto alle donne – dichiara il vicepresidente e assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino –. Il Piemonte si conferma una regione all’avanguardia nelle politiche per l’occupazione femminile e, consapevoli di aver tracciato la giusta via da seguire, continueremo a lavorare con determinazione affinché sempre più donne possano trovare opportunità stabili e di qualità”. “La Regione Piemonte – in sinergia con il Governo – proseguirà su questa strada, con l’obiettivo di consolidare e migliorare ulteriormente i risultati raggiunti, offrendo alle donne strumenti efficaci per affermarsi nel mondo del lavoro e nell’imprenditoria. Le donne affrontano ogni giorno sfide importanti: in Piemonte e in Italia sanno di poter contare sul sostegno della Regione e del Governo” conclude Chiorino.

cs

8 marzo, impronte di mani insanguinate sulle foto di Meloni e Schlein

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Impronte di vernice rossa sulle immagini  della premier Giorgia Meloni, della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, del ministro Anna Maria Bernini e della segretaria Pd Elly Schlein sono apparse oggi a Torino nel corso del corteo di “Non una di meno” in occasione della Giornata della donna. In mattinata lo sciopero dei collettivi studenteschi, poi il presidio davanti agli stabilimenti di Thales Alenia e Leonardo e l’occupazione simbolica di un supermercato Carrefour in corso Montecucco.

(Foto Il Torinese Web Tv)