CRONACA- Pagina 223

A Rfi la gestione delle linee Sfm e Sfm1

In occasione del sopralluogo alla nuova stazione di Corso Grosseto, Rete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS) dal prossimo 1° gennaio 2024, prenderà in gestione la linea Servizio Ferroviario Metropolitano A (SFM A) Torino Rebaudengo-Aeroporto Caselle-Ceres e la linea Servizio Ferroviario Metropolitano 1 (SFM1) Rivarolo-Chieri.

Al sopralluogo di oggi pomeriggio erano presenti Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, accompagnato da Marco Gabusi, Assessore regionale ai Trasporti, Daniele Mari, responsabile Direzione Infrastrutture Piemonte di RFI, e i rappresentanti di GTT e di Scr Piemonte.

Nei giorni scorsi sono stati definiti i passaggi di consegna e trovata l’intesa tra le parti per concordare e anche assorbire 110 professionalità, oggi ancora in capo alla società Gruppo Torinese Trasporti (GTT).

La gestione della linea del SFM 1, in parte già gestita da RFI nella stazione di Settimo Torinese, comprenderà anche il tratto Settimo Torinese-Rivarolo-Pont.

Con un investimento complessivo di 185 milioni di euro, di cui 120 milioni da fondi PNRR, entrambe le linee sono state adeguate ad un primo indispensabile standard tecnico di sicurezza.

Gli interventi, coordinati da RFI, hanno permesso di installare i più moderni sistemi di circolazione ferroviaria, evoluti impianti tecnologici anche per i passaggi a livello, Apparati Centrali e Periferici di Segnalamento. Adeguati anche armamento ferroviario (binari, traversine e massicciata) e le opere d’arte (ponti, viadotti e gallerie).

Con successivi interventi e un ulteriore investimento di 350 milioni di euro, nel prossimo futuro, RFI garantirà i più elevati standard di sicurezza e circolazione.

La nuova linea SFM A è stata inoltre adeguata al passaggio dei treni di ultima generazione, in grado anche di offrire la massima capienza dei passeggeri, ed è stata certificata per il maggiore peso assiale e sagoma di libero transito fino a Ciriè, standard che prossimamente verrà garantito fino a Germagnano e Ceres

Nelle prossime settimane si concluderanno i lavori di adeguamento della SFM A e saranno predisposti tutti i servizi per la circolazione dei treni.

Armati di coltello minacciano passanti e li obbligano a prelevare con il bancomat

Nei giorni scorsi le Volanti dell’UPGSP della Questura di Torino sono intervenute in corso Einaudi angolo Re Umberto a seguito della segnalazione di diverse rapine appena consumate ai danni di alcuni passanti.

I poliziotti individuavano in corrispondenza di un istituto bancario un gruppo composto da tre giovani cittadini stranieri, verosimilmente autori dei fatti delittuosi, riuscendo a fermarne due su tre, nonostante una vigorosa resistenza opposta da uno di essi.

La perquisizione effettuata nell’immediatezza a carico dei due soggetti fermati, cittadini marocchini di 18 e 22 anni, permetteva di recuperare la somma di denaro contante di 440€, nonché 7 telefoni cellulari, e di rinvenire addosso al diciottenne un taglierino avente una lama di 7 cm, verosimilmente utilizzato per porre a segno i colpi.

5 delle vittime, due donne e tre uomini, venivano identificati sul posto dai poliziotti intervenuti, mentre una sesta segnalazione, simile alle altre sia per la descrizione degli autori sia per le modalità di condotta, era pervenuta al 112 NUE da parte di un cliente di un ristorante di corso Turati, anch’esso vittima del tentativo di una rapina per strada. Dalle testimonianze raccolte, emergeva che fra le 22 e le 22.40 di quella sera, i passanti, in momenti diversi, erano stati avvicinati dal gruppetto composto da tre elementi di nazionalità maghrebina e che tutti erano stati rapinati, sotto la minaccia di un coltello e di un taglierino, sia dei cellulari che del denaro.

In più di una occasione, quando le vittime non avevano con sé contante giudicato sufficiente, i rapinatori li avevano accompagnati presso sportelli bancomat di istituti di credito ubicati nelle vicinanze al fine di effettuare dei prelievi e farsi così consegnare una somma di denaro maggiore. Proprio in corrispondenza di un istituto bancario, sito fra corso Einaudi e corso Re Umberto, avveniva il rintraccio dei presunti autori dei fatti.

5 smartphone, oggetto delle rapine, venivano recuperati dai poliziotti e riconsegnati alle vittime, come anche la somma di 440 € in contanti, che erano stati prelevati nell’arco della serata da due dei malcapitati, dietro minaccia di morte.

I giovani fermati, entrambi irregolari sul territorio nazionale, sono stati arrestati in flagranza per rapina aggravata continuata in concorso e portati in carcere.

Ok dalla Regione al dimensionamento scolastico

Sono 7 le istituzioni scolastiche che saranno dimensionate nell’anno 2024/25.

Il Piano regionale di programmazione e dimensionamento della rete scolastica ha ottenuto oggi parere favorevole a maggioranza dalla sesta Commissione presieduta da Davide Nicco: la delibera accoglie le richieste dei territori di rinviare il raggiungimento di 19 dimensionamenti previsto per questo anno scolastico dal decreto ministeriale, fermo restando comunque l’obiettivo regionale di riduzione di 29 istituzioni in tutto al termine della programmazione 2026/27.

Come ha spiegato l’assessore Elena Chiorino, si tratta di un dimensionamento articolato in un arco temporale triennale, che dovrebbe consentire ai territori di prefigurare accorpamenti più stabili e motivati in relazione all’andamento delle nascite, alle dinamiche connesse ai flussi migratori, e al nuovo assetto dovuto al superamento del numero minimo di alunni per autonomia, e alla Regione di procedere a una pianificazione più adeguata alle esigenze di tutto il territorio.

Le riduzioni previste per i prossimi anni sono di 10 istituzioni nel 2025/26 e 12 nel 2026/27.

Il  piano prevede anche per il prossimo anno scolastico la deroga per il mantenimento di circa 380 istituti in territori montani e marginali.

La Commissione ha dato via libera anche alla delibera sulla programmazione dell’offerta formativa, che recepisce le proposte inserite nei Piani approvati dalle Province e dalla Città metropolitana di Torino. Tra le novità da segnalare il nuovo percorso di liceo scientifico al Liceo Massimo d’Azeglio di Torino.

Controlli a Porta Nuova: 127 identificati, un arresto

Continuano con regolarità i servizi di controllo del territorio svolti dalla Polizia di Stato. L’altro pomeriggio personale del Commissariato di P.S. San Secondo, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, delle unità cinofile, di personale della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, ha concentrato la propria attività nell’area di via Sacchi e nella stazione ferroviaria di Porta Nuova, anche con la collaborazione della Polfer.

Sono stati sottoposti a controllo 4 locali pubblici, identificate 127 persone, controllati una quindicina di veicoli, due dei quali sono stati sanzionati per violazioni del Codice della Strada. Inoltre, sono anche stati effettuati dei controlli nella aree dove insistono quelle fermate del trasporto pubblico cittadino maggiormente a rischio.

Proprio in corrispondenza della fermata del tram della linea 4 di via Sacchi, altezza Porta Nuova, i poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine hanno arrestato un cittadino marocchino di 19 anni. Il giovane,  colpito da avviso orale del Questore e dall’obbligo di dimora presso il proprio domicilio, aveva infatti tentato di rapinare dell’orologio, in concorso con un altro soggetto dileguatosi,  un minorenne appena sceso dal tram.

Infine, a un secondo cittadino straniero è stato contestata una sanzione amministrativa, in quanto sorpreso con alcuni grammi di hashish.

Misure antismog: da sabato 23 dicembre torna il livello 0 (bianco)

Secondo i dati previsionali forniti oggi da Arpa Piemonte, da domani, sabato 23 dicembre, e fino a mercoledì 27 dicembre 2023 compreso (prossimo giorno di controllo), entrerà in vigore il livello 0 (bianco) con le sole misure strutturali di limitazione del traffico previste del semaforo antismog.

Si ricorda che eventuali variazioni del semaforo antismog, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

Si ricorda inoltre che le limitazioni riguardanti la circolazione veicolare vengono automaticamente sospese nelle giornate del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio, giorni durante i quali il servizio di Trasporto Pubblico Locale è ridotto, oltre che nei giorni in cui è indetto uno sciopero del TPL stesso.

L’elenco completo delle misure, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina http://www.comune.torino.it/emergenzaambientale/

Anas, sulle strade il grande esodo di Natale

6,5 MILIONI DI PERSONE SI METTERANNO IN VIAGGIO SULLE STRADE E AUTOSTRADE ANAS (+20%). RIMOZIONE DI 171 CANTIERI

In previsione dell’aumento dei flussi veicolari dovuti agli spostamenti dei vacanzieri Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane), per facilitare la circolazione sulla propria rete stradale e autostradale, rimuove da oggi fino all’8 gennaio prossimo 171 cantieri.
L’obiettivo è offrire in occasione delle festività natalizie un viaggio più confortevole e sicuro non solo per spostamenti di breve e medio ma anche di lungo raggio.

“Come per l’esodo estivo – ha spiegato l’AD di Anas, Aldo Isi – anche nel periodo delle festività natalizie siamo impegnati a garantire una circolazione più fluida e scorrevole. È sempre operativo, come previsto dal nostro piano neve, il presidio delle squadre Anas h24 per monitorare la rete stradale e intervenire subito in caso di condizioni meteorologiche avverse e intense precipitazioni nevose.

Da sempre siamo in prima linea, insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Forze dell’Ordine, per tutelare la sicurezza stradale dei cittadini lungo la rete: maggiore prevenzione e vigilanza in caso di pericolo e un soccorso più tempestivo in caso di incidente o di altra emergenza.

Con il nostro lavoro – ha sottolineato l’Ad Isi – vogliamo infatti assicurare a chi si mette in viaggio un esodo natalizio sereno con la raccomandazione di avere sempre un comportamento corretto alla guida come ome ricordiamo nelle nostre campagne di sensibilizzazione Guida e basta”.

Nei prossimi giorni su tutto il territorio nazionale è prevista una crescita del traffico di circa il 20%: si stima che oltre 6,5 milioni di persone si metteranno in viaggio sulle strade e autostrade Anas.

Quelle più trafficate, a ridosso delle festività, saranno a Roma il Grande Raccordo Anulare e a Milano la SS36 “Del Lago di Como e dello Spluga”. Negli altri giorni invece sono previste diminuzioni di traffico fra il 20 e il 40% nelle due settimane festive.

La A2 “Autostrada del Mediterraneo” sarà molto trafficata per il rientro e la ripartenza dei fuori sede con una crescita, nell’arco di questa settimana, dal +50% al +70% fino a un raddoppio del traffico nei giorni di oggi venerdì 22 e domani sabato 23, veri e propri giorni di esodo con traffici paragonabili alle punte estive.

La crescita riprenderà sabato 30 dicembre con un + 20% e poi gradualmente fino a toccare punte del +25% di venerdì 5 gennaio, +30% di sabato 6 e + 50% di domenica 7.

Domenica 24, lunedì 25 e martedì 26 dicembre sospensione dei mezzi pesanti dalle ore 9:00 alle ore 22:00.

Per la situazione dei cantieri inamovibili, Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire il sito stradeanas.it.

La presenza su strada di Anas è di 2.425 risorse in turnazione, personale tecnico e di esercizio, più 200 unità delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale per assicurare il monitoraggio del traffico in tempo reale h24

Disastro vento, Coldiretti: “già un milione di danni alle aziende agricole”

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Capannoni e tettoie distrutte ed è allarme incendi

 

Per le strutture agricole del Torinese inizia la conta dei danni causati dal forte vento di foehn che sta sferzando tutta la provincia.

Non è ancora possibile una stima completa dei danni ma dalle comunicazioni dei soci che arrivano agli uffici di Coldiretti Torino, già oggi, si è toccato il milione di euro.

Al momento, i territori più colpiti risultano essere il Canavese, il Ciriacese, la Bassa valle di Susa, la zona ovest di Torino.

In queste zone, durante la notte sono stati scoperchiati tetti di pagliai e fienili oltre a tettoie di stalle e tunnel di coltivazione. Molte strade vicinali di accesso ai campi sono interrotte a causa degli alberi caduti: gli agricoltori le stanno liberando con i loro mezzi.

Grande spavento, in particolare, per gli allevatori che hanno dovuto tranquillizzare i loro animali terrorizzati che, nel panico, hanno rischiato di ferirsi. Per fortuna, finora, nessun crollo ha coinvolto direttamente animali nelle stalle e nei pollai. Intanto, dall’alba sono iniziati i lavori di sgombero e messa in sicurezza delle strutture danneggiate.

«I nostri soci – informa il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – ci stanno comunicando danni davvero rilevanti, anche su strutture di recente costruzione realizzate seguendo l’esperienza degli agricoltori che, da generazioni, abitano il territorio. Ma un vento così eccezionale non lo immaginava nessuno. Come sindacato siamo vicini ai nostri soci e a tutte le aziende agricole. Di fronte a disastri come questi dobbiamo sentirci come una grande famiglia e non fare mancare la nostra solidarietà. I nostri uffici zona, sono, naturalmente, a disposizione delle aziende».

Di fronte al vento caldo (ben 18 gradi) e secco che soffia su boschi e pascoli senza neve, asciutti da settimane senza pioggia, è alto il rischio di incendi innescati da piromani che attendono proprio i giorni di vento per appiccare il fuoco.

«Raccomandiamo a tutti gli agricoltori e a tutti i cittadini la massima vigilanza contro il triste fenomeno degli incendi nei giorni di vento che, nelle nostre valli e nelle fasce pedemontane, a ogni inverno secco, provocano disastri immani al patrimonio forestale e ai pascoli. Vigilanza anche per le aziende agricole di queste stesse zone colpite dal vento dove in questi ultimi anni si sono verificati troppi incendi a danno, soprattutto, di pagliai e fienili».

Danni per il vento nel Torinese

Il forte vento caldo che soffia dalla scorsa notte ha provocato diversi danni nel Torinese. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco del comando di Torino e dei distaccamenti provinciali, chiamati per rami divelti di alberi e tegole cadute. A Villar Perosa un abete è caduto su cavi della corrente elettrica. Temperature elevate: oggi potrebbero toccare i 20 gradi.

Vento forte e temperature primaverili a pochi giorni da Natale

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Forte vento fino a 140 chilometri orari sulle Alpi, e oltre i 100 kmh nelle valli nordoccidentali e sui 70-80 kmh su pianure e colline. Queste le previsioni di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) per venerdì 22 dicembre a causa di un anticiclone atlantico diretto verso l’Europa occidentale e la  discesa di una vasta area depressionaria di origine polare sull’arco alpino centro-orientale. Il vento di foehn alzerà le temperature sulle pianure e sulle aree pedemontane. Si prevede che le minime saliranno  anche di 12-15 gradi – ieri nel centro di Torino la minima era +2.2 – le massime di 10 gradi (ieri erano 11) fino a toccare i 20 gradi a pochi giorni da Natale. Sulla Sacra di San Michele sono state registrate raffiche di oltre 220 km/h.

Borsa di studio Edisu: la riceveranno tutti gli aventi diritto

“Tutti coloro che ne hanno diritto riceveranno la borsa di studio”: lo confermano gli assessori regionali al Bilancio Andrea Tronzano e all’Istruzione e al Merito Elena Chiorino, insieme al presidente di Edisu Piemonte Alessandro Sciretti, a seguito della documentazione definitiva per l’anno 2023 che ha fatto emergere la necessità di incrementare ulteriormente lo stanziamento per erogare la borsa di studio a tutti i 17.860 aventi diritto.

La cifra ulteriore necessaria è di 9,3 milioni di euro, per un valore totale delle borse di studio che arriva così a oltre 90 milioni di euro. Verrà coperta attraverso il supporto degli Atenei e ulteriori risorse che la Regione Piemonte metterà a disposizione attraverso il bilancio di previsione 2024-2026 già presentato al Consiglio regionale ed in corso di approvazione.

“Ancora una volta – aggiungono Tronzano, Chiorino e Sciretti – di fronte a questa ulteriore emergenza il Piemonte mette in campo uno sforzo senza precedenti per garantire il diritto allo studio e il merito come valori fondamentali e lo fa con un impegno che ha portato in cinque anni a raddoppiare le risorse messe in campo, per dare la possibilità di accedere alla borsa di studio a tutti coloro che ne hanno diritto”.