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Al via l’esercitazione “Volpe Bianca”

Addestramento specialistico per le Truppe Alpine dell’Esercito pronte a operare anche in clima artico

OULX, Piemonte 24 gennaio 2023. Si è concluso ieri “Winter Resolve”, il primo dei tre eventi esercitativi che compongono “Volpe Bianca”, il sistema di esercitazioni annuali dedicato al “Mountain Warfare” in ambiente invernale, organizzato dalle Truppe Alpine dell’Esercito. Questa prima fase esercitativa ha visto un Gruppo Tattico del 2° Reggimento Alpini addestrarsi nel combattimento in montagna, in un contesto caratterizzato da condizioni ambientali e meteorologiche sfidanti, nell’area dell’alta Val di Susa e dell’alta Val Chisone, in preparazione all’esercitazione internazionale “Nordic Response”, che si svolgerà in Norvegia, e coinvolgerà più di 20.000 militari di forze aeree, terrestri e navali provenienti da diversi paesi della NATO.

Volpe Bianca proseguirà nei prossimi giorni con altre due importanti sotto-esercitazioni: la “Ice Patrol”, che vedrà la partecipazione di una pattuglia di otto militari per ciascun Reggimento delle Truppe Alpine in una missione di ricognizione lungo un itinerario di circa 20 chilometri – percorso nell’arco di tre giorni e due notti – e la “Ice Challenge”, una sorta di biathlon in chiave militare che combina una gara di scialpinismo con una di tiro a segno.

L’esercitazione, nel suo complesso, vedrà impegnati nell’arco di circa 2 mesi, oltre 1.000 Alpini provenienti dalle Brigate Alpine Julia e Taurinense, oltre che dal Centro Addestramento Alpino ai quali si aggiungono unità dell’Esercito Romeno e Francese e numerosi osservatori provenienti da diversi Eserciti dei paesi della NATO.

I concetti chiave che saranno sviluppati sono riconducibili alla “verticalità”, cioè l’abilità di dominare la quota e operare in montagna, all’ “articità”, ossia la capacità di operare per lungo tempo in condizioni climatiche estreme e all’ “internazionalità”, ossia l’interoperabilità con eserciti alleati e partner.

Diversi anche gli eventi collaterali previsti, tra i quali alcuni concerti delle Fanfare delle Brigate Alpine Julia e Taurinense nelle località di esercitazione. La cerimonia di chiusura è prevista per domenica 25 febbraio presso la piazza del Magistrato a San Candido e sarà un evento congiunto con la cerimonia di chiusura delle “Alpiniadi invernali” dell’Associazione Nazionale Alpini.

Polizia Locale: pezzi di ricambio e ciclomotori rubati rinvenuti nelle cantine delle case ATC

La scorsa settimana, a seguito di un’attività di indagine scaturita da una segnalazione da parte di ATC relativa alla presenza di persone sconosciute nelle cantine del comprensorio edilizio ubicato in via Bologna 265 e 267 la Polizia Locale, insieme a tecnici di ATC, ha effettuato un intervento di controllo durante il quale sono state ispezionate tutte le cantine di pertinenza dei 10 edifici residenziali.

 

All’interno delle cantine, aperte e non assegnate ai residenti, il personale del Reparto Informativo Sicurezza e Integrazione, coadiuvato dall’Aliquota Pronto Impiego con il supporto del Comando Territoriale VI della Polizia Locale, ha scoperto e posto sotto sequestro giudiziario un’ingente quantità di materiale di varia provenienza, tutto riconducibile a presunte attività illecite.

Nello specifico sono stati posti sotto sequestro 3 ciclomotori di provenienza furtiva, 3 biciclette, un monopattino elettrico, 856 ricambi per autoveicoli e autocarri e 2 valigie contenenti attrezzatura di misura laser con ottica ad alta tecnologia.

Inoltre, è stato rinvenuto e posto sotto sequestro anche del materiale elettrico tra cui bobine di cavi di fibra ottica, modem, cavi elettrici e interruttori magnetotermici.

Il materiale rinvenuto ammonta a un valore complessivo di mercato stimato di circa 180.000 euro.

Per alcuni dei materiali sequestrati gli agenti della Polizia Locale sono risaliti ai proprietari che avevano sporto denuncia, mentre per gli altri sono in corso accertamenti.

Trenta indagati per 900 gioielli “taroccati”

Il Comando provinciale di Alessandria della Guardia di Finanza ha notificato l’avviso di conclusione indagini emesso dalla Procura nei confronti di 30 persone. Sono indagate per produzione e commercializzazione di gioielli contraffatti di noti marchi.  Le indagini di polizia giudiziaria del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno scoperto un profilo social su cui erano pubblicate immagini di gioielli di un celebre marchio di gioielli. Il prezzo di ogni oggetto pubblicizzato era pari ad una somma  tra il 40-50% rispetto al listino ufficiale del marchi. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati circa 900 gioielli in argento, marchiati con i loghi di noti brand,  250 grammi di argento in granuli,  stampi in gomma e buste utilizzate per il confezionamento dei gioielli dei quali è stata verificata la contraffazione.

A Chieri “Discovery Don Bosco”

La visita guidata nei luoghi più significativi della vita del Santo

Domenica 28 gennaio, dalle ore 11

Chieri (Torino)

A pochi giorni dal 135° della sua scomparsa, avvenuta a Torino il 31 gennaio del 1888, San Giovanni Bosco (al secolo Giovanni Melchiorre Bosco, nato ai Becchi di Castelnuovo d’Asti nel 1815, dai contadini Francesco Bosco e Margherita Occhiena, in una modesta cascina, dove oggi sorge la Basilica a lui dedicata) verrà come da tradizione, ricordato a Chieri, la prossima domenica 28 gennaio, con una visita guidata e gratuita nei luoghi più significativi della sua vita sacerdotale e non, luoghi che sono ormai parte importantissima del patrimonio storico-culturale della “Città dalle Cento Torri”.

 

Il ritrovo è alle ore 15 davanti al Municipio (via Palazzo di Città, 10) e il tour è a cura di Raffaella Campagna (Guida turistica del Piemonte).

Al mattino, alle ore 11, in Duomo è prevista la Santa Messa solenne presieduta da don Stefano Martoglio, Vicario del “Rettor Maggiore” dei Salesiani, a cui seguirà il tradizionale aperitivo offerto dalla “Famiglia Salesiana” alla cittadinanza nel salone dell’Istituto “Santa Teresa”. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Chieri, dall’Istituto Salesiano “San Luigi” e dall’Istituto “Santa Teresa”, con il patrocinio della “Città Metropolitana di Torino”.

Considerato uno dei più amati e popolari “Santi Sociali” torinesi, fondatore delle “Congregazioni dei Salesiani” e delle “Figlie di Maria Ausiliatrice”, San Giovanni Bosco venne canonizzato da Papa Pio XI nel 1934.

“Chieri – spiega l’assessore alla Cultura Antonella Giordanoebbe un ruolo fondamentale nella vita del più celebre Santo piemontese, che qui trascorse l’adolescenza e gli anni della sua ‘formazione’, dal 1831 al 1841, stabilendosi a pensione presso la casa di Lucia Matta e lavorando come stalliere, come garzone e come cameriere al ‘Caffè Pianta’, al fine di poter studiare al Seminario di ‘San Filippo Neri’, che custodisce la ‘Stanza del Sogno’”. Sogno che avvenne nella notte fra il 3 e il 4 aprile del 1839 e che seguiva il giorno della sepoltura del suo fraterno amico seminarista Luigi Comollo, nipote del parroco di Cinzano, il quale apparve a lui e ai suoi compagni di camera sotto forma di una luce intensa che, per tre volte consecutive, disse “Bosco! Bosco! Bosco! Io sono salvo”. A ricordo dell’evento fu posta una lapide in un corridoio del “Seminario” chierese e il giovane  chierico Bosco da quel momento in poi decise di “mettere la salvezza eterna al di sopra di tutto” e di vivere secondo il motto “Da mihi animas, coetera tolle (Dammi le anime, prenditi tutto il resto)”, scritto a grossi caratteri su un cartello messo ben in vista nella sua stanza.

Arrivato a Chieri sedicenne, ragazzo di campagna, da Chieri partirà nel 1841, ventiseienne, ormai prete “spiritualmente solido e preparato”. A Chieri fondò anche, con altri giovani la “Società dell’Allegria”, con l’obiettivo di avvicinare alla preghiera e all’ascolto della Messa i coetanei, utilizzando anche i suoi “famosi” giochi di prestigio e acrobazie da saltimbanchi. Nella chiesa di “San Domenico”, celebrò la sua terza Messa, dopo l’ordinazione a sacerdote.

“Siamo lieti – ancora l’assessore Giordano – nel giorno della Festa del fondatore dei Salesiani, in collaborazione con la rete delle istituzioni salesiane, di proporre anche quest’anno ‘Discovery Don Bosco’. L’obiettivo è, come sempre, far conoscere e valorizzare alcuni dei luoghi più importanti della presenza salesiana a Chieri”.

L’iniziativa è gratuita. Per info e prenotazionioccorre inviare una mail a rafcampagna@yahoo.it  o un messaggio whatsapp al numero 347/0882920.

Gianni Milani

Nelle foto:

–       La Locandina della Festa

–       Don Bosco e i suoi ragazzi

Misure antismog: prosegue il livello 0 (bianco) fino a venerdì 26 gennaio

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In vigore le sole misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a venerdì 26 gennaio 2024 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaam

Corpo mummificato trovato da una donna

La macabra scoperta del cadavere di un uomo mummificato  è stata fatta da una donna questa mattina a Moncalieri, nei pressi di corso Savona. Il corpo mummificato era all’interno di una baracca abbandonata nei campi. Le indagini sono affidate ai carabinieri che non escludono al momento alcune ipotesi sulle cause della morte.

Ennesimo pedone investito mentre attraversa: è grave in ospedale

Ancora un investimento di un pedone sulle vie delle città del Piemonte. Questa volta è accaduto a Biella. La Polizia Locale  ha effettuato i rilievi relativamente all’incidente che ha visto coinvolto un uomo, investito mentre attraversava via Torino, nei pressi di piazza Adua. Il ferito ha riportato seri trami ed è stato portato in ospedale.

 

Minacciato con coccio di bottiglia, tentata rapina in corso Vittorio Emanuele

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza Centro hanno sottoposto a fermo indiziato di delitto un trentatreenne cittadino polacco poiché ritenuto gravemente indiziato di tentata rapina aggravata.

Nei giorni scorsi, intorno al 16, gli agenti del commissariato intervengono all’incrocio tra corso Vittorio Emanuele II e corso Castelfidardo dove una persona è stata vittima di una tentata rapina. Ai poliziotti l’uomo racconta di essere stato avvicinato alle spalle da un uomo che prima lo aveva avvinghiato al collo e poi gli aveva rivolto un oggetto appuntito intimandogli di consegnargli il portafoglio. La vittima riusciva a divincolarsi e a distanziarsi notando che l’aggressore era armato di un coccio di bottiglia. Mentre quest’ultimo si allontanava, la persona aggredita contattava la polizia fornendo le descrizioni del presunto rapinatore.

Circa una ventina di minuti, giunge una chiamata con la quale un cittadino segnala la presenza di una persona in via Montevecchio che si aggira tra le auto in sosta con in mano un coccio di bottiglia. Sul posto arriva una volante della polizia che ferma l’uomo, un cittadino polacco, corrispondente alle descrizioni fornite dalla vittima della tentata rapina avvenuta pochi minuti prima che successivamente lo riconoscerà quale autore del gesto.

I vicini di casa segnalano spacciatore: arrestato

 

L’attività di prevenzione e repressione dei reati svolta dalle forze dell’ordine può talvolta ricevere un fattivo sostegno dalla popolazione cittadina.

In questi giorni, infatti, grazie alla collaborazione di alcuni residenti, insospettiti da un fastidioso viavai di persone da uno stabile del quartiere Lucento, la Polizia di Stato ha arrestato un giovane cittadino italiano gravemente indiziato di detenzione di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio.

Una pattuglia della Squadra Volante ha, infatti, controllato l’alloggio oggetto della segnalazione, intercettando il giovane proprio mentre faceva rientro sul pianerottolo di casa: questi, alla vista degli operatori di polizia, si mostrava particolarmente nervoso. Addosso all’uomo i poliziotti rinvenivano un tocchetto di hashish, ma un fortissimo odore di sostanza stupefacente proveniente dall’appartamento faceva ritenere loro che potesse occultarne in casa una quantità ben maggiore.

Durante l’accurata perquisizione dell’alloggio, gli operatori di polizia hanno rinvenuto nella disponibilità del giovane oltre 700 grammi fra hashish e marijuana, 2 bilancini di precisione, materiale vario utile per il confezionamento, 14 coltelli da cucina con lame completamente sporche di hashish e oltre 1700 € in contanti.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, il giovane è stato arrestato e sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

 Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

Primi risultati dei controlli di polizia ed esercito in Barriera di Milano

Lunedì  si sono svolti i controlli interforze, nel quartiere Barriera di Milano, ad opera della Polizia di Stato insieme a personale dell’Esercito Italiano.

Durante l’attività è stato arrestato un giovane marocchino di trent’anni gravemente indiziato di furto con strappo e denunciato un coetaneo di origini ecuadoriane per resistenza a pubblico ufficiale.

Nel primo caso gli operatori, giunti all’intersezione tra Corso Palermo e Largo Giulio Cesare, notano l’atteggiamento sospetto di un giovane di origine magrebina che, dopo essersi avvicinato ad una donna cinese, le strappa con un movimento repentino lo zaino che la stessa aveva posizionato sulla propria valigia.

Gli uomini della Polizia di Stato riescono a intercettarlo bloccandogli le vie di fuga, potendo così procedere al suo arresto per furto con strappo e alla successiva traduzione in carcere. Il giovane, infatti, è risultato avere precedenti specifici.

In Via Sesia, invece, un’altra pattuglia ha denunciato per resistenza a pubblico ufficiale un giovane ecuadoriano che, in evidente stato di alterazione psicofisica, si opponeva attivamente al controllo degli operatori.