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Nuovo Reparto di Medicina Interna a Candiolo

Illustrato al Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, lo sviluppo dell’Istituto di Candiolo – IRCCS in strutture, offerta assistenziale e qualità della ricerca. “Candiolo è un centro al servizio della comunità”, dice il Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli. Il nuovo reparto accoglie pazienti oncologici provenienti anche dalle strutture di Pronto Soccorso delle Aziende Sanitarie Regionali. Per la nuova Biobanca investimento di 8 milioni di euro da parte della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Candiolo (Torino), 11 marzo – Continua lo sviluppo dell’Istituto di Candiolo – IRCCS attraverso nuovi spazi, che valorizzano l’offerta assistenziale e la qualità della ricerca. Oggi il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha inaugurato il nuovo Reparto di Medicina Interna, a disposizione non solo dei pazienti dell’Istituto, ma anche dei pazienti oncologici provenienti dalle strutture di Pronto Soccorso degli ospedali regionali. Il Presidente Cirio, guidato da Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, ha inoltre potuto visionare il progetto della nuova Biobanca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

Per Allegra Agnelli: “La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro continua il suo piano di sviluppo dell’Istituto di Candiolo, finalizzato a garantire cure sempre più moderne ed efficaci ai malati di tumore. Dopo la chiusura dei lavori di Oncolab, della Centrale Tecnologica e di Recycle Lab, Cantiere Candiolo procede secondo i tempi prefissati: è un doveroso segnale di serietà, un dovere verso i nostri sostenitori – imprese, istituzioni, cittadini – che sono al nostro fianco da 38 anni. Il legame con il territorio, ribadito anche con la presenza della bandiera della Regione Piemonte nel nostro logo, ci ha permesso di arrivare fino a qui, ed è ancora più saldo oggi che l’Istituto di Candiolo – IRCCS è una realtà di riferimento in ambito internazionale. Grazie alla comunità in cui operiamo abbiamo raggiunto in questi anni prestigiosi traguardi in ambito oncologico, ma ancora tante sfide ci aspettano in futuro, ed è per questo che proseguiamo nel nostro cammino, con lo stesso impegno e lo stesso senso di responsabilità che avevamo quando abbiamo iniziato questo progetto.”

“Ancora una volta Candiolo si conferma un’eccellenza della sanità piemontese non solo per le sue attività di ricerca nelle cure oncologiche, che cresceranno ancora di più con il progetto della Biobanca, ma anche per la sua vocazione a integrarsi con il sistema ospedaliero come dimostra il nuovo Reparto di Medicina Interna che mette a disposizione posti letto per accogliere i pazienti provenienti dai Pronto Soccorso di Torino e provincia. Un supporto prezioso e altamente qualificato, soprattutto per i pazienti oncologici che trovano qui competenze straordinarie e professionalità”, dichiara il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Il Reparto di Medicina Interna prevede un accordo collaborativo con l’Azienda Zero del Servizio Sanitario Regionale e in questo primo periodo di attività due terzi dei pazienti ricoverati sono giunti da strutture sanitarie “esterne” (in un terzo dei casi si è trattato di pazienti già ricoverati presso altri reparti dell’Istituto). La nuova Biobanca è un investimento importante, che si pone come obiettivo quello di trovare cure sempre più efficaci contro il cancro.

REPARTO DI MEDICINA INTERNA
Il paziente oncologico, in ragione della sua fragilità, è soggetto a frequenti complicanze cliniche lungo il percorso terapeutico. Alla luce di tali peculiarità, l’Istituto di Candiolo – IRCCS ha attivato un Reparto di Medicina Interna per il trattamento delle complicanze e comorbidità, che molto spesso vengono impropriamente gestite presso i reparti di oncologia o le strutture di Pronto Soccorso.
Questo nuovo reparto ha 20 posti letto ed è diretto dal Professor Alberto Milan, già in servizio presso la AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e docente del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università degli Studi di Torino. Può contare su dotazioni tecnico-sanitarie di avanguardia. Sono attive apparecchiature per la ventilazione non invasiva e somministratori di ossigeno ad alto flusso, nonché un ambulatorio di ecocardiografia per la diagnosi urgente degli eventi cardiovascolari gravi. Presto saranno attive anche postazioni per la telemetria: “Ricoveriamo pazienti oncologici con complicanze mediche acute – dice Milan – in particolare, soggetti con problematiche di tipo cardio- respiratorio. Li curiamo per “restituirli” alle cure oncologiche elettive.”
Il settore persegue anche obiettivi di ricerca e didattici. L’attività di ricerca è orientata verso l’ambito della tossicità cardiovascolare, che prevede l’interazione multidisciplinare con oncologi e onco-ematologi. Il contesto didattico viene svolto sinergicamente con l’Università degli Studi di Torino e coinvolge anche studenti in medicina e specializzandi, che possono esercitarsi con simulazioni di intervento.
Per la realizzazione strutturale del nuovo reparto la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ha investito oltre 400mila euro.

LA NUOVA BIOBANCA
Fiore all’occhiello di Candiolo sarà la nuova Biobanca, struttura di grande importanza per le ricerche oncologiche. È già in corso la progettazione e la fine dei lavori è prevista entro il 2025. Per questo nuovo edificio la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ha previsto un investimento di circa 8 milioni di euro. La Biobanca avrà una superficie totale di 2.900 metri quadrati, distribuita su tre piani.
Il progetto prevede, al piano terra un’area criogenica e un’area dedicata ai congelatori, laboratori e aree comuni. Il primo piano avrà studi medici e altre aree comuni. L’ultimo piano è destinato a ospitare il vano tecnico, dove saranno installate le apparecchiature a servizio della Biobanca, che rappresenta il secondo lotto di Cantiere Candiolo. Il primo è stato infatti terminato lo scorso mese di gennaio con l’Oncolab, 3mila metri quadrati di laboratori di ricerca dove si studiano nuove soluzioni farmacologiche per la cura dei tumori.
Attenendosi alle regole del Ministero della Salute, la nuova Biobanca “raccoglierà, conserverà e distribuirà, secondo norme di leggi nazionali e/o internazionali, materiale biologico umano e le informazioni ad essi collegate, nel pieno rispetto dei diritti e delle normative etico-legali e sociali dei pazienti che donano tale materiale.” I campioni “biobancati” potranno permettere studi avanzati sulla genetica, proteomica e metabolomica dei tumori. Inoltre, le cellule tumorali e i cosiddetti organoidi, vere e proprie copie in miniatura dei tumori originari, saranno crio-congelati in azoto liquido in modo “vitale” – ossia “ibernati” – e potranno essere scongelati mantenendo intatte tutte le loro caratteristiche e riutilizzati anche per lo studio dell’effetto e dell’efficacia di nuovi farmaci oncologici.
L’obiettivo finale della Biobanca è dunque di sviluppare studi diversificati e su larga scala su campioni biologici conservati in modo ottimale, con il fine di raggiungere diagnosi e terapie sempre più precise. Non ultimo, nell’ottica della sanità regionale, potranno essere ospitati anche i campioni biologici ottenuti da altre istituzioni.
Per la Professoressa Anna Sapino, Direttrice Scientifica dell’Istituto di Candiolo – IRCCS: “Le caratteristiche dimensionali, la dotazione di bio-banking per crio-conservazione, i Laboratori integrati di Ricerca e Clinica, renderanno la nuova Biobanca un’eccellenza nel panorama nazionale e internazionale.”

NUOVE APPARECCHIATURE
Intanto, grazie alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e ai tanti sostenitori, l’Istituto di Candiolo – IRCCS si arricchisce di nuove apparecchiature: è in arrivo dagli Stati Uniti la seconda Tomotherapy di ultima generazione (investimento di circa 3,5 milioni di euro, come la “gemella” macchina già in funzione) e nel Reparto di Radioterapia si sta ultimando lo speciale bunker idoneo a ospitarla. È un macchinario che consente di ridurre sensibilmente i tempi di trattamento con una precisione sempre maggiore. È in arrivo ed entrerà in funzione nei prossimi mesi, inoltre, una nuova PET-TAC, strumento all’avanguardia per la diagnostica delle malattie tumorali.
La generosità è da sempre il motore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, che grazie alle donazioni ha potuto destinare, nel 2023, oltre 20 milioni di euro alle attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, supportando tra l’altro il lavoro di oltre 275 ricercatori italiani e internazionali in 39 laboratori e unità di ricerca.

“Stop al Nuovo Codice della Strage”. Mobilitazione a Torino

La sicurezza stradale ha un’altra direzione. Mobilitazioni contro la revisione del Codice della Strada proposta dal MIT. La richiesta: sicurezza delle persone e città più vivibili al primo posto.

La mobilitazione torinese è organizzata da “Torino 30”, campagna di sensibilizzazione sui benefici di Città 30 promossa da FIAB Torino Bike Pride, Fridays For Future Torino, Future Parade, Acmos, FIAB Torino Bici & Dintorni, Eco dalle Citta’, Toroller Collective, Extinction Rebellion Torino, Legambiente Metropolitano, Legambiente Molecola, Legambiente Piemonte  e Valle d’Aosta, Legambiente GreenTO, Live the bike, Ecoborgo Campidoglio, Comitato Torino Respira.

Torino
martedì 12 marzo, h. 7.30
Porta Nuova (Lato Piazza Carlo Felice)

Torino si mobilita, insieme ad oltre 40 città in Italia, per fermare la revisione del Codice della Strada proposta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che sarà discussa nei prossimi giorni in Parlamento e ribadire “Stop al Nuovo Codice della Strage”.

 

Appuntamento: martedì 12 marzo, dalle ore 7:30 alle 10:30 a Porta Nuova (banchina lato di Piazza Carlo Felice). L’invito è a tutte e tutti di aderire partecipando alla mobilitazione a piedi, con la propria bici o il proprio mezzo di micromobilità e sostenibile.

 

3.159 sono le persone morte in collisioni sulle strade nel 2022, con un aumento del 9% rispetto al 2021 e solo una leggera diminuzione rispetto al 2019. 223.475 sono stati i feriti. Il 73% delle collisioni avviene in ambito urbano. L’assenza di sicurezza stradale è la prima causa di morte per le e i giovani sotto i trent’anni.

Una situazione, quella italiana, che è un’anomalia in Europa: se in Gran Bretagna i morti in strada per milione di abitanti sono 26, in Germania 34, in Spagna 36, in Italia siamo a 53 (Fonte: Commissione Europea 2022), dato in crescita rispetto all’anno precedente.

Le principali cause di morte sono (secondo l’Istat) l’eccesso di velocità, la guida distratta e la mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti.

Queste cause non vengono prese in considerazione dalla riforma del Codice della Strada voluta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che sarà discussa nei prossimi giorni in Parlamento.

La riforma viene proposta “per salvare vite in strada”, ma nella sostanza prefigura il persistere della strage. Infatti, limita pesantemente l’autonomia di azione delle amministrazioni comunali, attacca e depotenzia ZTL, aree pedonali, sosta regolamentata, controlli elettronici e mobilità ciclistica. Misure che ci allontanano dagli obiettivi del Piano Sicurezza Stradale 2030.

La proposta di riforma da una parte promuove “misure-vetrina”, come l’inasprimento di alcune pene o l’alleggerimento delle limitazioni ai neopatentati, e dall’altra strizza l’occhio a chi vìola sistematicamente le regole. Vengono meno i presupposti per la tutela di chi è più vulnerabile e si indebolisce la convivenza tra i diversi utenti della città. Misure inefficaci e dannose che non migliorano le norme attuali e addirittura vanno ad aggravare la situazione, poiché non agiscono sulle cause della strage e sulla prevenzione.

La richiesta è una: città vivibili e strade sicure, la sicurezza stradale ha un’altra direzione.

Serve un approccio scientifico e sistemico: agendo sulla moderazione della velocità, non solo attraverso i limiti ma anche con controlli e ridisegno dello spazio pubblico.

Occorre realizzare interventi normativi a favore della mobilità attiva e del potenziamento del trasporto pubblico, e agevolare percorsi verso le città 30, prendendo esempio da Bologna.

“Stop al Nuovo Codice della Strage” è una mobilitazione che parte dalla piattaforma #Città30Subito[1]  a cui si uniscono numerose associazioni e attiviste/i di tutta Italia.

 

Per conoscere il calendario delle mobilitazioni “Stop al Nuovo Codice della Strage” in programma in tutta Italia  consultare la pagina dedicata, in continuo aggiornamento .

 

QUI per approfondire le norme pericolose per la sicurezza della riforma del Codice della strada

 

Mail collettiva a Parlamentari

Per far sapere che la riforma del codice della strada non va nella giusta direzione, si invitano anche le persone a scrivere ai e alle parlamentari coinvolte nel voto.

https://bit.ly/STOPCODICE-Regioni

 

Controlli movida, multe a pizzeria e kebab

Nella notte sono stati effettuati i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di Polizia – Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale – nelle aree maggiormente caratterizzate dal fenomeno della “movida”.

L’attività, iniziata alle ore 20 di sabato sera, si è concentrata nell’area di Piazza Vittorio Veneto, con particolare riferimento a Lungo Po, al quartiere San Salvario, a Piazza Santa Giulia e vie limitrofe.

L’attività ha portato:

  • all’identificazione di 136 persone;
  • al controllo di esercizi pubblici;
  • all’emissione di 2 sanzioni amministrative nei confronti di 2 locali: una pizzeria e un negozio di kebab in Corso Regina Margherita sanzionati entrambi ai sensi del regolamento d’igiene;
  • denunciati in stato di libertà: un soggetto, trovato in possesso di vari involucri contenenti hashish e di un coltello, è stato indagato per detenzione di sostanza stupefacente e porto d’armi per cui non è ammessa licenza, un altro individuo invece è stato deferito in stato di libertà per getto pericoloso di cose e resistenza a pubblico ufficiale.

Città Metropolitana al lavoro sulle strade di alta quota

Al lavoro anche domenica i tecnici della viabilità di Città metropolitana di Torino in particolare sulle  strade in quota, dove le precipitazioni nevose stanno creando problemi alla circolazione.
È stata chiusa al traffico la SP 254 del Frais per il pericolo di caduta piante e per una piccola frana al km 3. (Facebook)

Lutto a Santena per la scomparsa di Mons. Avataneo

L’Amministrazione Comunale di Santena e il sindaco Roberto Ghio esprimono le più sentite condoglianze per la scomparsa di Mons. Gian Carlo Avataneo, deceduto venerdì 8 marzo 2024 all’età di 76 anni, nella Casa del Clero “S. Pio X” di Torino.

Per onorare la memoria di Mons. Avataneo, parroco di Santena dal 1988 al 1997, si è tenuta  una preghiera del S. Rosario domenica 10 marzo alle ore 20.30 e si terrà anche lunedì 11 marzo alle ore 17.30 presso la Chiesa Collegiata dei SS. Pietro e Paolo Apostoli in Carmagnola.

La celebrazione delle esequie avrà luogo martedì 12 marzo alle ore 9 nella stessa sede, presieduta dall’Arcivescovo.

Il Comune di Santena si unisce al lutto della comunità parrocchiale, ricordando l’impegno e riconoscendo la devota dedizione di Mons. Avataneo alla Chiesa e alla Città. (Facebook)

Cinghiali sulla collina torinese, presentata una petizione di cittadini

Centosessanta firme contro i cinghiali sulla collina di Torino. Non solo di notte, ma in pieno giorno: sulle strade della collina torinese cresce il disagio per la presenza degli ungulati. L’emergenza continua e Laura Brigoni dichiara: “Questo problema va risolto prima che succedano cose gravi”. Residente in strada del Maniero, in direzione dell’Eremo, ha appunto raccolto 160 firme di cittadini e  ha illustrato i contenuti della petizione in terza Commissione, presieduta da Claudio Leone.

Un’emergenza presente a Torino e nel resto del Piemonte, con anche gli agricoltori ad essere danneggiati dalle intrusioni degli animali nei campi, come ribadito in Commissione dalla delegazione del Comitato degli amici degli ambienti rurali piemontesi (Coaarp), nato con l’obiettivo di sollecitare le istituzioni a prendere rapidamente misure efficaci e durature volte al contenimento della specie cinghiale. Il Comitato nel 2022 aveva realizzato una petizione con oltre settemila firme. Sono intervenuti in Commissione Ilaria Cristina GascoErmes CaminoLuca RoffinellaGiuseppe Benedicenti e Claudio Marocco.

Il Coaarp sollecita “interventi tempestivi anche perché l’attuale politica di gestione della specie cinghiale si è dimostrata inadeguata con risvolti negativi anche per il settore agroalimentare. Si stanno rilevando danni sempre più massicci alle colture a tal punto che, in vaste aree del territorio piemontese, la pressione dell’ungulato sta compromettendo la sostenibilità economico-finanziaria delle aziende agricole”.

Tra le proposte avanzate anche il potenziamento degli strumenti di autodifesa per gli agricoltori e la netta contrarietà alla filiera della carne di cinghiale. Il Comitato inoltre si è soffermato sul pericolo degli incidenti stradali, sulla problematica della Peste suina africana (Psa) e sugli indennizzi dei danni.

Sono intervenuti per rivolgere domande agli auditi LeoneValter Marin (Lega), Monica Canalis (Pd) ed anche il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia.

La Commissione ha poi licenziato a maggioranza la Pdl di Sarah Disabato (M5s) per valorizzare e promuovere in Piemonte il wedding. Il testo verrà ora esaminato dall’Aula. Anche la Pdl di Paolo Bongioanni (FdI), che aggiorna la legge regionale che regola la professione dei maestri di sci del 1992, ha ottenuto il via libera per l’Aula da parte della Commissione.

È anche proseguito l’esame della proposta di legge di Angelo Dago (Lega) sulla pastorizia, che ha proseguito l’iter di approvazione. Come ha ribadito Dago, l’articolo 8 dello Statuto dispone che la Regione riconosca la specificità dei territori montani e collinari con politiche di intervento a loro favore, anche nella prospettiva di contrastare lo spopolamento.

La Commissione ha quindi approvato la proposta di deliberazione, che come ha illustrato l’assessore Maurizio Marrone, mette a disposizione 250mila euro, a carico del bilancio regionale 2024, per sostenere iniziative e attività culturali a favore degli emigrati e per effettuare studi, indagini e ricerche relativi al fenomeno migratorio. Sul punto è intervenuta la consigliera Canalis.

Linee programmatiche di educazione di pace

Approvata a maggioranza in essta Commissione, presieduta da Davide Nicco, la proposta di delibera sulle linee programmatiche 2024-26 in materia di educazione di pace, cooperazione e solidarietà internazionale.

L’assessore Marrone ha illustrato le direttive per l’anno in corso, che prevedono la continuità dei programmi regionali in essere. Prosegue il sostegno tramite bando dei progetti proposti dagli enti locali sulla cooperazione decentrata nei paesi dell’Africa subsahariana, Medio Oriente, bacino del Mediterraneo e Balcani occidentali: in particolare, con riferimento a questi ultimi, proseguirà lo screening dei tumori femminili in Bosnia in collaborazione con Città della Salute di Torino, che coinvolgerà non solo la popolazione musulmana ma anche la componente serbo ortodossa.

Altri temi sono il rafforzamento della coprogettazione e il cofinanziamento dei progetti di educazione e sensibilizzazione alla cittadinanza globale portati avanti dalle organizzazioni della società civile nelle scuole piemontesi.

Giornata di Prevenzione dell’Ictus a Sant’Ambrogio

Ottimo risultato alla Giornata di Prevenzione dell’Ictus a Sant’Ambrogio.
Ben 170 concittadini hanno aderito a questa mattinata di prevenzione della salute attraverso i test, i controlli diagnostici ed i colliqui con gli specialisti medici.
Il Comune ringrazia  per la buona riuscita dell’iniziativa la Fondazione Magnetto, l’ASL TO3, il dott. Bonardi per la divulgazione in sala durante la mattinata ed i medici specialisti cardiologo, dietologo e neurologo per i preziosi consulti.
Ottima ed efficace, come sempre la collaborazione preziosa del direttivo FIDAS e del Gruppo ANA. (Facebook)

Come gestire i cani, incontro a Forno canavese

Nei giorni 12-14-19 Marzo 2024  presso l’asilo e le scuole primarie di Forno canavese il messaggio che l’ass.Dogs Education Safety Sport, attraverso il presidente Grazia Marando vuole lanciare è quello di apprendere e anticipare problemi causati da una cattiva informazione sulla gestione dei cani, in particolare le razze come Rottweiler , che saranno presenti , imparare le regole e avvicinarsi nel modo corretto ai cani.  Proprio in questi ultimi tempi i cani sono passati come un pericolo, con conseguenza abbandono, altre aggressioni e paure.

Già operativi i militari di pattuglia in Borgo Aurora e San Salvario

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Non solo  Barriera di Milano ma anche i quartieri di Aurora e San Salvario sono da alcuni giorni pattugliati da soldati misti a poliziotti nell’ambito del Piano integrato di sicurezza per Torino. In tutto  54 i militari dell’esercito che sono stati  aggiunti all’attuale forza in campo, impiegati soprattutto nelle vicinanze  dei Ponti Mosca e Carpanini luoghi di ritrovo dei pusher e faranno servizio di prevenzione al mercato di Porta Palazzo. A San Salvario si occuperanno dei portici di via Nizza e dell’area vicina alla stazione ferroviaria di Porta Nuova. Saranno rafforzati anche  i “pattuglioni” di Strade sicure già presenti a Porta Susa e Porta Nuova.

Nonnina 97enne si sente sola. Chiama i carabinieri che vanno a farle compagnia

Maria, 97 anni, ha chiamato in caserma alla stazione dei Carabinieri di Torino Lingotto  per avere un po’ di compagnia. I militari dell’Arma, due uomini e una donna, sono accorsi a casa sua. È successo l’8 marzo. Quando i carabinieri hanno ricevuto la chiamata hanno raggiunto l’anziana, di origini siciliane, che ha offerto loro una fetta di torta e si sono intrattenuti a chiacchierare con lei. Sui social anche i complimenti della premier Giorgia Meloni: “Bravi!”.