CRONACA- Pagina 192

Conguaglio bollette Atc: il Comune risponde

L’assessore Jacopo Rosatelli ha risposto in Consiglio Comunale, ad una richiesta di comunicazioni del consigliere Andrea Russi in merito al conguaglio delle bollette energetiche ricevute da cittadini residenti in alcuni stabili ATC.

Rosatelli ha confermato che a 55 nuclei familiari è stata recapitata una bolletta di conguaglio maggiore a 2000 euro, relativa al periodo post pandemico che vide un incremento delle spese energetiche e accentuatesi in coincidenza con la crisi Ucraina.

Le cattive condizioni di alcuni stabili provocano dispersione di calore con costi più elevati della media. Pertanto il tema dell’efficientamento energetico degli alloggi sia di proprietà della città che dell’ATC, è oggetto delle nostre attenzioni, ha evidenziato l’assessore. Siamo consapevoli che i conguagli di questa portata espongono le famiglie assegnatarie a spese inattese che aumentano la loro fragilità finanziaria. Ci risulta che i nuclei interessati ai conguagli siano stati convocati per concordare modalità di rateizzazione del debito che consentano di pagare il conguaglio senza incorrere in situazioni di morosità che potrebbe rischiare di far perdere loro il diritto a permanere nell’alloggio. Anche quest’anno la nostra città, così come ha fatto l’anno scorso, interverrà per accompagnare i nuclei a rischio morosità e quindi di conseguenza, a rischio eventuale di decadenza, nella compilazione della domanda e pagamento della quota minima”.

Rosatelli ha quindi ricordato come in Consiglio Regionale sia in discussione la riforma della legge sulla casa e che Città di Torino, insieme anche alle altre città parte dell’Assemblea dei sindaci della ATC del Piemonte centrale, ha avanzato alla Regione le proprie osservazioni e suggerimenti di modifica rispetto alla proposta di legge, alle quali però, finora non c’è stata risposta positiva mentre sembra prevalere esclusivamente l’idea di concedere qualche piccola premialità alle famiglie residenti da più di 15, 20 o 25 anni, senza minimamente aggredire invece i temi più sociali,

“Viene data una soluzione attraverso una rateizzazione, ha concluso Rosatelli, che sarebbe stato molto meglio, ovviamente venisse concepita sin dall’inizio, senza gettare nel panico queste famiglie”.

Dopo l’intervento dell’Assessore si è sviluppato il dibattito.

Andrea Russi (M5S) ha ricordato come almeno duecento nuclei familiari residenti in case ATC abbiano ricevuto bollette da mille, duemila wuro e anche più, in varie zone della città. In gran parte, ha ricordato, si tratta di persone già in difficoltà economiche, con basso reddito e talvolta alloggiata in stabili bisognosi di manutenzione. Il centro-destra che governa la Regione e dirige in modo esclusivo ATC deve trovare soluzioni concrete, invece di partecipare strumentalmente alle proteste contro le bollette abnormi.

Nadia Conticelli (PD) ha sollevato il tema della necessaria trasparenza delle bollette, tema sul quale il precedente governo regionale aveva instaurato un dialogo con ATC, oggi governato unicamente dal centro-destra, il quale dovrebbe occuparsi di questi problemi invece di manifestare contro se stesso prendendo in giro cittadinanza e istituzioni. Per la capogruppo del PD occorre affrontare le fragilità sociali ed economiche, anche accompagnando la responsabilizzazione delle persone sulle utenze. Infine, ha segnalato come il Consiglio comunale si sia occupato, trasversalmente, del tema del teleriscaldamento, ottenendo rateizzazioni e bonus.

Per Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), non si può ignorare la fragilità sociale. Il Consiglio si sta occupando da tempo del tema delle utenze domestiche, mentre risulta irritante il teatrino del centro-destra. Quest’ultimo ha peraltro tagliato i fondi sociali per gli affitti di 12 milioni, a fronte di un ATC da esso diretto che riesce ad assegnare la casa solo al 13% degli aventi diritto, mostrando l’inutilità della sua la politica del “prima gli italiani”

Silvio Viale (+Europa-Radicali) ha ironizzato su manifestazioni che vedono esponenti del centro-destra protestare contro la propria parte politica. Quest’ultima, ha sottolineato, ha voluto monopolizzare ATC, per cui si prenda le proprie responsabilità. Viale ha inoltre stigmatizzato il silenzio del centro-destra in sala Rossa su questo tema.

Infine, Elena Apollonio (Demos- AD) ha sostenuto che il governo regionale e quello nazionale dovrebbero assumere iniziative concrete, invece di manifestare contro se stessi, con interventi a compensazione. Apollonio ha invitato a tutelare le persone fragili, uscendo da logiche strumentali.

Nella replica, l’assessore Rosatelli ha ribadito come poche centinaia di euro possano rappresentare la differenza tra un mese che si riesce a condurre e un altro che si deve affrontare senza risorse.

“Esiste un rapporto di problema tra istituzioni e cittadinanza, ha affermato Rosatelli. Chiunque si trovi in ruolo di responsabilità deve avere sempre un atteggiamento rispettoso della cittadinanza ma a volte non accade, ma bisogna avere l’onestà di riconoscere gli errori senza imbastire, intorno ad incidenti come questi, “le giostre” politiche che fanno sentire le persone colpite due volte, una nel concreto e una sul piano della strumentalizzazione politica”.

Ulcere cutanee, cure più facili

Sviluppare un piano diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) per i pazienti affetti da ulcere cutanee. Lo hanno richiesto i rappresentanti dell’associazione scientifica italiana Ulcere cutanee (Aiuc) e della Simitu, associazione dei pazienti portatori di lesioni cutanee croniche, auditi in Consiglio regionale in Commissione Sanità presieduta da Andrea Cane.

“Di lesioni cutanee aperte soffrono fra 60 e 80mila persone in Piemonte e si calcola ci sia oltre mezzo milione di pazienti in cura in Italia. Sono oltre 140 le diverse cause che possono determinare l’arresto della cicatrizzazione, anche se le più frequenti sono le piaghe da decubito, le lesioni del piede diabetico e le ulcere vascolari”, ha spiegato il dottor Elia Ricci. “Si tratta di un problema diffuso ma l’investimento italiano per le medicazioni è molto ridotto, pari a 0,83 centesimi pro capite l’anno. Il Piemonte è sopra la media italiana, con 1,30 centesimi ma ancora sotto la media europea che supera i 2,5 euro”.
Secondo l’Aiuc disporre di un Pdta regionale permetterebbe di avere uno strumento per migliorare i percorsi di cura, l’accesso dei pazienti e razionalizzare i tetti di spesa.
Rispondendo alle domande poste da Raffaele Gallo e Diego Sarno (Pd), Ricci ha spiegato che per predisporre il Pdta sono necessari due anni di lavoro, ma che l’Aiuc è disponibile, se c’è il mandato regionale, ad attivarsi immediatamente. “Il Piemonte ha già riconosciuto la visita vulnologica e questo è un progresso. Spesso però i pazienti non sanno dove recarsi per le cure. Il Pdta consentirebbe di definire un iter diagnostico e terapeutico riconosciuto e ridurrebbe i tempi di attesa per ricevere il giusto trattamento”, ha concluso il rappresentante di Aiuc.

Spaccata in Barriera di Milano, due arresti

Gli agenti del Commissariato di P.S. Barriera Milano hanno tratto in arresto due uomini stranieri di ventinove e trentaquattro anni poiché gravemente indiziati di furto aggravato a danno di un negozio di telefonia nei pressi di Barriera Milano.

Nottetempo i proprietari dell’esercizio commerciale notano la serranda aperta e chiamano il centododici. Arrivati sul posto gli agenti trovano la vetrina sfondata, presumibilmente spaccata con un tombino trovato vicino l’ingresso.

Non appena accortosi della volante, i soggetti tentano di scappare con la refurtiva ma vengono fermati immediatamente dagli agenti.

Sono stati trovati in possesso di due smartphone dal valore di oltre duemila euro, due involucri di hashish, quindici pasticche di rivotril e duecentocinquanta euro in contanti.

In seguito la Polizia è risalita al loro domicilio dove ha rinvenuto altri involucri di hashish, materiale da confezionamento, nove pasticche di rivotril e circa cinquecento euro in contanti.

I soggetti vengono tratti in arresto per furto aggravato.

Il volto di Sinner sulla Mole

Torino omaggia Jannik Sinner vincitore degli Australian Open. Sulla Mole è proiettata la sua immagine e il Grattacielo della Regione e i ponti sul Po sono illuminati di arancione, il colore del tennista italiano.

Al Koelliker la risonanza magnetica antistress

Suoni e video immersivi personalizzabili per tranquillizzare il paziente: un visore e delle cuffie per sottoporsi all’esame senza paura.

Nuovo investimento del Koelliker nell’ottica di una sanità sempre più accessibile e inclusiva.

All’ospedale di Torino è appena stato installato il nuovo macchinario per la risonanza magnetica anti-stress e anti claustrofobia, particolarmente adatto per bambini, persone con disabilità e pazienti difficili.

L’innovativa tecnologia di cui il nuovo dispositivo è dotato propone al paziente video e audio che consentono l’immersione in un’esperienza virtuale e in un ambiente rilassante. Un vero e proprio percorso multisensoriale fatto di musica, suoni e immagini tranquillizzano il paziente e lo intrattengono durante l’esecuzione dell’esame Rm.

Il macchinario si chiama Ingenia Ambition S ed è dotato di un rivoluzionario magnete BlueSeal a tenuta ermetica. Fornisce immagini di qualità eccellente ed esegue esami Rm a una velocità fino al 50% più elevata per tutte le regioni anatomiche, in scansioni sia 2D che 3D.

Al paziente posizionato sul lettino vengono fatti indossare un visore e delle cuffie – spiega la dottoressa Mara Falco, responsabile del servizio di Diagnostica per immagini dell’Ospedale KoellikerIn base all’età si sceglie il tema interattivo più indicato e, da qui, inizia un’esperienza sensoriale studiata per diminuire stress e ansie che possono derivare dal macchinario, dall’esame che si sta facendo o dalla paura del risultato. Le cuffie consentono anche all’operatore di comunicare con l’utente e fornire tutte le indicazioni necessarie per effettuare meglio l’esame”.

Un altro componente per migliorare l’esperienza è la barra di avanzamento personalizzata che indica la durata dell’esperienza: una migliore percezione del tempo e il monitoraggio dell’andamento dell’esame sono molto utili per contrastare ansie e insicurezze. Inoltre la riduzione del tempo complessivo di esecuzione dell’esame migliora l’esperienza del paziente.

Tra i campi di applicazione di Ingenia Ambition S si elencano risonanze al cuore e alla mammella, dell’encefalo, del massiccio facciale, colonna cervicale, articolazione temporo mandibolare, arti superiori, spalla – cingolo scapolare. E ancora: arti inferiori, ginocchio, bacino – anca – sacro/iliache, artro Rm, defeco ed entero. L’apparecchio di ultima generazione è accessoriato con bobine dedicate multicanale ad alta risoluzione per migliorare in maniera sostanziale la risoluzione delle immagini e la qualità diagnosti.

 

Archiviate le accuse contro gli attivisti di Extinction Rebellion

La Procura di Torino ha archiviato tutte le accuse nei confronti dei 9 attivisti di XR- Extinction Rebellion che il 29 novembre 2023 avevano appeso uno striscione dal tetto dell’Oval Lingotto.

“Sono cadute le accuse di manifestazione non preavvisata, inosservanza di un ordine dell’autorità, violenza privata e interruzione di pubblico servizio,  – comunicano in una nota gli attivisti climatici perché il fatto non sussiste.

Molto argomentata la richiesta di archiviazione secondo cui “le condotte statiche e ostruzionistiche degli indagati non integrano nessuna forma di violenza nemmeno impropria “.

 

Un’opportunità da non perdere per Mirafiori Sud

FATTI NOSTRI  Di Tommaso Varaldo

Da cittadino sono preoccupato per la possibile imminente perdita di un’occasione importante per Mirafiori Sud.
Il padiglione ex vigili urbani di Via Morandi 10 a Mirafiori Sud è abbandonato da quando vi fu la scellerata scelta di chiudere quel presidio di sicurezza per il territorio. A maggio 2023 la Fondazione ITS Piemonte Energia (ente di formazione che realizza corsi specializzati nei settori dell’energia, dell’energia rinnovabile, della bioedilizia e dell’edilizia sostenibile) sottoscrive un contratto di locazione con ATC, gestore degli spazi del padiglione e presenta (anche al quartiere nell’ambito di un incontro da me moderato ad AmMira Festival) il suo progetto concreto: portare a Mirafiori Sud la sua sede e riqualificare interamente gli spazi abbandonati di Via Morandi 10 per realizzarvi corsi di formazione capaci di coinvolgere circa 200 allievi a stagionalità. Un progetto di significativa importanza, tanto che si presenta l’opportunità di ampliarlo attraverso una quota dei fondi messi a disposizione dal PNRR per gli ITS: 3,5 milioni di euro che l’ITS potrebbe dedicare a questo progetto. Emerge, però, l’esigenza di avere ulteriori mq da dedicare alla formazione, con la prospettiva di accogliere oltre 400 allievi a stagionalità e dare vita ad un vero e proprio campus formativo di alta specializzazione attraverso l’insediamento definitivo con investimenti a lunga scadenza. Ecco che il progetto iniziale raddoppia e si presenta come un’occasione irripetibile non solo per riqualificare questi spazi pubblici ma per portare a Mirafiori Sud nuova linfa e vitalità.
Gli spazi aggiuntivi da inserire nel progetto ITS ci sono: il secondo padiglione che si trova a fianco di quello ex vigili urbani. Spazi che vengono da tempo utilizzati quale sede del centro anziani e che diventando parte della progettualità beneficerebbero anch’essi dell’azione di riqualificazione strutturale.
A quanto pare dall’estate scorsa non si è trovata una soluzione che potesse rendere disponibili per il progetto gli spazi del secondo padiglione, trovando una nuova collocazione in quartiere per il centro anziani. Sembra che i tentativi per ora messi in campo, in particolare dalla circoscrizione, non siano andati a buon fine.
Non si tratta di mettere in contrapposizione l’importanza del centro anziani con il nuovo progetto dell’ITS, come purtroppo qualcuno in questi mesi ha tentato di fare. Si tratta di impegnarsi tutti affinchè Mirafiori Sud non perda l’occasione di accogliere questo nuovo importante progetto che potrà avere ricadute di lungo periodo sul quartiere. In quartiere ci sono moltissimi spazi abbandonati o inutilizzati che potrebbero essere messi in uso come nuova sede del centro anziani.
Conosco diversi residenti che frequentano il centro anziani, molti sono nonni e la gran parte di loro sono attenti al presente e al futuro del quartiere. Sono sicuro che potranno concordare sul fatto che questo progetto è un’opportunità da non perdere né per il quartiere né per il futuro delle ragazze e dei ragazzi che potranno formarsi grazie all’ITS.
Purtroppo il rischio di perdere questa opportunità è concreto e imminente (metà febbraio), visti i tempi stretti del PNRR e tutti i mesi passati dalla scorsa estate senza giungere ad una soluzione. Mirafiori Sud non può permetterselo: facciamo uno sforzo come comunità per trovare una soluzione nell’interesse del territorio.

Gli uffici di prossimità per una giustizia più vicina

Il presidente Alberto Cirio: “Un servizio che tutela i piemontesi, e soprattutto le fasce deboli”

“Un progetto di successo e un modello la cui efficacia è stata citata anche ieri, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario a Torino. Un esempio di buona amministrazione che avvicina i servizi ai cittadini, soprattutto alle fasce deboli, superando la necessità di recarsi presso gli uffici giudiziari che spesso sono lontani e di difficile accesso. È un modello replicabile per il quale il Piemonte si candida a proseguire la sperimentazione per rendere gli uffici ancora più capillari e efficienti per le nostre comunità”: è quanto dichiara il presidente Alberto Cirio riferendosi agli Uffici di Prossimità, iniziativa promossa dal Ministero della Giustizia per la cui realizzazione il Piemonte è una Regione pilota a livello nazionale.

Nell’ambito del Programma operativo nazionale Governance, cofinanziato dal Fondo sociale europeo (FSE), dal Fondo europeo di Sviluppo regionale (FESR) e dal Ministero della Giustizia, dal 2019 la Regione ha realizzato, con un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, un piano che migliora l’efficienza e le prestazioni degli uffici giudiziari mediante l’utilizzo dell’innovazione tecnologica e la fornitura di un supporto organizzativo all’informatizzazione e alla digitalizzazione.

L’attivazione di Uffici di Prossimità, in collaborazione con gli enti locali e territoriali, consente infatti di delocalizzare alcune attività che prima potevano essere effettuate esclusivamente presso gli uffici giudiziari, integrando così i servizi a tutela specialmente delle fasce deboli. Si ottiene anche il risultato complementare di decongestionare le attività degli uffici giudiziari.

Il ruolo della Regione Piemonte è stato quello di definire il modello organizzativo/procedurale e il modello formativo che forniscono l’impalcatura per la diffusione su tutto il territorio di tali innovativi servizi al cittadino.

La rete del Piemonte

Si è così creata una rete dove si può ottenere aiuto e orientamento senza doversi recare presso una sede di Tribunale.

Ad oggi sono 9 i Tribunali coinvolti25 gli Uffici di prossimità avviati che coprono un bacino di utenza formato da circa 500 Comuni e 650.000 abitanti. I contatti sono stati finora più di 6.000, gli utenti serviti 3.500, i servizi erogati 4.350, di cui il 40% per il deposito di atti in tribunale e il 60% per informazioni e altre richieste. Gli 80 operatori presenti nel territorio a supporto del cittadino sono in grado di rispondere ad ogni richiesta grazie alle 15.000 ore di formazione e assistenza sul campo.

Attualmente le sedi sono così dislocate:

– in provincia di Alessandria ad Acqui Terme, Casale Monferrato, Spigno Monferrato e Tortona

– in provincia di Asti a Canelli, Castel Boglione e Vesime

– in provincia di Biella a Viverone

– in provincia di Cuneo ad Alba, Bra, Saluzzo e Villafalletto

– in provincia di Novara a Grignasco

– in provincia di Torino ad Avigliana, Caluso, Carmagnola, Ciriè, Moncalieri, Pinerolo, Pont Canavese, Susa e Venaria Reale

– in provincia di Vercelli a Santhià e Varallo Sesia

– nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola a Cannobio.

Indirizzi, contatti e orari di apertura sono consultabili su https://bit.ly/3HuQFvr

Cosa puoi fare in un Ufficio di Prossimità?

I servizi offerti sono numerosi e vengono erogati grazie alla collaborazione tra i Tribunali e gli enti locali.

È infatti possibile risolvere le difficoltà che spesso nascono per venire a capo di moduli, documenti, formalità sconosciute.

Inoltre si evitano code, perdite di tempo e scomode trasferte.

Puoi ricevere:

* Assistenza per la predisposizione degli atti che le parti e gli ausiliari del giudice possono redigere senza l’ausilio di un avvocato

* Supporto nella compilazione della modulistica del Tribunale di riferimento

* Informazioni e supporto sull’avvio di procedimenti davanti al Tribunale in materia tutelare

* Consulenza sugli istituti di protezione giuridica

Puoi richiedere:

* L’inoltro delle pratiche sull’Amministrazione di Sostegno

* L’autorizzazione al rilascio di documenti validi per l’espatrio per il minore

* La trasmissione di istanze al giudice tutelare

* La trasmissione delle pratiche per la nomina di un curatore speciale

“Sgarbuglio” carta vincente contro il gioco patologico

Si chiama Sgarbuglio lo sportello nuovo punto di riferimento per il sostegno e la tutela economica e legale per persone con disturbo da gioco d’azzardo e per i loro familiari.
La sede è nei locali di Città metropolitana di Torino in corso Inghilterra 7 a Torino; la AslTo3 è capofila del progetto regionale, finanziato attraverso il Piano per il contrasto al gioco d’azzardo patologico di Regione Piemonte.
Il servizio è rivolto ai pazienti residenti nel territorio metropolitano torinese.
Sgarbuglio è gestito dal personale sociale ed educativo dei servizi per il gioco d’azzardo piemontesi e lavora in rete con gli uffici giudiziari competenti, si avvale della consulenza di un avvocato, un commercialista e un giurista esperto per offrire un supporto professionale specifico e individualizzato, ai singoli e alle famiglie coinvolte nelle drammatiche conseguenze del gioco d’azzardo.
Se ne è parlato durante un seminario rivolto agli amministratori di sostegno: “dobbiamo creare una rete istituzionale per tutelare il patrimonio delle persone, economico e relazionale” h adetto la consigliera metropolitana Valentina Cera aprendo i lavori.
Per accedere al servizio Sgarbuglio è necessario rivolgersi agli ambulatori per il trattamento del Disturbo da Gioco d’Azzardo presso la propria Asl di competenza: l’accesso è gratuito e non è richiesta l’impegnativa del medico di medicina generale.

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