CRONACA- Pagina 19

In servizio la prima Plasmamobile del Piemonte

Entrata in servizio la prima Plasmamobile del Piemonte, che permetterà la plasmaferesi nelle province di Novara, Biella, Verbania, Vercelli e Cuneo, che diversamente da quella di Torino non erano dotate di autoemoteche in grado di garantire la donazione di plasma direttamente sul territorio e non solo nei Servizi trasfusionali ospedalieri.

Il mezzo, che supporterà i Servizi trasfusionali e le Unità di raccolta gestite dalle associazioni dei donatori, consente due donazioni in contemporanea.

L’iniziativa rientra nel progetto “Se il Donatore non va alla plasmaferesi… la Plasmamobile va dal donatore”, avviato dalla Regione Piemonte nel 2023 e finanziato dal Ministero della Salute con oltre 390.000 euro con l’obiettivo di aumentare la raccolta di plasma anche con l’acquisto di un’autoemoteca attrezzata.

La consegna ufficiale della Plasmamobile è avvenuta in due momenti: dapprima all’Asl di Novara, alla presenza degli assessori regionali Federico Riboldi e Matteo Marnati, poi nel Grattacielo della Regione alla presenza del presidente Alberto Cirio, dell’assessore Riboldi e del sottosegretario Alberto Preioni.

Il progetto, tramite la Struttura regionale di coordinamento dell’attività trasfusionale, ha visto la collaborazione di associazioni e federazioni dei donatori volontari di sangue, che ne potranno chiedere la presenza nelle giornate di raccolta già previste oppure organizzare eventi dedicati alla promozione e alla raccolta del plasma in tutti i siti dove attualmente non sia possibile tale tipologia di donazione.

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Per creare il logo e il materiale grafico è stato indetto un concorso: i 500 euro del premio per il logo se li è aggiudicati Emma Tamboloni del Liceo artistico Gobetti di Omegna, istituto a cui sono andati 1.000 euro, le grafiche sono state ideate da Anna Bontempi dello stesso Gobetti, supportata dal grafico Renzo Boschetto e dalla professoressa Anna De Giuli.

“È un mezzo funzionale – lo ha definito l’assessore Riboldi – che va a coprire un aspetto, quello del plasma, molto significativo e per il cui approvvigionamento ci si deve rivolgere spesso altrove. Estendiamo la cultura del dono, ormai intrinseca nel tessuto sociale italiano e che viene ogni giorno rinnovata anche grazie a iniziative come questa”.

“La partecipazione degli studenti piemontesi – ha sottolineato il presidente Cirio – ha permesso non solo di far esprimere la creatività degli alunni, ma anche di coinvolgerli in un progetto molto importante, sensibilizzandoli sulla donazione di plasma, necessaria per la produzione di farmaci salvavita”.

Pannelli solari sui tetti delle parrocchie

L’energia pulita entra in chiesa con le prime “Comunità energetiche rinnovabili” a Torino, Settimo, Piossasco e Villarbasse. Produrranno elettricità pulita per le parrocchie e le famiglie. La Chiesa torinese ha deciso di investire a tutto campo sulla conversione ecologica a dieci anni dall’enciclica “Laudato Sì” del 2015 in cui Papa Francesco esortava le comunità dei fedeli a raggiungere quest’obiettivo. Come riporta il settimanale cattolico “La Voce e il Tempo”, nel numero in edicola, è stata infatti costituita, grazie alla Diocesi di Torino, la Fondazione di partecipazione «Energie di Comunità Ets», il soggetto giuridico che garantirà lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili sul territorio della diocesi torinese e che in futuro sarà anche a disposizione delle altre diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta. Entro la prossima primavera verranno installati i primi impianti fotovoltaici sui tetti delle strutture parrocchiali. Si tratta di impianti “che vanno oltre la necessità di autoconsumo parrocchiale proprio perché saranno a servizio di altri consumatori, famiglie o enti del territorio, in ottica di comunità e della conversione ecologica a cui invita il Papa”. Le prime “Comunità energetiche rinnovabili” sul territorio diocesano fanno capo alle parrocchie di Piossasco, Settimo Torinese, Villarbasse e Torino, nelle chiese di San Giulio d’Orta e Santa Croce nel quartiere Vanchiglietta. La presentazione ufficiale Fondazione «Energie di Comunità Ets» si terrà il 1 febbraio nell’Aula Magna del Politecnico di Torino alla presenza del Vicario episcopale per gli Affari economici monsignor Mauro Rivella.
                                                                                                           Filippo Re

Individuato e denunciato dai Carabinieri il presunto ladro di Bar-Tabaccherie

I Carabinieri di Cuorgnè, hanno denunciato un cittadino moldavo di 31 anni per il reato di “furto aggravato in concorso e tentato” e “ricettazione”. I fatti per i quali i militari hanno proceduto risalgono al febbraio 2023. Due colpi nella nottata del 9 e uno il 16. Sono stati presi di mira tre esercizi commerciali di San Ponso, Rivara e Busano. La peggio l’ha avuta il Bar–Tabaccheria di San Ponso dove sono stati asportati 300 euro in contanti e venti stecche di sigarette. L’uomo, con i complici rimasti ignoti, utilizzava autovetture e targhe rubate. I Carabinieri, a seguito di una complessa attività investigativa, anche mediante la visione di numerosi fotogrammi delle telecamere di videosorveglianza e soprattutto grazie alla preziosa collaborazione del R.I.S. di Parma, dove sono state inviate le impronte rilevate sul luogo del delitto, sono riusciti ad individuare il presunto malfattore.

Emergenza carcere, convegno  per i 50 anni del sistema penitenziario

Mario Salvatore Castello: “Valorizzare anche ciò che c’è di positivo nel mondo carcerario. Migliorare le condizioni delle persone detenute e della polizia penitenziaria sia obbligo morale per l’intera società”

Un convegno per fare il punto sulla situazione dei penitenziari a 50 anni dall’istituzione dell’ordinamento penitenziario: ieri pomeriggio a Palazzo Lascaris Garanti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e addetti ai lavori si sono confrontati in un dibattito dal titolo indicativo di “Emergenza carceri”, partendo da un’analisi della situazione attuale per giungere a delineare strumenti innovativi di intervento dal punto di vista degli stessi Garanti.

E’ necessario partire dalle numerose positività che si possono riscontrare nel mondo carcerario – commenta il Consigliere segretario del Consiglio Regionale, Mario Salvatore Castello, del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, che ha portato i saluti del Consiglio al convegno -; sono molti gli esempi di iniziative e di situazioni positive, realizzate e valorizzate anche con il grande apporto dei Garanti, in molti istituti della nostra regione e non solo, pur in un quadro di generale difficoltà”.

“Per ripartire – prosegue Castello – è necessario però concentrarsi su ciò che di buono c’è ed estenderlo in modo opportuno per realizzare l’obiettivo primario, che deve essere obbligo morale per l’intera società, di garantire condizioni accettabili sia ai detenuti sia agli agenti di polizia penitenziaria. Il compito di questi ultimi, oscuro e spesso non adeguatamente valorizzato, risulta invece fondamentale anche se altrettanto difficile. Ringrazio i Garanti per la loro opera sempre propositiva e infaticabile e mi auguro che si continui a parlare del mondo carcerario, primo passo per apportare i cambiamenti e i miglioramenti che risultano necessari e inderogabili e su cui alcune iniziative sono state prese a livello di governo: ciò che accade all’interno del carcere riguarda tutta la società, non possiamo permetterci di pensare che sia una situazione che non ci coinvolge”.

Inaugurati i nuovi spazi di riabilitazione dell’ospedale Infantile Regina Margherita 

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Sono stati inaugurati i nuovi spazi di riabilitazione dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. La struttura del Regina Margherita è dedicata alla Riabilitazione ed al Recupero Funzionale dei pazienti e si integra con quanto offerto nella Palestra Riabilitativa di UGICARE. Erano presenti: Pecco Bagnaia e la moglie Domizia Castagnini, i piloti Franco Morbidelli, Carlo Casabianca e Andrea Migno; Alberto Cirio, Federico Riboldi, Michela Favaro, Franca Fagioli, Enrico Pira, Emanuele Ciotti.
La nuova palestra del Regina Margherita ha una superficie di 250 mq. e consta di
    • 3  locali adibiti a palestre
    • 2 ambulatori
    • servizi
    • servizi tecnici
    • altri ambienti di servizio
    • sala di attesa genitori.
Per questa nuova palestra UGI – Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini ODV ha donato €200.000 con il prezioso contributo dei regali di nozze di Francesco “Pecco” Bagnaia e della moglie Domizia Castagnini. Hanno collaborato alla raccolta dell’importo sua eccellenza il Prefetto di Torino dottor Donato Giovanni Cafagna, l’Associazione Mattia Mantovan ONLUS e l’Associazione Orizzonti Futuri ONLUS, in collaborazione con Ippodromo di Vinovo. Sono state installate nei nuovi spazi anche alcune attrezzature donate da Jolly Sport.
La progettazione e le opere di ristrutturazione edilizia ed impiantistica sono state supervisionate dall’Azienda Ospedaliera.
“Siamo orgogliosi di questa inaugurazione, perché un giorno per noi indimenticabile come quello del nostro matrimonio ha permesso di raggiungere un grande risultato: questo nuovo spazio di riabilitazione per i pazienti dell’ospedale Regina Margherita e di UGI” dichiarano Pecco e Domizia Bagnaia.
“Ringraziamo UGI, Pecco e Domizia Bagnaia e tutti coloro che hanno donato per la concretizzazione di questo spazio, che permetterà al nostro ospedale Regina Margherita un ulteriore salto di qualità nel percorso terapeutico. Per i bambini e gli adolescenti affetti da tumore in trattamento è molto importante effettuare gli interventi in un luogo a loro dedicato che rispetti la privacy e soprattutto dotato di strumenti all’avanguardia. La riabilitazione fisico-motoria eseguita con questa tipologia di strumenti guidati da personale adeguatamente formato è in linea con quella che è la missione dell’oncologia pediatrica, che va oltre la semplice guarigione, intesa come eradicazione della malattia, e che valorizza il percorso di crescita e la globalità della persona.” dichiara la professoressa Franca Fagioli (Direttore del Dipartimento Patologia e Cura del Bambino del Regina Margherita).
Il professor Enrico Pira (Presidente UGI) sottolinea “la grande soddisfazione dell’Associazione per aver concretizzato con questo intervento la collaborazione sancita dal Protocollo di Intesa siglato con il Comune di Torino e con l’Azienda Ospedaliera Regina Margherita.” Ricorda inoltre “UGI, in quanto Associazione di genitori, ha la diretta conoscenza dei bisogni dei bambini e dei ragazzi. La necessità di riabilitazione emerge in tutta la sua importanza al termine delle terapie nel difficile rientro nella vita quotidiana con il pesante fardello delle conseguenze della malattia e delle terapie. Nel prendere coscienza che un intervento precoce, fin dall’inizio delle terapie, è in grado di dare i migliori risultati, UGI sostiene l’attività di riabilitazione sia nelle proprie sedi che in ospedale. La Riabilitazione e recupero funzionale che è stata inaugurata oggi è per UGI il coronamento di un sogno condiviso con l’Oncoematologia pediatrica della professoressa Franca Fagioli.”
“Con questi nuovi spazi l’ospedale Regina Margherita compie un ulteriore passo verso l’eccellenza nella cura dei piccoli pazienti che qui trovano risposte importanti dal punto di vista sanitario e medico, grazie alle cure d’avanguardia, e luoghi accoglienti e su misura che consento di approcciare la malattia, e la guarigione, a 360 gradi. E’ un approcio in cui crediamo molto, perché i bambini non sono piccoli adulti, ma hanno una loro specificità, anche nell’affrontare i percorsi di malattia e di cura. Il mio ringraziamento va quindi ai medici e sanitari che ogni giorno con grande dedizione e impegno lavorano in questo ospedale, ma anche ai tanti che in questi anni sono diventati “amici” del Regina Margherita donando un po’ del loro tempo e delle loro risorse per contribuire a renderlo sempre di più un luogo di eccellenza per la cura dei nostri bambini” dichiara il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
L’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi ricorda come “Il Regina Margherita, da sempre fiore all’occhiello della sanità piemontese e ospedale pediatrico di eccellenza a livello nazionale ed internazionale, oggi si arricchisce di una palestra all’avanguardia per curare e accompagnare ancor meglio il difficile ma determinato percorso riabilitativo dei giovani pazienti. Un risultato che nasce dalla generosità del grande campione chivassese Pecco Bagnaia e di sua moglie Domizia Castagnini che hanno voluto trasformare il loro giorno di gioia e amore in un momento di solidarietà verso i pazienti più fragili: i bambini e gli adolescenti affetti da patologie oncologiche. Un grazie di cuore, quindi, a loro e a tutte le persone e le associazioni che hanno contribuito affinché si arrivasse ad avere un nuovo ambiente “protetto”, dove fare riabilitazione a 360 gradi”.
“Siamo davvero molto contenti di inaugurare questo nuovo spazio – dichiara la vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro – testimonianza del bellissimo gesto di solidarietà che Francesco e Domizia Bagnaia hanno deciso di compiere, destinando i regali di nozze a due eccellenze torinesi quali l’Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini e l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Due realtà importantissime per la nostra città, con le quali di recente come amministrazione comunale abbiamo firmato un protocollo d’intesa, proprio per sostenere e valorizzare le tante progettualità in corso, con uno scopo di assoluta importanza che è quello di curare e accogliere i bambini malati e le loro famiglie”.
SCHEDA TECNICA
In Italia ogni anno circa 2500 bambini e adolescenti ricevono una diagnosi di patologia oncologica. Si tratta di un evento raro, ma che rappresenta ancora una delle principali cause di morte, in particolare in età infantile e adolescenziale ed a seconda degli istotipi tumorali (> 60 in oncologia pediatrica).  Ciononostante, è indiscutibile che il trattamento dei tumori pediatrici rappresenti oggi uno dei maggiori successi della medicina moderna: attualmente il tasso di guarigione dei tumori pediatrici è in media superiore all’80% e, sul territorio italiano, si contano più di 50.000 guariti da tumore pediatrico. Questo risultato è senza dubbio merito dei progressi che hanno trasformato radicalmente l’approccio alla diagnosi ed al trattamento sempre più personalizzato dei tumori, ma anche di un miglioramento nell’organizzazione delle cure. Nel nostro Paese i bambini e gli adolescenti con patologia oncologica sono presi in carico nei 49 Centri dell’Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica (AIEOP), distribuiti sul territorio nazionale secondo un modello “a rete”, che sottintende coordinamento e cooperazione tra i diversi professionisti, e modalità di trattamento oncologico secondo protocolli condivisi di diagnosi e cura.
La Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino (diretta dalla professoressa Franca Fagioli) è uno dei Centri italiani di eccellenza per la cura e l’assistenza dei bambini e dei ragazzi colpiti da malattia oncologica ed è Centro di Riferimento (HUB) nell’ambito della Rete Interregionale di Oncologia e Oncoematologia pediatrica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Il Centro HUB effettua la diagnosi ed i trattamenti più complessi e lavora in sinergia con i centri SPOKE distribuiti sul territorio regionale, nei quali vengono effettuati i trattamenti di media e bassa complessità. La rete ha l’obiettivo di ottimizzare il PDTA del paziente e della sua famiglia, di superare la frammentarietà e la disomogeneità delle prestazioni in ambito oncologico e di razionalizzare l’impiego di risposte umane e materiali in ambito sanitario. A livello nazionale è Centro leader della Rete Nazionale Tumori Rari e, a livello internazionale, nel 2016 ha ricevuto l’endorsement ad entrare nella rete ERN PaedCan (maggio 2023 audit con esito positivo). Da sempre la Struttura si propone di garantire ai pazienti pediatrici trattamenti ad alta specializzazione ed in accordo con i risultati più attuali della ricerca scientifica, garantendo la presa in carico globale e multidisciplinare del bambino e della sua famiglia. L’équipe è quindi composta oltre che dai medici e dagli infermieri anche dagli psicologi e da tutti i professionisti non sanitari che si occupano del supporto educativo e ricreativo dei pazienti. Da sempre è infatti presente la scuola in ospedale di ogni ordine e grado ed i volontari sono presenza insostituibile per le famiglie.
Negli ultimi anni un ruolo fondamentale è rivestito dai medici riabilitatori, che, insieme ai terapisti della neuropsicomotricità dell’età evolutiva e dai fisioterapisti, si occupano del supporto fisico-motorio di tutti i pazienti sottoposti alle cure. La riabilitazione fisica in oncologia pediatrica riveste oggi un ruolo fondamentale nel miglioramento della qualità di vita dei bambini e degli adolescenti che affrontano il trattamento contro il cancro. Sebbene le cure oncologiche, come la chemioterapia, la radioterapia e gli interventi chirurgici, siano determinanti per la guarigione, esse comportano spesso effetti collaterali che possono compromettere il benessere fisico e psicologico dei piccoli pazienti. La riabilitazione fisica diventa quindi un supporto cruciale per contrastare queste difficoltà e per favorire una ripresa ottimale. In primo luogo, il trattamento oncologico può causare debolezza muscolare, riduzione della mobilità, fatica cronica ed alterazioni nella postura e nel movimento. La riabilitazione fisica aiuta a prevenire o minimizzare questi effetti, promuovendo il recupero della forza muscolare, della coordinazione e della flessibilità. Attraverso esercizi mirati, tecniche di stretching ed attività di resistenza, i bambini possono riacquistare la funzionalità fisica e migliorare la loro autonomia nelle attività quotidiane.
Inoltre, la riabilitazione non si limita solo agli aspetti fisici, ma comprende anche il supporto psicologico. Il processo riabilitativo aiuta i piccoli pazienti a ritrovare fiducia nel proprio corpo, migliorando l’autostima e riducendo ansia e stress. In un contesto delicato come quello oncologico, la riabilitazione diventa anche un’opportunità per il bambino di sentirsi protagonista attivo nel proprio percorso di guarigione, con un impatto positivo sul suo stato emotivo e sul rapporto con la propria famiglia. La riabilitazione fisica contribuisce inoltre ad una ripresa più rapida e duratura, riducendo il rischio di complicanze a lungo termine come disabilità o invalidità permanente. Ciò è particolarmente importante in oncologia pediatrica, dove la prognosi a lungo termine è sempre più favorevole ed i bambini, se adeguatamente supportati, possono recuperare pienamente le loro capacità motorie e tornare a condurre una vita attiva e sana. Infine, la riabilitazione fisica in oncologia pediatrica deve essere personalizzata ed integrata in un approccio multidisciplinare che coinvolga medici, fisioterapisti, psicologi ed altre figure professionali. Solo un intervento coordinato permette di affrontare in modo efficace le sfide fisiche e psicologiche derivanti dalla malattia e dai suoi trattamenti e garantisce un percorso di cura completo, che tiene conto del benessere globale del bambino. In sintesi, la riabilitazione fisica è un elemento imprescindibile nella cura oncologica pediatrica, in quanto migliora la qualità di vita, favorisce il recupero delle capacità motorie, sostiene il benessere psicologico e contribuisce ad una guarigione completa, permettendo ai bambini di guardare al futuro con speranza e fiducia.
Attualmente i pazienti oncologici in carico presso l’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino che necessitano di trattamento riabilitativo multidisciplinare, durante la fase delle terapie attive, vengono seguiti principalmente dal Servizio di Riabilitazione Neuropsichiatrica e da quello di Riabilitazione Ortopedica-Fisiatrica dell’OIRM. I pazienti in carico nell’anno 2024 sono stati 145 e si tratta in particolare di pazienti con leucemia, tumori cerebrali e tumori dell’osso.
Per i bambini e gli adolescenti in trattamento è molto importante effettuare gli interventi in un luogo a loro dedicato che rispetti soprattutto la privacy e dotato di strumenti all’avanguardia. Nell’ambito del supporto riabilitativo, l’analisi e lo studio del cammino sono una priorità per il riabilitatore per comprendere al meglio i deficit presenti e le eventuali possibilità di compenso attraverso le scelte terapeutiche, le proposte di ortesi ed ausili e nella formulazione del progetto riabilitativo individuale ed il suo successivo follow up. L’analisi del movimento e del cammino richiede strumentazioni all’avanguardia e ad alta precisione come telecamere ad alte prestazioni con potenza di calcolo estrema, sistema wireless per l’analisi elettromiografica e del movimento e piattaforme di forza triassiali ad alte prestazioni. Questa strumentazione, di ultimissima generazione, è stata donata all’ospedale Infantile Regina Margherita da Pecco Bagnaia e dalla moglie Domizia Castagnini e sarà a disposizione dei bambini e degli adolescenti. Tali dispositivi, in combinazione con l’esperienza clinica e l’osservazione diretta del riabilitatore, permetteranno di rappresentare il movimento del paziente nello spazio, documentandone in modo intelligibile ed oggettivo gli aspetti motori e posturali e sviluppare un piano di trattamento ancora più efficace.
Per i bambini e gli adolescenti fuori trattamento è disponibile “UGICare”. I nuovi locali “UGICare” (corso Dante 109), dedicati alla riabilitazione psico-fisica dei ragazzi off-therapy, si sviluppano su una superficie di circa 350 mq, nei quali svolgono la propria attività specialistica: 3 fisioterapisti, 1 neuropsicologa, 1 logopedista, 1 ortottista, 1 terapista occupazionale e 2 psicologhe. Alcuni degli operatori UGI lavorano anche in OIRM con un coordinamento tra attività in ospedale e nella palestra UGI.
Nei nuovi locali sono a disposizione: locale palestra dotata di attrezzatura “Technogym” e postazione “Tyro Station” per la riabilitazione motoria; 3 studi a disposizione dei professionisti, dei quali uno dotato di apparecchiatura “Nirvana”, sistema computerizzato dedicato alla riabilitazione; sala di attesa genitori; locali di servizio.

Lavori per posa fibra ottica sulla S.P. 590 – modifiche alla viabilità

 

Si avvisa che per la realizzazione di lavori di scavo per posa fibra ottica, dal giorno 20/01/2025 al giorno 31/01/2025, dalle ore 08,00 alle ore 17,30 di tutti i giorni lavorativi e comunque non oltre il termine di esecuzione dei lavori, sulla S.P. n. 590 “della Val Cerrina” dal km. 27+500 al km. 28+100 circa in territorio del Comune di Monteu da Po, al fine di garantire la sicurezza del transito, si procederà alla regolamentazione della circolazione stradale mediante l’istituzione di obblighi e limitazioni per la delimitazione dell’area di cantiere con istituzione del limite di velocità a 30 km/h, del divieto di sorpasso e di sosta per tutti i veicoli e di un senso unico alternato regolato da impianto semaforico o da movieri.

Info e ordinanza della Città Metropolitana di Torino sul sito istituzionale del Comune di Monteu da Po all’indirizzo https://www.comune.monteudapo.to.it/bjZqs

 

Malattie Tropicali Neglette, la Mole si illumina

Il 30 gennaio 2025, in occasione della Giornata mondiale per le Malattie Tropicali Neglette (Neglected Tropical Diseases – NTDs), la Mole Antonelliana, simbolo della città di Torino, torna ad illuminarsi dei colori viola e arancione, a simboleggiare la lotta alle malattie tropicali neglette.

Oltre alla Mole, per celebrare questa giornata, molti altri monumenti in tutto il mondo saranno illuminati di viola e arancione per sostenere la campagna di cui sopra, con la quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si pone l’obiettivo di eliminare almeno una NTD in cento nazioni entro il 2030, per testimoniare l’impegno della comunità scientifica nel porre fine a queste malattie che causano gravi sofferenze, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.

L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Percorsi INTREcciati – Onlus (PINTRE) insieme all’Associazione Italiana per la Lotta alla Malattia di Chagas (AILMAC), in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Tropicale e Salute Globale (SIMET), l’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria a Negrar e il Centro di Servizio per il Volontariato Torino Vol.To ETS, è patrocinata da diversi enti, tra cui il Comune di Torino.

Il motto per il 2025, “Coinvolgiamo le comunità. Le Malattie trascurate in prima persona”, sottolinea l’importanza di mettere le persone e le comunità al centro delle azioni. Rafforzare le capacità delle comunità e lasciare competenze durature è fondamentale per garantire interventi sostenibili. Un elemento chiave è dare voce a chi vive queste realtà, coinvolgendoli nella costruzione di soluzioni che rispettino i diversi modi di vita e favoriscano un approccio inclusivo e duraturo.

L’obiettivo è richiamare l’attenzione sull’impatto delle NTDs in un contesto non endemico come quello italiano e promuovere politiche sanitarie inclusive, in linea con i Sustainable Development Goals dell’OMS per il 2030.

Che cosa sono le Malattie Tropicali Neglette

Le malattie tropicali neglette (NTDs), o “dimenticate”, sono un insieme di patologie strettamente legate alla povertà. Alcune hanno nomi complessi (es. schistosomiasi, chikungunya), e sono poco conosciute al di fuori di una ristretta cerchia scientifica. Tuttavia, essi colpiscono una vasta fetta della popolazione mondiale, causando elevata mortalità, morbilità e stigma sociale (come nel caso della lebbra), alimentando così un circolo vizioso di povertà e malattia.

Nonostante le difficoltà legate a finanziamenti e riconoscimenti, gli sforzi internazionali hanno contribuito a ridurre la diffusione di alcune NTDs, portandoli vicino all’eliminazione in diversi paesi. Tuttavia, è fondamentale continuare a monitorare i contagi, poiché i cambiamenti climatici, i viaggi e le migrazioni possono far emergere nuovi focolai in aree finora indenni. Un esempio è la Dengue, che negli ultimi anni ha causato epidemie locali, seppur limitate, anche in Italia (casi registrati nell’autunno 2024). Per chi opera nella sanità pubblica, ignorare queste malattie non è più giustificabile.

Queste malattie (come la lebbra, la dengue, la filariosi o la malattia di Chagas) sono definite neglette perché poco considerate dalle politiche sanitarie globali. La ricerca è scarsamente finanziata poiché le NTDs colpiscono comunità emarginate, prive di rilevanza economica per l’industria farmaceutica. A causa di ciò, queste patologie spesso generano esclusione sociale e limitano l’accesso all’istruzione e al lavoro, perpetuando il ciclo della povertà.

Per ulteriori approfondimenti

https://worldntdday.org/
https://www.who.int/campaigns/world-ntd-day/2025
https://www.paho.org/es/campanas/dia-mundial-enfermedades-tropicales-desatendidas-2025
https://unitingtocombatntds.org/
https://www.who.int/news/item/04-12-2023-global-partners-pledge-usd777-million-to-combat-neglected-tropical-diseases
https://www.iss.it/-/gravidanza-fisiologica

San Salvario: la rinascita del Metropol, ex sala a luci rosse

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Chiuso dal 2015 e rilevato dal nuovo gestore Jacono, stesso proprietario del Classico e del Greenwich

Rinasce come cinema l’ex Metropol, ex sala porno di via Principe Tommaso 6, nato nel 1908 e ora pronto a vestire nuovi panni. La sua chiusura risale al 2015, quando iniziò la crisi in città del cinema a luci rosse. Intanto i lavori procedono nel tratto si San Salvario all’angolo con corso Vittorio Emanuele, e la curiosità degli abitanti è in continuo aumento. La scommessa per questo cinema porta la firma di Stefano Jacono, esercente e distributore di qualità con il marchio Movies Inspired. È la terza sala cittadina che salva dall’estinzione dopo il Classico di piazza Vittorio e il Greenwich. Anche il Metropol sembrava condannato a cambiare destinazione e a diventare un parcheggio, ma questa volta il piano è stato sventato. Si presenterà come una sala con 98 poltrone circa e film rigorosamente di prima visione. San Salvario avrà una sala con film appena usciti in grado di attirare il pubblico, e il gestore si occuperà di distribuzione, dato che i titoli non gli mancano. Il giorno dell’inaugurazione sarà sicuramente un giorno di festa per il quartiere, tanto che sarà garantito l’ingresso gratuito per tutti. Si tratta di una bella notizia perché il cinema Baretti non ospita prime visioni e il quartiere è ormai privo di sale cinematografiche. L’ultima sala ad aver chiuso i battenti è stata, nell’agosto 2023, quella del cinema Maffei di via Principe Tommaso 5. Si attende la riapertura, non a breve, del cinema Ambrosio in corso Vittorio Emanuele in forma ridimensionata, visto che metà del locale è stato acquisito dal gigante del fast food americano KFC. Il cinema Metropole vede la sua nascita come teatro Chiarella il 17 ottobre 1908, e rappresentava uno dei locali più ricchi, in quanto ad arredi, a Torino, diventando ben presto un palcoscenico per concerti, balletti, opera lirica ed esibizioni circensi, prima di trasformarsi in un cinema porno. Durante la seconda guerra mondiale, nel 1942, l’edificio fi distrutto nei bombardamenti in città, insieme al vicino cinema Maffei. Fu ricostruito come Metropol e nell’anno 2000 avrebbe chiuso a causa della crisi del porno.

Mara Martellotta

Due morti e due feriti sulla A26

Tragico bilancio di due morti questa mattina sulla A26 Voltri-Sempione. In un incidente avvenuto nel territorio del comune di Vicolungo, nel Novarese, hanno perso la vita  due uomini residenti in Lombardia, in provincia di Milano. Si tratta di un settantenne e di un ottantenne. Due altri automobilisti sono rimasti feriti. Un’auto ferma in avaria è stata investita da altri veicoli.

Dissesto idrogeologico, in arrivo i fondi da Roma

“Grazie ad un finanziamento statale di 87 milioni – di molto superiore ai 25 milioni all’anno di solito erogati – possiamo programmare interventi importanti di prevenzione del dissesto idrogeologico sul territorio piemontese. Potremo mettere in sicurezza molti territori nei comuni di Alessandria, Asti, Saluggia, Ovada e in altre zone minori. In questi anni sono stati rilocalizzati 45 immobili che si trovavano in zone rischiose, ora questi finanziamenti sono leggermente diminuiti perché il programma di rilocalizzazione per ora è concluso”.
Così ha dichiarato l’assessore Marco Gabusi durante la seduta della Commissione Ambiente, presieduta da Sergio Bartoli, in merito ai suoi due settori di competenza nella discussione sul Documento di economia e finanza regionale e il Bilancio di previsione.

Sergio Bartoli, presidente V Commissione Ambiente

“Dal punto di vista ordinario, non ci sono scostamenti dalla situazione dello scorso anno perché abbiamo riscontrato efficienza nella gestione del settore della Protezione civile e difesa del suolo che quindi non richiede cambiamenti”.
Su fronte delle spese l’assessore ha precisato che “sono aumentate le spese per il personale forestale perché, dopo anni di contratti a termine, abbiamo stabilizzato tutti gli idraulici forestali; inoltre abbiamo rifinanziato la legge regionale 54 per la pulizia degli alvei dei corsi d’acqua minori e anche le dotazioni della Protezione civile sono state aumentate: è il nostro fiore all’occhiello, riconosciuto da tutti”.
Per chiarimenti sono intervenuti i consiglieri: Gianna Pentenero (Pd), Mauro Fava (FI), Vittoria Nallo (SUE).