CRONACA- Pagina 168

In discoteca afferra ragazzo per il collo e gli strappa due collane d’oro

Personale del Commissariato di Polizia  Centro ha arrestato un  trentaquatrenne gravemente indiziato di rapina impropria.

Sabato notte, durante una serata in una discoteca dei Murazzi, un uomo afferra dal collo un ragazzo strappandogli due collane d’oro.

Alla richiesta del ragazzo di restituirgliele, l’uomo passa la refurtiva a un complice che si allontana facendo perdere le proprie tracce. Nel frattempo, il trentaquatrenne si dà alla fuga ma viene inseguito dalla vittima e da un suo amico.

L’uomo aggredisce i ragazzi nel tentativo di scappare ingaggiando una colluttazione durante la quale feriva al volto l’amico della vittima, facendolo cadere rovinosamente a terra fino all’intervento di un poliziotto in forza presso la Questura di Rovigo, libero dal servizio, che, notata la scena all’interno del locale, li aveva raggiunti per aiutarli.

Nonostante la forte resistenza opposta, il trentaquattrenne veniva definitivamente fermato e tratto in arresto per rapina impropria.

Forza auto in pieno giorno ma un cittadino chiama la polizia

Nelle scorse ore i poliziotti del Commissariato di P.S. “San Paolo” hanno arrestato un 49enne italiano per furto aggravato su autovettura in sosta.

Durante il servizio di controllo del territorio, giunti nei pressi di C.so Ferrucci, l’attenzione dei poliziotti viene attirata da un cittadino che si sbraccia vedendo la pattuglia di polizia e indica un soggetto poco distante da lui, poco prima visto nell’atto di infrangere il vetro di un quadriciclo parcheggiato per strada.

Il passante si era anche avvicinato al mezzo, vedendo il ladro rannicchiato all’interno dell’abitacolo armeggiare con un cacciavite sul computer di bordo della stessa, chiedendogli cosa stesse facendo. Dopo un tentativo, malriuscito, di spacciarsi per il proprietario dell’suto, il 49enne era successivamente sceso, allontanandosi.

Gli agenti riuscivano a rintracciare l’uomo nelle immediate vicinanze, rinvenendo per terra a poca distanza anche il cacciavite utilizzato.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza emersi a suo carico, il 49enne  è stato arrestato per furto aggravato su autovettura in sosta.

 

L’Ascesa dei Sistemi Low-code e l’Emergere dei Citizen Developer

Il Futuro della digitalizzazione

L’Università di Torino forma una nuova generazione di professionisti, i Citizen Developer pronti a plasmare il futuro del software con creatività e innovazione.

Torino, Italia — 12 Aprile 2024 — Secondo uno studio recente condotto da Gartner, entro il 2024, il 65% delle applicazioni sarà sviluppato utilizzando sistemi Low-code. Questo trend non solo rivoluzionerà il modo in cui vengono create le soluzioni software, ma avrà anche un impatto significativo sull’economia globale, con un volume di affari stimato di circa 187 miliardi di dollari entro il 2030.

L’avvento delle piattaforme di sviluppo applicativo Low-code e No-code ha aperto le porte a una nuova era nella programmazione, consentendo a individui senza competenze informatiche specifiche in programmazione di partecipare attivamente allo sviluppo di soluzioni software innovative. Questa tendenza ha dato vita ai Citizen Developer, professionisti in grado di creare applicazioni senza necessariamente possedere una formazione tradizionale in informatica.

In risposta a questa crescente richiesta di figure professionali qualificate nel campo dello sviluppo Low-code, il dipartimento di Management dell’Università di Torino lancia uno short master in collaborazione con Jamio openwork, KPMG e l’Associazione Tecnologie per l’Accounting e l’Accountability. Questo programma è progettato per giovani laureandi triennali, magistrali e diplomati ITS che desiderano acquisire le competenze necessarie per diventare Citizen Developer certificati.

Il corso, aperto a diplomati, disoccupati, professionisti in riqualificazione professionale con interesse per la tecnologia seppur con formazione di base variegate, fornirà una formazione completa su come utilizzare le piattaforme Low-code per sviluppare applicazioni aziendali, nonché una panoramica delle migliori pratiche di sviluppo software. I partecipanti avranno l’opportunità di lavorare su progetti pratici in collaborazione con aziende leader nel settore, fornendo loro un’esperienza pratica preziosa nel campo dello sviluppo software.

“Con il rapido aumento dell’adozione dei sistemi Low-code, c’è una crescente domanda di professionisti in grado di sfruttare appieno il potenziale di queste piattaforme per creare soluzioni software efficaci”, ha dichiarano i coordinatori del corso, Paolo Biancone e Silvana Secinaro, professori ordinari di economia azienda e tecnologie per l’accounting dell’Università di Torino. “Lo short master si propone di colmare questo divario fornendo agli studenti le competenze pratiche e la certificazione necessaria per eccellere in questa nuova era della programmazione”.

Per saperne di più il 19 aprile alle 18 è in programma un webinargratuito di presentazione del minimaster. Per partecipare: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-nuove-professioni-per-il-digitale-il-citizen-developer-881780718867?aff=oddtdtcreator

Il periodo di iscrizione per il corso è aperto e i posti sono limitati. Per ulteriori informazioni e per presentare la candidatura: https://www.jamio.com/wp-content/uploads/2024/02/CUAP-NO-CODE.pdf

Città Metropolitana ospita ragazze e ragazzi di Intercultura

“La Città metropolitana di Torino è fiera di ospitare i ragazzi e le ragazze degli scambi interculturali a Torino e del territorio.
Ancora di più siamo orgogliosi dell’impegno civico dei volontari e delle famiglie che si prendono cura di loro.”
Lo ha detto la consigliera delegata alle politiche giovanili Valentina Cera incontrando Intercultura.

AFS Intercultura Torino Sud AFS Intercultural – Programs AFS Intercultura Torino Nord – Facebook Città Metropolitana

Inaugurata la nuova piscina di Moncalieri

Ieri sabato 13 aprile, è stata inaugurata la nuova piscina di Moncalieri in via Matilde Serao 2
gestita dal Centro Universitario Sportivo torinese e da Rari Nantes Torino. Presenti il Sindaco del
Comune di Moncalieri, il Presidente del CUS Torino Riccardo D’Elicio e il Presidente della Rari
Nantes Torino Enzo Bellardi.


La struttura funzionale dell’impianto natatorio di via Matilde Serao 2 – Moncalieri risulta così
costituita:
– vasca nuoto 25×12,50m con profondità variabile 1,25-1,80 m per lo svolgimento delle attività di
scuola nuoto, nuoto libero, avviamento alle attività agonistiche di pallanuoto, nuoto artistico, nuoto
per salvamento e dell’acqua fitness
– vasca ricreativa delle dimensioni di 4×10 m con profondità costante 1 m per lo svolgimento delle
attività di acquaticità baby-bambini e per acqua fitness
L’impianto natatorio è costituito da un volume principale comprendente le due vasche oltre alla
zona logistica con gli uffici posti sempre al piano terra. Un nuovo corpo di fabbrica in adiacenza
funzionale a seguito di nuova realizzazione è anteposto al volume originario che ospita la grande
hall al piano terra e gli spazi di servizio e di supporto al più ampio piano interrato dove si trovano gli spogliatoi ed i servizi utenti. Due collegamenti con scala e ascensore (uno a piedi puliti ed uno a piedi sporchi) collegano verticalmente i due piani.

Rari Nantes Torino Moncalieri Comunità

Come non si deve parcheggiare

Caro direttore,

automobile che sosta in un incrocio invadendo non una ma due strisce pedonali.

Carroattrezzi in divieto di sosta e sul marciapiede, questi fanno come gli pare: corrono come matti, parcheggiano agli incroci, in doppia fila in zona di divieto, tanto nessuno li multa cime succede a noi comuni automobilisti. Poi ciliegina sulla torna i monopattini non contenti di parcheggiare ovunque., abbandonano il trabiccolo anche nei parcheggi riservati agli invalidi, ben sapendo che la passeranno liscia anche in questo caso.

Ma ogni tanto nei quartieri qualche vigile che controlli, queste violazioni no ?

( foto in Borgo Filadelfia)
Luigi Gagliano

Minaccia di morte i colleghi all’università: scoperto dalla polizia postale

La Polizia Postale di Torino ha denunciato per minacce aggravate un ventenne di origini orientali, frequentatore a Torino di corsi universitari avanzati, gravemente indiziato di aver utilizzato account di posta elettronica cifrati e altamente protettivi dell’anonimato del mittente, per inoltrare missive minatorie nei confronti di alcuni colleghi di corso.

Le intimidazioni, denunciate presso la Procura della Repubblica di Torino sia dalle vittime, sia da alcuni componenti dello staff dei corsi, erano state inoltrate a diverse caselle di posta elettronica di studenti, ovvero di alcuni responsabili della gestione dei corsi di studio, attaccando le vittime su tematiche professionali, arrivando a vere e proprie minacce di morte, paventando anche con l’eventuale assoldo di sicari.

Le indagini della Polizia Postale poste in essere per la ricerca dell’autore, focalizzate principalmente sulla platea dei frequentatori del corso, hanno fatto leva sia sulle informazioni ottenute dagli stessi studenti e dallo staff, sia sulla valorizzazione delle tracce informatiche disseminate nei metadati delle mail, il cui inoltro è proseguito finanche durante le attività investigative, fornendo preziosi elementi probatori agli agenti cibernetici.

Gli accertamenti sono proseguiti anche attraverso il supporto del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, che ha avviato le necessarie attività di cooperazione internazionali, utili ad acquisire dal Provider straniero importanti elementi di prova circa i dati informatici relativi alle connessioni effettuate dall’autore delle mail di minacce.  

Raccolti tali elementi di prova univoci, la Procura di Torino ha delegato alla Polizia Postale l’esecuzione della perquisizione personale, locale e informatica a carico dell’indagato, la quale, nonostante la totale assenza di collaborazione del soggetto con gli organi inquirenti, ha consentito l’individuazione di elementi probatori a sostegno dell’impianto procedimentale, che è stato posto a disposizione dell’A.G. per le determinazioni di carattere processuale.

Solo alcuni giorni dopo l’esecuzione delle attività, sono pervenute ad alcuni degli account precedentemente attaccati dall’autore alcuni messaggi, anch’essi anonimi, ma questa volta di scuse per quanto accaduto nell’ultimo periodo.

Rapinato sul bus sotto la minaccia di un coltello

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Personale del Commissariato di P.S. Mirafiori ha denunciato in stato di libertà un quarantunenne peruviano gravemente indiziato di rapina aggravata in concorso su mezzo pubblico.

Nel mese di marzo, un cittadino straniero di 23 anni denuncia alla polizia di essere stato derubato del proprio cellullare da due individui, sotto minaccia di un coltello, su un autobus della linea 12 diretto a Santa Rita.

Gli agenti estrapolano le immagini di videosorveglianza della vettura, dalla visione dei filmati si nota il presunto autore del gesto avvicinarsi al ragazzo, minacciarlo e rubargli il telefono che passa poi nelle mani di un complice che lo nasconde nella tasca dei pantaloni.

A seguito di accertamenti, si risale all’identità del soggetto e al suo domicilio che viene perquisito su delega del PM. Qui vengono rinvenuti gli indumenti compatibili con quelli indossati durante la rapina. Per l’uomo scatta la denuncia in stato di libertà per rapina aggravata.

Sono in corso indagini per risalire al complice della persona denunciata.

Cottolengo: «La terapia antibiotica dall’accesso in Dea al ricovero ospedaliero»

 

E’ il tema del convegno tenutosi nella Sala Fratel Bordino della Piccola Casa di Torino, organizzato dall’Ospedale Cottolengo e da Federsanità – Confederazione Federsanità Anci regionali, in collaborazione con la Regione Piemonte.

Padre Carmine Arice, Padre generale della Piccola Casa, ha tenuto una Lectio magistralis su «L’etica della somministrazione dei farmaci».
«Parlare di questo tema», ha sottolineato Padre Arice, «significa affrontare una sfida senza precedenti dal punto di vista antropologico, una sfida che va a toccare il primato dell’uomo. Sì, perché il dramma della società contemporanea è rappresentato proprio dalla negazione dell’assoluto primato dell’uomo».

Padre Arice ha dunque invitato «a porre al centro lo sguardo sulla persona, senza mai dimenticare che chi tocca il corpo umano per le cure tocca la persona nella sua integralità e dignità»

(Facebook Cottolengo)

Drink or drive, i risultati del progetto per la sicurezza alla guida

 

Sensibilizzare e responsabilizzare sui rischi derivanti dall’utilizzo di alcol e droghe alla guida, attraverso il coinvolgimento attivo di adolescenti e giovani adulti.

Questo l’obiettivo di “Safe Direction”, progetto della Città di Torino finanziato dal Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del progetto nazionale “Interventi per la sicurezza stradale”, conclusosi questa mattina con un convegno dal titolo “Drink or Drive” alla Fabbrica delle “e”, che è stato l’occasione per fare il punto sui risultati del lavoro.

Avviato nella primavera del 2023, il progetto si è sviluppato lungo diverse linee di azione, grazie alla sinergia dei diversi attori coinvolti.

La prima è rappresentata dall’attività di informazione e sensibilizzazione che, a partire dalla campagna “Drink or Drive – #SafeDirection”, ha visto il coinvolgimento diretto degli studenti di tre istituti professionali, chiamati a partecipare sia nella formazione che in altre attività, come le uscite nei luoghi associati al divertimento e al tempo libero. Un lavoro corale, sotto il coordinamento di Terra Mia onlus, svolto dagli enti del partenariato composto da Cooperativa Sociale Alice, Associazione Aliseo onlus, CNCA – Coordinamento Piemontese e Ligure Comunità di Accoglienza, Gruppo Arco SCS, Università della Strada Gruppo Abele – Impresa sociale srl e cooperativa sociale P.G. Frassati s.c.s onlus.

La seconda ha riguardato interventi di prossimità nei contesti di vita e divertimento. 60 le uscite nei locali della movida per attività di sensibilizzazione, cui si aggiungono altri 60 interventi in contesti legati al tempo libero, per un totale di 12mila persone raggiunte e coinvolte. Sul campo i partecipanti hanno distribuito materiale informativo, effettuato la misurazione del tasso alcolemico, offerto ai ragazzi la possibilità di consulti individuali e di gruppo, distribuito questionari a tema e alcoltest monouso. Azioni queste rese possibili grazie anche al potenziamento del servizio PIN dell’Azienda Sanitaria Locale Città di Torino – Dipartimento per le Dipendenze.

Un’altra linea di azione è infine scaturita dalla collaborazione con la Polizia Locale, con l’obiettivo di vigilare e contrastare il pericoloso comportamento del mettersi alla guida in stato di ebbrezza o di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti e psicotrope. Fondamentale qui è stato il contributo dell’Università degli studi di Torino – Dipartimento di Chimica e del Centro Regionale Antidoping “A. Bertinaria”, coinvolti nelle attività di formazione e qualificazione del personale operativo e nella mappatura e analisi dei luoghi e delle zone strategiche di intervento. Operazioni che hanno preceduto l’attuazione dei controlli stradali e hanno visto la novità della sperimentazione di nuove tecniche di accertamento basate sull’analisi del sudore corporeo.

Secondo i numeri forniti dal Corpo di Polizia Municipale sono stati 33 i servizi di controllo effettuati, per un totale di 1056 veicoli fermati e altrettanti conducenti controllati, di cui 88 sono poi risultati positivi all’alcool test e 7 positivi alle sostanze stupefacenti. Numeri certamente non irrilevanti, che confermano l’importanza di progetti come “Safe Direction”, per giovani più consapevoli e responsabili sui gravi rischi e le conseguenze che mettersi alla guida in stato di alterazione comporta.

TORINO CLICK