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Volpiano, festeggiati in Comune i 30 anni di attività di Ilaria Doato


È la titolare della «Bottega del cane e del gatto», aperta nel 1994

Lunedì 9 dicembre il sindaco di VolpianoGiovanni Panichelli, e gli assessori Andrea Cisotto (Commercio) e Barbara Sapino (Cultura), hanno incontrato in Municipio Ilaria Doato, titolare della «Bottega del cane e del gatto», consegnandole un riconoscimento per i 30 anni di attività commerciale a Volpiano; il negozio, infatti, è stata aperto nel 1994, prima in piazza Vittorio Emanuele II e successivamente trasferito in via Carlo Alberto, per la vendita di accessori e alimenti per animali, e per la toelettatura di cani e gatti, servizio nel quale Ilaria Doato si è specializzata, preparando anche alcuni esemplari per mostre e esposizioni.

Commentano il sindaco Giovanni Panichelli e l’assessore Andrea Cisotto: «In un momento non facile per il commercio di vicinato, questo traguardo è un segno di determinazione e passione, e dimostra come la capacità di differenziarsi rispetto alla grande distribuzione e una gestione attenta possano dare ottimi risultati anche nel lungo periodo».

Capsula lacrimogena sequestrata a casa di un antagonista

Nella mattinata odierna la Polizia di Stato della Questura di Torino ha eseguito una perquisizione domiciliare delegata dalla locale Procura della Repubblica nei confronti di un giovane militante antagonista di anni 19, indagato per porto abusivo e lancio di artificio contenente gas urticante in occasione di pubbliche manifestazioni e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.

Lo stesso, durante il corteo studentesco pro-palestina,  svoltosi a Torino lo scorso 15 novembre nell’ambito delle iniziative “NO MELONI DAY, aveva lanciato all’indirizzo degli agenti del Reparto Mobile dislocati a protezione della Prefettura, una capsula contenente gas lacrimogeno, provocando il ferimento di n.20 operatori di polizia.

Nel corso della perquisizione è stata sequestrata un’altra capsula lacrimogena di formato più grande rispetto a quella utilizzata durante la manifestazione, nonchè l’involucro di un ulteriore lacrimogeno

Piano Rifiuti speciali, consultazioni di Confapi e Ordine dei medici

In tema di Piano rifiuti speciali e Piano di monitoraggio ambientale, oggi si sono svolte tre sedute della Commissione Ambiente, presidente Sergio Bartoli, alla presenza dell’assessore Matteo Marnati, per le consultazioni dei soggetti interessati alla delibera di Giunta.

L’ingegner Gabriele Muzio, responsabile area tecnica della Confederazione italiana della piccola e media industria – Confapi, ha focalizzato la sua relazione sui diversi tipi di rifiuti speciali prodotti dalle imprese: soprattutto fanghi di depurazione, scarti del comparto alimentare, rifiuti da demolizioni edili (particolarmente aumentati dopo il bonus 110 per cento), rifiuti sanitari (da Rsa e laboratori di analisi privati), rifiuti Raee, batterie e impianti fotovoltaici da dismettere. Muzio ha espresso l’esigenza di aggiornare i dati sui nuovi regolamenti per le batterie e gli imballaggi ed uniformare le autorizzazioni che vengono rilasciate dalle Province.

 

Il presidente Bartoli e l’assessore Marnati

La dottoressa Marina Pastena, coordinatrice della Commissione Medico e Ambiente dell’Ordine dei Medici di Torino, ha segnalato gli ambiti in cui i medici ritengono di dover aumentare l’impegno: la riduzione dei rifiuti in generale ed in particolare dei rifiuti speciali e pericolosi, l’incremento del riciclaggio per un minor consumo di materia prima, l’aumento della consapevolezza degli sprechi alimentari, il miglioramento dei controlli sull’inquinamento da Pfas e microplastiche, il controllo dei rischi inerenti ai fanghi di depurazione.
In rappresentanza del Collegio geometri di Torino era presente Anna Rita Cucinelli.
Altre osservazioni scritte sulla delibera sono arrivate alla Commissione da Legambiente Ovadese, dall’Autorità rifiuti Piemonte e da Coldiretti Piemonte.

Ufficio Stampa Crp

Passante aggredito e rapinato: fermati tre giovani

 

La Polizia di Stato ha fermato tre egiziani, tutti diciannovenni, per una rapina avvenuta a danno di un uomo nelle strade del quartiere Borgo Vittoria.

È metà mattina quando un uomo, dopo aver accudito gli anziani genitori, esce di casa per recarsi al mercato di Borgo Vittoria. In pochi istanti viene superato da due giovani mentre un terzo gli resta alle spalle. Uno dei due che lo ha superato si posiziona alla fine della via dove funge da palo, mentre l’altro aggredisce l’uomo scaraventandolo per terra e colpendolo ripetutamente per impossessarsi del borsello. La vittima non si dà per vinta riuscendo a trattenere il borsello, ma nel corso dell’aggressione i malfattori riescono a strapparle la collanina d’oro prima di darsi alla fuga in direzione del mercato.

Le accurate e tempestive indagini svolte dalla Squadra Mobile hanno permesso di individuare, in poche ore, i tre rapinatori che sono stati sottoposti a fermo. Gli elementi probatori raccolti dalla Squadra Mobile hanno permesso alla Procura della Repubblica di Torino di richiedere la convalida del fermo e ottenere l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre giovani.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati sino alla sentenza definitiva.

Carabinieri, Nicco: “Sempre dalla loro parte”

“Quello odierno è un piccolo gesto simbolico per dimostrare, però, grande e profonda gratitudine a tutta l’Arma dei Carabinieri”, così ha esordito il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Davide Nicco accogliendo a Palazzo Lascaris alcuni militari che nei mesi scorsi si sono distinti per azioni meritorie a tutela delle comunità: ad accompagnarli il Comandante Provinciale Generale di Brigata Roberto De Cinti ed il Comandante del Nucleo Radiomobile di Torino, Tenente Colonnello Francesco Donvito.

“Ogni giorno – ha continuato Nicco – i Carabinieri sono impegnati sul territorio con il loro operato costante e discreto: insieme alle altre nostre forze dell’ordine, sono il volto della sicurezza, della vicinanza e della giustizia in ogni città”.

Due le operazioni che sono state prese ad esempio e ricordate per descrivere quanto grande e preziosa sia la loro presenza: la prima ha visto il Maresciallo Capo Marco Serio, i Vice Brigadieri Davide Mongelli e Leonardo Funari, i Carabinieri Scelti Giuseppe Caltabiano e Piero Bertolusso salvare una vita, evitando un tragico tentativo di suicidio; nell’altro caso il Vice Brigadiere Alfonso Elba e l’Appuntato Scelto Qualifica Speciale Salvatore Iula hanno sventato un furto in casa ai danni di una coppia di anziani.

“Ringrazio – ha voluto commentare il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Torino, De Cinti – il Consiglio regionale, per questo momento di sincera vicinanza. Attestato di stima, che mi lascia ancora una volta esternare la riconoscenza sentita nei confronti dei nostri Carabinieri per l’impegno profuso sulla strada, nell’emergenza: sovente soli a far fronte a qualsivoglia necessità e a corrispondere alle legittime istanze dei cittadini. Sono davvero encomiabili”.

“Queste azioni coraggiose e piene di straordinaria umanità raccontano l’impegno quotidiano che questi uomini e donne profondono a tutela della sicurezza, della legalità e del bene comune. Come istituzione non possiamo che essere sempre dalla loro parte”, ha concluso il Presidente Davide Nicco.

Ripristinato il Fondo per il settore auto: quasi 1 miliardo per il 2024

 
Torino prima per cassa integrazione e prima per calo delle esportazioni. La Città capirà che deve fare di più per difendere il motore di sviluppo che l’ha rilanciata nel secondo dopoguerra? Questi dati mi ronzavano in testa mentre seguivo la Assemblea di ANFIA la associazione del settore, svoltasi  a Roma presente molte aziende del settore automotive , il Ministro Urso , alcuni sindacalisti e il sottoscritto invitato proprio il mio ruolo nella nascita del fondo Giorgetti per l’automotive e per il ruolo che svolsi nel 2008-2011 al Governo finanziando la prima rottamazione dei camion.
L’Assemblea ha fatto il punto sulla situazione della filiera industriale più importante d’Europa. Un settore che ha grandi ricadute economiche tanto che è stato detto stamane ogni posto di lavoro nelle fabbriche dell’auto ne fa perdere altri 3 nella componentistica e nei servizi. Un settore nel quale in 25 anni è cambiato il mondo , nel 2000 il 34% della produzione avveniva in Europa , nel 2024 la quota europea e’ sceso al 18% mentre la Cina è salita al 32% del mercato mondiale.  Nel 2000 in Cina si producevano 2.000.000 di auto , nel 2023 la produzione è salita a 30 milioni. L’imperativo è non essere asfaltati come ha detto il Presidente di Anfia Vavassori. Sono a rischio se non verrà cambiata la decisione europea che ha puntato tutto solo sull’auto elettrica, 180.000 posti di lavoro con enormi conseguenze sociali.
E’ un settore in cui c’è ancora molta innovazione in particolare con l’uso della Intelligenza Artificiale . Un settore ancora molto importante per la nostra economia.  Decisiva sarà la decisione europea .
Importante  l’intervento del Ministro Urso cui l’Anfia ha riconosciuto di essersi mosso molto bene . Il Ministro ha stretto alleanze in Europa con altri 6 per ottenere la modifica della grave decisione europea , votata purtroppo dal PD. Perché la prospettiva non è quella di avere una industria a emissioni zero ma di avere zero industria. La politica industriale si fa a livello europeo , ha proseguito Urso , perché l’Europa ha le risorse e qui il riferimento è a quanto prevede per l’industria dell’auto il documento di Draghi.
Scettico sui dazi il Ministro  Urso ha chiesto all’Europa di stanziare i fondi per difendere un settore fondamentale per la economia dei Paesi più importanti dalla Germania alla Francia, dalla Italia alla Spagna. Senza dimenticare Polonia e Romania.
Il Governo vuole agire su tre fronti :
1)- modifica della decisione europea;
2)-forte stanziamento per gli ammortizzatori sociali;
3)-ripristino dei fondi per il settore tra i 750 milioni e il miliardo per il 2025.
Al tavolo della prossima settimana saranno presenti anche il Minusteo dell’Ambjente, del Lavoro e della Edonomia a dimostrazione che per il governo Meloni il settore è una priorità.
Mino Giachino 

Impronte digitali e dintorni: uno studio contro i falsi

L’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e il Politecnico di Torino impegnati in una ricerca innovativa che apre nuovi scenari per lo sviluppo di tecniche di anticontraffazione sempre più sicure

Le impronte digitali, grazie alla loro unicità (non si conoscono attualmente due individui aventi le stesse impronte digitali), sono utilizzate per l’identificazione personale e per autenticare transazioni commerciali sin dall’antico regno di Hammurabi, nell’antica Babilonia (1955-1913 a.C.).

Nel corso dei secoli, le impronte digitali sono state utilizzate sia per l’identificazione di un individuo (determinare l’identità di una persona), sia per comprovare la sua autenticazione (verificare se la persona è effettivamente chi afferma di essere). Al giorno d’oggi, la loro utilità è parte integrante della vita quotidiana: vengono infatti comunemente utilizzate per accedere agli smartphone o al PC con un semplice tocco.

In un contesto globale nel quale la contraffazione ha enormi implicazioni economiche e può compromettere la sicurezza, lo sviluppo di impronte digitali artificiali, non clonabili, rappresenta un passo avanti cruciale. Queste impronte, applicabili a una vasta gamma di prodotti e oggetti, possono rivoluzionare le tecniche di anticontraffazione, rendendole sempre più sicure ed efficaci.

La ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Communications da un gruppo di ricercatori e ricercatrici dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e del Politecnico di Torino, segna un passo in avanti in questa direzione.

Lo studio, intitolato “Artificial fingerprints engraved through block-copolymers as nanoscale physical unclonable functions for authentication and identification”, [1] mostra come sia possibile incidere impronte digitali alla nanoscala, grazie alle nanotecnologie. Le caratteristiche morfologiche di queste impronte digitali, codificabili anche in matrici binarie simili ai QR-Code, sono non clonabili e possono essere utilizzate come identificativi univoci su una vasta gamma di materiali, oggetti e/o prodotti [2].

Imitando il processo di formazione delle nostre impronte digitali, i ricercatori e le ricercatrici hanno mostrato come sia possibile ottenere impronte digitali artificiali alla nanoscala grazie all’auto assemblaggio di materiali polimerici, dove l’unicità è garantita dalla aleatorietà intrinseca del processo stesso.

«Abbiamo dimostrato come le impronte digitali artificiali, oltre ad essere altamente stabili nel tempo, siano anche molto resistenti ad alte e bassissime temperature – commentano Chiara Magosso e Irdi Murataj, rispettivamente dottoranda del Politecnico di Torino e ricercatore dell’INRiM – aprendo dunque la possibilità di utilizzo di tale tecnologia per numerose applicazioni».

«Tali impronte digitali artificiali in miniatura abbinate allo sviluppo di algoritmi di riconoscimento immagini – aggiungono Gianluca Milano e Federico Ferrarese Lupi, ricercatori dell’INRiM – aprono nuovi scenari per lo sviluppo di tecniche di anticontraffazione sempre più sicure che sfruttano l’intrinseca stocasticità dei processi di autoassemblaggio di materiali alla nanoscala».

L’Assessore alla Sicurezza Bussalino incontra i Prefetti del Piemonte

“Dialogo proficuo per definire interventi mirati per la sicurezza dei territori”

 

L’assessore regionale alla Sicurezza, Polizia Locale e Immigrazione del Piemonte, Enrico Bussalino, ha recentemente incontrato i Prefetti delle diverse province piemontesi. Gli incontri hanno rappresentato un’importante occasione per approfondire le esigenze specifiche dei territori e avviare una riflessione congiunta su come la Regione possa collaborare con le Prefetture e sostenere le attività di sicurezza sul territorio.

“Il confronto con i Prefetti è stato fondamentale e proficuo – dichiara l’assessore Bussalino -. Ogni territorio ha le sue specifiche esigenze e problematiche; per questo motivo, ritengo indispensabile recarmi fisicamente sui posti per rendermi conto direttamente delle necessità. Solo attraverso un dialogo costante e una presenza attiva è possibile definire interventi mirati ed efficaci”.

Nel corso degli incontri, Bussalino ha illustrato le azioni che intende intraprendere a favore della Polizia Locale, considerata strategica per la sicurezza dei territori. “La presenza degli agenti, non solo nelle grandi città ma soprattutto nei piccoli centri, rappresenta una vera sentinella per il controllo del territorio – prosegue Bussalino -, costituendo una risorsa fondamentale per garantire ordine e legalità. La Polizia Locale, nel suo operato quotidiano, lavora a stretto contatto con le forze dell’ordine statali, come Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Questa sinergia è indispensabile per affrontare in modo integrato problematiche complesse come la sicurezza urbana, il controllo del territorio e la prevenzione della criminalità. Nei prossimi mesi metteremo a disposizione bandi a favore degli Enti locali per sostenere l’acquisto di uniformi e attrezzature. La sicurezza è una responsabilità condivisa, e la Regione è pronta a fare la sua parte in stretta collaborazione con tutte le realtà locali” ha concluso Bussalino.

CS

Nella foto  l’assessore Enrico Bussalino e il Prefetto di Torino Donato Cafagna

Venerdì 13 dicembre sciopero: AMIAT, possibili ripercussioni sui servizi 

Nell’intera giornata di venerdì 13 dicembre, in occasione dello sciopero generale indetto dalla Segreteria Generale di un’organizzazione sindacale dei lavoratori del settore privato, tutti i servizi aziendali, con particolare riferimento a quelli del comparto igiene ambientale Amiat legati alla raccolta rifiuti e ai centri di raccolta, potrebbero subire sospensioni o riduzioni. Nelle ore di sciopero saranno comunque garantire servizi essenziali e le prestazioni indispensabili a tutela della sicurezza, nel rispetto degli accordi applicativi della legge146/90, così come modificata dalla legge 83/2000, e successive deliberazioni della Commissione di Garanzia che regolamentano il diritto allo sciopero.

Le attività riprenderanno regolarmente al termine della giornata di sciopero, con l’adozione di tutte le misure organizzative necessarie a ripristinare la regolarità dei servizi.

 

Mara Martellotta