CRONACA- Pagina 165

Linee deviate per allagamento in corso Galileo Ferraris

Linee 5 – 42 – 64 deviate in entrambe  le direzioni dopo la rottura di una condotta dell’acquedotto nelle scorse ore.

Da corso Galileo Ferraris per corso Luigi Einaudi, corso Re Umberto, corso Rosselli percorso attuale.Causa perdita d’acqua in corso Galileo Ferraris.

Comitato Torino Respira: “La qualità dell’aria a Torino nel 2024 non è migliorata”

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I valori raccomandati dall’OMS per il biossido di azoto vengono superati per il 90% del tempo in Piazza Rebaudengo

Ecco l”analisi del Comitato Torino Respira. 

 

Anno nuovo e tempo di bilanci. Il Comitato Torino Respira ha analizzato i dati rilevati dalle stazioni ARPA nel territorio della Città di Torino.

Seppur alcuni dati relativi al PM10 e al PM2,5 siano incompleti in quanto mancano ancora i risultati delle analisi condotte negli ultimi giorni di dicembre, e alcuni dati non siano ancora stati validati, il quadro che si delinea però è abbastanza completo e ci rivela come la situazione non stia complessivamente migliorando in modo significativo e il trend di miglioramento della qualità dell’aria si è di fatto interrotto.

Torino continua quindi a far fronte a importanti sfide legate al miglioramento della qualità dell’aria. Come evidenziato dai dati della Regione Piemonte, il traffico veicolare è la principale fonte di inquinamento atmosferico, contribuendo per oltre il 70% alle emissioni di particolato primario e biossido di azoto.

In questo contesto, è essenziale andare oltre il confronto con i limiti di legge attuali e comprendere la relazione tra i dati rilevati e i criteri di qualità dell’aria stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e quelli definiti dalla nuova direttiva europea che entreranno in vigore a partire dal 2030 (approvata a ottobre 2024).

Il confronto con i nuovi limiti imposti dalla direttiva europea approvata ci rivela come l’aria di Torino sia destinata a rimanere fuorilegge ancora per molti anni.

Il confronto invece con i valori raccomandati dall’OMS rivela come cittadini e cittadine torinesi siano esposti a concentrazioni di biossido di azoto pericolosi per la salute per oltre il 90% dell’anno (stazione piazza Rebaudengo), ben oltre al periodo invernale che è l’unico nel quale vengono prese misure, peraltro inefficaci, per limitare le emissioni da traffico.

“La qualità dell’aria a Torino è una questione cruciale per la tutela della salute e i dati attuali evidenziano la necessità di interventi urgenti e mirati per ridurre i livelli dei principali inquinanti atmosferici – commenta Roberto Mezzalama, presidente del Comitato Torino Respira -. Il Piano Regionale della Qualità dell’aria approvato recentemente dalla Regione è insufficiente per raggiungere i limiti della nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria entro il 2030 e deve essere immediatamente essere rivisto. Il Comune di Torino deve attivarsi concretamente per ridurre il traffico e offrire un servizio di trasporto pubblico efficiente, chiedendo al governo nazionale di mettere a disposizione più fondi per questo obiettivo e per finanziare completamente la Linea 2 della metropolitana. Le risorse per farlo sono disponibili, ma vengono destinate a finanziare opere inutili e dannose come la TAV Torino-Lione e il ponte sullo Stretto di Messina”.

 

Nei paragrafi che seguono vengono riassunti i dati principali relativi agli inquinanti più importanti.

Particolato PM10

I livelli di PM10 mostrano frequenti superamenti del limite di legge giornaliero di 50 µg/m³. La stazione di Lingotto ha registrato 55 superamenti, mentre Piazza Rebaudengo e Rubino ne hanno registrati rispettivamente 55 e 41. La stazione di Grassi, nonostante i dati parziali, si prevede raggiunga 54 giornate di superamento. In media, le stazioni di Torino hanno registrato 54 giorni di superamento del limite di legge, ben oltre il massimo consentito di 35 giornate.

Inoltre, il nuovo limite giornaliero della direttiva europea di 45 µg/m³, da non superare per più di 18 giorni, è stato superato ampiamente in tutte le stazioni, con un numero massimo di 66 giornate a Lingotto.

 

Particolato PM2,5

La nuova direttiva europea ha ridotto il limite del valore medio annuo per il PM2,5 da 25 a 10 µg/m³, e ha introdotto un limite medio giornaliero di 25 µg/m³. I dati delle stazioni di Torino indicano che i valori medi annui sono circa il doppio del nuovo limite e i giorni di superamento del nuovo limite giornaliero sono 89 giorni a Lingotto, 87 giorni a Rebaudengo e 75 giorni a Rubino, rispetto al limite di legge di 18 giorni.

Confrontando questi dati con il valore medio giornaliero raccomandato dall’OMS di 15 µg/m³, si osserva che il numero di giorni di superamento diventa 146 per Lingotto, 158 per Rebaudengo e 124 per Rubino. Questi dati sottolineano l’importanza di adottare misure adeguate per ridurre i livelli di PM2,5, che è la frazione più pericolosa per la salute del particolato atmosferico.

 

Biossido di Azoto (NO2)

I valori medi annui di biossido di azoto registrati nel 2023 sono stati pari a 35,4 µg/m³ a Consolata, 29 µg/m³ a Lingotto, 41,7 µg/m³ a Rebaudengo e 26,2 µg/m³ a Rubino. La nuova direttiva europea ha abbassato il limite medio annuo a 20 µg/m³ e ha introdotto un limite giornaliero di 50 µg/m³ che non deve essere superato più di 18 volte. Le stazioni di Torino mostrano valori medi annui doppi rispetto al nuovo limite e un numero di superamenti del limite giornaliero di 62 giorni a Consolata, 20 a Lingotto, 96 a Rebaudengo e 13 a Rubino.

I valori raccomandati dall’OMS per il biossido di azoto sono pari a 10 µg/m³ per la media annuale. Le stazioni di Torino superano tutte il valore raccomandato medio annuo di 3-4 volte e presentano un numero di superamenti del valore giornaliero pari a 267 giorni a Consolata, 212 a Lingotto, 338 a Rebaudengo e 171 a Rubino.

 

Ozono (O3)

L’ozono è un inquinante secondario che si forma soprattutto durante l’estate, attraverso reazioni fotochimiche i cui precursori sono composti organici volatili e biossido di azoto. A Torino, l’ozono viene misurato solo in due stazioni di fondo, Lingotto e Rubino. Nel 2024, entrambe le stazioni hanno superato il valore obiettivo di legge di 120 µg/m³. I superamenti di questo limite sono stati pari a 53 per Lingotto e 65 per Rubino.

 

Per sostenere le attività e le iniziative di Torino Respira: https://www.torinorespira.it/aderisci/

Il Comitato Torino Respira

www.torinorespira.it/

Alessi (Fdi): “Degrado nel ‘salotto’ dei Giardini Madre Teresa”

SITUAZIONE SEMPRE PIU’ INACCETTABILE, NESSUN PROVVEDIMENTO SERIO DA PARTE DELLA CITTA’, SOLO PAROLE

Questa mattina i cittadini percorrendo il Giardino Madre Teresa di Calcutta hanno potuto vedere che i giochi d’acqua sono diventati un salotto, un salotto un po’ sporco e disordinato!….
Chissà se qualcuno visionerà le diverse telecamere inserite anni orsono nel giardino….telecamere che finora non sono servite a migliorare la vivibilità di questo luogo.
Il 21 giugno scorso ho anche scritto una lunga lettera all’Assessore alla Sicurezza della Città di Torino, insieme ai colleghi di FdI Giovannini e Caria in Circoscrizione 7, e successivamente abbiamo richiesto una Commissione sulle criticità con la presenza dell’assessore Porcedda proprio perché questa situazione (insieme ad altre a pochi metri di distanza) non è più né tollerabile né accettabile. La Commissione è stata convocata a novembre ma nessuna reale risposta è stata data
Non capisco e non lo capiscono tanti cittadini perché non ci sia la volontà politica di intervenire su certe aree.
Non basta signor Sindaco e signor Presidente della Circoscrizione 7 essere presenti con il mondo nelle varie inaugurazioni del Giardino in questione…..la realtà è ben diversa da quella che si vede in quei momenti! Si sono spesi soldi pubblici per fare distruggere tutto come previsto….
Dai balconi i residenti vedono di tutto, compresa la vendita di droghe e a volte il loro consumo, bivacchi, risse quotidiane, persone che si fanno il bidè alla fontanella sotto gli occhi di tutti e tanto altro…..oltre alla DISTRUZIONE dei manufatti eseguiti da poco tempo con una spesa di 500 mila euro.
Il tempo delle parole è finito da tempo, aspettiamo azioni….che non arrivano!
Ricordo che Il 7 marzo scorso, dopo l’inaugurazione della riqualificazione su FB si leggevano i seguenti post, completamente fuori dalla realtà quotidiana che cercano solo di nascondere le quotidiane situazioni inaccettabili
LO RUSSO: Con la riqualificazione del giardino Madre Teresa di Calcutta restituiamo alle persone che vivono nel quartiere Aurora e a tutta la città un luogo più verde e vivibile. Un luogo che sarà un punto di incontro e favorirà l’aggregazione e la pratica sportiva all’aria aperta, grazie anche alla piastra sportiva e alla nuova area giochi, pensata per essere accogliente e inclusiva per tutte e tutti. L’inaugurazione di oggi è un segnale ulteriore della nostra volontà di puntare sulla zona di Aurora, e si inserisce pienamente in quella serie di progetti diffusi che stiamo mettendo in campo nelle nostre circoscrizioni in aree protagoniste di interventi particolarmente attenti anche ad aspetti di sostenibilità, inclusione e alle esigenze delle comunità e dei quartieri. #stefanolorussosindaco
DERI: Con la riqualificazione del giardino Madre Teresa di Calcutta restituiamo alle persone che vivono nel quartiere Aurora e a tutta la città un luogo più verde e vivibile. Dopo la rigenerazione dei giardini Michele Pellegrino e Alimonda un’altra area di Aurora è stata completamente recuperata. All’appello manca solo il giardino di via Saint Bon i cui lavori di riqualificazione partiranno tra poche settimane. Tutti gli interventi sono stati realizzati con fondi dell’Unione Europea.

PATRIZIA ALESSI

Legge Bilancio, Uncem: “Da rivedere tagli ai Comuni”

“C’è molta preoccupazione tra i Sindaci per i tagli agli investimenti dei Comuni, previsti nella legge di bilancio 2025. Vengono meno le risorse per i Comuni con meno di 5mila abitanti – 80mila euro due anni fa, 58mila nel 2024 – e vengono meno anche le risorse date per i Comuni in base alla dimensione, partendo da 50mila annui per i più piccoli. Tagli di circa mezzo miliardo di euro, per investimenti, destinati ai Comuni per interventi di manutenzione di edifici, messa in sicurezza del territorio, piccole opere. Uncem, tenendosi lontana da qualsiasi volontà polemica politica, di parte o ideologica, chiede al Parlamento di intervenire individuando fondi per gli investimenti e le opere nei Comuni fino a 15mila abitanti in particolare, e con una nuova azione specifica nei Comuni con meno di mille abitanti. Una operazione che è decisiva per la tenuta istituzionale degli Enti stessi”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Piemonte: Proroga fino al 15 gennaio “Comune Plastic Free 2025”

C’è tempo fino al 15 gennaio per borghi, città e paesi italiani che vogliono candidarsi come “Comune Plastic Free 2025”. Grazie all’iniziativa della onlus, impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento legato all’abuso di plastica, tutte le amministrazioni possono candidarsi e ricevere una valutazione rispetto al proprio impegno di salvaguardia dell’ambiente sul proprio territorio. Plastic Free, infatti, valuterà le procedure di riduzione della plastica adottate e in generale l’impegno e l’attenzione verso l’ambiente. Nel 2024, sono stati cinque i Comuni Plastic Free in Piemonte: Torino, Collegno, Alpignano (Torino); Gaglianico (Biella); Cuneo (Cuneo).

 

“Quest’anno abbiamo reso la procedura di partecipazione più snella per i Comuni che potranno effettuarla autonomamente online – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – I criteri di valutazione sono stati rivisti e migliorati affinché le Amministrazioni possano continuare nel proprio percorso di transizione ecologica e d’innovazione virtuosa a beneficio delle comunità locali. Sebbene ci siano già giunte 100 candidature, abbiamo deciso di posticipare sino al 15 gennaio il termine ultimo per la procedura online, viste le novità di quest’anno e le concomitanti scadenze a cui ogni Amministrazione deve far fronte in chiusura dell’annualità. I Comuni – aggiunge De Gaetano – riceveranno un pre-esito così da sentirsi ancora più motivati a migliorarsi sin da subito e, in tal modo, ottenere il riconoscimento massimo che premia il proprio impegno per l’ambiente”

 

La procedura di candidatura è aperta a tutti i 7.896 Comuni italiani. È gratuita e l’ottenimento del riconoscimento di “Comune Plastic Free 2025” ribadisce l’impegno da parte dell’Amministrazione a ridurre la plastica e a mettere in campo procedure utili ai fini della salvaguardia ambientale, che possono fungere da esempio per tutti i cittadini.

 

Candidarsi è semplice, basta compilare il modulo online disponibile sul sito www.plasticfreeonlus.it. e attendere l’esito del comitato della associazione ambientalista. Sarà valutato se sussistono le condizioni per conferire il riconoscimento e sarà possibile visualizzare il pre-esito direttamente online, compreso il punteggio ottenuto. I livelli di virtuosità da quest’anno saranno quattro: 1, 2, 3 tartarughe a cui si aggiunge la lode con il riconoscimento “3 tartarughe gold”. 

 

“Abbiamo già raggiunto quota 100 Comuni Plastic Free, segno questo che la nostra iniziativa viene accolta con favore dalle Amministrazioni a cui sta a cuore il futuro della natura e del pianeta – prosegue il presidente De Gaetano (Plastic Free) – Ricevere le nostre “Tartarughe” significa aver assunto un impegno costante verso i cittadini e l’ambiente, ma allo stesso tempo pensare a progetti a lungo termine che prevedano città più sane e più pulite. Per questo, da parte nostra c’è il massimo rigore nell’assegnare questo riconoscimento, perché quando si parla di ambiente si parla del futuro di tutti noi”. 

 

Dopo la presentazione della domanda, la Segreteria dei Comuni Plastic Free effettuerà tutti i controlli e andrà a validare o meno il risultato. All’interno del form online, il Comune potrà richiedere supporto per migliorare il proprio livello di virtuosità apportando immediati benefici alle comunità locali. Plastic Free effettuerà delle verifiche sul territorio per attestare la veridicità dei dati comunicati.

 

“L’ufficializzazione dei Comuni Plastic Free 2025 – conclude Luca De Gaetano – avverrà l’ultima settimana di gennaio mentre la premiazione nazionale avverrà il successivo marzo. L’augurio è che tutti i Comuni partecipino a questa iniziativa che ha il fine di salvaguardare l’ambiente e la natura, lavorando in sinergia sul territorio e nella realizzazione di progetti volti a sensibilizzare e a far cambiare le nostre abitudini quotidiane”. 

 

Ulteriori info su www.plasticfreeonlus.it

CS

Lotteria Italia, record di biglietti venduti

AGIMEG -Per la Lotteria Italia 2024, il dato parziale dei biglietti venduti segna un netto incremento rispetto all’anno precedente. Sono stati infatti acquistati circa 8,6 milioni di biglietti, un aumento del 28% rispetto ai 6,7 milioni venduti nel 2023. Questo risultato conferma il rinnovato interesse degli italiani per l’evento.

Messa in sicurezza galleria Montebasso a Lanzo: lavori affidati entro il 14 gennaio

Scade martedì 14 gennaio alle 9 il termine ultimo per la presentazione delle offerte per la gara d’appalto relativa al primo lotto degli interventi per la messa in sicurezza della  galleria Monte Basso sulla Strada Provinciale 1 a Lanzo, interessata da problemi strutturali e di regimazione delle acque. Le imprese interessate a partecipare alla gara d’appalto, che è stata bandita nei giorni scorsi, devono però trasmettere entro il prossimo 3 gennaio la richiesta di effettuare il sopralluogo obbligatorioalla galleria, propedeutico alla formulazione e presentazione della loro offerta. Nella giornata odierna si sono tenuti i primi sopralluoghi da parte delle ditte che hanno già manifestato l’intenzione di partecipare alla gara. Il progetto esecutivo dei lavori è stato approvato nello scorso mese di settembre e nel successivo mese di ottobre è iniziata la predisposizione del bando per laprocedura aperta ai fini dell’indizione della gara d’appalto. L’impresa aggiudicataria avrà un termine ultimo per l’esecuzione dei lavori di 209 giorni dalla data di consegna dei lavori.

“Il nostro obiettivo è di assicurare la riapertura al traffico della galleria Montebasso, seppur provvisoria e con modalità da stabilire in base all’avanzamento dei lavori, nella stagione estiva del 2025. Pur nella consapevolezza dei disagi patiti dall’utenza locale e da quella turistica, la Città metropolitana di Torino ha individuato come priorità la garanzia del transito in sicurezza nel tunnel. Per questo la progettazione degli interventi ha avuto come presupposto uno studio approfondito delle condizioni dell’infrastruttura e del versante montuoso che attraversa. – spiega il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, che ha la delega ai lavori pubblici – Senza le indagini geognostiche e strutturali, affidate l’anno scorso dalla Città metropolitana di Torino ad una ditta specializzata, ma soprattutto senza le approfondite valutazioni tecniche dei progettisti incaricati non sarebbe stato possibile capire e affrontare la complessità dell’intervento che stiamo per appaltare. Il primo lotto dei lavori è finanziato con 6 milioni di euro, per metà derivanti della destinazione dei canoni idrici e per l’altra metà messi a disposizione dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Il secondo lotto, che sarà appaltato successivamente, riguarderà gli interventi sull’impiantistica. La spesa complessiva per il completamento dei due lotti supererà gli 8 milioni”.
Saranno necessari un risanamento strutturale delle zone degradate del tunnel, il riempimento dei vuoti presenti sotto il rivestimento, il placcaggio tramite elementi di rinforzo in acciaio per la messa in sicurezza definitiva del rivestimento e  la regimazione acque,  per rientrare nei parametri tecnici attuali per un tunnel della tipologia di quello di Lanzo. La soluzione tecnica del blindaggio è stata presa in considerazione e sviluppata durante la redazione del progetto di fattibilità e sarà preceduta da un risanamento conservativo, riguardante le fessure e le discontinuità del rivestimento, che sarà imbullonato. Le fessure saranno chiuse utilizzando resine ad altissima resistenza. Si applicherà poi una malta di isolamento e si sistemeranno canalette tra i conci, utili per convogliare le acque di infiltrazione.

La Mostra di San Giuseppe compie 76 anni e diventa nazionale

La San Giuseppe compie 76 anni e per la prima volta si fregerà del prestigioso titolo di Mostra Nazionale a dimostrazione della notevole crescita avvenuta negli ultimi anni 

L’evento si terrà al Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato dal 14 al 23 marzo 2025 organizzato dalla società D&N Eventi S.R.L. con il patrocinio della Regione Piemonte, del Comune di Casale Monferrato.

La Fiera Campionaria di Casale e del Monferrato, darà ampio spazio come di consueto, alle categorie produttive del commercio, dell’agricoltura, dell’industria e dell’artigianato, confermando la formula che negli ultimi anni ha sempre portato a presenze di pubblico da record, peraltro di aumento di anno in anno. Verrà ripetuta la ‘formula’ gradita da visitatori ed espositori: ingresso gratuito e percorso obbligato a giornali alterni. E amche quest’anno sarà visitabile il sabato mattina.

Sarà presente, come tutti gli anni, lo spazio dedicato alle “Eccellenze Enogastronomiche” da sempre momento di grande attrazione in Mostra – con la Piazzetta del Gusto, la Piazza del Vino, ospitanti le specialità gastronomiche provenienti da tutta Italia.

A questi appuntamenti si aggiungeranno tante novità con particolare attenzione alla cultura, al turismo, all’ambiente, nell’ottica della valorizzazione delle ricchezze del territorio .

Nello stesso periodo in cui si svolgerà la Fiera, non mancherà neppure il tradizionale Luna Park installato in piazza D’Armi, di fronte al Polo Fieristico Riccardo Coppo, appuntamento molto atteso ogni anno da giovani e giovanissimi

Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi a 

D&N Eventi S.r.l.

Cell. 335/7404114

info@mostrasangiuseppe.it

www.mostrasangiuseppe.it

Furti nei negozi dell’aeroporto: due arresti

Due cittadini rumeni, di 50 e 54 anni, sono stati arrestati per furto aggravato continuato dalla Polizia di Stato in aeroporto a Torino.

Un’addetta di un negozio interno all’aeroporto riscontrava il furto di un paio di occhiali griffati del valore superiore ai 250 euro. La donna forniva ai poliziotti in servizio allo Scalo Aereo di Caselle le immagini di video-sorveglianza. Gli agenti si mettevano alla ricerca dell’uomo immortalato e lo rintracciavano in un’area di attesa ai gate. Il soggetto, un cinquantenne di origine rumena, veniva trovato in possesso degli occhiali rubati poco prima. La refurtiva veniva restituita al negozio. Il cittadino rumeno era in possesso anche di un pacco di crackers e di una bottiglia di limoncello sottratti ad un altro negozio.

Dalle immagini emergeva anche il ruolo di un complice che fungeva da palo e che si muoveva in compagnia del cinquantenne all’interno del terminal. Gli agenti della Polizia di Frontiera riuscivano a fermare anch’egli, pochi istanti prima che si imbarcasse. L’uomo, un altro cittadino rumeno di 54 anni, era in possesso di due bottigliette di profumo del valore complessivo in 280 euro trafugate nello stesso negozio nel quale erano stati rubati gli occhiali.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto e il divieto di dimora nel Comune di Torino. I due sono stati condannati a una pena di 4 mesi e 20 giorni.

Auto si ribalta sulla A4 Torino – Milano

Sulll’autostrada Torino-Milano, una squadra dei vigili del fuoco  di Vercelli e una di Santhià sono intervenute ieri per un incidente nei pressi di Vercelli. Una delle due auto coinvolte si era cappottata. Incolumi gli occupanti delle vetture.