Una ventiquattrenne di Torino porta un “souvenir particolare” dalla vacanza. Rischia fino a 4 anni di carcere.
Una ragazza torinese di 24 anni, è stata fermata poche ore fa all’aeroporto di Caselle con in valigia 80 grammi di foglie di coca provenienti dal Cile. Come riportato dalla cronaca torinese di Repubblica, la ragazza sarebbe stata fermata dagli uomini della Guardia di Finanza di Caselle mentre faceva ritorno da una vacanza trascorsa a Santiago del Cile. La giovane -dopo la scoperta da parte degli agenti dei due sacchetti di plastica contenenti le foglie di coca- si sarebbe giustificata affermando che il contenuto trovato in valigia rappresentava semplicemente un “souvenir” della vacanza appena trascorsa. La ventiquattrenne è stata denunciata per spaccio di sostanze stupefacenti e ora rischia fino a quattro anni di carcere.
STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
pare che non ci siano alternative. Entriamo nel merito delle contestazioni dei revisori.Diverse, ma mi sembra che la principale sia: le entrate sono in parte aleatorie, tutto per “far tornare i conti”. E poco varrebbero le polizze assicurative stipulate dai pentastellati, con una opposizione interna da parte di funzionari del Comune che non erano e non sono d’accordo su come è stato redatto il bilancio.Opposizione non politica, ma opposizione tecnicamente motivata. E i revisori hanno bocciato perché viceversa ne sarebbero responsabili personalmente anche sul piano personale. Da un po’ siamo convinti che l’esperienza grillina in città sia al capolinea. Ora le forche caudine di queste scelte paiono confermare il nostro pensiero.

Condanna a 16 anni di carcere per Manuel Antonio Ramirez Fuentes, il badante peruviano che uccise a forza di botte il suo paziente
Sono terminati i lavori della Giuria del Premio Odisseo 2017, riservato quest’anno al tema dell’internazionalità.
Gianluca Cupri, 41 anni, di Collegno, era stato anche in Tv in trasmissione dalle Iene, per chiedere di essere aiutato a “guarire” dalla “malattia” che lo colpiva e di cui non riusciva a liberarsi:
A Lessolo una mamma ha partorito nella sua auto sotto casa. Il marito era al telefono con l’operatore del 118, e le prestava assistenza
Sono arrivati il freddo e la neve. Da giorni il termometro si è abbassato sotto lo zero e il passo del Monginevro è stato chiuso non permettendo più il passaggio delle auto dal Colle della Scala. Eppure nonostante la difficile situazione climatica, la traversata di migliaia di migranti sembra non volersi arrestare, creando una vera situazione di emergenza nei comuni coinvolti. Le sale d’aspetto delle stazioni di Oulx e Bardonecchia sono state chiuse al pubblico per motivi di sicurezza, mentre altre sale all’interno della stazione sono state utilizzate come punto d’accoglienza provvisorio dove la polizia può accogliere gli stranieri che giungono con l’intento di proseguire il loro cammino verso la Francia. La grave emergenza viene però rappresentata dalla montagna e dai suoi sentieri che i migranti continuano a percorrere ad ogni ora del giorno rischiando, il più delle volte, l’ipotermia. La settimana scorsa ad esempio, sono stati soccorsi alcuni ragazzi che cercavano di attraversare il valico a piedi, in ciabatte, passando per stradine secondarie ricoperte totalmente dalla neve. La difficile situazione ha costretto il sindaco di Bardonecchia, Francesco Avato, e il sindaco di Oulx, Paolo De Marchis, a chiedere un incontro urgente con il prefetto Renato Saccone, in modo da cercare una soluzione condivisa e attuabile da tutti gli enti coinvolti, polizia compresa. Intanto in entrambi i comuni si sta creando, grazie alla Croce Rossa e ad alcuni volontari del posto, una “rete” di assistenza per dare soccorso ai migranti con coperte, thè caldo e vestiti pesanti. Anche alcune Ong si sono interessate della situazione che da quest’estate sta coinvolgendo le montagne della Valsusa. Lo scopo è quello di cercare di sopperire al fenomeno dell’immigrazione senza creare disagi ma anche attriti con chi vive qui, soprattutto nella stagione più importante per quanto riguarda l’economia del posto.
