CRONACA- Pagina 16

Mercoledì veglia di preghiera in Duomo per il Santo Padre

L’Arcivescovo Roberto  Repole  mercoledì 23 aprile alle ore 20.30 presiederà nella Cattedrale di Torino una Veglia di preghiera in suffragio di Papa Francesco.

Le parole di cordoglio dell’Arcivescovo Repole: 

Il Papa se n’è andato nell’Anno della Speranza, il Giubileo che aveva tanto desiderato. Ora è davanti al Signore ed era questa la sua grande speranza, che Francesco ha cercato di condividerci: la notizia che un giorno saremo tutti nell’abbraccio di Dio.

Siamo nei giorni della Pasqua, che ieri Francesco ha ancora celebrato con noi. Nel grande dolore per la morte, ma anche nella fiducia dell’abbraccio tenerissimo di Dio le Chiese di Torino e Susa, la Chiesa piemontese dove il Papa aveva le sue radici, pregano per Francesco con affetto e tanta riconoscenza per aver speso la vita, tutta la sua vita lunga e generosa, ad annunciare la gioia del Vangelo.

È una gioia senza eguali, «Evangeli gaudium»: viene dalla notizia che Gesù è risorto e perciò il mondo, questo nostro mondo così difficile e violento, non sarà sconfitto dal male.
Il Papa Francesco ha cercato di comunicare l’amore di Dio con ogni mezzo e ad ogni latitudine, l’ha fatto con parole semplici che tutti potevano comprendere: ha spiegato ai potenti della Terra e agli ultimi, ai poveri, alle persone scartate, che il volto di Dio è innanzi tutto Misericordia e questo volto è in grado di cambiare il nostro cuore, può addirittura cambiare il corso della storia.

Speranza, Misericordia. Come suonano diverse, queste parole, di fronte alle regole imperanti della guerra e della sopraffazione! Basta prenderle sul serio. Credo che sia per questo messaggio mite e sorridente che il Papa è stato tanto amato dagli uomini e dalle donne del nostro tempo, anche da chi non crede; per questo messaggio è stato riconosciuto come riferimento fondamentale negli equilibri internazionali.
Nelle ore dell’addio, vorrei che raccogliessimo le parole che il Papa ci ha lasciato in consegna. Le terremo nel cuore.

Porterò, io personalmente, il ricordo grato dell’amicizia che mi ha legato a Papa Francesco, la coscienza delle responsabilità che mi ha affidato, l’immagine – a me carissima – del giorno in cui volle incontrare i miei genitori e la mia famiglia con tanto affetto e semplicità.
Soprattutto porterò, spero che porteremo tutti, il ricordo di un uomo che ha creduto e ha testimoniato il Vangelo.

+ Roberto Repole, Arcivescovo di Torino
e Vescovo di Susa

Da La Voce e il Tempo

Le parole di cordoglio dell’Arcivescovo Repole

Le prime parole di cordoglio dell’Arcivescovo Repole che il 23 aprile alle ore 20.30 presiederà nella Cattedrale di Torino una Veglia di preghiera in suffragio di Papa Francesco.

Il Papa se n’è andato nell’Anno della Speranza, il Giubileo che aveva tanto desiderato. Ora è davanti al Signore ed era questa la sua grande speranza, che Francesco ha cercato di condividerci: la notizia che un giorno saremo tutti nell’abbraccio di Dio.

Siamo nei giorni della Pasqua, che ieri Francesco ha ancora celebrato con noi. Nel grande dolore per la morte, ma anche nella fiducia dell’abbraccio tenerissimo di Dio le Chiese di Torino e Susa, la Chiesa piemontese dove il Papa aveva le sue radici, pregano per Francesco con affetto e tanta riconoscenza per aver speso la vita, tutta la sua vita lunga e generosa, ad annunciare la gioia del Vangelo.

È una gioia senza eguali, «Evangeli gaudium»: viene dalla notizia che Gesù è risorto e perciò il mondo, questo nostro mondo così difficile e violento, non sarà sconfitto dal male.
Il Papa Francesco ha cercato di comunicare l’amore di Dio con ogni mezzo e ad ogni latitudine, l’ha fatto con parole semplici che tutti potevano comprendere: ha spiegato ai potenti della Terra e agli ultimi, ai poveri, alle persone scartate, che il volto di Dio è innanzi tutto Misericordia e questo volto è in grado di cambiare il nostro cuore, può addirittura cambiare il corso della storia.

Speranza, Misericordia. Come suonano diverse, queste parole, di fronte alle regole imperanti della guerra e della sopraffazione! Basta prenderle sul serio. Credo che sia per questo messaggio mite e sorridente che il Papa è stato tanto amato dagli uomini e dalle donne del nostro tempo, anche da chi non crede; per questo messaggio è stato riconosciuto come riferimento fondamentale negli equilibri internazionali.
Nelle ore dell’addio, vorrei che raccogliessimo le parole che il Papa ci ha lasciato in consegna. Le terremo nel cuore.

Porterò, io personalmente, il ricordo grato dell’amicizia che mi ha legato a Papa Francesco, la coscienza delle responsabilità che mi ha affidato, l’immagine – a me carissima – del giorno in cui volle incontrare i miei genitori e la mia famiglia con tanto affetto e semplicità.
Soprattutto porterò, spero che porteremo tutti, il ricordo di un uomo che ha creduto e ha testimoniato il Vangelo.

+ Roberto Repole, Arcivescovo di Torino
e Vescovo di Susa

Da La Voce e il Tempo

Papa Francesco, Lo Russo e Cirio: “Un pontefice legato alla sua terra”

IL SINDACO DI TORINO STEFANO LO RUSSO

Pace, rispetto, attenzione agli ultimi, giustizia, carità, accoglienza: la voce di Papa Francesco ha saputo parlarci di valori universali, ricordandoci l’importanza di lottare per una società migliore.
Incontrarlo lo scorso anno, insieme al Cardinale Repole, è stato uno dei momenti più emozionanti del mio percorso da sindaco: ho avuto l’opportunità di sottolineare tutto l’affetto che Torino e il Piemonte provavano e provano per lui, che in quella occasione ha confidato di avere molto a cuore la nostra città.
La sua scomparsa ci riempie di tristezza ed è un grande dispiacere sapere che non avremo la possibilità di accoglierlo nuovamente in un territorio che a lui era profondamente legato.
Quel Papa arrivato da lontano, “dalla fine del mondo”, per usare le sue parole quando si è presentato per la prima volta da Santo Padre, ha toccato il cuore di tante persone, ribadendo sempre la grande importanza dell’apertura al prossimo. In un mondo che ha visto momenti terribili durante il suo pontificato, con l’esasperarsi dei conflitti e il periodo buio della pandemia, è stato capace di portare sempre una parola di speranza e di luce. Una luce per cui lo dobbiamo ringraziare, e che ora deve essere di ispirazione a tutte e tutti noi perché possiamo esprimere, nella nostra quotidianità, la stessa dedizione per la ricerca della pace e del bene comune che Papa Bergoglio ci ha mostrato.
L’auspicio è che il suo esempio sia guida per una Chiesa che, ora più che mai, deve saper rimanere unita e, proseguendo l’opera di Francesco, deve continuare a guardare nei prossimi anni nella direzione indicata dal suo papato: verso chi ha più bisogno di essere accolto, sostenuto, protetto.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ALBERTO CIRIO

“Il Piemonte si stringe al dolore della Chiesa e del mondo intero per la morte di Papa Francesco, un uomo vicino agli ultimi, ai fragili, che si è sempre battuto per la pace e per un’umanità più giusta.
Nella sua determinazione e nel suo coraggio c’erano sicuramente anche quelle radici piemontesi che lui ha sempre ricordato con orgoglio e affetto e che oggi ci rendono ancora più soli. Lo stesso affetto che ha saputo dimostrare alla nostra terra in occasione della sua visita nel 2022 e ancora nel 2023, quando abbiamo avuto l’onore, insieme alla comunità di Macra nel Cuneese, di donare al Vaticano l’albero di Natale per piazza San Pietro. La sua misericordia e il suo grande amore per gli altri resteranno modello e ispirazione per tutti noi, nella speranza di un mondo più solidale e più giusto per tutti”.

Crolla controsoffitto all’aeroporto di Caselle

Una lavoratrice dello scalo di Caselle è stata coinvolta senza conseguenze dal crollo un controsoffitto ceduto. Ne da’ notizia il sindacato Usb-Ali vigilanza. Il pannello caduto era in un’area operativa non accessibile al pubblico. Sarebbe il secondo cedimento in tre anni.

Si chiama “Oltre Collina Torinese” la nuova CER con 16 Comuni

GREEN CITIES

 

(CER) a guida pubblica istituita da sedici Comuni dell’area sud est della Città metropolitana di Torino.

Un significativo passo avanti verso l’autosufficienza energetica del territorio, con ricadute non solo ambientali (riduzione delle emissioni di CO2) ma economiche (riduzione dei costi energetici) e sociali (il carattere mutualistico tutela i soggetti più deboli della comunità e favorisce il contrasto alla povertà energetica). La CER favorirà gli investimenti pubblici e privati nelle fonti rinnovabili, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e distribuendo gli incentivi in modo equo. Guardando anche all’esperienza della CER Roero“Oltre Collina Torinese” sarà un modello innovativo e virtuoso, che vedrà protagonisti i Comuni del territorio, i cittadini e le imprese.

La Comunità Energetica Rinnovabile è un soggetto giuridico no profit, cui possono aderire persone fisiche, amministrazioni comunali, piccole e medie imprese, associazioni, enti religiosi e del terzo settore, con l’obiettivo di produrre, autoconsumare e gestire localmente e in modo condiviso energia elettrica da fonte rinnovabile.

Le CER sono un sistema decentrato dove gli utenti finali non sono solamente dei consumatori, ma assumono un ruolo “attivo”, diventando anche produttori locali di energia elettrica. Un modello innovativo di sviluppo energetico, previsto da una Direttiva europea recepita recentemente anche in Italia, che contempla incentivi, agevolazioni per i privati e vantaggi per le imprese.

I sedici Comuni interessati da questa sfida ambientale sono Chieri (capofila), Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Carignano, Marentino, Moriondo, Pecetto, Pino Torinese, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Santena, Trofarello e Villastellone. Entro il mese di giugno, ciascun Comune sottoporrà la delibera di adesione ai rispettivi Consigli comunali, così da formalizzare la costituzione della Comunità Energetica. Una volta completati gli iter deliberativi, la CER “Oltre Collina Torinese” sarà costituita in forma di associazione (lo statuto è stato redatto avvalendosi della consulenza del progetto Recrosses). La guida pubblica favorirà la più ampia partecipazione e sarà garanzia di tutela degli interessi di tutto il territorio e dei fabbisogni delle comunità locali.

Si procederà poi alla firma dell’atto costitutivo, dando avvio alle prime azioni concrete di sviluppo degli impianti da fonti rinnovabili. Subito dopo la costituzione, saranno organizzati eventi pubblici per presentare ai cittadini e alle imprese i vantaggi della CER, le modalità di adesione e i progetti futuri. Gli incontri costituiranno l’occasione per illustrare come ciascun residente e attività del territorio potranno trarre beneficio dall’iniziativa, partecipando attivamente alla produzione di energia pulita e alla riduzione dei costi.

La costituzione di una CER nell’area sud est della Città metropolitana di Torino nasce per supportare la transizione ecologica e favorire un approvvigionamento locale dell’energia, rappresenta una risposta virtuosa e responsabile alla sfida del cambiamento climatico e il segnale di una particolare attenzione sui temi che riguardano la salvaguardia ambientale del territorio, il risparmio energetico e la riduzione della dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali. L’autoproduzione di energia pulita e a basso costo da utilizzarsi in loco è il punto di partenza per ridurre le emissioni, raggiungere l’indipendenza energetica e realizzare un’economia sostenibile. La CER, oltre alla valenza ambientale ed economica, ha anche una rilevanza etica e sociale, dal momento che potranno accedervi persone e famiglie meno abbienti e i benefici generati dalla condivisione di energia pulita verranno in parte utilizzati per il contrasto alla povertà energetica. Un’importante operazione di coesione territoriale, che interessa circa 130.000 cittadini e che vede operare congiuntamente più amministrazioni  locali su soluzioni innovative, mettendo al centro cittadini e realtà produttive, integrando responsabilità ambientale e solidarietà sociale.

Per aderire alla CER non sarà necessario possedere un impianto fotovoltaico, né cambiare il fornitore di energia, e non servono nuovi allacciamenti. L’energia prodotta verrà distribuita dai membri in base ai loro consumi e quella in eccesso immessa nella rete energetica nazionale, originando così ulteriori benefici economici. Alla CER possono aderire anche i cittadini non residenti nei Comuni fondatori, ma la cui utenza è collegata ad una delle 6 cabine primarie coinvolte.

Dal 24 al 30 aprile in Piemonte Settimana mondiale vaccinazioni

I programmi per bambini, adolescenti, donne, anziani, viaggiatori e persone fragili

“L’immunizzazione per tutti è umanamente possibile” è lo slogan della Settimana Mondiale delle vaccinazioni 2025, l’iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che si celebra ogni anno dal 24 al 30 aprile.

I vaccini sono una delle più grandi conquiste dell’umanità, che negli ultimi 50 anni ha salvato almeno 154 milioni di vite, contribuendo al miglioramento della sopravvivenza infantile. La salute globale sta attraversando una fase cruciale: i progressi duramente ottenuti nell’eradicazione di malattie prevenibili con la vaccinazione sono a rischio. In questo contesto l’iniziativa ha l’obiettivo di proteggere un numero sempre maggiore di persone e le loro comunità dalle malattie prevenibili con la vaccinazione.

Qui di seguito i programmi vaccinali attivi in Piemonte.

Bambini

Nei primi anni di vita i bambini ricevono alcune vaccinazioni essenziali per proteggerli quando sono ancora vulnerabili.

Dal 2017 è obbligatorio a livello nazionale vaccinare tutti i bambini in età scolare da 0 a 16 anni contro le principali malattie infettive: morbillo, parotite, rosolia, pertosse, varicella, poliomielite, difterite, tetano, epatite B ed haemofilus influenzae di tipo B.

Adolescenti

La vaccinazione contro il virus del papilloma umano (HPV) in Piemonte è offerta gratuitamente a tutti gli adolescenti. Rappresenta un mezzo estremamente utile per prevenire le malattie tumorali indotte dal virus che colpisce gli organi genitali, la bocca e la gola. La somministrazione nel corso dell’undicesimo anno di vita è particolarmente efficace in quanto l’esposizione al virus è minima prima dell’inizio dell’attività sessuale. La vaccinazione precoce offre una protezione migliore e previene la trasmissione del virus ai futuri partner sessuali, riducendo così il rischio di cancro causato dall’HPV nella popolazione generale.

Tra i 12 e i 18 anni vengono effettuati anche i richiami per difterite, tetano, pertosse, poliomielite e meningococco tetravalente.

Donne in età fertile e in gravidanza

Alcune malattie infettive sono particolarmente pericolose per le donne, perché possono incidere negativamente sulla fertilità o avere conseguenze sull’esito di una gravidanza, provocare aborti spontanei o anomalie congenite del neonato. In previsione del concepimento si consiglia la vaccinazione per morbillo, parotite, rosolia e varicella. Nel corso della gravidanza si raccomanda l’immunizzazione per pertosse, influenza, Covid-19.

Anziani

Gli anziani sono particolarmente vulnerabili a determinate malattie. Con l’avanzare dell’età, quindi, sono raccomandate e offerte gratuitamente le vaccinazioni contro l’influenza (dai 60 anni), la polmonite e il Fuoco di Sant’Antonio (per i sessantacinquenni).

Viaggiatori

Grazie alle vaccinazioni i viaggiatori possono proteggersi, specialmente in aree dove possono essere presenti malattie non comuni o endemiche. Alcune vaccinazioni sono richieste come requisito per l’ingresso in certi Paesi, altre, anche se non obbligatorie, sono fortemente raccomandate. Per questo motivo, in vista di un viaggio è importante pianificare con anticipo l’immunizzazione, perché spesso sono necessari più dosi o richiami, e valutare i rischi specifici per la salute nella regione di destinazione, che possono includere malattie trasmesse da insetti, contaminazione dell’acqua o degli alimenti.

Prima della partenza è utile consultare il Centro di Medicina dei Viaggi presente in tutte le Asl del territorio piemontese.

Persone fragili per patologie croniche

In Piemonte sono in vigore protocolli vaccinali specifici per alcune tipologie di pazienti che, a causa della patologia di cui soffrono, hanno un aumentato rischio infettivo o una minore risposta immunitaria.

A titolo di esempio, le vaccinazioni sono offerte attivamente e gratuitamente a diabetici, nefropatici, portatori o in attesa di trapianto di rene, persone che vivono con Hiv / Aids e trapiantati di cellule staminali.

Specifiche condizioni di rischio

Sul sito della Regione Piemonte è anche presente una pagina in cui trovare riassunte le vaccinazioni per specifiche condizioni di rischio, come possono essere quelle legate a comportamenti o stili di vita oppure per quei soggetti a rischio per esposizione professionale: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/prevenzione/vaccinazioni-per-specifiche-condizioni-rischio

Informazioni e aggiornamenti

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/prevenzione/vaccinazioni-proteggono-tutti

La pioggia non ha fermato la Giornata della Terra Torino 2025

Torino, sabato 19 aprile 2025 – Sostenibilità come cultura, partecipazione come strumento di cambiamento. La pioggia non ha fermato la Giornata della Terra Torino 2025 che ha animato i Musei e i Giardini Reali con oltre 40 appuntamenti che hanno unito educazione, creatività e impegno civico. Giunta alla sua terza edizione, la manifestazione ha dimostrato che parlare di futuro significa agire nel presente: costruendo spazi accessibili, dialoghi generativi e comunità consapevoli.

 

Organizzata da Fondazione Club Silencio in partnership con i Musei Reali di Torino, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito delle missioni Proteggere l’Ambiente e Promuovere il Benessere dell’Obiettivo Pianeta e il patrocinio di MASE – Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, ASviS, Regione Piemonte, Città di Torino e Politecnico di Torino, la Giornata della Terra Torino  ha proposto talk, laboratori, performance e momenti esperienziali per esplorare la sostenibilità in tutte le sue forme.

 

“La Giornata della Terra non è solo un evento, ma un esercizio collettivo di immaginazione e responsabilità. Anche di fronte a un tempo incerto, la risposta del pubblico è stata straordinaria: segno che esiste un desiderio reale di ritrovarsi, riflettere e agire insieme. Crediamo profondamente nella necessità di creare spazi pubblici in cui la sostenibilità non sia solo raccontata, ma vissuta, esplorata e praticataQuello che abbiamo vissuto in questi giorni è solo un piccolo esempio di quanto sia ormai necessario trovare soluzioni nuove, resilienti e condivise. In questo senso, costruire una giornata così ricca e partecipata significa anche allenarci a un futuro diverso, più consapevole e solidale, in cui l’urgenza di imparare a adattarci al cambiamento climatico è sempre più evidente. Mettere in dialogo generazioni, linguaggi e visioni è un atto culturale e proprio da questo incontro può nascere la rivoluzione di cui abbiamo urgente bisogno” – Alberto Ferrari, presidente Fondazione Club Silencio.

 

Il programma ha toccato i temi più urgenti del nostro tempo: cambiamento climatico, biodiversità, giustizia sociale, innovazione sostenibile. I talk Vivere a 2°C: come adattarci e agire subito, con Maicol Negrello (Politecnico di Torino), Giulia Marzetta (European Climate Pact Ambassador) e Andrea Grieco (Advocacy e Comunicazione ASviS), e 10 anni per cambiare il mondo: cosa è successo dal 2015 ad oggi?, con Marco Grieco (giornalista vaticanista) e Giulio Lo Iacono (Segretario Generale di Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS), hanno dato voce a esperti e attivisti impegnati nel raccontare e affrontare le sfide ambientali più attuali; mentre Femminismo e ambientalismo: due lotte, una stessa radice con Greenpeace Piemonte, Martina Rogato (Presidente di HRIC, Co-Chair Women7 Italia) e Mariachiara Cataldo (Break The Silence Italia) ha intrecciato disuguaglianze di genere e giustizia climatica in un dialogo aperto e necessario.

 

Ampio spazio è stato dedicato anche alle nuove generazioni e all’attivismo creativo, con laboratori come Parti da te, cambia una cosa di Viola Gesmundo, Neurofancy del Collettivo Mai Ultimi e il quiz Dalla vulnerabilità alla forza: il potere della resilienza climatica proposto da Global Shapers Torino. Non sono mancate le voci dei più giovani come quella di Remon Karam, attivista per i diritti umani, in un dialogo aperto e non convenzionale con Duccio Travaglini (CEO di Greencome) per esplorare come i giovani stiano ridefinendo oggi l’attivismo, tra linguaggi digitali, creatività e partecipazione.

 

Grande attenzione anche alle famiglie e ai bambini, protagonisti di attività pensate per avvicinare i più piccoli ai temi della sostenibilità attraverso il gioco, l’esplorazione e il contatto con la natura urbana. I Giardini Reali hanno ospitato laboratori dedicati alla biodiversità, al riuso e alla scoperta dell’ambiente, rendendo l’evento un’occasione di apprendimento collettivo e intergenerazionale.

La cura di sé come parte integrante della cura del pianeta ha animato invece l’area wellness, con sessioni di yoga e pilates con Beatrice Serra, danzamovimento terapia con Francesca Torchella e pratiche di biotransenergetica con tamburo sciamanico. Un invito a vivere la sostenibilità anche come equilibrio tra corpo, mente e ambiente.

Il programma ha incluso anche spazi dedicati all’innovazione e alla tecnologia sostenibile, con il talk Oltre il cambiamento: innovare per abitare il pianeta e il coinvolgimento di realtà come il Politecnico di Torino, la Città di Torino e il Gruppo Iren, mentre allo STEAM Corner del MU-CH bambini e adulti hanno potuto sperimentare la scienza in modo partecipativo.

 

A chiudere la giornata, la suggestiva listening session di John Bringwolves, artista in residenza ai Musei Reali, che ha trasformato i suoni del luogo in una composizione ambientale, coinvolgendo giovani musicisti del territorio in un rito collettivo tra memoria, paesaggio e immaginazione.

 

Anche quest’anno, la Giornata della Terra Torino ha confermato il proprio impegno per la sostenibilità ambientale e sociale: materiali riciclati, compensazione delle emissioni, raccolta differenziata e attività inclusive. Un evento costruito con e per la comunità, dove la cultura si fa motore di cambiamento e partecipazione.

 

Rissa tra ubriachi: si calmano solo all’arrivo di polizia e carabinieri

Polizia e Carabinieri sono intervenuti nella notte di sabato per sedare una rissa avvenuta a Biella all’ingresso di un bar. Diverse le persone coinvolte probabilmente alterate dall’eccesso di alcol. La colluttazione è degenerata tanto da indurre i presenti a chiamare le forze dell’ordine.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Raccolta rifiuti: il calendario dei servizi nelle festività

 In concomitanza delle festività previste nelle prossime settimane, Amiat Gruppo Iren effettuerà i servizi di raccolta rifiuti con il seguente calendario:

  • Domenica 20 aprile (Pasqua): la raccolta non viene effettuata per tutte le frazioni
  • Lunedì 21 aprile 2025 (Pasquetta): passaggio regolare per tutte le frazioni.
  • Venerdì 25 aprile 2025: passaggio regolare per tutte le frazioni.
  • Giovedì 1° maggio 2025: la raccolta non viene effettuata per tutte le frazioni; in particolare, l’organico è posticipato a venerdì 2 maggio, la carta è posticipata a sabato 3 maggio, non recuperabile, vetro e plastica sono posticipate a domenica 4 maggio.

Tutti i giorni verrà comunque garantito un presidio, in particolare in corrispondenza delle utenze più critiche, così come per il servizio di nettezza urbana.

I Centri di Raccolta saranno regolarmente aperti, con le seguenti variazioni: lunedì 21 e venerdì 25 aprile saranno aperti al mattino i soli ecocentri di via Ravina e via Zini.  Domenica 20 aprile e giovedì 1° maggio, invece, tutti gli ecocentri saranno chiusi.

Il Servizio di Customer Care Ambientale sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00, ad eccezione dei giorni festivi.

Maggiori informazioni e dettagli sui servizi di raccolta rifiuti sono disponibili sul sito di Amiat: www.amiat.it

Bartoli: “Ecco il mio ricordo dell’incontro con Papa Francesco”

Caro direttore,

con immenso dolore e profonda commozione, apprendiamo della scomparsa di Papa Francesco.

Il Santo Padre lascia un vuoto immenso non solo nella Chiesa cattolica, ma nell’intera umanità, a cui ha dedicato instancabilmente ogni parola, ogni gesto, ogni preghiera.

Ho avuto l’onore di stringergli la mano personalmente nel dicembre 2023, durante un incontro nell’Aula Paolo VI (Aula Nervi) in Vaticano, alla presenza di una delegazione di sindaci italiani. In quell’occasione, Papa Francesco, seppur già costretto a muoversi in carrozzina, trovò la forza di alzarsi, appoggiandosi al suo bastone, per accoglierci con un sorriso disarmante e una presenza colma di umanità. Ricordo con emozione la sua spontaneità, la sua forza d’animo, e quel carisma naturale che trasmetteva autorevolezza senza mai perdere la dolcezza.

La sua figura era intrisa delle radici profonde della sua terra d’origine: il Piemonte. Non mancava mai di citarlo con affetto nei suoi discorsi, quasi a voler ribadire quel legame indissolubile con le proprie origini, con quella cultura della sobrietà e della laboriosità che lo ha sempre contraddistinto.

Papa Francesco ha saputo interpretare la missione evangelica con coraggio, avvicinando la Chiesa alle persone, abbattendo muri, tendendo mani, ascoltando i dolori e le speranze del nostro tempo. In un’epoca segnata da divisioni e conflitti, si è speso senza riserve per invocare la pace, per dialogare con i potenti della terra, per sostenere i popoli oppressi, per costruire ponti laddove altri vedevano solo barriere. La sua voce contro la guerra e contro ogni forma di violenza rimarrà per sempre scolpita nella memoria collettiva dell’umanità.

La sua scomparsa arriva in un momento storico delicatissimo, in cui il suo instancabile impegno per la fine delle guerre, per la difesa dei più deboli e per la tutela del creato era più che mai necessario.

Qui, nella sua amata terra piemontese, il dolore è ancora più vivo, consapevoli che la sua testimonianza di fede, semplicità e forza interiore resterà per sempre esempio e guida.

“La pace è artigianale: si costruisce ogni giorno con la semplicità, il rispetto e il dialogo.”
(Papa Francesco)

Possa il suo insegnamento continuare a illuminare il nostro cammino.
Grazie, Santo Padre.

Sergio Bartoli
Consigliere Regionale del Piemonte
Presidente della V Commissione Ambiente