CRONACA- Pagina 16

Schianto al casello, due donne in ospedale

Una vettura con due donne a bordo si è schiantata all’imbocco del casello di Novara est. I soccorsi le hanno traportate all’ospedale dove è stato assegnato loro un codice rosso e un codice giallo. La polizia sta verificando la dinamica dello scontro.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Investito da un’auto muore in ospedale

Non ce l’ha fatta l’anziano investito ieri a Castellamonte da una vettura. L’uomo è stato portato dall’ambulanza del 118 all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Le sue condizioni si sono aggravate fino alla morte.

La Regione approva la modifica per il riuso sui sottotetti

La legge di modifica sul riuso del suolo e la riqualificazione degli edifici è stata approvata a maggioranza, nella seduta legislativa delle commissioni congiunte Urbanistica e Bilancio, presidenti Mauro Fava e Roberto Ravello.

In particolare il testo si occupa dei sottotetti e delle cosiddette “variazioni essenziali al progetto approvato” in seguito alla recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimi alcuni articoli della legge regionale 7/2022, bloccando di fatto almeno 4mila pratiche urbanistiche nei Comuni.

L’assessore all’Urbanistica Marco Gallo ha commentato il provvedimento: “Questa legge permette di uscire dal vuoto normativo creatosi dopo la sentenza della Corte Costituzionale del luglio scorso. Abbiamo lavorato insieme all’Assemblea regionale, al territorio, alle associazioni e agli ordini professionali per sbloccare migliaia di pratiche edilizie rimaste ferme, in linea con le indicazioni date dalla Corte Costituzionale”.
Il punto focale della nuova normativa è legato al recupero dei sottotetti: esso è consentito, purché esistente e legittimo alla data del 31 dicembre 2023. Per i sottotetti realizzati dal primo gennaio 2024, invece il recupero può avvenire solo seguendo le indicazioni del piano regolatore generale.
I relatori della legge, Paolo Ruzzola per la maggioranza e Daniele Valle per l’opposizione, hanno illustrato il significato del Ddl all’inizio della seduta.
Daniele Valle (Pd) ha ricostruito la complessa storia della legge sul riuso del suolo: “Nella scorsa consigliatura la legge è stata stravolta ed ha ampliato molto le maglie. Poi il testo approvato è stato impugnato dal Governo e alcuni articoli sono stati modificati, altri no. Sarebbe stato meglio tornare alla legge 16 del 2018, che invece funzionava”.
Paolo Ruzzola (Fi) ha messo l’accento sulla necessità di sanare la situazione attuale: ”L’articolo cassato dalla Corte Costituzionale adesso non c’è più, quindi bisogna trovare una soluzione perché ci sono migliaia di pratiche bloccate in Piemonte. E’ necessario aprire un confronto su tutta la materia. Questa legge permette di utilizzare i volumi esistenti al 100% per risparmiare suolo”.
Nella discussione generale sono intervenuti i consiglieri: Marina Bordese (FdI), Nadia Conticelli (Pd), Marco Protopapa (Lega), Alice Ravinale (Avs), Sarah Disabato (M5s), Sergio Bartoli (Lista Cirio), Gianna Pentenero (Pd).

 

ATM Postamat a Traves e Villareggia

Più semplici e veloci le operazioni di prelievo, ricariche telefoniche e Postepay

Torino, 5 novembre 2024– Grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali” che ha interessato gli uffici di Traves e Villareggia con un intervento di riqualificazione e tanti nuovi servizi della Pubblica Amministrazione (certificati previdenziali e giudiziari), sono stati installati i nuovi ATM Postamat a disposizione dei cittadini. Per entrambi gli uffici si tratta di una nuova installazione.

L’ATM Postamat è dotato di monitor digitale ad elevata luminosità e dispensatore innovativo, con moderni dispositivi di sicurezza, tra cui un sistema di macchiatura delle banconote e una soluzione anti-skimming capace di prevenire la clonazione delle carte di credito. L’ATM Postamat è inoltre dotato di un lettore barcode per rendere più semplice il pagamento dei bollettini prestampati tramite QR code. 

Disponibile tutti i giorni della settimana e in funzione 24 ore su 24, l’ATM Postamat consente di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, oltre al pagamento delle principali utenze.


Il nuovo Postamat di ultima generazione può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai possessori di carte Postepay.

Poste italiane ricorda che è possibile utilizzare i principali prodotti e servizi offerti da Poste Italiane anche in modalità digitale. Oltre alle classiche operazioni bancarie, come Bonifici e Postagiro, tramite gli strumenti digitali di Poste Italiane tutti i clienti possono pagare vari tipi di bollettino postali, compreso MAV, pagoPA, multe automobilistiche e pagamento Bollo Auto e Moto. Sarà sufficiente inquadrare il codice riportato sul bollettino oppure inserire manualmente i dati richiesti per effettuare il versamento.

Sito e APP consentono inoltre di ricaricare una carta PostePay, un telefono cellulare di qualsiasi operatore, ma anche di accedere ai prodotti di risparmio di Poste Italiane.

Poste Italiane – Media Relations

A Paola Bernardotto il premio GammaDonna

Alla guida di un brand di arredamento cognitivo etico, impegnato a contrastare il fast furniture, Paola Bernardotto si
aggiudica con ‘Ettomio il riconoscimento che dal 2004 premia l’imprenditoria femminile innovativa. Cinzia Tessarolo
(Family+Happy) il “Giuliana Bertin Communication Award” di Valentina Communication. Gioia Lucarini (Relief) vince il
“Women Startup Award” by Intesa Sanpaolo Innovation Center, mentre la giovane Chiara Schettino (Rosso) si aggiudica
la Menzione Speciale per l’impatto sociale di Cottino Social Impact Campus.
Torino, 5 novembre 2024 – Puntano sulle tecnologie verdi, sul biotech, sull’AI, non dimenticandosi di digitalizzare i servizi di
caregiving, le imprenditrici innovative salite oggi sul palco della Centrale nella Nuvola Lavazza di Torino per la Finale del Premio
GammaDonna che dal 2004 valorizza l’anima innovatrice dell’imprenditoria femminile.
Ed è stata Paola Bernardotto, fondatrice di ’ettomio [Vicenza], ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento per l’impegno con cui
contrasta il fast furniture – l’arredamento usa e getta – con prodotti evolutivi che seguono le diverse fasi di crescita del bambino,
creando una rete di fornitori artigiani italiani e promuovendo lo “slow design” e il Made in Italy. ‘Ettomio rivoluziona il settore
dei mobili per bambini con arredi etici, sostenibili e cognitivi per stimolare lo sviluppo di abilità e capacità nelle giovani
generazioni.
All’evento – realizzato con il contributo della Camera di commercio di Torino, sotto il patrocinio di Commissione europea,
Regione Piemonte, Città di Torino e G7-Women7 – sono state premiate anche Cinzia Tessarolo (Family+Happy) con il “Giuliana
Bertin Communication Award”, Gioia Lucarini (Relief) che ha vinto il “Women Startup Award” powered by Intesa Sanpaolo
Innovation Center, e Chiara Schettino (Dona Rosso), a cui è andata la Menzione per l’impatto sociale di Cottino Social
Impact Campus.
«Queste storie sono un esempio straordinario di come la passione imprenditoriale delle donne possa farsi motore di un
cambiamento reale e sostenibile» ha dichiarato Valentina Parenti, Presidente di GammaDonna «Crediamo fermamente che le
imprese giochino un ruolo cruciale nell’affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo, e che siano chiamate a guidare il
cambiamento attraverso innovazione, impatto e modelli di business rigenerativi. Valori che 20 anni fa ci hanno spinto a creare
GammaDonna e che oggi, in uno scenario complesso e in continuo cambiamento, sono più attuali che mai.»
«Per la Camera di commercio di Torino è un investimento fondamentale promuovere modelli d’impresa innovativi e inclusivi,
capaci di rispondere con creatività alle sfide sociali e ambientali» ha commentato il Presidente Dario Gallina «La vincitrice e le
finaliste di questa edizione offrono un riferimento ispirante di come l’imprenditoria femminile sia un motore di crescita e
propongono anche un modello di resilienza e determinazione. Il loro operato, come la ventennale attività dell’Associazione
GammaDonna, contribuisce a superare le barriere della precarietà e del divario che ancora caratterizzano il panorama economico
femminile.»
Le imprenditrici accedono a un vero e proprio percorso di valorizzazione, accelerazione ed empowerment che si sviluppa
attraverso eventi e percorsi di formazione, occasioni di business networking, sessioni di mentoring & advisory con EY, Intesa
Sanpaolo Innovation Center, Italian Tech Alliance, 24Ore Business School, Angels4Women, Innovup, Seed Capital Pro e Cottino
Social Impact Campus. Oltre a mesi di esposizione mediatica sulle principali testate e tv nazionali.

A giugno 2025 World’s 50best a Torino

Il presidente Cirio e il sindaco Lo Russo: «Sarà un grande evento internazionale e lavoriamo per coinvolgere i ristoranti del territorio»

 

 

 Da oggi fino al 7 novembre 2024, la Regione Piemonte è in vetrina al World Travel Market di Londra, all’interno del Padiglione Italia, per consolidare il suo ruolo di destinazione turistica di primo piano nel panorama internazionale.

 

Nella giornata dell’inaugurazione, la presentazione agli operatori e ai media internazionali dell’edizione 2025 di «The World’s 50 Best Restaurants award» considerato da molti l’Oscar della ristorazione, un evento che porterà in Piemonte i nomi più prestigiosi della cucina mondiale e celebrerà la classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo. A presentare l’evento il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore al Turismo Marina Chiarelli, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, il presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina e William Drew, direttore editoriale di 50best.

 

«Con questo evento si certifica che Torino è una delle città al mondo in cui si mangia meglio e questo era il nostro obiettivo. Siamo molto orgogliosi di questo risultato che porterà Torino e il Piemonte al centro dell’interesse mondiale per quanto riguarda la ristorazione. Per quasi una settimana i migliori chef del pianeta saranno nel nostro territorio e questo per noi è anche l’occasione per far conoscere le nostre eccellenze enogastronomiche e la bellezza del nostro territorio – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Da oggi parte ufficialmente l’organizzazione di questo grande evento che avrà anche momenti di contaminazione con alcune collaborazioni tra gli chef internazionali e i ristoranti torinesi a scopo benefico»

 

«Torino – ha sottolineato il sindaco Stefano Lo Russo – ha ormai una crescita del turismo a doppia cifra e questo è il frutto delle iniziative che le istituzioni in sinergia con il sistema territoriale hanno messo in campo. Stiamo investendo molto sui grandi eventi per far conoscere la bellezza di una città che ha la forza della storia e della cultura e che, attraverso il 50 Best, si racconterà al mondo anche nel solco della sua tradizione gastronomica d’eccellenza. Una straordinaria vetrina internazionale in cui abbiamo l’obiettivo di coinvolgere in modo diffuso tutta la cittadinanza».

 

«Coinvolgeremo tutto il mondo della ristorazione da nord a sud del Piemonte con tour guidati per far diventare il mondo dell’enogastronomia piemontese una unica grande tavola sotto i riflettori del mondo – ha sottolineato l’assessore Regionale al Turismo Marina Chiarelli – Il Piemonte vive oggi un momento di grande affermazione internazionale e con l’edizione 2025 di 50 Best Restaurant crescerà ancora di più raggiungendo un picco di credibilità paragonabile a un ‘rating tripla A’, sia agli occhi dei turisti che degli investitori. È una grande occasione per mettere in campo tutto il nostro know how per un evento che sarà accompagnato da momenti di attrazione collaterali che faranno da corona a questa manifestazione unica nel suo genere».

 

«È un grande evento internazionale, ma anche un prestigioso tributo al territorio e a quello che rappresenta con la sua grande tradizione enogastronomica e con tante aziende e imprenditori che lavorano nella ristorazione e in generale in tutta l’enogastronomia locale. Immaginare che i migliori chef del mondo vengano a Torino è una grande emozione ed è motivo di orgoglio per tutte le aziende che la Camera di commercio rappresenta” aggiunge il presidente Dario Gallina.

 

«Sappiamo che l’edizione 2025 del 50 Best a Torino e in Piemonte sarà magica, perché l’Italia è un paese con una grande tradizione enogastronomica che ha una cultura del buon cibo e del buon vino che arriva dal profondo – ha commentato William Drew, direttore editoriale di 50 Best -. Siamo emozionati all’idea di essere ospitati in questa terra per la prima volta nei 22 anni di storia della manifestazione».

 

Il Piemonte a Wtm si presenta insieme a Visit Piemonte con la sua offerta turistica completa: le Agenzie di Turismo Locale (ATL), vari operatori privati e consorzi, tutti impegnati a promuovere le eccellenze del territorio. Uno spazio speciale è stato riservato alle Residenze Reali, in un progetto di promozione che ha come capofila la Città di Torino, a dimostrazione dell’impegno a valorizzare le ricchezze storiche e culturali della regione. Parallelamente alla fiera, sono in programma incontri con potenziali investitori in varie location di Londra, fra cui la sede della manifestazione, ExCel London. Questo scenario si inserisce in una più ampia strategia di attrazione di capitali stranieri, con una serie di appuntamenti che mirano a far conoscere il Piemonte non solo come meta turistica, ma come destinazione per investimenti di lungo periodo.

 

A Londra il Piemonte si presenta con numeri in crescita costante: i dati del 2024 mostrano infatti un aumento significativo degli arrivi e delle presenze rispetto all’anno precedente. Nel periodo gennaio-settembre 2024, gli arrivi sono cresciuti dell’1% e i pernottamenti del 4% rispetto al 2023. Interessante notare che i turisti italiani, pur mantenendosi stabili in termini di arrivi, aumentano in modo sostanziale le loro notti di permanenza (+3%). Per quanto riguarda il turismo estero, si registrano +2,4% di arrivi e +5,9% di presenze, con i visitatori stranieri che ora costituiscono il 54% dei pernottamenti totali.

 

La forte domanda britannica per il turismo montano e lacustre

 

Uno degli assi principali della crescita è rappresentato dalla domanda inglese, che dimostra particolare interesse per le località sciistiche piemontesi. La Via Lattea e Bardonecchia, con le loro 8 stazioni e oltre 500 km di piste, registrano oltre 1,5 milioni di giornate di sci vendute a stagione, a cui si aggiungono le località montane dell’Alto Piemonte e delle Alpi Cuneesi. Questo fenomeno è confermato dalle cifre: il turista britannico ha generato 102.000 pernottamenti nella stagione sciistica, consolidando l’attrattività della montagna piemontese. Anche in estate il Piemonte registra flussi significativi dal Regno Unito: nei mesi estivi (giugno-settembre) le presenze ammontano a oltre 205.000, con un picco nell’area dei laghi, che attira da sola più del 50% del totale regionale. Nel primo trimestre del 2024, le presenze dei turisti britannici in Piemonte sono aumentate del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un trend che fa ben sperare per il futuro.

 

Enogastronomia e nuove esperienze: vino, formaggi e oltre

 

Il WTM di Londra offre spazio anche all’eccellenza enogastronomica piemontese, particolarmente apprezzata dal mercato inglese. Se il vino resta la punta di diamante, l’interesse dei turisti inglesi si estende ora anche a prodotti come olio, birra artigianale e formaggi, con quest’ultimo che sta conquistando un’attenzione quasi pari a quella del vino. Sono sempre più richieste le “experience” nei luoghi di produzione, che spaziano dalle degustazioni nelle cantine alle visite nei caseifici, fino ai frantoi e ai birrifici, offrendo ai visitatori un’immersione nella cultura gastronomica locale.

 

I numeri di un turismo in crescita: un trend di lungo periodo

 

Le cifre presentate al WTM testimoniano un decennio di crescita continua per il turismo piemontese. Secondo l’Osservatorio turistico regionale, gli ultimi dieci anni hanno registrato un incremento delle presenze turistiche di circa il 30%, un dato che riflette l’attrattività e la capacità della regione di adattarsi alle richieste di un pubblico sempre più internazionale ed esigente. Dal WTM di Londra, il Piemonte lancia quindi un segnale forte: la regione è pronta ad accogliere turisti e investitori con un’offerta che combina paesaggi mozzafiato, tradizioni enogastronomiche di alto livello e una proposta culturale unica.

 

Immaginare, Progettare, Capire la Città di domani

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Politecnico di Torino Castello del Valentino, Viale Mattioli, 39  – venerdì 8 e sabato 9 novembre 2024

Come immaginiamo l’ambiente urbano di domani? Per quale progetto di vita? Chi è coinvolto nel progetto delle città del futuro? A chi lasceremo un pianeta largamente urbanizzato, e in quali condizioni? Domande essenziali per l’oltre 50% della popolazione mondiale (4 miliardi di persone) che già vivono in aree urbanizzate. Un numero destinato a crescere nei prossimi anni, tanto che alcuni studi stimano che nel 2030 il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città.

A queste domande si proverà a rispondere venerdì 8 e sabato 9 novembre 2024 nel corso dell’evento URBAN DESIRES – Immaginare, Progettare, Capire la Città che animerà gli spazi del Castello del Valentino, patrimonio UNESCO nell’ambito del sito Residenze Sabaude e sede dell’organizzatore dell’iniziativa, il Dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST) del Politecnico di Torino e dell’Università di Torino.

Una serie di incontri sulla città “desiderabile”, tra criticità del presente e responsabilità del futuro; due giornate di interventi, talk, dialoghi, mostre, living lab e molte altre attività in cui la voce degli esperti e delle esperte del DIST si mescolerà a quella di ospiti nazionali e internazionali di prestigio. Il programma si sviluppa attraverso tre assi tematici, tre lenti di osservazione, tre orientamenti al fare, per ridisegnare il presente immaginando il futuro: Immaginare – Progettare – Capire.

  1. Immaginare: Proviamo a partire da questa domanda: “In quale città del passato, del presente o del futuro vorresti vivere e perché?” e tracciamo delle rotte, insieme a interlocutori e pubblico, sulle ragioni di questa scelta. Immaginare l’urbano può essere un modo per pensare in termini prospettici, propositivi, aperti, utopici e liberati dalla pesantezza del presente o dai fantasmi del passato. Nutrire la capacità immaginativa è un modo per articolare il futuro come se fosse una storia con dei finali aperti e farlo a partire da singolarità e differenze di ciascuno e ciascuna.
  1. Progettare: Pianificare la città, il suo uso, la sua trasformazione e la sua gestione, attraverso competenze diversificate, per operare su diversi aspetti: bilancio e investimenti, sviluppo economico, vitalità culturale e riuso del patrimonio, capacità di accoglienza e inclusione sociale, qualità della vita, sostenibilità urbana, autonomia energetica, trasporti pubblici, accessibilità. Quali figure e quali competenze sono richieste per affrontare simili questioni? Quali strumenti concettuali e operativi possono risultare efficaci?
  1. Capire: Comprendere e valutare la città: in che modo? Per quali esigenze? Partiamo esaminando modelli e metriche esistenti e riflettiamo criticamente su di essi, prestando attenzione agli aspetti dinamici della valutazione nel tempo e nello spazio, alle modalità di coinvolgimento e di partecipazione dei diversi stakeholder e all’impatto della valutazione in termini di politiche urbane e di sviluppo territoriale.

 

Venerdì 8 novembre alle ore 14.00 è previsto l’opening dell’evento. Tra le tematiche affrontate, un focus sul rapporto tra città e università e le molteplici implicazioni che la presenza della popolazione studentesca universitaria ha sulla conformazione dello spazio urbano. A seguire, due interventi sul tema della “città della notte”: a un dialogo volto a stimolare un confronto tra Torino e Londra sui temi della night-time economy e delle politiche di governo della notte, seguirà il talk di Andreina Seijas, consulente internazionale con oltre 15 anni di esperienza nello sviluppo e nelle politiche urbane in America Latina, Europa e Stati Uniti, che illustrerà esempi internazionali di strategie notturne di successo per comprendere se e come poterle adattare alla città di Torino.

A conclusione della giornata, l’evento si sposterà a Spazio Contrada Murazzi, per trascorrere una serata all’insegna di musica elettronica che attinge al corpo e all’intelligenza collettiva del territorio.

Il giorno seguente, sabato 9 novembre, ci ritroveremo nuovamente al Castello del Valentino. In apertura, un intervento di Giovanni Maria Flick sul rapporto conflittuale fra l’esigenza di tutela della natura e del paesaggio e la sperimentazione di innovazioni per la transizione energetica dei territori. Nel pomeriggio, un talk di Marco Te Brömmelstroet, membro del consiglio di amministrazione dell’Urban Cycling Institute e docente presso l’Università di Amsterdam, sulla mobilità ciclabile. Troveranno spazio nel corso della giornata anche due interventi sulle ricadute del cambiamento climatico sulla gestione dell’acqua nelle città e sulla qualità degli spazi di vita urbani e il confronto fra gli esperti e le esperte del Dipartimento e l’assessore all’urbanistica della Città di Torino Paolo Mazzoleni sulle possibili strategie di miglioramento dell’ambiente urbano di Torino Nord. In conclusione, un dialogo di eccellenza tra l’artista Tino Sehgal e gli esperti e le esperte del Dipartimento sui temi dell’immaginazione e della progettazione dello spazio urbano.

Durante le due giornate, parallelamente alle sessioni di talk e dialoghi in plenaria, sono previsti anche un living lab, due attività laboratoriali e l’esposizione di due mostre. Programma completo al link: https://www.urbandesires.it/programma/

L’iniziativa inaugura una vera e propria piattaforma di iniziative di Public Engagement del dipartimento DIST. Da inizio ottobre è attivo Urban Desires www.urbandesires.it/, il sito che raccoglie le attività di disseminazione e divulgazione del DISTUrban Desires è uno spazio progettuale e creativo, tra ricerca e divulgazione, per ragionare insieme sulla complessità delle trasformazioni economiche, sociali e ambientali del territorio e della città.

Sicurezza, controlli della polizia a Porta Nuova

Il 2 novembre u.s. è stato organizzato dalla Polizia di Stato un servizio di controllo straordinario, coordinato dalla Polizia Ferroviaria, mirato alle aree della Stazione di Torino Porta Nuova.

Nello specifico, nel pomeriggio di sabato sono state attuate misure straordinarie di controllo per la tutela dei viaggiatori e di tutto l’ambito ferroviario, comprese le zone perimetrali della Stazione, concentrando in particolare l’attenzione sull’attività di prevenzione e sul contrasto alle attività illecite.

È stato particolarmente valorizzato il coordinamento tra diversi Uffici della Polizia di Stato: alla predetta attività, infatti, oltre al personale Polfer del Settore Operativo, della Squadra di Polizia Giudiziaria compartimentale e della Squadra Informativa, ha partecipato personale del Reparto Prevenzione Crimine del Piemonte; tale sinergia ha assicurato il raggiungimento di ottimi risultati in relazione ai controlli identificativi di persone sospette e, al contempo, ha garantito visibilità e percezione di sicurezza da parte dei cittadini e in particolare dei viaggiatori.

L’intensificazione ha permesso, inoltre, di denunciare in stato di arresto un cittadino extracomunitario in esecuzione ad un ordine di carcerazione, di indagare in stato di libertà un uomo trovato in possesso di strumenti atti ad offendere. I controlli hanno consentito l’identificazione di 106 persone ed il sequestro di Cannabinoidi.

 

L’iniziativa ha consentito di incrementare i livelli di prevenzione e sicurezza nell’ambito della stazione di Torino, contrastando la commissione dei reati, specialmente quelli di tipo predatorio, anche in previsione del maggior afflusso di viaggiatori concomitante con il ponte di Ognisanti.

Gli esercizi commerciali torinesi non sono accessibili: cabina di regia in Prefettura

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Si è riunita nei giorni scorsi in Prefettura a Torino la cabina di regia per la sicurezza degli esercizi commerciali alla presenza di Claudio Naldi, Capo di Gabinetto del Prefetto di Torino, di Paolo Chiavarino, Assessore al Commercio della Città di Torino, di Claudio Marocco, responsabile commercio e terziario, tutela dei consumatori della Regione Piemonte insieme ai rappresentati di Polizia LocaleCamera di Commercio di TorinoAscomConfcommercioConfesercentiCPD e dell’arch. Eugenia Monzeglio. L’oggetto dell’incontro è stato la discussione della problematica relativa alla accessibilità degli esercizi commerciali torinesi, sollevata dalla CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà a seguito della mappatura svolta in accordo con la Prefettura stessa nel 2024.
Il lavoro di rilevazione effettuato con il Collaudo Civico reso possibile grazie al contributo “Disabilità in rete 2024” sostenuta da Fondazione Compagnia di San Paolo, ha interessato le principali vie commerciali delle 8 Circoscrizioni della Città di Torino ed è stato svolto da un gruppo di persone con disabilità e non.
In totale sono state rilevate 271 attività commerciali su 8 vie commerciali cittadine, suddivise nelle 8 circoscrizioni della città di Torino, delle quali sono risultate 68 accessibili (ovvero possiedono l’ingresso in piano, la rampa fissa o la rampa mobile) e 203 non accessibili.
Da questi numeri è emerso un dato allarmante secondo cui il 75% delle attività commerciali mappate non sono accessibili alle persone con disabilità.
La CPD nel corso degli anni ha denunciato – oltre alla totale disapplicazione del PEBA – Piano Eliminazione Barriere Architettoniche che da oltre trent’anni dovrebbe essere un obbligo di legge – la situazione relativa all’accessibilità delle attività commerciali già nel 2004 quando, in collaborazione con le istituzioni del territorio, era stata lanciata l’iniziativa “Via il Gradino” per sensibilizzare i commercianti sull’importanza della rimozione delle barriere architettoniche.
 A 20 anni esatti di distanza nulla è cambiato, per cui oggi più che mai si impone l’urgenza di collaborare di nuovo con tutti i principali attori coinvolti per rendere la città più accessibile, non solo per i cittadini con disabilità, ma anche per persone anziane, persone con passeggini o deambulatori e persone con difficoltà di deambulazione in generale.
Tutti i partecipanti del tavolo hanno concordato sull’importanza di coordinarsi su una linea comune e dell’importanza di sensibilizzare la categoria dei commercianti su questa tematica e sulle esigenze specifiche di persone che sono dei potenziali clienti.
La seduta si è così conclusa con una serie di proposte da condividere tra tutte le parti coinvolte per poi essere presentate al prossimo incontro al tavolo della Prefettura.
In particolare, la proposta di Giovanni Ferrero, direttore della CPD, è quella di riproporre l’esperienza positiva di Via Po, nella quale su iniziativa del Presidente di Via era stato organizzato un gruppo d’acquisto per permettere a tutti i commercianti della via di acquistare delle pedane amovibili per rendersi accessibili.
Inoltre, i commercianti erano stati sensibilizzati sull’importanza del tema e accompagnati nel dotarsi di questi strumenti oltre ad aver messo una vetrofania per segnalare la presenza di una rampa amovibile che i cittadini in carrozzina potevano richiedere in ingresso, nel caso in cui non fosse immediatamente evidente.
Si potrebbe quindi replicare questa esperienza nelle principali vie commerciali della città, coinvolgendo gli altri Presidenti di Via e accompagnando i commercianti in questo percorso di sensibilizzazione.
Si è poi proposto realizzare un vademecum informativo per comunicare in modo chiaro ai commercianti gli obblighi di legge riguardo l’abbattimento delle barriere architettoniche nell’accesso agli esercizi commerciali. Oltre a questo, il vademecum esporrà le possibili soluzioni per adeguarsi alla normativa in base alla propria situazione e con l’indicazione puntuale dell’investimento economico necessario (sarà sempre ricercata la soluzione più economica e verranno fornite indicazioni precise sul dove trovare le diverse tipologie di ausili e pedane).
Infine, sarebbe auspicabile vincolare sempre di più le risorse pubbliche (es. finanziamenti della Città di Torino) all’adeguamento delle strutture in modo che siano accessibili e indicando questo criterio tra le priorità per la concessione delle risorse.
È davvero giunto il momento di dire basta – dichiara Giovanni Ferrero – ai cartelli fuori dagli esercizi commerciali dove c’è scritto che è precluso l’ingresso alle persone con disabilità. Ormai è finito il tempo dei buoni propositi. A parole, troppo spesso, siamo tutti sensibili, siamo tutte persone che vogliono l’inclusione, ma poi la realtà delle cose peggiora sempre di più, specialmente per chi vive in condizioni di fragilità. L’inclusione non può essere un concetto astratto, ma deve essere un impegno quotidiano per tutti, a qualunque livello e in qualunque condizione. È assolutamente necessario uscire dalla retorica e dai concetti che diventano un mantra sociale, svuotati di significato, ed iniziare ad attuare un reale cambiamento. Sono le nostre comunità, le nostre società, a chiederlo per arrivare a migliorare concretamente la qualità della vita di tutti e non solo di chi è in difficoltà. Se si può, si deve fare!

Gli rubano il telefono ma nel cloud trova la foto del ladro e lo fa arrestare

Torino, Quartiere Santa Rita. Ha subito una brutta rapina nel cuore della notte mentre passeggiava, solo, lungo Corso Sebastopoli, i primi giorni del mese scorso. La vittima, un giovane 25enne; gli autori, un gruppetto di 3 ragazzi nordafricani, uno dei quali, armato di coltello, lo ha obbligato a farsi consegnare cellulare, portafoglio e zaino con all’interno un pc portatile.
Il 25enne aveva chiamato subito le Forze dell’Ordine ma nell’immediatezza gli autori della rapina avevano già fatto perdere le loro tracce. Dopo aver sporto denuncia alla caserma dei Carabinieri di Borgo San Secondo, la bella sorpresa. Collegandosi nel cloud del proprio account nel tentativo di recuperare quanto più possibile di quanto custodito nel cellulare, la giovane vittima nota delle fotografie a lui sconosciute e scorrendole riconosce senza ombra di dubbio il rapinatore della notte precedente. Agli investigatori è già noto e in poche ore lo trovano nel quartiere San Salvario, con addosso proprio il cellulare della vittima (insieme, tra l’altro, a 11 grammi di hashish).
I giorni scorsi i Carabinieri della Stazione San Secondo, sulla base di apposita emissione di misura cautelare in carcere da parte del Giudice per le Indagini Preliminari di Torino, hanno
notificato il provvedimento al 19enne, gravemente indiziato per aver commesso la “rapina aggravata, in concorso con altri soggetti e con l’utilizzo di arma da taglio”.
Sono in corso le indagini per identificare gli altri due autori della rapina.
Il provvedimento a carico dell’interessato è stato emesso durante le indagini preliminari e, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza