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A Susa posata la “bretella” di via Montello

Nella  notte è stata posata l’impalcatura metallica che costituirà la base della nuova bretella stradale di collegamento tra la SS25 e Via Montello
Durante le operazioni erano presenti il Sindaco Piero Genovese e il consigliere Francesco Bologna insieme ai funzionari di RFI, Italferr, della ditta ESIN e degli studi tecnici incaricati dell’appalto.
I lavori continuano secondo il cronoprogramma con la realizzazione delle bretelle stradali di collegamento nei due sensi di marcia, del marciapiede lato LIDL e della rotonda sulla SS25 che migliorerà decisamente la sicurezza della svolta sulla strada statale oltre a rallentarne la velocità di percorrenza.
Il cronoprogramma dei lavori prevede la conclusione delle opere entro il mese di giugno (Facebook)

Cartoleria sospesa, un aiuto concreto a tanti bimbi in difficoltà

Più di 70 cartolibrerie, 50 volontari, 5 punti di distribuzione nelle periferie della città, più di 450 pacchi di cartoleria distribuiti tra ottobre e dicembre scorsi a bambine e bambini che vivono situazioni di difficoltà. Questi sono i numeri dell’edizione 2023 della cartoleria sospesa realizzata dalla Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza presieduta da Tommaso Varaldo  con il sostegno di Cart, presentati a Torino nei giorni scorsi alle cartolibrerie, aprendo le adesioni dei punti di raccolta per la prossima edizione che prenderà il via a settembre di quest’anno.

Addio a Gioacchino Torre, il “re” della granita siciliana

È mancato a 77 anni Gioacchino Torre, il re delle granite a Torino. Era giunto in città da Milazzo, aveva lasciato un impiego sicuro alla Guardia di finanza per aprire un bar, il suo sogno. Lo realizzò in corso Regio Parco 28 portando a Torino le delizie della Sicilia: cannolo, cassate, gelati e le famose granite. Punto di riferimento per i torinesi fin dagli anni 70 la famosa gelateria proseguirà l’attività anche dopo la scomparsa del suo fondatore.

Amiat, pulizia dei Murazzi nella notte

La scorsa notte Amiat ha impiegato due autobotti e due operatori per la pulizia dei Murazzi a seguito della piena di lunedì scorso. Le operazioni sono ancora in corso, con l’impiego di una squadra di operatori e di due mezzi.

Tunnel di Tenda, la Regione chiede fine lavori per giugno 2024

Tunnel di Tenda, nuove difficoltà e ritardi. Questo il tema dell’interrogazione che il consigliere Pd Maurizio Marello ha rivolto all’assessore Marco Gabusi nell’ambito dei question time.

“Parliamo di un cantiere con indubbie complicazioni, con varie vicissitudini anche giudiziarie, ma il contratto indica chiaramente la fine dei lavori a giugno 2024, tempistica che, come Regione Piemonte, chiediamo sia rispettata. Se si verificherà un ulteriore ritardo le risorse ottenute dalle penali dovranno andare al territorio. Su questo c’è trasversalità da parte di tutti i soggetti coinvolti. Riconosciamo lo sforzo ditta esecutrice dei lavori Edilmaco che ha impiegato oltre 200 operai nelle ultime settimane – ha concluso Gabusi – ma per noi la priorità rimane il rispetto della data di fine lavori”.

La scorsa settimana la ditta Edilmaco ha chiesto un’ulteriore proroga fino a settembre per ultimare i lavori della nuova canna. Il Presidente Cirio ha insistito per la data del giugno 2024, affermando che per ogni giorno di ritardo andranno applicate le penali che verranno ridestinate agli operatori turistici della Valle danneggiati dalla chiusura.

“Continua a non esserci un adeguato e preciso cronoprogramma – ha ribadito Marello – la situazione per la valle e la provincia cuneese è ormai da anni insostenibile sotto tutti i punti di vista, compreso quello economico. Cirio e Gabusi, pretendano la verità sulla situazione del cantiere, i tempi e l’adeguamento del vecchio tunnel da Anas e dal Governo, anche alla luce delle pesanti dichiarazioni di Edilmaco”.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di  Paolo Bongioanni (FdI) su Proventi Atto di sottomissione Edilmaco; di Monica Canalis (Pd) su Un pasto caldo per i genitori dei neonati ricoverati presso il Regina Margherita di Torino; di Alberto Avetta (Pd) su La Regione utilizza i dati delle SDO (schede dimissioni ospedaliere) per programmare e gestire i propri servizi sanitari?;  di Sarah Disabato (M5S) su La Regione intervenga per rimettere subito in servizio i diciannove elettrotreni GTT sulle linee ferroviarie piemontesi.

Una legge contro il linguaggio d’odio

Il Piemonte da oggi ha una legge per prevenire e contrastare i fenomeni di “hate speech” diffusi attraverso le piattaforme digitali. Il provvedimento, presentato dal primo firmatario Diego Sarno (Pd), è stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale. 

Il testo, costruito con l’aiuto dell’Università degli Studi di Torino e di alcune associazioni, prevede tra gli interventi la costituzione di centri specializzati per dare supporto alle vittime – almeno uno per ogni provincia e per la Città metropolitana – ma anche presso i centri antiviolenza iscritti all’albo regionale e i centri della rete antidiscriminazione, la messa alla prova degli odiatori in accordo con le forze dell’ordine, il sostegno a progetti educativi già in età scolare.  Misure per la cui attuazione saranno messi a disposizione 100 mila euro l’anno per il 2024 e il 2025.
“Dopo due anni di discussione in commissione e un lavoro importante fatto anche con la Giunta per arrivare ad un testo condiviso – ha detto Sarno – finalmente abbiamo dotato la nostra regione di una legge il cui obiettivo è tutelare tutte le vittime dei discorsi di odio diffusi on line, siano esse donne, disabili, omosessuali, migranti, ebrei od islamici. Un tema affrontato dal Parlamento europeo e da diversi organismi internazionali, ma non ancora dalla legislazione italiana, che ha portato persone a togliersi la vita”.

Sanità, Nursing Up De Palma: “Allarme carenza infermieri”

Serve norma con dotazioni minime organici per garantire tutela salute cittadini.

Riceviamo e pubblichiamo – «La crisi profonda del nostro sistema sanitario, legata principalmente alla carenza di infermieri, è ormai un dato di fatto, ma non è immaginabile in alcun modo arrendersi all’evidenza di un presente e soprattutto di un futuro dove, la qualità della tutela della salute della collettività, viene costantemente messa a rischio a causa della grave carenza di personale.

Occorre, per tanto, secondo noi del Nursing Up, una norma che preveda una riduzione parametrata delle attività e dei servizi in relazione alla grave e irrisolta carenza di personale, laddove esistono strutture sanitarie che non sono in grado di garantire una qualità idonea e sufficiente sicurezza al cittadino».

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.

«In questo momento storico, l’amara evidenza legata alla grave carenza di infermieri, da noi denunciata con cifre che oscillano dalle 175mila alle 220mila unità, ci racconta più che mai di una sanità che rischia di colare a picco, a causa della disorganizzazione delle strutture ospedaliere. A farla da padrone sono anche i numeri preoccupanti sulle concrete conseguenze psico-fisiche che tale disorganizzazione genera sui nostri operatori sanitari e che soprattutto raccontano di una triste e drammatica quotidianità. La politica, ed è questo che ci preoccupa maggiormente, “brancola ancora nel buio” e stenta a trovare soluzioni adeguate alla cronica carenza di personale infermieristico.

E questo è un fatto gravissimo, dal momento che senza professionisti dell’assistenza non esiste, come detto, la benché minima prospettiva di un futuro roseo per la nostra sanità. Se il Governo tiene davvero alla crescita del nostro sistema sanitario nazionale deve gioco forza darsi un a mossa, poiché carenza di infermieri significa di fatto qualità dell’assistenza scadente ed aumento del pericolo per la sicurezza delle cure. E allora bisognerebbe riflettere sull’introduzione di una norma che in qualche modo, così come già avviene per le strutture private che chiedono l’accreditamento con il SSN, imponga a regioni ed aziende sanitarie, il possesso di dotazioni minime di personale come conditio sine qua non per l’erogazione dei servizi che intendono mettere a disposizione dell’utenza», conclude De Palma.

Volpiano, chiusura del passaggio a livello della stazione


In orario notturno dal 5 al 18 marzo, tutto il giorno dal 19 al 22 marzo

Per consentire l’esecuzione di importanti lavori di manutenzione alla stazione ferroviaria di Volpiano, il passaggio a livello tra via Brandizzo e corso Regina Margherita viene chiuso al traffico pedonale veicolare dalle 21.30 di martedì 5 marzo alle 6 di lunedì 18 marzo, in orario notturno (dalle 21 alle 6); rimane aperta una corsia per il transito in uscita da Volpiano, da corso Regina Margherita a via Brandizzo. Dalle 21.30 di lunedì 18 alle 18 di venerdì 22 marzo, invece, la chiusura del passaggio a livello sarà totale, sia notturna che diurna e in tutte le direzioni.

Commenta il sindaco di Volpiano Giovanni Panichelli: «Rete Ferroviaria Italiana ci ha segnalato la necessità realizzare degli interventi presso il passaggio a livello della stazione, finalizzati al ripristino della precedenza al transito dei treni e più in generale al rinnovo del passaggio a livello secondo gli standard Rfi. Queste attività sono funzionali alla riduzione del disagio subito dai pendolari che utilizzano la linea Sfm1; Rfi precisa inoltre che durante i lavori non ci saranno soggezioni alla circolazione dei treni. Consci invece del fatto che tali attività comporteranno un disagio al traffico veicolare e pedonale, abbiamo richiesto e condiviso con Rfi un cronoprogramma che riducesse il più possibile la chiusura totale del passaggio a livello nelle ore diurne, chiedendo di effettuare quante più lavorazioni possibili in orario notturno».

Città della Salute, tecnologie di alta gamma al centro lesioni nervose

Presentate due tecnologie di alta gamma donate al Centro multidisciplinare della Chirurgia delle lesioni nervose periferiche dell’Unità Spinale Unipolare della Città della Salute di Torino Sono state presentate due tecnologie di alta gamma di ultima generazione (ecografo ed elettromiografo), che sono state donate al Centro multidisciplinare di riferimento nazionale della Chirurgia delle lesioni nervose periferiche ad alta complessità clinico riabilitativa dell’Unità Spinale Unipolare della Città della Salute di Torino, donate dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi. Il valore delle due apparecchiature è di quasi 67.500 euro. La Città della Salute di Torino è diventata negli ultimi anni Centro di riferimento nazionale per il trattamento e le cure dei pazienti affetti da lesioni nervose periferiche ad alta complessità dell’arto superiore ed inferiore (traumatiche e non traumatiche). La possibilità di trattare con le più moderne metodiche il paziente adulto (ospedale CTO), il bambino (ospedale Infantile Regina Margherita) ed il paziente affetto da spasticità e mano tetraplegica (Unità Spinale Unipolare) sia dal punto di vista chirurgico sia riabilitativo ha conferito all’Azienda un ruolo unico in Italia nella cura delle lesioni nervose periferiche che viene riconosciuto e supportato anche da varie Associazioni. Le patologie trattate includono: lesioni traumatiche di nervi periferici dell’arto superiore ed inferiore, paralisi del plesso brachiale e del plesso lombosacrale, paralisi del plesso ostetriche, tumori del nervo periferico, deficit funzionale dell’arto superiore nel paziente tetraplegico. I pazienti afferiscono ad un ambulatorio multidisciplinare dedicato presso l’Unità Spinale (diretta dal dottor Maurizio Beatrici), dove vengono presi in carico da un team composto da microchirurghi / chirurghi della mano, neurochirurghi, radiologi, fisiatri e fisioterapisti. Esistono percorsi diagnostici e chirurgici dedicati a questi pazienti nati dalla collaborazione interdipartimentale (la Medicina fisica e riabilitazione universitaria diretta dal professor Giuseppe Massazza, l’Ortopedia – Traumatologia 3 ad indirizzo Chirurgia della Mano diretta dal dottor Bruno Battiston, la Neurochirurgia universitaria diretta dal professor Diego Garbossa, la Radiologia del CTO diretta dalla dottoressa Tiziana Robba, la Neuroradiologia diretta dal dottor Giovanni Morana, la Neurofisiologia clinica (responsabile facente funzione dottor Vincenzo Villari) e l’Anestesia e Rianimazione diretta dal dottor Maurizio Berardino). Il referente del Centro della Chirurgia delle Lesioni Nervose e dell’ambulatorio è il dottor Paolo Titolo (microchirurgo / chirurgo della mano). La Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, sempre attenta al consolidamento delle eccellenze in ambito sanitario, ha accolto la richiesta di donare due tecnologie di alta gamma che andranno ad ottimizzare la strumentazione di questo ambulatorio multispecialistico. Nello specifico un ecografo di ultima generazione, utile nella valutazione pre e postoperatoria delle lesione nervose periferiche, ed un elettromiografo, che permetterà di valutare la funzionalità di nervi e muscoli, utile nella diagnosi e valutazione di diverse patologie neuromuscolari e di compressione di nervi periferici. Alla presentazione erano presenti Lorenzo Angelone, Lodovico Passerin d’Entrèves e Umberto Ricardi.