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Il professor Claudio Raviolo, grande umanista scomparso prematuramente

Generazioni di studenti del Liceo scientifico Faa’ di Bruno si sono formati alla sua “scuola” umanista, perché di scuola si trattava. Le lezioni di Italiano, Latino e Storia del professor Claudio Raviolo, grande grecista, formatosi ancora prima che all’Università di Torino, al mitico liceo Cavour, già vicepresidente del liceo scientifico torinese, ricordavano più delle lezioni universitarie che liceali. Recavano una ricchezza di approfondimenti che non erano mai pedissequi, anzi sempre molto vivi e legati alla modernità, coniugati ad un amore infinito per la classicità che egli è stato sempre capace di trasmettere ai suoi allievi. Ha reso vicino a noi ex allievi di decenni passati, come ai più recenti, le poesie dell’amore tormentato di Catullo dedicate a Lesbia, quali ” Odi et amo”, come Le Catilinarie di Cicerone che tanto amava, per l’integrità morale che riconosceva in questo grande oratore romano, oggi dote purtroppo sempre più rara. E la Gerusalemme Liberata, l’Orlando Furioso, i Promessi Sposi, e su tutti Dante, suo maestro di vita, che attraverso di lui, è diventato anche un po’ il nostro.

Mara Martellotta

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Lo vogliamo ricordare attraverso le parole di un suo ex allievo, Andrea Rubiola:

“Qualche tempo fa, per tirarlo su di morale, avevo fatto al professor Raviolo una battuta; gli avevo detto: “Professore, tenga duro ché, ora che non c’è più Umberto Eco, ci resta solo lei!”. Ora, esattamente due anni dopo, mentre il mondo della cultura commemora la scomparsa di Eco, per una tragica ironia anche il professor Raviolo ci ha lasciati. Era infinitamente meno noto dell’altro professore, certo, ma per tutti noi che lo conoscevamo, che differenza c’era? Ammiravamo tutti, allo stesso modo in cui il mondo ammirava Eco, la sua cultura enciclopedica, la sua levatura intellettuale, la sua ironia e la sua missione: insegnare.Le parole che dirò, scritte a mano come sarebbe piaciuto a lui, non sono e non vogliono essere una preghiera: se un Dio c’è, avrà sicuramente un posto per lui, sono convinto che non ci sia neanche da chiedersi se sarà misericordioso; se non c’è, queste parole sono un’inutile consolazione detta tra di noi, sapendo che prima o poi tutti noi non saremo più.

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Voglio ricordare il professore per l’umanista che era, un uomo che si muoveva nella storia e

attraverso la letteratura con l’agio di un bambino nell’acqua, che praticava gli antichi con affabilità e profonda amicizia. Insegnava, e certamente amava, il latino e l’italiano, ma, su tutto, venerava la lingua e la cultura greca; le conosceva a menadito e non gli sarò mai abbastanza grato per avermi insegnato, per anni, il greco, in un corso opzionale che forse faceva più bene a lui che a me. Sperava di potersi dedicare un giorno al più genuino ozio letterario di sapore antico: il suo amore per i classici gli aveva fatto formulare il desiderio di dedicarsi, una volta giunto alla pensione, alla traduzione dell’opera di Pindaro, il poeta dello spirito olimpico e del καιρός (kairòs), dell’istante che l’uomo ispirato sa cogliere; erano questi i suoi desideri, così come avrebbe voluto imparare, e si sarebbe cominciato, aveva già i libri, l’antico egiziano.

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Non ha potuto realizzare nessuno di questi sogni: la vita, negli ultimi quattro anni, gli ha giocato tiri sempre peggiori, sempre più imprevedibili, fino a questa conclusione, ingiusta, prematura e oscena. Sì, oscena: per una persona così non c’è un altro aggettivo adatto a descrivere questo suo ultimo rovescio. Non tutti sappiamo però che il professore non era solo un erudito, un dotto nella sua torre d’avorio. Il suo vero mestiere, la sua vera missione, era insegnare: sempre, comunque, testardamente, devotamente e pazientemente: non si poteva perdere un allievo, era dovere del professore buttarsi al suo salvataggio, sfinirlo per indurlo al recupero. Ognuno di noi capisce come la fine del Liceo Faà di Bruno sia stata per lui lo sgretolarsi di un mondo. Certamente, purtroppo, nessuno ha potuto restituirgli a sufficienza tutto quello che lui ha dato a tutti noi; forse, abbiamo in questo qualche colpa: di sicuro tutti noi abbiamo un poco, sia pure inconsciamente, approfittato della sua pazienza e bontà; qualcuno lo avrà pure ritenuto inadeguato nei metodi, superato, vecchio; il fatto che noi studenti siamo tutti qui riuniti, con il cuore gonfio di dolore, ma anche di riconoscenza, è la prova che chi ha pensato questo si sbagliava.

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È vero, la domanda era sempre nell’aria: a che cosa servirà una perifrastica al giorno d’oggi? Il professore prestava fin troppo facilmente il destro a questa retorica ma, se ben guardiamo, Claudio Raviolo era consapevole anche di questo, e avrebbe saputo dare la propria risposta. Non amava la tecnologia, ma sapeva stare al gioco di questo mondo, con le orecchie e gli occhi bene aperti; e sapeva parlarci del mondo, che certamente non gli andava. Se c’era da dire “non ci sto”, lo faceva, con consapevolezza, ironia e, ancor più importante, autoironia: scoprire questo, dopo qualche mese di scuola, era la cosa più bella. Non era un passatista, il professor Raviolo: amava i

classici come i fumetti e i cartoni della Disney, adorava il fantasy, apprezzava , sicuramente perché aveva capito più di noi, il Signore degli Anelli e il Commissario Montalbano; era buono ma soprattutto era tollerante, aperto e lungimirante, a suo modo ribelle; tutti noi, almeno una volta, lo abbiamo sentito dire con sguardo furbetto e birichino: ” Baffoni a torciglione”, un modo di dire che celava testardaggine e indipendenza.E sapeva trasformare questa sua indole, ancora una volta, in cultura: amava i personaggi anticonformisti, prova ne sia il suo interesse per l’Imperatore Giuliano, ultimo pagano in un impero romano ormai cristiano, che lui, puntualmente, ci faceva studiare quando la Storia o la Letteratura ci portavano alla Tarda Antichità.

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La forza di attualizzare, di parlare del passato come se fosse presente, è una delle doti dell’intelligenza storica, è modernità.Ho saltato, dimenticato, ho omesso tante cose: ognuno ha il suo professor Raviolo, ognuno ricorda qualcosa di diverso e bello della sua persona, che riuniva i coltivatori della più autentica humanitas con le figure di buoni maestri del libro Cuore.C’è un ultimo amico che il professore amava sopra ogni altro, un amico che, riteneva, andasse letto in chiesa; oggi noi lo accontenteremo, perché è un amico che non può mancare, è Dante.Si sarebbe potuto scegliere tra tanti brani, dai più ricchi di spiritualità ai più celebri; non ritengo di conoscere così a fondo la Commedia da aver scelto il passo più significativo, e di ciò vi domando scusa, io ho semplicemente scelto dei versi che parlano di maestri, del maestro di Dante, Brunetto Latini; ancorché all’Inferno, sentite che cosa gli dice Dante:

 

” Ché ‘n la mente m’è fitta, e or m’accora,

la cara e buona imagine paterna,

di voi quando nel mondo ad ora ad ora

mi insegnavate come l’uom s’etterna”

 

Inferno, XV, 82-85

 

Andrea Rubiola

 17-21/2/2018

 

Le Olimpiadi del Patrimonio

Anche quest’anno la Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ha ospitato la selezione regionale delle Olimpiadi del Patrimonio proposte da A.N.I.S.A. – Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte. Il tema del 2018 è “Dalle Collezioni al Museo: storia, furti, recuperi, educazione alla legalità e all’inclusione”. Hanno partecipato per Torino e Piemonte cinque Istituti Superiori: Liceo Classico D’Azeglio di Torino, Liceo Classico Monti di Chieri, Liceo Linguistico Monti di Chieri, Liceo Artistico Pinot Gallizio di Alba e Primo Liceo Artistico di Torino. Il vincitore parteciperà alla gara nazionale.

Foto di Lucia Piana – Squadra Report Accademia Albertina di Belle Arti di Torino

Ragazzi ubriachi prendono a calci e pugni coppia di anziani

Due ragazzi, ieri sera verso le 19 a Venaria, ubriachi, hanno aggredito a calci e pugni una coppia di anziani. I due giovani aggressori – poi arrestati dai carabinieri – Loris, 26 anni di Torino, e Roberto, 29 anni di Venaria, dopo aver bevuto parecchio vino, si sono recati in corso Matteotti e senza alcuna ragione hanno assalito due sessantaduenni malmenandoli. Gli anziani hanno riportato ferite al volto, alle mani e al torace. I medici del pronto soccorso dicono che guariranno in dieci giorni.

Scarafaggi nel frigo del ristorante

Tra le altre carenze igieniche, c’erano anche  scarafaggi nel frigorifero di un ristorante etnico in zona San Salvario / corso Bramante. Le irregolarità sono state riscontrate dalla polizia municipale e dai tecnici  dell’Asl. Le condizioni igieniche erano  precarie, così come lo stato di conservazione degli alimenti. Ai titolari la multa di tremila euro e la diffida dal proseguire l’attività. In un altro esercizio commerciale a  Porta Palazzo sono state invece sequestrate 559 confezioni di alimenti, pesce e carne fresca ed essiccata, senza l’etichettatura in lingua italiana.

Torna la domenica senza traffico, in Ztl stop alle auto dalle 10 alle 18

Prosegue anche il 25 febbraio l’iniziativa delle “Domeniche per la Sostenibilità”, un appuntamento mensile promosso dalla Città che prevede la chiusura al traffico privato della ZTL Centrale. “Tutti potranno sperimentare modalità di trasporto che, spesso, non si conoscono o che non vengono considerate abbastanza efficaci o piacevoli: è un invito a modificare le proprie abitudini di trasporto finalizzato a migliorare la qualità dell’ambiente”, commentano a Palazzo Civico. Riappropriarsi per un giorno delle strade cittadine consente di guardarsi intorno, in modo diverso, e di cogliere aspetti sconosciuti della realtà circostante, di sperimentare stili di vita più sani usufruendo di un ambiente urbano migliore. Le domeniche senza traffico sono quindi  giornate dedicate alle “persone”, dove il tema della salute, intesa come benessere, e dell’intenso rapporto tra salute e ambiente verrà promosso grazie al coinvolgimento dei diversi “attori” presenti in città, con iniziative territoriali, eventi sportivi, culturali e di solidarietà, anche affiancati a grandi eventi cittadini. L’ iniziativa è condivisa con le Circoscrizioni che potranno individuare al proprio interno aree libere dal traffico per permettere a comitati di cittadini, enti e associazioni di presentare attività ed eventi sul tema della sostenibilità intesa nella sua più ampia accezione. Le giornate individuate sono l’ultima domenica di ogni mese del 2018 a partire dal mese di febbraio con esclusione di agosto e dicembre:
domenica 25/02/2018, 25/03/2018, 29/04/2018, 27/05/2018, 24/06/2018, 29/07/2018, 30/09/2018, 28/10/2018 e 25/11/2018 In queste giornate, il divieto di circolazione al traffico privato sarà dalle ore 10 alle ore 18.
(foto: il Torinese)

Alzabandiera per gli studenti

Il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’ Esercito apre il Palazzo dell’Arsenale alle scolaresche di Torino. 20 ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado “Meucci – Via Revel”, accompagnati dai propri docenti, sono stati accolti ieri  dal Comandante dell’Istituto di Formazione e hanno partecipato al momento più solenne della giornata, l’Alzabandiera. Nell’ampio cortile d’onore è stato effettuato lo sfilamento dei reparti del Quadro Permanente e degli Ufficiali Frequentatori della Scuola di Applicazione per promuovere come il senso di appartenenza alla Patria si costruisca attraverso valori come dovere, disciplina e rispetto per le regole. Oltre a ricevere informazioni sulle attività quotidiane svolte dai militari e sulle opportunità professionali, formative e lavorative offerte dalla Forza Armata sono state illustrate le origini del Tricolore e dell’Inno Nazionale. L’appuntamento è stato molto apprezzato dai ragazzi che hanno riportato ad insegnanti e genitori la propria soddisfazione.

Medico concedeva patenti di guida “facili” e intascava i soldi

Un medico legale dell’Asl To 1, 62enne, è  accusato di peculato, truffa, falso ideologico, accesso abusivo ai sistemi informatici.  Sembra gestisse una compravendita di patenti, intascando  i soldi dei rinnovi dei documenti di guida. Con la collaborazione di un impiegato considerava validi falsi requisiti fisici e psichici al fine di ottenere il  rinnovo della patente. Il medico avrebbe indebitamente intascato  circa 70 mila euro e  dovrà rispondere di ben 46 capi d’imputazione.

“CENTRI SOCIALI, E’ TERRORISMO”

 

“BASTA INDULGENZE, QUESTI DELINQUENTI VANNO INDAGATI PER TENTATO OMICIDIO”

“Dopo i nuovi incidenti di ieri ci sarebbe solo voglia di mandare tutti a quel paese” commenta Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “ Ma noi abbiamo una responsabilità e, contrariamente a molti, non intendiamo venirne meno e continuiamo a denunciare e richiamare l’attenzione delle Istituzioni””“Ieri abbiamo assistito al solito derby tra poliziotti e antagonisti ” –   continua DI LORENZO – “ Non è mancato nulla: data e orario stabiliti e preannunciati da tempo, dichiarazioni pre-gara, diretta radio e web e dichiarazioni post-gara dove nessuno ha vinto e nessuno ha perso.” “Solo che questa volta siamo andati vicino alla morte di un poliziotto, a causa delle bombe carta piene di pezzi ferro e chiodi, colpito solo per caso ad una gamba piuttosto che al collo o altra parte vitale” – insiste DI LORENZO – “Prima o poi, se non si cambia registro, ciò succederà e ci dissociamo totalmente da pseudo attestati di vicinanza precipitosamente lanciati in rete da rappresentanti sindacali di categoria più interessati a proclamare il proprio antifascismo e militanza politica di sinistra piuttosto che tutelare veramente la vita dei poliziotti impiegati contro queste bande di delinquenti prive di qualsiasi dignità. Da parte nostra NESSUNA INDULGENZA!”. “Non ci bastano le parole di circostanza di confusi rappresentanti politici che hanno perso ai nostri occhi ogni credibilità, la misura è ormai colma” – conclude DI LORENZO – Quelli di ieri sera sono atti di terrorismo e come tali devono essere perseguiti. Ci auguriamo che i colpevoli eventualmente individuati siano indagati per tentato omicidio e non per la risibile resistenza a pubblico ufficiale. Nell’augurare pronta guarigione ai 6 colleghi feriti, dichiariamo fin d’ora che presenteremo in tal senso un esposto in Procura ”.

 

(nelle immagini la divisa danneggiata e la ferita riportata da uno degli agenti)

ANALISI DEL DNA: DAI LABORATORI DEL RIS ALLA PREVENZIONE QUOTIDIANA

Martedì 27 febbraio prossimo, alle ore 18.30, si terrà presso il Tower Center di Torino Castello, agenzia principale di Reale Mutua, in piazza Castello 111, la presentazione di Dnapro, la start up innovativa, che propone una serie di test genetici fondamentali nel percorso del benessere e della prevenzione. Relatori il Dott. Sergio Barbieri, medico e direttore scientifico della società, e il Dott. Adriano Aldegheri, amministratore delegato di Dnapro. Dnapro è la prima società in Italia a proporre il test del DNA per esigenze plurime, allo scopo di migliorare la qualità della vita umana in termini di prevenzione delle malattie e scelte di carattere alimentare, sportivo e di studio. Dnapro, infatti, offre la possibilità di conoscere con un unico test il metabolismo e la dieta ideale per dar vita al programma di training più efficace. Il test “Dieta e Fitness”, ad esempio, è l’unico test genetico che, analizzando più di 300 geni, consente di ottimizzare la dieta e migliorare il benessere personale; è possibile, inoltre, con questo test, conoscere il metabolismo e la modalità di assorbimento degli alimenti, utili a definire i parametri per un’alimentazione corretta. Un altro test genetico assolutamente innovativo è quello proposto da Dnapro sotto il titolo di “Salute e benessere”, che consente di prevenire l’insorgenza delle patologie verso cui una persona è più predisposta. Questi ed altre tipologie di possibili test verranno presentati nel corso della conferenza con l’ausilio anche di supporti visivi quali, ad esempio, il video che introdurrà i partecipanti nel mondo affascinante ed ancora in parte da esplorare della genetica. Durante la conferenza, che vede tra i propri sponsor Reale Mutua Torino Castello e Azimut Capital Management, il pubblico potrà interagire con i relatori ponendo propri quesiti cui saranno date immediate risposte. La serata si concluderà con un elegante rinfresco all’insegna del vivere bene.

CENTRI SOCIALI: “SCENE IMPERDONABILI DI ORDINARIA IGNOBILE VIOLENZA”

“Ancora una volta la furiosa violenza dei Centri Sociali, lo spiccato senso anti democratico e illiberale, sotto la copertura di un inaccettabile ed offensivo pretesto “anti fascista”, ha causato un grave turbamento nella città, con il ferimento di poliziotti mediante una “bomba carta” costituita da pezzi di metallo, “colpevoli” di salvaguardare il diritto al rispetto delle leggi e consentire ad una forza politica di presentare liberamente i propri candidati, ma dal colore politico non gradito da questi “campioni” di democrazia. Un corteo di delinquenti frustrati e privi di senso storico del nostro Paese che tutto rappresenta tranne l’antifascismo. Un coacervo di odio, rabbia, ideologia estremista criminale che sta pervadendo il nostro Paese e che non può continuare ad essere impunita. Lo Stato non può pensare che la follia di questi individui, a prescindere dalle motivazioni pseudo politiche e di qualunque pseudo ideologia si tratti, si traduca in un inevitabile teatro di guerriglia urbana per il quale occorra semplicemente rassegnarsi. La chiusura di questi covi dove si trama per aggredire violentemente lo Stato, le leggi, le forze dell’ordine deve essere immediata. E il Sindaco deve uscire dall’alibi e pretendere lo sgombero e la chiusura di questi Centri sociali ormai fuori controllo. Siamo onorati della grande professionalità che ha contraddistinto le Forze dell’ordine e che grazie all’ottima organizzazione messa in campo dal Questore di Torino a cui si somma il suo grande senso di responsabilità si è riusciti a contenere e frenare, senza gravi incidenti, soprattutto per i cittadini, la violenta e maledetta ondata di pazzia di questi Centri sociali”.

                                                                                                                I sindacati di polizia

SIULP SAP SIAP