CRONACA- Pagina 1562

Condannati tre no Tav

notav striscioneTORINO – Tre attivisti no Tav sono stati condannati per un episodio avvenuto nel 2012 quando minacciarono un agente di polizia che stava scattando delle fotografie, per ragioni di servizio, all’ormai famoso cantiere dell’alta velocità di Chiomonte.

 

Le pene vanno dai quattro mesi ai 2 anni e cinque mesi di carcere.

 

Tra i condannati anche Claudio Alberto, uno dei quattro giovani ancora in cella per terrorismo dopo l’assedio allo stesso cantiere, nel 2013.

 

(foto: il Torinese)

Caso Murazzi, l’inchiesta si fa in tre

murazzi 2Il 17 luglio si terrà l’udienza preliminare in tribunale per i funzionari comunali,  in relazione agli affitti  mai riscossi da palazzo Civico. A tale proposito, è contestata anche una delibera di sette anni fa attraverso la quale, invece di imporre lo sfratto ai gestori morosi, gli si proponeva uno sconto del 25% sui canoni

 

Tra i gestori dei locali dei Murazzi, molti non pagavano il canone al Comune, provocando un danno di circa un milione di euro per le casse municipali. E’ questo, come si sa, il succo dello scandalo dei “muri”, sollevato tempo fa grazie a un esposto di un gruppo di cittadini che si lamentavano del rumore provocato dalla movida. Scava e scava e sono venute alla luce altre questioni poco chiare.

 

Intanto, il prossimo 17 luglio si terrà l’udienza preliminare in tribunale per i funzionari comunali e per l’allora assessore Alessandro Altamura, proprio in relazione ai canoni mai riscossi da palazzo Civico. A tale proposito, è contestata anche una delibera di sette anni fa attraverso la quale, invece di imporre lo sfratto ai gestori morosi, gli si proponeva uno sconto del 25% sui canoni. Nella vicenda, su cui ha indagato il pm Andrea Padalino è rimasto impigliato anche l’ex manager della Città, Cesare Vaciago.

 

A dicembre, invece, si aprirà il processo ad alcuni gestori che , si è scoperto durante le indagini, avevano realizzato abusi edilizi con l’allestimento di dehors, scale e altre opere non consentite. A tutto ciò si aggiungono le contestazioni per i decibel troppo alti (ma in questo caso il processo slitta tra un anno)  da cui tutto è partito.

 

(Foto: il Torinese)

Mafia romena a Torino: richieste condanne per oltre un secolo

TRIBUNALE 1TORINO – I contatti continuativi con la criminalità organizzata romena sono stati ampiamente illustrati dall’accusa, tanto da arrivare a una richiesta di condanne complessive per un secolo e 27 anni.

 

E’ il dato più eclatante del processo contro la mafia della Romania operante a Torino.

 

Una quindicina gli imputati, per il cui presunto leader è stata richiesta una condanna – la più alta- di 15 anni.

 

(Foto: il Torinese)

Nonno cade nel Po: trasferito al Cto in elicottero

ctoTORINO – Non si conoscono le modalità dell’incidente poiché l’uomo, novantenne, caduto nelle acque del Po presso i Murazzi, non è ancora in grado di parlare.

 

E’ stato prontamente soccorso e trasferito in elicottero al CTO, dove è ricoverato con prognosi riservata.

 

(Foto: il Torinese)

 

I no Tav: “Lacrimogeni sui bambini”

notav ovunqueE’ la linea della difesa emersa già nei giorni scorsi, al fine di chiedere indagini sull’operato della polizia. Ma la procura ritiene che le testimonianze non siano attendibili

 

TORINO – Ancora una volta, alla ripresa del maxiprocesso sulla manifestazione no Tav ddel luglio 2011 a Chiomonte, alcuni testimoni isistono su un aspetto: la polizia sparò lacrimogeni ad altezza d’uomo .

 

E tra la folla colpita ci sarebbero stati dei bambini, questa la novità di ieri. E’ la linea della difesa emersa già nei giorni scorsi, al fine di chiedere indagini sull’operato della polizia.

 

Ma la procura ritiene che le testimonianze non siano attendibili.

Rimane in carcere l’aggressore del tram 4

Non si contano i furti e gli episodi violenti, in particolare proprio a bordo della linea  che attraversa tutta la città da Falchera a Mirafiori

 

tram 4Nella nostra rubrica “in & out” ci eravamo augurati che il sindaco Piero Fassino, oltre al beau geste di andare a visitare il pover autista della linea 4 al quale era stato staccato a morsi un orecchio, proponesse un rafforzamento dei controlli (magari da parte della polizia municipale alle sue “dipendenze”) sui tram.

 

Non si contano infatti i furti e gli episodi violenti, in particolare proprio a bordo della linea 4 che attraversa tutta la città da Falchera a Mirafiori. Siamo certi che il primo cittadino avrà preso in considerazione questa possibilità.

 

Nel frattempo registriamo che l’aggressore ventenne impazzito quando il controllore gli aveva chiesto il biglietto, almeno per il momento, resterà in carcere.

 

(Foto: il Torinese)

Arrivano in città come Totò e Peppino: rapinati dei cellulari

polizia volanteTORINO – Forse un po’ sprovveduti, arrivati dalla provincia, come gli indimenticabili Totò e Peppino sbarcati  a Milano nel celebre film “Totò Peppino e la malafemmina”.

 

Così,  due studenti  provenienti dai dintorni di Torino sono giunti nel capoluogo e hanno conosciuto quattro giovani nordafricani.

 

Questi li hanno invitati ad una festa:  ma la festa l’hanno poi fatta ai ragazzi “provincialotti” ai quali hanno rubato i cellulari.

 

  Sono stati arrestati dalla polizia. Tra loro anche un minorenne.

 

 

(Foto: il Torinese)

Dopo la guerriglia torna la calma al Caat

La polizia aveva dovuto lanciare anche alcuni lacrimogeni per evitare che il clima degenerasse. L’autista del furgone ha addirittura rischiato di essere linciato

 

CAAT PROTESTASi è rasserenato il clima al Centro agroalimentare di Grugliasco, dopo le scene di guerriglia urbana verificatesi ieri, quando un furgone ha investito tre persone (non sono in gravi condizioni) che manifestavano contro alcuni licenziamenti. Lievemente feriti anche due poliziotti.

 

La polizia aveva dovuto lanciare  alcuni lacrimogeni per evitare che il clima degenerasse. L’autista del furgone ha addirittura rischiato di essere linciato. Oggi le operazioni di carico e scarico di frutta e verdura si sono svolte regolarmente.

 

Lunedì ci sarà un incontro con una delegazione dei manifestanti per tentare di risolvere i loro problemi di lavoro.

Processo Vannoni, non accolto il “rinvio causa elezioni”

vannoniIl “guru” delle staminali avrebbe tentato di ottenere dalla Regione  la somma di 500mila euro, come prima tranches  per creare un laboratorio per l’applicazione del suo metodo di cura

 

E’ incominciato  al Palagiustizia il processo a Davide Vannoni (nella foto), iniziato lo scorso 3 aprile. L’accusa al “guru” del metodo Stamina risale a cinque anni fa e da allora il pubblico ministero Raffaele Guariniello ha avviato l’inchiesta sulla terapia medica.  La difesa ha chiesto il rinvio, rifiutato dal giudice monocratico, adducendo motivazioni legate al clima della campagna elettorale, in cui Vannoni è candidato per la lista “Io cambio”. Non accolta anche la richiesta di far svolgere l’udienza a porte chiuse.

 

Vannoni, sostiene il pm Giancarlo Avenati Bassi, avrebbe tentato di ottenere dalla Regione Piemonte  la somma di 500mila euro, come prima tranches di un finanziamento complessivo di tre milioni e mezzo, finalizzato alla realizzazione di un laboratorio per l’applicazione del suo metodo incentrato sulle cellule staminali. In un primo tempo l’ente sembrava intenzionato a concederglielo ma in seguito fece retromarcia.

 

Nel corso del processo (oggi entreranno nel vivo le tesi dell’accusa) varranno ascoltati anche alcuni esponenti politici: l’ex governatrice Mercedes Bresso e gli ex assessori della sua giunta, Paolo Peveraro ed Eleonora Artesio, oltre a Riccardo Nicotra, allora consigliere regionale del Nuovo Psi, che aveva proposto la delibera.

 

Vannoni oggi non parteciperà all’udienza perchè impegnato nella campagna elettorale come candidato.

Scrive su Fb: “Faccio saltare in aria l’asilo”

carabinieriTRANA – Un uso decisamente improprio dei social network. Un 47enne  di Trana ha scritto su Facebook minacciando di fare esplodere la propria abitazione e l’ asilo vicino. 

La squadra artificieri dei carabinieri ha fatto le verifiche presso la casa dell’uomo che è stato poi sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio.

 

L’asilo e il palazzo non sono comunque stati fatti evacuare.

 

(Foto: il Torinese)