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Una discarica abusiva con 200 tonnellate di rifiuti

carabinieri xxIl titolare, un torinese di 60 anni, è stato denunciato

Il Nucleo Operativo Ecologico (Noe) dei carabinieri di Torino ha sequestrato un capannone di 1.700 metri quadrati al cui interno erano stoccate oltre 200 tonnellate di rifiuti. Il titolare, un torinese di 60 anni, è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti e attività di gestione dei rifiuti e l’area è stata posta sotto sequestro. Nel capannone ubicato alla periferia di Torino, in zona Vallette, erano presenti macerie, plastica, autovetture, mobil, filtri dell’ olio e  rifiuti  pericolosi.

No Tav, è ancora tensione con la polizia

no tav notteUna cinquantina gli attivisti che, partendo da Giaglione, hanno lanciato petardi contro i poliziotti

Ancora alta tensione nella notte tra manifestanti No Tav e forze dell’ordine nei pressi del cantiere della Torino-Lione, a Chiomonte. Una cinquantina gli attivisti che, partendo da Giaglione, hanno lanciato petardi contro i poliziotti, che hanno risposto con l’uso di lacrimogeni. In Val Di Susa sono in programma iniziative No Tav durante le festività pasquali.

Casa in fiamme, due anziani salvati

incendioQuattro squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri li hanno aiutati 

A Nichelino  momenti di paura per una coppia di sessantacinquenni che abitano in una villetta bifamiliare dove il loro alloggio è andato a fuoco per cause accidentali. Quattro squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri li hanno aiutati a salvarsi. I due hanno respirato  fumo ma non hanno avuto bisogno di cure. Il tetto dell’edificio è stato distrutto dal fuoco e sono in corso verifiche sulla stabilità della villetta.

Chieri verso il Controllo del Vicinato

chieri controllo rafferoNella Borgata Canarone negli ultimi otto mesi, si sono registrati ben 17 tra furti e tentativi di furto, a Madonna della Scala, dal gennaio 2015 si sono avuti 25 furti e 20 tentativi e anche le altre borgate hanno comunque questi problemi

Il Comune di Chieri è seriamente intenzionato a promuovere ed adottare il sistema del Controllo del vicinato quale elemento di un piano di sicurezza partecipata. E’ quanto emerso dall’incontro che si è svolto in settimana in Sala Conceria, promosso dall’Associazione Controllo del Vicinati e dall’amministrazione comunale chierese, soprattutto con le parole del sindaco Claudio Martano. L’argomento –  “Chieri Sicuro – Il migliore antifurto è il tuo vicino” è stato moderato dall’assessore comunale alla partecipazione e comunicazione Ferdinando Massucco, che ha chiesto ai rappresentanti dei vari rioni e borgate (dove il problema dei furti e delle truffe agli anziani è maggiormente sentito) di esporre la situazione della realtà in cui vivono. Così è risultato che nella Borgata Canarone negli ultimi otto mesi, si sono registrati ben 17 tra furti e tentativi di furto, a Madonna della Scala, dal gennaio 2015 si sono avuti 25 furti e 20 tentativi e anche le altre borgate hanno comunque questi problemi. In queste due realtà, poi, sono attivi collegamenti di allerta tra i cittadini attraverso sistemi come whats app. Poi la parola è passata prima al referente regionale dell’Associazione Controllo del Vicinato, Massimo Iaretti che ha sottolineato l’importanza della coesione sociale nel fare fronte ai fenomeni, il fatto che necessitano della massima collaborazione e comunicazione con le forze dell’ordine e non sono affatto da assimilare alle ronde. “Noi stiamo alle ronde, come Cristo all’anticristo” ha detto Iaretti, passando la palla a Ferdinando Raffero, referente per la Città Metropolitana di Torino che, grazie al supporto di slides, si è soffermato sull’organizzazione del controllo del vicinato. Infine è seguito un breve dbattito con alcuni contributi locali, e la comunicazione del sindaco Martano dell’intenzione di proseguire sulla strada tracciata del Cdv.In sala erano presenti anche il comandante della compagnia carabinieri di Chieri, capitano Formichella, il comandante della locale stazione dell’Arma ed il comandante della polizia locale.

PG Minazzi

Sicurezza nel territorio metropolitano, ne parla l'Anci

BANDIERA CARABINIERIUn doppio appuntamento, il 29 marzo a Ciriè, alle ore 18.30 nella sala consigliare del Comune ed il 30, alle 21, nella sala del Teatro Sandro Pertini ad Orbassano

Sicurezza è una parola chiave non soltanto nella città di Torino ma anche sull’intero territorio metropolitano e nella regione. L’argomento è stato all’ordine del giorno dell’ultima riunione dell’ufficio di presidenza dell’Anci piemontese che si è svolto proprio a Torino. Così è in arrivo un doppio appuntamento, il 29 marzo a Ciriè, alle ore 18.30 nella sala consigliare del Comune ed il 30, alle 21, nella sala del Teatro Sandro Pertini ad Orbassano. Sicurezza a partire dal disegno di legge su “Norme per la sicurezza urbana, per la legalità e la sicurezza dei territori” saranno al centro degli interventi del responsabile nazionale Anci per la materia, Antonio Ragonese, del sostituto procuratore torinese, Antonio Padalino e dell’avvocato Sergio Beretta, oltre che dei due vice presidenti Anci Piemonte, Alberto Avetta e Maurizio Piazza. Ad aprire i lavori sarà un video messaggio del presidente nazionale Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino.

(foto: il Torinese)

Massimo Iaretti

Autista francese guida bus per 10 ore, multato. Riflessioni dopo la tragedia in Spagna

serena 9Un bus francese, con a bordo 61 persone è stato fermato dalla polizia municipale nel centro di Torino. Esaminando il cronotachigrafo è emerso che l’autista di 36 anni era alla guida da 10 ore e 41 minuti: il limite massimo previsto dalle norme è di 9 ore. Il mezzo è stato così messo sotto sequestro, e  l’uomo è stato multato di 300 euro,  sanzione anche alla compagnia proprietaria del veicolo. I turisti, che stavano tornando in Francia dopo un viaggio in Italia, hanno dovuto aspettare un altro autobus. La vicenda fa pensare alla tragedia avvenuta in spagna dove hanno trovato la morte tante ragazze di Erasmus tra le quali la torinese Serena Saracino (nella foto, i funerali alla Gran Madre). Vi riproponiamo i commenti dei nostri “likers” di Facebook alla lettera (ripubblicata qui sotto)  inviataci da un lettore, che trattava proprio il tema della sicurezza stradale legata all’orario di guida degli autisti di bus.

E sulla tangenziale di Torino?

Un lettore ci scrive
bus spagna

Egregio Direttore,

la tragedia in Spagna con 13 ragazze morte mi porta a ragionare sull’età  degli autisti di autobus, che dovrebbero passare ad altre mansioni  quando raggiungono una certa età. Ma mi fa pensare anche alla velocità  sulle strade e autostrade di bus e mezzi pesanti.  Se in Spagna  l’autista si è addormentato, e l’autobus ha urtato a destra, poi è  finito dall’altra parte della doppia corsia di transito investendo  un’auto, significa che la sua velocità era abbastanza sostenuta, e  difficile da controllare.  Tutto questo mi porta a ragionare sulla  Tangenziale “mattatoio”  di Torino, dove NESSUNO controlla la velocità  di Tir, mezzi pesanti e autobus, che possono creare incidenti con morti  e feriti.  Dobbiamo attendere qualche grande “massacro” per vedere i  limiti ridotti, e controlli con telecamere?  Le Autorità competenti  hanno l’obbligo di intervenire sul problema della SICUREZZA STRADALE  senza attendere nuovi incidenti , o le giustificazioni e rapporti di  ATIVA e POLSTRADA!!

Marbert

Enrico Marras
 se non ci fossero furbi che quando c è coda viaggiano in corsia di emergenza,ci sarebbero molti meno incidenti ,io grazie alla telecamera montata sul mezzo sono gia riuscito a dimostrare che moltissimi incidenti che per dinamica possano sembrare del camionista,invece grazie a questa piccola tecnologica si rilevano tutt’altro…. Noi siamo grossi e difficili da fermare,imparate con le macchine a non fare manovre da idioti e magari molti incidenti si eviterebbero…

Pamela Spanu
Pamela Spanu Questo è vero !!!! 
Ma quanti camionisti rispettano i limiti di velocità ????….. Rari e pochi….

Enrico Marras
Enrico Marras I nostri mezzi ormai fanno quasi tutti,tolto qualche fenomeno gli 85, che sulle tangenziali e consentito

Enrico Marras
Enrico Marras Il nostro limite e 85 chilometri orari e sulle tangenziali è consentito

Pamela Spanu
Pamela Spanu Buona idea quella del video…..

Pietro Salerno
Pietro Salerno Però se si moltiplica il peso di un TIR a pieno carico ( 500-600 QL circa se non sbaglio) x 85 km orari viene fuori una potenziale catastrofe in caso di incidente su una tangenziale nelle ore di punta, spero vadano più piano in questi casi.

Enrico Marras
Enrico Marras Se si evitassero manovre delle vetture assurde,come sorpassare in prossimità del uscita,per poi tagliarci la strada per uscire e metterci in condizione di effettuare frenate assurde
Scrivi una risposta…
 
Annalisa Francescon
Annalisa Francescon Sulla tangenziale di Torino la gente corre troppo fa le luci per sorpassati è distratta e i cellulari!!!!come si fa a guidare mandando messaggi quindi non è la strada che non funziona ma chi guida alla sera comunque spesso ci sono lunghe code

Federica Sgavetti
Federica Sgavetti Ma io invece mi domando in altra cosa: sui pullman non sono obbligatorie le cinture? Dovrebbero esserne tutti dotati , non capisco xche sia una precauzione obbligatoria in auto e non in altri mezzi….forse la cintura avrebbe salvato delle vite!

Laura Pellerano
Laura Pellerano Non è l’età, mi preoccuperei più dei giovani io ho fatto un viaggio in pullman torino parigi di notte e l’autista guidava con il cell in mano messaggiava e si distraeva continuamente era francese ma non cambia nulla a Lione cambio di autista e stessa cosa ,anche al ritorno altro autista fino a Lione e stessa cosa volevo filmarlo ma a che pro ormai è uso comune

David Grimm
David Grimm Ma non diciamo stupidate, altro che mattatoio, la tangenziale di Torino è una strada ben fatta e con dei limiti proporzionati!

Angelo Mingione
Angelo Mingione In Italia vige il : “meglio curare che prevenire”.. è un paese all’incontrario!

Adriana Paradisi
Adriana Paradisi Verissimo, io spesso ho paura a percorrerla! 

Sabrina Bertaina
Sabrina Bertaina Confermo..in tangenziale corrono tutti come pazzi..e se rispetti i limiti ti sorpassano da destra

Laura Zumaglini
Laura Zumaglini Condivido pienamente!

Ragazza ferita in mezzo alle porte del tram

TRAM GMADRELa giovane è stata trasportata in ambulanza al Maria Vittoria, dove le hanno riscontrato alcune ferite non gravi

Una ragazza di 29 anni è all’ ospedale per essere rimasta incastrata tra le porte di un tram in piazza XVIII Dicembre, vicino alla stazione ferroviaria di Porta Susa. Stava cercando di salire al volo sul mezzo della linea 13 che  stava ripartendo, così è restata in mezzo alle porte. Non è finita sulle rotaie grazie alle urla dei passeggeri che hanno avvertito il conducente. Il tram è stato fermato e la giovane è stata trasportata in ambulanza al Maria Vittoria, dove le hanno riscontrato alcune ferite non gravi.

 
(foto: il Torinese)

Iran tra diritti e nucleare

IranTerzi ha ribadito l’importanza  di considerare il ruolo dell’Iran nella stabilità dell’intera regione e ha posto l’accento sulla necessità di uno sforzo comune nella lotta al terrorismo

L’accordo sul nucleare iraniano ha rotto il ghiaccio e l’Iran è tornato un interlocutore importante. Dopo l’annullamento delle sanzioni, ha riscoperto un ruolo fondamentale nello scacchiere geopolitico. Tuttavia, a Teheran è ancora di primissima attualità la violazione dei diritti umani. Il Comitato regionale per i diritti umani  del Consiglio regionale del Piemonte, in collaborazione con “Iran Libero e Democratico” – il  movimento che in clandestinità o in esilio si oppone al governo di Rouhani, raccogliendo esponenti di tutte le etnie e confessioni religiose – e il Centro studi “Calamandrei” mercoledì 23 marzo ha proposto il convegno dal titolo “Iran: un paese chiave nella geopolitica mediorientale. Società, politica, religione, diritti umani, diritti delle donne”.  Nel suo intervento introduttivo, il presidente dell’Assemblea piemontese e del Comitato regionale per i diritti umani, si è chiesto se Hassan Rouhani sia un riformatore e un moderato. Ha quindi sottolineato come lo stesso Iran auspichi un avvicinamento all’Unione europea, che sarà però possibile solo dopo il pieno riconoscimento dei diritti fondamentali. Stimolato da Giampiero Leo, che è ritornato sull’accordo tra Stati Uniti e Iran sul nucleare, sul rapporto di Teheran con le potenze occidentali e sul ruolo dell’Iran nelle vicende mediorientali, si è poi sviluppato il dibattito. Tra gli interventi quelli dell’ex ministro degli Esteri Giulio Terzi e del politologo Valter Coralluzzo (Università di Torino). In particolare Terzi ha ribadito l’importanza  di considerare il ruolo dell’Iran nella stabilità dell’intera regione e ha posto l’accento sulla necessità di uno sforzo comune nella lotta al terrorismo. Ci sono poi stati gli interventi di Tullio Monti (direttore del Centro “Calamandrei”) e di Yoosef Lesani (esule iraniano). I dati diffusi dal nuovo Rapporto Iran Human Rights, presentato anche a Roma, raccontano un record di esecuzioni capitali nel 2015 in Iran: 969 persone messe a morte, con un aumento del 29% rispetto all’anno precedente. Tra i giustiziati, sono 638 le persone messe a morte per reati di droga, 207 per omicidio. I detenuti impiccati in pubblico sono stati 57, e al patibolo sono finiti anche tre minorenni e diciannove donne. Al convegno avrebbe dovuto partecipare anche un rappresentante della Commissione Esteri del Consiglio nazionale della Resistenza iraniana, ma non ha potuto raggiungere Torino da Bruxelles dopo i noti attentati terroristici.

www.cr.piemonte.it

Bilancio Regione, Giorgio Bertola (M5S): “respinti i nostri emendamenti, siamo molto delusi”

 

Sarà discusso oggi il bilancio di previsione 2016-18 della Regione Piemonte, Giorgio Bertola capogruppo M5S a Palazzo Lascaris, dichiara in anteprima a Il Torinese: “è un bilancio nel quale non ci riconosciamo per nulla”

bertola regione

LM5S è riuscito a ottenere qualche vittoria in Regione, pur stando all’opposizione?

I nostri progetti sono a medio lungo termine quindi è più difficile ottenere risultati immediati, tuttavia in questi anni qualche risultato lo abbiamo portato a casa sia concretamente, sia in astratto: abbiamo influenzato il quadro politico-culturale, ad esempio in ciò che concerne i costi della politica. Per noi non era accettabile che un consigliere regionale guadagnasse 12, anche 16 mila euro con rimborsi farlocchi: anche se le nostre richieste non sono state accettate, dal 2010 ad oggi i costi della politica sono diminuiti indice forse della nostra influenza. Adesso ci proponiamo per amministrare la città perché pensiamo di poterlo fare bene. Lo dimostra anche il fatto che Fassino pur avendo a disposizione una campagna elettorale da 1 milione di euro (e noi da 40.000), stia proponendo obiettivi e messaggi che noi abbiamo già lanciato prima, come sul tema periferie: sta facendo una campagna che non gli appartiene molto, ma ciò significa che ha l’esigenza di contrastare il nostro lavoro e che quindi siamo un avversario degno, che fa paura.

consiglio lascarisLe maggiori critiche mosse dalle forze politiche avversarie alla vostra candidata, Chiara Appendino, sono state proprio queste: “non ha abbastanza esperienza”, “ non ci convince la classe dirigente che ha alle spalle, non sappiamo chi sono”. Cosa risponde a queste critiche?

L’affermazione “non sappiamo chi sono” ha un’accezione positiva a mio avviso, proprio perché espressa dalle forze politiche: rappresentiamo una rottura con i volti della politica che hanno fallito in termini di amministrazione. I cittadini che li hanno votati, hanno visto cosa hanno fatto e cosa no, se io voto qualcuno e poi lui delude le mie aspettative, non lo voto più. Chiara è una candidata molto preparata, ha alle spalle cinque anni in consiglio comunale, quindi ha potuto conoscere il funzionamento della burocrazia cittadina e la sua amministrazione. Certo è che se non fai o non hai la possibilità di fare, non imparerai mai nulla.

 

Il nuovo comporta sempre un duplice aspetto e fa paura. Aldilà di chi sarà eletto sindaco di Torino, quali saranno, secondo la sua esperienza, le priorità che dovrà affrontare?

 

Io non m’innamoro degli slogan, ma mi piacciono quelli che sono stati scelti: vogliamo una città solidale, sicura e sana. Tre aggettivi che descrivono bene ciò che si dovrebbe fare a Torino, tutto legato al nuovo concetto che si vorrebbe avere di città: in questi anni ci hanno raccontato una Torino più bella, più smart. Questo è vero solo in parte, perché riguarda solo il centro. La periferia invece è vittima dell’incuria dell’amministrazione vigente e della crisi, non a caso Chiara ha svolto la sua presentazione a Falchera, perché la città è anche periferia. Questo poi è connesso con tutto il resto, un quartiere più bello è più sicuro e ha più mobilità: Torino conta 63 auto ogni 100 abitanti, Berlino 35, Madrid 32; probabilmente lì c’è meno bisogno dell’auto.

 

In quelle città i trasporti sono efficienti. Io, come penso qualsiasi cittadino, prendereiconsiglio X 1 volentieri i mezzi pubblici, se non ci si mettesse, ad esempio, un’ora e mezza /due per andare da Barriera di Milano a Mirafiori. Lo stesso nuovo Campus Einaudi risente di queste criticità.

 

Certo. Di questo ne risente anche la qualità dell’aria: a tal proposito, l’amministrazione corrente non ha fatto nulla, basta dare uno sguardo ai risultati. Indire lo stop delle auto o il viaggio in metro con un solo biglietto e aspettare un po’ d’aria e pioggia, non ha risolto la situazione. Non si è fatto nulla di recente, per non risultare impopolare agli occhi dei cittadini bloccando il traffico, cosa che non accadrebbe se avessimo mezzi di trasporto efficienti: la stessa linea 1 della metro è ancora da finire: la zona di piazza Bengasi e via Nizza è in ginocchio. Quello che doveva essere un servizio in più per i cittadini è divenuto invece una nuova ferita.

 

Oggi si discuterà il bilancio della regione 2016-2018, puoi darci un’anteprima?

 

E’ stato licenziato l’altro ieri dalla commissione, con nostro voto contrario e oggi ci sarà la discussione generale in aula. Siamo molto delusi, abbiamo proposto una serie di emendamenti puntuali e non solo per rappresentare qualche situazione, ma per migliorare davvero qualcosa. La risposta è stata contraria da subito: nessuna delle nostre proposte sarebbe stata presa in considerazione, un muro eretto da parte della maggioranza.

Una risposta poco democratica…

Abbiamo grossi problemi di bilancio e risorse, è molto difficile poter spostare le cifre e questo lo sappiamo, ma lo scorso anno ad esempio, per dimostrare un ascolto all’opposizione qualche intervento è stato approvato, sulle bonifiche amianto e sulle politiche sociali per citarne un paio. Quest’anno l’assessore ci ha detto da subito che non sarebbe passato nulla.

Questo è imputabile alla sola carenza di risorse o anche ad altre ragioni, magari politiche?

Secondo noi anche alla non volontà di farlo, perché si sentono in campagna elettorale e vogliono un po’ autolegittimarsi, secondo la filosofia del “va già tutto bene così”. Se ne parlerà magari, durante la fase di assestamento del bilancio, quindi in estate.

Quindi a dopo le elezioni…

Sì. Un bilancio nel quale non ci riconosciamo per nulla. L’oftalmico ad esempio è per noi molto importante, ma registriamo un atteggiamento dilatorio da parte della Giunta, hanno fatto questa scelta, si sono accorti dell’errore ma non vogliono ammetterlo. Di conseguenza non fanno passi indietro, ma nemmeno in avanti. Si rimanda anche qui, a dopo le elezioni.

Come anche per l’introduzione delle nuove strisce blu.

 Da qui in poi sarà ancora peggio, perché avranno paura di effettuare scelte impopolari. Insomma, ne vedremo delle belle.

 

Romana Allegra Monti

 

Processo Murazzi, tutti assolti: "Il fatto non sussiste"

murazzimurazzi xxSotto accusa c’erano anche  l’ex city manager del Comune di Torino, Cesare Vaciago e l’ex assessore Alessandro Altamura

Il tribunale ha deciso: “il fatto non sussiste”.Sono stati così tutti assolti i 14 imputati del processo sui presunti favori ai gestori dei locali dei Murazzi. Sotto accusa c’erano anche  l’ex city manager del Comune di Torino, Cesare Vaciago e l’ex assessore Alessandro Altamura. I fatti risalivano al 2009 e riguardavano il mancato incasso degli affitti dei locali da parte del Comune, proprietario degli stessi. Il sindaco di allora, attuale presidente della regione, Sergio Chiamparino ha così commentato: “Esprimo piena soddisfazione e gioia per la sentenza che assolve tutti gli imputati con formula pienissima, anche se non può rimarginare le ferite di chi, avendo fatto solo il proprio dovere, si è in alcuni momenti trovato esposto negativamente davanti l’opinione pubblica. E’ stata riconosciuta la piena correttezza dei comportamenti dell’amico Alessandro Altamura, del direttore generale, dei direttori e dei dirigenti del Comune di Torino, sulla quale peraltro non ho mai avuto dubbi, come ho testimoniato in aula durante il processo. Mi pare che questa sentenza aiuti a chiarire come le accuse sul cosiddetto “sistema Torino” siano soltanto frutto di una cattiva propaganda politica. Mi sembra infine una sentenza importante perché riconosce la discrezionalità delle scelte della pubblica amministrazione in relazione al raggiungimento degli obiettivi politico-programmatici che si propone, scelte che poi saranno liberamente giudicate dal cittadino sovrano.”

(Foto: il Torinese)