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Bimba di due mesi muore dopo malore in casa

regina_margheritaPapà e mamma le stavano facendo il bagno

La bambina di due mesi colta da un malore mentre la mamma 35 enne e il papà 50enne le stavano facendo il bagnetto nella  casa di Giaveno, non ce l’ha fatta ed è morta. La bimba è andata in arresto cardiaco  ed è stata rianimata dal personale sanitario del 118 intervenuto nella casa in borgata Bella Vita. Trasportata con l’elisoccorso al Regina Margherita di Torino, la morte è avvenuta poco dopo il suo arrivo in ospedale.

"Ora e sempre Resistenza". Il 25 aprile tra storia e mito

partigia varalloSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Mi ronzano in testa alcune possibili critiche: stai mitizzando. Mi fate un complimento: sì, mitizzo la Resistenza perché la Resistenza è Mito, ha superato gli spazi della Storia per diventare appunto Mito e dunque pietra miliare del nostro quotidiano vivere

Torino è disseminata di lapidi che ricordano glitosetto eccidi nazifascisti. Operai, impiegati, artigiani, casalinghe, partigiani, donne uomini morti per la libertà. In questi giorni volontari dell’ Anpi mettono fiori, piccole manifestazioni di ricordo.

Dal Martinetto, dove nel poligono di tiro vennero fucilati tutti i componenti del C L N, passando in Barriera di Milano, Lingotto, San .Paolo,  San Donato, corso Regina, nel Centro di città fino a Via Asti, dove nella caserma Lamarmora venivano torturati i patrioti.

Patrioti contro fascisti, forse l’umano dolore può accomunare i morti, ma il giudizio morale, politico, storico no. Alcuni partigiani sono ancora vivi. Presenti a tutte le commemorazioni continuano nel ripetere: i nostri compagni, le nostre compagne sono morti affinché possiate dire ciò che state dicendo.

Il 24 aprile cominciò la battaglia per liberare Torino, dopo 4 giorni l’esercito tedesco dovette/poté scappare, dopo quasi due anni di dura occupazione. Molto attivi i gappisti (partigiani di città), decisivi, con la classe operaia che difese gli impianti industriali.

La “prima generazione” fu uccisa. Ma si salvò il loro capo Giovanni Pesce che si trasferì a Milano, continuando la sua azione militare. Pietro Calamandrei ci fece capire, toccare “con mano” l’essenza Etica della Resistenza nella sua “Ode a Kesselring”, con la lapidaria e definitiva ORA E SEMPRE RESISTENZA.

valgrande partigianiMi ronzano in testa alcune possibili critiche: stai mitizzando. Mi fate un complimento: sì, mitizzo la Resistenza perché la Resistenza è Mito, ha superato gli spazi della Storia per diventare appunto Mito e dunque pietra miliare del nostro quotidiano vivere. E queste lapidi ricordano ad uno come me allora non ancora nato, la testimonianza di ciò che ci è entrato dentro le carni.

Ma anche io ho un ricordo diretto. 1975, da Piazza Adriano per Via di Nanni il corteo prima della fiaccolata per ricordare il martirio del gappista Dante. Si distendono gli striscioni, rispetto alla propria appartenenza politica. Parlare e formare capannelli è   “nella forza delle cose”.

Una dolce ragazza incinta, boliviana, esule ci racconta perché  ha dovuto scappare da casa: sono comunista ed il mio compagno, padre del figlio che nascerà, è clandestino ricercato dai fascisti.Il nostro silenzio viene interrotto da una mia domanda: ho capito bene? Lascerai il figlio in Italia per rientrare clandestina nel tuo paese?

Si hai capito bene. Doloroso ma necessario. Guardando prosegui: ti chiedi perché sono rimasta incinta? I fascisti ci hanno tolto la libertà, noi dobbiamo cercare di vivere una “certa normalità” sapendo che faccio il tutto anche per mio figlio. Mi sentivo piccolo – piccolo, ma ho capito che quella ragazza lottava anche per la mia libertà.

Come queste lapidi che mi ricordano che “qualcuno” è morto per la mia libertà.

Con l'auto investe più volte l'ex moglie

carabinieri bloccoL’uomo, un operaio cinquantenne,  aveva riconsegnato da poco all’ex coniuge la figlia minorenne in affidamento congiunto

Ha  investito più volte l’ex moglie e l’ha fatta cadere contro il cancello di casa, due sere fa a Pocapaglia, nel Cuneese. L’uomo, un operaio cinquantenne,  aveva riconsegnato da poco all’ex coniuge, un’impiegata di 38 anni, la figlia minorenne in affidamento congiunto. La chiamata di soccorso è arrivata alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Bra, che hanno rintracciato l’uomo nella sua abitazione. Poiché aveva a suo carico precedenti di atti persecutori contro  l’ex moglie, a cui non versava gli alimenti, e più denunce, è stato arrestato.

Ennesimo arresto per la banda dei topi d'appartamento

carabinieriLa banda negli ultimi anni aveva a carico  ben 35 arresti e 34 denunce

Tre nomadi rom specializzatI in furti in appartamenti sono stati arrestati dai carabinieri di Torino subito dopo un colpo effettuato nel centro città. Si tratta di due croati e un serbo di età  tra i 20 e i 45 anni. Un cittadino che aveva visto i tre soggetti entrare in un condominio ha telefonato ai carabinieri. La banda negli ultimi anni aveva a carico  ben 35 arresti e 34 denunce, sempre per furti.

 

(foto: il Torinese)

Neomamma muore dopo il parto, aperta inchiesta

pronto-soccorso- soccorsiIl reato ipotizzato è  omicidio colposo

Il caso di Rosanna Barletta, la 30enne morta ieri all’ospedale di Savigliano dopo complicazioni post parto, è oggetto di una inchiesta della procura. Il reato ipotizzato è  omicidio colposo e al momento non ci sono indagati. L’Asl aveva disposto degli accertamenti interni per  scoprire le cause della morte della donna, ma  la  procura ha deciso di fare eseguire l’autopsia attraverso un medico legale nominato dalla pm Canepa. La donna incinta era arrivata in ospedale dove ha dato alla luce una bimba. Purtroppo dopo il parto non c’è stato il distacco della placenta e si è verificata l’inversione dell’utero. Poi,  nonostante un intervento chirurgico d’urgenza, ha perso conoscenza, è andata in coma ed è spirata nel pomeriggio.

Auto contro guardrail, muore 24enne

soccorso cto ambulanza ospedale La vettura è finita contro una rotatoria e si è ribaltata

Ancora un incidente stradale, nella notte, nei pressi di San Raffaele Cimena. Ha perso la vita Marco Ghidina, un giovane di 24 anni che era alla guida della sua Fiat Seicento, su cui si trovava anche un amico. La vettura è finita contro una rotatoria e si è ribaltata sbattendo sul guardrail. L’amico si trova all’ospedale, ma per Marco i soccorsi sono stati inutili.

 

(Foto: archivio il Torinese)

 

Muore dopo quattro giorni in barella, ipotesi di omicidio colposo

asl sanitaEra  ricoverata a causa di una frattura alla spalla per una caduta dal letto
 

L’ ipotesi è di omicidio colposo a carico di ignoti, nel fascicolo aperto dalla procura dopo la morte di una donna di 95 anni, martedì all’ospedale Martini. Emilia Guardian – questo il nome dell’anziana –  era  ricoverata a causa di una frattura alla spalla per una caduta dal letto avvenuta il 6 aprile. Il figlio, avvenuta in seguito la morte della donna,  ha scritto una lettera-denuncia e il pm Elisa Buffa ha disposto l’autopsia. Sono stati così bloccati  i funerali dell’anziana previsti per oggi. Nella lettera si legge che l’anziana sarebbe stata collocata su una barella per quattro giorni nel pronto soccorso dell’ospedale prima che si liberasse un posto nel reparto di medicina generale. Ma dall’Asl To1 fanno sapere che sono state assicurate tutte le cure necessarie.

(Foto: il Torinese)

A processo: lucravano sul "caro estinto"?

CIMITERO Le richieste della Procura di Ivrea sono state accolte dal gup

Sedici indagati rinviati a giudizio  per il presunto giro di tangenti scoperto l’anno scorso dalla Guardia di Finanza nelle camere mortuarie degli ospedali di Ivrea e Cuorgne’. Le richieste della Procura di Ivrea sono state accolte dal gup Matteo Buffoni. Andranno a processo i titolari di alcune agenzie di pompe funebri della zona del Canavese e dipendenti dell’Asl degli ospedali di Cuorgne’ e Ivrea, accusati a vario titolo di corruzione, truffa e favoreggiamento. La denuncia di un impresario della zona aveva dato il via all’inchiesta.

Malato di Parkinson operato alle Molinette fa maestro di sci

molinetteAl Dipartimento di Neuroscienze della Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza

Si è ammalato di Parkinson quando aveva 29 anni e oggi, superato un intervento chirurgico di stimolazione cerebrale  dopo 12 anni di malattia, è ritornato sulle piste come maestro di sci, sua precedente attività.L’ospedale Molinette di Torino annovera anche questo tra 205 casi significativi nel  bilancio di 20 anni dell’impiego di questa tecnica, da parte del Dipartimento di Neuroscienze della Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza. Un altro caso quello della  paziente con esordio del Parkinson a 27 anni e operata quando aveva 51 anni, nel 1999. Era gravissima e totalmente incapace di muoversi. Vive ancora a 68 anni e ha  una parziale autonomia.

(foto: il Torinese)

Non passa tram e disabile blocca rotaie con carrozzina

busPer un’ora la circolazione dei tram è rimasta bloccata nella zona

Un disabile di 72 anni ha protestato questa in piazza della Repubblica bloccando con la propria carrozzella la circolazione dei tram. Anni fa gli era stata amputata una gamba e ora si è fermato con la carrozzina sui binari perché aveva aspettato troppo a lungo un mezzo della linea 3 dotato di piattaforma per farlo salire a bordo. Sul posto la polizia e i tecnici del Gtt, che – dopo molte insistenze –  lo hanno convinto a desistere. Per un’ora la circolazione dei tram è rimasta bloccata nella zona. il disabile ha detto di aver atteso più di un’ora un mezzo attrezzato per far salire una carrozzella.

(foto: archivio)