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CARLA SPAGNUOLO, LA DONNA CHE NON EBBE BISOGNO DELLE QUOTE ROSA

spagnuoloDi Pier Franco Quaglieni

Carla Spagnuolo è mancata a 71 anni colpita da un male inesorabile, vissuto con coraggio e discrezione. Mi scrisse il 15 gennaio, scusandosi se non poteva venire alla presentazione del mio ultimo libro  “per motivi personali”,ma nel contempo mi scrisse che avrebbe comprato e letto il libro. Sono rimasto colpito e addolorato per la notizia.Non sapevo che fosse ammalata. Siamo stati molto amici dagli anni in cui era stata capo gabinetto di Aldo Viglione presidente della Regione Piemonte.Viglione sapeva scegliere i suoi collaboratori,infatti Carla divenne dall’80 assessore comunale di Torino,per poi passare al Consiglio Regionale di cui divenne -dopo la parentesi  di Rossa- presidente.  Già quand’era assessore comunale, ci fu un tentativo volgare e vile di colpirla proprio dall’interno della sua maggioranza. Ma le accuse caddero e Carla riprese la sua carriera politica più forte di prima. Come presidente del Consiglio Regionale seppe dirigere i lavori in anni molto difficili, prendendo iniziative coraggiose e libere che le fanno molto onore. Poi scelse “Forza Italia” e i nostri rapporti furono più discontinui.Negli ultimi anni il nostro rapporto riprese carla spagnuolointenso.Si era trasferita a Sanremo ed aveva intrapreso un’attività nel campo dell’antiquariato.Spesso ci si vedeva al mercato dell’antiquariato di Albenga. Non siamo mai riusciti a combinare di vederci a cena con Luca e mia moglie,sua collega in Consiglio Regionale, come ci eravamo detti più volte. Era persona stimata e la sua amicizia mancherà a molti. Non ebbe bisogno delle quote rosa per emergere. Il suo socialismo riformatore era la sua vera,profonda vocazione. In un momento per me molto difficile mi telefonò la sua vicinanza e,incontrandomi per strada nei pressi del Consiglio Regionale, volle abbracciarmi,dicendomi parole che non potrò mai dimenticare. Era una donna che aveva una forte passione civile, tra le donne politicamente impegnate era parecchi gradini sopra le altre. Della stessa qualità io ricordo solo  la socialista Franca Prest, attuale giornalista all’”Espresso” e Bianca Vetrino ,leader repubblicano e vicepresidente della Regione,Nicoletta Casiraghi ,prima presidente donna della Provincia di Torino, cui interessi elettorali di bottega impedirono che entrasse  come eletta liberale nel Consiglio Regionale, come sarebbe stato giusto. Le molte comuniste e democristiane erano molti distanti da Carla per stile, cultura, preparazione politica e amministrativa.  . Amava il Centro “Pannunzio” di cui fu una fervida sostenitrice e una delle più preziose amiche. I linciaggi lasciano ferite e lividi che non si rimarginano e non scompaiono più. Il suo è stato  un volto limpido  e sorridente. Così verrà ricordata da chi sa guardare oltre le meschine divisioni politiche. Carla appartiene,a pieno titolo, al Piemonte civile. 

 

(Nella foto in basso, Carla Spagnuolo con il marito Luca Marchetti)

Giornata Mondiale contro il Cancro

medico sanitaSi stima che le morti per cancro nel mondo triplicheranno entro il 2035

 

Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte (CPO), Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino

Il CPO è membro dell’UICC e Centro collaboratore dell’OMS per la diagnosi precoce e lo screening. Tra i suoi compiti istituzionali vi sono il coordinamento, la valutazione e l’assicurazione qualità del programma regionale di screening per i tumori della mammella, del colon-retto e del collo dell’utero. Inoltre il CPO si occupa di interventi di prevenzione primaria del cancro e delle malattie croniche non trasmissibili attraverso la promozione di stili di vita salutari. Il CPO occupa un ruolo di primo piano nell’ambito della ricerca scientifica sulle migliori strategie di prevenzione del cancro e fa parte di numerosi gruppi di lavoro internazionali per la definizione di linee guida, raccomandazioni e protocolli per un’efficace lotta contro i tumori.

 

 

Per maggiori informazioni: www.cpo.it

 

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LETTO OSPEDALEOggi, nella Giornata Mondiale contro il Cancro, l’UICC (Union for International Cancer Control) esorta milioni di persone a diventare attive per contribuire a combattere una delle malattie più mortali del mondo. Con il motto ‘We can. I can.’, l’evento mira ad incoraggiare le persone ad essere più attive – in tutti i sensi – nella lotta contro una patologia che, in meno di due decenni, sarà responsabile della morte di fino a 24 milioni[1] di persone ogni anno – l’equivalente dell’attuale popolazione dell’Australia.

Dr. Cary Adams, Amministratore Delegato UICC: “In questa Giornata vogliamo ispirare le persone a giocare un ruolo attivo nella lotta contro il cancro, attraverso la pratica dell’attività fisica. Più di un terzo di tutti i tumori, fino a 4.5 milioni ogni anno, sono prevenibili attraverso cambiamenti negli stili di vita, ad esempio aumentando l’esercizio fisico e conducendo una vita meno sedentaria. Un elevato numero di persone trova inoltre che l’attività fisica porti un grande beneficio al proprio benessere sia durante sia dopo le terapie. La campagna ‘We can. I can.’ è al suo secondo anno: speriamo di costruire sul successo dell’anno scorso e riuscire a diffondere ancora di più questo messaggio.”

L’attività fisica riduce il rischio di ammalarsi di cancro[2], ma anche di soffrire di molte altre patologie e condizioni croniche importanti, tra cui le malattie cardiache coronariche, l’ictus, l’ipertensione, il diabete di tipo 2, le anomalie dei livelli di colesterolo, l’osteoporosi e la depressione. Il Codice Europeo contro il Cancro[3] raccomanda di svolgere attività fisica moderata per almeno 150 minuti alla settimana, oppure un’attività fisica intensa per almeno 75 minuti alla settimana, oppure ancora una combinazione equivalente delle due.sanita

Oltre all’effetto preventivo, un crescente corpus di prove scientifiche[4] dimostra che l’attività fisica aiuta in modo significativo i pazienti, non solo a gestire gli effetti collaterali delle terapie – come la stanchezza, la depressione ed i danni cardiaci -, ma anche nel ridurre il rischio di peggioramento o recidiva della malattia. La ricerca mostra, ad esempio, che, in una donna che ha avuto un tumore al seno, il rischio di riammalarsi o di morire di questa malattia può ridursi fino al 40% se pratica attività fisica ad un livello raccomandato.

Per promuovere l’attività fisica, la Giornata Mondiale contro il Cancro fa leva sul potere dello sport, incoraggiando tifosi, società e personalità del mondo sportivo a far sentire la propria voce aderendo all’iniziativa ‘Support through Sport’.

Prof. Sanchia Aranda, Presidente UICC: “Lo sport può coinvolgere chiunque, perciò calza perfettamente con la Giornata Mondiale contro il Cancro. L’esercizio regolare è uno dei modi più semplici e divertenti con cui le persone di tutto il mondo possono ridurre il proprio rischio di cancro. I messaggi sullo sport, inoltre, si collegano a quelli sull’importanza di una dieta sana, sostenendosi a vicenda per raggiungere obiettivi comuni.”

In Piemonte la popolazione adulta (18-69 anni) si divide in maniera complessivamente equivalente tra sedentari (30%), persone che fanno attività fisica in quantità inferiore a quanto richiesto dagli standard internazionali (37%) e persone attive che fanno attività fisica secondo gli standard internazionali raccomandati (33%).[5]sanita-molinette1

Dr. Nereo Segnan, Direttore della Struttura Complessa Epidemiologia, Screening e Registro Tumori – CPO della Città della Salute di Torino: “Da anni svolgiamo assistenza e ricerca nel campo del controllo del cancro: siamo responsabili del coordinamento del programma regionale di screening dei tumori ‘Prevenzione Serena’ e tra i creatori del Laboratorio della Prevenzione del Piemonte. Inoltre abbiamo contribuito in larga misura alla redazione del Codice Europeo contro il Cancro. La promozione dell’esercizio fisico è sempre più centrale tra i nostri obiettivi: siamo impegnati sia in progetti che mirano ad aumentare l’attività fisica nelle persone invitate allo screening, sia nella costruzione di politiche regionali volte a favorire la pratica dell’attività fisica in tutta la popolazione.”

We can. I can.’ fare la differenza: così come ciascuno può giocare un ruolo cruciale nel mantenere la propria salute ed il proprio benessere – essendo attivi, limitando il consumo di alcol, evitando di fumare e moderando il consumo di carni rosse e trasformate – ognuno può anche contribuire al successo della Giornata Mondiale contro il Cancro: ogni post, condivisione o tweet contribuisce ad accrescere il “rumore” di questa campagna e ad aumentare la percezione del problema del cancro nella mente delle persone, nei Media e nell’agenda globale della salute e dello sviluppo.

 

Per maggiori informazioni: www.worldcancerday.org

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note per i Redattori

 

Giornata Mondiale Contro il Cancro 2017

La Giornata Mondiale Contro il Cancro ha luogo ogni anno il 4 Febbraio e consiste in una singola iniziativa sotto la quale il mondo può unirsi per accrescere l’attenzione sul problema del cancro in modo positivo ed ispiratore.

Coordinata dall’UICC, la Giornata Mondiale Contro il Cancro quest’anno si terrà con il motto ‘We can. I can.’, per mostrare come tutti – collettività o individui – possano fare la propria parte nel ridurre il peso globale del cancro. Così come il cancro interessa ciascuno in modi diversi, ognuno ha il potere di agire per ridurne l’impatto. La Giornata Mondiale Contro il Cancro costituisce una possibilità di riflessione su come possiamo impegnarci nella lotta ai tumori.

 

 

Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte (CPO), Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino

Il CPO è membro dell’UICC e Centro collaboratore dell’OMS per la diagnosi precoce e lo screening. Tra i suoi compiti istituzionali vi sono il coordinamento, la valutazione e l’assicurazione qualità del programma regionale di screening per i tumori della mammella, del colon-retto e del collo dell’utero. Inoltre il CPO si occupa di interventi di prevenzione primaria del cancro e delle malattie croniche non trasmissibili attraverso la promozione di stili di vita salutari. Il CPO occupa un ruolo di primo piano nell’ambito della ricerca scientifica sulle migliori strategie di prevenzione del cancro e fa parte di numerosi gruppi di lavoro internazionali per la definizione di linee guida, raccomandazioni e protocolli per un’efficace lotta contro i tumori.

 

Per maggiori informazioni: www.cpo.it

 


Union for International Cancer Control (UICC)

L’UICC è la più grande Organizzazione internazionale per la lotta contro il cancro, con oltre 1.000 enti membri in 160 Stati ed è composta dalle più importanti società scientifiche, dai ministeri della salute, da centri di cura, istituti di ricerca ed associazioni di pazienti. L’Organizzazione ha la missione di guidare iniziative di advocacy e capacity building che riuniscano la comunità della lotta contro il cancro per ridurre il carico globale della malattia, promuovere una maggiore equità ed integrare il controllo del cancro nell’agenda mondiale della salute e dello sviluppo.

L’UICC ed i suoi partner multisettoriali sono impegnati ad incoraggiare i governi a promuovere l’implementazione di programmi sostenibili e di qualità che affrontino il carico globale del cancro e di altre malattie croniche non trasmissibili. L’UICC è anche membro fondatore della NCD Alliance, una rete globale della società civile che oggi rappresenta quasi 2.000 organizzazioni in 170 Paesi.

 

Per maggiori informazioni: www.uicc.org

 

 

Contatti per i media:


 

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Per le organizzazioni che fossero interessate ad avere maggiori informazioni su terapie e trattamenti, è possibile visitare la pagina http://www.uicc.org/advocacy/treatment-and-care per accedere ad aggiornamenti e iniziative in quest’area, fra cui la consultazione, appena avviata, sulla creazione della Lista Modello dei Farmaci Essenziali OMS e il recente rapporto della commissione di Lancet Oncology su radioterapia e trattamenti chirurgici.

 

[1]                    1 World Cancer Research Fund International (2012) http://wcrf.org/int/cancer-facts-figures/worldwide-data   [Accesso del 12/01/2017]

[2]          Leitzmann M, Powers H, Anderson AS, et al. European Code against Cancer 4th Edition: Physical activity and cancer. Cancer Epidemiology 39S (2015) S46-S55. https://cancer-code-europe.iarc.fr/images/doc/5_physical_activity.pdf

[3]          Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e Commissione Europea: Codice Europeo Contro il Cancro. https://cancer-code-europe.iarc.fr/index.php/it/

[4]          Macmillan Cancer Support (2011) The importance of physical activity for people living with and beyond cancer: A concise evidence review, available at: http://www.macmillan.org.uk/documents/aboutus/commissioners/physicalactivityevidencereview.pdf [Accesso del 12/01/2017]

 

[5]          Regione Piemonte. Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018. http://www.regione.piemonte.it/sanita/cms2/prevenzione-e-promozione-della-salute/piano-regionale-di-prevenzione

Addio a Carla Spagnuolo, prima (e unica) donna presidente del Consiglio regionale

spagnuolo“E’ tutto finito. Carla e’ ormai oltre le nuvole di questo grigio cielo di febbraio”. Così il marito, Luca Marchetti dà l’addio, su Facebook, alla moglie, Carla Spagnuolo, stroncata a 71 anni da una malattia incurabile. Combattiva, appassionata di politica, fin da giovane dimostra le proprie capacità nell’attività politico-istituzionale. Laureata in giurisprudenza,  dirigente della Regione , nel 1980 – quando la politica era ancora una cosa seria e bella – viene eletta per la lista del PSI al Consiglio comunale di Torino dove ha ricoperto l’incarico di assessore al decentramento e servizi scolastici e, dal 1985 al 1990, al commercio e artigianato. Tra le sue iniziative il rilancio del mercato storico del Balon.

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Nella quinta legislatura (1990-1995) è eletta consigliere regionale ed è chiamata – prima ed unica donna – a presiedere l’Assemblea di Palazzo Lascaris. Entrata in Forza Italia ha seguito il presidente con reg lascarisdella Giunta Enzo Ghigo a capo della sua segreteria nella legislatura dal 2000 al 2005. Diventata nuovamente consigliera regionale e presidente della Commissione Sanità nel 2010 con l’elezione di Roberto Cota, è rimasta coinvolta in Rimborsopoli, vicenda che l’ha segnata profondamente, nella quale ha sempre combattuto con tenacia convinta della correttezza della propria condotta. Ha poi abbandonato la politica. Ghigo la ricorda come “donna coraggiosa, ogni giorno in prima linea, politica di rango”. Alla famiglia le condoglianze della redazione del “Torinese”.

Smog: sabato, domenica e lunedì blocco della circolazione

Sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 febbraio, è in vigore il blocco della circolazione (livello 2 – arancio) dei veicoli privati Diesel fino all’Euro 4 e Benzina, gpl e metano precedenti all’Euro 1, dalle 8.00 alle19.00 per i veicoli adibiti al trasporto persone, dalle 8.30 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 19.00 per i veicoli adibiti al trasporto merci. Per i veicoli commerciali, le deroghe, gli orari e le vie di libera circolazione si rimanda alla pagina dedicata

Cibo, da Pinerolo “no” allo spreco

ospedale pineroloSi parla sempre di più di sprechi alimentari anche di fronte ad una crisi economica che coinvolge un numero sempre maggiore di cittadini, mentre nuovi poveri si affacciano alle associazioni che distribuiscono cibo e vestiti. Partendo da questa considerazione, che tocca anche Pinerolo, l’assessore alle politiche sociali, Lara Pezzano, ha siglato un accordo con la direzione sanitaria dell’ospedale Agnelli e con l’impresa che fornisce i pasti. In virtù di questa intesa il cibo non impiattato proveniente dalle mense del nosocomio verrà consegnato a comunità alloggio. Il servizio verrà portato fisicamente a domicilio da personale disoccupato, retribuito con voucher provenienti dai fondi della Compagnia di San Paolo.

 

Massimo Iaretti

MORTE DONNA ANZIANA, LA PROCURA NOMINA CONSULENTE PER VERIFICARE LA FUNZIONALITA’ DEI VARCHI ELETTRONICI DELLA CASA DI RIPOSO

Accogliendo la richiesta di incidente probatorio presentata dal legale della famiglia, il Pm di Asti venerdì 27 gennaio ha conferito l’incarico per gli accertamenti irripetibili

Sarà un noto consulente informatico forense a chiarire come una settantottenne non autosufficiente e affetta da una malattia degenerativa, pur portando al polso il braccialetto elettronico, si sia potuta tranquillamente allontanare dalla casa di riposo dov’era ricoverata, andando incontro a una morte terribile, di freddo e di anzia1stenti. Accogliendo in toto la richiesta di incidente probatorio presentata dal legale dei familiari della vittima, il Pubblico Ministero della Procura di Asti, dott.ssaFrancesca Dentis, titolare del procedimento per omicidio colposo a carico di ignoti per il decesso di Maria Teresa Silvestro, ha convenuto che fosse necessario accertare eventuali avarie dei varchi elettronici presso la residenza “Anni Azzurri” di Tonengo e del dispositivo tecnologico di cui era munita l’anziana: atti irripetibili, riguardando una situazione destinata per sua natura a modificarsi nel tempo. E così venerdì 27 gennaio il Pm ha conferito specifico incarico ad un proprio consulente tecnico con studio a Grugliasco, un esperto del settore avendo prestato la sua attività di consulenza in oltre 1.300 casi per le Procure di tutta Italia.  Si tratta senza dubbio di una decisione importante ai fini dell’accertamento delle cause di una tragedia che ha destato vasta eco in tutto il Piemonte un mese e mezzo fa: una decisione accolta con favore dai familiari della vittima, che risiedono in provincia di Torino, e da Studio 3A, la società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità civili e penali, a tutela dei diritti dei cittadini, a cui la famiglia, attraverso il consulente personale, dott. Giancarlo Bertolone, si è rivolta per fare luce sui fatti, e che sta fornendo tutto il suo supporto tecnico agendo in stretto contatto con il legale di fiducia della stessa. Maria Teresa Silvestro, 78 anni, torinese, malata di Alzheimer, pur avendo il braccialetto elettronico usato per controllare gli ospiti con questo tipo di gravi patologie, e pur essendo la struttura chiusa, poco dopo le 15 del 17 dicembre 2016 era riuscita a uscire senza che nessuno la notasse e la fermasse dalla casa di riposo Anni Azzurri di Tonengo, nell’Astigiano, di cui era ospite da più di un anno e mezzo, e con addosso solo un golfino e scarpe leggere. Non appena gli operatori si sono accorti che mancava, hanno cominciato a cercarla all’interno dei locali, ma invano: a quel punto, attorno alle 17 dello stesso giorno, è stato dato l’allarme alle autorità, è stata avvisata la figlia e sono scattate le ricerche, che hanno impegnato decine di volontari della Protezione Civile arrivati da tutto il Piemonte, oltre anzia3ai carabinieri e ai vigili del fuoco, e che peraltro sono state rese più difficili dalla fitta nebbia che avvolgeva la zona.  Purtroppo, dopo una giornata intera di battute a tappeto di tutto il territorio circostante, la vicenda si è conclusa in modo tragico, alle 16.45 di domenica 18 dicembre, con il ritrovamento da parte dei soccorritori del corpo dell’anziana e malata signora in un torrente, nella periferia del paese, a tre chilometri dalla casa di riposo. A essere fatale il freddo patito durante le tante ore trascorse all’addiaccio a vagare senza la capacità di sapersi orientare e di tornare indietro: è deceduta per arresto cardiocircolatorio e ipotermia. Appresa la notizia, la direttrice di Anni Azzurri, Mariangela Manzone, aveva subito annunciato l’istituzione di una commissione interna per ricostruire l’accaduto, avendo ammesso lei stessa che “ragioni e modalità con cui a signora si è allontanata sono ancora da chiarire, in quanto la struttura è chiusa e gli ospiti che ne hanno bisogno, come nel caso di Maria Teresa Silvestro, sono dotati di dispositivi tecnologici per segnalare il passaggio attraverso i varchi d’uscita”. E’ proprio quello su cui intende andare fino in fondo la Procura di Asti per verificare eventuali profili di responsabilità in capo alla struttura ed assumere, se saranno ravvisati, i conseguenti provvedimenti.

Sgominata la gang dei furti di rame

polizia e carabinieriFurto, ricettazione e riciclaggio di rame, con un giro d’affari di oltre 200 mila euro al mese, a queste attività era dedita una banda  sgominata dai carabinieri del Comando provinciale di Torino. I militari di Settimo Torinese hanno effettuato 12 arresti e 31 denunce, e sequestrato una ditta di demolizioni, che fungeva da  centro di smistamento del materiale rubato per tutto il Nord e il Centro Italia. L’indagine è durata più  un anno, coordinata dal sostituto procuratore di Ivrea, Lea Lamonaca. Coinvolte tre aziende che acquistavano il rame rubato.

 

(foto: il Torinese)

Donna si lancia dal secondo piano con il bimbo in braccio per sfuggire alle fiamme

vigili fuoco 2DAL VENETO

Si è lanciata  dal balcone di casa con il figlio di 4 anni in braccio per tentare di salvarsi dall’incendio divampato all’interno del suo  appartamento  a Cassola, in provincia di Vicenza. L’alloggio si trova al secondo piano di un palazzo ma la donna, di origini africane,  e il bambino non hanno riportato  ferite serie. Il piccolo è finito su un tavolo di plastica, che ha attutito il colpo, mentre la madre è caduta su un prato, po ha messo in salvo anche gli altri due figli, gemelli di un anno di età, riuscendo a passarli dal terrazzo ad un inquilino dell’appartamento del primo piano. I vigili del fuoco erano in arrivo, ma dalla cucina le fiamme  si erano estese ad un divano provocando fumo. La donna ha così deciso  di agire da sola per salvare i figli.

 

(foto: archivio il Torinese)

Megolo ‘ 44: un segno che non si usura col tempo

megolo 21Domenica 12 febbraio si celebra il 73° anniversario della battaglia di Megolo. Ad Omegna, per  ricordare i dodici partigiani che caddero il 13 febbraio del 1944 sull’altura del Cortavolo, interverrà Elvira Pajetta. Megolo è stata il simbolo dell’unità ritrovata degli italiani contro il fascismo e il nazismo. Il primo episodio di paietta elvirascontro in campo aperto, per necessità e per scelta, tra i partigiani ed i tedeschi affiancati dalle brigate nere. Tra le balze e i boschi di castagno sopra l’abitato di Megolo, caddero in quel freddo febbraio del ‘44 uomini con idee politiche diverse e di diversa estrazione sociale, animati da un desiderio che li accomunava: dar vita ad  un progetto di riscatto della dignità nazionale. Un progetto che passava attraverso la Resistenza al fascismo ed il  bisogno di riconquistare il bene più prezioso e per troppo tempo negato: la libertà. Libertà di costruire una democrazia nuova, di sviluppare un progetto di società più giusta, di coltivare un’idea di paese che non fosse più “ammanettato” dalla tirannide. Il segno indelebile della tragica vicenda del “capitano” Filippo Maria Beltrami e dei suoi undici compagni,  è racchiuso lì. Ed è un segno che non si usura col tempo.

Marco Travaglini

Telecomunicazioni: a Torino si gioca sulla pelle dei lavoratori?

timUn gruppo di dipendenti della TIM di Torino verrà a breve coinvolto in un programma di richiesta di trasferimento a Roma. In data 17 gennaio 2017 Telecom Italia S.p.a ha, infatti, convocato i sindacati del Nord Ovest per informarli della decisione di trasferire nella sede romana, a partire dal 1 marzo prossimo, 56 dipendenti appartenenti alle Funzioni Finanza & Assicurazioni e Investor Relations, attualmente dislocate tra Torino e Milano. Questa decisione è stata giustificata dall’azienda alla luce dell’esigenza di creare una maggiore efficienza in termini di costi logistici e di processo, e costituirebbe la prima fase di un più ampio progetto di trasferimento a Roma di tutte le aree di staff, comprendenti mille persone tra Torino e Milano, divise numericamente al 50% tra le due città.

Questo gruppo di dipendenti Tim di Torino interessati al trasferimento in altra sede ha scritto una lettera al sindaco di Torino Chiara Appendino e agli assessori alle Politiche attive del Lavoro Alberto Sacco e alle Politiche delle Pari Opportunità Marco Giusta, per condividere con i massimi esponenti politici cittadini una vicenda molto delicata, che potrebbe avere impatti piuttosto pesanti sulle loro vite professionali e private, ma anche sul futuro lavorativo della città di Torino. La maggior parte dei dipendenti interessati dal trasferimento sono, infatti, di età compresa tra i 45 e 50 anni, con figli, e tim 2questo fa ipotizzare che pochi saranno nelle condizioni di riuscire a accettare il trasferimento. Non si conoscono ancora quali possano essere gli effetti di una sua mancata accettazione. I livelli delle persone che lavorano nei settori di staff sono medio alti (6, 7 e 7Q) e questo rende assai difficoltosa una ricollocazione allo stesso livello nella realtà torinese di questi lavoratori, con una conseguente grave dispersione di preziose professionalità.

Mentre l’azienda sta imponendo ai propri dipendenti scelte radicali e sacrifici economici di rilievo, quali la solidarietà, la riduzione di flessibilità di orario, l’eliminazione di tutte le forme di incentivi, esigendo costanza d’impegno, senso di responsabilità e serietà, il top management, sottolineano i lavoratori “si sta spartendo i 15 milioni di bonus riservati ai dirigenti accanto ai 40 milioni riservati web 65all’attuale ad di Telecom Italia, Flavio Cattaneo”.

A Genova vi è già stato uno sciopero del settore delle telecomunicazioni il 1 febbraio, proclamato dai sindacati Slc Cigl, Fistel Cisl e Uilcom Uil nazionali. A Torino il 2 febbraio si riunirà un presidio davanti alla sede dell’Assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, in via Magenta 12. In piazza in questi giorni anche i lavoratori di Vodafone, Comdata e altre aziende delle telecomunicazioni.

 

Mara Martellotta