CRONACA- Pagina 1418

I Civich salvano dipendente ferito svenuto in casa

Nel pomeriggio di ieri, lunedì 15 aprile, Agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale sono stati contattati da un datore di lavoro che segnalava loro che, da alcuni giorni, un dipendente non aveva più dato notizia di sé e non si era recato sul posto di lavoro. Gli Agenti si sono recati presso l’abitazione in via Gorizia ove le versioni dei vicini risultavano contrastanti. Suonando inutilmente gli Agenti hanno subito preso contatto con un parente di questi che, poco dopo, li ha raggiunti, permettendo così di accedere nell’alloggio. Il 55enne è stato rinvenuto, steso a terra, con una ferita al capo. L’uomo, cosciente, è stato trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Mauriziano con codice rosso.

Recuperati tre km di cavi di rame rubati

Durante un servizio di controllo alla circolazione stradale, sabato 6 aprile, i Carabinieri di Santhià hanno notato sulla S.P. 143 un’Audi A4 SW con a bordo due persone che si dirigeva verso il centro abitato santhiatese. I militari hanno subito ritenuto che quel veicolo fosse meritevole di un controllo, pertanto hanno invertito il senso di marcia ponendosi al suo inseguimento. Gli occupanti del mezzo, notata la manovra dell’auto di servizio, hanno confermato i sospetti dei Carabinieri arrestando la marcia ed abbandonando la vettura, riuscendo a far perdere le proprie tracce. Sul veicolo i militari hanno rinvenuto circa 3000 metri di cavi in rame che, da accertamenti svolti, sono risultati essere stati rubati dal deposito di un impianto di riciclaggio di rifiuti ubicato in Cavaglià (BI). Il veicolo è stato sequestrato per lo svolgimento di ulteriori attività d’indagine, così come il materiale rinvenuto, per un valore che è stato stimato intorno ai 7.000 euro;

M.Iar.

 
 

Sanzioni alla discoteca affollata

Nella notte di sabato, 13 aprile 2019, gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, nell’ambito dei servizi predisposti dal Questore, Giuseppe De Matteis, con particolare riguardo al rispetto delle prescrizioni di legge e di regolamento in materia di pubblico trattenimento e spettacolo, effettuavano un controllo amministrativo presso la discoteca MILK di via Sacchi 65.Già dall’esterno del locale gli operatori potevano notare un notevole afflusso di ragazzi in attesa di entrare, accalcati dietro a delle transenne, dislocate d’iniziativa dal titolare della struttura, nell’area antistante la discoteca. I poliziotti, appena fatto ingresso nel locale, constatavano l’effettivo superamento dei limiti di capienza della struttura: tutta l’area della discoteca, e soprattutto la pista da ballo, risultava gremita di giovani. Mediante un conteggio effettuato sulle persone in uscita gli operatori verificavano la presenza di 1140 partecipanti, ovvero la presenza di 340 unità oltre la capienza prescritta dalla Commissione Comunale di Vigilanza. Già nello scorso mese di marzo il titolare del locale aveva violato le prescrizioni imposte dall’Autorità competente, superando la capienza del doppio consentito. In via preventiva, essendo emerse gravi omissioni in ordine alla sicurezza pubblica, generate da una superficiale gestione, al fine di evitare che la libera disponibilità del locale potesse comportare rischi sulle persone, il locale veniva posto sotto sequestro.Il titolare dell’esercizio di pubblico spettacolo veniva denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino per inosservanza delle prescrizioni a tutela dell’incolumità pubblica.

Massimo Iaretti

 

Rapinatore a causa del gioco arrestato dai carabinieri

Nel primo pomeriggio di sabato, i Carabinieri della Compagnia di Tortona hanno provveduto alla traduzione in carcere del 27enne per scontare la condanna definitiva di tre anni e quattro mesi di reclusione emessa dal Tribunale di Alessandria.Del giovane, che attualmente era sottoposto agli arresti domiciliari per la stessa causa, se ne erano occupate le cronache quando gli stessi Carabinieri di Tortona, nel maggio 2018, al termine delle indagini coordinate dalla dottoressa Lisa Iovane, erano riusciti a identificarlo e arrestarlo perché ritenuto autore di rapine a tre donne, commesse in diverse zone di Tortona il 21 febbraio dello stesso anno. In quella serata, l’uomo aveva agito in via Bandello, in via Visconti e nella centrale piazza delle Erbe, strappando le borsette alle vittime, travisandosi con una felpa con il cappuccio rialzato. All’epoca, due delle tre vittime avevano riportato ferite nel tentativo di opporsi allo scippatore, che non aveva esitato a colpirle con violenti calci e a trascinarle sul selciato.L’arrestato aveva confessato i delitti, spiegando di avere agito in quanto sofferente di ludopatia.

M.Iar.

Un morto e due feriti nel tamponamento in autostrada

La vittima nello scontro mortale sulla A6 Torino-Savona, avvenuto tra i caselli di Carmagnola e Marene, abitava a Mondovì. Si tratta di un uomo di 63 anni, era alla guida di una Fiat Punto che, per cause in corso di accertamento da parte della Polizia stradale, é stata coinvolta nel tamponamento con una Audi. Il 63enne è morto sul colpo. Con lui viaggiavano la moglie, ora al Cto  e il figlio ventenne, che è stato dimesso dopo le prime cure in ospedale.
 
(foto archivio)

Fa troppo rumore: il ladro d’auto viene arrestato

Era notte fonda, circa le 3, tra sabato e domenica, quando in corso Raffaello a Torino si udivano dei rumori sospetti. Un trentaduenne di origini senegalesi si avvedeva che, poco distante, un uomo stava armeggiando accanto alla portiera di una Fiat 500 parcheggiata per strada. L’uomo in questione riusciva ad aprire forzatamente l’auto e si sedeva alla postazione di guida tentando di avviarla. Il testimone non esitava a chiamare il 112 NUE, che inviava sul posto una pattuglia della Polizia di Stato. Gli agenti della Squadra Volante intervenuti riuscivano a cogliere di sorpresa il topo d’auto e ad arrestarlo per tentato furto aggravato. Si tratta di un cittadino gambiano di 26 anni, senza fissa dimora, con foglio di via obbligatorio dai Comuni di Torino e Moncalieri per un periodo di tre anni.

M.Iar.

 

Treni, controlli straordinari della polizia

Proseguono i servizi straordinari della Polizia di Stato lungo le tratte ferroviarie Torino-Cuneo e Torino-Savona. Presso la stazione di Fossano, anche nel pomeriggio di venerdì 5 aprile, sono stati svolti dei controlli all’interno e nelle adiacenze dello scalo da pattuglie della Polfer di Cuneo e di Bra, congiuntamente ad equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte messi a disposizione dalla Questura di Cuneo e personale di quelle volanti.Gli Agenti hanno svolto mirati servizi a scopo preventivo e repressivo dei reati di natura predatoria, contro la persona, degli atti di vandalismo e di danneggiamento delle infrastrutture. I controlli hanno interessato lo scalo ferroviario, le aree limitrofe ed il piazzale antistante la stazione, nonché  16 treniin arrivo e partenza e, a campione, viaggiatori e bagagli al seguito, anche con l’uso del metal detector.Complessivamente, sono state identificate controllate 50persone, di cui 26 stranieri15 con precedenti di polizia.Assidui controlli anche nei giorni scorsi da parte della Polizia Ferroviaria con scorte potenziate a bordo treno e pattuglie automontate inviate da questo capoluogo e daiPosti Polfer di Cuneo e Bra. Anche ieri la Polfer ha effettuato controlli presso le Stazioni di Ceva e Fossano.

 
 

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Trasforma il bosco in pioppeto: multa da 13 mila euro

Il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Casale Monferrato ha accertato che lungo il confine tra i Comune di Gabiano e Fontanetto Po nella zona che si trova in ‘rete Natura 2000’ e nell’area protetta del Po Vercellese-Alessandrino, era stato eradicato un bosco di latifoglie di circa 11000 mq trasformandolo in un pioppeto con finalità di arboricoltura da legno, senza le prescritte autorizzazioni. Per questo veniva denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli un uomo di nazionalità italiana per violazione paesaggistico ambientale e per la distruzione e deturpamento di bellezze naturali. Allo stesso erano contestate sanzioni amministrative per un valore di circa 13000€. Sono state informate le autorità amministrative competenti per le valutazioni e il ripristino dello stato dei luoghi. I Guardia parco hanno coadiuvato i militari dell’Arma nello svolgimento delle operazioni.
Massimo Iaretti

In memoria dei carabinieri morti in un incidente

Nella mattinata di sabato 13 aprile, a Sommariva del Bosco (Cuneo), si è tenuta la cerimonia di intitolazione del largo adiacente la locale Stazione Carabinieri alla memoria dell’appuntato sceltoAlessandro Borlengo e del carabiniere Giorgio Privitera. I due militari, in servizio alla Stazione Carabinieri di Sommariva del Bosco, hanno perso la vita in conseguenza di un tragico incidente stradale avvenuto il 23 marzo 2018, nel corso della traduzione di un detenuto verso il Tribunale di Asti. Alla toccante cerimonia, svoltasi alla presenza di un folto pubblico, hanno partecipato i familiari dei caduti, il prefetto di Cuneo, Giovanni Russo, il comandante provinciale dei carabinieri di Cuneo, colonnello Rocco Italiano, il sindaco di Sommariva del Bosco, autorità civili e militari ed associazioni d’Arma.

Arrestato per spaccio di “eroina nera”

Ieri pomeriggio, venerdì, personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato Barriera Milano ha tratto in arresto un cittadino gabonese di 30 anni, irregolare, in quanto sorpreso a spacciare sostanze stupefacenti. L’uomo era stato notato dagli agenti del Comm.to in borghese mentre percorreva, in bicicletta, corso Regio Parco direzione Giardini Reali al telefono. Gli agenti notavano l’uomo costantemente al telefono e, insospettitisi, decidevano di pedinarlo. Arrivato in Corso Regina Margherita, angolo Goldoni, arrestava la sua marcia, prendendo contatti con una donna italiana di 50 anni. Costei gli consegnava del denaro e riceveva dal soggetto 3 involucri. A questo punto, i poliziotti intervenivano procedendo al controllo. La donna veniva trovata in possesso di 3 involucri termosaldati contenenti eroina “nera” (black tar) mentre il cittadino extracomunitario aveva con sé un sacchetto di nylon contenente altre 21 dosi della stessa sostanza ed altre 8 di cocaina. L’eroina nera può presentarsi in diverse forme; in questo caso si trattava di eroina in polvere, idonea ad essere inalata da assuntori ”cronici” ormai impossibilitati ad usare la siringa per i danni alle vene. La donna era solita acquistare la sostanza dal gabonese, con il quale si accordava telefonicamente. Il cittadino gabonese,  irregolare sul territorio nazionale, non svolge alcuna attività lavorativa ed ha numerosissimi precedenti di polizia per reati inerenti allo spaccio. E’ stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

 

M.Iar.