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Piazza San Carlo: al momento nessun indagato o ipotesi di reato

Al momento ci sono né indagati né ipotesi di reato, spiega il procuratore di Torino, Armando Spataro, a proposito dell’indagine sulla serata di piazza San Carlo. “E’ prima necessario ricostruire la dinamica precisa dei fatti”. Questo pomeriggio la sindaca Chiara Appendino relazionerà al Consiglio comunale e si terrà inoltre  un vertice in Procura per fare il punto sull’inchiesta.

 

(foto: il Torinese)

Lieve miglioramento per il bimbo ferito in piazza San Carlo

In lieve miglioramento le condizioni di Kelvin, il bimbo di sette anni ricoverato all’ospedale Regina Margherita a seguito delle ferite riportate sabato sera in piazza San Carlo, nella calca verificatasi durante la proiezione sul maxi schermo della finale di calcio Juventus – Real Madrid. I medici del reparto di rianimazione proveranno in giornata a risvegliarlo.

Mistero sempre fitto sul furto della reliquia di Don Bosco

“Il furto della reliquia è un atto di profonda miseria morale che ci addolora”, aveva detto l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia alla notizia che un frammento del cervello dal santo sociale torinese era stato rubato dalla basilica di Castelnuovo, nell’Astigiano. E proseguono  nel più stretto riserbo le indagini dei carabinieri di Asti, coordinati dalla procura per scoprire il o i ladri. L’accesso alla teca, dov’era custodita la reliquia, dietro all’altare è ora chiuso ai visitatori. Restano aperte regolarmente sia la Basilica superiore, sia quella inferiore.

 

(nella foto di Mihai Bursuc la basiica di Maria Ausiliatrice, fondata da don Bosco a Torino)

Piazza san Carlo, trovato orologio fermo alle 22.07: l’ora del panico

Tra le migliaia di scarpe, borse, cellulari abbandonati in piazza San Carlo nella notte di paura, anche un orologio da polso, trovato dai carabinieri con le lancette ferme alle 22:07: l’ora in cui si è scatenato il panico durante la proiezione su maxischermo della finalissima di Champions League.

 

(foto: il Torinese)
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1500 feriti in piazza San Carlo, 5 codici rossi negli ospedali. Grave un bimbo di 4 anni

AGGIORNAMENTO

Si aggrava il bilancio della drammatica serata nel centro di Torino. Tra i circa 1500 feriti in piazza san Carlo a causa della calca provocata dal panico tra le migliaia di persone assiepate per assistere alla finale di Cardiff, purtroppo anche cinque codici rossi. Tra questi  il più grave sarebbe un bimbo di quattro anni trasportato all’ospedale Regina Margherita. All’una di notte le sirene delle ambulanze dei vari ospedali i sentivano ancora risuonare per le vie della città. Sciacalli che tentavano di rubare borse e cellulari abbandonati in piazza dalle persone fuggite sarebbero stati fermati dai carabinieri.

In mille ai funerali del bimbo morto durante il rally

Un migliaio di persone si sono trovate oggi nella parrocchia di San Nicolao, a Coassolo, per dare l’ultimo saluto al piccolo Aldo Ubaudi, il bambino di sei anni morto  investito una settimana fa durante le prove del rally Città di Torino. In chiesa il papà Giacomino e la mamma Valeria, il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. La messa funebre è stata celebrata da don Giuseppe Costamagna, poi il piccolo è stato accompagnato al cimitero del paese. Sull’incidente è stata aperta una inchiesta dalla procura di Ivrea:  nel registro degli indagati sono iscritte nove persone, compresi i genitori di Aldo.

Piazza San Carlo, interrogato il ragazzo ripreso nel video: “Non ho fatto nulla”

Nelle immagini si vedeva un giovane a petto nudo con lo zainetto sulle spalle. I filmati delle emittenti televisive lo ritraggono mentre la folla si ritrae come un’onda da lui. Il video, trasmesso anche dal Tg 3 Piemonte,  è stato acquisito dalle autorità. Poteva apparire che il giovane fosse stato il motivo scatenante della tragedia di sabato in piazza San Carlo, ma l’interrogatorio in procura ha svelato che il ragazzo era sì ubriaco, ma cercava di tranquillizzare la gente.  “Non ho fatto nulla” ha detto agli investigatori. E’ forse  scoppiato un petardo o qualcuno ha urlato qualcosa spaventando la gente? Proseguiranno gli interrogatori di altre persone. La questura chiede ai cittadini di segnalare particolari che potrebbero rivelarsi utili alle indagini.

 

 

Trafugata l’urna contenente il cervello di don Bosco

L’agenzia Ansa informa che “l’urna contenente il cervello di San Giovanni Bosco è stata rubata nelle scorse ore dalla Basilica di Colle Don Bosco, nell’Astigiano. Lo si apprende da fonti investigative”. La reliquia era custodita dietro l’altare maggiore, nell’ala inferiore della basilica costruita nei luoghi natii del santo sociale che operò a Torino, fondatore della congregazione salesiana.

ORCHESTRA RAI: CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DI JEFFREY TATE

L’Orchestra Sinfonica Nazionale e la Direzione di Rai Cultura esprimono il loro più profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa del Maestro Jeffrey Tate. Il grande direttore d’orchestra inglese è stato Primo direttore ospite della compagine sinfonica della Rai dal 1998 al 2002, e successivamente Direttore onorario fino al 2011. Avrebbe dovuto dirigere il concerto in programma giovedì prossimo, 8 giugno, all’Auditorium Rai “Arturo Toscani” di Torino, che sarà a lui dedicato. Restano indimenticabili tutti i suoi numerosissimi concerti sul podio dell’Orchestra Rai, con la quale ha interpretato al più alto livello pagine del repertorio inglese, capolavori di Bach, Bruckner, Mahler, Schumann e Wagner, del quale eseguì anche I maestri cantori di Norimberga in forma di concerto.

AL LORUSSO E CUTUGNO SI GIOCA CON IL CALCIOBALILLA

E’ stato consegnato questa mattina, nella casa circondariale Lorusso e  Cutugno di Torino “un calciobalilla” destinato ai detenuti dell’8^  sezione padiglione C. Promotore dell’iniziativa è stato il Presidente della Regione Piemonte,  Sergio Chiamparino, che in occasione di una precedente visita al  carcere, aveva raccolto la richiesta pervenuta dagli stessi reclusi, con  il desiderio di trascorrere momenti conviviali con il “calcetto.”

Il presidente ha trovato la disponibilità della Uisp torinese, che da  anni mette in campo progetti sportivi all’interno della casa  circondariale, come il progetto Terzo Tempo e la corsa podistica  Vivicittà, che si è messa in contatto con l’Associazione Nazionale Sapar  (Servizi Pubbliche Attrazioni ricreative) e ha donato il calciobalilla. L’inaugurazione del nuovo calciobalilla è stata fatta “nell’area  accoglienza” alla presenza del Garante regionale dei detenuti, Bruno  Mellano, della Uisp con il presidente del Comitato di Torino, Massimo  Aghilar e la presidente regionale, Patrizia Alfano, del titolare della  FA.BI. Roberto Osella e il Direttore della Casa circondariale, Domenico  Minervini. La consegna del calciobalilla, come ha spiegato il Direttore Minervini,  fa parte del progetto di più ampio respiro “Sestante”, dedicato ai  ristretti psichiatrici, che dopo il primo momento di cura vengono  accompagnati ad attività di socializzazione. Secondo Chiamparino, questi luoghi devono essere un obiettivo per  ritornare ad essere cittadini. Aghilar ha evidenziato, come lo sport per tutti della Uisp, sia anche in  queste strutture per dare un ulteriore segno di civiltà attraverso  l’attività sportiva. Per la Sapar, il calciobalilla è un simbolo vincente, un gioco  sopravvissuto e che lega più generazioni. Il Direttore ha poi illustrato gli altri progetti previsti per i nuovi  arrivati, tra questi è stato introdotto il Progetto scuola accoglienza.  Un’iniziativa che ha il compito di ospitare i nuovi reclusi da 4 giorni,  cercando di limitare il disagio e gesti anticonservativi (nel 2017 ci  sono stati 21 suicidi, numero in forte riduzione) causati dalla nuova  situazione, utilizzando l’educazione fisica, cineforum, attività  musicali e artistiche. Accanto a queste attività la struttura carceraria in collaborazione con  l’Università di Torino, ha realizzato anche una guida e un vademecum per  ridurre il disagio dei nuovi arrivati in attesa di giudizio, che sono il  38% della popolazione carceraria.