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Omicidio-suicidio in periferia: uomo uccide compagna e si impicca

POLIZIA CROCETTALa periferia di Torino è stata teatro di un omicidio-suicidio avvenuto in una palazzina a due piani a Madonna di Campagna. Antonio Missud, disoccupato italiano di 51 anni, ha ucciso la convivente Diana Gogoroia, di 36 anni moldava, che svolgeva l’attività di colf, e si è  impiccato subito dopo. Per la polizia non ci sono dubbi sulle dinamiche e sembra improbabile un’altra ricostruzione dei delitti. Missud era  origini siciliane e viveva con la donna al primo piano. E’ stata un’altra famiglia, che nel tardo pomeriggio, sentendo cattivi odori dalla casa vicino, ha dato l’allarme alla polizia.

Ferito sui binari, treni in ritardo

treno1Nei pressi della stazione di Torrazza Piemonte,  sulla linea ferroviaria Torino-Milano è stato trovato ferito in modo non grave vicino ai binari, un uomo che si era allontanato da una comunità di recupero. Il conducente di un treno merci si è accorto della sua presenza e la  linea è rimasta bloccata per 50 minuti dopo le 9. Ritardo di 15 minuti per treno a lunga percorrenza, mentre cinque regionali hanno subito ritardi di 50 minuti, uno è stato soppresso e uno è stato limitato.

Per Serena morta in Spagna indennizzo rifiutato dai genitori

serena 9Alessandro Saracino, padre di Serena, torinese, una delle giovani italiane del progetto Erasmus morte il 20 marzo in un incidente stradale in Spagna, commenta sdegnato sulla Stampa la proposta di indennizzo dell’assicurazione, 52 mila euro:  “E’ una proposta che abbiamo rifiutato”. L’indennizzo verrebbe effettuato con un ritocco verso il basso perché le studentesse, afferma l’assicurazione,  non indossavano la cintura di sicurezza. “Sarebbe come se ci fosse serena2una colpa nelle ragazze – dice Saracino – ma non è vero. Mi risulta che le cinture in dotazione al mezzo: il problema è che erano cinture addominali assolutamente inadeguate”. per le famiglie delle vittime non si tratta di una questione di sold, infatti i risarcimenti andranno in beneficenza. “Se siamo in Europa – commenta il genitore – la sicurezza dei nostri ragazzi dovrebbe essere tutelata allo stesso modo ovunque, in Spagna come in Italia. Mi verrebbe da concludere che l’Erasmus, così com’è oggi, è da sospendere: è troppo pericoloso”.

(nelle foto del Torinese i funerali di Serena)

Motociclista torinese muore in incidente stradale

soccorsi ambulanzaUn motociclista Carmine Miletta,61 anni, torinese ma residente a Oglianico nel Biellese, è morto nel pomeriggio a seguito per le gravi ferite riportate in un incidente stradale. Era alla guida della sua moto quando si è scontrato con un’auto sulla Statale 26, vicino alla rotatoria di Bard. Sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e il 118.

(foto archivio)

Ragazzo torinese investe donna in autostrada, le amputano gamba

autostrada2Un giovane torinese di 23 anni è stato denunciato per lesioni gravissime. E’ accusato di avere ferito una donna in un incidente stradale sulla A10, fra Savona e Spotorno. L’auto che stava guidando ha colpito un’altra vettura che era ferma per avaria: la donna colombiana di 38 anni che stava aprendo il bagagliaio alla ricerca del triangolo è stata investita e ha subito l’amputazione di una gamba. Il ragazzo nell’urto ha battuto la testa ed è stato portato in ospedale in codice giallo. In base alle nuove norme del codice della strada è stato segnalato all’autorità giudiziaria e gli è stata ritirata la patente dopo la decurtazione di venti punti.

Uomo muore dopo incidente sulla Torino-Pinerolo

pronto-soccorso- soccorsiUn 42enne di Torino, è morto nella notte al San Luigi di Orbassano. Era rimasto  ferito in un incidente stradale a bordo della sua Fiat Punto mentre transitava sul  raccordo autostradale Torino-Pinerolo nei pressi  dello svincolo di Volvera. Era comunque  sceso dall’auto ed era cosciente anche se in stato di alterazione psicofisica, forse per l’assunzione di droga. la morte è giunta per arresto cardiaco, ora la procura della repubblica di Torino ha disposto l’autopsia. Le indagini sono seguite dalla polizia stradale, intervenuta per rilevare l’incidente.

Ex guardia giurata spara e uccide conoscente

polizia via poUn omicidio ieri in serata nei pressi dello Juventus Stadium. Un uomo di 52 anni, Giuseppe Del Prete, è stato ucciso con un colpo di pistola al petto da Michele Renda, suo coetaneo, ex guardia giurata. L’omicida,  incensurato  è stato già arrestato dalla Polizia. Dopo un litigio Renda ha sparato alcuni colpi  con l’arma che deteneva regolarmente, e un proiettile ha ucciso Del Prete che si è accasciato sulla strada. Quando l’ omicida è stato fermato dagli agenti di polizia, vicino al luogo del delitto aveva ancora l’arma in mano. i due avevano vissuto per anni nello stesso quartiere dove si sono incontrati ieri.

Rose rosse per te ho comprato stasera

Aveva spedito alla donna 50 rose rosse, le aveva portato, nonostante lei non ne avesse fatto alcuna richiesta, l’auto dal meccanico per fargliela controllare. Gesti premurosi ma assolutamente non richiesti poiché la donna aveva deciso di interrompere la loro storia.

PALAZZO DI GIUSTIZIALa fine di una storia non è mai facile, per nessuno, neanche per chi apparentemente prende la fatidica decisione di dire basta. Non c’è età, università o professione che insegni ad affrontare nel “modo giusto” la conclusione di un rapporto d’amore. In nome dell’amore e della sofferenza ci si ritrova spesso a fare follie, a compiere gesti che non avremmo mai pensato di poter fare, spesso ci si ritrova a ragionare poco e ad agire d’istinto. Ma l’ amore è soprattutto rispetto. Rispetto per la persona che si ha avuto al proprio fianco, rispetto per quel rapporto che purtroppo a volte è destinato a giungere verso un epilogo. “Se condannate quest’uomo, voi condannate un innamorato”. Queste sono le parole che l’avvocato Antonio Genovese ha pronunciato in difesa del suo assistito, un settantenne torinese, accusato del reato di stalking contro la sua ex compagna con cui ha avuto una relazione per più di 20 anni. “La Cassazione sostiene che bastino due telefonate a integrare il reato, ma in questo caso non c’erano comportamenti persecutori” – ha aggiunto il legale – “Il mio assistito non pensava di compiere atti persecutori”. rose rosse 1Aveva spedito alla donna 50 rose rosse, le aveva portato, nonostante lei non ne avesse fatto alcuna richiesta, l’auto dal meccanico per fargliela controllare ed infine oltre ad alcune telefonate in cui dichiarava il suo immenso amore, le aveva addirittura comprato il suo cibo preferito per cena. Tutte azioni premurose, tutti gesti carini. Quale donna non vorrebbe certe premure?Quale donna con un po’ di romanticismo nel sangue non vorrebbe trovarsi la macchina messa a nuovo o 50 rose rosse per casa? Probabilmente lo vorrebbero quasi tutte. Probabilmente però, l’unica persona che non gradirebbe tutto ciò, è una donna che ha detto basta. Una donna che dopo 20 anni di relazione ha preso, per svariati motivi appartenenti solo a lei e al suo ex compagno, la difficile decisione di chiudere un amore durato per molto tempo. Non accettare le rose, decidere quando e dove aggiustarsi la macchina o il non voler più sentire una persona, sono tutti diritti appartenenti a qualsiasi persona. TRIBUNALE 1Molto probabilmente l’uomo era in “buona fede”, molto probabilmente con i suoi atteggiamenti non credeva di commettere nessun tipo di reato nei confronti dell’ex compagna. Il 14 settembre ci sarà al Tribunale di Torino la sentenza. Ci auguriamo che nessuno condanni mai l’amore, che nessuno giudichi o punisca mai un innamorato. Speriamo invece che venga tutelato quel diritto di scelta che le persone hanno e che venga valorizzato quel concetto di “rispetto reciproco” che molto spesso viene un po’ da tutti dimenticato.

                                                                                                                       Simona Pili Stella

Mistero sullo sparo al clochard

Polizia-Stradale-notteUn senzatetto italiano di 35 anni si è recato ieri sera al pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea, con una ferita da arma da fuoco a un polpaccio. Ha detto di essere stato raggiunto dall’esplosione di un proiettile che si trovava vicino a una candela in una baracca dove dormiva, a Rivarolo Canavese. Ma gli agenti  di polizia non hanno trovato alcun elemento che possa fare pensare a una simile realtà. In una baracca hanno trovato una pistola avvolta in un panno. Ora is cerca di capire se la ferita è stata provocata da tale arme ha sparato e anche chi abbiasparato. Il clochard non è grave e verrà operato al polpaccio.