

Le stazioni ferroviarie sono tornate al centro dell’attenzione della polizia ferroviaria che nella giornata di giovedì 20 dicembre ha portato una intensificazione dei controlli in un’operazione, ad alto impatto, disposta dal capo della polizia, Franco Gabrielli e denominata ‘Christmas clean stations’
In particolare le attenzioni degli agenti si sono rivolte a dieci grandi stazioni ed aree limitrofe: Torino Porta Nuova, Milano Centrale, Genova P. Principe, Venezia Mestre, Bologna Centrale, Firenze S.M.N., Roma Termini, Napoli Centrale, Bari Centrale, Palermo Centrale. Le attività sono state ottimizzate grazie all’utilizzo degli smartphone di ultima generazione in dotazione alle pattuglie per il controllo in tempo reale dei documenti elettronici, permettendo così di velocizzare ed aumentare i controlli, ed estese ai depositi bagagli e a quello al seguito anche con il ricorso a metal detector. Complessivamente, nel territorio delle 2 regioni ricadenti nella giurisdizione del Compartimento Polfer Piemonte e Valle d’Aosta, la Polizia di Stato ha impegnato 147 operatori, 68 pattuglie in stazione e a bordo treno; 618 sono state le persone controllate di cui 106 a bordo treno, con 1 persona arrestata e 2 indagati a piede libero. Nel corso dell’operazione, inoltre, sono state elevate 6 sanzioni amministrative per violazioni al Regolamento di Polizia Ferroviaria e al Codice della Strada mentre i bagagli controllati sono stati una cinquantina. Nella stazione di Torino Porta Nuova le verifiche hanno visto l’impiego congiunto di operatori della Polizia Ferroviaria e della locale Questura con servizi dispiegati sia all’interno che all’esterno dello scalo, anche mediante il concorso di contingenti del Reparto Mobile, di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e di unità cinofile; i controlli hanno consentito l’identificazione di nr.211 persone e di vigilare il flusso di partenze ed arrivi da e per il capoluogo di regione, particolarmente intenso per l’approssimarsi delle festività. Controllati anche sotto l’aspetto amministrativo alcuni esercizi pubblici di stazione per la verifica di eventuali inadempienze .Nelle maglie delle verifiche, sempre nello scalo di Porta Nuova, sono capitati due italiani, rispettivamente una ragazza di 23 anni, residente in Liguria ed un giovane di 30 anni, abitante in provincia di Torino, sanzionati in via amministrativa ai sensi dell’0art.75 D.P.R. 309/1990, poiché trovati in possesso di una modica quantità di hashish. In provincia di Torino, precisamente nella stazione di Carmagnola i controlli effettuati dagli Agenti del Nucleo Scorte Compartimentale, appositamente inviati, hanno interessato l’interno scalo e sue adiacenze con verifiche alle persone presenti ed ai titoli che ne giustificassero la presenza nello scalo. A Bussoleno una cittadina del Marocco di 29 anni è stata denunciata per false attestazioni a pubblico Ufficiale, nel corso dei controlli effettuati in stazione dagli Agenti del competente Ufficio Polfer.
Massimo Iaretti
Il parroco ha versato per anni le offerte dei parrocchiani sul conto di una banca Svizzera, a lui intestato, in tutto 2,4 milioni di euro. Ma non si gridi subito allo scandalo: quei soldi sono stati poi trasferiti sul conto della parrocchia quando il sacerdote è andato in pensione. E’ comunque partita un’indagine della Procura di Torino – l’accusa è appropriazione indebita – per l’ex parroco della Gran Madre di Dio e per il fratello. L’ex
parroco avrebbe scelto di depositare i soldi in Svizzera per metterli al sicuro (forse non si fidava dell’incertezza economica italiana?) come da diritto canonico che permetteva questo tipo di operazioni finanziarie. Il denaro è stato sequestrato dai magistrati che lo hanno però restituito alla parrocchia. La Procura deciderà per l’archiviazione o per il rinvio a giudizio.
(foto: il Torinese)
Un imprenditore si è dato fuoco davanti ai carabinieri, ai quali aveva telefonato dicendo che voleva suicidarsi. L’uomo, 40enne, è ora ricoverato al Cto. La vicenda è avvenuta ieri a San Defendente, nei pressi di Cherasco, nel Cuneese. I carabinieri sono intervenuti con gli estintori, salvando la vita all’uomo. Non si conoscono al momento le ragioni del gesto.
(foto: il Torinese)
Gli Agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale di Torino hanno fermato in corso Giulio Cesare angolo corso Palermo due auto con targa italiana, ma condotte da cittadini di nazionalità macedone. All’interno dei veicoli, una Fiat Punto e una Volkswagen Golf, è stata rinvenuta una quantità considerevole di profumi con marchio contraffatto. Gli Agenti riuscivano a risalire al deposito dove si riteneva fosse custodito altro materiale. Il deposito, in via Cena, è stato raggiunto e ispezionato. All’interno sono stati trovati e sequestrati oltre duemila confezioni di profumi falsamente griffati, pronti per essere smerciati nei principali mercati cittadini .I due cittadini sono stati accompagnati presso il Comando di via Bologna per la completa identificazione e denunciati a piede libero per il reato relativo alla detenzione e allo smercio di prodotti con marchio contraffatto.
Alcuni agenti di polizia sono stati aggrediti vicino alla fermata della metropolitana della stazione di Porta Nuova. L’aggressore, un nigeriano di 26 anni, senza fissa dimora e già oggetto di ordine di espulsione non rispettato, è stato arrestato. I poliziotti hanno cercato di fermarlo per un controllo, ma il ragazzo ha reagito
violentemente mordendo a una gamba un agente della Polizia ferroviaria e altri due poliziotti si sono successivamente dovuti fare medicare. Polemica sui social per la reazione della polizia che sarebbe stata troppo dura.
(foto archivio il Torinese)
Nel 2018 il Teatro Stabile di Torino ha conseguito risultati molto positivi che hanno superato le previsioni più ottimistiche e migliorato ulteriormente le prestazioni dell’esercizio precedente, facendo segnare cinque nuovi record storici per incassi da biglietteria, biglietti venduti, abbonamenti, recite prodotte e contributo FUS
Dopo il prodigioso balzo nel 2017 dei ricavi da bigliettazione e numero di presenze, nel 2018 era atteso un fisiologico assestamento. E invece il botteghino ha fatto segnare tre nuovi massimi nella storia dello Stabile: l’esercizio corrente si chiuderà con ricavi da bigliettazione ancora in crescita di oltre 100.000 euro, da 2.301.250 a 2.416.100 euro, facendo segnare + 5%, mentre le presenze nei teatri Carignano, Gobetti e Fonderie Limone aumentano di quasi 5.000 unità, da n. 158.643 a n. 163.350, con un incremento del 3%. Inoltre, gli abbonamenti alla stagione 2018-2019 a fine anno saranno n. 18.210 a fronte dei n. 17.545 dello scorso anno, in crescita del 4%.
Altro dato significativo è l’aumento delle recite di produzione e coproduzione, che passano dalle n. 359 del 2017 alle n. 445 del 2018. Mai lo Stabile aveva prodotto così tanto: un’impennata del 24% dovuta all’efficientamento dei processi produttivi, all’aumento della domanda in sede, all’andamento favorevole delle vendite degli spettacoli in tournée, al prolungamento delle teniture, al prolungamento estivo dell’attività.
Infine, nel 2018 lo Stabile si è confermato primo tra i Teatri Nazionali e Torinodanza primo tra i festival disciplinari nel ranking del MiBAC, sia per punteggio qualitativo e quantitativo sia per assegnazioni FUS. Il contributo complessivo FUS (teatro + danza) è passato da 2.828.734 a 2.967.697, in aumento sul 2017del 5% (tetto massimo previsto dalla legge), a riprova dell’equilibrio competitivo tra qualità dell’offerta, capacità produttiva, volume dell’attività, partecipazione del pubblico.
INDICATORE |
2017 |
2018 |
DIFF. % |
N° RECITE PRODOTTE E COPRODOTTE |
359 |
445 |
+ 24% |
PRODUTTIVITÀ PROCAPITE (RECITE X DIPENDENTE FTE) |
6,7 |
8,7 |
+ 30% |
N° SPETTATORI IN SEDE |
158.643 |
163.360 |
+ 3% |
RICAVI DA BIGLIETTERIA IN SEDE |
€ 2.301.250 |
€ 2.416.100 |
+ 5% |
ABBONAMENTI ALLA STAGIONE |
17.545 |
18.210 |
+ 4% |
CONTRIBUTO FUS (TEATRO + DANZA) |
€ 2.828.734 |
€ 2.972.697 |
+ 5% |
Se la dimensione quantitativa ha regalato grandi soddisfazioni, non è da meno quella qualitativa. Il 2018 ha visto assegnare prestigiosi riconoscimenti alle produzioni dello Stabile, ai suoi artisti e ai suoi progetti: Il sindaco del rione Sanità, con la regia di Mario Martone, ha vinto i premi Le Maschere del Teatro e Hystrio come migliore spettacolo; Valerio Binasco è stato insignito del premio Le Maschere del Teatro come miglior regista della Stagione 2017-2018; Natalino Balasso ha ricevuto l’Arlecchino d’oro per la sua interpretazione dell’Arlecchino di Goldoni per la regia di Binasco; il progetto transfrontaliero Corpo Links Cluster si è aggiudicato il premio francese Innowards Savoie Mont Blanc. Inoltre, a sottolineare l’efficacia del processo di internazionalizzazione, lo Stabile è nella terna delle nomination del Premio Ubu 2018 per il migliore spettacolo straniero presentato in Italia (Les Trois Sœurs di Simon Stone coprodotto con l’Odéon di Parigi) e per il migliore testo straniero (Disgraced di Ayad Akhtar, con la regia di Martin Kušej).
«Stanti gli spazi e le risorse attualmente disponibili crediamo che lo Stabile abbia raggiunto nel 2018 un’efficienza ottimale – commentano soddisfatti il Presidente Lamberto Vallarino Gancia e il direttore Filippo Fonsatti. Essi sono frutto di una strategia di lungo termine e del lavoro di maestranze tecniche e amministrative dotate di competenza, impegno e passione straordinari. In questi anni l’immagine e la reputazione dello Stabile si è molto rafforzata – concludono Vallarino Gancia e Fonsatti – e grazie alla nostra progettualità siamo riusciti ad attrarre alcuni tra i migliori artisti della scena teatrale italiana come Valerio Binasco, Filippo Dini, Maria Paiato, Antonio Latella, Giuseppe Battiston, Paolo Pierobon e tanti altri. A loro, a tutti i dipendenti, al Consiglio d’Amministrazione, ai Soci aderenti, agli sponsor e ai nostri affezionati spettatori va la nostra più sincera gratitudine».
Questa mattina nella Sala Capigruppo di Palazzo Civico si è svolto il Diritto di Tribuna per la presentazione della petizione al Consiglio comunale su iniziativa popolare, sottoscritta da 393 torinesi che richiedono l’installazione di telecamere in corso Principe Oddone nel tratto fra via Brindisi e corso Ciriè. E’ intervenuto il presidente dell’assemblea, Fabio Versaci. I cittadini della zona si dicono esasperati “per la presenza giorno e notte di spacciatori e di consumatori di sostanze stupefacenti”. C’è da augurarsi che il Comune sappia dare risposte concrete e tempestive rispetto a un fenomeno che riguarda il decoro e la sicurezza della città.
Semaforo arancione per lo smog a Torino e in tutta l’area metropolitana. Da venerdì e fino al 24 dicembre scatta lo stop ai veicoli più inquinanti. Il blocco dei mezzi diesel fino agli Euro 4, avverrà dalle 8 alle 19 per quelli dedicati al trasporto di persone e dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19 per quelli del trasporto merci. La vigilia di Natale avverrà la nuova valutazione del livello di inquinamento ma sembra che la Città Metropolitana stia valutando, anche alla luce di dati negativi, di sospendere il blocco emergenziale, mantenendo soltanto quello strutturale sempre attivo, per i giorni di festa di Natale e Santo Stefano.
Tanti progetti per l’ospedale torinese che chiude con il segno + il 2018 e annuncia alcune novità per il 2019
L’ospedale, punto di riferimento per intere generazioni di torinesi, sotto la guida dall’AD dott. Alberto Ansaldi chiude il bilancio in positivo e guarda avanti, con il conforto dei numeri: + 19% è il dato di crescita del volume d’affari, sia convenzionato con il SSN sia privato; 50 i nuovi dipendenti assunti (+ 8% rispetto al 2017) di cui 8 interinali, con un’età media che non supera i 34 anni e una percentuale di quote rosa in maggioranza. È ormai alle spalle la vicenda giudiziaria che aveva visto coinvolta la vecchia amministrazione. “È stato sottoscritto – dichiara il dott. Ansaldi – un accordo transattivo tra le parti con la conseguente definitiva rinuncia ad ogni azione di responsabilità nei confronti di Padre Cacciari e del vecchio management. L’attuale Consiglio ed il Sottoscritto hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo che dà ulteriore serenità al gruppo, ma è corretto dare atto che tutte le parti in causa si sono adoperati per una soluzione positiva della vicenda dimostrando di mettere in testa a tutto il bene dell’Ospedale e della collettività”. Si chiude così definitivamente una vicenda che appartiene ad un passato ormai lontano, oggi l’azienda guarda al futuro, senza disperdersi in conflittualità che assorbono energie e risorse umane ed economiche, tutte da concentrare nello sviluppo. Sono infatti oltre 13 i milioni di euro investiti nel triennio 2016-2018, a vantaggio dell’apertura di nuove divisioni e soprattutto all’acquisto di tecnologie e macchinari all’avanguardia. L’Ospedale Koelliker è una delle prime strutture del Piemonte ad avere inserito l’innovativa Risonanza Magnetica a 3 Tesla, sono di recente introduzione il Femtolaser, ultima tecnologia per l’intervento oculistico sulla cataratta, e la nuovissima TAC con tecnologia IMR che permette di ottenere immagini di altissimo livello qualitativo con una significativa riduzione della dose di radiazioni al paziente (dal 40% all’80% in meno). Consapevole del fatto di assolvere anche una funzione sociale per la collettività, l’Ospedale Koelliker punta all’eccellenza delle prestazioni ad un costo sostenibile per un numero sempre più ampio di cittadini. “Lavoriamo seriamente nella consapevolezza di essere un fondamentale complemento al servizio pubblico – continua l’AD – nel concreto questo significa disponibilità a fare rete con il SSN, i fondi assicurativi e gli enti terzi ed incrementare la nostra offerta. Laddove il budget del SSN sia “saturo”, riteniamo necessario agevolare la prestazione privata riducendo ove possibile la “forbice economica” (ticket/prestazione privata), e mettere a disposizione del maggior numero possibile di persone strumenti, anche finanziari, per rendere fruibili i servizi privati”. Diverse le divisioni su cui la nuova amministrazione ha investito e che offrono oggi servizi di altissimo livello: la Diagnostica per Immagini, il Laboratorio Analisi Cliniche, l’Ortopedia, l’Oculistica e l’Odontoiatria. Con il chiaro obiettivo per il 2019 di puntare sempre di più sull’iper-specializzazione di personale medico e reparti. Infine un sogno per il futuro: quello di recuperare l’identità dell’”Ospedalino” ed essere in grado di offrire nuovi servizi mirati all’infanzia. Un inizio in tal senso è il nuovo progetto “SOS Peso”, volto alla prevenzione del sovrappeso e dell’obesità in età infantile.