CRONACA- Pagina 136

Auto in fiamme contro guard rail, due morti

Sul raccordo  autostradale A4 – A5 si è verificato stamane un incidente mortale in direzione Santhià nel territorio di Alice Castello. Un’auto si è schiantata contro il guard rail e ha preso fuoco. A bordo due persone che sono morte. Sul posto i soccorsi.

 

Sorpasso in curva, tre morti: condannato a 7 anni per omicidio stradale

Condanna a 7 anni e 4 mesi di carcere per l’uomo che nel 2022 con la propria auto investì tre giovani che morirono sul colpo. L’incidente avvenne a giugno di 2 anni fa a Busonego (Vc): due vetture si scontrarono frontalmente a causa di  un sorpasso. L’accusato era risultato positivo all’alcol.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Mezzi pubblici a Torino: cosa cambia nelle festività pasquali

Mezzi pubblici

A Pasqua e Pasquetta la metropolitana sarà in servizio con l’attuale orario festivo: dalle 7,00 del mattino alle 22,00 (ultime partenze dai capolinea di Fermi e Bengasi alle 21.30). Dalle ore 22.00 alle 00.30 saranno in servizio i bus sostitutivi della linea M1S, con ultime partenze dai capolinea di Fermi e Bengasi alle 00.00.
Domenica 31 marzo e lunedì 21 aprile funzionerà anche la normale rete festiva di tram e bus.
Il servizio notturno Night Buster sarà attivo il 29, 30 e 31 marzo.

Servizi turistici

La domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta saranno in funzione la tranvia Sassi-Superga, l’Ascensore Panoramico della Mole Antonelliana e i tram storici della linea 7. In servizio anche il bus Venaria Express per raggiungere la Reggia di Venaria e il Parco de La Mandria.

  • Tranvia Sassi-Superga. Domenica 31 marzo (Pasqua) e lunedì 1° aprile (Pasquetta), in servizio con il normale orario festivo. Partenze dalla stazione Sassi ogni ora dalle 9.00 alle 20.00 (ultima corsa dalla stazione di Superga alle 20.30).
  • Ascensore della Mole Antonelliana. Fino al 7 aprile l’Ascensore sarà aperto con orario prolungato tutti i giorni feriali dal lunedì al venerdì e nei festivi dalle 9.00 alle 21.00, al sabato fino alle 22.00.
  • Linea 7 storica. I tram storici saranno regolarmente in servizio a Pasqua e Pasquetta con corse ogni ora dalle 9.30 alle 19.30.
  • Venaria Express. Il bus per la Reggia di Venaria e per il Parco della Mandria sarà in servizio sia a Pasqua che a Pasquetta con il normale orario festivo (pdf).

Materassi in fiamme nell’appartamento, un ricovero in ospedale

Poteva finire peggio per un residente in un appartamento di Biella ricoverato in ospedale per un principio di intossicazione da fumo. I vicini di casa hanno chiamato i vigili del fuoco che entrati nell’alloggio hanno spento le fiamme sprigionatesi da due materassi, per cause da accertare.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Costumi tradizionali all’Ufficio del Turismo di Cesana Torinese

CESANA TORINESE – Per le festività di Pasqua e per il finale di stagione sciistica l’Ufficio del Turismo di piazza Vittorio Amedeo a Cesana si arricchisce di un importante pezzo di tradizione.

Infatti grazie alla disponibilità dell’Associazione Contempora due pezzi da collezione del Museo “Casa delle Lapidi” di Bousson sono stati esposti all’interno dell’Ufficio del Turismo per offrire uno spaccato della più autentica tradizione cesanese.

Si tratta di due abiti femminili, un sotto abito invernale ed un vestito delle feste, che fanno parte della ricca dotazione del museo “Casa delle Lapidi” di Bousson.

A narrare storia, origini e particolarità degli abiti esposti è stato altresì posizionato un monitor che narra lo svolgimento dei vecchi matrimoni di Cesana e delle sue frazioni. Ma non solo. Sul monitor si possono anche visionare filmati che rappresentano uno spaccato del grande patrimonio custodito alla “Casa delle Lapidi” di Bousson.

Grazie a questa ambientazione da questo fine settimane pasquale chi entra all’ufficio del turismo per informazioni o titoli di viaggio può lasciarsi immergere in un ritorno al passato tangibile e concreto.

Una fattiva collaborazione che ha l’obiettivo di valorizzare il territorio di Cesana e delle sue frazioni.

L’esposizione è visionabile in orario di apertura dell’Ufficio del Turismo.

Pasqua in Cattedrale a Torino, anche in tv

Sabato 30 marzo alle 21 l’Arcivescovo Repole presiede la Veglia di Pasqua nel Duomo di Torino, domenica 31 alle 10.30 celebra la Messa di Pasqua a Susa. La Messa della domenica di Pasqua nel Duomo di Torino è presieduta alle 10.30 dal Vescovo ausiliare Giraudo con diretta televisiva su Grp (canale 15). Sempre Grp trasmette alle 13.25 e alle 19.25 un’intervista pasquale all’Arcivescovo.

È allerta arancione per il rischio valanghe sulle montagne del Piemonte

Alla luce del bollettino di Arpa Piemonte, che dispone l’allerta arancione nelle zone di montagna del Toce, della Valsesia, della Valle Cervo e della Valchiusella per il rischio di valanghe, la Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte sarà aperta dalle ore 16 di oggi per monitorare la situazione e disporre interventi in caso di necessità.

Il bollettino dispone inoltre allerta gialla sempre per valanghe sui restanti settori alpini. Da domani l’allerta sarà gialla per rischio idrogeologico sull’arco alpino e sulle pianure, in quanto oggi si prevede un’intensificazione delle precipitazioni soprattutto sul Piemonte settentrionale e domani una seconda fase di precipitazioni concentrate sul nord e sui settori alpini meridionali, concomitante con un intensificazione del vento su tutti i settori meridionali e alpini (https://www.arpa.piemonte.it/rischi_naturali/snippets_arpa/allerta/index.html)

La Regione Piemonte invita i cittadini a prestare particolare attenzione se decidono di effettuare spostamenti nelle aree di montagna.

Ri-connessioni, alla Sandretto memoria e ricordi dei paesi d’origine

Fino al 14 aprile la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ospita la mostra Ri-connessioni, che nasce dalla collaborazione tra il Comitato regionale per Diritti i Umani e Civili e la Fondazione stessa. La mostra presenta le opere di Arvin Golrokh (Teheran, 1992), Bahar Heidarzade (Teheran, 1981) e Ahmad Nejad (Lahyjan, 1968), artisti e artiste nati in Iran e residenti a Torino.

È accompagnata da un programma artistico ed educativo, da studio visit, visite laboratorio ed è documentata da una pubblicazione. Si propone dunque come una piattaforma, pensata per promuovere azioni volte a offrire occasioni di visibilità, promozione e approfondimento delle ricerche degli artisti e delle artiste, favorendo il coinvolgimento del pubblico torinese e delle comunità di riferimento in città.
“Con questa iniziativa ci poniamo l’obiettivo di ampliare e consolidare l’impegno del Comitato nella promozione e nella tutela dei diritti umani e civili – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale e del Comitato, Stefano Allasia –  in particolar modo anche in considerazione dell’attuale periodo storico e dei cambiamenti nel quadro geopolitico internazionale, in cui è sempre più sentita la necessità di far conoscere, rendere effettivi e garantire con maggior forza tali diritti sia in tempo di pace che in tempo di guerra”.
“Da cinque anni il Comitato coinvolge numerosi attori del territorio e ha promosso iniziative con al centro il tema dei diritti negati da regimi illiberali o coinvolti in conflitti e dell’oppressione della condizione femminile. Abbiamo inoltre valorizzato artisti che riscontrano difficoltà a esercitare nei loro paesi d’origine, in cui i diritti umani, il mondo dell’arte e della cultura sono fortemente compromessi”, hanno aggiunto i vicepresidenti del Comitato Sara Zambaia e Giampiero Leo.
La mostra è concepita come uno spazio polifonico, nel quale riflettere sui meccanismi di conservazione e di trasmissione della memoria. Attraverso la pittura e la fotografia, le opere esposte offrono alla sguardo stratificazioni di tempi, luoghi ed esperienze e fanno luce sulla natura del ricordare e sulle sue implicazioni nella vita di tutti i giorni. Tema che accomuna le pratiche artistiche di Arvin Golrokh, Bahar Heidarzade e Ahmad Nejad, è la memoria dei ricordi del paese d’origine, specchio del passato e patrimonio inalienabile di immagini che contribuiscono a connotare l’identità di ciascun artista.
Durante il processo di estrazione del ricordo, le immagini esposte risalgono in superficie e diventano frame nei quali il passato si innesta all’esperienza soggettiva del presente per costruire nuove narrazioni.
Coinvolti in vari di processi elaborazione, manipolazione, sovrapposizione e cesura, i ricordi sono rimodellati alla luce del presente. La nuova città, Torino, diventa un terreno d’incontro tra esperienze quotidiane e passate; ed è proprio in questo scambio che emergono opere che racchiudono vissuto, realtà e nuovi immaginari che raccontano storie intime e al tempo stesso condivisibili da tuttə.

Nel ricucire i passaggi della propria storia, ciascun artista declina quest’intreccio tra memoria e vita quotidiana secondo logiche diverse. Ahmad Nejad predilige un approccio processuale e astratto. Attraverso il suo lavoro rielabora storie, leggende e tradizioni della cultura del suo Paese, trasmettendo emozioni e atmosfere senza rivelare esplicitamente la fonte. Alcune opere di Nejad, come la serie Prime tracce (2023-2024), svelano la lenta preparazione del supporto pittorico con la stratificazione del colore come metafora del processo di emersione mnemonica. In altri lavori, come Una porta sull’Altrove (2023), una trama intricata di forme, materiali e colori ha il potere di richiamare ricordi e visioni oniriche.
Bahar Heidarzade alterna la dimensione pittorica astratta all’intervento su materiale fotografico. Le tele della serie Dieci Anni (2019-2021), realizzate con acrilici e smalti, ripercorrono emozioni associate a traumi ed eventi taciuti, depositate negli strati più profondi della memoria e resi secondo un codice cromatico. Nella serie Memoria (2018- in corso), sviluppata a partire da fotografie di persone sconosciute reperite in vari angoli della città, l’artista rinviene tracce della propria infanzia all’interno di immagini di altre persone. Le fotografie sono così in grado di risvegliare nell’artista sensazioni assopite e di ricostruire un passato nostalgico.
Arvin Golrokh produce immagini ancorate alla memoria sociale dell’Iran. Evitando rappresentazioni dirette e didascaliche, le sue tele di grande formato Gli arroganti (2023) e Profeti Svergognati (2023) scompongono e frammentano le forme in immagini vivide e non immediatamente riconoscibili. Così elaborata, la figurazione appare svincolata da specifici contesti politico-sociali che tuttavia rappresentano la fonte di ispirazione dei lavori.

In dialogo tra passato e presente, Ri-connessioni si presenta come un’occasione per avviare una riflessione critica. I lavori esposti sono punti di snodo tra memoria individuale e memoria pubblica, e invitano chi guarda a esplorare e riconsiderare il proprio rapporto con il passato e con le narrazioni storiche.

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo / Bookshop via Modane 16, Torino www.fsrr.org Ingresso gratuito Giovedì: 20-23, da venerdì a domenica 12-19

Un ambulatorio di Agopuntura per l’ospedale Mauriziano di Torino

Attivo nelle ore pomeridiane, l’ambulatorio del Mauriziano è indicato per dolori osteoarticolari, cefalee, nausea in gravidanza, sintomi legati alla menopausa, colon irritabile e stipsi. Può agire anche su ansia, depressione e insonnia.
E’ nato un ambulatorio di Agopuntura per l’ospedale Mauriziano di Torino: è attivo al pomeriggio negli ambulatori al piano terra dell’ospedale ed è indicato per risolvere il dolore ed alcune alterazioni funzionali dell’organismo.
«A differenza della terapia con i farmaci che prevede l’assunzione di sostanze chimiche estranee al nostro corpo e non prive di effetti collaterali, l’agopuntura stimola le risorse naturali del nostro organismo» spiega la dottoressa Silvia Minicucci, referente dell’ambulatorio e specialista del servizio di Anestesia e Rianimazione (diretto dal dottor Fabrizio Racca).
«Grazie alla sua azione antinfiammatoria e decontratturante – prosegue la dottoressa Minicucci – l’agopuntura è indicata nei dolori osteoarticolari, nelle cefalee, nella nausea in gravidanza. Può inoltre ridurre i sintomi legati alla menopausa, al colon irritabile ed alla stipsi. Può agire sull’ansia, la depressione e l’insonnia».
Si tratta di una metodica terapeutica nata in Cina oltre 3000 anni fa, che prevede l’infissione di aghi metallici sottilissimi in determinati punti cutanei. «Non è dolorosa e non ha effetti collaterali. La sua efficacia è comprovata da migliaia di ricerche scientifiche presenti nelle maggiori banche dati biomediche» aggiunge la referente dell’ambulatorio, che si avvale del contributo della dottoressa Elena Conti (anestesista) e della dottoressa Giulia Moggio (ginecologa, che utilizza l’agopuntura nelle patologie che riguardano la donna).
Il trattamento destinato ai pazienti dell’ambulatorio di Agopuntura dell’ospedale Mauriziano conta di cinque sedute. Per accedervi è necessaria l’impegnativa del medico curante per una “prima visita anestesiologica per agopuntura”.