CRONACA- Pagina 133

Un altro anziano alla guida di un’auto contromano sulla Torino – Bardonecchia

Nuovo caso di un anziano che viaggia contromano sulla Autostrada Torino-Bardonecchia dopo l’incidente mortale dei giorni scorsi. È accaduto nel pomeriggio di mercoledì 6 agosto quando un pensionato torinese di 77 anni alla guida di una Fiat Punto ha imboccato l’A32 verso Bardonecchia nel senso  corretto. Ma  arrivato alla barriera di Avigliana si è accorto di aver superato l’uscita che avrebbe voluto  prendere. A quel punto ha fatto inversione all’uscita di Avigliana, percorrendo 200 metri contromano. È stato fermato dagli automobilisti. La polizia stradale gli ha ritirato la patente e sequestrato la vettura.

Bravo (Siulp): “l’indignazione di Rosatelli sul Cpr è selettiva”

Il segretario generale del Siulp, Eugenio Bravo, commenta le parole dell’assessore Jacopo Rosatelli, dopo una vista al centro di permanenza per il rimpatrio di Torino.

“Premesso che il rispetto della dignità della persona è un valore inderogabile, sia all’interno dei Cpr sia in qualunque altro luogo, non possiamo non rilevare come l’indignazione espressa dall’assessore appaia quantomeno selettiva. A Torino, esistono diffuse situazioni di degrado urbano, di miseria e di abbandono di cittadini – italiani e stranieri – costretti a vivere tra sporcizia e insicurezza, senza che la stessa veemenza venga pubblicamente manifestata. Una realtà che, purtroppo, è anche frutto dell’inefficienza dell’amministrazione comunale di cui lo stesso assessore fa parte”.

“I Cpr – aggiunge  Bravo – sono strutture necessarie per impedire che soggetti irregolari, già destinatari di provvedimenti di espulsione e quasi sempre autori di più reati — stupri, rapine, violenze — restino liberi sul territorio in attesa di procedimenti che, per lungaggini burocratiche, possono protrarsi per mesi. Chi minimizza questa funzione ignora, o finge di ignorare, che il ritardo nelle espulsioni non fa giustizia sulle vittime di questi soggetti”.

“Quanto alla dichiarazione dell’assessore secondo cui alcuni ospiti proverrebbero da Paesi come Marocco e Tunisia, per i quali sarebbero “basse le probabilità di rimpatrio” occorre precisare che con questi Stati esistono accordi bilaterali operativi. Il problema non è la mancanza di accordi, ma l’eccessiva complessità e lentezza delle procedure di espulsione Infine il riferimento a persone giunte in Italia da minori e oggi lavoratori rischia di creare una narrazione distorta: nessuno viene espulso solo perché ha lavorato, anche se irregolare”.

 

Si aggirava con una mannaia tra i passanti: fermato dai carabinieri

Momenti di panico si sono vissuti nella notte del 5 agosto nel Comune di Brandizzo. Un

uomo italiano di 56 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, con una mannaia in mano,

vagava per le vie del paese. Nel corso delle sue scorribande, in evidente stato di

alterazione fisica dovuta all’assunzione di alcool, ha colpito con dei pugni un’autovettura

parcheggiata nei pressi del cimitero danneggiando il tetto e il parabrezza. Nella

circostanza erano presenti alcuni giovani che immediatamente hanno avvertito il

proprietario del mezzo. Quest’ultimo, una volta giunto sul posto e constatato i danni, ha

inseguito il presunto reo richiedendo contestualmente al 112 l’intervento dei Carabinieri. Il

56 enne per niente intimorito dalla presenza della vittima, con una mannaia in mano,

continuava ad insultarlo e minacciarlo. Soltanto grazie al risolutivo intervento dei militari,

l’uomo dopo aver poggiato l’arma per terra veniva messo in sicurezza e dichiarato in

arresto perché gravemente indiziato dei reati di “resistenza a P.U.”, “danneggiamento”

e“porto abusivo di armi”. Su richiesta del pubblico ministero della Procura di Ivrea l’arresto veniva convalidato e applicata una misura cautelare.

Torino – Modena: divieto biglietti a province Modena, Bologna e Reggio Emilia 

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La Prefettura di Torino ha disposto in data odierna il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nelle province di Modena, Bologna e Reggio Emilia, in vista della partita di calcio in programma per il prossimo 18 agosto presso lo Stadio Olimpico Grande Torino.

L’ordinanza è adottata per assicurare in via preventiva la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in occasione della competizione sportiva, alla luce delle valutazioni espresse dal Comitato di Analisi per la Sicurezza nelle Manifestazioni Sportive e dal Questore di Torino, dalle quali emerge il rischio che possano verificarsi turbative dovute all’accesa rivalità tra le tifoserie.

Nello specifico, l’ordinanza prefettizia dispone:

  –   il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nelle province di Modena, Bologna e Reggio Emilia, anche se in possesso della fidelity card del Modena Calcio, in qualunque settore dello stadio;

 –    la vendita dei tagliandi per la Tribuna Ospiti ai soli possessori della fidelity card rilasciata dal Modena FC, ovunque residenti tranne che nelle province di Modena, Bologna e Reggio Emilia;

 –   il contestuale annullamento dei biglietti già venduti nel settore Ospiti ai residenti nelle province di Modena, Bologna e Reggio Emilia.

Arrestato giovane nomade ricercato

Nelle scorse ore, il personale della Polizia di Stato del Comm.to di P.S. “Mirafiori”, nel corso di un mirato controllo presso l’area nomadi di via Gonin, ha rintracciato un cittadino romeno che risultava destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino.

Il giovane, che deve scontare 1 anno e 8 mesi di reclusione per un cumulo di pene per reati contro il patrimonio, commessi tra il 2020 e il 2021, è stato tratto in arresto.

Bimbo di 9 anni si sente male in spiaggia e muore in ospedale

Saranno donati per salvare vite gli organi di Giuseppe, il bambino di 9 anni di Orbassano che ha avuto un arresto cardiaco in spiaggia ad Albenga martedì 5 agosto ed è morto nelle scorse ore. Per le gravi condizioni era stato subito portato all’ospedale pediatrico  Gaslini di Genova. Dopo il ricovero di 2 giorni in terapia intensiva Giuseppe è deceduto.

Ordini sanitari: bene il Piano, ora atti concreti

Negli ultimi mesi la Regione Piemonte ha avviato un ampio percorso di ascolto e confronto con gli Ordini delle Professioni Sanitarie e tutti i principali stakeholder del sistema, finalizzato all’aggiornamento e alla stesura definitiva del nuovo Piano Sociosanitario 2025–2030. Un processo partecipato, che ha coinvolto oltre 300 associazioni, rappresentanze professionali, organizzazioni sindacali e istituzioni, con l’obiettivo di dare risposte concrete ai bisogni emergenti di salute e di modernizzare il sistema regionale dopo oltre trent’anni dall’ultimo piano strutturale. In questi mesi, anche gli Ordini professionali hanno portato il proprio contributo, avanzando proposte e sollecitazioni volte a rafforzare il ruolo delle professioni sanitarie e a innovare i modelli organizzativi e gestionali della sanità piemontese.
Con l’approvazione della versione definitiva del Piano, gli Ordini delle Professioni Sanitarie del Piemonte – Infermieri, Ostetriche, Fisioterapisti, Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione – esprimono soddisfazione per il riconoscimento e la valorizzazione delle professioni sanitarie contenuti nel documento.

Il Piano, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore Federico Riboldi, accoglie molte delle proposte avanzate dagli Ordini professionali, determinando particolare apprezzamento per il recepimento delle proposte relative al rafforzamento e alla centralità dell’infermiere di famiglia e di comunità, figura fondamentale per garantire una presa in carico proattiva, integrata e continuativa delle persone nei contesti territoriali e domiciliari, specialmente per le situazioni di fragilità, cronicità e non autosufficienza. Inoltre, non di poco conto, il Piano dedica grande attenzione ai ruoli manageriali e all’autonomia organizzativa delle professioni sanitarie, prevedendo tra l’altro l’istituzione del Dipartimento Assistenziale guidato da professionisti sanitari non medici, e una governance più partecipata e multidisciplinare dei percorsi di cura.

In Piemonte 7,7 milioni di euro alle scuole paritarie per l’infanzia

La Regione Piemonte ha rinnovato anche per l’anno scolastico 2024/2025 l’assegnazione di 7,7 milioni di euro per contributi a sostegno delle scuole paritarie per l’infanzia, riconoscendone la funzione sociale ed educativa. Le risorse sono destinate alle spese di gestione e funzionamento sostenute nell’anno scolastico appena concluso.
I contributi sono assegnati in parte ai Comuni convenzionati con scuole paritarie, in parte direttamente alle scuole paritarie non convenzionate con gli enti locali, per ciascuna sezione con un numero minimo di 15 alunni, fatta eccezione per le scuole a sezione unica, per le quali il numero minimo è di 8 alunni.
Per una precisa scelta dell’assessorato regionale, il sostegno economico è rivolto per il 75% a favore delle scuole dell’infanzia presenti in Comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti oppure nelle frazioni di Comuni più densamente popolati.
Uno strumento per favorire la libera scelta educativa, ma anche per garantire la continuità di un servizio a elevata utilità per le famiglie. Sostenendo le scuole dell’infanzia, la Regione contribuisce alla sostenibilità dei costi del servizio, essenziale per venire incontro alle esigenze delle famiglie e in particolare delle donne che lavorano. Le scuole dell’infanzia paritarie ubicate nei piccoli centri e nelle frazioni sono un presidio essenziale e prezioso, che contribuisce ad arginare il crescente fenomeno della desertificazione dei territori collinari e montani.
Chiorino: «Un intervento a favore della libertà educativa e del sostegno delle famiglie»
«Riteniamo fondamentale garantire il diritto allo studio sin dai primi anni di vita, senza distinzioni tra scuole statali e paritarie: entrambe svolgono un ruolo essenziale per l’educazione e la crescita dei nostri bambini. Con questo intervento confermiamo il nostro impegno concreto a favore della libertà educativa e del sostegno alle famiglie. Abbiamo voluto riservare particolare attenzione ai territori più fragili, dove queste realtà rappresentano veri presìdi educativi e sociali, contribuendo anche a contrastare la desertificazione delle aree interne. Una misura doverosa per una Regione che crede nell’inclusione, nella coesione e nel valore di ogni bambino» ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte.
Le assegnazioni 
Provincia di ALESSANDRIA: € 300.966,43 ai Comuni, € € 99.096,66 alle Scuole – TOTALE € 400.063,09
Provincia di ASTI: € € 445.769,53 ai Comuni
Provincia di BIELLA: € 342.524,28 ai Comuni, € 16.437,42 alle Scuole – TOTALE € 358.961,70
Provincia di CUNEO: € 1.802.018,34 ai Comuni
Provincia di NOVARA: € 710.184,31 ai Comuni, € 130.641,03 alle Scuole – TOTALE € 840.825,34
Area Metropolitana di TORINO: € 3.077.529,27 ai Comuni, € 49.312,26 alle Scuole – TOTALE € € 3.126.841,53
Provincia di VERBANIA: € 508.543,43 ai Comuni, € 16.437,42 alle Scuole – TOTALE € 524.980,85
Provincia di VERCELLI: € 134.789,62 ai Comuni, € 65.749,44 alle Scuole – TOTALE € 200.539,06
REGIONE PIEMONTE: € 7.322.325,21 ai Comuni, € 377.674,23 alle Scuole – TOTALE € 7.699.999,44

Si ferisce mentre tenta di forzare la serranda di un bar

La Polizia di Stato ha arrestato a Torino un cittadino italiano di 35 anni per un tentato furto in un bar del centro città.

Nella notte di lunedì, la segnalazione al 112 NUE da parte di un residente in corso Palestro, che aveva udito rumori di vetri infranti provenire dalla strada, permetteva il tempestivo intervento delle Volanti sul territorio.

Il personale di polizia intercettava e fermava un uomo che era stato visto nitidamente dal richiedente tentare di forzare la saracinesca di un bar di corso Palestro tramite un piede di porco, per poi allontanarsi al sopraggiungere delle Forze dell’Ordine.

L’uomo, un trentacinquenne italiano, era ferito a un braccio, proprio a causa del tentativo di effrazione appena perpetrato: infatti, i poliziotti riscontravano sul vetro della finestra scorrevole del bar tracce di sangue.

In sede di sopralluogo gli operatori recuperavano anche il registratore di cassa sottratto presso l’esercizio pubblico ed abbandonato a terra durante il tentativo di fuga.

Gli operatori di polizia hanno dunque arrestato il trentacinquenne per tentato furto aggravato; l’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria, che ha disposto per l’uomo l’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G.  dopo la scarcerazione.

Troppo alcol (e droga). Sospesa licenza a un locale

E’ stata sospesa per 15 giorni, ai sensi dell’art. 100 TULPS, la licenza di bar situato a Torino in corso Vigevano, con contestuale chiusura al pubblico dell’esercizio.

Il provvedimento è frutto dei costanti controlli svolti, nelle scorse settimane, dal personale del Commissariato di P.S. Barriera Milano all’interno del locale, ove è stata accertata la sistematica presenza di clienti con precedenti di polizia e/o penali, fra i quali, in particolare, soggetti dediti al consumo smodato di sostanze alcoliche e allo smercio di sostanze stupefacenti, nonchè di avventori stranieri, irregolari sul territorio nazionale.

L’esercizio commerciale è stato, altresì, teatro di diversi episodi di violenza, quali aggressioni e risse fra avventori, alcuni dei quali rimasti anche gravemente feriti, con l’utilizzo di armi improprie, come bottiglie e spranghe e con il coinvolgimento di cani dal comportamento aggressivo.

Considerato, dunque, che l’esercizio costituisce fonte di concreto e attuale pericolo per la sicurezza dei cittadini e degli avventori, con indubbi riflessi negativi sulla sicurezza pubblica, è stata disposta, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico leggi Pubblica Sicurezza, la sospensione per 15 giorni dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande a decorrere dal 5 Agosto 2025.