E’ Morto alle Molinette Francesco Bollero, di 66 anni di Rivarolo. Era rimasto gravemente ferito in un incidente stradale sulla provinciale Busano-Front. L’uomo e stato ricoverato all’ospedale di Cirié e poi trasferito alle Molinette. Era alla guida di un Toyota Land Cruiser e ha perso il controllo all’ingresso in Busano, finendo in un fosso.
Rosy Guarnieri sindaco di Albenga che amava Torino
di Pier Franco Quaglieni
Tanti torinesi vanno in vacanza ad Albenga, città delle torri, città romana e medievale, come diceva il grande archeologo Nino Lamboglia. Molti torinesi si sono trasferiti dopo la pensione ad Albenga e hanno conosciuto l’on. Rosy Guarnieri, deputato appena eletto il 4 marzo e Sindaco della Città. Era chiamata la “zarina” per la sua straordinaria capacità di essere protagonista. Con la morte crudele di Rosy Guarnieri avvenuta nella notte del 10 marzo al “Santa Corona” di Pietra Ligure dopo mesi di lotta contro un male inesorabile, viene a mancare una protagonista assoluta della politica ligure. Donne con il suo impegno, la sua determinazione , il suo coraggio, la sua onestà sono rarissime. La sua scomparsa crea un vuoto incolmabile. Con lei ho avuto un lungo rapporto di collaborazione quand’era Sindaco e di solida amicizia prima e dopo. Ha sempre collaborato intensamente con il centro “Pannunzio”. Pur esponente della Lega Nord era stata protagonista nel 2011 di grandi manifestazioni per il centenario dell’Unità d’Italia, spesso volendomi come oratore ufficiale. Siciliana di origine, credeva nei valori dell’Unità nazionale. E sentiva l’immigrazione incontrollata di questi ultimi anni come una minaccia alla identità nazionale, pur avendo stabilito ad Albenga ,come sindaco, un ottimo rapporto con la comunità islamica formata di gente onesta che lavora duramente nelle campagne della Piana albenganese. Ci fu con lei un profonda simpatia umana che la portò a scrivere di uno “splendido rapporto e di una proficua collaborazione tra noi”, quando il sindaco Fassino volle festeggiarmi nella sala rossa del Comune di Torino nel 2013. Rosy amava Torino e i torinesi, aveva un’ammirazione per la tempra testarda dei piemontesi ed aveva sposato un piemontese, un medico colto , umanamente molto attento e professionalmente capace. Era una donna di “difficili costumi”, avrebbe detto Giovannino Guareschi , ferma nelle sue convinzioni , granitica nelle sue battaglie, con una profonda tensione morale. Un esempio di cosa debba essere l’impegno civile e la politica alta, nobile, appassionata. Ma era anche pronta a parlare e a discutere con tutti ed anche a riconoscere i suoi errori. Cosa rarissima che rivela la sua grandezza.
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Spara alla madre di 101 anni uccidendola e poi si toglie la vita con la stessa pistola. L’anziana donna abitava con lui a Rivoli. L’uomo, che nell’appartamento dell’omicidio-suicidio deteneva regolarmente l’arma impiegata, aveva saputo di recente di avere un tumore al pancreas: lo ha scritto in una lettera trovata dai carabinieri, chiamati da lui stesso prima di spararsi.
Se vogliamo le Olimpiadi rispettiamo il Pala Vela
Si era aggrappato al portellone di un’ambulanza e impediva ai mezzi di entrare e di uscire dal pronto soccorso del Mauriziano. Il trentaquattrenne originario del Camerun, ubriaco, è stato arrestato dalla polizia per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Ha anche dato alcuni calci a un poliziotto che con l’aiuto delle guardie giurate tentava di bloccarlo. E’ stato denunciato per oltraggio e interruzione di pubblico servizio.
(foto: il Torinese)
Il bus che stava per trasportare una scolaresca in gita era riverniciato e ritargato così da farlo sembrare nuovo. Ma i controlli della polizia municipale hanno rivelato che il mezzo era in servizio da ben 22 anni. Il torpedone a tre assi è stato così fermato appena prima della partenza dal quartiere di Madonna di Campagna, aveva anche la revisione scaduta e presentava inoltre violazioni sul cronotachigrafo. Gli studenti sono stati portati in gita su un altro autobus.
(foto: il Torinese)
Omicidio-suicidio In un appartamento di via Coppino, nella zona di Borgo Vittoria. Un uomo anziano ha sparato alla moglie e si è poi ucciso con la stessa arma. I corpi senza vita dei due sarebbero stati trovati uno accanto all’altro su due poltrone. Non si conoscono ancora le motivazioni del dramma. I soccorritori hanno solo potuto constatare la morte dei coniugi. Sta indagando la polizia.
Era da parecchio tempo che un biellese chattava con lei su un sito di incontri. L’uomo è però riuscito ad accorgersi che non era una lei, bensì un lui, solo durante un rapporto sessuale. Si è rivestito spaventato e lo ha denunciato in questura per violenza sessuale. La bella Anna, era invece un trentenne lombardo, che si presentava però come una ragazza, raccontando della sua vita infelice fatta di problemi economici e vicissitudini sfortunate. L’uomo le ha anche inviato del denaro ed è poi riuscito a organizzare un incontro nel parcheggio della stazione, dove ha scoperto la realtà.
Morte orribile per una donna schiacciata dai tronchi d’albero trasportati sul rimorchio di un trattore: il mezzo si è ribaltato durante un sorpasso, oggi pomeriggio, a Osasco, sulla provinciale 589. La vittima era alla guida di una Clio con un bambino di 4 anni a bordo sul sedile posteriore, che e’ miracolosamente rimasto illeso. Per la donna non c’e stato nulla da fare, e’ morta sul colpo. Sono intervenuti anche due elicotteri del 118 e dei Vigili del fuoco.
Per il SIULP, SAP e SIAP l’oggettiva e assolutamente legittima scelta di ripristinare un servizio interforze, non può non essere accolta con grande preoccupazione, anche per quanto concerne eventuali esposizioni ad agenti tossici del personale impiegato. L’attività di prevenire reati o situazioni pericolose è condizione imprescindibile dell’azione delle Forze dell’Ordine. Tuttavia, la questione dei rischi ambientali legati al Campo nomadi di via Germagniano è già stata oggetto di vibrate proteste da parte di questi sindacati conclusesi con una manifestazione di protesta alla quale concorrevano le rappresentanze dei vigili del Fuoco e della Polizia Municipale e di Comitati cittadini. Quel che è particolarmente grave è che in quell’occasione l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Torino rassicurava gli animi dei contestatori garantendo l’adozione in tempi brevi di un piano strategico predisposto dal Sindaco di Torino, che avrebbe risolto efficacemente il problema di questo e di altri Campi nomadi della città. Se la soluzione a distanza di quasi un anno è stata quella di ripristinare la vigilanza esponendo nuovamente a potenziale rischio la salute degli operatori delle Forze dell’Ordine e militari, anziché rimuovere in modo definitivo il problema delle attività illegali commesse nei campi nomadi, vuol dire che il dubbio che la soluzione proposta dall’Assessore fosse semplicemente “aria fritta” è assolutamente fondato. I poliziotti fedeli al proprio giuramento sono pronti a tutti i sacrifici che si rendessero necessari per la sicurezza pubblica e assolveranno con professionalità al loro dovere. Ma il SIULP , il SAP e il SIAP non possono acconsentire che si possa mettere a repentaglio la loro salute per l’inadeguatezza, la mancanza di fermezza e di lungimiranza da parte di chi ha il dovere istituzionale di salvaguardare la salute dei propri cittadini con provvedimenti di carattere comunale.
SIULP SAP SIAP
Bravo Perna Di Lorenzo
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La lettera al Questore di Torino
RICHIESTA INCONTRO URGENTE
Apprendiamo da organi di stampa come sia stato previsto dal tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico della Prefettura un nuovo dispositivo interforze, da oggi e per tre mesi, nell’area del campo nomadi di via Germagnano a Torino per prevenire roghi di immondizia e sversamenti di rifiuti nocivi. Secondo tali notizie i militari del progetto ‘Strade sicure’ insieme a Polizia di Stato e Carabinieri saranno presenti 24 ore su 24 per controllare la zona. Significando come queste OO.SS., per tipologia e imput politico del servizio, abbiano da sempre espresso perplessità e preoccupazione, con la presente si chiede un incontro urgente al fine di conoscere modalità, regole di ingaggio e misure preventive di salvaguardia della salute degli operatori impegnati”