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I carabinieri forestali scoprono discariche abusive e incendi di rifiuti

Dal Piemonte

Negli ultimi giorni i Carabinieri Forestali di Nizza Monferrato, in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Mombercelli, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un agricoltore cinquantanovenne di Vinchio.

Sversando nel tempo rifiuti da demolizione e materiali di vario genere da un pendio prospiciente il cortile della propria abitazione, aveva realizzato una discarica abusiva. L’area interessata dai rifiuti ha una superficie di circa 500 metri quadri ma, vista l’accidentalità del terreno nonché la miscelazione dei rifiuti con terra, è impossibile al momento quantificare quale sia il volume e la precisa natura e composizione degli stessi. L’area è stata posta sotto sequestro preventivo e sono previsti per i prossimi giorni verifiche sul materiale sversato da parte di tecnici incaricati dal Comune. All’interno della proprietà dell’indagato i militari hanno accertato inoltre la presenza di numerose tettoie per ricovero scorte e mezzi agricoli, sulla cui regolarità sono in corso verifiche. Ove tali opere risultassero abusive dovranno essere abbattute a spese dell’indagato.Negli stessi giorni i Carabinieri Forestali di Canelli sono intervenuti su di un rogo di rifiuti nel territorio del comune di Calamandrana. Un agricoltore trentenne stava dando fuoco a scarti provenienti dalla propria attività frammisti a rifiuti urbani di materiali vari. L’uomo è stato denunciato per smaltimento illecito di rifiuti.

Cinquecento persone al rave party. Arresti e denunce

Si è concluso nella serata di ieri un rave party illecitamente organizzato a Ivrea, nel quartiere San Bernardo. All’evento hanno partecipato circa 500 persone, giunti a bordo di oltre 200 veicoli tra camper, furgoni, camion e autovetture.
I fatti risalgono allo scorso 4 agosto: nella notte, numerosi cittadini hanno contatto il numero di emergenza 112 NUE per segnalare musica ad alto volume proveniente da una zona campestre, sulle rive del fiume Dora Baltea. Lo stesso proprietario dei terreni ha denunciato l’illecita occupazione dei fondi al Commissariato di Ivrea.
Personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri è stato quindi impiegato in attenti servizi di osservazione e controllo nelle strade vicinali di accesso all’area, grazie ai quali è stato impedito l’ingresso di oltre 500 persone, che si allontanavano senza determinare turbative per l’ordine pubblico.
Nella tarda serata del 5 agosto, lo staff del rave ha iniziato l’esodo. Una carovana di circa 50 veicoli ha percorso i campi di grano nel tentativo di eludere i controlli; nella zona centrale erano stati collocati i mezzi adibiti al trasporto delle apparecchiature. Inutili le manovre elusive: i servizi di monitoraggio e osservazione, anche molto ravvicinati – con personale della Polizia di Stato occultato nella boscaglia – hanno permesso di seguire la carovana per oltre due kilometri. Sono stati quindi individuati i veicoli contenenti le apparecchiature utilizzate per il rave, fermati in sicurezza in località Canton Ferrero. Le 5 persone a bordo, verosimilmente gli organizzatori dell’evento, di cui 4 con precedenti di polizia specifici, sono stati arrestati per invasione di terreni, stante la pericolosità connessa all’aver fornito gli strumenti necessari per la realizzazione dell’evento.
L’attenzione delle FF. OO. si è incentrata nella prevenzione e repressione dei delitti in materia di stupefacenti, immancabilmente connessi a manifestazioni di questo tipo, alle condotte di guida in stato di alterazione per abuso di alcool e droga oltre che all’identificazione dei responsabili dell’invasione dei terreni. In tale contesto, sono stati identificati oltre  300 persone e si proceduto al controllo di 90 veicoli. La posizione giuridica dei soggetti identificati in uscita dal rave party è al momento al vaglio dell’A.G.: invasione di terreni e disturbo alla quiete delle persone i delitti ipotizzati.
Sono state inoltre eseguite 14 perquisizioni locali e personali, anche con l’ausilio delle unità cinofile dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Due le denunce per guida in stato di ebrezza, una per guida sotto l’effetto di stupefacenti e due sanzioni amministrative per uso personale di stupefacenti.
Per il pericolo di reiterazione di simili eventi non autorizzati, sono stati sequestrati:
⦁ 11 enormi casse turbosound;
⦁ 2  enormi casse huracane;
⦁ 2 mixer professionale con amplificatore;
⦁ un divano;
⦁ un frigorifero di grandi dimensioni con bevande alcoliche;
⦁ altro materiale utile alla realizzazione della manifestazione.

Complessivamente, sono stati impiegati oltre 70 unità, tra cui agenti della Polizia Stradale, della Squadra Mobile e della Questura, per un servizio che si è protratto per quasi 48 ore, sotto la direzione del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ivrea e Banchette con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale.

Lavoratori in nero per la ristrutturazione del locale

Quando i Finanzieri sono arrivati all’interno del cantiere edile gli operai erano impegnati nella ristrutturazione in vista dell’imminente inaugurazione del locale.

Unica “pecca” quasi la totalità erano impiegati “in nero”.

È quello che ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino nel corso di un intervento all’interno di un cantiere edile di Alpignano, comune del torinese, dove i Finanzieri della Compagnia di Susa, in collaborazione con la Polizia Locale, hanno sorpreso una dozzina di operai, rumeni, moldavi ma anche qualche italiano, intenti in quelli che dovevano essere i lavori di rifacimento di un noto locale di Alpignano.

Due le ditte impegnate nella ristrutturazione che impiegava, praticamente l’intero staff aziendale, irregolarmente, esposto, in tal modo, ad elevati rischi in termini di sicurezza e di garanzie assistenziali.

Pesanti le conseguenze per i datori di lavoro coinvolti, un imprenditore edile di origine rumena e un italiano. I due rischiano infatti la sospensione dell’attività imprenditoriale, sanzioni sino a 130.000 euro oltre alla segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, INPS e INAIL.

L’intervento della Guardia di Finanza ha indotto inoltre, i due imprenditori, alla regolarizzazione di tutti gli operai i quali hanno potuto beneficiare, così come previsto dalla legge, di una regolare assunzione e di un’adeguata copertura assicurativa.

È bene ricordare, che l’economia sommersa ed irregolare, oltre ad alterare le regole del mercato, danneggia direttamente i lavoratori, costretti così ad operare in condizioni non idonee che possono mettere in serio pericolo la loro incolumità.

L’azione della Guardia di Finanza mira, oltre a tutelare gli imprenditori onesti, a contrastare quelle forme di sfruttamento in danno dei lavoratori, specialmente quelli che versano in condizioni di particolare debolezza o bisogno.

Il controllo del vicinato si allarga a Castiglione

Castiglione Torinese si è aggiunta al numero dei comuni della Città Metropolitana di Torino che adottano il sistema di sicurezza partecipata del controllo del vicinato.

Venerdì sera ha ospitato l’intervento di Ferdinando Raffero, uno dei pionieri del cdv piemontese (il suo comune, San Mauro Torinese è stato il terzo ad introdurlo in terra subalpina, dopo Casorzo e Ponzano Monferrato), oggi presidente di Acdv-Associazione controllo del vicinato, la prima che agisce in Italia in questo settore e con il maggior numero di famiglie e comuni aderenti.

Da pochi giorni, inoltre, il Comune ha posizionato i cartelli con il simbolo del Controllo del vicinato, che hanno lo scopo di comunicare a chiunque passi nella zona interessata che la sua presenza non è passata inosservata e che il vicinato è attento e consapevole.

Ubriaco al volante arrestato per furto

Gli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Torino stavano effettuando un normale servizio di controllo della viabilità sulla A/55 tangenziali di Torino, in direzione Chivasso, quando hanno notato un veicolo sbandare tra la prima e la seconda corsia di marcia. Gli operatori hanno immediatamente intimato l’alt di Polizia al conducente che provvedeva ad arrestare la corsa sulla corsia di emergenza. Alla guida c’era un cittadino romeno di 31 anni che stava guidando palesemente in stato di ebrezza. L’uomo si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento con etilometro, confermando l’abuso di alcool. Il 31enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Inoltre, sotto un altro nome, pendeva a suo carico un Ordine per la Carcerazione per scontare la pena di quasi un anno di reclusione per il reato di furto aggravato in concorso.

Salvata ragazzina con uno spillo di 3,5 cm infilato nei bronchi

Con un intervento in endoscopia non invasivo molto complicato, presso l’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino

 

Nei giorni scorsi è stata salvata una ragazzina che aveva uno spillo di 3,5 cm infilato nei bronchi con un intervento in endoscopia non invasivo molto complicato, presso l’Otorinolaringoiatria dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Paolo Tavormina).

Intorno alle 23,30, è arrivata al Regina Margherita trasferita da un altro ospedale una piccola paziente di 13 anni di origine egiziana, alla quale era stata diagnosticata la presenza di un corpo estraneo a livello bronchiale (spillo).

Tempestivamente accolta dal DEA del Regina, valutate le condizioni cliniche, è stata visionata la TAC torace, effettuata dall’ospedale di provenienza che dimostrava incuneamento del corpo estraneo tra bronco intermedio e bronco lombare medio destro. La ragazzina ha raccontato di aver inalato accidentalmente, perchè teneva lo spillo tra i denti mentre correva. Involontariamente lo aveva ingoiato e le era per di più “andato di traverso”.

Immediatamente é stata attivata l’équipe di emergenza di sala operatoria e la paziente è stata prontamente sottoposta ad un complicato intervento di rimozione del corpo estraneo mediante broncoscopia rigida in modo endoscopico e non invasivo, effettuato con successo dalla dottoressa Federica Peradotto coadiuvata dalla dottoressa Valeria Boggio, dell’équipe ORL del dottor Paolo Tavormina. Si trattava di uno spillo di 3,5 cm di lunghezza con punta ad ago. L’intervento è stato effettuato con la nuovissima strumentazione colonna endoscopica recentemente donata dalla Compagnia di San Paolo.

La paziente in buone condizioni cliniche è stata dimessa dopo 48 ore.

 

“A Settimo solidarietà negata alle forze dell’ordine”

Riceviamo e pubblichiamo

Apprendiamo dai mezzi d’informazione che la maggioranza del Consiglio comunale di Settimo Torinese ha respinto una mozione di solidarietà diretta alle forze dell’ordine presentata dalla Lega.

Per il Segretario del Siulp di Torino è del tutto evidente che la manifestazione di solidarietà non può e non deve mai essere una forzatura, non dovrà mai diventare una scelta voluta per fare “vetrina”. Pertanto bene ha fatto il Consiglio di Settimo Torinese a prendersi una pausa di riflessione estiva prima di agire contro natura. Men che meno può diventare una corsa a chi propone per primo la solidarietà: è cosa troppo importante e seria da ridursi a mera competizione di bottega. Tuttavia, continua Eugenio Bravo, la solidarietà alle forze dell’ordine non è affatto una scelta scontata e ciò nonostante il sacrificio degli uomini e delle donne in divisa per la sicurezza del Paese. Prendiamo atto della scelta della maggioranza del Consiglio di Settimo Torinese di rinviare a settembre l’eventuale solidarietà alle forze dell’ordine scadenzandola nel tempo e, tuttavia, ci sentiamo di rassicurare che le forze dell’ordine continueranno comunque il loro importante impegno a prescindere. Ringraziamo la sensibilità dimostrata dai consiglieri della Lega di Settimo Torinese per l’immediata solidarietà espressa verso le forze dell’ordine i quali, senza se e senza ma, hanno saputo riconoscere l’indubbio sforzo dei tutori dell’ordine e il sacrificio estremo della loro vita per la difesa dello Stato democratico e dei cittadini, come nel tragico assassinio del nostro collega Vice Brigadiere dei Carabinieri Cierciello Rega Mario. Le forze dell’ordine sono “patrimonio” di tutti i cittadini meglio sarebbe evitare di dividersi adombrando il sospetto di occulte manovre strumentali.

 

Rifiuti in via Cavagnolo

Da giorni è presente un accumulo di rifiuti in via Cavagnolo angolo via Tasca, nel Borgo Pietra Alta a Torino.

“I residenti sono ormai esasperati dal degrado presente nella zona, oltre che dai fumi tossici provenienti dal campo rom di via Germagnano – dice Luigi Furgiuele dell’Associazione Piemonte nel Cuore – Auspico una pronta rimozione di questo cumulo di immondizia e una maggiore cura del verde pubblico per il decoro urbano e, soprattutto, per l’igiene”.

Ladro ubriaco alla guida non si ferma al posto di blocco

Valli di Lanzo: non si ferma all’alt dei Carabinieri

Nelle valli di Lanzo, nel torinese, intorno alle 9,30 di sera, un uomo alla guida di una utilitaria, alla vista di un posto di controllo dei Carabinieri prima ha rallentato per non destare sospetti, ma quando il militare gli ha fatto cenno con la paletta di accostare, ha accelerato improvvisamente dandosi alla fuga a folle velocità lungo via delle valli e poi percorrendo la strada provinciale 2 in direzione del capoluogo piemontese.
Il tempo di mettersi nell’auto di servizio e avvisare la centrale operativa della Compagnia di Venaria per le ricerche in area, 4 CC di due pattuglie delle Stazioni di Lanzo e Viù si sono subito posti all’inseguimento a sirene spiegate. Lo hanno raggiunto dopo 10 minuti circa e con non poche difficoltà legate a garantire comunque la sicurezza degli utenti della strada, poiché il fuggitivo per non farsi bloccare imboccava strade in contromano e impegnava gli incroci anche con luce rossa dei semafori in pieno centro abitato. Nel frattempo l’operatore della centrale comunicava alle gazzelle, via radio, che l’autovettura inseguita, una lancia ypsilon, era stata asportata poco prima nel vicino paese di Coassolo Torinese. L’inseguimento si è protratto fino a Balangero, dove i militari sono riusciti a fermare il ladro, identificato in un nomade croato di 37 anni, con precedenti, domiciliato nel campo nomadi di via San Germagnano di Torino. In tasca del fuggitivo, i carabinieri hanno trovato la somma di 40 euro rubata la stessa sera a un giovane di Coassolo, un paio di forbici a punta, una lametta tagliente, gr. 0,35 di “marijuana” e con un tasso alcolemico pari a 1.81 gr./l. L’autovettura e il denaro sono stati restituiti ai legittimi proprietari.

Anziano torinese investito e ucciso da un ubriaco

Era in vacanza il torinese di 93 anni, ad Antey-Saint Andrè, in Val d’Aosta, quando  è stato investito e ucciso ieri da un’automobile  mentre stava attraversando  la strada sulle strisce pedonali. Il soccorso  del 118 è stato inutile per le  gravi ferite riportate dall’anziano. È stato arrestato per omicidio stradale  un 64enne di Chatillon, positivo all’alcoltest.