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A Vinchio il 75° Anniversario della Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato

A Vinchio (At), domenica 24 novembre alle 16, il Salone della Confraternita ospiterà la manifestazione rievocativa del 75° Anniversario della Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato. L’evento è organizzato dall’Istituto Storico della Resistenza dell’Astigiano e dalla Casa della Memoria di Vinchio in collaborazione con il comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte e il comune di Vinchio. Partecipano all’iniziativa l’Associazione culturale Davide Lajolo e l’Anpi provinciale di Asti.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Vinchio, Chiara Zogo, e del Consiglio regionale del Piemonte, il programma prevede una visita guidata alla Casa della Memoria e la proiezione del documentario “Resistere in collina”. Seguirà la presentazione del volume di Mario Renosio “Attila, Pepe e gli altri.La lotta partigiana tra Monferrato e Langhe”(Edizioni Israt, 2019). Ne discuteranno con l’autore Laurana Lajolo e Chiara Colombini.

La Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato venne costituita nella zona del Monferrato a sud del Tanaro a seguito dell’unione di comitati spontanei di liberazione nazionale, i più importanti dei quali furono quelli di Nizza Monferrato e di Costigliole d’Asti. Nell’autunno del 1944 gli stessi comitati diedero vita a una sorta di autogoverno democratico che ebbe sede a Nizza Monferrato e ad Agliano Terme. L’esperienza terminò nel dicembre del ‘44 sotto i colpi della violenta offensiva nazifascista.

Guardia costiera, controlli sul pesce. Sanzionato ristorante torinese

Nei giorni scorsi il Centro di Controllo Area Pesca della Liguria ha completato la quarta operazione complessa del 2019. I controlli degli ispettori della Guardia Costiera sono stati condotti a tappeto sulla filiera ittica in Liguria, Lombardia e Piemonte Complessivamente sono state condotte 209 ispezioni, di cui 36 in mare e 182 sulla filiera commerciale, impiegando complessivamente 102 uomini  e 7 unità navali. L’operazione “Autunno Caldo” si è conclusa con l’irrogazione di 56 sanzioni amministrative, per un importo di 194.000 € e circa 800 kg di pesce sequestrato.

Le ispezioni hanno riguardato grossisti, pescherie, supermercati ed attività di somministrazione, con controlli mirati sul rispetto delle vigenti normative nazionali e comunitarie. I militari hanno svolto numerosi controlli in mare mediante l’impiego di unità navali, sia a bordo di pescherecci sia ad unità da diporto dedite alla pesca sportiva e ricreativa, nonché ai punti di sbarco.

ATTIVITA’ DI MAGGIORE NOTA

Nell’ambito dell’intera operazione è stata redatta una notizia di reato per frode in commerciodal personale della Guardia Costiera di Savona in un noto ristorante del torinese. I militari hanno accertato che il ristoratore era solito servire agli avventori prodotti ittici decongelati indicandoli nel menu come freschi e di prima qualità. In particolare, il “pregiato” tonno rosso del Mediterraneo, da una verifica incrociata tra i documenti commerciali e i prodotti rinvenuti nelle celle frigo, risultava trattarsi di comune “tonno pinne gialle” di provenienza oceanica, anch’esso decongelato e di ridotto valore commerciale.

I militari della Guardia Costiera di Imperia, con appostamenti e un’accurata attività d’intelligence, hanno portato a individuare un trasportatore che aveva sul proprio automezzo tonno rosso pescato illegalmente e diversi esemplari di pesce spada sotto misura. Tale prodotto era stato pescato da un professionista della locale marineria che, insieme al commerciante, venivano sanzionati per pesca e detenzione di novellame, cattura di prodotti ittici sottoposti a stock in assenza di autorizzazione. Le sanzioni irrogate ai due soggetti hanno superato l’importo di 10.000 € ciascuno. Al comandante del peschereccio verràinoltre applicata anche la sanzione accessoria della decurtazione di 11 punti dalla licenza di pesca.

Spiccano anche gli accertamenti svolti dalla Guardia Costiera di Genova nel cd. quartiere milanese di “Chinatown”, dove i militari hanno rinvenuto frutti di mare di provenienza cinese, in vendita presso una pescheria gestita da cittadini extra-comunitari. I molluschi rinvenuti sono risultati introdotti illegalmente in Italia, eludendo i controlli doganali, privi di certificazione sanitaria attestante l’avvenuta stabulazione del prodotto e privi di documenti di tracciabilità. Sono stati sequestrati circa 50 kg di molluschi tra cui l’arca asiatica, la vongola dalla proboscide ed una specie di conchiglia di cui è vietata la vendita in Italia. Al titolare della rivendita sono state elevate ben 5 sanzioni per un importo complessivo di oltre 10.000  €.

Presso due grossisti del capoluogo ligure, i militari hanno sequestrato oltre 400 kg di prodotti ittici: presso un operatore sono stati rinvenuti nel congelatore 234 kg di filetto di persico africano del Nilo scaduto lo scorso mese di luglio; immediatamente sequestrato per la successiva distruzione, è stata irrogata una sanzione di € 2.000 per mancato rispetto delle procedure HACCP. Altri 200 kg di vongole del Pacifico surgelate sono state sequestrate presso un secondo grossista che le ri-confezionava per la vendita al dettaglio con informazioni di etichettatura non corrette e non rispondenti alle norme. Anche in questo caso è scattata la prevista sanzione di € 1500.

Altri accertamenti hanno riguardato le Province del Nord-Ovest: pescherie, ristoranti, grossisti e altri operatori del settore, tra le quali attività etniche e “sushi”. Numerose le irregolarità per mancanza di tracciabilità o per somministrazione di prodotti ittici crudi senza il preventivo processo di abbattitura della temperatura. Durante i controlli è stato sequestrato anche tonno rosso privo di tracciabilità. In particolare, in diverse attività di cucina etnica, è stato accertato che sovente gli operatori somministrano – senza riportalo sul menu – uova di pesce volante (c.d. tobiko) senza indicare la dicitura che i coloranti ivi presenti, utilizzati dal produttore, contengono additivi “potenzialmente pericolosi per la salute e l’attenzione dei bambini (come prescritto per tali additivi).

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Si ricorda ai consumatori di prestare sempre la massima attenzione quando si acquistano di prodotti ittici: sui banchi di vendita devono essere sempre riportate chiaramente le modalitàe le zone di pesca di ciascuna specie. Nel menù i ristoratori devono sempre indicare se il pesce proposto sia fresco o congelato. Per il consumo di prodotti crudi, verificare che siano stato preventivamente abbattuti.

Queste operazioni, condotte con costante periodicità dai comandi della Guardia Costieraligure si prefiggono anche lo scopo di sensibilizzare gli addetti del settore ittico a tenere un comportamento più responsabile e collaborativo, in particolare per il rispetto responsabile delle taglie minima consentite dalla legge: la pesca ed il commercio illegale di tali prodotti,oltre a configurare gravi  illeciti, arreca un enorme danno all’ambiente marino, già abbastanza deturpato da inquinamento e cambiamenti climatici e conseguenze non sostenibili per le generazioni future.

I consumatori, in caso di dubbi o necessità sull’origine e qualità dei prodotti, potranno rivolgersi alle Capitanerie di porto della Liguria per eventuali accertamenti.

Polfer controlla 1300 persone

Il 20 NOVEMBRE 2019 – rail safe day

La polizia di stato contro i comportamenti illeciti

 

1312 persone identificate, di cui 402 straniere e 225 a bordo treno. 98 operatori impiegati in 39 stazioni ferroviarie. 45 treni scortati, 16 veicoli controllati, 7 sanzioni elevate per infrazioni al Regolamento di Polizia Ferroviaria e Codice della Strada. Questi i risultati del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta nell’ambito dell’Operazione Rail Safe day del 20 novembre u.s., organizzata a livello nazionale, su disposizione del Servizio Polizia Ferroviaria di Roma, per il  contrasto dei comportamenti illeciti in ambito ferroviario, tra questi, gli attraversamenti dei binari e l’indebita presenza in aree ferroviarie di servizio.

 

Gli Agenti si sono adoperati per prevenire e, all’occorrenza, sanzionare tutte le condotte a rischio per l’incolumità dei viaggiatori, non solo nelle stazioni maggiormente interessate da spostamenti di adulti e ragazzi che utilizzano il treno ogni giorno per motivi di lavoro o di studio, ma anche in quegli scali non presenziati quotidianamente.

 

In particolare, a Novi Ligure, un cittadino di anni 38 è stato sottoposto a controllo e denunciato perché è stato trovato a bordo di un treno regionale, con fare sospetto e senza titolo di viaggio, con in tasca un coltello di cui non ha saputo giustificarne il possesso. L’arma è stata sottoposta a sequestro.

 

Nella stazione di Novara invece la Polfer ha individuato e deferito all’Autorità Giudiziaria un uomo per oltraggio e per rifiuto di generalità, dopo aver offeso un capotreno durante un servizio di controlleria.

Un uomo di 50 anni, a Torino Porta Nuova, è stato sanzionato per atti contrari alla pubblica decenza, in quanto veniva individuato dalla pattuglia della Polizia Ferroviaria in stazione mentre urinava contro le mura degli uffici Compartimentali alla presenza di più viaggiatori.

 

Bomba inesplosa: interviene il genio guastatori dell’esercito

Per intervenire sulla bomba d’aereo inglese MK IV da 500 lb con entrambe le spolette danneggiate e pertanto non removibile, ritrovata in via Nizza angolo Via Valperga Caluso, durante lavori per il teleriscaldamento, sono stati chiamati  gli specialisti del 32′ reggimento genio guastatori dell’Esercito.
Hanno provveduto al riconoscimento del residuato bellico della Seconda Guerra Mondiale. Seguiranno in data odierna le attività di messa in sicurezza del sito mediante realizzazione di fortificazioni con hesco bastion.  Sul posto, oltre ai genieri della Taurinense, presenti rappresentanti della Prefettura, della questura polizia e vigili urbani. Seguiranno aggiornamenti.

Licenza sospesa a ristorante in Barriera Milano

SOSPESA DAL QUESTORE DI TORINO PER 15 GIORNI 

Mercoledì pomeriggio, personale del Commissariato Barriera Milano ha notificato al titolare di un ristorante di corso Vigevano 52/b, il provvedimento di sospensione della licenza dell’esercizio di vicinato per 15 giorni emesso dal Questore di Torino.
Nel corso di un controllo effettuato da personale del Commissariato Barriera Milano e uomini del Reparto Prevenzione Crimine nel mese di novembre, i poliziotti avevano identificato all’interno del locale persone con precedenti di polizia. Nei diversi controlli effettuati nel tempo, più volte i poliziotti hanno riscontrato la significativa presenza nell’esercizio di persone pericolose o con precedenti di polizia.
In particolare, lo scorso ottobre, nel corso di un altro controllo della gastronomia, avevano riscontrato la presenza di un avventore che tentò di disfarsi di un involucro di carta sotto il tavolo contenente 19 grammi di crack. Alla luce di ciò il pusher, un cittadino straniero, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia venne arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini si spaccio.
Sempre nello stesso esercizio, circa un anno fa, un cittadino gabonese venne tratto in arrestato per lo stesso tipo di reato.
Alla luce di ciò, anche in considerazione del fatto che il locale è inserito in una zona particolarmente sensibile sotto il profilo dell’ordine pubblico, ritenendo che l’esercizio costituisca un pericolo per la sicurezza dei cittadini, alimentando una situazione di pericolo e degrado, il Questore di Torino ha sospeso la licenza con immediata chiusura al pubblico dei locali.

Piazza San Carlo, nuove aggiunte al capo d’accusa

Ci sono nuove aggiunte al capo d’accusa per la drammatica serata di piazza San Carlo del 3 giugno 2017 , da parte del pm Vincenzo Pacileo, in tribunale a Torino,  durante la ripresa dell’udienza preliminare.

Si tratta di condotte “omissive” nell’organizzazione e nella gestione della proiezione su maxi-schermo della finale di calcio di Champions League a carico di alcuni dei 15 imputati, compresa la sindaca, Chiara Appendino. La prima cittadina  nel documento prodotto dal magistrato in aula è citata per un’autorizzazione concessa senza però avere acquisito prima un parere della Commissione provinciale di vigilanza. Per l’accusa, doveva annullare o interrompere l’evento. Quella sera il panico tra la folla causò 1.500 feriti e, successivamente, la morte di due donne.

 

(foto: il Torinese)

Operazione “Orient Express”: arrestati per furto e ricettazione

In manette  4 persone   per ricettazione e furto di macchine operatrici e da cantiere, altre 2 persone sono tuttora da ricercare

Avevano escogitato un sistema ben consolidato attraverso il quale alcuni cittadini rumeni riuscivano a trafugare mezzi da cantiere emacchine agricole in diverse località del Piemonte e della Lombardia per poi piazzarli ad un ricettatore egiziano gravitante nell’hinterland milanese.

Le indagini della Squadra di P.G. del Compartimento Polizia Stradale di Torino, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, traevano origine dal furto di 3 mezzi da cantiere (un autocarro e due escavatori) dai locali di un’azienda della provincia di Asti, per un valore commerciale complessivo di oltre 200.000,00 €, commesso in una notte del mese di gennaio 2019In quella circostanza, infatti, i veicoli, dopo essere stati lasciati in sosta in località Pontecurone (AL), probabilmente in attesa di essere “piazzati, venivano sequestrati dai militari della Stazione Carabinieri di Tortona (AL). Accertamenti tecniciconsentivano di ricostruire il percorso autostradale dei veicoli e di individuare inoltre un’autovettura che fungeva da staffetta durante il tragitto; subito dopo il furto, infatti, i veicoli trafugati, preceduti sempre dall’autovettura staffetta, si erano immessi sull’autostrada A/21 “Torino-Piacenza” dal casello di “Asti Ovest” per poi uscire al casello di “Castelnuovo Scrivia” dell’autostrada A/7 “Milano-Serravalle-Genova”, ed essere infine abbandonati in localitàPontecurone (AL). Il veicolo staffetta, con a bordo 3 persone di origine rumena, vestite con felpe e cappucci, risultava sottoposto a controllo la notte prima del furto sull’autostrada A/21 da una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Alessandria Ovest. Questo controllo si è poi rivelato fondamentale in quanto, ledichiarazioni informali rese nell’occasione dagli occupanti ed il loro abbigliamento, consentivano di collegare i medesimi al furto verificatosi la notte successiva.

L’attività investigativa consentiva sostanzialmente di accertare che le 3 persone anzidette la notte del controllo avevano già tentato di asportare i tre veicoli di cui si è detto e che non essendovi riusciti erano tornati sul posto la notte successiva portando a termine quanto iniziato. Venivano quindi raccolti elementi di prova tali da deferire complessivamente 6 persone alle quali venivano attribuiti il tentato furto (primo episodio) ed il furto dei tre veicoli (secondo episodio), nonché la ricettazione di un autocarro, una macchina operatrice e del materiale da cantiere, il tutto oggetto di un furto perpetrato sempre nel mese di gennaio di quest’anno in provincia di Bergamo.

Per i fatti accertati il GIP del Tribunale di Asti emettevaun’ordinanza di custodia cautelare in carcere che venivaeseguita nella mattinata di mercoledì 6 novembrenei confronti di 4 personein quanto gravemente indiziate di ricettazione e furto di veicoli.

Nel corso delle varie perquisizioni eseguite in San Donato Milanese (MI) e Vidigulfo (PV) la P.G. in due capannoni in uso al ricettatore di origini egiziane sequestrava ingenti quantitativi di beni di verosimile provenienza delittuosa nonché documenti riconducibili al furto di un altro mezzo da cantiere del valore di oltre 150.000,00 €, perpetrato anch’esso in Asti, nel giugno del 2018 ai danni di una ditta di costruzioni edili.

Gravi due giovani operai caduti da impalcatura

Sono in gravi condizioni due giovani operai edili rimasti feriti in un incidente sul lavoro a Costigliole Saluzzo nel Cuneese. Da una prima ricostruzione dei fatti sarebbero caduti da un’impalcatura, dall’altezza di circa 4 metri.
Uno di loro  è stato portato in ambulanza all’ospedale Santa Croce di Cuneo. L’altro giovane, stabilizzato sul posto, è stato trasferito in elisoccorso al Cto.

Autoriparatore abusivo sotto sequestro amministrativo

Oggi alcuni Agenti del Reparto Polizia Commerciale della Polizia Municipale hanno effettuato un’ispezione presso un’attività di distribuzione carburanti di via Cigna per verificare se le lamentele manifestate da cittadini, riguardanti il disturbo causato da un compressore, avessero fondamento.

Sul posto, oltre all’attività di distribuzione carburanti, è stato accertato che il titolare del distributore aveva attivato un’officina per montaggio/smontaggio pneumatici, in assenza della prevista iscrizione all’Albo delle Imprese di autoriparazione, come previsto dall’art. 10 della legge 122/92. Pertanto, ritenuta abusiva l’attività di gommista, è stato sanzionato con 5164,33 euro e le attrezzature utilizzate (smontagomme – equilibratori – ponte per convergenza – vulcanizzatrice) sono stati posti in sequestro amministrativo cautelare finalizzato alla confisca.

A Cantoira un’aiuola votiva

VALLI DI LANZO:  A MARIA AUSILIATRICE E SANTA CRISTINA

Dono generoso dell’imprenditore Paolo Garrone e del giornalista Maurizio Scandurra alla Parrocchia del paese, sarà inaugurata Domenica 1° Dicembre.

 

Giunge gradita, a corollario del mese di dicembre tradizionalmente dedicato al tempo di Avvento e al Santo Natale, una preziosa donazione alla Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Cantoira.

Si tratta di un’aiuola votiva fatta allestire all’interno dell’adiacente giardino dell’Oratorio della settecentesca Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, preziosamente ornata da una moderna edicola artigianale di legno contenente una statua della Madonna Ausiliatrice dipinta a mano dell’altezza di ben 70 cm, idealmente rivolta con lo sguardo in direzione dell’antico Santuario di Santa Cristina, meta di arditi pellegrinaggi a piedi, per i devoti delle Valli di Lanzo, ogni anno in occasione della ricorrenza liturgica dedicata alla Santa, che cade il 24 Luglio.

Sul muro del giardinetto, inoltre, è stata apposta una preziosa targa trasparente finemente decorata realizzata in vetro antisfondamento, che ricorda la storia del Santuario, insieme a preghiere di affidamento alla Madonna Ausiliatrice, a Santa Cristina, a San Giovanni Bosco e San Giuseppe Benedetto Cottolengo, i due grandi Santi Sociali piemontesi dell’Ottocento.

L’aiuola è frutto della generosità di Paolo Garrone, imprenditore turistico cantoirese originario di Biella, titolare dell’Holiday Resort Piccola Fonte, e vede altresì il contributo generoso del giornalista cattolico e saggista Maurizio Scandurra.

L’opera, la cui realizzazione è stata affidata al rinomato green designer italiano Marco Gorreri, verrà inaugurata e benedetta dal Parroco di Cantoira, Don Claudio Pavesio, Domenica 1° Dicembre al termine della celebrazione eucaristica delle ore 11.00 da lui presieduta.

Grazie alla generosità dei benefattori abbiamo potuto avere un nuovo simbolo cristiano in versione moderna di quello che un tempo erano i piloni votivi di tipo classico, croci, o altri segni religiosi posti lungo le vie del quotidiano per proseguire in una tradizione di segni della fede che ci portano ad alzare lo sguardo verso il Signore, accompagnati dall’aiuto prezioso di Maria e dall’esempio virtuoso di Santa Cristina, così vicina ai nostri cuori. Un sostegno per i nostri ragazzi dell’oratorio che fanno catechismo e formazione cristiana perché anche in loro sia sempre viva la presenza e l’attenzione alle cose del Cielo”, dichiara il parroco di Cantoira.

Per Paolo Garrone, “Quest’aiuola votiva è un dono affettuoso alla popolazione cantoirese mia concittadina, da sempre legata ai valori cristiani. Un gesto di devozione che consenta anche a chi non è in grado di affrontare l’impegnativa e impervia salita a piedi al Santuario di Santa Cristina di potersi comunque idealmente unire in preghiera in comunione di cuore con il tempio secolare dedicato a questa grande martire della fede”.

Per Maurizio Scandurra, invece, “L’Ausiliatrice, nella storia della Chiesa, è stata spesso invocata e ricordata come ‘la Madonna dei tempi difficili’, a significare le grazie prodigiose che per Sua potente intercessione il Signore Gesù ha concesso ai fedeli durante i corsi e ricorsi della storia. Grazie a San Giovanni Bosco, la sua devozione ha assunto nuovo slancio negli ultimi tre secoli a venire, così come preziosa e fondamentale è la testimonianza di affidamento all’opera sapiente della Divina Provvidenza di cui è sommo testimone San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Ringrazio Paolo Garrone per questa preziosa opportunità condivisa, Padre Claudio Pavesio per averla accolta con grande entusiasmo e per la sua benedizione, e l’Assessore Luigi Ala per il prezioso supporto e assistenza forniti nella realizzazione dell’opera”.