Il giallo del cadavere di donna trovato nella Dora
I vigili del fuoco hanno recuperato questa mattina un cadavere riaffiorato dal fiume Dora a Torino, nei pressi del ponte Emanuele Filiberto.
E’ una donna all’apparenza di oltre 70 anni. Presente anche la Polizia di Stato, allertata dalla segnalazione di un cittadino
Sul corpo non sono evidenti segni di violenza, tra le ipotesi un malore o un suicidio.
(foto archivio)
Sembravano caramelle ma erano dosi di cocaina
Producevano crack in casa, scoperto il laboratorio della droga, i carabinieri arrestano 4 persone
Nell’appartamento di San Giorgio Canavese, pentole e sostanze da taglio per “cucinare” il crack e la cocaina, stile Breaking Bad.
Cucinavano la cocaina per produrre crack. Un appartamento di San Giorgio Canavese era un vero e proprio laboratorio per la preparazione, il confezionamento e la vendita della droga. E gli arrestati non erano al livello del professor White della famosa serie tv Breaking Bad, ma anche loro si davano da fare nella preparazione della droga con pentole, sostanze da taglio e bilancini di precisione. Alcune persone avevano segnalato ai carabinieri di aver sentito uno strano odore provenire da quell’appartamento e un continuo viavai di ragazzi. Individuato l’alloggio, i carabinieri hanno atteso che uscisse uno dei ragazzi per entrare. I militari hanno immediatamente percepito un forte odore, quasi irrespirabile. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, in collaborazione con i colleghi delle Stazioni di San Giorgio Canavese, Rivarolo e Castellamonte, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio, 4 persone, tra i 23 e i 31 anni, di Castellamonte e San Giorgio Canavese. La perquisizione ha permesso di trovare 210 dosi di cocaina, circa 130 grammi, 190 scaglie di crack, circa 90 grammi, e tutto il materiale per il taglio e il confezionamento delle dosi. Le dosi di droga erano camuffate da caramelle con involucro viola.
Sono stati accompagnati in carcere a Ivrea a disposizione AG, in attesa dell’udienza di convalida
La polizia consegna i tablet agli studenti
La scorsa settimana, la Preside dell’“Istituto comprensivo Pacinotti” di Torino ha contattato il Commissariato S. Donato per ricevere un aiuto nella consegna di 64 tablet alle famiglie dei ragazzi delle quattro scuole del Comprensorio (le elementari Boncompagni, De Filippo e Manzoni e la media Pacinotti) che ne erano sprovvisti.
In arrivo il gel disinfettante sui mezzi Gtt
I mezzi pubblici torinesi di Gtt , oltre ai contenitori di mascherine, saranno dotati anche di dispenser di gel disinfettante.
L’azienda torinese dei trasporti Gtt ha in circolazione 510 bus e 105 tram, nel complesso 10 mila corse al giorno con 1200 conducenti.
Sono inoltre previsti ulteriori 10 autobus pronti in caso di affollamento e 150 addetti, affiancati dai vigili, per presidiare le fermate più affollate per evitare assembramenti e fornire informazioni.
Misure specifiche per la linea 4, che per frequenza è simile a quella dei giorni feriali.
(foto: il Torinese)
Ex infermiera muore nello schianto contro un tir
E’ morta una ex infermiera 66enne di Orbassano, dipendente dell’Asl Torino 3, nell’ incidente stradale avvenuto ieri ad Alice Castello, in provincia di Vercelli.
La donna, che viaggiava sulla propria vettura, si è scontrata con un tir sulla provinciale 593.
I vigili del fuoco di Livorno Ferraris sono intervenuti per liberarla dalle lamiere, ma non è stato possibile salvarla.
In arrivo una settimana di pioggia e temporali
Bel tempo fino a sabato ma l’arrivo di una perturbazione dal Baltico si estenderà su gran parte del Mediterraneo occidentale porterà tempo instabile da sabato sera
E per tutta la settimana sarà brutto, con periodi soleggiati intervallati da rovesci e temporali. Pioverà in particolare tra domenica sera e lunedì, con temperature massime in discesa, in pianura e bassa collina, da 21-27 gradi di sabato a 17-21 successivi.
(foto: il Torinese)
È sano di mente l’omicida dei Murazzi
È stato ritenuto “sano di mente” e capace di intendere e di volere, Said Mechaquat, il giovane marocchino che nel febbraio dello scorso anno uccise con una coltellata alla gola Stefano Leo, ai Murazzi
L’assassino dichiarò che lo fece perché aveva visto felice quel ragazzo che incontrò per puro caso, mentre lui stava attraversando problemi personali.
Non risulta che l’omicida fosse totalmente o parzialmente incapace: non soffre di patologie mentali che possano aver inciso sulla decisione di assassinare Leo.
Questo quanto stabilito dai periti Maurizio Desana e Franco Freilone nelle oltre 100 pagine depositate nei giorni scorsi, in vista del processo.
I carabinieri arrestano due persone. Per rendersi invisibili agli antifurti volumetrici strisciavano per terra con attrezzatura da speleologi, tute e caschi con lampade
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino hanno eseguito due arresti, emesse dal Gip di Ivrea su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due albanesi specialisti nei furti alle sale slot perpetrati con la cosiddetta “tecnica del buco”.
Eseguivano sopralluoghi accuratissimi nei locali da colpire, studiando dove fare il foro alle pareti limitrofe per accedervi, individuare i sensori di allarme presenti, e la centralina di controllo da neutralizzare, per poi colpire muniti di tutte le attrezzature da speleologo, tute e caschi forniti di lampade. Per rendersi invisibili agli antifurti volumetrici strisciavano addirittura per terra, simulando quasi delle vere tecniche militari; a seguire, sfondavano le porte interne (smurando la cassaforte eventualmente presente) e forzavano le slot machine a colpi di mazza ferrata (anche venti per volta), impossessandosi infine del denaro ivi contenuto. Erano così diventati il terrore della sale da gioco della provincia di Torino, vittime di numerose incursioni predatorie. Il 3 gennaio dell’anno scorso, a Chivasso , avevano portato via oltre centomila euro in contanti. Tra gennaio e giugno 2019 è stata accertata la responsabilità dei due arrestati per 7 episodi delittuosi (5 in danno di sale slot e 2 presso abitazioni private), per un valore complessivo di circa 200.000 euro , ai quali vanno aggiunti gli ingenti danni provocati alle strutture murarie ed alle apparecchiature elettroniche. Le indagini dei militari dell’Arma hanno consentito non solo di identificarli, ma anche di localizzarli e catturarli in provincia di Caserta, con l’ausilio dei colleghi del Reparto Territoriale di Aversa.