CRONACA- Pagina 1237

In ricordo del XVIII dicembre

Questa mattina in piazza XVIII dicembre si è commemorata la strage di Torino del 1922, quando i fascisti uccisero per rappresaglia 11 persone e fecero una ventina di feriti, distrussero la Camera del lavoro, il Circolo anarchico dei ferrovieri, le sedi  del giornale “L’Ordine Nuovo” e del Circolo Carlo Marx. Oggi, nell’anniversario, in piazza i rappresentanti della Città, l’Anpi e i sindacati hanno ricordato l’eccidio.
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LA STORIA

E’ il 18 dicembre del 1922. Il fascismo ha da pochissimo tempo effettuato la Marcia su Roma (che probabilmente sarebbe potuta venire spazzata via dalle truppe regie, se il re Vittorio Emanuele III avesse firmato lo stato di assedio) e Benito Mussolini è il capo del governo ma non ancora il padrone delle sorti italiche. In una Torino non ancora fascistizzata, un tramviere, militante comunista, ha uno scontro con un gruppo di squadristi. L’uomo, Francesco Prato, è originario di Valmacca ma vive a Torino, in Barriera di Nizza apre il fuoco e uccide 2 fascisti. Poi riuscirà, nei giorni successivi, a lasciare la città e l’Italia riparando nella Russia dei Soviet. Ma quel giorno e nei successivi 19 e 20 dicembre si scatena la rappresaglia, e perdono la vita 11 persone, mentre una ventina di altri riportano ferite. E in un’intervista apparsa su “La Stampa”, il console della Milizia, Piero Brandimarte, afferma: “Abbiamo voluto dare un esempio, perché i comunisti comprendano che non impunemente si attenta alla vita dei fascisti”. La vicenda viene ripercorsa nel libro di Giancarlo Carcano “Strage a Torino – Una storia italiana dal 1922 al 1971” (che è l’anno della morte di Brandimarte considerato il maggiore responsabile di quei fatti) edito per i tipi de La Pietra di Milano nel 1973.

 

Massimo Iaretti

(foto archivio)

Smog alle stelle, torna il blocco del traffico

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Sono nuovamente sopra la soglia d’attenzione dei 50 mcg al mc le condizioni dell’aria a Torino. Il Comune conferma fino a giovedì 19 dicembre il blocco delle auto più inquinanti. Se il peggioramento dello smog proseguisse giovedì potrebbe tornare il livello arancione dei provvedimenti antismog, che blocca la  circolazione ai veicoli Euro 4 diesel dalle 8 alle 19. Al momento sino a giovedì non possono viaggiare i mezzi diesel fino ad Euro 3 e le auto di classe emissiva euro0  a benzina, gpl e metano. Il blocco resta in vigore per tutta la giornata in relazione ad automobili e ciclomotori euro0 e dalle ore 8 alle ore 19 per quelli ad alimentazione diesel euro 1, 2 e 3.

 

(foto: il Torinese)

Salvini replica agli insulti: “Delinquenti sfigati, ci fate pena”

Dopo la comparsa della scritta  “Legatevi stretto il collo”,  la scorsa notte, sui muri della sezione della Lega a Collegno, e di  insulti spray rivolti al vicepremier, ministro dell’interno e leader del Carroccio,  Matteo Salvini replica sui social: “I solidi democratici idioti. Ci fate pena, gli italiani perbene non hanno paura di quattro delinquenti sfigati amici dei clandestini”.

Muore ciclista investito da auto in via Reiss Romoli

Ieri sera una Audi A3 ha investito, uccidendolo, un ciclista che percorreva via Reiss  Romoli a Torino. In stato di shock l’uomo alla guida della vettura. La squadra infortunistica del reparto radiomobile della polizia municipale si è’ subito attivata per ricostruire la dinamica dell’incidente.
(foto archivio: il Torinese)

Pullman di studenti torinesi finisce contro un muro

Un gruppo di studenti torinesi è rimasto bloccato sul pullman, in Valle d’Aosta,  al rientro da una gita in Svizzera, a causa di un incidente, accaduto stamane sulla strada statale 27 del Gran San Bernardo, nei pressi di Gignod. Il veicolo è finito contro un muro, probabilmente per la copiosa neve. Nessuno dei 52 studenti è  ferito. Un nuovo autobus ha già ricondotto la scolaresca  a Torino.

 

(foto archivio)

Sull’auto rubata demolisce la spallina del ponte

Alla guida di una Lancia Ypsilon  rubata, un automobilista si è schiantato nella notte  contro la spallina del ponte sulla Dora, in corso Umbria a Torino. Ha così abbattuto una decina di metri della ringhiera del ponte Carlo Emanuele III. La polizia ha recuperato la vettura per restituirla al proprietario e il Comune ha provveduto a una sostituzione provvisoria della spallina demolita.

La festa diventa tragedia: ragazzo 23enne muore

Un ragazzo di 23 anni, di origine nigeriana, è stato trovato morto in un appartamento di Collegno, in via  al Molino. Il giovane era in attesa di permesso di soggiorno e ospitato in un centro di accoglienza in zona San Donato a Torino. Sembra che si sia  ubriacato con alcuni amici fino a non riuscire  più a respirare. I suoi amici hanno dato l’allarme solo al mattino successivo (il fatto è avvenuto venerdì) ma arrivati i  carabinieri e soccorsi il ragazzo era già deceduto. Sarà l’autopsia a chiarire anche alcuni lividi trovati sul corpo, forse per una caduta. Due suoi conoscenti connazionali sono indagati per omissione di soccorso, aggravata dalla morte del giovane.

Sicurezza e lavoro: sport per la prevenzione

La prevenzione agli infortuni sul lavoro passa anche attraverso lo sport. E’ il caso del trofeo di calcio a 5 ‘Sicurezza e Lavoro – Lavorare in sicurezza’, che si è disputato lo scorso 8 dicembre ed è stato vinto dagli Amici di Rocco, omaggio all’ex operario della Thyssen morto con altri colleghi nel
tragico  rogo del   6 dicembre  del  2007.  Calcio  e sicurezza  sul   lavoro,
dunque, tornano sul campo all’impianto Cit Turin Lde, in corso Ferrucci
63/A a Torino per la partita di gala del trofeo che, programmata in altra
data, era stata spostata a sabato 15 dicembre, alle ore 15.30. Sul terreno di gioco di calcio a 7 ci saranno gli amministratori comunali di Torino e i
giornalisti sportivi. Sono previsti due tempi di gioco da 20 minuti ciascuno
e al termine sono previste le premiazioni e la cerimonia finale di chiusura
del   Trofeo. L’iniziativa   rientra   nell’ambito   della   nona   edizione
delle Settimane della Sicurezza ,   con   l’obiettivo   di   promuovere la
cultura della salute, della sicurezza e dei diritti  sul  lavoro anche in
ambienti informali come quelli degli impianti sportivi , anch’essi non privi
di problematicità per quanto riguarda la sicurezza di atleti e pubblico.In
occasione   della   partita,   al Cit   Turin sarà   inoltre   possibile   visitare
gratuitamente – sino alla fine delle Settimane della Sicurezza (16 dicembre
2018) – la mostra “L’Italia che muore al lavoro. Tragedie sul lavoro e
malattie professionali in Italia”(testi e foto su grandi pannelli e video),
realizzata da Sicurezza e Lavoro e Regione Piemonte, con Inail Piemonte,
Museo  Nazionale  del  Cinema,  Festival  internazionale  CinemAmbiente.
(per richiedere la mostra:contatti@sicurezzalavoro.org).
Massimo Iaretti

Giallo sulla morte dell’assassino del trans Valentina

È’ di Umberto Prinzi, 47 anni, l’uomo che nel 1995 uccise il trans Cosimo Andriani gettandolo in un burrone in Valle di Lanzo, il corpo senza vita  trovato su una strada della collina di Moncalieri. La procura indaga per omicidio poiché il cadavere  presenta lividi  al collo compatibili con lo strangolamento. Il corpo è stato notato da un passante. Andriani, conosciuto come Valentina,  fu ucciso il primo maggio 1995. Si prostituiva e morì a 32. I resti vennero scoperti solo nel 2007. Prinzi fu condannato a 22 anni. Sconto’ la pena fino allo scorso anno.

“Lo giuro!” per 22 ufficiali

Ventidue ufficiali appartenenti al 31° corso della Riserva Selezionata hanno pronunciato venerdì la formula del giuramento dinanzi alla Bandiera del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, decorata di medaglia d’argento al Valore Militare. La

cerimonia si è svolta nella suggestiva cornice del Salone delle Armi di Palazzo Arsenale per l’occasione gremita di familiari, amici e da personale dell’Istituto di studi militari. Il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, rivolgendosi ai presenti  ha sottolineato: “La fedeltà al giuramento non deve essere provata solo nei momenti gravi o di pericolo, ma è una testimonianza che viene onorata silenziosamente nelle attività quotidiane, agendo con onestà e lealtà”.  Obiettivo del corso è stato fornire ai frequentatori gli strumenti di base per un proficuo inserimento nella realtà dell’Esercito, in previsione di un loro futuro impiego in contesti operativi nazionali e internazionali. In possesso di una professionalità di peculiare interesse per l’Esercito, il personale della Riserva Selezionata ha seguito un ciclo formativo di cinque settimane che ha previsto studi teorici ed esercitazioni pratiche. Il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito presiede alla formazione di base e avanzata del personale appartenente ai diversi ruoli e categorie della Forza Armata. Ha alle proprie dipendenze l’Accademia Militare di Modena, la Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo, le Scuole militari “Nunziatella” di Napoli e “Teuliè” di Milano, la Scuola Lingue Estere dell’Esercito di Perugia, l’80° Reggimento Addestramento Volontari “ROMA” di Cassino ed il Centro Studi Post Conflict Operations di Torino, quest’ultimo preposto allo studio, alla ricerca e alla formazione di personale militare e civile, nazionale ed internazionale, nei settori della ricostruzione e stabilizzazione.

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