È morta sotto gli occhi del marito, a 64 anni, Loredana Trinchieri, di Rivoli. La donna è precipitata per circa 50 metri in un’escursione nelle Marche sulle montagne di di Ussita, in provincia di Macerata. In passato si era candidata come sindaco in una lista civica.
La situazione in Medio Oriente continua a destare profonda preoccupazione. Nella Striscia di Gaza, la popolazione civile vive ormai da mesi in condizioni di assoluta emergenza, mentre le strutture ospedaliere sono progressivamente distrutte o rese inagibili. A pagare il prezzo più alto sono i cittadini privati delle cure fondamentali e i professionisti sanitari costretti a operare in contesti privi di sicurezza.
«Non si può restare spettatori di fronte al collasso del sistema sanitario di Gaza – dichiara Claudio Delli Carri, Segretario Regionale Nursing Up Piemonte Valle d’Aosta –. Ogni giorno vengono compromessi ospedali, ambulanze e centri di cura. È necessario che le istituzioni internazionali agiscano immediatamente per garantire corridoi umanitari sicuri e per fermare una crisi che non è più sostenibile».
Nursing Up Piemonte conferma la propria adesione alla Giornata Nazionale di Digiuno del 28 agosto, promossa da reti di operatori sanitari e associazioni civili. L’iniziativa, che coinvolgerà in tutta Italia professionisti della salute, prevede momenti simbolici di astensione dal cibo e presìdi davanti alle strutture ospedaliere, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione pubblica e istituzionale sulla necessità di un cessate il fuoco e di un accesso immediato agli aiuti umanitari.
Il sindacato sottolinea come sia urgente un impegno concreto da parte del Governo italiano e dell’Unione Europea per sospendere ogni fornitura militare e favorire un processo di pace che restituisca dignità ai civili e sicurezza a chi presta assistenza sanitaria.
«Gli infermieri, i professionisti sanitari del nostro sindacato – conclude Delli Carri – si riconoscono nei valori universali di cura e tutela della vita. Con la nostra adesione al digiuno vogliamo dare un segnale chiaro: la sanità non può essere un bersaglio di guerra e la difesa della salute deve tornare a essere una priorità internazionale».
cs
“Spazi rinfrescati, comfort migliore e tanta voglia di cinema“ affermano su Facebook gli esercenti del cinema Massaua, parlando del progetto che prevede quattro sale completamente rinnovate e ambienti nuovi sia per quanto riguarda il look sia per il loro scopo funzionale.
Sicuramente positiva questa riqualificazione, che è una dimostrazione del superamento dei tempi difficili risalenti agli anni del Covid e del ritorno alla normalità, con tanti titoli spettacolari su cui punta la programmazione del Massaua, che riprenderà con l’arrivo in sala, dal 6 settembre prossimo, del film “The Conjuring- Il rito finale”, capitolo conclusivo della saga dei Warren.
Uno degli aspetti interessanti e innovativi di queste settimane è stato quello di raccontare il processo di ristrutturazione in diretta sui social, fin dal primo giorno con filmati sul procedimento, anticipazioni su quello che diventerà il nuovo cinema, le fotografie delle gru enormi del piazzale antistante, i pavimenti in rifacimento, la sostituzione dei vecchi proiettori, l’arrivo delle nuove poltrone.
“Durante alcuni lavori abbiamo fatto una scoperta incredibile – hanno dichiarato gli esercenti del cinema- una vecchia intercapedine costruita all’origine del cinema, nascosta per anni e con uno scopo ben preciso, che era quello di rialzare la cabina di proiezione rispetto alla sala, così da garantire l’angolazione perfetta del fascio luminoso sul grande schermo”.
Mara Martellotta
Il ponte Ferdinando di Savoia sulla Stura di corso Giulio Cesare sarà oggetto di un importante intervento di manutenzione straordinaria. Il via al cantiere è previsto nei primi giorni di settembre, in contemporanea con la sospensione del servizio tranviario sulla Linea 4 tra Piazza Derna e Falchera per i lavori GTT sul capolinea nord.
L’intervento, che prevede tra l’altro il risanamento della pavimentazione e consentirà anche di convogliare adeguatamente le acque meteoriche, permetterà, attraverso la completa impermeabilizzazione dell’impalcato, di preservare la struttura del ponte dalle infiltrazioni di acque piovane.
Dopo la rimozione completa della massicciata stradale e dei binari, si procederà al rifacimento della impermeabilizzazione dell’impalcato e successivamente al ripristino delle carreggiate e della sede tranviaria.
I lavori sono suddivisi in due fasi per consentire la circolazione nelle due direzioni.
Nel corso della prima fase, della durata prevista di circa 5 mesi, il cantiere interesserà la sede dei binari e le due corsie adiacenti, mentre rimarranno disponibili due corsie per senso di marcia.
Nella seconda fase, della durata di 2 mesi, i lavori si sposteranno sulle due corsie laterali. Sarà riattivata la corsia tranviaria e rimarrà disponibile una corsia per senso di marcia.
“Torino è una città d’acque, solcata da 4 fiumi e da numerosi rii collinari, attraversati da un elevato numero di ponti a servizio del reticolo stradale, complessivamente più di 200, di cui parecchi storici – spiega l’assessore Francesco Tresso, titolare delle delega per la manutenzione della viabilità -. Quello sul ponte Ferdinando di Savoia, con i lavori ormai prossimi al via, è un intervento importante che migliorerà la funzionalità, l’efficienza e la sicurezza dell’infrastruttura e la adeguerà alle recenti revisioni delle linee guida emanate dopo la caduta del ponte Morandi. I lavori, del valore di 1,4 milioni di euro, sono finanziati con mutuo”.
Il ponte Ferdinando di Savoia fu costruito tra il 1926 e il 1928 dall’impresa Bertelé su progetto di Mario Dezzutti. L’aspetto attuale del ponte risulta modificato a seguito dell’ampliamento del 1966, costituito da due strutture simmetriche affiancate e identiche a quella originale. La struttura, in cemento armato, è composta da quattro campate per una misura complessiva di 126 metri di lunghezza e 36 metri di larghezza.
Tra il 2002 e il 2007 l’infrastruttura è stata interessata dalla realizzazione della linea tranviaria 4 che è stata estesa verso nord fino al quartiere Falchera.
TORINO CLICK
Brutta sorpresa alla Vuelta: nella notte 18 biciclette professionali della Visma Lease a Bike sono state rubate. Il furto è avvenuto nei pressi del Novotel di corso Giulio Cesare a Torino, dove alloggia il team ciclistico. Si stima un danno oltre i 300 mila euro. Ma soprattutto ora servono nuove bici per correre. Un brutto episodio che offusca l’immagine del Piemonte che ospita la gara.
Si barrica in casa armato, 28enne si toglie la vita
Quando i carabinieri sono entrati in casa il giovane di 28 anni che si era barricato nella sua abitazione al civico 40 di via Farinelli, a Torino, si era tolto la vita. Ieri pomeriggio i vicini di casa lo hanno sentito urlare e hanno chiamato i carabinieri, giunti sul posto con un negoziatore. Sono intervenuti anche il 118 e i vigili del fuoco. Nonostante i tentativi di salvarlo il giovane si è tolto la vita.
SU 👍 E GIÙ 👎
Cosa va e cosa non va a Torino
GIÙ 👎 Sulle colonne in granito dei portici di via Roma campeggiano manifesti abusivi e strappati. Un’immagine indecorosa per la via più prestigiosa della città, che dovrebbe accogliere turisti ed eventi internazionali come la Vuelta. Possibile che nessuno intervenga?
Basterebbe poco: un raschietto, una bacinella d’acqua e sapone e qualche ora di lavoro da parte degli operatori Amiat. Invece il centro resta imbrattato, lasciando ai visitatori un’impressione di incuria che Torino non merita.

Torino, un triste anniversario per l’Ucraina
IL TORINESE WEB TV
Manifestazione CUT (Comunità Ucraini Torino) in piazza Carignano in occasione del 34 anniversario dell’indipendenza dell’Ucraina.
Ai nostri microfoni, la vicepresidente dell’Associazione CUT commenta in modo molto addolorato l’attuale situazione nel suo paese.
Francesco Valente
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Operata al femore a 105 anni e dimessa in sei giorni
È un caso clinico unico nel suo genere quello di Amelia Bedendi, nata il 2 settembre 1919. Nel mese di luglio, in seguito alla frattura del femore, è stata ricoverata presso la Struttura complessa di Ortopedia Traumatologia dell’ospedale Sant’Andrea. Dopo un’attenta valutazione multidisciplinare, la paziente ultracentenaria è stata sottoposta con successo ad intervento chirurgico dall’equipe guidata dal dott. Domenico Aloj. Il decorso post-operatorio è stato sorprendentemente favorevole, e «grazie all’impegno congiunto del personale medico, infermieristico e riabilitativo, dopo soli sei giorni è stata dimessa in condizioni cliniche stabili e con un buon recupero funzionale» dice Annuska Beltrame, referente infermieristico del Dipartimento chirurgico.
L’eccezionale risultato è degno di nota non solo per l’età della paziente, ma anche per la rapidità del recupero. La qualità delle cure, l’efficienza dei percorsi assistenziali e l’efficacia organizzativa del reparto di Ortopedia Traumatologia del Sant’Andrea è un esempio concreto di eccellenza professionale e di attenzione alla persona.
Dopo le dimissioni in tempi record, la sig.ra Amelia ha fatto ritorno alla RSA “Casa del Clero” di Vercelli. È vigile e serena, amorevolmente seguita dal personale della struttura, diretta dalla dott.ssa Antonella Zappino.
(ASL Vercelli)