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Arrestato il “pizzaiolo del papa”: truffava le anziane

Nel l 2015 a Papa Francesco in visita pastorale a Napoli fu donata  una pizza speciale con i colori del Vaticano: mozzarella di bufala, pomodorini gialli, con tanto di scritta “W il Papa”. La pizza fu consegnata al Pontefice sulla Papamobile da Vincenzo “Enzo” Cacialli, allora 43 anni, pizzaiolo, che  da quel giorno diviene “Il pizzaiolo del Papa” e viene decantato da giornali e tv. Lunedì scorso Cacialli è stato arrestato dalla squadra mobile di Genova con l’accusa di essere un truffatore seriale di anziane e pensionate. Proprio a Torino è stato arrestato in flagranza di reato in corso Vittorio Emanuele, per aver raggirato una donna di 85 anni.

Ruba merendine e si nasconde nel controsoffito. Che crolla rovinosamente

Gli sarebbe certamente convenuto pagare la confezione di muffin ed uscire dal supermercato come ogni cliente; invece il ventitreenne di originiivoriane, già  noto alle forze dell’ordine per fatti analoghi, giovedì mattina si è messo in tasca 2 merendine, dopo aver rotto la confezione che le custodiva, e si è avviato verso l’uscita senza acquisti, oltrepassandola. Il furto è però stato notato dall’addetto alla vigilanza del supermercato, che lo ha fermato, contestandogli il fatto. Il vigilante gli chiedeva poi di seguirlo in un luogo più appartato, vicino ai bagni della struttura. Il ladro di merendine, intuendo che ben presto sarebbe arrivata la Polizia, con mossa fulminea entrava in un antibagno e, spostato un pannello della controsoffittatura, si introduceva nell’angusto spazio sotto il tetto, provando a fuggire. Da lì a  poco però il controsoffitto, inadatto a reggere il peso di  un uomo, crollava interamente, interessando sia un bagno che una piccola stanza in cui sono dislocate le centrali elettriche e di video sorveglianza dell’esercizio commerciale. Il ladro, rovinato a terra, è stato rinvenuto completamente ricoperto dalle macerie,   ferito anche dai vetri della plafoniere dell’illuminazione presenti. E’ stato soccorso e trasportato in ospedale, non in gravi condizioni, in stato di arresto per furto aggravato.

 

Frontale tra auto e moto: muore 24enne

Un ragazzo di 24 anni è morto in un incidente stradale nella notte a Torino. Era a bordo di una Suzuki, in corso Unione Sovietica all’angolo con via Tommaso De Cristoforis. Si è schiantato frontalmente con una  Panda. Trasportato all’ospedale Molinette, i tentativi dei medici non hanno potuto salvarlo. Secondo la polizia municipale, la vettura guidata da una 25enne e con altre tre persone a bordo, ha girato a sinistra senza accorgersi dell’arrivo della moto. Il semaforo era acceso e funzionante, la ragazza è risultata negativa all’alcol test.

Uomo e figlia di sei anni morti nell’auto in fiamme

Un 42enne e la figlia di 6 sono morti stamane  nella loro auto, andata in fiamme  dopo un incidente stradale avvenuto sulla Torino-Pinerolo, nei pressi di Piscina. L’allarme è stato dato dala moglie e madre delle due vittime, che era  a bordo di una seconda auto con l’altra figlia di appena quattro mesi. Stavano andando a un raduno d’auto d’epoca con due Mini, quando la vettura guidata dall’uomo ha preso fuoco dopo un tamponamento con una Toyota Yaris. Anche questa auto ha preso fuoco e il conducente, un 55enne, è  ricoverato all’ospedale di Pinerolo (Torino). L’autostrada per Pinerolo è stata chiusa all’altezza di Riva di Pinerolo.

 

(foto archivio)

Prende a pugni una donna, fermato con il taser

Intorno alle 19 di sabato 14, nel quartiere Barriera Milano, i carabinieri del
Nucleo radiomobile in via Cecchi sono stati avvisati da passanti delle
presenza di un uomo, in evidente stato di alterazione, che aveva colpito con
n pugno al volto una donna. L’uomo, raggiunto dai militari, è stato invitato
alla calma, ma ha iniziato ad offenderli, apparendo poi via via sempre più
aggressivo. Pertanto il carabiniere abilitato all’uso del taser in dotazione ha
avviato la procedura per l’uso e, dopo vari inviti a calmarsi gli ha ‘sparato’
un colpo. L’uomo, 34enne, marocchino, irregolare in Italia, è stato
immobilizzato e trasportato all’ospedale San Giovanni dal quale è stato
dimesso subito dopo con la diagnosi di ‘agitazione psicomotoria e abuso di
cannabinoidi’. La vittima, una trentenne bergamasca ma residente a Torino
è stata accompagnata all’ospedale per accertamenti. E’ stato anche
verificato che il giovane aveva poco prima spintonato ed ingiuriato anche
una coppia di coniugi. Per lui sono scattate le manette per violenze e
resistenza a pubblico ufficiale e lesioni gravi.
M.Iar.

L’estate non è ancora finita

L’anticiclone ha riportato le massime fino a 30 gradi, in città e in Piemonte. A torino  29.7 misurati dal termometro Arpa (Agenzia Regionale per la protezione ambientale) ai Giardini Reali. Nella giornata di  domenica è previsto qualche rovescio di pioggia sui rilievi, ma si tratta di episodi marginali in un contesto di temperature massime sopra la norma, pur senza eccessi, per i prossimi giorni.

Fermato perché ubriaco alla guida e arrestato per resistenza

Nella notte fra martedì e mercoledì agenti della Squadra Volante hanno notato in corso Giulio
Cesare angolo Lungo Stura Lazio un’autovettura procedere a velocità piuttosto sostenuta,
effettuando manovre pericolose ed anomale. Dopo aver intimato più volte l’alt al conducente, lo
stesso arrestava la marcia solo quando la Volante si poneva obliquamente al veicolo.
Alla guida, un trentasettenne residente nella provincia torinese; sottoposto due volte al test per
determinare il tasso alcolemico nel sangue, entrambe le prove hanno dato valori superiori di gran
lunga al minimo consentito. L’uomo non risulta in possesso di patente di guida perché mai
conseguita ed inoltre ha a suo carico numerosissimi precedenti penali per reati contro la persona. Il
veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo; l’uomo, oltre ad essere denunciato per guida in
stato di ebbrezza e per guida senza patente, è stato altresì arrestato per resistenza e violenza P.U.
in quanto, durante la redazione dei verbali a suo carico, ha sferrato un pugno ad uno dei poliziotti.

Padre e figlio denunciati. Taroccavano pezzi di ricambio

I carabinieri della stazione di Cuorgnè hanno denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea padre e figlio di 54 e 32 anni, titolari di un’impresa di ricambi auto con sede a Cuorgnè. In particolare i due, dopo aver falsificato gli autoricambi provenienti da filiere clandestine, apponendo sui prodotti grezzi marchi e brand di note case automobilistiche, li commercializzavano ad autofficine compiacenti del Canavese come originali.

Il prezzo della vendita era nettamente inferiore a quello di mercato mai i clienti non erano a conoscenza che il prodotto acquistato non era originale e di qualità scadente.

I carabinieri della compagnia di Ivrea, nel corso di indagini delegate dall’autorità giudiziaria eporediese, hanno sequestrato all’interno della ditta migliaia di dischi e pastiglie dei freni, frizioni e molto materiale per autovetture, i macchinari industriali e professionali utilizzati per la falsificazionedei prodotti.

Il duo familiare non era però solo nel compiere le attività criminose: le indagini hanno fatto emergere responsabilità anche a carico di altri due titolari di autofficine a Pertusio e Cuorgnè, per aver acquistato ed utilizzato il materiale contraffatto.

 

Massimo Iaretti

 

 

Da calciatore professionista a ladro. Arrestato dai carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Canelli, nella giornata di ieri hanno arrestato un quarantasettenne di origine olandese, ex giocatore di calcio professionista, Cornelis Carel Van Der Velden, con l’accusa di furto in abitazione. Nella mattinata di venerdì è arrivata una telefonata alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Canelli, in cui era stata segnalata la presenza di un’autovettura con targa straniera che percorreva le vie collinari con fare sospetto, così è scattato il piano di intervento. Tutti i mezzi ed i Carabinieri disponibili sono stati impiegati nella ricerca del sospetto che, dopo pochi minuti dalla segnalazione, è stato rintracciato nei pressi di una casa vacanze situata su di una collina appena fuori il concentrico di Canelli. Alla guida dell’autovettura un cittadino olandese che alle domande dei militari ha riferito di essere un venditore ambulante di pentole professionali. La fantasiosa storia dell’uomo non ha convinto i Carabinieri, i quali, d’iniziativa, interpellavano una coppia di turisti svedesi dimoranti nella casa vacanza vicina al luogo del controllo: ignari di quanto stesse accadendo, la coppia si stava godendo il sole in piscina. Alla vista dei Carabinieri la coppia di turisti controllava l’abitazione e i propri effetti personali, denunciando ai militari dell’Arma l’ammanco di un portafoglio contenente denaro contante per un ammontare complessivo di 100 euro e alcune carte di credito. A questo punto è scattata la perquisizione del cittadino olandese e della sua autovettura, nell’ambito della quale veniva rinvenuto, all’interno della stessa, il portafoglio appena trafugato dall’abitazione. L’uomo veniva pertanto arrestato per furto aggravato, la refurtiva riconsegnata ai legittimi proprietari. Al termine del rito direttissimo, l’arresto veniva convalidato e l’uomo sottoposto al divieto di dimora nella provincia di Asti. Sono tuttora in corso, da parte dei Carabinieri, mirati accertamenti volti a verificare la commissione di episodi analoghi nella Provincia di Asti ed in quelle limitrofe. I Carabinieri, pertanto, invitano tutti i cittadini a segnalare episodi analoghi eventualmente patiti. Segnatamente, è sempre bene diffidare da chi, in una vendita “porta a porta”, propone articoli di millantato valore a un prezzo particolarmente esiguo in relazione alla merce proposta.

Attività antidroga a San Salvario: 40 identificati dai carabinieri

Il quartiere San Salvario è stato al centro di una intensa attività antidroga da
parte dei carabinieri. Sono state arrestate 3, persone, 2 sono state
denunciate, 2 sono stati i negozi controllati, 40 le persone identificate e
oltre 200 le dosi di droghe di vario genere sequestrate. I militari hanno
scoperto in una cavità del parco del Valentino un deposito di stupefacenti
con oltre 200 dosi di cocaina, punto di incontro tra ‘grossista’ e
‘dettagliante’ della droga.